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  • Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    La Sampdoria piange ancora la morte di Riccardo Garrone, suo presidente, scomparso ieri all’età di 76 anni. Nella lotta contro un tumore il patron blucerchiato ha avuto la peggio e intorno alle 19:30 di lunedì si è spento dopo una lunga battaglia. Come riporta il sito della Gazzetta dello Sport, i funerali pubblici saranno svolti domani, proprio il giorno in cui Garrone avrebbe spento 77 candeline. Non solo la Sampdoria piange la scomparsa di Riccardo Garrone ma anche tutto il mondo del calcio e non: tifosi, calciatori, presidenti, sono tutti uniti nel ricordo dell’ex presidente dei blucerchiati. Garrone era diventato presidente della Samp nel lontano 2002 e al primo anno aveva conquistato la promozione in Serie A: la ciliegina sulla torta della sua presidenza è stata senz’altro l’annata 2009-2010, anno in cui la squadra arrivò quarta qualificandosi per i preliminari di Champions League. Il punto più basso, oltre alla sconfitta contro il Werder Brema proprio nei preliminari, è stata la retrocessione al termine di quella stagione in Serie B. In un anno la Sampdoria è però riuscita a risorgere e tornare nella massima serie. Un capitolo a parte meriterebbe il rapporto fra Garrone e Cassano, ex giocatore della Samp: la gestione del barese da parte del presidente, la furibonda lite fino alla cessione al Milan di Cassano e la pace siglata fra i due.

    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images
    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images

    TUTTI UNITI – La Sampdoria non è sola perchè a ricordare Garrone ci sono molti altri club. Tantissimi i messaggi di cordoglio all’indirizzo del presidente, considerato persona straordinaria da chi l’ha conosciuto. Dall’Atalanta all’Udinese, in ordine alfabetico ogni squadra di Serie A ha voluto ricordare Garrone. Un pensiero sincero, non certo fatto tanto per fare scena. In particolare Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato in prima persona del suo splendido rapporto con Garrone, una persona al quale deve tutto perchè è anche grazie a lui che è arrivato dov’è ora. Dall’altra parte del globo arriva puntuale anche il cordoglio di Alessandro Del Piero che si rammarica per la scomparsa di un uomo di valore e di un grande presidente. Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta ha voluto sottolineare non solo la passione di Garrone per il calcio ma anche la sua capacità lavorativa, le tante intuizioni che lo hanno fatto essere un imprenditore di successo e che hanno aiutato molto l’economia italiana.

    SAMPDORIA – Vediamo adesso come Riccardo Garrone è stato ricordato dall’ambiente “interno” ovvero dalla sua Sampdoria o dagli uomini legati ad essa. In primis, da riportare le parole di Antonio Cassano, croce e delizia del patron blucerchiato.  Le parole del nerazzurro sono apparse sul sito dell’Inter e, in modo breve e preciso, hanno espresso  dolore ma anche affetto nei confronti di Garrone. Anche Giampaolo Pazzini, attaccante che ai tempi della Sampdoria formava un super attacco assieme a Cassano, ha rimarcato le tante qualità del presidente che verranno a mancare al mondo del calcio. Altri messaggi particolarmente toccanti sono quelli di Fabio Bazzani, ex giocatore della Samp che ricorda Garrone nel 2002 il giorno della promozione in A per aver festeggiato a suo fianco, e di Francesco Flachi, perdonato dal presidente nonostante i suoi problemi ai tempi di Genova. Da segnalare anche il caldo contributo offerto dai tantissimi tifosi doriani che domenica promettono di riempire lo stadio per onorare il loro amato e indimenticabile presidente.

  • Calciomercato: Cosenza – Pellicori, ritorno di fiamma?

    Il mercato del Cosenza si è aperto con lo scambio di portieri con il Brindisi che ha visto arrivare all’ombra della Sila l’estremo difensore dei pugliesi Giancarlo Petrocco mentre ha effettuato il percorso inverso Andrea Pinzan che in questa prima parte di stagione non ha convinto la dirigenza rossoblu.
    Il trentaduenne, nuovo numero uno del Cosenza, ha vestito le maglie in passato, tra le altre, di Rossanese, Vittoria, Messina, Paganese e Cavese e con il Brindisi in questa stagione ha collezionato 17 presenze.
    Ma il vero obiettivo di questa campagna di rafforzamento è un attaccante capace di fare la differenza li davanti; Biancolino, nonostante i suoi 7 gol in campionato, ha commesso molti errori deludendo le aspettative di inizio stagione.
    Nei giorni scorsi si era fatto il nome di Simone Inzaghi, centravanti della Lazio messo ai margini della squadra dal tecnico Ballardini, ma il fratello minore di Pippo dovrebbe rimane un sogno perchè difficilmente scenderà in Prima Divisione; poi quello di Massimo Marazzina attualmente in forza al Bologna per il quale vale lo stesso discorso fatto sopra.
    E allora oltre alle trattative più fattibili di Fabio Bazzani e Giacomo Cipriani, entrambi attaccanti della Spal, è tornato di moda il nome di Alessandro Pellicori, che al Queens Park Rangers, militante nella seconda serie inglese, è sceso in campo solo 8 volte non andando mai a segno.
    Il dg del Cosenza Mirabelli si è già messo al lavoro per portare l’attaccante cosentino nella sua città natale, operazione che era saltata all’ultimo momento quest’estate con Di Marzio che strappò il si all’attaccante portandolo alla corte del club di Flavio Briatore proprio quando Pellicori stava per firmare con i rossoblu; in ogni caso c’è da battere la concorrenza della Salernitana.
    Nei prossimi giorni se ne saprà di più, perchè i primi movimenti di mercato dovrebbero essere in uscita per sfoltire una rosa di 30 giocatori che per il tecnico Toscano è più ampia del necessario.

  • Lega Pro Prima Divisione: Cosenza – Spal 3-1. Fiore segna e illumina

    San Vito fortino inespugnabile: ancora una volta il Cosenza raccoglie i 3 punti casalinghi, questa volta a farne le spese è stato una modesta Spal battuta inesorabilmente per 3-1 grazie alle reti di Fanucci, Bernardi e Fiore. E pensare che proprio questi ultimi non dovevano giocare per problemi muscolari insieme a Maggiolini, oggi in formato uomo assist.
    Partita quasi perfetta, condizionata a tratti dal gelo, se non per la topica difensiva di Di Bari sul momentaneo pareggio degli estensi; il nuovo modulo varato da Toscano con il trequartista dietro le due punte ha superato il primo esame, ora bisognerà testarlo in trasferta, il vero tallone d’Achille di questo Cosenza.
    Ennesima prestazione superlativa di Stefano Fiore, avanzato appunto sulla linea della trequarti come ai tempi della Serie A, che dimostra di non avere nulla a che fare con questa categoria.
    La partita si incanala sin da subito a favore dei rossoblu con il gol al 10′ di Fanucci che sblocca il risultato sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maggiolini. Il pareggio arriva qualche minuto più tardi al 23′ con l’errore difensivo di Di Bari che invece di appoggiare a Pinzan serve Cipriani che con un pallonetto buca il numero uno silano.
    La reazione è immediata e i rossoblu si portano nuovamente avanti alla mezz’ora con Bernardi al suo secondo gol consecutivo dopo quello inutile di una settimana fa a Taranto ancora su cross di Maggiolini.
    Il primo tempo si chiude con l’opportunità di arrotondare il risultato con Danti, una spina nel fianco della difesa ospite, per ben due volte ma il fantasista rossoblu non trova la mira giusta.
    Nella ripresa le temperature si abbassano vistosamente e la partita cala di ritmo con il Cosenza che controlla bene la gara. La coppia d’attacco estense Bazzani – Cipriani (entrambi con trascorsi in Serie A soprattutto il primo) non impensieriscono mai la retroguardia silana.
    Allora nel freddo del San Vito ci pensa Fiore a scaldare gli animi dei tifosi con il gol che chiude la partita con dedica particolare alla figlia nata in questi giorni: servito da Scotto il fantasista lascia partire un missile indirizzato all’incrocio dei pali, 3-1 e tutti a casa.
    C’è il tempo solo per registrare un’altra occasione per Danti che supera vari difensori biancocelesti non riuscendo però a mettere la sua firma alla partita; il Cosenza rientra prepotentemente nella trafficata zona playoff e il mercato di gennaio potrebbe portare rinforzi giusti per la promozione in Serie B.

    Il tabellino
    COSENZA – SPAL 3-1
    20′ Fanucci (C), 23′ Cipriani (S), 30′ Bernardi (C), 70′ Fiore (C)
    COSENZA (3-4-1-2): Pinzan; Fanucci, Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini; Fiore (79′ Virga); Scotto (72′ Mortelliti), Danti (88′ De Pascalis).
    A disposizione: Ameltonis, Musca, Giardina, Virga, Caccavallo, De Pascalis, Mortelliti.
    Allenatore: Toscano
    SPAL (4-4-2): Capecchi; Quintavalla, Ghetti, Zamboni, Licata (39′ Bortel); Schiavon, Cazzamalli, Migliorini (67′ Valtulina), Centi; Cipriani (74′ Rossi), Bazzani.
    A disposizione: Ioime, Bortel, Lorenzi, Bedin, Rossi, Marongiu, Valtulina.
    Allenatore: Notaristefano
    Ammoniti: Centi (S), Ghetti (S), Quintavalla (S), Fiore (C), De Rose (C), Cipriani (S)