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  • MAX VERSTAPPEN è campione del mondo 2021

    MAX VERSTAPPEN è campione del mondo 2021

    Se avete deciso di uscire prima della bandiera a scacchi del Gran Premio di Abu Dhabi forse non crederete al nostro titolo, se lo avete fatto vi siete persi un incredibile finale che ha visto Max Verstappen conquistare il titolo di Campione del Mondo di F1 2021.

    I due contendenti Hamilton e Verstappen erano arrivati a pari punti a quest’ultimo Gran Premio della stagione, in sostanza il vincitore di questa gara si sarebbe portato a casa il titolo.

    Le qualifiche avevano visto un super giro della Red Bull di Verstappen con l’olandese che si era conquistato una Pole Position forse anche a scapito della prestazione in gara.

    Si temeva forse un contatto in partenza, con Verstappen che con entrambi fuori avrebbe ottenuto il titolo per maggior numero di vittorie stagionali, riportando alla mente le sfide di Suzuka 1989 e 1990 tra Ayrton Senna ed Alain Prost.

    In realtà così non è stato, Verstappen è partito male ed è subito stato infilato da Lewis Hamilton, a curva 6 del primo giro Max ha tentato un attacco, Lewis è uscito nella via di fuga ed ha tirato dritto riproponendosi nuovamente al primo posto senza alcun intervento dei commissari di gara.

    La Mercedes con le gomme medie ha mostrato un passo migliore ed ha allungato su Verstappen che dopo il Pit Stop, grazie ad un gran lavoro da scudiero di Perez, ha riportato il suo distacco intorno ad un secondo su Hamilton.

    Lewis però ha dimostrato un passo migliore ed ha allungato nuovamente costringendo la Red Bull ad un nuovo cambio gomme, durante Virtual Safety Car, per permettere una disperata rimonta a Max grazie agli pneumatici più freschi.

    La mossa non è stata vincente, Verstappen ha ridotto il suo distacco sino a 11 secondi ma al termine della gara mancavano solo 5 giri.

    A questo punto è arrivato il colpo di scena, Latifi in lotta con Mick Schumacher ha perso il controllo della macchina ed è finito contro le barriere, costringendo la direzione gara a far entrare la Safety Car.

    Hamilton non si è fermato ed è rimasto con le gomme dure messe nel suo unico pit stop, Verstappen ha montato un set di soft ed è rientrato in pista.

    La confusione ha regnato sovrana, è stato concesso ad alcuni doppiati di sorpassare la Safety Car e Max si è così accodato a Lewis.

    La Safety Car si è spostata con un solo giro da disputare, con le gomme più prestazionali Max Verstappen ha portato l’attacco a curva 5, Hamilton non si è potuto difendere, ha cercato una replica a curva 9 ma il sorpasso non è riuscito e così l’olandese si è presentato per primo sul traguardo, davanti al rivale e Carlos Sainz, ed ha conquistato il suo primo titolo mondiale di F1.

    Grande gioia nel paddock per gli uomini Red Bull e per la Honda, che saluta la F1.

    Poco dopo la cerimonia del podio però si è avuto notizia di un ricorso da parte della Mercedes, relativamente ad alcune infrazioni che avrebbe commesso Verstappen e sulla modalità di ripartenza dopo la Safety Car.

    In serata è arrivata la notizia che i commissari hanno deciso di respingere i ricordi della Mercedes: Max Verstappen è il Campione del Mondo della F1 nel 2021.

    Max Verstappen e Christian Horner festeggiano sul podio | © FORMULA 1

    CLASSIFICA FINALE PILOTI MONDIALE F1 2021 (prime 10 posizioni)

    1° MAX VERSTAPPEN (Red Bull Honda) 395.5 punti

    2° LEWIS HAMILTON (Mercedes) 387.5

    3° VALTTERI BOTTAS (Mercedes) 226

    4° SERGIO PEREZ (Red Bull Honda) 190

    5° CARLOS SAINZ (Ferrari) 164.5

    6° LANDO NORRIS (McLaren Mercedes) 160

    7° CHARLES LECLERC (Ferrari) 159

    8° DANIEL RICCIARDO (McLaren Mercedes) 115

    9° PIERRE GASLY (AlphaTauri Honda) 110

    10° FERNANDO ALONSO (Alpine Renault) 81

    CLASSIFICA FINALE COSTRUTTORI F1 2021

    1° MERCEDES 613.5 punti

    2° RED BULL HONDA 585.5

    3° FERRARI 323.5

    4° MCLAREN MERCEDES 275

    5° ALPINE RENAULT 155

    6° ALPHATAURI HONDA 142

    7° ASTON MARTIN MERCEDES 77

    8° WILLIAMS MERCEDES 23

    9° ALFA ROMEO FERRARI 13

    10° HAAS FERRARI 0

  • Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Fabio Concato cantava di una “Domenica bestiale”, beh quella andata in scena oggi per quanto riguarda il Motorsport italiano è stata davvero una domenica perfetta e fantastica.

    Dal primo successo con la Ferrari per Sebastian Vettel, che ha aperto la giornata, al ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, accompagnato sul podio da altri due italiani, Dovizioso e Iannone, con moto italiana, la Ducati.

    Insomma il Made in Italy motoristico grazie a Vettel e Rossi ha vissuto una giornata stupenda.

    Partiamo dalla Malesia, dal Gran Premio di Formula Uno che ha visto Vettel portare la Rossa sul gradino più alto del podio.

    Le premesse per una buona gara c’erano tutto, il podio in Australia, la prima fila conquistata in prova a soli 74 millesimi da Lewis Hamilton e con la seconda Mercedes di Rosberg costretta alla seconda fila.

    Sebastian Vettel | Foto Twitter
    Sebastian Vettel | Foto Twitter

    Allo spegnimento del semaforo Vettel ha voluto subito dimostrare a Rosberg chiudendogli ogni pertugio, che per lui passare la rossa sarebbe stata un’impresa. Dopo pochi giri la svolta della gara, Ericsson si gira e rimane nella ghiaia con la sua Sauber, entra la gru e di conseguenza la Safety Car. Durante la neutralizzazione le Mercedes ne approfittano per fare il pit-stop, Vettel no, il tedesco rimane in pista, al comando della gara e con una serie di giri davvero molto veloci, approfitta delle due frecce d’argento imprigionate nel traffico per costruirsi un buon margine. Ci si aspetta un calo delle gomme di Vettel, che si ferma una volta in meno rispetto ad Hamilton e Rosberg, ma questo non accade, il ferrarista guida con dolcezza, non stressa le gomme e al termine dei 56 giri può festeggiare sul traguardo con un Team Radio pieno di gioia e di ringraziamenti. Strepitosa anche la gara di Raikkonen che precipitato in fondo dopo una foratura ad inizio gara, rimonta sino ad ottenere uno strepitoso 4° posto.

     

    Le emozioni venute dalla Malesia in mattinata si amplificano la sera durante la gara della MotoGp in Qatar. Protagonista Valentino Rossi, ma non solo.

    Valentino Rossi | Foto Twitter
    Valentino Rossi | Foto Twitter

    Al via del gran premio Il Dottore parte male e rimane imbrigliato nella mischia, peggio di lui fa Marc Marquez che dopo un contatto finisce in fondo al gruppo (rimonterà ma non oltre al 5° posto), in testa intanto i ducatisti Dovizioso e Iannone insieme a Jorge Lorenzo tentano la fuga. Valentno non ci sta e pian piano, a suon di giri veloci torna sotto e si aggancia al terzetto. Sorpassi a non finire, le Yamaha vanno meglio in trazione, le Ducati sono fulmini in rettilineo. Prima sembra arrendersi Iannone, poi Lorenzo. La sfida si fa a due, Rossi contro Dovizioso. I due italiani non se le mandano a dire, prima passa Valentino, poi Il Dovi risponde ma va lungo e Vale lo ripassa. Insomma si arriva all’ultimo giro con la gara ancora aperta e con Iannone che intanto, alle spalle dei due, si è sbarazzato di Lorenzo. Rossi si porta avanti nell’ultima tornata, Dovizioso ci prova ma non riesce sostanzialmente mai a rispondere. Dopo la Rossa al mattino, trionfa Rossi di sera ma anche la Rossa di Borgo Panigale, oltre a quella di Maranello, può esultare.

    Dopo Sepang anche a Losail torna a suonare l’Inno di Mameli e viste le premesse, questo sembra solo l’inizio di una stagione emozionante, Hamilton e Marquez non saranno d’accordo e torneranno a provare a recitare il ruolo da protagonisti ma siamo certi che il biondino tedesco e l’eterno Vale, non si arrenderanno e ci faranno vivere altre domeniche così, c’è poco da attendere, il 12 aprile F1 e MotoGp torneranno in pista contemporaneamente.

  • Safety Car chiamata tardi: Jules Bianchi ricoverato, polemiche contro la FIA

    Safety Car chiamata tardi: Jules Bianchi ricoverato, polemiche contro la FIA

    Sono 20 anni esatti che in Formula 1 non c’è un incidente mortale, da quel week-end di Imola che prima perse (durante le prove libere) l’austriaco Ratzenberger e poi, durante la gara, Ayrton Senna. Ci auguriamo tutti che il conteggio non venga aggiornato alla data di oggi. Le condizioni del giovane pilota della Marussia Jules Bianchi, prodotto del vivaio Ferrari e destinato, in futuro, a guidarne una, è stato trasportato all’Ospedale di Suzuka.

    Ha avuto un grave ematoma al cervello, pare che abbia ricominciato a respirare autonomamente ma attualmente è sotto operazione per ridurre l’ematoma. La dinamica dell’ incidente non è chiarita da nessuna immagine (la regia internazionale non ha video), ma da Adrian Sutil. Tutto è partito dall’uscita di pista del pilota della Sauber.

    Una delle poche foto dell'incidente
    Una delle poche foto dell’incidente

    Anzi, in realtà tutto è partito dal diluvio e dall’inefficienza delle gomme full wet, che non hanno per niente ridotto l’acquaplaning. Dopo l’uscita di pista di Sutil, la bandiera gialla è stata esposta in ritardo e non è stata fatta uscire la Safety Car. Nel frattempo è entrata in pista la ruspa con la gru che avrebbe portato via la Sauber numero 99. Senza alcuna segnalazione da parte della FIA, Bianchi ha continuato a correre e ha avuto, alla curva 8, un botto incredibile contro la ruspa. Finalmente è stato dichiarato regime di bandiera rossa, ma l’errore che potrebbe costare la vita a un ragazzo era già stato commesso.

    Nel frattempo Hamilton si era preso il primo posto davanti a Rosberg e Vettel, mentre Alonso si era ritirato al 4° giro. La gara è stata folle già all’inizio, la partenza è con la Safety Car, due giri dopo bandiera rossa, piove troppo forte. Dopo mezz’ora si riparte e Alonso si ritira per un problema elettrico. La gara va avanti fino al definitivo stop dopo 47 giri, 6 prima della fine prestabilita.

     

  • F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1 – Finalmente una buona prestazione per la Ferrari di Alonso che trova il miglior piazzamento stagionale: secondo posto, dietro a un Ricciardo assolutamente scatenato che in venti secondi passa prima Hamilton e poi il ferrarista. A proposito di Hamilton, altra grandissima rimonta dell’inglese che stavolta è stato costretto a partire ultimo dalla pit lane. La gara inizia subito con un lungo proprio di Lewis Hamilton, poi al nono giro incidente per Ericcson che porta la safety car per la prima volta in pista, nel frattempo tutti ne approfittano per fare cambio gomme. Nemmeno il tempo di far uscire la SC che Grosejan  ha un incidente simile a quello di Ericcson, prolungando la permanenza in pista della Safety Car. Poi, al 23° giro, altro incidente simile, stavolta per Perez che va contro il muro all’inizio del rettilineo principale. Nel frattempo le posizioni iniziali sono tutte scombinate: il poleman Rosberg si ritrova quarto, mentre Alonso conduce al primo posto ancora con le stesse gomme del secondo stop, quindi altamente usurate. Allora esplode Ricciardo, che passa Hamilton Alonso e va a vincere. Retroscena tra l’inglese e la Mercedes, che in un team radio gli aveva ordinato di far passare Rosberg dietro di lui. Ordine disubbidito, Hamilton dopo la gara si è giustificato dicendo che “Rosberg era troppo lontano”.

    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro

    1 Ricciardo

    2 Alonso +5.2

    3 Hamilton +5.8

    4 Rosberg +6.3

    5 Massa +29.8

    6 Raikkonen +31.4

    7 Vettel +40.9

    8 Bottas +41.3

    9 Vergne +58.5

    10 Button +58.5

    11 Sutil +1′ 8.10

    12 Magnussen +1′ 18.4

    13 Maldonado +1′ 24

    14 Kvyat +1 giro

    15. Bianchi +1 giro

    16. Chilton +1 giro

    Gutierrez, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Grosejan, Ericcson ritirati

    Questa la classifica piloti, con Rosberg che conduce ancora ma ha Hamilton a soli 11 punti (202 a 191). Seguono Ricciardo con 131 e Alonso con 115, poi la sorpresa Bottas con 95 punti, seguito a 88 da Vettel. 69 punti per Hulkenberg, 60 per Button, 40 per Massa, 37 per Magnussen, 29 per Perez, 27 per Raikkonen, 11 per Vergne, 8 per Grosejan, 6 per Kvyat, 2 per Bianchi e 0 per Sutil, Ericcson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi.

    In classifica costruttori domina la Mercedes con 393 punti. Poi Red Bull a 219 e Ferrari a 142. Bene la Williams a 135, la Force India a 98 e non molto bene la McLaren solo sesta (97). Poi Toro Rosso a 17, Lotus solo a 8, Marussia a 2, Sauber e Caterham a 0.

    Prossima gara a SPA (Belgio) il 24 agosto 

  • F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    In F1 non è cambiata la storia in Germania, nemmeno un incidente nel Q1 per Hamilton è riuscito a fermare la doppietta Mercedes sul podio insieme alla Williams di Bottas di cui parleremo dopo. I numeri della classifica costruttori riassumono perfettamente l’inizio di questa stagione di Formula 1. La Mercedes ha 178 punti in più rispetto alla Red Bull, poi la grande sorpresa Williams, che ha conquistato 3 podi consecutivi con Bottas e avrebbe anche molti punti in più senza i ritiri di Massa. Ecco poi, quarta, la Ferrari, 116 punti di cui 97 conquistati da Alonso. Sì, Kimi Raikkonen ha guadagnato, in 10 gare, appena 19 punti, quelli che si guadagnano sommando un secondo posto e un decimo. Numeri che hanno portato Niki Lauda addirittura a descrivere la Ferrari come “un’auto di mer….”. Peggio solo la McLaren che, già dall’ anno scorso, ha dimostrato di avere un enorme gap senza Hamilton rispetto agli altri top team.  Proviamo a dividere scuderie e piloti in tre categorie: sorprese, nella norma e delusioni.

    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro
    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro

    SORPRESE: Mercedes, Ricciardo, Williams, Force India, Marussia

    NELLA NORMA: Vettel, Toro Rosso, Lotus, Catheram, Sauber

    DELUSIONI: Ferrari, McLaren

    Inutile dire perché la prima dell’elenco è la Mercedes, mentre Ricciardo ha superato la concorrenza di Vettel conquistando risultati superiori a quelli del compagno di squadra 4 volte campione. Poi la Williams che ora è terza in classifica costruttori, con i podi di Bottas e gli sfortunati incidenti di Massa. Bene anche la Force India, quinta, senza prestazioni eccezionali ma sempre bene. Poi tra le sorprese mettiamo la Marussia per un semplice motivo: nonostante sia andata a punti solo una volta (grazie a innumerevoli ritiri di altri piloti), sono gli unici due punti della storia della scuderia, che quindi permettono al team di non trovarsi ultima insieme alle colleghe Catheram e Sauber. E’ Jules Bianchi il record-man della Marussia.

    Nella norma invece Vettel che spesso non fa grandi prestazioni. Dalla Red Bull alla Toro Rosso, fino alla Lotus da cui comunque ci si poteva aspettare di più. Nella norma anche Catheram Sauber, 0 punti, ma dalle quali non ci si aspettava niente di più.

    Le delusioni sono Ferrari McLaren. Gli inglesi erano andati male già l’anno scorso con l’addio di Hamilton, la Ferrari non aveva dato spettacolo ma di certo non era andata così male, soprattutto Massa non aveva fatto male come Raikkonen. Non ha cambiato molto l’arrivo di Mattiacci al posto di Domenicali.

  • Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    La notizia lanciata dalla Bilde è giunta nella tarda mattinata di oggi Lunedì 16 Giugno: Michael Schumacher non è più in coma. L’ex campione del mondo di Formula 1 ha lasciato l’ospedale di Grenoble, in Francia, dove era ricoverato dallo scorso 29 dicembre in seguito a un gravissimo incidente sulla pista di sci. A dare la conferma della notizia la portavoce e manager dell’ex pilota, Sabine Kehm.

    Michael Schumacher è uscito dal coma
    Michael Schumacher è uscito dal coma

    Secondo le indiscrezioni Schumacher avrebbe presentato negli ultimi tempi delle nette riprese tanto da riuscire oggi a comunicare con la moglie Corinna e i figli, le sue condizioni sarebbero abbastanza stabili, al punto da non necessitare più dell’aiuto degli specialisti di Grenoble.

    Così lo staff del pilota ha ringraziato tutto lo staff medico che in questi mesi ha dedicato le loro attenzioni a Schumacher:

    La sua famiglia ringrazia espressamente tutti i medici, infermieri e terapisti di Grenoble, oltre ai primi soccorritori sul luogo dell’incidente, che hanno svolto un ottimo lavoro in questi primi mesi“.

    Michael Schumacher ha lasciato stamattina l’ospedale di Grenoble ed è stato trasportato al Centro ospedaliero universitario del Vaud a Losanna, in Svizzera francese, dove inizierà una lunga fase di riabilitazione lontano dai riflettori come espressamente richiesto dai familiari:

    La famiglia ringrazia tutta la gente che ha mandato i suoi auguri a Michael, siamo sicuri che lo abbiano aiutato. Per il futuro chiediamo di capire che la sua riabilitazione avverrà lontano da occhi indiscreti” – dichiara la portavoce del pilota.

  • F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    Daniel Ricciardo vince in Canada il primo Gran Premio della carriera e si porta al terzo posto della classifica, sfruttando i problemi avuti da entrambe le Mercedes. A seguirlo Rosberg Vettel. Ferrari ancora malissimo che guadagna posizioni solo grazie ai ritiri. Da evidenziare che sia al primo che all’ultimo giro c’è stata la Safety Car per due incidenti non indifferenti.

    Subito dopo la partenza scontro tra le due Marussia di Chilton e Bianchi, entrambi costretti al ritiro; nel frattempo la Mercedes conduce come al solito con Rosberg e Hamilton. A metà gara arriva la svolta della gara: problemi di riscaldamento ai freni per Hamilton che è costretto al ritiro, mentre Rosberg accusa problemi alla power-unit. Allora gli altri ne approfittano e si forma un trenino con otto monoposto racchiuse in 10 secondi. A due giri dalla fine Ricciardo riesce a passare Nico Rosberg, mentre dietro di Vettel terzo Perez tocca la ruota anteriore sinistra di Massa, causando un’uscita di pista per entrambi e soprattutto un violento botto che per fortuna non ha causato danni a nessuno dei due. Si chiude con la safety car in pista. Perez nel prossimo Gran Premio partirà con 5 posizioni di penalizzazione.

    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro
    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro

    1. Ricciardo

    2. Rosberg (+4.236)

    3. Vettel (+5.247)

    4. Button (+11.755)

    5. Hulkenberg (+12.843)

    6. Alonso (+14.869)

    7. Bottas (+23.578)

    8. Vergne (+28.026)

    9. Magnussen (+29.254)

    10. Raikkonen (+53.678)

    11. Perez (+1 giro)

    12. Massa (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Gutierrez (+6 giri)

    15. Grosejan (+9 giri)

    La classifica ora vede Rosberg in testa con 140 punti, segue Hamilton a 118, poi Ricciardo 79, Alonso 69, Vettel 60, Hulkenberg 57, Button 43, Bottas 40, Magnussen 23, Perez 20, Massa 18, Raikkonen 18, Grosejan 8, Vergne 8, Kvyat 4, Bianchi 2. Nella classifica costruttori domina la Mercedes con 258 punti, segue la Red Bull con 139, poi Ferrari a 87, Force India a 77, McLaren solo a 66, Williams a 58, Toro Rosso a 12, Lotus a 8, Marussia a 2.

    “Sono ancora in stato di shock, grazie a tutti. La corsa ha preso vita negli ultimi 15-20 giri. La situazione è davvero incredibile!” ha commentato Ricciardo.

  • Domenicali ci rinuncia, la Ferrari si affida a Mattiacci

    Domenicali ci rinuncia, la Ferrari si affida a Mattiacci

    Arrivano come un fulmine a ciel sereno le dimissioni di Stefano Domenicali il numero uno della scuderia di Maranello. Forse il suo destino era già segnato e Domenicali altro non ha fatto che anticipare le mosse dei massimi dirigenti del Cavallino rosso, anche perchè, dopo la pessima figura del 6 Aprile scorso in Bahrein, il massimo dirigente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, aveva pù volte fatto intendere che una soluzione era necessaria per uscire dall’impasse in cui il team tutto stazionava.

    Ecco che stamattina,inaspettatamente Stefano Domenicali annuncia:

    Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni. A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita. Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni“.

    Domenicali  lascia la Ferrari | Twitter
    Domenicali lascia la Ferrari | Twitter

    Di dovere i ringraziamenti anche di Montezemolo:

    Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per Domenicali, che ho visto crescere professionalmente in questi ventitré anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo per il suo futuro. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida“.

    Il posto lasciato vacante da Domenicali è stato prontamente affidato a Marco Mattiacci, 43 anni, romano, dal 2010 Ad di Ferrari North America. A lui il compito di risollevare il nome del marchio italiano più famoso nel mondo.

  • Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Iniziata di fatto, anche se non ufficialmente, la nuova stagione di Formula 1. Le principali scuderie dopo le presentazioni delle loro monoposto si sono indirizzate sul circuito di Jerez de la Frontera per effettuare i primi test.

    Bisogna dire che le scuderie nel primo giorno di test hanno dovuto affrontare i problemi relativi alle difficoltà di assemblaggio delle nuove monoposto. Come ha detto il Campione del Mondo Sebastian Vettel:

    Nelle auto di Formula 1 ci sono milioni di parti da assemblare, è normale che all’inizio qualcosa possa non essere perfetto“.

    Il primo pilota ad effettuare un tempo significativo  è stato Hamilton che con la sua Mercedes ha fatto registrare 1’27″621 nella prima giornata. Il pilota britannico è stato anche il primo ad effettuare il primo incidente stagionale. Anche l’affidabilità delle monoposto va rodata, così come la conoscenza delle parti che compongono il bolide, nel caso della Mercedes ha ceduto l’ala, bella botta ma per fortuna nessuna conseguenza per Hamilton.

    La Ferrari inizialmente ha avuto qualche problema, poi Raikkonen è riuscito ad uscire e nelle prime tornate, tante rispetto ai colleghi delle scuderie top, non ha mai fatto registrare un tempo vicino a quello di Hamilton, ma il cronometro diminuiva il distacco ad ogni paio di tornate.

    La Ferrari F14 T alla fine dei 31 giri compiuti dal pilota finlandese il primo giorno  farà registrare il miglior tempo di giornata. Raikkonen infatti timbra un bel 1’27″104.

    Anche la Toro Rosso, ha lavorato alacremente in questi giorni raccogliendo preziosi dati grazie ai 15 giri percorsi da Vergne. Il primo giorno ha girato meno la Force India con Pérez, mentre si sono viste impegnate la Williams con Bottas, la Sauber con Gutierrez e la Caterham con l’esordiente Ericsson.

    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images
    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images

    Problemi invece nei primi due giorni di test per il campione del mondo Sebastian Vettel che il primo giorno ha compiuto solo una rapida uscita nel tardo pomeriggio con la nuova Red Bull RB10 facendo anche un testacoda senza conseguenze. 

    McLaren invece che si è fatta notare il secondo giorno insieme alla Mercedes di Rosberg. Mentre come detto la Red Bull ha mostrato ancora problemi. Sempre presente con Kimi Raikkonen la Ferrari, che segnala due punti fondamentali: 1) Raikkonen non è vero che non ama i test, qui sta macinando chilometri e facendo raccogliere preziosi dati per la scuderia. 2) La Ferrari ha forse qualche handicap nell’affidabilità, ma come globalità, senza avere un riferimento dalla Red Bull, sembra competitiva alla pari con i più forti già all’inizio della stagione.

    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images
    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images

    Ed il terzo giorno di prove conferma la straordinaria affidabilità di McLaren e Mercedes che girano incessantemente. Ferrari che a parte un problema tecnico con Alonso, che ha dovuto arrestare la sua monoposto, ma poi ha ripreso i test senza problemi, continua a girare incessantemente. Mentre ci sono a questo punto problemi importanti che riguardano l’elettronica ed i motori Renault, quindi soffrono Caterham, Toro Rosso ma soprattutto Red Bull che pagano pesantemente dazio alla scarsa affidabilità e riescono a fare ben poco.

    In generale le sensazioni migliori le hanno date come detto McLaren, Mercedes e Ferrari ed i piloti della rossa di Maranello stanno collaborando con un’abnegazione incredibile. Venerdì ultimo giorno di test a Jerez de la Frontera.

  • F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    F1: Ecclestone indagato in Svizzera per tangenti

    Una nuova inchiesta giudiziaria vede come protagonista in Svizzera il patron della F1 Bernie Ecclestone a causa di presunte tangenti nell’ambito della vendita dei diritti della Formula 1.
    Bernie Ecclestone, imprenditore britannico a capo della struttura del campionato automobilistico di F1, già accusato in Gran Bretagna e Germania di corruzione in merito alla vendita delle quote della Formula 1 alla Cvc Capital, è attualmente indagato dalla procura svizzera.

    Il procuratore generale di Ginevra ha reso noto di aver aperto un’inchiesta per il passaggio del 47% delle azioni F1 dalla Constantin Medien alla Cvc Capital. Secondo la procura svizzera l’affare si sarebbe concluso per una cifra non consona di circa 600 milioni di euro per consentire ad Ecclestone e a Gerhard Gribkowsky di lucrare sul precedente finanziatore. Il portavoce del procuratore elvetico ha così motivato il provvedimento: “L’inchiesta è stata avviata in seguito ad una denuncia presentata dalla società Constantin Medien e si dovrà ora stabilire se questi fatti costituiscono un’infrazione del diritto penale svizzero”.

    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images
    Bernie Ecclestone indagato in svizzera | © Mark Thompson / Getty Images

    Nel frattempo a Londra, durante il processo per la richiesta danni da 171 milioni di euro avanzata dalla Constantin Medien nei confronti di Bernie Ecclestone, l’avvocato del patron della F1 ha così replicato in difesa del suo assistito: “Questo è un caso che semplicemente non torna. Il motivo per cui la banca BatenLB vendette i diritti a Ecclestone fu perché la sua venne considerata un’offerta molto buona. Quei pagamenti vennero effettuati perché il dottor Gribkowsky ricattava Bernie Ecclestone. L’idea che tutto ciò possa essere stato fatto per rafforzare la posizione di Ecclestone semplicemente non ha fondamenta. Vi sono una serie di prove che dimostrano che il dottor Gribkowsky era, per usare un eufemismo, un visionario”. In precedenza Gribkowsky aveva asserito di aver ricevuto un tentativo di corruzione da Bernie Ecclestone con tangenti di 10 e 20 milioni di dollari durante i Gran Premi di Francia e Australia.