Il poco positivo exploit della Ferrari al Gran Premio di Nürburgring di Formula 1 pare aver deluso Luca Cordero di Montezemolo, presidente della storica scuderia di Maranello. Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva della rossa, vista la recente débâcle potrebbe pagarne in un prossimo futuro le conseguenze.
Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, guarda avanti e sprona il team del cavallino rampante al riscatto nelle prossime due gare di Silverstone del 19 luglio e dello Hungaroring del 28 luglio: “Oggi insieme ai tecnici abbiamo esaminato l’agenda delle prossime settimane di lavoro chiarendo le priorità. Adesso chiedo a tutti una maggiore determinazione e una forte concentrazione su ogni dettaglio. Ho enorme fiducia nella squadra e da tutti attendo risposte concrete, perchè solo attraverso una grande volontà e tanto lavoro sarà possibile raggiungere i risultati che tutti vogliamo ottenere. In sintesi, meno annunci e parole e più fatti”.
Dopo il rammarico in casa Ferrari per il negativo epilogo della gara di Nürburgring conclusasi con la quarta posizione di Fernando Alonso, a 34 lunghezze da Sebastian Vettel, ed il ritiro di Felipe Massa, il team principal della scuderia di Maranello, Stefano Domenicali, ha manifestato tutta la voglia di riscatto della Ferrari: “Ancora una volta abbiamo avuto conferma dell’importanza delle analisi e della gestione del comportamento delle gomme. Regola valida per tutti ma che noi dobbiamo cercare di sfruttare meglio degli altri se vogliamo vincere, anche per quanto riguarda lo sviluppo della F138, terreno su cui dobbiamo far meglio dei nostri avversari. Ora ci attendono settimane decisive in vista dell’Ungheria. C’è un test importantissimo che dovremo cercare di sfruttare al massimo, sia per quanto riguarda il rendimento degli pneumatici, sia per lo sviluppo tecnico della monoposto. Tutto è ancora in gioco, perché siamo solo a metà campionato e i traguardi di inizio stagione sono ancora alla nostra portata”.
La Pirelli, azienda unica fornitrice dei pneumatici di F1, diversamente da quanto deciso in precedenza, per condurre ulteriori test sulla nuova struttura delle gomme, non attuerà nessun cambiamento alla fornitura di pneumatici per i prossimi gran premi di Gran Bretagna, Germania ed Ungheria.
L’azienda milanese Pirelli, sola fornitrice di gomme per le vetture del Circus, ha annunciato la decisione, a causa del tempo limitato per testare la nuova struttura in kevlar, di non voler apportare variazioni ai pneumatici, con mescole da asciutto, delle vetture di formula 1 per i prossimi tre gran premi: “La decisione è dovuta al fatto che le nuove gomme, a causa della pioggia, non sono state testate sufficientemente nel corso delle prove libere di venerdì scorso in Canada, ciò non ha permesso di trovare l’unanimità da parte dei team”.
La società meneghina ha inoltre reso noto di aver lavorato per risolvere nei reparti produttivi l’annoso problema della delaminazione dei pneumatici: “Le due gomme più dure della gamma Pirelli sono quelle che meglio si adattano alle elevate richieste di carico imposte dal tracciato di Silverstone. Al Nürburgring la rugosità dell’asfalto è molto bassa, di conseguenza alle gomme è richiesto grip meccanico, ciò, combinato con le condizioni meteorologiche spesso molto variabili, fa delle mescole soft e medium la miglior scelta per questo tracciato leggendario”.
Per il circuito di Hungaroring invece saranno disponibili, a detta della Pirelli, pneumatici con mescole P Zero Orange hard e P Zero White medium: ”Quello dell’Ungheria è il tracciato permanente più lento in calendario, ma che impegna molto le gomme a causa di un layout tortuoso. Se a ciò si aggiungono temperature ambientali spesso elevate, le mescole hard e medium diventano le più indicate per questo tracciato, anche perché le soluzioni Pirelli di quest’anno sono più morbide di quanto non fossero quelle della gamma 2012″.
Anche l’ultimo baluardo della tv in chiaro è caduto. A partire dalla stagione 2013 infatti anche le dirette delle gare dei campionati del mondo di Formula 1 saranno trasmesse a pagamento, in esclusiva da Sky Sport, emittente telivisiva di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch. La pay-tv ha annunciato in giornata l’acquisto della massima categoria automobilistica a partire dalla prossima stagione, anno in cui terminerà il contratto attualmente vigente con la Rai che attualmente ne detiene i diritti dal 1998.
Ad annunciare l’accordo è stata inizialmente l’agenzia dell’ANSA, successivamente l’accordo raggiunto è stato confermato anche dalla società di Murdoch e la FOM (Formula One Management), la società privata che si occupa delle relazioni con i media e delle questioni amministrative riguardanti le F1, anche se ancora non sono stati resi noti tutti i dettagli dell’operazione, compreso il costo complessivo.
Cosi, grazie a questa intesa, dopo i diritti del Motomondiale, un’altra straordinaria esclusiva va ad arricchire l’offerta sportiva di Sky, che dall’anno prossimo avrà in eslusiva tutti i più grandi eventi sportivi Mondiali, e che trasmetterà in onda tutte e 20 le gare del Mondiale, anche se con una forma simile a quella che ha portato al passaggio della MotoGP a Sky, l’emittente televisiva dovrà trasmettere 9 gare sui canali in chiaro, tra cui ci sarà sicuramente il Gran Premio d’Italia a Monza, mentre le restanti 11 saranno trasmesse in differita, sempre che le gare del prossimo Mondiale restino 20 in programma del calendario.
Resta ancora da decidere, chiaramente sempre in accordo tra Sky e FOM, quale sarà il canale in chiaro che avrà la disponibilità di acquistare i diritti televisivi delle gare, che sicuramente porteranno grandi introiti per le avvincenti sfide che negli ultimi anni, a differenza del recente passato, stanno caratterizzando ogni Gran Premio e che stanno riscontrando un numero sempre più elevato di appassionati. La programmazione di Sky non si ferma però soltanto alla TV. Sarà infatti possibile seguire ed essere aggiornati su ogni week-end dei Gran Premi sin dalle prove libere del venerdi anche sui vari dispositivi mobili come tablet e smartphone grazie al servizio esclusivo di SkyGo.
“Abbiamo già lavorato con Sky Italia in passato e non ho dubbi riguardo i suoi elevati standard di produzione”, ha commentato con grande soddisfazione il patron del circus nonchè il Presidente della FOM Bernie Ecclestone. “In Inghilterra abbiamo un accordo simile e tutto sta funzionando bene, aumentando la qualità e l’ampiezza della copertura e assicurando, allo stesso tempo, la visione degli eventi in chiaro”.
Anche Andrea Zappia, amministratore di Sky Italia che già aveva avuto in passato l’occasione di trasmettere sui propri canali le dirette dei Gran Premi sul canale sportivo dell’emittente, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter tornare ad offrire ai nostri abbonati anche lo spettacolo della F1, con ben 11 GP trasmessi in esclusiva. Grazie a questo accordo con FOM, infatti, Sky continua ad ampliare la già ricchissima offerta di Sport, impreziosita anche dall’acquisizione della MotoGP. Questi sono investimenti che testimoniano la volontà dell’azienda di confermarsi leader nel settore televisivo italiano”.
Button 10: capisce che è la sua gara già dall’inizio quando svernicia in partenza Hamilton allontanandosi con un ritmo quasi inavvicinabile. Lo stratega della Formula 1 si conferma tale, perfetta come al solito la gestione della gara, neanche la safety-car entrata a pochi giri dal termine riesce a guastargli la festa e soltanto la pole mancata per un solo decimo in qualifica gli ha impedito di coronare un week-end perfetto, ma si sa, quello che conta alla fine è solo la vittoria. Ed ecco spiegato il perchè molti quotisti già da sabato scommettevano sulla sua.
Vettel 7,5: parte sesto e arriva secondo. Nessun sorpasso in pista e ha la fortuna di aver ritrovato come alleata la safety-car, che gioca uno scherzo ad Hamilton, facendogli guadagnare la seconda posizione. Raggiungere Button era impossibile e ha capito che quest’anno non sarà facile dominare come nel 2011 perchè la McLaren al momento è davanti alla sua “Abbey”, ma gli eventi oggi non gli sono andati certamente contro (chiedere allo sfortunato Schumacher, voto 8 che dopo averci messo del suo in partenza per agguantare la terza posizione viene appiedato dalla sua Mercedes, voto 4 che lo lascia senza cambio nel momento della lotta) e questo è un aspetto non irrilevante.
Hamilton 6,5: la pole position di sabato lo aveva fatto ben sperare e invece Lewis non riesce a ripetere la bella prestazione della qualifica perdendosi sul più bello. Superato sin dal via da Button deve vederselo scappare senza riuscire a tenere il suo passo e alla fine quello che deve mangiarsi le mani per il risultato è proprio Luigino. Sfortunato alla fine quando la safety-car gli fa perdere la seconda posizione ai danni di Vettel, ma l’errore nel ritardare di un giro il primo pit-stop gli è stato fatale. Sarebbe stata una beffa se Webber gli avesse tolto anche la “gioia” del podio ma, fortuna per lui, così non è stato.
Webber 7: neanche lui riesce a spiegarsi come ha fatto ad uscire indenne dallo scontro in partenza con altre due vetture, costrette poi al ritiro. Scivola in nona posizone ma passato lo spavento poi si riprende aiutato anche dalla safety-car che gli permette di sopravanzare Alonso. Alla fine guadagna una posizione rispetto alla partenza chiudendo in quarta piazza e a pochi decimi dal podio, ma di certo nella sua gara di casa ci si aspettava di più.
Alonso 8,5: forse non parte male come lo scorso anno ma poco ci manca. La F2012 è nata male e manca di competitività, ma nonostante questo Nando tira il solito coniglio dal cilindro compiendo un vero e proprio miracolo e di più davvero non gli si può chiedere. La fortuna, che oggi era ospite del box Red Bull, gli gira le spalle a favore di Webber nel finale, con la safety-car che nel walzer dei pit-stop gli fa perdere la quarta posizione a favore dell’australiano. Ma in Ferrari resta senza dubbio l’unico punto fermo.
Ferrari 5: distante anni luce al momento da Red Bull e soprattutto McLaren, che ha recuperato tutto il gap nei confronti della scuderia anglo-austriaca. Quello che non si riesce a spiegare è il perchè non ci riescano neanche nel team di Maranello. E’ vero che la progettazione di un’auto completamente nuova rispetto al passato richiede tempo per migliorare, ma se davanti scappano, dietro stanno arrivando e anche quest’anno ci sarà da soffrire.
McLaren 10: siamo soltanto alla prima gara ma al momento la scelta del team di non optare per lo scalino sul muso e di andare controtendenza rispetto alle avversarie sta pagando. La nuova Mp4-27 è sembrata fin da subito la macchina più veloce e a differenza dello scorso anno non è costretta a rincorrere, essendo al momento la macchina migliore del lotto. Proprio per questo la Freccia d’Argento si candida quest’anno come seria pretendente per il titolo mondiale. Merita pienamente la testa della classifiica.
Massa 4: la giornata del buon Felipe rispecchia pienamente la condizione della Ferrari. Fatica a trovare il giusto assetto e combatte più con i problemi della F2012 che con gli avversari in pista. Lottare come oggi nelle retrovie non è certo quello che nel team si aspettano, nella stagione che deve essere del riscatto. Deve dimostrare di valere e di meritare la Ferrari e al momento non lo sta facendo.
Raikkonen 8: la gara del rientro sembra essere stregata sin dal sabato, in cui non riesce ad andare oltre la 18esima posizione, addirittura fuori nella Q1. Sembra, perchè grazie alla sua bravura (e anche agli errori altrui) Iceman riesce a risalire fino alla settima posizione lottando in pista come ai vecchi tempi, che per suo dire era la cosa che più gli mancava. Può fare certamente di meglio e deve togliersi ancora un pò di ruggine di dosso, ma questi primi punti mondiali sono oro sia per il morale che per la classifica.
Regia 0: pessima la scelta nel finale di indugiare nelle retrovie mentre davanti si ritrovavano a lottare “per caso” grazie all’entrata in pista della safety-car, che aveva ricompattato il gruppo. Ci si lamenta dello spettacolo, che negli ultimi tempi sembra essersi perso per strada in Formula 1, poi quel minimo di duelli non viene neanche inquadrato. Siamo alla prima gara, ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Tutti i piloti e i team sono già arrivati al Melbourne, manca ormai poco all’inizio dell’attesissimo Mondiale 2012 di Formula 1, soltanto 24 ore alle prime libere sul circuito dell’Albert Park in Australia che apriranno la 63esima edizione del campionato del mondo, quello che sarà infatti il più lungo mondiale della storia della F1. Da quest’anno saranno infatti ben 20 i Gran Premi su cui i piloti dovranno confrontarsi, uno in più rispetto allo scorso anno quando venne cancellato dal calendario il GP del Barhain per gli ormai noti disordini del paese.
Le new-entry quest’anno saranno proprio il rientro del Bahrain e il nuovo GP di Austin sui quali però aleggiano ancora molti dubbi, mentre di sicuro non avremo più il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istanbul, che saluta la competizione dopo 7 anni. Per il resto tutto confermato, con il rientro del Nurburgring a discapito di Hockenheim per l’alternanza ogni anno per il GP della Germania, e i due suggestivi Gran Premi in notturna di Singapore e Abu Dhabi.
Si riparte da Melbourne, che come nella maggior parte delle volte sarà teatro della gara inaugurale del Mondiale. Circuito cittadino ma da sempre uno dei più veloci considerando le medie sul giro tra le più alte della Formula 1, è da tradizione favorevole alla vettura meglio bilanciata in conseguenza dell’alto carico aerodinamico che le vetture necessitano per percorrere le sue 16 curve. Il punto in cui i piloti potranno maggiormante tentare il soprpasso sarà sul rettilineo del traguardo, favoriti dal dispositivo DRS introdotto la scorsa stagione, che da quest’anno potrà essere attivato ben due volte su questo circuito, sia sul rettilineo principale che in quello successivo tra la le curve 2 e 3. Il punto di detection point invece sarà solo uno, e sarà posto alla curva prima del traguardo.
Sarà un GP molto importante perchè da molti anni resiste la tradizione che vede campione del Mondo il pilota che riesce a vincere su questa pista. Il favorito numero uno in questione è sicuramente Sebastian Vettel, forte della sua consacrazione negli ultimi due anni e voglioso di eguagliare il record di Micheal Schumacher e Fangio di conquistare tre titoli mondiali consecutivi. Riuscendoci riuscirebbe sicuramente a smentire tutti coloro (più dai colleghi stessi che dall’esterno) che lo etichettano come “pilota che vince perchè ha la macchina più forte”. Anche perchè da quest’anno si riparte da una sorta di anno zero, in cui sono state tantissime le limitazioni e le innovazioni imposte dalla Fia.
A partire dall’abolizione dei tanto discussi scarichi soffiati introdotti dal genio Adrian Newey, che da quest’anno saranno posizionati più in alto sulla vettura come ai vecchi tempi e non potranno generare più tanto carico aerodinamico. Proprio per questo motivo la Pirelli che anche quest’anno sarà il fornitore ufficiale degli pneumatici fornirà gomme che consentiranno al pilota una maggiore aderenza al posteriore.
Ma la novità più importante a livello visivo sarà sicuramente l’antiestetico muso a becco d’anatra che sarà presente su tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren che ha preferito optare per una soluzione lineare in controtendenza rispetto al resto della compagnia. Questa soluzione aerodinamica sarà caratterizzata dalla divisione per via di uno scalino della parte dell’abitacolo con la parte anteriore del muso stesso per via delle nuove regolamentzioni che vincolano l’altezza massima della vettura nella parte anteriore, per diminuire la pericolosità dell’impatto in caso di urto con la parte laterale della vettura che è stata appositamente rialzata.
C’è chi ha fatto quindi di necessità virtù, neanche a dirlo Newey si è subito adoperato per trovare uno stratagemma per trasformare un semlice scalino in un’arma micidiale: vi ha infatti posto una fessura per il passaggio dell’aria che non si è ancora riuscita a decifrare ma si è pronti a scommettere su un’altra invenzione aerodinamica (simile all’F-duct) e non ad un semplice passaggio d’aria per refrigerare i piloti come lui stesso ha dichiarato. Anche la Sauber ha presentato una soluzione analoga posta però al di sopra dello scalino.
Dalle varie Gallerie del Vento si è passati poi alla pista e i test pre-stagionali hanno mostrato che per forza di cose la macchina da battere sarà ancora la Red Bull campione del mondo in carica ma la lotta si preannuncia molto serrata: la macchina più in forma è stata sicuramente la Lotus, dominatrice nella maggior parte delle giornate di test, che quest’anno schiera una coppia tutta nuova quanto ambiziosa. Il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen fa il suo ritorno dopo due anni passati nel Rally, e Romain Grosjean, campione iridato GP2, ansioso di riscattare la mezza stagione nel 2009 con la Renault in cui venne ingaggiato per sostituire Nelsinho Piquè e nella quale non si mise certo in luce per i risultati in pista, abbastanza deludenti.
Dalle premesse la scuderia francese sicuramente potrebbe essere la sorpresa della stagione, anche se le gerarchie là davanti non sembrano essere cambiate. La McLaren si presenta sicuramente come anti Red Bull visto che nei test collettivi è stata una delle scuderie più convincenti. Hamilton e Button sono due piloti di sicuro affidamento e che possono puntare entrambi al Mondiale, ma l’anglo-caraibico dovrà dimostrare di saper gestire meglio la sua vita al di fuori della pit-lane. Per il resto la scelta del team di andare in controtendenza nella progettazione della nuova vettura è stata molto coraggiosa e bisognerà aspettare ancora poco per sapere se porterà un vantaggio o uno svantaggio.
E poi c’è la Ferrari che nonostante i problemi annunciati da Domenicali ci si aspetta di trovarla sempre lassù a lottare per la vittoria. E’ vero che i test non sono andati nel modo in cui si sperava ma la progettazione di un’auto innovativa rispetto allo scorso anno richiede tempo per migliorare. Anche la McLaren lo scorso anno partì malissimo ma finì per diventare l’anti Red Bull. E se su Alonso si può fare sicuro affidamento, Massa deve dimostare di meritare la Ferrari riscattando la stagione deludente dello scorso anno, portando più risultati utili possibili al team.
Alle spalle delle prime tre big, la Mercedes sembra essere nata sotto i migliori auspici, e come al solito il team tedesco, sotto la direzione dell’ex Ferrari Ross Brawn, è stato uno dei miglior a livello di innovazione. Basti pensare al W-duct, fratello di quell’ F-duct bandito dalla FIA, che migliora l’aerodinamica della vettura e incrementa la velocità in rettilineo mandando in stallo l’ala anteriore. Non è un caso che il dispositivo sia stato copiato subito dalla McLaren, ma essendo stato considerato un sistema legale le vetture ad utilizzarlo non potranno che aumentare. Sicuramente all’interno del team si punterà sulla voglia di riscatto del vecchio leone Micheal Schumacher che vuole dimostare di non essere un pilota finito e per questo ripartirà dal record di sorpassi ottenuto lo scorso campionato, e sulla bravura di Nico Rosberg, pilota mai sbocciato completamente ed in attesa della prima vittoria.
Posibili outsider sicuramente la Force India che punta a migliorare il campionato dello scorso anno già di ottimo livello. Per farlo potrà contare su Nico Hulkenberg che ha dimostrato il suo valore già in Williams conquistando anche una pole position nel GP del Brasile 2010, e su Paul Di Resta. Fatto fuori invece Adrian Sutil a seguito della vicenda che lo ha coinvolto nel caso Lux. Desta molta sorpresa la coppia tutta nuova in Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne che hanno sostituito Alguersuari e Buemi che comunque non demeritavano affatto. Se per lo svizzero c’è stata la promozione se pur come terzo pilota in Red Bull per lo spagnolo è stata una vera è propria bocciatura. Sicuramente dalla nuova coppia ci si aspetta di più dal team, staremo a vedere.
Da non sottovalutare anche la Sauber spinta dal propulsore Ferrari e che potrà contare su un pilota sempre di scuola “Rossa” come Sergio Perez e dal samurai giapponese Kamui Kobayashi, capace come pochi di rifilare sorpassi in un fazzoletto di pista. Molte aspettative anche sul fronte Williams, la grande decaduta ormai da un pò (troppi) anni, abbandonata anche dai suoi sponsor principali. Così per mantenere il suo grande appeal ha richiamato un binomio affscinante, quello con Senna che ricalca le orme dello zio Ayrton, affiancato dal venezuelano Pastor Maldonado sperando che in questi anno arrivino risultati più convincenti.
Partono in ultima posizione sia la Marussia, exVirgin, che ha totalizzato pochi chilometri con Timo Glock e Charles Pic tra l’altro con la vecchia vettura, e la HRT di Pedro de La Rosa e Narain Karthikeyan, che si apprestano ad iniziare il Mondiale con zero chilometri sulle spalle. Davanti a loro la comunque migliorata Catehram, che ha perso la battaglia legale con la Renault per il nome Lotus, schiererà Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, che grazie ai suoi sponsor ha scalzato all’ultimo momento Jarno Trulli.
Per questo motivo il Mondiale partirà dopo moltissimi anni senza nessun portabandiera a difendere il nostro tricolore, ma in compenso potremo contare sullo spettacolo che si spera i ben 6 campioni del Mondo daranno nell’arco della stagione. In pista contemporaneamente ci saranno 12 titoli iridati, con Michael Schumacher, re assoluto con 7 titoli all’attivo, seguito dalla coppia Vettel e Alonso che inseguono a quota 2. Un titolo a testa per la coppia McLaren Hamilton e Button e l’ex Raikkonen.
Chi avrà la meglio quest’anno? Allacciate le cinture, il responso, come al solito, lo darà la pista.
Al termine della prima della tre giorni di test sul circuito di Abu Dhabi riservati esclusivamente ai giovani test driver delle scuderie di F1 che, per regolamento, non hanno disputato più di 2 Gran Premi di Formula 1, Jean-Eric Vergne è stato il più veloce della sessione al volante della Red Bull.
Il pilota francese ha preceduto il connazionale Jules Bianchi sulla Ferrari che ha accusato all’incirca un secondo di ritardo: 1:40.011 per Vergne, 1:40.960 il crono migliore del ferrarista impegnato in un lavoro specifico dedicato all’aerodinamica e in particolare all’ala anteriore montata sulla Rossa di Maranello.
Terzo tempo per la Lotus Renault del canadese Robert Wickens, staccato di due secondi e due decimi dalla migliore prestazione di Vergne. Poi il pilota elvetico della Sauber Fabio Leimer il quale ha preceduto il collaudatore McLaren Gary Paffett che ha migliorato la prestazione dell’altro pilota impegnato con la scuderia di Woking Oliver Turvey.
Da segnalare anche la buona sessione del test driver Force India Max Chilton, sesto, e di quello Williams, di nazionalità finlandese, Valtteri Bottas (settimo) nonostante abbia avuto un problema sulla sua vettura che non gli ha consentito di macinare gli stessi chilometri dei migliori. La Mercedes è scesa in pista con l’inglese Sam Bird che ha raccolto solo la nona posizione.
Domani è prevista la seconda giornata di test sul circuito di Yas Marina che nell’ultimo week-end ha ospitato il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento prima che cali il sipario sulla stagione 2011 di Formula 1. In pista ci saranno anche gli italiani Mirko Bortolotti, pilota in orbita Ferrari fino al 2009, che domani sarà al volante di una Williams, e il giovanissimo Kevin Ceccon sulla Toro Rosso e che con i suoi 18 anni e 1 mese diventerà il più giovane pilota a guidare una vettura di Formula 1 battendo il record detenuto da Sebastian Vettel che salì per la prima volta su una monoposto di F1 all’età di 18 anni e 2 mesi.
Arriva un annuncio importante direttamente dallo stupendo circuito di Spa-Francorchamps, tracciato sul quale domenica si correrà il Gran Premio del Belgio: mentre i piloti si apprestano a scendere in pista la Red Bull, con un comunicato ufficiale, conferma il proprio pilota Mark Webber anche per la stagione 2012. Una notizia sicuramente non scontata ma che ora avrà molti effetti sul mercato piloti in vista della prossima stagione (la Ferrari era sulle tracce proprio di Webber per affiancarlo ad Alonso), tra l’altro l’accordo trovato tra il team austriaco ed il pilota australiano non è stato dei più semplici ma alla fine si è giunti ad un intento comune che soddisfa entrambe le parti.
Queste le prime parole di Webber dopo la firma del rinnovo annuale. Soddisfatto anche il team principal Chris Horner, anche se sono noti a tutti gli appassionati di motori gli screzi avuti con il pilota australiano, reo a suo dire, di non rispettare gli accordi interni alla scuderia, ultimo episodio avvenuto a Silverstone durante il Gran premio di Gran Bretagna:
“Quando abbiamo iniziato a progettare e parlare del 2012, era ovvio che Mark e la squadra volessero continuare assieme. E’ stato facile trovare un accordo. La coppia Webber-Vettel è molto forte, entrambi si spingono a vicenda e noi siamo estremamente contenti che resteranno assieme per una quarta stagione“.
Proprio a proposito di Vettel ancora non si hanno dichiarazioni ufficiali a proposito del rinnovo del compagno di scuderia. A Vettel sicuramente non piace l’atteggiamento aggressivo che Webber mette in mostra quando le 2 monoposto austriache arrivano a battagliare in gara, forse avrebbe voluto avere all’interno del box un compagno più “morbido”, ma ormai i giochi sono fatti. Non resta che attendere le parole del campione tedesco.