Tag: ezequiel lavezzi

  • Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli Novara è apparentemente una gara a senso unico, dove il solo Napoli ha l’obbligo di vincere. Ma così non è. Se i partenopei sperano nel successo per alimentare le speranze “terzo posto”, il Novara, attualmente condannato alla retrocessione, giocherà con il coltello tra i denti, reo che le vicende del calcioscommesse a fine anno,potrebbero alterare vistosamente l’epilogo della classifica di questa stagione.

    Passiamo alla gara. Mazzarri si affida al 3-4-1-2 irrobustendo il centrocampo per via delle diverse assenze. Out Lavezzi, squalificato Pandev, il peso dell’attacco graverà sulle spalle del solo Cavani, reduce da un mese contornato da poche luci e molte ombre. Solita difesa a tre, con Cannavaro pronto a dettare i movimenti e le marcature ai propri compagni. A centrocampo agiranno sugli esterni Zuniga e Maggio, mentre Dzemaili affiancherà Inler in mezzo al campo. Il solito Hamsik giocherà a supporto dell’attaccante uruguagio, nella speranza di sfruttare i suoi tipici inserimenti  in zona goal. Napoli agguerrito dunque, ma occhio alle soprese che quest’anno sono all’ordine del giorno.

    Stadio San Paolo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Tesser opta per un 5-3-2 apparentemente difensivista. In difesa Morganella e Gemiti giocheranno come esterni fluidificanti, pronti a spingere in fase offensiva, ma allo stesso attenti a contenere le incursioni di Maggio e Zuniga. A centrocampo Jensen partirà dal 1′ minuto, ai suoi lati agiranno capitan Porcari e Pesce, rivitalizzato dalla cura Tesser. Ancora panchina per Radovanovic dunque. Coppia d’attacco formata da Caracciolo e dall’ex di turno Mascara.

    Napoli ai nastri di partenza con il favore del pronostico quindi, ma il Novara, ancora con una minima speranza di salvezza, alimentata per altro dai tribunali, giocherà le sue ultime cartucce a mille all’ora. Mazzarri sa benissimo di essere al crocevia della stagione, anche se in molti immaginano già un addio imminente a fine anno ,a prescindere dalla posizione in calssifica al termine del campionato.

    Le probabili formazioni:

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Vargas; Cavani. All.: Mazzarri.  Panchina: Colombo, Grava, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Ammendola.

    NOVARA (5-3-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Paci, Gemiti; Porcari, Pesce; Jensen; Mascara, Caracciolo. All.: Tesser. Panchina: Coser, Dellafiore, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto.

     

  • Napoli, arriva il rinnovo di Hamsik. Sarà azzurro fino al 2016

    Napoli, arriva il rinnovo di Hamsik. Sarà azzurro fino al 2016

    Marek Hamsik al Napoli fino al 2016. E’ certo dunque il prolungamento dell’accordo tra il giocatore slovacco e la società campana, arrivato stasera in quel di Castelvolturno alla presenze anche del presidente degli azzurri Aurelio De Laurentiis e del procuratore del giocatore, Jurai Venglos. Hamsik, già da cinque anni al Napoli, con questo nuovo accordo dovrebbe rimanere ancora altri quattro anni in Italia.

    Dovrebbe perché si sa che spesso nonostante gli accordi duraturi un’offerta dii mercato importante può stravolgere il tutto. Ma De Laurentiis sembra intenzionato a tenersi stretto il proprio gioiese, come accaduto anche nel corso della passata estate quando il Milan tentò il tutto per tutto al fine di portarlo in rossonero, senza tuttavia riuscirci, complice anche la volontà del giocatore di giocare a Napoli quella Champions League conquistata pochi mesi prima.

    Marek Hamsik ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Il tutto arriva nonostante Hamsik in questa stagione non sia stato costante come rendimento. Alcune prestazioni importante ed altre anonime per lui, che forse ha risentito dell’arretramento previsto da Walter Mazzarri. In campionato sin qui ha segnato sette gol, ma nei giorni scorsi si è detto convinto di poter, anche grazie ai suoi gol, riportare il Napoli in Champions League, ossia conquistare quel terzo posto in classifica al momento in mano alla Lazio.

    Il primo rinnovo importante dunque è arrivato, mettendo così a tacere alcune voci di mercato. Adesso è importante capire cosa ne sarà degli altri due tenori, Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi. Sui due ci sarebbero già diverse squadre, ed in particolare il primo avrebbe tanto mercato sia in Inghilterra che in Italia. Cosa farà De Laurentiis? Secondo molti attenderà il termine del campionato in modo da capire quale competizione andrà a disputare la sua squadra, se la Champions o l’Europa League e dunque quali sono anche le potenziali entrate economiche. I tifosi certamente sognano che il trio non si sciolga, e a meno di grosse offerte sarà così.

  • Napoli – Atalanta 1-3, addio Champions

    Napoli – Atalanta 1-3, addio Champions

    Partiamo dalla fine, dai fischi assordanti che riecheggiano nel San Paolo e che accompagnano l’uscita dal campo dei giocatori di casa, il Napoli cade e il botto è fragoroso, d’altra parte i numeri parlano chiaro tre sconfitte nelle ultime tre partite, con 9 reti subite e solamente due realizzate, terzo posto che ormai diventa una chimera e squadra allo sbando e senza identità, lontana parente di quella che faceva sognare giorni di gloria a tutto il suo pubblico nelle serate di Champions e che usciva con l’onore delle armi dallo Stamford Bridge.

    La squadra di Mazzarri arriva, falcidiata dalle assenze, alla sfida decisiva per sperare ancora nella terza piazza contro un avversario che non ha molto da dire al proprio campionato, ma questa non è una giustificazione per la prestazione dei padroni di casa, che già al decimo minuto si ritrovano sotto di una rete grazie al bel sinistro incrociato di Jack Bonaventura, la gioia bergamasca però dura pochissimo è, infatti,  Lavezzi a rimettere la partita in pari sfruttando una corta respinta di Consigli su un tiro sempre dello stesso attaccante ben liberato alla conclusione da un gioco di gambe di Pandev. Il primo tempo si chiude sul punteggio di parità, con una partita che non offre grosse emozioni agli spettatori. Se non un tiro sparato da Schelotto addosso a De Sanctis.

    Ad inizio ripresa le squadre rientrano in campo con gli stessi interpreti e con la stessa musica, i bergamaschi a fare la partita ed il Napoli a subire. La spinta degli orobici porta ottimi frutti stavolta è il capitano nerazzurro Bellini, a sfruttare un delizioso assist di Scheletto e a battere l’incolpevole numero uno azzurro in semi-rovesciata. Il tecnico livornese prova a dare stabilità a centrocampo inserendo Inler, ma la mossa risulta vana quando al 23° Carmona con un bolide da fuori trafigge De Sanctis e due minuti dopo Pandev lascia in 10 i suoi facendosi espellere per una pessima entrata su di un avversario.

    Carlos Carmona | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Da lì niente più Napoli in campo e l’Atalanta ha qualche occasione anche per siglare la quarta rete quando la palla ben calciata da Bonaventura s’infrange sul palo a De Sanctis battuto.

    Le pagelle di Napoli – Atalanta

    De Sanctis 5,5: totalmente incolpevole su tutte e tre le reti avversarie, non gli tocca far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco e a rassegnarsi sperando di tornare ai giorni in cui commentava con toni alquanto strani le reti dei proprio compagni.

    Grava 4,5: al rientro da titolare per sostituire squalificati ed infortunati, il difensore vive una serata pessima si vede passare avversari da tutte le parti e non riesce a tamponare mai sulle sortite degli avversari.

    Hamsik 4,5: ancora una prova sottotono per lo slovacco che schierato a centrocampo a scapito di Inler, non riesce ad essere all’altezza della situazione.

    Pandev 5: fornisce prima un assist al bacio a Lavezzi, poi sul 3-1 perde la testa e si fa espellere per un fallaccio su di un avversario.

    Lavezzi 6: è l’unico a meritare la sufficienza in una partita da cancellare, aldilà del gol però non riesce a concludere nulla, è un predicatore in una valle deserta.

    Atalanta

    Consigli 5,5: non corre grossi pericoli, ma non è del tutto impeccabile sul gol del momentaneo pareggio napoletano.

    Bellini 7: il capitano di giornata si distingue sia in difesa che in attacco dove sfruttando un assist delizioso di Schelotto, insacca in acrobazia.

    Bonaventura 7: colpisce un palo clamoroso, sigla la prima rete della gara con un preciso diagonale di sinistro che batte l’incolpevole De Sanctis, mostrando ancor di più le tante pecche della difesa napoletana.

    Morales 7,5: è devastante, lo si ritrova per tutto il campo rendendosi pericoloso e regalando giocate di alta classe e qualità. i difensori partenopei non lo vedono non riescono nemmeno una volta a fermarlo.

    Carmona 6,5: aldilà del gol che mette la parola fine alla partita, ha il grande merito di orchestrare molto bene a centrocampo, fornendo una prestazione di quantità oltre che di qualità.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 5,5; Grava 4,5 (30′ st Aronica sv), Fernandez 5,5, Campagnaro 5,5; Dzemaili 5, Gargano 4,5 (24′ st Vargas 5), Hamsik 4,5 (19′ st Inler 5,5), Dossena 4,5; Pandev 5; Lavezzi 6, Cavani 5. A disposizione: Colombo, Fideleff, Dezi, Ammendola. All.: Mazzarri 5.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 5,5; Bellini 7, Lucchini 6,5, Stendardo 6, Peluso 6,5; Schelotto 6,5 (19′ st Ferreira Pinto 6), Cazzola 6,5 (32′ st Mutarelli sv), Carmona 6,5, Bonaventura 7 (40′ st Raimondi sv); Moralez 7,5; Denis 6,5. A disposizione: Frezzolini, Gabbiadini, Ferri, Tiribocchi. All.: Colantuono 7.

    NAPOLI ATALANTA 1-3, HIGHLIGHTS

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  • Napoli – Atalanta, ultimo treno Champions

    Turno infrasettimanale molto interessante quello che si giocherà stasera, oltre alla lotta scudetto già da un po’ riservata a Juventus e Milan, ad attirare l’attenzione è soprattutto la lotta per la terza piazza, quella che permette l’accesso ai preliminari di Champions. Il Napoli di Mazzarri, reduce da due pesanti sconfitte, una delle quali nello scontro diretto con la Lazio, proverà ad accorciare le distanze dai capitolini sfruttando la concomitanza del turno interno contro l’Atalanta già salva e la trasferta dei biancocelesti a Torino, in casa di una Juve condannata a vincere per mantenere la vetta della classifica.

    I partenopei complici le squalifiche e gli infortuni di Zuniga e Maggio si presentano in emergenza soprattutto sulle fasce. Punto nevralgico del gioco dell’undici azzurro. Il tecnico toscano stasera dovrà ricorrere ad una formazione molto rimaneggiata, non rinunciando però al solito modulo con 3 difensori, che saranno Campagnaro, Aronica e il rientrante Fernandez. A centrocampo scelte obbligate con Dossena e Gargano sugli esterni ed Inler ed Hamsik a completare il reparto. Lo slovacco soprattutto sarà arretrato sulla linea di mediana, per sopperire alle numerose assenze e per far spazio in attacco a Pandev, che affiancherà Lavezzi alle spalle del bomber Cavani, apparso un po’ affaticato nelle ultime uscite e poco incisivo.

    Walter Mazzarri | © Dino Panato/Getty Images

    In casa bergamasca, nonostante la raggiunta salvezza, anche se non matematica, la concentrazione sembra un po’ calata, complice anche l’immane sforzo fatto dai ragazzi di Colantuono per sopperire al gap iniziale di 6 punti, infertogli dalla Lega per la vicenda del Calcioscommesse che coinvolse l’allora capitano atalantino Doni

    Ma tornando alla gara, gli orobici vorrebbero sfruttare il non brillantissimo momento di forma dei padroni di casa ed uscire dal San Paolo con almeno un punto, che darebbe morale oltre a muovere la classifica. Solito 4-4-2 per il tecnico nerazzurro che dovrà però fare a meno oltre ai soliti Brighi e Marilungo, anche di capitan Manfredini squalificato. In difesa dovrebbe quindi sostituirlo Stendardo che farà coppia con Lucchini, mentre sugli esterni bassi agiranno Peluso e Raimondi. In mediana tutto confermato, con l’italo-argentino Schelotto e Maxi Moralez larghi sulle fasce e in posizione da playmaker l’ex mai amato Cigarini, con l’ex reggino Carmona a completare il reparto. In avanti confermato il giovane Gabbiadini, rientra un altro ex che quest’anno con i suoi 13 gol ha dato una grossa mano ai bergamaschi, si tratta di “El Tanque” Denis, che si riprende il posto da titolare a svantaggio di Tiribocchi.

    Una partita quindi tutta da seguire per entrambe le squadre concentrate, ma con un orecchio a quello che accadrà a Catania e Torino.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – ATALANTA

    Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dossena; Gargano, Inler, Hamsik; Lavezzi, Pandev; Cavani. All. Mazzarri
    A disp: Colombo, Grava, Fideleff, Dzemaili, Dezi, Ammendola, E. Vargas

    Atalanta (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Maxi Moralez; Denis, Gabbiadini. All. Colanutono
    A disp: Frezzolini, Ferri, Bellini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Tiribocchi

  • Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    La sconfitta maturata sul campo della Juventus ha evidenziato tutti i limiti di un Napoli che sembra aver finito la benzina. A dire la verità questa sensazione si era avuta già nel match degli ottavi di finale di Champions League perso 4 a 1 contro il Chelsea. Una squadra stanca, completamente lontana da quella che ad inizio stagione faceva faville in Champions e che fa difficoltà anche a tirare in porta, va completamente in tilt sui calci piazzati e non riesce nemmeno a giocare in velocità sulle fasce come spesso accaduto. I tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani sembrano irriconoscibili rispetto a qualche tempo fa: mai pungenti, visibilmente stanchi, incapaci anche solo di mettere ansia alle difesa avversaria.

    In difesa invece la spia di Aronica sembra segnare il rosso fisso da tempo mentre Cannavaro e Campagnaro non riescono più ad esprimersi su buoni livelli. A questi va aggiunto il nervosismo di Zuniga, ieri sera espulso per una gomitata rifilata a Chiellini ma anche le precarie condizioni di Maggio, recordman di sostituzioni nel primo tempo nel corso dell’ultimo mese. Detto ciò una domanda sorge spontanea: perché Mazzarri da inizio stagione continua ad affidare il Napoli sempre ai soliti undici senza mai far rifiatare qualcuno di essi? Il caso più lampante è quello di Maggio: spesso lo si sta facendo giocare non al top, e ciò gli sta causando infortuni su infortuni. Magari Dossena non avrà la stessa spinta, ma se non gli viene mai data fiducia non può dimostrare appieno le proprie potenzialità.

    In avanti il trio delle meraviglie ha fatto gli straordinari ma in panchina c’è un Pandev che a livello di esperienza probabilmente ha qualcosina in più degli altri, e spesso quest’anno ha trovato anche la rete. Perché non dargli spazio? Eppure sembra poter essere assolutamente in grado di sostituire uno dei tre tenori. Senza dimenticare l’oggetto misterioso Edu Vargas , arrivato a gennaio quasi come il bomber che avrebbe consentito agli azzurri di fare il salto di qualità ed invece relegato a riserva. Peggio di quanto accaduto a Lucarelli, il cui apporta è praticamente nulla. Eppure i suoi gol in Serie A negli anni scorsi li ha fatti.

    Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images

    A centrocampo il discorso non cambia di molto: Dzemaili , soffiato in estate ad un’agguerrita concorrenza non ha avuto mai quella fiducia che si è conquistato sul campo con buone prestazione negli spezzoni di gara che gli sono stati riservati. Di Dossena invece abbiamo detto. Ma il caso più curioso appare quello difensivo: Aronica quest’anno non ha convinto quasi nessuno. Ed invece continua a giocare titolare mentre il nazionale argentino Fernandez continua a stare fuori. Ma quest’ultimo ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha fatto sempre la sua ottima figura. Sempre fuori anche Fideleff e Britos, quest’ultimo autore di un grandissimo campionato lo scorso anno al Bologna e a cui in estate si erano interessati diversi club tra cui la Juventus.

    In sintesi, rispetto allo scorso anno, l’unico volto nuovo tra gli undici intoccabili è Inler. Detto ciò una domanda sorge spontanea: a cosa sono serviti i rinforzi messi a disposizione dalla società all’allenatore nel corso delle finestre di mercato visto che giocano sempre i soliti undici? Che spreco di risorse vi è stato in questo senso visti alcuni investimenti importanti come quello che ha portato Edu Vargas in Campania? Se lo è chiesto anche il presidente Aurelio De Laurentiis il quale dopo la netta sconfitta patita allo Juventus Stadium ha “ordinato” a Mazzarri di dare spazio, in questo finale di stagione, ai giovani fino a 22 anni con qualche altro elemento di massimo 27 anni. Finalmente Mazzarri cambierà l’intoccabile undici? Staremo a vedere.

  • Coppa Italia, Napoli – Siena 2-0. Azzurri in finale dopo 15 anni

    Coppa Italia, Napoli – Siena 2-0. Azzurri in finale dopo 15 anni

    Sarà il Napoli di Walter Mazzarri a sfidare la Juventus nella finale di Coppa Italia in programma il 20 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Gli azzurri infatti hanno superato per 2 a 0 il Siena di Sannino, ribaltando così la sconfitta per 2 a 1 patita all’andata. Un pizzico di fortuna ha aiutato i partenopei, capaci di trovare il vantaggio grazie ad un autogol e a raddoppiare in contropiede con Cavani. A nulla valgono i tentativi dei toscani, i quali vedono sfumare un traguardo storico. Traguardo che il Napoli ritrova cosi a distanza di quindici anni. Per quanto riguarda le squadre scese in campo Mazzarri recupera Maggio e Lavezzi schierando così l’undici titolare che bene ha fatto in questa stagione sia in campionato che in Champions. Il Siena dal canto suo fa tanto turnover rinunciando a molti titolari. Le uniche novità rispetto alla vigilia sono gli inserimenti di Pesoli e Brienza.

    Napoli che comincia subito ad attaccare e al 5’ su cross basso di Zuniga tocca a Cavani concludere verso la porta di Brkic. Palla che però si perde sul fondo. Al 10’ il vantaggio dei partenopei: punizione di Lavezzi dalla trequarti lato destro, a centro area Vergassola tenta di anticipare gli avversari ma gonfia la rete della propria porta. La reazione del Siena è immediata ma l’ex di turno Mannini sfiora il pareggio, con Campagnaro che è bravo a sventare il pericolo in scivolata. Pronta la risposta di Cavani su assist di Lavezzi, ma Brkic è attento e para. Campani che continuano a tenere in mano il pallino del gioco ma che curiosamente alla mezz’ora trovano il gol del raddoppio in azione di contropiede: Cavani fa ripartire la squadra allargando per Lavezzi, quest’ultimo serve Hamsik il quale continua nella propria corsa servendo a centro area l’accorrente Cavani per il 2-0. Inler va subito vicinissimo al tris, ma è ancora una volta Brkic a sventare il pericolo. Unico neo nel primo tempo del Napoli l’infortunio, l’ennesimo, capitato a Maggio. Al suo posto c’è Dossena.

    Esultanza Napoli © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa il Siena capisce che bisogna osare un po’ di più per puntare a conquistare, quanto meno, i tempi supplementari. Ma nonostante tutto le occasioni da rete latitano. Dal canto suo Mazzarri cambia, inserendo Dzemaili al posto di Gargano in modo da dare maggiore dinamicità in mezzo al campo. Sannino getta nella mischia i centimetri di Bogdani, ma per lui i palloni giocabili saranno pochi. A 12’ dalla fine ci prova Lavezzi, servito da Hamsik, ma la conclusione è da dimenticare. Brienza invece tenta di incunearsi in area di rigore e dopo aver vinto un rimpallo si fa anticipare dalla difesa campana. Di contro Hamsik non sfrutta a dovere un contropiede. Nel finale tanto possesso palla ma occasioni inesistenti per il Siena. Alla fine fa festa solo il Napoli.

    Le pagelle di Napoli Siena
    Cavani 7: Il solito trascinatore. E’ lui ad iniziare e concludere l’azione del raddoppio. Una prova maiuscola la sua visto che quando c’è da dare una mano dietro lo fa senza problemi.
    Campagnaro 6.5: Se la difesa dei partenopei non rischia mai nulla è anche grazie a lui. Sempre pulito e preciso, non commette mai errori.
    Inler 6.5: Sfiora il tre a zero che avrebbe evitato la sofferenza finale, ma la sua qualità in mezzo al campo si fa sentire.
    Lavezzi 6.5: Gli manca solamente il gol, poiché è molto attivo tanto che i difensori del Siena fanno fatica a frenarlo.
    Brkic 7: Grazie ad un paio di sue parate il Siena continua a rimanere in vita. Sui gol non può fare veramente nulla
    Terzi 5: Soffre maledettamente la tecnica e la rapidità degli attaccanti campani. Una serata da dimenticare per lui.
    Vergassola 5.5: Tanta sfortuna sicuramente, ma il suo autogol spiana la strada al Napoli.
    Brienza 6.5: E’ l’unico, davanti, a fare qualcosina di buono, anche se non riesce mai a trovare la porta difesa da De Sanctis.

    Il tabellino di Napoli Siena
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Aronica 6; Maggio sv (41′ Dossena 6), Inler 6.5, Gargano 6 (18′ st Dzemaili 6), Zuniga 6; Hamsik 6.5, Lavezzi 6.5 (38′ st Pandev sv); Cavani 7. In panchina: Rosati, Britos, Fernandez, Vargas. Allenatore: Mazzarri 6.5
    Siena (4-3-2-1): Brkic 7; Pesoli 5.5, Terzi 5, Contini 5, Belmonte 5.5 (21′ st Bogdani 6); Vergassola 5.5, Parravicini 5.5, Rossi 6; Mannini 6 (32′ st Sestu sv), Brienza 6.5; Larrondo 6 (34′ st Gonzalez sv). In panchina: Farelli, Vitiello, Codrea, Gazzi. Allenatore: Sannino 5.5

    Video Napoli Siena Coppa Italia highlights Youtube
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  • Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Dopo la cocente eliminazione in Champions League avvenuta appena una settimana fa il Napoli di Walter Mazzarri si giocherà questa sera al San Paolo la possibilità di approdare in finale di Coppa Italia. Per farlo tuttavia dovrà battere il Siena, ribaltando cosi il risultato di 2 a 1 in favore dei ragazzi di Sannino uscito fuori dopo l’incontro di andata disputato all’Artemio Franchi. I bianconeri toscani intravedono uno storico traguardo, ma sanno che non è facile, considerando che ai partenopei basterebbe una vittoria per 1 a 0. Si prevede dunque un match aperto sino all’ultimo, a meno che una delle due squadre non vada avanti di un paio di gol e faccia pendere il discorso della qualificazione dalla propria parte.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le due formazioni se da un lato gli azzurri si presentano con l’undici titolare dall’altro lato nel Siena, complice anche le numerose defezioni, giocheranno coloro che sinora sono stati meno utilizzati sin qui in stagione, complice anche qualche defezione di troppo. Mazzarri schiererà i suoi con il consueto 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro e Aronica sulla linea di difesa. A centrocampo Inler, Gargano in mezzo, con Maggio e Zuniga esterni. Hamsik agirà dietro le due punte Lavezzi e Cavani. Dall’altro lato Sannino, privo dello squalificato Grossi e di Angelo, D’Agostino, Bolzoni, Destro e Calaiò schiera i suoi con un 3-5-2. In porta largo a Brkic. In difesa agiranno Belmonte, Terzi e Contini. In mezzo al campo Parravicini, Codrea e Gazzi giocheranno in mezzo con Mannini e Rossi esterni. In attacco Larrondo e Gonzalez, con Bogdani che partirà dalla panchina.

    Napoli Siena, le probabili formazioni:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Dossena, Pandev, E. Vargas. Allenatore: Mazzarri

    SIENA (3-5-2): Brkic; Belmonte, Terzi, Contini; Mannini, Parravicini, Codrea, Gazzi, M. Rossi; Larrondo, P. Gonzalez. In panchina: Farelli, Pesoli, Del Grosso, Vergassola, Sestu, Brienza, Bogdani. Allenatore: Sannino

  • Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Scontro diretto stasera al Friuli, dove scenderanno in campo ad affrontarsi due squadre deluse dai risultati delle competizioni europee, stiamo ovviamente parlando di Udinese e Napoli. Indiscusse protagoniste dello scorso campionato e dal rendimento altalenante in questa stagione, proveranno nell’incontro di stasera ad avvicinare ulteriormente il terzo posto, al momento occupato dalla Lazio.

    Sia Mazzarri che Guidolin, dovranno fare a meno di uomini importanti, soprattutto il tecnico partenopeo ha pagato a caro prezzo la sfortunata trasferta londinese, che ha messo fuori causa due titolarissimi come Maggio e Lavezzi, specie quest’ultimo che stava attraversando uno splendido periodo di forma, le vere sorprese però dovrebbero essere in difesa, dove al rientrante Britos dovrebbe far spazio Aronica sembrato non proprio in palla durante il match di Champions. Confermato in porta, ovviamente, l’ex De Sanctis, 300 partite per lui in A, il terzetto arretrato sarà dunque composto come detto dal difensore greco, ex Bologna, da Campagnaro e da capitan Cannavaro. In mediana detto dell’assenza di Maggio, sugli esterni agiranno quasi sicuramente Zuniga che sostituirà l’esterno azzurro sulla corsia di destra, mentre a sinistra Dossena. A completare il reparto un duo tutto svizzero composto da Dzemaili e l’attesissimo ex Gokan Inler, turno di riposo quindi per Gargano anche in vista della partita di Coppa Italia di mercoledì contro il Siena. In attacco detto dell’indisponibilità di Lavezzi, a scendere in campo saranno i soliti Cavani e Hamsik, con Pandev in sostituzione del Pocho.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani.
    A disp: Rosati, Fernandez, Aronica, Fideleff, Gargano, Dezi, E. Vargas

    Mazzarri e Guidolin| © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    I padroni di casa dell’Udinese non sono messi meglio in quanto ad assenze e hanno pagato un pesante dazio al turno di coppa, oltre ai lungodegenti Isla e Badu, non saranno della partita Benatia, Basta e Ferronetti usciti malconci dal match di giovedì sera. Guidolin dovrà dunque ricorrere alle seconde linee specie in difesa dove a scendere in campo sarà il giovane Ekstrand al fianco di Domizzi e Danilo, in mediana dirottato Pinzi sul out di destra e confermato uno spento Armero su quello di sinistra, in mezzo saranno Asamoah Pazienza e Fernandes a cercare di tamponare le sortite offensive dei partenopei. In attacco l’unico dubbio per il tecnico dei friulani, con Fabbrini favorito su Floro Flores come compagno di reparto del bomber napoletano Totò Di Natale, uomo più pericoloso dei bianconeri e già giustiziere dei napoletani nella scorsa stagione, messi ko con una splendida tripletta, cosa che in Friuli sperano si possa ripetere anche stasera.

    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Domizzi; Pinzi, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Fabbrini; Di Natale.
    A disp: Padelli, Coda, Pasquale, Pereyra, Abdi, Floro Flores, V. Barreto

  • Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Inter, Moratti è pronto per la Rifondazione nerazzurra

    Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League ai danni di un non certo imbattibile Olympique Marsiglia, l’ Inter deve rialzarsi per chiudere nel migliore dei modi una stagione assolutamente insufficiente. Moratti ha parlato ai microfoni dei giornalisti dopo la sconfitta con i francesi spiegando  come con la fine di questo ciclo, non ci sarà da aspettarsi una rivoluzione totale, con la cacciata dei grandi giocatori che con questa maglia hanno vinto praticamente tutto. Mercato bloccato dunque? Niente affatto, ma si cercherà di puntellare la squadra attuale con giocatori nuovi in grado di reggere sin da subito il palcoscenico internazionale:

    “Oltre alla capacità di giocatori nuovi con più corsa, serve l’esperienza. Parecchi rimarranno, qualcosa di nuovo prenderemo”.  

    Obiettivi assolutamente ridimensionati, poiché il terzo posto utile alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League è ormai quasi un miraggio e lo stesso presidente Moratti consapevole delle difficoltà sprona i suoi a provare a compire un’impresa:

    “È quasi impossibile. Speriamo di farcela, sarebbe una dimostrazione di carattere da parte della squadra”.

    FUTURO- Rimangono molte incognite sul futuro dell’Inter, con le indiscrezioni giornalistiche che si susseguono a lasciare aperti nuovi scenari inaspettati. L’Adnkronos riferisce come da ambienti sportivi molto vicini al club il presidente Massimo Moratti avrebbe incaricato una delle banche primarie di sondare il terreno per la vendita di alcune quote della società. Un segnale forte che come aveva anticipato la Gazzetta dello Sport poche settimane fa, si tradurrebbe in una ricerca di nuovi soci, magari proprio in Oriente per rilanciare l’Inter ai vertici dell’Europa.

    Massimo Moratti © Claudio Villa/Getty Images

    CHI RESTA CHI VA? Ranieri dopo le lacrime e le belle parole, ha ormai le ore contate sulla panchina nerazzurra, con la solita margherita di nomi da sfogliare per capire chi sarà il suo sostituto alla guida della squadra: Andrè Villas Boas in pole su tutti, considerando anche la cena privata con Moratti, poi c’è Laurent Blanc apprezzatissimo da Massimo Moratti, e infine rimane più defilata l’ipotesi Pep Guardiola, poiché il rinnovo con il Barcellona sembra divenire giorno dopo giorno sempre un affare più probabile. La ‘rifondazione’ colpirà oltre al tecnico anche numerosi calciatori, già con la valigia in mano. Il posto fisso è roba per pochi, considerando come gli inamovibili a questo punto sarebbero solo Javier Zanetti, Cambiasso, Samuel, Ranocchia, Poli (che verrà sicuramente riscattato), Alvarez e altre giovani di prospettiva come Obi, Faraoni e Castaignos. Molte le incognite sugli altri giocatori, con Lucio che dopo le pessime prestazioni, nonostante il biennale firmato potrebbe valutare le ipotesi estere, Maicon ha ancora estimatori importanti come Mancini e Mourinho, ovviamente con un costo del cartellino sicuramente alleggerito. Chivu molto probabilmente non vedrà rinnovarsi il contratto, così come Zarate che visto il costo dell’operazione (15 milioni di euro per il riscatto) non vestirà la maglia nerazzurra nella prossima stagione. Sneijder è il primo imputato per la cessione che potrebbe dare respiro alle casse interiste, ma la scelta spetterà al prossimo allenatore. Capitolo finale con l’attacco, dove Forlan non ha mai convinto, Pazzini ha deluso e Milito con il passare degli anni non potrà che abbassare la sua media gol. Da chi si riparte quindi? Juan Jesus, Caldirola che dovrebbe tornare dal Brescia, e Coutinho che sta dimostrando il suo reale valore con l’Espanyol. I sogni di mercato parlano dell’arrivo di Lucas e il sogno proibito Lavezzi, ma prima di pensare a giugno c’è un campionato da finire provando ad agganciare quel sogno chiamato Champions.

  • Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Ecco i giudizi relativi all’incontro tra Chelsea e Napoli, vinto per 4 a 1 dopo i tempi supplementari dagli inglesi. Tra i padroni di casa male solo Essien, per i campani in evidenza Inler e Gargano.

    Pagelle Chelsea
    CECH 6,5: Dà grande sicurezza alla porta degli inglesi, sbarrando più volte la porta ai giocatori del Napoli.
    IVANOVIC 7: Bella partita la sua. Bene inizialmente sulla fascia, non delude nemmeno al centro ma dimostra grande senso del gol in occasione del 4-1
    LUIZ 6,5: Tra quelli dietro è il meno incisivo, ma centralmente Cavani e Lavezzi non passano mai.
    TERRY 7,5: Era tra i più attesi e non ha deluso. Grande prova dietro, riesce a trovare anche la rete che vale il 2-0. Non riesce a resistere sino alla fine, ma il giudizio è positivo.
    BOSINGWA 6: Gioca poco più di 20’ ma regge bene l’urto dei napoletani.
    COLE 6,5: In fase difensiva fa il suo compito, mentre non si vede quasi mai in proiezione offensiva.
    ESSIEN 5,5: E’ tra i meno incisivi dei suoi. Spesso sovrastato a centrocampo, non è il solito giocatore battagliero.
    LAMPARD 6: E’ suo il gol che porta ai supplementari, ma per il resto non fa grandissime cose. Evidentemente ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe.
    STURRIDGE 6,5: Inizialmente sembra devastante. Con il passare dei minuti cala un po’ tanto da essere sostituito.
    TORRES 5,5: Si divora un gol incredibile nel supplementare. Con la sua presenza, tuttavia, tiene in apprensione ancora di più la difesa campana.
    MATA 6: Cerca sempre lo spunto, ma quasi mai lo trova.
    MALOUDA 6: Entra per dare un cambio di marcia ai suoi, ma non riesce ad incidere in maniera eccessiva sul match.
    RAMIRES 7,5: In assoluto tra i migliori del Chelsea. Da lui nascono primo e ultimo gol, ma quando accelera diventa sempre pericoloso. Una mina vagante che fa tanto male al Napoli insomma.

    Drogba e Inler © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    DROGBA 8: E’ lui l’anima del Chelsea. Segna un gol, mette costantemente i brividi alla retroguardia azzurra anche se a volte esagera con qualche simulazione e qualche protesta di troppo. Ma la sua esperienza è vitale per il Chelsea.
    DI MATTEO 7: Terza partita, terza vittoria. Ma stavolta pesantissima poiché vale i quarti di finale. Azzecca la formazione iniziale, ma più che altro è la mentalità dei suoi a convincere.

    Pagelle Napoli

    DE SANCTIS 7: Limita i danni compiendo un paio di belle parate, specie su Starridge e Drogba. La sta per combinare grossa nel supplementare ma Torres lo grazia. Non può nulla sui gol.
    CAMPAGNARO 5: Nel complesso disputa una bella gara ma pesa troppo sulla sua prestazione il doppio errore sul 2-0, quando prima mette in angolo e poi perde Terry.
    CANNAVARO 5: Sul 4-1 Drogba lo salta con una facilità pazzesca. Un gol che costerà carissimo.
    ARONICA 4,5: Una serata da dimenticare in fretta. Non riesce in alcun modo a stare dietro a Drogba, e sono davvero poche le volte in cui si fa notare per cose positive.
    MAGGIO 6,5: Gioca poco più di mezz’ora ma lo fa benissimo. La sua sostituzione causerà grossi problemi alla squadra.
    DOSSENA 4,5: Pessimo impatto con il match. Mai pericoloso, causa il rigore del 3-1 rischiando anche l’espulsione.
    INLER 7: In mezzo al campo è tra gli ultimi ad arrendersi. Sigla anche il gol della possibile qualificazione, ma servirà a poco.
    GARGANO 7: Splendida prova la sua. Non molla un centimetro, aggredisce il portatore di palla e strappa via diversi possessi agli avversari. Gli manca l’ultimo passaggio ma ciò non macchia un’ottima prova.
    ZUNIGA 5: Comincia bene sulla sinistra, ma soffre con il cambio di fascia. Si divora il 2-2 che poteva significare qualificazione assicurata.
    HAMSIK 5,5: Non il solito giocatore che tutti conoscono. Sempre nel vivo della manovra, gli manca il guizzo vincente.
    CAVANI 5: Tanto spirito di sacrificio, ma davanti è assente. Si fa notare solo per un tiro a lato.
    LAVEZZI 6: Più volte cerca lo spunto giusto e spesso mette in difficoltà la difesa avversario. Peccato solo che giri al largo dalla porta inglese.
    MAZZARRI 6: Poche le sue responsabilità, considerando i gol presi ingenuamente. L’approccio sembrava quello giusto.