Tag: ezequiel lavezzi

  • Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    PAGELLE GENOA

    Frey 6,5: Incolpevole su entrambe i gol del Napoli, il portierone francese sfoggia due-tre interventi decisivi, facendosi trovare pronto ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

    Kaladze 6,5: tiene in piedi una retroguardia che definire ballerina nelle ultime uscite è un eufemismo. I clienti da tenere a bada oggi non sono certo dei giocatori qualunque, tanto è vero che alla prima vera mancanza Cavani buca Frey.

    Sculli 6,5: tornato a Genoa in questo mercato invernale, durante questa partita si capisce il perchè Marino l’abbia rivoluto tra le fila del Grifone. Sotto la Lanterna aveva lasciato un buon ricordo e non ha nessuna intenzione di rovinarlo.

    Palacio 7,5: una doppietta, con un gol spettacolare, e tanto tanto sacrificio, tutto quello che si può chiedere ad uno che lui e che si aspetta da un giocatore del suo calibro.

    Gilardino 7,5: un gol dei suoi ed un assist non da lui, in coppia con Palacio e con l’aiuto di Sculli, pare aver ritrovato almeno in questa partita la verve dei giorni migliori.

    Genoa (4-4-2): Frey 6,5; Moretti 6, Granqvist 6,5, Kaladze 6,5, Mesto 6; Kucka 6, Sculli 6,5 (33′ st Birsa 5,5), Biondini 6,5 (43′ st Sampirisi sv), Jankovic 6 (28′ st Seymour 5,5); Palacio 7,5, Gilardino 7,5.
    A disp.: Lupatelli, Jorquera, Pratto, Zé Eduardo.

    Rodrigo Palacio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PAGELLE NAPOLI

    Cannavaro 5: soffre molto le folate degli avanti genoani ed ha delle notevoli responsabilità sugli spazi concessi agli attaccanti, specie sul gol di Gilardino quando lascia l’attaccante libero di colpire indisturbato sul bell’assist di Sculli.

    Hamsik 5: fallisce una ghiottissima occasione all’inizio del secondo tempo, ma è totalmente assente per tutto il resto della partita.

    Pandev 5: il salvatore di Siena, oggi appare totalmente fuori dal gioco, non porta mai pericoli alla porta avversaria. Viene giustamente sostituito verso metà del secondo tempo. Sostituire Cavani non è facile ma così non va proprio.

    Lavezzi 6: non molto in palla come tutta la squadra nel primo tempo, nel secondo si danna l’anima, rincorrendo gli avversari e lottando su ogni pallone. Ha il merito di siglare la seconda rete, quella che da qualche speranza, purtroppo tardiva e vana, ai colori partenopei.

    Cavani 6,5: tenuto a riposo anche perchè considerato appannato dopo il match di Coppa Italia, entra e riaccende le speranze napoletano con una bella incornata che batte l’incolpevole Frey. Purtroppo non basta.

    Napoli (3-4-2-1)
    : De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5 (46′ pt Maggio 6), Britos 5,5; Zuniga 5,5 (11′ st Cavani 6,5), Dzemaili 5,5, Gargano 6, Dossena 5,5; Hamsik 5, Lavezzi 6; Pandev 5 (28′ st Vargas 6).
    A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Inler.

    HIGHLIGHTS GENOA NAPOLI 3-2

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  • Genoa Napoli 3-2, Grifoni vendetta col brivido

    Genoa Napoli 3-2, Grifoni vendetta col brivido

    Una partita dai due volti quella che ha visto protagonisti il Genoa di Marino e il Napoli di Mazzarri. I grifoni vendicano l’onta della pesante sconfitta subita poche settimane fa al San Paolo, vincendo una gara importante ma con qualche brivido di troppo per come si erano messe le cose.

    Un match tutto sommato equilibrato e noioso fino al 31°, minuto nel quale il solito Palacio s’inventa un gol straordinario, con un destro al volo da fuori area che si va ad insaccare sotto la traversa battendo l’incolpevole De Sanctis. Passano pochi minuti ed è il neo bomber rossoblu Gilardino a siglare il punto del raddoppio con un gol dei suoi, l’attaccante biellese è, infatti, bravo a sfruttare un bel cross del figliol prodigo Beppe Sculli e a mettere, di testa, alle spalle del numero uno partenopeo. Si va al riposo sul 2-0 per i padroni di casa e con poche notizie pervenute dalla parte ospite.

    La ripresa si apre sullo stesso leitmotiv del primo tempo, il Genoa ad amministrare e il Napoli spento e poco propositivo, con un Lavezzi nella veste di predicatore nel deserto. I maggiori pericoli alla porta di Frey arrivano da tiri dalla distanza, il più pericoloso è quello di Gargano al 60°, ma il portierone francese si fa trovare pronto. Qualche minuto dopo ci pensa Hamsik, ben servito da Dzemaili fra le linee, a presentarsi a tu per tu con l’estremo difensore genoano, ma lo slovacco non è freddo e da buona posizione spara sul numero uno in uscita.

    Rodrigo Palacio | © Marco Luzzani/Getty Images

    Dal possibile 2-1 al 3-0 è questa la legge non scritta del calcio, ed è ancora Palacio a mettere quella che pensava potesse essere la pietra tombale sulle velleità del Napoli, con una grande azione di rimessa l’attaccante argentino sfrutta un bell’assist del Gila ed incrocia di piatto destro sul palo lungo, lì dove De Sanctis non può arrivare. Pratica chiusa si pensa, ed invece, ecco che Mazzarri ricorre alla sua arma segreta, tenuta in panchina per il benedetto turn-over, si tratta ovviamente di Cavani. El matador entra e cambia subito le carte in tavola, fornendo inoltre una spalla all’altezza a quel povero diavolo di Lavezzi, che si danna l’anima per 80′ senza trovare appoggi dai compagni. Non è un caso che proprio il duo sudamericano confezioni in un minuto due gol che valgono il 3-2, che riaprono la partita e stordiscono un Genoa ormai sicuro di avere i 3 punti in tasca. Passato lo spavento però, i padroni di casa riprendono in mano la gara e non concedono più nulla fino alla fine della gara, se non un tiro da fuori di Dzemaili che testa ulteriormente i riflessi di Frey.

    La gara si conclude con la vittoria dell’undici di Marino e con la squadra di Mazzarri che trae due insegnamenti fondamentali, il primo è che non può prescindere da un giocatore come Cavani ed il secondo è che per essere grandi non si può concedere ad una squadra tecnicamente inferiore, almeno sulla carta, 80 minuti di possesso del pallino del gioco.

  • Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Si conferma la bestia nera dell’Inter il Napoli targato Mazzarri, già devastante a San Siro con un secco 3-0, i partenopei stendono nuovamente nel clima accogliente di ‘casa’ al San Paolo la squadra di Ranieri, regalandosi le semifinali di Tim Cup. Non si può sempre rinunciare a giocare le partite a viso aperto cercando di trovare il gol alla prima occasione utile, questa è la lezione che dovrebbe aver appreso Ranieri, che praticamente non ha fatto scendere in campo per tutto il primo tempo la sua squadra.

    Nel secondo tempo e in particolare nel finale gettarsi a testa bassa in avanti non porta al gol del pareggio ma solo ad esporsi in maniera sbilanciata alle ripartenze di un Napoli spietato nel ribaltamento di fronte. Ovviamente uscire dalla coppa non sarà un dramma, ma questa sfida evidenzia molti limiti dei nerazzurri, e mostra come Thiago Motta nonostante la presenza fisica al San Paolo, fosse mentalmente già a Parigi. Cavani si fa perdonare il rigore sbagliato nell’ultimo turno segnando una doppietta da sogno e facendo esultare tutto il popolo azzurro. Mazzarri torna a sorridere, ritrovando una vittoria importante e un giocatore fondamentale come Lavezzi.

    PAGELLE NAPOLI

    De Sanctis 7 Decisivo quanto un attaccante. Assente nel primo tempo, soffre la solitudine e la noia. Nella ripresa si rende utile per la squadra neutralizzando un paio di conclusioni di Sneijder e una conclusione facile di Alvarez. Nel finale con una doppia parata prima su Zarate poi su Cambiasso fa esultare tutto il San Paolo prendendosi le lodi per il gesto miracoloso.

    Gargano 7 Partita perfetta la sua. Interditore puro, ferma il gioco dell’Inter all’origine. Si prende un brutto colpo da Sneijder nel primo tempo e gliene dice quattro di persona. Non si arrende mai e dimostra di essere il padrone del centrocampo azzurro.

    Zuniga 6,5 Mamma mia quanto corre urlano i tifosi interisti e lo stesso Ranieri. Si trova di fronte un cliente scomodo come Maicon quindi davanti non punge come vorrebbe, ma in fase difensiva è l’arma in più del Napoli.

    Lavezzi 6,5 Bentornato Pocho! Si vede che non è al top della forma, ma quando accelera manda in tilt la difesa nerazzurra. Chiedere a Chivu che soffre in maniera particolare le sue accelerazioni e i suoi cambi di passo.

     

    Edinson Cavani |©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Cavani 7,5 El Matador infligge una dura punizione all’Inter, tornando a calciare dagli undici metri dopo l’errore dello scorso turno di campionato contro il Siena. Stavolta esorcizza la maledizione del rigore e trova nel finale un gol di rara bellezza, mettendo a sedere prima Ranocchia e poi anche Castellazzi prima di inserire in rete il gettone del match winner.

    PAGELLE INTER

    Chivu 5 Primo tempo da incubo per il romeno. Enorme leggerezza sull’inserimento di Maggio fermato solo da una provvidenziale parata di Castellazzi. Non riesce a contenere Lavezzi e si prende un giallo per fermarlo. Non bastasse rischia un rigore su Cavani con un contatto dubbio avvenuto comunque fuori area. Nella ripresa soffre meno.

    Thiago Motta 4 Adieu Thiago avranno pensato moltissimi tifosi nerazzurri. Non risulta mai incisivo e spesso troppo distratto (forse dalle voci di mercato) soprattutto nell’azione che genera il rigore per il Napoli. Perde palla con estrema leggerezza al limite dell’area e poi stende Cavani nel tentativo di rimediare all’errore, ‘regalando’ di fatto il gol del vantaggio napoletano. Considerando come potrebbe essere la sua ultima partita con l’Inter, non lascia di certo un bel ricordo.

    Alvarez 5,5 Cambia in meglio il volto della partita, permettendo di allargare il gioco e convincendo Ranieri della possibile convivenza con Sneijder. Serve l’assist perfetto per Milito prima che l’argentino venga steso in area. Ma mostra nuovamente come nel derby, la sua pochissima lucidità sotto porta fallendo un gol di fatto difficilissimo da sbagliare solo davanti a De Sanctis.

    Sneijder 6 L’olandese parte male come il resto della squadra, in un ruolo che non gli si addice, largo al fianco di Milito come seconda punta. Si innervosisce molto e dopo essere stato ammonito è Ranieri a doverlo placare. Buoni spunti e buone conclusioni, ma non trova mai la via utile per la porta.

    Milito 6 Lotta e si batte come un ossesso, ma stasera non riesce a trovare l’ennesimo gol consecutivo. Sfortunato nell’occasione del rigore negato, prova a reggere il peso dell’attacco da solo, ma sente inevitabilmente l’assenza di un compagno di reparto come Pazzini.

    HIGHLIGHTS NAPOLI INTER 2-0

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  • Napoli Inter 2-0, Cavani porta gli azzurri in semifinale di Coppa Italia

    Napoli Inter 2-0, Cavani porta gli azzurri in semifinale di Coppa Italia

    Si ferma al San Paolo la striscia di imbattibilità della squadra di Ranieri, affondata da una doppietta del Matador Cavani che prende per le corna l’Inter e ferma la sua corsa, regalando ai napoletani una semifinale di Coppa Italia ‘agevole’ contro il Siena. L’Inter rinuncia a giocarsi la partita come era già accaduto contro la Lazio, e stavolta viene punita dalla sterilità offensiva di Alvarez e dall’errore madornale di Thiago Motta già con la testa a Parigi. Il Napoli invece controlla la partita e quando vuole affonda mostrando la pericolosità dei suoi tenori. Dopo essere stata una competizione monopolizzata da Roma e Inter la Coppa Italia torna ad essere un affare di pubblico dominio con Juve e Napoli diventate serie candidate per il titolo, rimanendo in attesa del big match tra Milan e Lazio.

    PRIMO TEMPO – Come in una sfida pugilistica entrambe le squadre si studiano nei primi minuti del match, con un’attenzione particolare a non scoprirsi in attesa che l’avversario faccia la prima mossa. La prima buona opportunità è per i padroni di casa al 14’: lancio perfetto di Gargano per Maggio, che taglia fuori Chivu e in area si vede negare il gol da un ottimo intervento in uscita di Castellazzi. Altro match ball a seguire per i partenopei su punizione dal limite dell’area calciata benissimo da Gargano di pochissimo a lato. L’Inter è lenta a ripartire e il Napoli ne approfitta essendo perennemente in possesso del gioco e costringendo i nerazzurri a schierarsi con tutti gli uomini nella propria metà campo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Principio di rissa alla mezz’ora per un bruttissimo intervento di Sneijder su Gargano con il giocatore del Napoli che cerca di farsi giustizia da solo richiamando a gran voce l’olandese, Celi sbaglia a non ammonire l’olandese. Molte le proteste del Napoli anche al 35’ per un contatto al limite dell’area e concluso all’interno, tra Chivu e Cavani, su cui Celi non vede irregolarità. Solo Napoli in questo primo tempo, con Aronica che al 40’ ha un’occasione d’oro quando viene servito all’altezza dell’altezza del dischetto ma calcia  troppo centrale. Nell’Inter da segnalare il nervosismo esasperato di Sneijder che già ammonito esagera nelle reazioni e nelle proteste con Ranieri che lo incita alla calma. Poco spettacolo nella prima frazione di gioco con l’Inter praticamente mai pericolosa.

    SECONDO TEMPO – Cambio nella ripresa con Ranieri che schiera Alvarez al posto di Obi, lasciando in campo Sneijder. Ingenuità clamorosa di Thiago Motta al 5’ che perde palla al limite dell’area regalandola a Cavani, non contento a seguire stende in area il giocatore uruguaiano in maniera ancora più stupida. Cavani si fa perdonare l’ultimo errore dagli undici metri calciando forte e centrale battendo Castellazzi e portando il Napoli in vantaggio. L’Inter recrimina un rigore abbastanza evidente, con Milito che viene atterrato da Maggio al 12’. Celi fa segno di proseguire e  in seguito ammonisce il giocatore argentino per proteste. Mazzarri al 20’ sostituisce uno stanco Lavezzi inserendo l’ex di turno Goran Pandev. Occasione fallita da Alvarez al 23’, fotocopia dell’azione del derby, servito da Sneijder solo davanti a De Sanctis calcia centrale e senza forza, disturbato da Zuniga sbagliando un match ball incredibile. Il Napoli legittima il vantaggio ed è devastante nelle ripartenze, con  i nerazzurri che si salvano in un paio di occasioni solo grazie a una chiusura tempestiva di Samuel su Cavani e su un pallone calciato alto da Pandev.

    Ranieri si gioca la carta Zarate, con Thiago Motta che lascia il campo al 32’. Buona prova per Sneijder che nel finale riesce ad avvicinarsi in più occasioni alla via del gol, mentre il Napoli spreca un altro paio di occasioni, una con Gargano su un rinvio sbagliato di Castellazzi. Grandissima risposta del portiere del Napoli nel finale su Zarate, con il San Paolo che esulta quasi come per un gol. E’ il Napoli però a sferrare il colpo del k.o. che arriva al 93’ grazie allo slalom di Cavani che mette a sedere Ranocchia e Castellazzi regalando la qualificazione al Napoli. I partenopei troveranno il Siena in semifinale.

  • Siena Napoli, Lavezzi parte dalla panchina

    Siena Napoli, Lavezzi parte dalla panchina

    Conferenza stampa di presentazione in vista della gara fra Siena Napoli, in programma domani pomeriggio alle ore 15 allo stadio Franchi di Siena, nel pomeriggio dell’ultima giornata del girone d’andata, la diciannovesima di serie A.

    Sarà una partita importante e delicata, soprattutto per il Napoli di Walter Mazzarri, che cerca di ripartire dopo il deludente pareggio interno contro il Bologna, cercando risposte importanti in trasferta dove finora ha mostrato un rendimento non propriamente esaltante, soprattutto se confrontato con il rendimento interno: un trend, questo, che si ripete da diverse stagioni ma che quest’anno doveva essere corretto perchè solo in questo modo il Napoli può consolidarsi in veste di realtà importante del nostro calcio, così come ha ben impressionato nelle trasferte europee in Champions league, risultate decisive ai fini della brillante qualificazione agli ottavi di finale del torneo.

    Walter Mazzarri | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Per quanto concerne la formazione da mandar in campo domani, Walter Mazzarri pare avere le idee ben chiare, anche se sulla possibilità di schierare El Pocho Lavezzi, reduce da tre settimane di stop per infortunio, sembra ancora titubante, in particolare perchè vorrebbe evitare una ricaduta dopo il malanno muscolare accorso all’argentino. Con o senza Lavezzi, comunque, l’impostazione del Napoli sarà coerente con la sua filosofia di gioco, che coincide con un gioco spavaldo e a volte spregiudicato, sempre all’attacco, anche se l’atteggiamento offensivo fin qui mostrato, in alcuni casi ha mostrato il suo risvolto della medaglia, creando troppi spazi per le ripartenze degli avversari (se tutti gli uomini non sono al top per rientrare, ndr) e ciò ha causato un’eccessiva facilità di perforazione della difesa partenopea, stando a quanto sostiene lo stesso tecnico toscano. L’aasenza del Pocho, comunque, non spaventa mister Mazzarri, anche perchè “è già capitato che il Napoli vincesse partite importanti senza alcuni degli uomini più rappresentativi in campo“.

    L’offenisività della squadra, però, non può nè deve essere messa in discussione: al contrario, secondo Mazzarri, occorre attaccare con più raziocinio rimanendo tranquilli e non innervosendosi e non eccedendo in generosità. In partite come quella contro il Siena, secondo Mazzarri, nulla è scontato ed i pericoli sono sempre in agguato, anche perchè la squadra di mister Sannino ha mostrato un ottimo rendimento in casa, dove ha raccolto gran parte dei punti finora conquistati, ed ultima in ordine cronologico la roboante vittoria contro la Lazio, per 4-0.

    La formazione del Napoli che mister Mazzarri schiererà in campo domani pomeriggio, dunque, prevede il consolidato modulo 3-4-3, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro, Aronica in difesa; Maggio, Inler, Gargano, Dossena a centrocampo; Hamsik, Lavezzi, Cavani in attacco: se il terzo tenore non dovesse farcela, ci potrebbe essere spazio per Pandev, mentre il neo acquisto Edu Vargas partirà ancora dalla panchina.

    In casa Siena, invece, Sannino dovrà rinunciare al portiere titolare Brkic che sarà sostituito da Pegolo; la squadra sarà schierata con un modulo 4-4-2, con Pegolo, Vitiello, Contini, Terzi, Del Grosso in difesa; Angelo, D’Agostino, Vergassola, Brienza a centrocampo; in attacco la coppia formata da Calaiò, Destro. In panchina, il brasiliano Reginaldo, mentre scontano la squalifica Gazzi e Rossettini.

    Al Franchi di Siena arbitrerà il signor Damato.

  • Edu Vargas convocato per Palermo Napoli

    Edu Vargas convocato per Palermo Napoli

    Il posticipo di domani sera che vedrà opposte Palermo e Napoli, segnerà l’esordio assoluto nel campionato italiano di Eduardo Vargas, l’attaccante cileno ex Universidad de Chile prelevato dal club di De Laurentiis ad una cifra intorno ai 12 milioni di euro. Mazzarri infatti ha deciso di convocarlo per la prima partita dell’anno 2012 dei suoi ragazzi. Riuscirà Vargas a recitare un ruolo da protagonista già da domani al Renzo Barbera?

    eduardo vargas | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    Fa scalpore la notizia arrivata nella mattinata di oggi della convocazione della punta esterna per il big match che si disputerà in Sicilia fra 24 ore. Il tecnico livornese non ha quindi rinunciato all’apporto del nuovo acquisto, sebbene quest’ultimo abbia nelle gambe soltanto due allenamenti con la squadra partenopea. Nella decisione del mister azzurro potrebbe aver pesato l’assenza per infortunio del “Pocho” Lavezzi. In molti considerano Vargas la fotocopia dell’argentino e questo ha dato una grossa spinta alla voce del tutto infondata della cessione dell’attaccante napoletano all’Inter già durante il mercato di gennaio.

    Nella conferenza stampa della vigilia Mazzarri ha chiarito un aspetto molto importante in merito all’assetto tattico futuro del Napoli, sostenendo come non sia un’utopia pensare ad Hamsik come centrocampista al fianco di Inler con Lavezzi e Vargas in avanti insieme all’uruguaiano Cavani, se tutta la squadra è capace di rimanere unita e sacrificarsi per la causa comune. Riguardo la convocazione del cileno, Mazzarri ha ribadito che non lo conosce ancora bene ma gli ha fatto comunque un’ottima impressione e per facilitargli l’ambientamento nella squadra e nella Serie A ha scelto di arruolarlo per la sfida contro i rosanero del nuovo allenatore Mutti.

    Se l’andamento della partita risultasse favorevole per l’ingresso in campo del cileno, il tecnico livornese potrebbe decidere di farlo esordire per qualche minuto con la maglia azzurra. Irrealistica invece l’ipotesi suggestiva del suo inserimento negli 11 titolari, con Pandev nettamente favorito come sostituito di Lavezzi. Il macedone andrà a completare il trio d’attacco composto da Hamsik e l’ex di turno Cavani. Tutti gli occhi però saranno puntati sul tanto chiacchierato neo acquisto partenopeo.

  • Stiramento per Lavezzi, il Napoli perde il Pocho per un mese

    Stiramento per Lavezzi, il Napoli perde il Pocho per un mese

    Non bastano la sconfitta interna nel posticipo domenicale con la Roma e un ritardo in classifica dalle prime della classe che comincia a farsi pesante, ci mancava solo l’infortunio ad uno dei Tre Tenori ad aggravvare la situazione attuale del Napoli (in campionato si intende ndr) che sembra andare con il freno a mano tirato in Serie A e spedito invece in Champions League dove, dopo aver trovato il passaggio del turno nel “girone di ferro” eliminando dalla competizione il Manchester City stellare e capolista della Premier League, agli ottavi di finale incontrerà il Chelsea di Villas Boas per una sfida affascinante.

    Ezequiel Lavezzi | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel match di ieri contro i giallorossi infatti Lavezzi è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco al 60′, dapprima si pensava fosse solo qualche affaticamento muscolare visto che l’attaccante argentino è uscito dal rettangolo verde sulle proprie gambe (addirittura si pensava fosse una scelta tecnica di Mazzari prima di vedere la smorfia di dolore dell’attaccante mentre si avvicinava alla panchina) ma gli esami a cui si è sottoposto oggi il Pocho hanno evidenziato uno stiramento del retto femorale della coscia destra che lo terrà fermo per almeno 4 settimane. A comunicarlo è stato lo stesso Lavezzi sul suo profilo Twitter. Lavezzi ne approfitterà così per anticipare le vacanze rispetto ai compagni, partirà subito per l’Argentina dove trascorrerà il Natale in patria con i suoi familiari.

    Una brutta tegola per Walter Mazzarri che dovrà fare a meno del Pocho per l’ultima gara del 2011 contro il Genoa di Malesani, importantissima per concludere l’anno con una vittoria per andare in vacanza con uno spirito diverso e concedarsi dal San Paolo nell’ultima dell’anno nel migliore dei modi facendo un bel regalo di Natale al proprio pubblico, e probabilmente salterà anche la ripresa del campionato di Serie A prevista per l’8 gennaio quando il Napoli sarà impegnato nella trasferta di Palermo.

    Sotto l’albero come regalo dal calciomercato i tifosi partenopei potrebbero trovare Eduardo Vargas, che in Cile, manco a farlo apposta, lo definiscono il clone di Lavezzi. Manca solo l’ufficialità da parte del club di De Laurentiis per una trattativa che è già giunta in dirittura d’arrivo. Il cileno sarà il primo rinforzo di gennaio del Napoli per tentare la scalata in Serie A e andare il più avanti possibile in Champions League.

  • Napoli Roma, il derby del sud promette spattacolo

    Napoli Roma, il derby del sud promette spattacolo

    Il posticipo della quindicesima giornata di Serie A offre quella che storicamente è la partita più affascinante e competitiva del centro-sud italiano con Napoli Roma ad affrontarsi. Dalle sfide per lo Scudetto del calare degli anni ’80 alla rinnovata battaglia per i tre punti degli ultimi anni. Dopo l’odio tra tifoserie, gli scontri e le botte ultimamente è sempre il campo a fare notizia in questa partita dal sapore mediterraneo. Non ci saranno i mitici Cerezo o Maradona, ma il match offre ancora una sfilata di grandi firme. Accresce la fame di gol un Napoli che ha divorato il girone di Champions ed è in vantaggio di soli tre punti in classifica rispetto ad una Roma zoppicante che nell’ultima gara con la Juve capolista ha dimostrato di voler ancora dire la sua.

    Marek Hamsik rinnova alla vigilia di Napoli Roma | ©JOSE JORDAN/Getty Images
    QUI NAPOLI. Dopo la scorpacciata di elogi per la vincente campagna europea mister Mazzarri deve far tornare i suoi ragazzi con la testa sul rettangolo di gioco. Aspettando il Chelsea la buona notizia è l’annuncio del Presidente De Laurentiis secondo cui Marek Hamsik avrebbe prolungato il proprio contratto fino al 2016. La copagine napoletano si presenta alla sfida con tutta la rosa a disposizione. Gli unici problemi sono per l’acciacato Pandev (contusione ad un piede). Dunque dovrebbe scendere in campo la formazione titolare con gl iunici ballotaggi tra Dossena e Zuniga sulla sinistra e Gargano e Dzemaili a centrocampo. Dopo la battuta d’arresto col Novara è ricomposto il trio delle meraviglie Lavezzi-Hamsik-Cavani.

    QUI ROMA. In casa Roma l’imperativo è continuare a crescere tramite le prestazioni. Dopo il punto con la Juve i giallorossi puntano al bottino pieno fuori casa. Alla vigilia di Napoli Roma sono soliti dubbi impronosticabili dell’undici che Luis Enrique sceglierà. Si profila però una conferma in difesa per Daniele De Rossi nonostante siano tornati a disposizione Juan e Heinze. A destra Rosi dopo che la società ha incassato la volontà di Cicinho di lasciare la Roma. Il rebus centrocampo potrebbe riabilitare Pizarro tra i titolari con Simplico e Greco se Gago non dovesse recuperare. Anche Perrotta si gioca un posto considerando la squalifica di Pjanic. Davanti Capitan Totti pronto a rispondere alle critiche ricevute a suon di gol con Osvaldo e Lamela.Dunque fuori Bojan e per l’ennesima volta anche Borriello sempre più ai margini della squadra.

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  • Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    La canzoncina della Champions non c’e’ ed il Napoli perde il fluido magico pareggiando una partita che rischiava anche di perdere contro un ottimo Novara che ha saputo fronteggiare il Napoligrazie ad un ottima organizzazione di gioco che ha imbrigliato per bene la squadra partenopea. (Novara Napoli, il commento)

    Lavezzi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Novara Napoli

    Radovanovic 7 il serbo gioca un grande partita, blocca ottimamente Hamsik a centrocampo ed ha il merito di sbloccare il match complice anche un barriera napoletana molto ballerina

    Rubino 6,5 è incredibile come si possa arrivare ad alti livelli a 32 anni con l’attaccante, record man del Novara (unico giocatore ad aver segnato in tutte le categorie professionistiche con la stessa squadra), a mettere in difficoltà Cannavaro e compagni per tutti i 90’ sfiorando il gol in tre occasioni.

    Gemiti 6,5 una furia sulla fascia sinistra, grandi inserimenti ed ottimi cross che non vengono sfruttati da Rubino per pochi centimetri

    Napoli

    Lavezzi 7 il Pocho è il vero trascinatore del Napoli, l’argentino non sbaglia una partita, sempre pungente in attacco, propizia il pareggio e sfiora in molte occasioni il gol

    Dzemaili 6,5  Il goleador che non t’aspetti, incredibile come il centrocampista ex Parma avesse segnato fino alla scorsa settimana un gol in serie A ed in sette giorni realizza due importantissimi gol per sé e per la sua squadra

    Cavani – Hamsik 5 i due tenori non copiano l’ottima prestazione di Lavezzi con l’uruguaiano mai pericoloso fino alla sostituzione e forse troppo stanco, soprattutto nel finale. Lo slovacco gioca per tutti i 90’ in un ruolo sicuramente non suo, si sfianca non riuscendo ad essere lucido sotto porta “ciccando” clamorosamente sull’azione del pareggio partenopeo

    Novara (5-3-2): Ujkani 5,5; Morganella 6,5, Dellafiore 6, Centurioni 5,5, Ludi 6 (54’ Labrin 5,5), Gemiti 6,5; Marianini 6, Radovanovic 7 (78’ Porcari s.v.), M.Rigoni 6; Mazzarani 6, Rubino 6,5. A disp.: Fontana, Labrin, Porcari, Pesce, Jeda, Morimoto, Granoche. All.: Tesser

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 5,5, Aronica 5,5 (75’ Zuniga s.v.); Maggio 6, Hamsik 5, Dzemaili 6,5, Dossena 5,5 (80’ Inler s.v.); Pandev 5,5, Lavezzi 7; Cavani 5 (67’ Mascara 5,5).
    A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Gargano, Inler, Mascara. All.:Mazzarri

    Novara Napoli video highlights
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  • Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Il Novara ferma il Napoli, a Radovanovic risponde Dzemaili

    Finisce 1-1 sul sintetico del Piola di Novara fra la squadra di casa ed il Napoli di Walter Mazzarri che riesce a riacciuffare la partita grazie al pareggio di Dzemaili dopo il vantaggio iniziale di Radovanovic.

    Come ampiamente previsto alla vigilia, Walter Mazzarri non fa uso del Turn over e schiera un Napoli a trazione anteriore con il trio davanti formato da PandevLavezziCavani e con Hamsik arretrato a centrocampo a causa dell’assenza di Inler. Il Novara di Attilio Tesser è più guardingo con l’unica punta Rubino supportata da Mazzarani e Rigoni.

    Blerim Dzemaili ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Il primo pericolo per il Novara è rappresentato da un azione in solitaria di Lavezzi che al 10’ riesce a seminare il panico nella difesa piemontese, l’argentino serve Maggio che a sua volta non riesce a servire Cavani in ottima posizione. Hamsik diventa il regista della squadra ed un suo filtrante viene letto in maniera fantastica da Ujkani che anticipa alla grande Cavani pronto a battere in rete. Comunque il Novara è messo bene in campo con Rubino che riesce a collegare bene i due reparti, ma l’azione più gotta è di nuovo targata Napoli con Maggio, che servito splendidamente da Dossena, spedisce di testa a lato di poco. Il primo tempo si chiude a reti bianche con la formula ultra offensiva studiata da Mazzarri che non sembra dare ottimo frutti grazie anche ad una buona organizzazione di gioco fornita dai padroni di casa.

    La ripresa vede un Novara molto più in partita della squadra partenopea, i padroni di casa si rendono molto pericolosi prima con Mazzarani e poi con Rubino ma è Radovanovic che sblocca il risultato grazie ad un bolide su calcio piazzato che trafigge De Sanctis. Mazzarri toglie un opaco Cavani per Mascara ma è Lavezzi la vera anima del Napoli, il Pocho è imprendibile e da una sua ennesima incursione sulla fascia serve una palla d’oro ad Hamsik che liscia incredibilmente servendo involontariamente Dzemaili che realizza il suo secondo gol consecutivo dopo quello segnato al Lecce la scorsa settimana. Il Napoli tenta di vincere la partita nei minuti finali non riuscendo però nell’impresa che avrebbe avuto il sapore di una vera e propria beffa per un ottimo Novara.

    Finisce dunque 1-1 con il Napoli che vede allontanarsi sia la zona Champions che la lotta scudetto ma da ora fino a febbraio può finalmente concentrarsi solo sul Campionato.