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  • Cancellara sfreccia a Liegi su Wiggins, Nibali ok

    Cancellara sfreccia a Liegi su Wiggins, Nibali ok

    Passano gli anni ma quando conta il re della corsa contro il tempo è sempre lui, Fabian Cancellara è la prima magia gialla del Tour De France 2012 grazie alla vittoria a Liegi sul favoritissimo britannico Bradley Wiggins, con il francese Sylvain Chavanel ottimo terzo.

    Come nel 2004, l’ultima volta del Tour a Liegi, anche nel 2012 il treno di Berna firma il cronoprologo d’apertura conquistando la sua 22esima maglia gialla in carriera e otto tappe alla Grande Boucle.

    Tutto come pronostico fra gli uomini di classifica con l’australiano Cadel Evans che concede 10” al capitano del team Sky Wiggins ed ottima prestazione anche dell’italiano di punta a questo Tour, il siciliano e capitano della Liquigas, Vincenzo Nibali che ha chiuso al quattordicesimo a 18”. Bene anche la prestazione dell’americano Van Garderen, quarto a 10” da Cancellara con un buon Denis Menchov all’ottavo posto e con il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, il canadese Rider Hesjedal, in dodicesima posizione.

    Fabian Cancellara ©AFP PHOTO / PASCAL PAVANI

    Lo svizzero riscatta così un 2012 molto sfortunato e condizionato dalla brutta caduta avvenuta al Giro delle Fiandre che ha fatto perdere al fuoriclasse elvetico, gran parte d’inizio stagione. Sicuramente la vittoria è stata anche facilitata dalla foratura del campione del Mondo a cronometro Tony Martin che sicuramente avrebbe reso del filo da torcere a Cancellara per la conquista della vittoria del cronoprologo belga.

    Sicuramente il cronoprologo dice poco per la classifica generale ma è da sottolineare la buona tenuta a cronometro di Vincenzo Nibali in un edizione del Tour de France che conta più di 100 km a cronometro e che quindi sarà molto importante tenere nelle gare contro il tempo per cercare di piazzare l’acuto nelle oche tappe di montagna presenti alla Grande Boucle.

    Ordine d’arrivo e Classifica Generale.

    1 CANCELLARA Fabian SUI RNT 07:13
    2 WIGGINGS Bradley GBR SKY        7”
    3 CHAVANEL Sylvain FRA OPQ        7”
    4 VAN GARDEREN  T.J. USA BMC       10”
    5 BOASSON HAGEN E. NOR SKY       11”
    6 LANCASTER Bret AUS OGE       11”
    7 GRETSCH Pavel GER ARG       12”
    8 MENCHOV Denis RUS KAT       13”
    9 GILBERT Philippe BEL BMC       13”
    10 GRIVKO Andrey UCR AST       15”
  • Parigi – Roubaix, poker di Tom Boonen. Alessandro Ballan terzo

    Parigi – Roubaix, poker di Tom Boonen. Alessandro Ballan terzo

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la quarta volta in carriera la Parigi – Roubaix con un azione da assoluto dominatore relegando al ruolo di vere e proprie comparse tutti i suoi avversari.

    Quarta Roubaix per l’ex campione del Mondo, che è il dominatore di questo inizio di stagione dopo le vittorie alla Gand – Wevelgem  ed al Giro delle Fiandre della scorsa settimana. Peccato per la prestazione dei due italiani più in forma del momento, Pippo Pozzato ed Alessandro Ballan che si sono lasciati sfuggire l’occasione di seguire Boonen nel momento dell’attacco decisivo del belga.

    Infatti ai meno 55km dall’arrivo, Pozzato e Boonen si staccano dal gruppo con Ballan ed il compagno di squadra di  Tom Boonen, l’olandese Terpstra gli unici a tenere testa ai due. Tre km dopo, prima di uno dei tratti di pavé più duri di tutta la corsa, Terpstra si piazza davanti con Boonen subito a ruota, Pozzato e Ballan litigano per chi deve andare a chiudere il buco facendosi beffare dal duo dell’Omega-Quick Step che piazza l’allungo decisivo. Sfruttato il lavoro di Terpstra, Boonen si mette in proprio ammazzando di fatto la gara e raggiungendo in solitaria il velodromo di Roubaix a braccia alzate. Il podio viene completato dal francese Turgot che beffa di pochi centimetri Alessandro Ballan. Belle prestazioni di Matteo Tosatto che chiude alla fine in settima posizione e di Luca Paolini, undicesimo.

    Tom Boonen ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Quella messa in atto da Boonen è una delle imprese più belle di tutte le 110 edizioni della corsa sul pavé, chissà cosa sarebbe successo se lo svizzero Fabian Cancellara non fosse caduto al Fiandre la scorsa settimana anche se, con un Boonen del genere, anche per il treno di Berna sarebbe stata molto dura tenere la ruota della bici del belga che sul pavé parigino, sembrava una vera e proprio moto.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Sebastien Turgot Fra
    3 Alessandro Ballan Ita
    4 Juan Antonio Flecha Spa
    5 Niki Terpstra Ola
    6 Lars Boom Ola
    7 Matteo Tosatto Ita
    8 Matthew Hayman Aus
    9 Johan Van Summeren Ola
    10 Marten Wynants Bel
  • Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la terza volta in carriera una delle corse monumento di tutto il panorama ciclistico mondiale e cioè il Giro delle Fiandre che vede grandi protagonisti anche i corridori italiani, con Filippo Pozzato secondo e Alessandro Ballan terzo.

    l’ex campione del Mondo, dopo aver vinto il GP di Harelbeke (considerato da molti il piccolo Giro delle Fiandre), e la Gand – Wevelgem la scorsa settimana, si dimostra il corridore più in forma del momento rintuzzando alla grande i ripetuti attacchi dei due ciclisti italiani. Peccato per l’altro favorito di giornata, lo svizzero Fabian Cancellara, rimasto coinvolto in una caduta a 68 km dall’arrivo e costretto al ritiro.

    La corsa si sviluppa in maniera abbastanza tranquilla fino ai meno 35km dall’arrivo quando sul Paterberg si avvantaggiano Paolini, Boonen, Pozzato, Ballan, con lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan, che rimane indietro insieme al norvegese Edvald Boasson Hagen a causa di una caduta. Il team Sky riesce a riportare Boasson Hagen nel gruppo principale, ma il norvegese deve alzare bandiera bianca sul Quaremont, il penultimo muro di giornata, dove a fare la differenza è Alessandro Ballan che riesce a staccare il gruppo con i soli Pozzato e Boonen a rimanere sulle sue ruote. A 13 km dall’arrivo ecco l’ultimo muro rappresentato dal Paterberg, una salita di 400m già affrontata nel corso delle gara con una pendenza massima del 20%, Pozzato tenta l’allungo Ballan resiste ma anche Boonen riesce a tenere mettendo le basi per la vittoria finale. Infatti il gruppo dietro non riesce più a recuperare i tre fuggitivi, Ballan tenta di sorprendere Boonen all’ultimo km, ma il belga controlla da padrone la situazione alzando le braccia al cielo in una volata senza storia. Pozzato si piazza al secondo posto con forse qualche rimpianto di non aver deciso di attaccare in contropiede dopo l’allungo di Ballan all’ultimo km e credendo di battere Boonenin volata.

    Boonen con Pozzato e Ballan ©DIRK WAEM/AFP/Getty Images

    Per Tom Boonen è il terzo Giro delle Fiandre in carriera, il belga è l’assoluto dominatore di questo inizio di stagione con la piacevole sorpresa rappresentata dall’ormai sicura competitività ritrovata dal ciclismo italiano nelle classiche con le belle prestazioni di Pozzato e Ballan oggi e di Vincenzo Nibali alla Milano – Sanremo.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Filippo Pozzato Ita
    3 Alessandro Ballan Ita
    4 Greg Van Avermaet Bel
    5 Peter Sagan Svk
    6 Niki Terpstra Ola
    7 Luca Paolini Ita
    8 Thomas Voeckler Fra
    9 Matti Breschel Den
    10 Sylvain Chavanel Fra
  • Gand – Wevelgem, Tom Boonen pigliatutto. Sesto Bennati

    Gand – Wevelgem, Tom Boonen pigliatutto. Sesto Bennati

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la terza volta in carriera, la seconda consecutiva, la Gand Wevelgem, la classicissima per i velocisti dimostrandosi il ciclista più in forma del momento.

    Infatti l’ex campione del Mondo, dopo aver vinto nemmeno due giorni fa il GP di Harelbeke (considerato da molti il piccolo Giro delle Fiandre), precede in una volata ristretta lo slovacco della Liquigas Peter Sagan ed il danese della Rabobank, Matti Breschel.

    Come sabato scorso alla Sanremo, il campione del mondo Mark Cavendish ha dovuto issare bandiera bianca sul muro finale dimostrandosi in ritardo di condizione anche se il britannico, come tutti sanno, ha in mente solo ed esclusivamente la medaglia d’oro olimpica a Londra. Altro campione in crisi è il belga Philippe Gilbert mai visto davanti al gruppo ma è notizia di oggi che il suo ritardo di condizione in questo inizi di stagione è causato da una brutta infezione ai denti, difficilmente diagnosticabile nei mesi scorsi.

    La corsa si è decisa sull’ultimo muro, il Kemmelberg, dove l svizzero Cancellara ha cercato di fare la differenza spezzando letteralmente in due il gruppo. Tuttavia la selezione non è stata eccessiva ed all’ultimo km, vi erano almeno venti corridori a giocarsi la vittoria finale. Lo sprint di Boonen è sontuoso precedendo a braccia alzate Saganche ottiene un altro piazzamento dopo il quarto posto alla Sanremo.

    Tom Boonen ©Bryn Lennon/Getty Images

    Queste le parole di Sagan all’arrivo “Sentivo che oggi era la giornata buona per fare risultato ed ho provato in tutti modi a cogliere quello pieno. All’ultimo passaggio sul Kemmelberg ho seguito Cancellara ma il gruppo ci ha ripreso. A quel punto mi sono focalizzato sull’arrivo in volata, a tenere le posizioni migliori e le ruote dei favoriti, Boonen e Freire su tutti. Daniel Oss mi ha lanciato in maniera splendida sul rettilineo finale e credo di non aver sbagliato nessuna mossa. Semplicemente Boonen si è dimostrato superiore: gli faccio i complimenti”

    Tutto sommato bene il comportamento dei corridori italiani, quattro nei primi dieci con Bennati sesto, Marcato settimo, Pozzato nono ed il campione italiano Visconti, decimo.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Peter Sagan Svk
    3 Matti Breschel Dan
    4 Oscar Freire Spa
    5 Edvald Boasson Hagen Nor
    6 Daniele Bennati Ita
    7 Marco Marcato Ita
    8 Steve Chainel Fra
    9 Filippo Pozzato Ita
    10 Giovanni Visconti Ita
  • Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    L’australiano del team GreenEdge Simon Gerrans vince l’edizione n.103 della Milano Sanremo, superando in volata l’elvetico Fabian Cancellara ed un indomito Vincenzo Nibali.

    Seconda vittoria australiana in due anni, Gerrans succede infatti a Matthew Goss con Cancellara che conquista il podio, anche lui, per il secondo anno consecutivo senza riuscire però ad alzare le braccia al cielo sul rettilineo finale di via Aurelia.

    I 298km della massacrante classica di primavera si aprono con una fuga di nove corridori: Ji Cheng, Laengen, Gruzdev, Suarez, Pagani, Oroz Ugalde, De Negri, Morkov e Berdos che raggiungono un vantaggio massimo di 13’. La gara inizia a farsi dura già sulla salita delle Manie dove a farne le spese è addirittura il campione del Mondo Mark Cavendish, la discesa è molto tortuosa con il colombiano Quintero che finisce rovinosamente a terra subendo un trauma cranico ma senza ulteriori gravi danni per la sua salute. Ai piedi del capo Berta i nove coraggiosi vengono ripresi dal gruppo con ancora una caduta che coinvolge il campione belga Philippe Gilbert e l’italiano Danilo Di Luca. Il gruppo viaggia spedito e si riduce ad una trentina di unità quando, sul Poggio, ad accendere i fuochi è Valerio Agnoli del team Liquigas.

    Simon Gerrans ©Bryn Lennon/Getty Images

    L’attacco di Agnoli è il preludio a quello del suo capitano Vincenzo Nibali che infatti parte nel punto più duro del Poggio con Gerrans e Cancellara alle sue spalle. I tre scollinano con poco più di sei secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, un esigua manciata di secondi che vengono mantenuti sino ai duecento metri finali grazie soprattutto al fantastico lavoro di Cancellara, che si mette davanti senza mai chiedere un cambio. Parte la volata dei tre con Nibali che issa subito bandiera bianca a differenza di Gerrans che sorpassa Cancellara ai meno 50m trionfando a braccia alzate.

    Queste le parole del campione nazionale australiano dopo l’arrivo “È un giorno incredibile, non ci posso credere, devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra. Ho capito di poter dire la mia sul Poggio, quando sono riuscito a stare assieme a Cancellara e Nibali. Goss? Non l’ho sentito, ma sono sicuro che è felice per me”.

    Ottima comunque la prova degli italiani in gara con Nibali a sfiorare la vittoria e con Pozzato, Ballan, Bennati e Daniel Oss che si piazzano nelle prime dieci posizioni.

    Ordine d’arrivo

    1 Simon Gerrans Aus
    2 Fabian Cancellara Sui
    3 Vincenzo Nibali Ita
    4 Peter Sagan Svk
    5 John Degenkolb Ger
    6 Filippo Pozzato Ita
    7 Oscar Freire Gomez Spa
    8 Alessandro Ballan Ita
    9 Daniel Oss Ita
    10 Daniele Bennati Ita
  • Tirreno – Adriatico, cronosquadre alla GreenEdge, Goss leader

    Tirreno – Adriatico, cronosquadre alla GreenEdge, Goss leader

    La 47° edizione della Tirreno  Adriatico si è aperta con la vittoria nella cronosquadre del team australiano GreenEdge, squadra capitanato da Matthew Goss, nuovo leader della generale.

    Bella prestazione del team australiano che ha la sua sede operativa principale in Italia, a Varese. Maglia azzurra quindi, sulle spalle del velocista Matthew Goss, già vincitore di una Milano – San Remo ed argento iridato all’ultimo mondiale vinto da Mark Cavendish.

    Il tracciato di una gara non presentava particolari asperità, ma è il vento che ne ha condizionato un po’ il risultato con il team australiano sicuramente avvantaggiato nella partenza rispetto alle ultime squadre che hanno preso il via. La seconda piazza, a 17″, è andata a pari merito alla RadioShack di  Fabian Cancellara e  Daniele Bennati, ed  alla Garmin di Millar, a 23″ il team Sky del campione del Mondo Mark Cavendish. Prima squadra italiana è l’Acqua&Sapone di Garzelli e Di Luca, a 39″; poi la Lampre-Isd di Scarponi a 46″ e più indietro la Liquigas di Nibali, decisamente la nota negativa di giornata, che ha ceduto 55″.

    Il team GreenEdge ©Morne de Klerk/Getty Images

    Oggi seconda tappa, San Vincenzo – Indicatore (Arezzo),  di 230km con un anello di 33,5 km da ripetere due volte nel finale. L’asperità più importante è rappresentata dallo strappo di Ponticino, 2500 metri con punte del 12%: si scollina a 7 km dalla conclusione e quindi non proprio una tappa adatta alle ruote veloci anche se, la compattezza e la forza del team Sky, potrebbe tenere cucito il gruppo per favorire Cavendish nella volata finale.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 GREENEDGE GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    18:41

    2 RADIOSHAK RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17

    3 GARMIN GARMIN – BARRACUDA (GRM)

    +17

    4 SKY SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY)

    +22

    5 ASTANA ASTANA PRO TEAM (AST)

    +30

    6 SAXO BANK TEAM SAXO BANK (SAX)

    +38

    7 ACQUA&SAPONE ACQUA & SAPONE (ASA)

    +39

    8 KATUSHA KATUSHA TEAM (KAT)

    +40

    9 AG2R AG2R LA MONDIALE (ALM)

    +43

    10 LOTTO LOTTO BELISOL  TEAM (LTM)

    +4

    Classifica Generale

    1 GOSS Matthew AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    18:41

    2 TUFT Svein  CAN GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    3 LANGEVELD Sebastian  NED GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    4 O’GRADY Stuart  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    5 MEYER Cameron  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +5”

    6 COOK Baden  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +17”

    7 BENNATI Daniele  ITA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    8 CANCELLARA Fabian  SUI RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    9 ROULSTON Hayden  NZL RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    10 GALLOPIN Tony  FRA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

  • Mondiali Ciclismo, la crono va a Tony Martin. 3° Cancellara, male Italia

    Mondiali Ciclismo, la crono va a Tony Martin. 3° Cancellara, male Italia

    Il tedesco Tony Martin è il nuovo campione mondiale a cronometro, battuti a Copenaghen, l’australiano Bradley Wigging e lo svizzero Cancellara, vero sconfitto della corsa contro il tempo. A dire la verità la vittoria di Martin non è assolutamente una sorpresa considerato che il tedesco ha ben figurato in tutte le crono disputate quest’anno ed anzi, poteva considerarsi il vero favorito alla vigilia visto che ha sconfitto per ben due volte Cancellara in questa stagione.

    ©Bryn Lennon/Getty Images
    Queste le parole del nuovo campione del mondo: “E’ stato il mio giorno perfetto, volevo entrare immediatamente in ritmo e con il passare dei chilometri mi sono sentito sempre più a mio agio. La Vuelta mi ha aiutato in modo determinante a preparare questo appuntamento, e non potevo chiedere di più”. La vittoria del tedesco non è mai stata in discussione, sempre primi negli intermedi chiudendo alla fine con il tempo di 53’43” con 51,813 di media, buona la prova di Wiggins dimostrando che disputare la Vuelta prima di un mondiale, garantisce una condizione super durante tutta la settimana iridata. Lontani dai primi i due italiani in gara: Adriano Malori ha chiuso al ventiquattresimo posto, a 4’46” da Martin, Marco Pinotti al ventiseiesimo con un ritardo di 4’48” a dimostrazione dell’enorme divario che al momento c’e’ fra la scuola italiana e quella di tutto il mondo nelle prove contro il tempo anche se, bisognerà dare del tempo a Malori, in considerazione del fatto che il titolo mondiale a Varese nel 2008 fra gli under 23, non è stato sicuramente frutto del caso. Ordine d’ arrivo

    1 Tony Martin Ger
    2 Bradley Wiggins Aus  
    3 Fabian Cancellara Sui  
  • Vuelta, crono a Tony Martin, colpaccio Froome. Ottimo Nibali

    Vuelta, crono a Tony Martin, colpaccio Froome. Ottimo Nibali

    Un gregario al comando alla Vuelta, il britannico Cris Froome conquista la maglia rossa di leader della classifica generale nella crono vinta dal tedesco dell’Htc, Tony Martin. E dire che alla vigilia tutti gli occhi erano puntati sul compagno di squadra di Froome e capitano del team Sky, Bradley Wiggings che aveva tutti i favori del pronostico per la conquista della maglia rossa dopo le ottime prestazioni fornite in salita.

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Ed invece ecco la sorpresa con Froome che è autore di un ottimo finale di cronometro, finale che ha invece pagato a caro prezzo Wiggings, crollato dopo aver avuto il miglior tempo nel primo intermedio, ai 13 km. La vittoria è andata, come da pronostico, al tedesco specialista delle prove contro il tempo Tony Martin che ha vinto nettamente il duello contro l’altro super cronomen, lo svizzero Cancellara piazzatosi alla fine al quarto posto. Ottima prestazione del capitano della Liquigas Vincenzo Nibali autore di una gara lineare, senza sbavature con un piccolo cedimento, come quasi tutti i corridori, negli ultimi km della crono. Lo squalo chiude la crono al 15° posto ma è molto ben piazzato in classifica generale con 31” da recuperare sul britannico Froome. Crolla definitivamente Michele Scarponi come anche Joaquim Rodriguez che, come l’anno scorso, saluta il sogno di vincere la Vuelta disputando una crono decisamente sotto tono e lasciando più di 4’ a Wiggings. Discreta la prova di Mollema (3’09? da Martin); qualcosa in più ci si poteva aspettare da Braijkovic e soprattutto da Menchov che non è riuscito a sfruttare questa prova adatta alle sue caratteristiche per rientrare in corsa dopo le prestazioni altalenanti di questa prima settimana. Oggi, primo giorno di riposo; mercoledì si riprende immediatamente a salire con l’arrivo in quota a Manzaneda, una salita di 19 km con diversi tratti al 16% di pendenza, e ultimi 4000 metri particolarmente duri(pendenza media dell’8%). Ordine d’ arrivo

    1 Tony Martin Ger
    2 Christopher Froome Gbr
    3 Bradley Wiggins Gbr
    4 Fabian Cancellara Sui
    5 Taylor Phinney Usa
    6 Jakob Fuglsang Den
    7 Thiago Machado Por
    8 Janez Braijkovic Slo
    9 Luis Leon Sanchez Spa
    10 Maxime Monfort Bel

    Classifica Generale

    1 Christopher Froome
    2 Jakob Fuglsang 12”
    3 Bradley Wiggins 20”
    4 Vincenzo Nibali 31”
    5 Fredrik Kessiakoff 34”
    6 Maxime Monfort 59”
    7 Bauke Mollema 1’07”
    8 Juan Josè Cobo 1’47”
    9 Janez Braijkovic 2’04”
    10 Haimar Zubeldia 2’13”
  • Tour De Suisse, amarezza Cunego, vince Leipheimer. Crono a Cancellara

    Tour De Suisse, amarezza Cunego, vince Leipheimer. Crono a Cancellara

    Levi Leipheimer vince il giro di Svizzera per 4” nei confronti di damiano Cunego che non è riuscito a mantenere il vantaggio di quasi 2’ nella crono finale vinta, tanto per cambiare, dallo svizzero Fabian Cancellara. Niente da fare quindi per il corridore della Lampre incapace di produrre velocità nei 32 km finali dove è riuscito a perdere secondi, nei confronti dello statunitense, anche nel tratto in salita a lui ipoteticamente favorevole. Cunego paga sicuramente l’inutile condotta attendista nelle ultime due tappe di montagna dove non ha avuto il coraggio di attaccare l’americano inferiore in salita rispetto al veronese, credendo di poter amministrare il vantaggio nella cronometro finale.

    Levi Leipheimer | & copy; Doug Pensinger/Getty Images
    La crono è andata allo svizzero Cancellara che è riuscito a rimontare il tedesco Kloden nel finale grazie ad una maggiore attitudine nell’ultimo tratto di 10 km a produrre velocità dello svizzero imbattibile su questi tracciati. Ordine d’ arrivo

    1 Fabian Cancellara Svk
    2 Andreas Kloden Aus
    3 Levi Leipheimer Gbr
    4 Nelson Oliveira Por
    5 Tom Danielson Usa

    Classifica Finale

    1 Levi Leipheimer  
    2 Damiano Cunego 4”  
    3 Steven Kruijswijk 1’02”  
    4 Jakob Fuglsang 1’10”  
    5 Bauke Mollema 2’05”  
  • Tour De Suisse, vince Sagan, maglia gialla a Cunego

    Tour De Suisse, vince Sagan, maglia gialla a Cunego

    Lo slovacco della Liquigas Peter Sagan vince la terza tappa del giro di Svizzera precedendo in una volata a due, il principino di cerro veronese DamianoCunego che conquista la maglia gialla di leader della classifica generale. Dopo il cronoprologo andato al dominatore delle corse contro il tempo Fabian cancellara e la tappa di ieri andata al colombiano Soler davanti proprio a Cunego, oggi altra tappa di montagna, la più dura con Cunego che sferra il suo attacco mortifero a 17 km dall’arrivo.  

    La Gazzetta dello Sport
      La progressione del corridore della lampre è sontuosa, salta nettamente tutti i corridori che ha davanti scollinando in testa ma non riesce a mettere tanto distacco su Sagan che faceva parte della fuga di giornata che vedeva fra gli altri anche il lussemburghese Andy Schleck. Sagan raggiunge Cunego ai meno 2 km ed in volata non c’e’ praticamente storia contro il super talento dello slovacco. Ordine d’arrivo

    1 Peter Sagan Svk
    2 Damiano Cunego Ita
    3 Jakob Fuglsang Den
    4 Laurens ten Dam Ned
    5 Giampaolo Caruso Ita

    Classifica Generale

    1 Damiano Cunego
    2 Mauricio Soler 54”
    3 Bouke Mollema 1’16”
    4 Laurens Ten Dam 1’19”
    5 Tejay Van Garderen 1’21”