Tag: ezequiel lavezzi

  • Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Sentire il Madrigal intonare ‘O surdato ‘nnamurato è forse la cosa più significativa per capire la portata dell’impresa dei partenopea. Villareal Napoli ha sancito l’ingresso nella storia della competizione più prestigiosa ed ambita della società del presidente De Laurentiis. Bellissima vittoria della squadra partenopea che vince anche al Madrigal per 2-0 spedendo in Europa League il Manchester City d Roberto Mancini. Di fronte a partite come queste è difficile analizzare la prestazione dei singoli non venendo condizionati dal tenore dell’impresa. Ad esempio la partita di Inler è fortemente condizionata dal gol vittoria, senza del quale la sua prestazione è sembrata al di sotto dei suoi standard. O viceversa la prestazione di Aronica deve esser rivalutata alla luce di quel tentativo di gomitata che va ad inficiare una partita giocata con grande lucidità e personalità. Proviamo dunque ad analizzare le Villareal Napoli attraverso le pagelle.

    Villareal Napoli, euforia partenopea ©JOSE JORDAN/Getty Images

    Napoli
    De Sancits: 7 Non è stato sollecitato con tanta continuità ma si è sempre fatto trovare pronto e la parata del finale è degna dell’Uomo Ragno.
    Campagnaro 7,5 grandissima prestazione del difensore partenopeo che non consente in almeno tre occasioni il contropiede al Villareal che poteva compromettere seriamente la qualificazione.
    Cannavaro: 6,5 Capitano di un’impresa guida la difesa con tanta personalità.
    Aronica: 6 Rovina una prestazione sontuosa con una gomitata nel finale rischiando di innescare una rissa e compromette il futuro del Napoli nella competizione.
    Inler 7 il giocatore più pagato del mercato estivo regala il passaggio del turno alla squadra partenopea con un tiro stupendo da fuori area.
    Gargano: 7 Autentico motorino di centrocampo è il primo a lanciare il pressing sugli avversari. Sradica il pallone dai piedi degli avversari con irruenza e personalità.
    Zuniga: 6 Preferito a Dossena ha un ghiotta occasione in avvio. Tanta corsa ma poca lucidità
    Hamsik: 6 segna il gol della tranquillità ma da lui ci si aspetta più personalità in partite come questa.
    Lavezzi 8 vero trascinatore del Napoli, mai domo e sempre pericoloso in tutte le zone del campo. Il Pocho si dimostra maturato in tutto e per tutto meritandosi in pieno il palcoscenico internazionale.
    Cavani 5 Unica nota negativa della serata con il Matador poco lucido sotto porta che forse ha risentito un po’ troppo dell’importanza della partita.
    Maggio 7 una freccia imprendibile per tutti i novanta minuti, sfiora il gol in ben due occasioni facendo cambiare ritmo al Napoli ad ogni sua accelerazione.

    Villareal

    Nilmar 5 pessima prestazione dell’attaccante brasiliano, non vede quasi mai la palla e benchè meno la porta.

    Angel 5 Lavezzi lo fa letteralmente impazzire per tutti i 90′, rischia l’espulsione per ben due volte venendo graziato dall’arbitro

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 7,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Gargano 7, Inler 7, Zuniga 6 ( 90’ Grava s.v.); Hamsik 6 (79’ Dzemaili s.v.), Lavezzi 7; Cavani 5 (83’ Pandev s.v.). A disp.: Rosati, Fernandez, Dossena, Dzemaili, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri

    VILLARREAL (4-4-2): Lopez 5,5; Angel 5, Zapata 5,5 (77’ Gonzalo 5,5), Musacchio 5,5, Oriol 6; Bruno 6, Senna 6 (73’ Joselu s.v.) , De Guzman 5,5, Perez 6; Ruben 5,5, Nilmar 5 (64’ Camunas 5,5). A disposizione: Cesar, Zapata, Ángel, Senna, Marcos Gullón, Joselu. All. Garrido

    Video highlights con telecronaca di Auriemma Villareal Napoli
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  • Napoli – Lecce 4-2, le pagelle. Lavezzi scatenato, Muriel un talento

    Napoli – Lecce 4-2, le pagelle. Lavezzi scatenato, Muriel un talento

    Il Napoli torna al successo in campionato battendo al San Paolo il fanalino di coda Lecce per 4-2. Gara già chiusa nel primo tempo con i partenopei che vanno al riposo sul 3-0 per effetto delle reti di Lavezzi, Cavani e Dzemaili. Nella ripresa Muriel prova a scuotere i salentini accorciando le distanze ma è ancora Cavani a calare il poker. In pieno recupero il gol del difinitivo 4-2 di Corvia.

    Ezequiel Lavezzi in Napoli – Lecce | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Le pagelle ai protagonisti di NAPOLI – LECCE 4-2

    NAPOLI

    Aronica 5.5: si fa saltare con facilità da Muriel nel secondo tempo in occasione del 3-1 dell’attaccante colombiano, un errore che non si può concedere all’avversario.

    Fideleff 6.5: di recente il peggiore dei difensori azzurri, stasera risulta il migliore della retroguardia partenpea; copre bene il suo settore di campo e si supera nel salvataggio in scivolata sulla linea di porta sul tiro a colpo sicuro di Pasquato.

    Inler 5.5: il mediano non gioca bene, sbaglia troppo in fase di impostazione. Forse è con la testa già a Villarreal, Mazzarri lo toglie per inserire Hamsik.

    Lavezzi 7.5: semplicemente fantastico, ogniqualvolta parte in accelerazione è imprendibile come in occasione dell’1-0 che sblocca il risultato, con i suoi dribbling fa fuori Cuadrado e Oddo per poi trafiggere Benassi non esente però da colpe. E’ sempre l’uomo più pericoloso di Mazzarri, serve a Cavani l’assist per il 4-1. Se solo segnasse di più….

    Pandev 6.5: dopo la doppietta alla Juventus da centravanti, un’altra buona prestazione questa volta però in un ruolo più suo. Sforna l’assist per il 2-0 di Cavani, sembra un altro giocatore rispetto ad inizio stagione.

    Cavani 7: sempre letale quando si trova sottoporta, sigla la sua doppietta personale che lo fa salire a quota 7 in classifica marcatori. Se ricomincia a segnare come l’anno scorso sono solori per tutti, anche in Champions.

    LECCE

    Benassi 4.5: in pratica è lui a mandare la sfera nella sua porta sul tiro di Lavezzi, purtroppo il suo errore incide in maniera negativa sulla gara.

    Tomovic 5: Lavezzi gli va via da tutte le parti, il Pocho è un incubo.

    Cuadrado 5.5: è bravo Dossena a farlo rimanere basso non facendogli compiere il suo dovere di supportare Muriel.

    Pasquato 6: belle giocate ma anche tanta imprecisione negli ultimi metri di campo, è anche sfortunato quando Fideleff salva sulla sua conclusione a porta sguarnita.

    Muriel 7: questo è un attaccante da tenere d’occhio. Di proprietà dell’Udinese, il nazionale Under 20 colombiano si mette in evidenza non solo per il gol ma anche per altre giocate di livello come quando lascia sul posto Fernandez aggirandolo con uno splendido colpo di tacco e servendo po Pasquato che non riesce a metterla dentro. Si giocherà il titolo di rivelazione dell’anno.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 5.5; Fernandez 6, Aronica 5.5, Fideleff 6.5 (75′ Grava sv); Maggio 6, Dzemaili 6.5, Inler 5.5 (67′ Hamsik 6), Dossena 6; Lavezzi 7.5, Pandev 6.5 (60′ Gargano 6); Cavani 7.
    Allenatore: Mazzarri 7.
    LECCE (5-3-2): Benassi 4.5; Oddo 5, Tomovic 5, Esposito 5 (46′ Obodo 5.5), Ferrario 5, Mesbah 6; Cuadrado 5.5, Strasser 5.5, Grossmuller 5 (46′ Corvia 6); Pasquato 6 (71′ Bertolacci 6), Muriel 7.
    Allenatore: Di Francesco 5.

    VIDEO NAPOLI – LECCE 4-2

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  • Lavezzi e Cavani trascinano il Napoli, Lecce travolto 4-2

    Lavezzi e Cavani trascinano il Napoli, Lecce travolto 4-2

    Dovevano arrivare i 3 punti per non perdere definitivamente il treno scudetto e così è stato: reduce da due pareggi di fila al San Paolo con Lazio e Juventus e con una vittoria che mancava da troppo tempo in campionato, dallo scorso 26 ottobre, il Napoli questa volta non stecca e travolge un Lecce sempre più ultimo in classifica per 4-2. Un sollievo per la squadra di Mazzarri che mantiene inalterato lo svantaggio dalla vetta e potrà così preparare nel migliore dei modi la gara di Villarreal arrivando a questo decisivo appuntamento di Champions League con un morale diverso.

    Napoli | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Grandi protagonisti della gara Lavezzi e Cavani, il primo sempre prezioso per le sue giocate in velocità, il secondo, che ha recuperato in extremis dall’infortunio, sempre letale sottoporta e autore di una doppietta.
    Mazzarri, in vista della trasferta in terra spagnola che potrebbe dare ai partenopei la qualificazione agli ottavi di finale di Champions, decide di far rifiatare Cannavaro, Campagnaro, Gargano e Hamsik, inserendo i due argentini Fideleff e Fernandez in difeda, Dzemaili in mediana e Pandev alle spalle di Cavani. Il tecnico dei salentini Di Francesco schiera i suoi secondo un 5-3-2 abbottonato cercando di far scoprire il Napoli per colpirlo in con rapidi contropiedi.

    Sotto una pioggia battente, sono i padroni di casa a spingere sull’acceleratore e dopo un aver preso le giuste misure al Lecce passano in vantaggio al 26′ con Lavezzi dopo una bella azione personale sull’out di sinistra che trova la complicità di Benassi imperfetto sul tiro dell’attaccante argentino. Il raddoppio non tarda ad arrivare, è da poco passata la mezz’ora quando Pandev trova il corridoio giusto per servire Cavani che libero in area mette alle spalle del portiere giallorosso. Al 40′ è Dzemaili a legittimare la supremazia del Napoli siglando la terza rete con una conclusione sporca dal limite dell’area che praticamente chiude la gara.

    Si va al riposo sul 3-0 per il Napoli che nella ripresa continua a rendersi pericoloso con Lavezzi ma è il Lecce a trovare il gol alla prima disattenzione difensiva degli azzurri con il giovane Muriel, l’unica nota positiva di questo Lecce, che resiste alla carica di Aronica e supera De Sanctis. Dopo la consueta girandola di sostituzioni che porta in campo anche Hamsik al posto di Inler, arriva il colpo del ko a 8 minuti dal termine ancora merito di un irresistibile Lavezzi che serve a Cavani un 4-1 facile facile per il suo settimo centro stagionale.
    Nel finale c’è solo il tempo di annotare il 4-2 definitivo siglato di testa da Corvia sugli sviluppi di un calcio d’angolo in pieno recupero che non eviterà un’altra settimana difficile ai salentini. Piove sul bagnato per Di Francesco che non solo viene espulso per proteste dal direttore di gara Romeo ma che vede l’esonero dietro l’angolo.

  • Napoli – Lecce, ultima chiamata scudetto per i partenopei

    Napoli – Lecce, ultima chiamata scudetto per i partenopei

    Quella di stasera è una partita fondamentale per il Napoli di Mazzarri. Dopo la delusione per il 3-3 con la Juventus subendo la rimonta dei bianconeri quando sul 3-1 avevano ormai la partita in pugno, i partenopei vogliono riscattarsi immediatamente e fare bottino pieno contro il fanalino di coda della Serie A Lecce, una gara nella quale l’obiettivo è la vittoria ad ogni costo per non rimanere troppo attardati dalla vetta della classifica attualmente occupata dal Milan.

    Walter Mazzarri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Sono infatti 10 i punti che al momento separano azzurri dai rossoneri che ieri si sono imposti a Genova per 2-0, un altro passo falso difficilmente consentirebbe al Napoli di poter rientrare nella lotta scudetto a meno di un calo vertiginoso delle squadre che stanno davanti. Nonostante al San Paolo arrivi una squadra in netta crisi, la truppa di Mazzarri deve fare molta attenzione perchè il Lecce ha disperato bisogno di fare punti e la differenza potrebbe farla appunto la motivazione, i salentini voglioni tirarsi fuori da una situazione pericolosa mentre quella del Napoli potrebbe essere offuscata dall’impegno in Champions League nella trasferta decisiva di Villarreal di mercoledì che potrebbe regalare al club di De Laurentiis una storica, e all’inizio impensabile visto il girone di ferro nel quale era stato inserito con Bayern Monaco e Manchester City oltre che agli spagnoli, qualificazione agli ottavi di finale della più importante competizione continentale. Il presidente però ha chiesto ai suoi 12 punti da qui a Natale, in pratica vincere tutte le restanti 4 partite prima di chiudere il 2011.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mazzarri recupera il bomber Cavani che però partirà dalla panchina e pronto ad entrare in campo in caso di necessità. Il tecnico partenopeo non vuole rischiare la sua punta di diamante, dopo essere stato costretto già a farne a meno contro la Juventus; in attacco così dovrebbe esserci ancora Pandev, autore di una doppietta alla Juventus lunedì. Alle sue spalle i soliti Hamsik e Lavezzi, a uno dei due però potrebbe essere concesso di rifiatare con un probabile inserimento sulla trequarti di Santana. A centrocampo ad affiancare Inler ci sarà Dzemaili e non Gargano mentre sulla fasce Maggio giocherà come al suo solito a destra e Dossena riprenderà il suo posto sulla sinistra con Zuniga in panchina; rivoluzione in difesa dove con Aronica, davanti a De Sanctis, giocheranno i due argentini arrivati quest’estate Fideleff e Fernadez con Campagnaro in panchina e capitan Cannavaro neanche convocato.

    Il tecnico giallorosso Di Francesco proverà a far scoprire il Napoli per poi colpirlo in contropiede: un 5-3-2 con Benassi tra i pali, difensori centrali Oddo, Tomovic ed Esposito con Cuadrado e Mesbah sulle corsie laterali a spingere duellare con Maggio e Dossena, centrocampo muscolare con Strasser, Obodo e Grossmuller, in attacco spazio a Corvia e al giovane Muriel.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – LECCE (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fideleff, Aronica, Fernandez; Maggio, Dzemaili, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev.
    Panchina: Rosati, Campagnaro, Zuniga, Gargano, Santana, Lucarelli, Cavani.
    Allenatore: Mazzarri.

    LECCE (5-3-2): Benassi; Cuadrado, Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Grossmuller; Muriel, Corvia.
    Panchina: Julio Sergio, Ferrario, Pasquato, Bertolacci, Brivio, Piatti, Di Michele.
    Allenatore: Di Francesco.

  • Rapina lady Lavezzi: solidarietà del sindaco, stoccatina del presidente

    Rapina lady Lavezzi: solidarietà del sindaco, stoccatina del presidente

    La rapina subita dalla fidanzata del Pocho Lavezzi nella notte fra sabato e domenica, Yanina Screpante, privata del suo prezioso Rolex, con il conseguente sfogo su Twitter in cui la ragazza, scioccata per l’accaduto, definiva Napoli una “città di m…”, ha suscitato molte polemiche nell’ambiente partenopeo, dividendo l’opinione pubblica in due gruppi: gli sdegnati per la frase adoperata imprudentemente dalla ragazza, e coloro che hanno mostrato solidarietà alla ragazza, pur consci del fatto che il problema criminalità non è una prerogativa esclusiva del capoluogo campano, ma una piaga comune alle principali città italiane.

    Di questa opinione è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è dichiarato “dispiaciuto per l’accaduto”, pur consapevole che “il rischio-rapine è un fattore comune ad altre metropoli italiane ed europee, anche se non ha senso che alcuni napoletani si offendano per una frase dettata dalla rabbia di un attimo”.

    Il presidente De Laurentiis, invece, non sembra particolarmente solidale con la ragazza, ponendo la questione sotto un ottica differente. Il produttore, infatti, sostiene che in un clima di recessione non sia consigliabile andare in giro con macchine molto “visibili”, o con costosi orologi, ed, inoltre, il presidente si mostra risentito per lo sfogo della ragazza, puntualizzando che “Napoli è una città meravigliosa ed i napoletani sono persone straordinarie, capaci di una solidarietà unica al mondo”.

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli | © Getty Images

    Nonostante il messaggio del presidente, volto a rassicurare l’ambiente, non si può non considerare come, nel giro di pochi mesi, le tre punte di diamante della squadra di Mazzarri siano state prese di mira dalla criminalità, con furti ravvicinati ai danni della villa di Cavani, della moglie (incinta) di Hamsik ed, ora, della fidanzata di Lavezzi.

    Per ora, comunque, la situazione è in via di ricomposizione, con le scuse di Yanina ad napoletani, correggendo il tiro e precisando che “non potrebbe mai sparlare di una città tanto meravigliosa”.

    Il pericolo di un addio a Lavezzi, come pareva nell’immediatezza dell’accaduto, quando la ragazza aveva minacciato di “portarlo via da Napoli”, appare scongiurato, almeno per ora.

  • Allarme Napoli, Yanina Screpante rapinata “vi porto via Lavezzi”

    Allarme Napoli, Yanina Screpante rapinata “vi porto via Lavezzi”

    La casa di Cavani, l’agguato a mano armata alla moglie di Hamsik e adesso a Yanina Screpante compagna del Pocho Lavezzi. Tre casi iniziano ad esser un indizio e la società insieme agli inquirenti deve iniziare a cautelarsi per evitare che il bel giocattolo Napoli creato da De Laurentiis rischi di rompersi. E’ infatti ora di iniziare a pensare ad un disegno costruito ad hoc dalla malavita o da chi gestisce le scommesse clandestine per creare il panico all’interno della squadra e romper l’armonia. L’ultimo caso è quello appunto della bellissima Yanina Screpante rapinata del suo orologio a Napoli mentre Lavezzi era a Bergamo per il match tra Atalanta e Napoli.

    Ezequiel Lavezzi | ©Marco Luzzani/Getty Images

    La modella attraverso Twitter ha esposto tutta la sua rabbia e il malcontento attirandosi però la rabbia del popolo napoletano stanco di esser etichettato con stereotipi e luoghi comuni “Dopo dicono che in Argentina c’è insicurezza…Napoli città di merda…mi hanno rubato l’orologio a mano armata!”. LA risposta dei napoletani, riportata da CalcioNapoli24.it, “Poteva succederti ovunque. Modera le parole. Solo a Napoli il tuo fidanzato è un Dio”. Che ha generato un acceso dibattito e la risposta della Screpante “Non mi importa, se mi succede qualcosa, il mio fidanzato se ne va da qua. E io non voglio essere un Dio!”.

    LA modella ha forse parlato in preda alla rabbia e il tentativo di metter a tacere tutto cancellando i due messaggi su Twitter non è servito a placare l’accesa polemica. E’ comprensibile oltretutto lo stato della ragazza e dovranno esser il Napoli e i napoletani a star ancora più vicini ai propri beniamini convincendoli che non esiste una destinazione migliore e più calorosa di quella partenopea. Lavezzi ieri è stato anche al centro di un caso, le tv nel corso della partita davano il Pocho come ammonito per un fallo di su Denis in realtà il giallo non è mai arrivato e Lavezzi sarà in campo per il match contro la Juventus martedi prossimo.

  • Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    De Sanctis 7: A Napoli d’ora in avanti i miracoli è autorizzato a farli anche lui, su Balotelli soprattutto che ancora non riesce a capire come l’estremo azzurro abbia potuto prendere quel tiro a botta sicuro. Da santificare, erge un fortino a protezione della propria porta e del risultato acquisito con tanta fatica.

    Cannavaro 7: Certo crescere all’ombra di un idolo come il fratello non dev’essere stato facile, ma a vederlo giocare ieri marcando gente del calibro di Dzeko, Balotelli e compagnia varia, si capisce perchè sia titolare inamovibile e capitano del Napoli dei miracoli.

    Hamsik 6: Sarà stato lo shock per quanto successo a sua moglie, ma ieri non ha disputato certo una delle sue migliori partite, avrebbe potuto chiudere la pratica se dopo essersi liberato egregiamente di Kolarov fosse stato più freddo sotto porta e non avesse spedito la palla sul palo.

    Lavezzi 7,5: Il suo unico difetto confermato anche ieri è la poca lucidità quando si tratta di battere a rete, per il resto è uno spettacolo per gli occhi, corre, insegue, recupera, riparte e salta gli avversari come birilli, anche ieri sera ha messo lo zampino in entrambe le azioni da gol dei suoi.

    Cavani 8: El matador adora la musica della Champions, questo è ormai un dato di fatto, 4 reti in 5 partite sono la sintesi di quanto questo giocatore sia fondamentale nell’economia del gioco partenopeo, non solo per le due reti ma anche per la mole di km che macina ad ogni partita. Ieri è stato meraviglioso, De Laurentiis faticherà a trattenerlo sotto il Vesuvio anche per la prossima stagione.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 7, Aronica 5,5; Maggio 6,5, Gargano 7, Inler 6,5 (14’st Dzemaili 6), Dossena 7 (43′ st Fernandez sv); Hamsik 6, Lavezzi 7,5; Cavani 8 (38′ st Pandev sv).
    A disp.: Rosati, Grava, Santana, Mascara.

    Edinson Cavani| © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Hart 5,5: Su entrambe le reti subite c’è del suo, poco protetto da una difesa ballerina, cerca di mettere pezze dove può.

    Kompany 5,5: Il giovane capitano dei citizens non è in serata di grazia, concede spazi impressionanti alle ripartenze dei padroni di casa e sembra insicuro nell’uno contro uno.

    Yaya Tourè 5,5: A centrocampo dovrebbe fare la differenza e invece soffre l’asfissiante marcatura di Gargano, produce solo un buon assist per Balotelli sul quale De Sanctis compie il miracolo. Per 12 milioni all’anno ci si aspetta molto di più.

    Balotelli 6,5: Si danna l’anima e ci prova in tutti i modi, segna la rete del momentaneo pareggio, poi deve arrendersi alle prodezze dell’estremo difensore azzurro che gli toglie la soddisfazione della prima doppietta in Champions.

    Silva 6,5: E’ pimpante e generoso, lo si trova a svariare su tutto il fronte d’attacco cercando di fornire ai propri compagni palloni giocabili per far male, ma purtroppo è isolato e spesso vittima dei raddoppi di marcatura da parte degli esterni partenopei.

    Manchester City (4-4-2): Hart 5,5; Zabaleta 6 (40′ st Johnson sv), Lescott 6, Kompany 5,5, Kolarov 6,5; Silva 6,5, De Jong 5,5 (25′ st Nasri 5), Yaya Tourè 5,5, Milner 5; Balotelli 6,5, Dzeko 5 (36′ st Aguero sv).
    A disp.: Pantilimon, Clichy, Savic, Barry.

  • Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Notte magica al San Paolo. Il Napoli si gioca una grossa fetta della qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Manchester City di Mancini che occupa attualmente il secondo posto nel girone A, ultimo utile al passaggio del turno, con due punti di vantaggio proprio sui partenopei.

    Aguero, Messi e Lavezzi | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    Le due squadre arrivano alla super sfida con stati d’animo differenti, il club azzurro zoppica in Serie A e, non abituato al doppio impegno campionato – Champions, ha perso parecchio terreno, comunque ancora colmabile, dalla vetta della classifica, i Citizens invece stanno dominando la Premier League con 11 vittorie su 12 partite senza ancora mai perdere e con 5 punti di vantaggio sui cugini del Manchester United umiliato tra l’altro lo scorso 23 ottobre nella fortezza inespugnabile dell’Old Trafford per 6-1. Un ruolino di marcia quello dei Mancini’s boys che fa paura a chiunque. Quella costruita dallo sceicco Mansour a suon di milioni di euro è ormai a tutti gli effetti una corazzata capace di poter arrivare fino in fondo in qualsiasi competizione.

    Quella di stasera è anche la sfida non solo tra i due tecnici Mazzarri, da una parte, e Mancini, dall’altra, ma soprattutto quella tra i due grandi amici argentini Ezequiel Lavezzi e Sergio Aguero, che per un motivo o per un altro i loro nomi vengono accostati spesso a quello di sua eccellenza Diego Armando Maradona che a Napoli è un dio: i tifosi napoletani rivedono nel Pocho sotto certi aspetti, nonostante sia blasfemo azzardare solo un paragone, il Pibe de Oro mentre il Kun è il genero di Diego. Se per il primo la presenza in campo appare alquanto scontata, quella dell’attaccante del Manchester City, che in estate sembrava destinato alla Juventus fino a quando Mansour non ha deciso di tirare fuori il libretto degli assegni pagando per intero la sua clausola rescissoria di 45 milioni di euro all’Atletico Madrid, non è del tutto certa. Tutti però si augurano di poterli vedere all’opera in quel San Paolo che è ancora casa di Maradona.

    Passando alle formazioni, Mazzarri conferma in blocco la squadra che ha giocato con la Lazio sabato sera con l’unica eccezione di Gargano che prenderà il posto di Dzemaili: quindi il solito e caro 3-4-2-1 con De Sanctis in porta, Campagnaro, Aronica e Cannavaro, rientrante dalla squalifica in difesa, che se la dovranno vedere con l’attacco atomico dei Citizens. In mediana, come dicevamo Gargano al fianco di Inler con Maggio e Dossena sulle fasce; tridente confermatissimo con Lavezzi e Hamsik a sostegno di Cavani che spera di sbloccarsi interrompendo un digiuno che comincia a farsi pesante.
    Mancini risponde con il 4-2-3-1 con Hart tra i pali, difesa composta da Zabaleta, Kompany, Lescott e l’ex Lazio Kolavor in difesa, in mediana la coppia dinamica Barry e Yaya Tourè mentre il reparto offensivo sarà composto da Silva, Nasri, Dzeko e Aguero con Mario Balotelli che dovrebbe partire dalla panchina come punizione per la scappatella dal ritiro napoletano del club inglese per uscire con la fidanzata Raffaella Fico. Non è escluso però la sorpresa dell’ultimo momento con l’ex Inter in campo.

    Probabili formazioni Napoli – Manchester City (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.
    MANCHESTER CITY
    (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov; Barry, Y. Tourè; Silva, Nasri, Aguero; Dzeko.
    Panchina: Pantilimon, Richards, K. Tourè, Johnson, Savic, Balotelli.
    Allenatore: Mancini.

  • Napoli – Lazio 0-0, le pagelle. Marchetti super

    Napoli – Lazio 0-0, le pagelle. Marchetti super

    Le pagelle ai protagonisti di Napoli – Lazio 0-0

    NAPOLI

    Maggio 6.5: Sempre un pericolo per gli avversari sulla fascia destra, cerca sempre un guizzo per poter spaccare in due la difesa laziale, quando lo trova consegna la palla a Cavani su un piatto d’argento, ma il guardalinee gli fischia ingiustamente una posizione di offside. Instancabile.

    Federico Marchetti | © Enrico Locci/Getty Images

    Hamsik 5: Prestazione incolore del gioiellino slovacco, non incide e lascia il peso della squadra sul groppone di Lavezzi. Probabilmente la sua testa era già al Manchester City.

    Lavezzi 7: Il Pocho è l’unico che prova ad estrarre il conoglio dal cilindro, si danna e non si stanca mai, segno che la trasferta transoceanica con l’Argentina non gli ha consumato l’energia. Starà ancora maledicendo Super Marchetti e la sua manona che gli impedisce di condurre il Napoli alla vittoria. Stakanovista.

    Cavani 5.5: Anche lui reduce dagli impegni con la Nazionale, il Matador sembra non essere quello dello scorso anno, quando risultava devastante in ogni partita.  Il Napoli senza i suoi gol non riesce più a vincere.

    LAZIO

    Marchetti 8: Senza dubbio l’eroe di giornata. E’ il leader della difesa, lo si vede quando rimprovera i compagni di reparto che non gli garantiscono la giusta protezione. Superbo nell’ultimo intervento su Lavezzi che consente alla Lazio di uscire indenne dal San Paolo ed essere momentaneamente prima in clasifica.

    Konko 6: Buona la prova del terzino francese. Spinge e difende molto bene, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala un pò, grazie anche alla vivacità di Lavezzi che lo mette in difficoltà.

    Ledesma 6.5: Il migliore dei suoi, un regista in grado di prendere per mano il centrocampo. Bravo a spezzare le azioni avversarie, meno quando c’è da manadre in profondità i compagni, ma non è colpa sua.

    Hernanes 5.5: Nel primo tempo sembra rendersi pericoloso grazie alla collaborazione di Cisse, cercando qualche spunto. Nella ripresa si vede la sua stanchezza dopo il tour de force con il Brasile e dopo pochi minuti  Reja lo sostituisce con Matuzalem.

    Cissè 5.5: Senza il suo “gemello” Klose tocca a lui fare il bomber, ma non è la serata. Prova ad impegnarsi ma senza mai rendersi pericoloso. Non riesce a sbloccare un digiuno che dura ormai da due mesi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 6; Maggio 6.5, Inler 6, Dzemaili 5.5 (58′ Gargano 5.5), Dossena 6 (73′ Pandev 5.5); Hamsik 5, Lavezzi 7; Cavani 5.5.
    Allenatore: Mazzarri 6.5
    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 8; Konko 6.5 (51′ Scaloni 6), Stankevicius 5.5, Diakité 6, Radu 6; Brocchi 5.5, Ledesma 6.5, Lulic 6.5; Hernanes 5.5 (51′ Matuzalem 5.5); Sculli 5 (86′ Gonzalez sv), Cisse 5.5.
    Allenatore: Reja 6

  • Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Pareggio amaro per il Napoli nell’anticipo della 12esima giornata di Serie A, al San Paolo i partenopei dominano la Lazio dell’ex Edy Reja, che da queste parti non è stato affatto dimenticato, ma sbattono il muso contro il portiere biancoceleste Marchetti, favoloso in almeno tre interventi, che mantiene la sua porta inviolata e risulta decisivo nello 0-0 finale.

    Napoli – Lazio | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Alla squadra di Mazzarri servivano i 3 punti per rialzare il morale in vista della delicatissima sfida di Champions League di martedì contro il Manchester City di Roberto Mancini, decisiva per il cammino europeo degli azzurri, ma l’assalto portato alla Lazio nel secondo tempo ha evidenziato i problemi offensivi del momento del Napoli con un Cavani che non riesce più a sbloccarsi e un Lavezzi che, a volte, è troppo impreciso e, a volte, è troppo sfortunato. Il tecnico partenopeo non risparmia nessuno e manda in campo la formazione tipo mentre Reja è costretto a fare a meno del bomber Miroslav Klose, infortunatosi con la sua nazionale la Germania, e il pilastro difensivo Andrè Dias.

    Sono poche le occasioni degne di nota nel primo tempo e le più pericolose sono tutte di marca biancoceleste, sul finale della prima frazione di gioco Cissè, schierato al centro dell’attacco, tira troppo centralmente dal limite dell’area con De Sanctis che non deve impegnarsi più di tanto per bloccare la sfera mentre poco più tardi è Hernanes, servito con uno splendido tocco di Cissè, a divorarsi una ghiotta occadione quando in velocità dalla stessa posizione dove poco prima aveva tirato l’attaccante francese, cicca completamente il tiro.

    Il Napoli cambia completamente volto alla sua gara nella ripresa quando decide di porre l’assedio alla porta difesa da Marchetti, eccezionale su Lavezzi, che accende la gara, e su Cavani, rimasto ancora una volta a secco. Prima l’attaccante argentino, lasciato libero sul secondo palo sugli sviluppi di un corner, spreca malamente in acrobazia calciando alto, poi Dzemaili su punizione sfiora il legno alla sinistra di Marchetti; a metà ripresa l’episodio che danneggia il Napoli, il guardalinee chiama un fuorigioco inesistente su Maggio che, servito da Hamsik, si era trovato solo davanti al portiere avversario e libero di servire Cavani al centro dell’area di rigore. Un errore marchiano visto che il laterale azzurro è di quasi mezzo metro in posizione regolare tenuto in gioco da Diakitè che era salito in ritardo.

    L’assalto del Napoli non finisce qui: Marchetti respinge la girata al volo di Cavani e poco dopo si ripete salvando la sua porta sul colpo di testa dello stesso attaccante uruguagio mettendo in angolo ma è proprio all’ultimo secondo, al 94′, che compie il miracolo il portiere biancoceleste che sulla conclusione al volo dal limite dell’area di Lavezzi indirizzata all’angolino basso, si distende in tuffo salvando il risultato e strozzando in gola l’urlo del gol del San Paolo. Un punto che consente alla Lazio di restare da sola in vetta alla classifica almeno per un giorno.

    Il video di NAPOLI – LAZIO 0-0

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