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  • Serie B, Comi salva la Reggina nel derby con il Crotone

    Serie B, Comi salva la Reggina nel derby con il Crotone

    Termina in parità, tanto per cambiare, il derby di Calabria Reggina-Crotone. Un 1-1 che è diventato consuetudinario e che permette ad entrambe di fare un passo in avanti nella corsa alla salvezza. Un gol per tempo con i pitagorici che passano avanti dopo poco più di un quarto d’ora con De Giorgio e che subiscono il pareggio nella parte finale della gara grazie ad un calcio di rigore siglato dal solito Comi. Un match che ha divertito i circa 4000 presenti che hanno applaudito a fine gara i calciatori per quanto fatto vedere in campo. Per ciò che concerne i due undici iniziali l’unica sorpresa arriva tra le fila del Crotone con Drago che preferisce Pettinari a Calil.

    Comincia molto meglio il team rossoblu tanto che la Reggina sembra avere grosse difficoltà a trovare la porta avversaria. E passa appena un quarto d’ora che De Giorgio, dalla distanza, trova lo spiraglio sotto l’incrocio dei pali che fulmina Baiocco e porta avanti i suoi. Gabionetta spreca il raddoppio di rimessa e la Reggina sembra trovare grosse difficoltà nel creare pericoli. Dionigi perde in chiusura anche Adejo il quale viene rilevato da Bergamelli. Nella ripresa è un’altra Reggina, più grintosa e propositiva. Sarno fornisce un grande assist a Rizzato ma il tiro dell’esterno amaranto viene parato in tuffo da Caglioni. Rizzo rileva Melara e Dionigi schiera i suoi con un 4-2-3-1. Ad un quarto d’ora dalla fine Ceravolo viene steso in area da Matute. Per l’arbitro Irrati è calcio di rigore e dal dischetto Comi non sbaglia.

    Il rigore segnato da Comi
    Il rigore segnato da Comi © Maurizio Lagana/Getty Images

    A questo punto la Reggina, sulle ali dell’entusiasmo, cerca di conquistare l’intera posta in palio e Armellino avrebbe anche la palla del successo ma a tu per tu con Caglioni calcia addosso allo stesso. L’ultima chance della partita è di marca crotonese ma allo scadere è il palo esterno a fermare il tiro di Eramo. Un tempo per parte e pareggio sostanzialmente giusto.

    Le immagini video di Reggina-Crotone
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  • Serie B, punti salvezza in palio nel derby Reggina-Crotone

    Serie B, punti salvezza in palio nel derby Reggina-Crotone

    Sarà il derby di Calabria a concludere la diciassettesima giornata di Serie B. Reggina e Crotone si affronteranno all’Oreste Granillo a caccia di punti pesanti in chiave salvezza. Un’annata cominciata in maniera tutt’altro che positiva dalle due compagini che si ritrovano in una insolita situazione di difficoltà se si considerano le ultime belle stagioni vissute da entrambe. Per quanto riguarda la sfida il tecnico di casa Dionigi perde nella rifinitura Hetemaj, il cui posto verrà preso con ogni probabilità da Rizzo. Al posto di Ely invece dovrebbe agire Freddi mentre sempre nel reparto arretrato Lucioni dovrebbe essere riconfermato dopo il gol di Verona che è valso alla Reggina il salto agli ottavi di finale di Coppa Italia da disputare a San Siro contro il Milan.

    Davanti al portiere Baiocco, nel 3-4-1-2 voluto da Dionigi, spazio ad Adejo, Freddi e Lucioni centrali. In mezzo al campo Armellino e Rizzo con Melara e Barillà esterni. In attacco Comi e Ceravolo supportati da Sarno. Dall’altro lato Drago recupera l’influenza Mazzotta e non ha alcun problema inerente a squalifiche o infortuni. Nel 4-3-3 davanti a Caglioni difesa che dunque sarà composta da Vinetot e Abruzzese come centrali, con Matute e Mazzotta laterali. In mezzo al campo Eramo, Masiello e Galardo formeranno il trio chiamato a fare da scudo alla difesa e da innesco per il pericoloso tridente composto dai talentuosi Gabionetta, Calil e De Giorgio. Prevista una buona affluenza di pubblico vista la portata della sfida e l’offerta sull’acquisto dei biglietti promossa dalla società amaranto nonostante il vento freddo che soffia sullo Stretto sin dal pomeriggio di ieri.

    Davide Dionigi
    Davide Dionigi © Marco Luzzani/Getty Images

    Le probabili formazioni di Reggina-Crotone:
    REGGINA (3-4-1-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Lucioni; Melara, Armellino, Rizzo, Barillà; Sarno; Comi, Ceravolo. Allenatore: Dionigi.
    CROTONE (4-3-3): Caglioni; Matute, Vinetot, Abruzzese, Mazzotta; Eramo, Maiello, Galardo; Gabionetta, Calil, De Giorgio. Allenatore: Drago.

     

  • La Reggina passa al San Nicola. Comi affonda il Bari

    La Reggina passa al San Nicola. Comi affonda il Bari

    La Reggina risorge. Prima vittoria in trasferta per gli amaranto di Davide Dionigi che passano al San Nicola mettendo sempre più in crisi un Bari solo lontano parente di quello di inizio stagione. I biancorossi infatti hanno incassato la quarta sconfitta nelle ultime sei gare, cosa che li ha fatti precipitare in classifica. La gara si decide a 20’ dalla fine quando Comi riesce a concretizzare una buona palla gol capitatagli tra i piedi e grazie alla quale la Reggina incassa tre punti che gli permettono di superare diverse squadre tra cui lo stesso Bari.

    L’avvio è di marca biancorossa e dopo appena un minuto e mezzo Caputo triangola con Fedato ma il suo tiro termina a lato. La gara scivola via senza grosse emozioni sino al 22’ quando Sciaudone imbecca Caputo il quale calcia di prima intenzione ma Baiocco gli dice di no. Dall’altra parte sugli sviluppi di un calcio piazzato si fa vivo Ely ma non inquadra la porta. Il Bari gioca meglio e continua a creare occasioni: è passata da poco la mezz’ora quando Caputo viene lanciato da Galano ma a tu per tu con Baiocco calcia clamorosamente a lato. Prima della fine c’è tempo per un bel tiro di Sarno da fuori area ma Lamanna non si lascia sorprendere.
    Ad inizio ripresa il Bari prova subito a spingere ma il bel tiro di Romizi dal limite è deviato in corner da Baiocco.

    L'esultanza della Reggina
    L’esultanza della Reggina © Maurizio Lagana

    I pugliesi giocano meglio ma a 20’ dalla fine finiscono sotto: Sarno lancia Ceravolo il quale si presenta a tu per tu con Lamanna, quest’ultimo respinge il tiro dell’attaccante amaranto ma sul pallone si avventa Comi che a porta vuota sigla il gol che sblocca la gara. Il Bari a questo punto le prova tutte giocando con quattro punte ma a parte un po’ di scompiglio non riesce a creare null’altro nell’area amaranto. La Reggina passa cosi al San Nicola.

    Le immagini video di Bari-Reggina:
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  • Torino, vittoria e allungo. Contro la Reggina 45′ senza sbavature

    Torino, vittoria e allungo. Contro la Reggina 45′ senza sbavature

    Non cambia nulla nella prosecuzione di TorinoReggina, sfida sospesa lo scorso 6 aprile al termine del primo tempo a causa di una violenta grandinata quando il punteggio era di 1 a 0 in favore della formazione di Ventura grazie al gol messo a segno di testa da Glik. Nei rimanenti 45’ infatti la Reggina non è riuscita a ribaltare la situazione ed il Torino cosi ha incassato tre punti d’oro che gli permettono di allungare ulteriormente al primo posto e di ipotecare il salto in Serie A. Per la Reggina invece sfuma l’ultima chance di poter continuare a lottare per i play off: in questo finale di stagione dunque Breda potrebbe dare ancora più spazio ai tanti, e validi, giovani amaranto.

    Per quanto riguarda gli due schieramenti Ventura non rinuncia al suo 4-3-3. Nessuna sorpresa né in difesa né a centrocampo dove vengono confermati soliti uomini. In attacco invece accanto all’ex di turno Bianchi agiscono Antenucci e Meggiorini i quali battono così l’agguerrita concorrenza. Dall’altra Breda si affida ad un abbottonato 4-5-1, manco dovesse difendere lo svantaggio. In difesa torna Adejo dopo diversi mesi di stop mentre c’è dal primo minuto, a sorpresa, anche Melara. In avanti Campagnacci vince nel testa a testa con Ceravolo e comincia dall’inizio.

    Il Torino parte meglio e schiaccia la Reggina nella propria metà campo, pur non riescendo a creare occasione da rete. Fin quando Bianchi non ci prova con un bel diagonale, ma Belardi risponde presente chiudendo lo specchio della porta. Quando è già trascorso metà tempo Breda effettua i primi cambi: dentro D’Alessandro e Alessio Viola i quali subentrano ad Adejo e Rizzo. Una reggina a trazione anteriore dunque, specie quando pochi minuti dopo Ceravolo subentra a Marino. Ma di occasioni, gli amaranto, non ne creano, e ci vuole tutta la bravura di Freddi per frenare Bianchi.

    Torino-Reggina © Valerio Pennicino/Getty Images

    Gli amaranto fanno qualcosina con Angella, il cui colpo di testa mette in apprensione Benussi. Cambia anche Ventura intanto: dentro D’Ambrosio al posto di Antenucci per una squadra dunque più coperta grazie al 5-3-2. Nel finale i piemontesi si mettono a difesa del proprio risultato e nulla può una Reggina che timidamente si getta nella metà campo avversaria. Ci prova Alessio Viola di tacco dopo un bel cross di Melara, ma Darmian a pochi metri dalla linea di porta lo frena.

    Finisce così con un successo del Torino e con la festa dei propri tifosi che intravedono la Serie A. Molto intelligente la gestione di gara di Ventura: inizialmente ha messo timore agli avversari non lasciandoli ragionare e negli ultimi 10’ invece si è chiuso in difesa. Diversamente da quanto fatto da Breda che anziché osare dopo lo svantaggio patito venti giorni fa ha regalato praticamente 20’ agli avversari svegliandosi solo nel finale con gli ingressi di Ceravolo e Alessio Viola. Scelte fin troppo tardive, specie in considerazione del fatto che nemmeno il pareggio sarebbe servito più di tanto agli amaranto per sperare nei play off. Serviva vincere, e regalare venti minuti agli avversari si è rivelato un vero e proprio boomerang.

    La video sintesi del secondo tempo di Torino Reggina:
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  • Torino – Reggina oggi in campo per i restanti 45′

    Torino – Reggina oggi in campo per i restanti 45′

    Si giocherà oggi, con inizio fissato per le 14:30, il secondo tempo di TorinoReggina, sfida sospesa il 6 aprile scorso per una violenta grandinata quando i granata erano avanti di un gol per effetto della rete messa a segno da Glik. I granata dunque puntano e tenersi stretto questo vantaggio di un gol maturato venti giorni fa e nei 45’ che restano non vogliono concedere nulla alla Reggina puntando invece ad allungare in vetta alla graduatoria. Dal canto loro gli amaranto, dopo la vittoria ottenuta sabato scorso sul campo della Nocerina e i conseguenti passi falsi di Padova, Varese, Brescia e Sampdoria faranno di tutto per vincere e provare a rientrare in corsa per i play off.

    Il tecnico dei piemontesi Ventura, privo dello squalificato Iori, dovrebbe schierare un 4-3-3 con Benussi tra i pali, difesa formata da Glik e Ogbonna centrali con Darmian e Parisi laterali. In mezzo al campo il trio formato da Basha, De Feudis e Vives mentre in avanti Bianchi e Antenucci sono in vantaggio su Pasquato mentre Stevanovic dovrebbe spuntarla su Guberti.Dall’altro lato Breda, tornato appena dieci giorni fa sulla panchina amaranto, dovrà rinunciare in difesa allo squalificato Emerson. Non ce la farà nemmeno Bonazzoli, non convocato. Il trainer calabrese è intenzionato a schierare i suoi con un folto centrocampo a cinque ed un’unica punta.

    Torino-Reggina © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nel 4-5-1 amaranto dunque troveranno spazio, davanti a Belardi, un pacchetto arretrato formato da Freddi e Angella centrali con D’Alessandro e Marino esterni. Melara, Rizzo e Barillà agiranno al centro del campo con Ragusa e Rizzato laterali mentre in avanti Ceravolo farà da unica punta, con Campagnacci e Alessio Viola che partiranno dalla panchina.

    Torino Reggina, le probabili formazioni:
    TORINO (4-3-3): Benussi; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Basha, De Feudis, Vives; Stevanovic, Bianchi, Antenucci. In panchina: Morello, D’Ambrosio, Di Cesare, Surraco, Guberti, Pasquato, Meggiorini. Allenatore: Ventura
    REGGINA (4-5-1): Belardi; D’Alessandro, Freddi, Angella, A.Marino; Ragusa, Melara, Rizzo, Barillà, Rizzato; Ceravolo. In panchina: Zandrini, Colombo, Armellino, De Rose, N. Viola, Campagnacci, A.Viola. Allenatore: Breda

  • Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Un sesto posto che non ha pienamente soddisfatto i tifosi. La Reggina che ha chiuso l’anno solare poteva dare senza dubbio qualcosina in più, ma molti punti sono andati persi in gare apparentemente alla portata. L’organico a disposizione di Breda, richiamato a distanza di un paio di anni da Foti dopo l’addio di Atzori passato alla Sampdoria, è di alto profilo, ma il distacco dalla vetta appare sin troppo ampio.

    Missiroli e la rivelazione Ragusa | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In estate la campagna acquisti, apparentemente povera, si rivela invece molto interessante, considerando che molti giocatori al rientro dai prestiti rimangano in amaranto. E’ il caso di Missiroli e Ceravolo ad esempio, mentre ecco sbarcare in riva allo stretto i talentuosi Emerson, D’Alessandro e Ragusa. Tante le conferme rispetto alla stagione precedenti, su tutti Bonazzoli, Nicolas Viola e Rizzo, molto richiesti sul mercato. Vanno via invece Puggioni, Acerbi e Costa.

    La stagione. Comincia nel segno del Modena la stagione degli amaranto, che dopo aver battuto la Carrarese nel primo turno di Coppa incontrano i canarini la settimana successiva perdendo 2-1. Ma la sfida che più conta contro i gialloblù è quella relativa alla prima di campionato. E al “Granillo” è inizio col botto per gli amaranto che vincono 4-1. In tale circostanza si mette in evidenza Campagnacci, giocatore dalle grosse potenzialità ma che nella passata stagione ha stentato parecchio sotto porta. Dalle gare contro Padova e Grosseto si attende la continuità, ma arriva appena un punto.

    Antonino Ragusa | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Contro Gubbio e Pescara ecco arrivare due successi molto preziosi, dove oltre al solito Campagnacci si fanno notare anche Missiroli e Ceravolo. Due giocatori che sembravano destinati alla cessione ma che invece sono l’arma in più di una Reggina dove l’unico che stenta a decollare sembra essere Bonazzoli. L’altalena però continua con Empoli, Juve Stabia ed Ascoli, tre gare abbordabili dalle quali non viene fuori nemmeno una vittoria. Ma sono i quattro successi di fila di ottobre a far riprendere quota in classifica alla formazione amaranto, che di colpo sembra aver trovato quella continuità che si è rivelata per gran parte del girone di andata il tallone d’Achille. Nel frattempo esplode il talento Ragusa, mentre Rizzo conquista un posto in pianta stabile nell’Under 21. Contro il Torino sembra essere la gara della consacrazione, ma la squadra di Breda sfodera una pessima prestazione, mostrando molti limiti, spesso mascherati dai risultati, in termini di gioco, forse anche a causa di qualche scelta tattica poco felice, come l’esclusione dall’undici titolare avvenuta più volte di Nicolas Viola, l’unico che in mezzo al campo potrebbe innalzare il livello qualitativo, o quella di Adejo nel reparto arretrato. Il pari nel derby di Crotone acuisce il momento negativo dei ragazzi di Breda che in vantaggio di un gol e di un uomo si fanno riagguantare. Contro Nocerina e Albinoleffe si fanno quattro punti ma la squadra continua a non convincere sotto il profilo del gioco. Ed è questa la partita che da inizio ad un mini ciclo di crisi, visto che nelle restanti quattro gare prima della pausa gli amaranto raccolgono la miseria di due punti in casa contro la Sampdoria e il Sassuolo, perdendo a Verona e Cittadella. Breda, più volte vicino all’esonero, si salva. Ma a gennaio ci sarà la prova d’appello: il calendario arride ai calabresi infatti. E gli alibi sembrano essere finiti.

    Il mercato. Nei giorni scorsi si era parlato di una possibile cessione di Emiliano Bonazzoli, che in questa stagione non ha particolarmente brillato. Ma lo stesso si è affrettato a smentire, asserendo di voler chiudere la carriera in riva allo Stretto e da capitano della Reggina. In ogni caso le partenze ci saranno, poiché la rosa è ampia e da sfoltire. I primi ad andare via potrebbero essere Burzigotti e Colombo, mentre Alessio Viola, che sin qui ha trovato poco spazio, è nel mirino di alcune società, su tutte la Juve Stabia. Su Rizzato invece c’è la Sampdoria, mentre Missiroli sarebbe nel mirino del Padova, oltre che del Chievo e dell’Udinese. Il Siena invece sarebbe sulle tracce di Barillà mentre Ceravolo è sul taccuino di diverse compagini della massima serie. Ovviamente non partiranno tutti, ma è fuor di dubbio che ci sarà una cernita. In entrata si fa il nome del senegalese della Vibonese Doukara, classe 1991, bomber tra i più prolifici in Lega Pro. Qualche movimento in entrata sicuramente ci sarà, ma come è ormai consuetudine non si tratterà di nomi di grido.

    Il 2011 di serie B
    Torino, un inizio di stagione da incorniciare
    Il Pescara delle meraviglie da Zeman ai baby Immobile e Insigne

  • Reggina-Grosseto 1-1, Sforzini risponde a Ceravolo. Video

    Reggina-Grosseto 1-1, Sforzini risponde a Ceravolo. Video

    Finisce in parità l’anticipo della terza giornata del campionato cadetto tra la Reggina di Breda e il Grosseto di Ugolotti nell’afa e il caldo del Granillo. L’ex tecnico della Salernitava dopo lo sfortunato ko di Padova si affida agli stessi uomini con l’eccezione di capitan Bonazzoli, squalificato e sostituito egregiamente da Ceravolo.

    ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Ugolotti dimostra carattere arrivando in Calabria con il suo 4-3-3 dinamico e incisivo basato sulla vivacità di Alfageme e Caridi e il peso specifico di Sforzini. Le due squadre si dividono praticamente i tempi, il primo è di netta marca amaranto spettacolare in alcune giocate del trio Missiroli, Ceravolo, Campagnacci. Dopo qualche ghiotta occasione arriva il vantaggio dei padroni di casa con Ceravolo, al suo primo gol in campionato, bravo a realizzare il calcio di rigore per un fallo di Olivi su De Rose. Il Grosseto sembra stordito ma ha la capacità di chiudersi cercando di limitare il passivo facendo sfuriare la Reggina. Nella ripresa infatti i maremmani entrano con un altro spirito dando nuova intensità alla partita e costringendo ai falli ripetuti alla difesa calabrese. Il pari arriva su un perfetto cross di Zanetti per Sforzini che incorna sovrastando lo spaesato Emerson. Reggina in confusione e Grosseto che prova a vincere la partita, Breda va nel panico sostituendo Adejo con D’Alessandro prima e poi il positivo Campagnacci con Barillà beccandosi i fischi del Granillo. Campagnacci e Barillà rianimano però la Reggina che prova qualche ultimo sussulto e nel finale protesta per un contatto più che dubbio in area di rigore. TABELLINO REGGINA: Kovacsik, Cosenza, Emerson, A. Marino; Adejo (dal 13? s.t. D’Alessandro) , De Rose, Castiglia (dal 35? s.t. A.Viola), Rizzato, Missiroli, Campagnacci, Ceravolo (dal 20? s.t. Barillà) . A disposizione: P. Marino, Colombo, Rizzo, Bombagi. Allenatore: Breda. GROSSETO: Narciso, Formiconi, Padella, Olivi, Bianco, Crimi (dal 1? s.t. Gerardi), Zanetti, Asante (dal 30? s.t. Consonni), Alfageme (dal 13? s.t. Mancino), Sforzini, Caridi. A disposizione: Lanni, Petras, Giallombardo, Lupoli.Allenatore: Ugolotti. Arbitro: Sig. Nasca di Bari Ammoniti: 9? Emerson (R), 15? Olivi (G), 21? s.t. Cosenza (R), 29? s.t. D’Alessandro (R), 46? s.t. Gerardi (G) Marcatori: 16? Ceravolo su rig., 10? s.t. Sforzini (G) [jwplayer config=”60s” mediaid=”94577″]

  • Serie A 12 Giornata: Atalanta – Juventus 2-5. Super Camoranesi, Trezeguet nella storia

    Serie A 12 Giornata: Atalanta – Juventus 2-5. Super Camoranesi, Trezeguet nella storia

    Mauro CamoranesiLa Juventus si riprende dallo shock subito domenica scorsa nella partita persa contro il Napoli e vince a Bergamo contro l’Atalanta con una goleada: 5-2 il risultato finale per gli uomini di Ferrara, che fa suo il confronto con il suo grande amico Conte, in cui sono andati a segno Camoranesi, che firma una doppietta a coronamento di una grandissima prestazione, Felipe Melo, Diego e Trezeguet che raggiunge a quota 167 reti un mostro sacro della storia del club bianconero, Omar Sivori.
    Il risultato, forse troppo pesante per i padroni di casa, è comunque rimasto in bilico fino a 5 minuti dal termine quando poi Diego e Trezeguet hanno chiuso definitivamente la partita. Ciò non toglie che la Juventus, si è rialzata dal tappeto e ha ripreso a “menare pugni”, per usare un gergo pugilistico, portandosi a -4 dall’Inter capolista in classifica in attesa del posticipo di domani sera contro la Roma.

    Ferrara ripropone il 4-2-3-1 e manda in campo Trezeguet, unica punta rimasta disponibile, e Diego, Giovinco e Camoranesi ad inventare alle sue spalle; Conte deve fare ancora a meno di Acquafresca e si affida alla fantasia di Doni per mettere in difficoltà la retroguardia bianconera.
    La prima occasione da gol è per la Juve e capita sulla testa del centravanti franco-argentino che mette alle spalle di Consigli ma la sua posizione, al momento del cross, è irregolare: l’arbitro così annulla giustamente il primo dei 3 gol non convalidati ai bianconeri.
    Poco dopo però arriva il vantaggio su azione fotocopia: cross di Grosso e Camoranesi in movimento stacca di testa solo in area firmando l’1-0. Passano pochi secondi e l’italo-argentino raddoppia con una conclusione precisa dal limite dell’area.
    L’Atalanta subisce il colpo e bisognerà attendere l’inizio del secondo tempo per vederla nuovamente aggressiva, quando accorcia le distanze con Valdes che, approfittando dell’ennesima dormita della difesa juventina, trafigge Buffon.
    Ferrara vede di nuovo gli spettri di una domenica, anche perchè nell’arco di pochi minuti ai bianconeri vengono annullati altri due reti: la prima a Felipe Melo (forse il gol era regolare), la seconda a Poulsen ancora per fuorigioco. La terza conclusione però è regolarissima e giunge da una fiondata di Felipe Melo dalla distanza, imparabile per Consigli.
    La partita non è ancora finita perchè c’è ancora il tempo del gol atalantino del 3-2 di Ceravolo, che beffa Buffon sul palo più lontano con un tiro a giro.
    Alla fine arrivano le “mazzate” di Diego, che torna al gol con una bella percussione in area e tocco magistrale di sinistro, e di Trezeguet che fissa il risultato finale sul 5-2.

    Il tabellino
    ATALANTA – JUVENTUS 2-5
    36′ Camoranesi (J), 37′ Camoranesi (J), 51′ Valdes (A), 55′ Felipe Melo (J), 71′ Ceravolo (A), 84′ Diego (J), 87′ Trezeguet (J)
    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Garics, Talamonti, Peluso, Bellini; Ceravolo, Padoin, Guarente, Valdes; Doni, Tiribocchi (88′ Madonna).
    A disposizione: Coppola, Bianco, Pellegrino, Radovanovic, Caserta, Tiboni.
    Allenatore: Conte
    JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi, Diego (89′ Immobile), Giovinco (73′ De Ceglie); Trezeguet.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Molinaro, Legrottaglie, Tiago.
    Allenatore: Ferrara
    Ammoniti: 16′ Padoin (A), 18′ Grosso (J), 43′ Doni (A), 51′ Guarente (A), 58′ Poulsen (J), 77′ Cannavaro (J), 79′ Bellini (A), 88′ Trezeguet (J)

  • Serie A: highlights Atalanta – Juventus 2-5. I bianconeri tremano ma poi dilagano [video]

    Festival del gol all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo che questa sera vedeva contrapposti l’Atalanta di Antonio Conte alla Juventus di Ferrara. Nella prima mezzora gioca meglio l’Atalanta ma su un invenzione di Grosso è Camoranesi a segnare il gol del vantaggio e pochi minuti dopo a regalare il raddoppio. Ma la partita non perde di intensità e nella ripresa Valdes accorcia le distanze ma è Felipe Melo a riportare sul doppio vantaggio i bianconeri. Ceravolo riporta a galla i bergamaschi ma Diego e Trezeguet chiudono definitivamente la parita

  • Calciomercato: Burdisso rescinde, adesso la Roma. Zalayeta al Bologna, Munoz alla Fiorentina

    Calciomercato: Burdisso rescinde, adesso la Roma. Zalayeta al Bologna, Munoz alla Fiorentina

    Domani inizia il campionato ma ancora molte squadre di serie A sono alle prese con il calciomercato per completare gli organici. La Roma come già preannunciato ieri al debutto in campionato avrà a disposizione un nuovo difensore Nicolas Burdisso che ha rescisso con l’Inter ed è pronto a ridursi l’ingaggio per giocare con Totti nei giallorossi.

    MudingayiIl Napoli cede anche se in prestito diversi giocatori, Zalayeta sarà il partner d’attacco di Di Vaio nel Bologna e potrebbe avere anche Pazienza nell’operazione che porterà Mundigayi ai piedi del Vesuvio. Vitale andrà al Livorno mentre Navarro è tornato in patria al River Plate adesso i tifosi partenopei aspettano il regalo per la fascia sinistra.  La Fiorentina ha praticamente chiuso per il giovane difensore Munoz e tenta di prendere Massimo Oddo dal Milan, il Bari prende Almiron, scambio tra Atalanta e Reggina in Calabria arriva il difensore Capelli in cambio del giovane attaccante Ceravolo