Tag: ezequiel lavezzi

  • Serie A quarta giornata: Napoli – Udinese. Probabili formazioni e live streaming

    Napoli-Udinese sabato ore 18.00

    Napoli (3-5-2): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Cigarini, Hamsik, Gargano, Datolo; Quagliarella, Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Zuniga, Rinaudo, Pazienza, Bogliacino, Denis, Hoffer. All.: Donadoni.

    Udinese (4-3-3): Handanovic; Zapata, Coda, Felipe, Lukovic; Inler, D’Agostino, Isla; Pepe, Floro Flores, Di Natale. A disposizione: Belardi, Domizzi, Romero, Sammarco, Lodi, Sanchez, Corradi. All.: Marino.

  • Napoli: l’orgoglioso Donadoni e l’indomabile Lavezzi

    Napoli: l’orgoglioso Donadoni e l’indomabile Lavezzi

    Napoli aspetta con fermento il match di domenica prossima contro l’Udinese per riuscire a capire il suo reale valore, la batosta subita nella scorsa giornata a Genova dai terribili ragazzi di Gasperini ha lasciato strascichi che vanno al di là del risultato. E’ stato da subito messo in discussione l’operato di Donadoni, accusato per aver lasciato in panchina il Pocho Lavezzi e Gargano e per non aver saputo legger bene la partita con il vantaggio di uomini e gol. C’è da dire , a parziale scusante, che l’operato dell’arbitro ha influito enormente sul risultato ma quando finiscono le colpe dell’arbitro iniziano quelle alla squadra incapace di reagire al primo colpo degli sfidanti.

    Roberto DonadoniE’ discutibile anche il comportamento societario in sede di campagna acquisti, grandissimi colpi in entrata ma la mancanza di un laterale sinistro di ruolo rischiano di far diventare la squadra mozza in una zona del campo e le cessioni di Vitale e Mannini fanno aumentare le perplessità. Iniziano a venire i dubbi se in una piazza cosi calda e focosa abituata ad esaltarsi e a sopportare le bizze fuori dal campo di Maradona sia il giusto posto per Donadoni che fa della disciplina e del rispetto delle regole la base del suo lavoro. Ne è un esempio il rimprovero in pubblica piazza con susseguente multa per Lavezzi arrivato con mezz’ora di ritardo in allenamento, l’argentino è il valore aggiunto dei partenopei e forse dovrebbe esser pungolato e coccolato per convincerlo a far qualcosa in piu la domenica per aiutare la squadra, forse questi atteggiamenti rigidi potrebbero invece farlo allontanare dagli obiettivi societari cosi come successo la scorsa estate

  • Napoli: Donadoni sulla graticola e Delio Rossi all’orizzonte

    Napoli: Donadoni sulla graticola e Delio Rossi all’orizzonte

    Roberto DonadoniIl Napoli stenta a diventar squadra, iniziano i mugugni dei tifosi e Donadoni è da subito messo in dubbio. All’ex ct vengono imputate le scelte, assurde a parer dei tifosi, di lasciar in panchina il Pocho Lavezzi e Gargano. Ma al di là degli uomini è l’atteggiamento della squadra che appare insufficiente, gli azzurri partono sempre bene ma quando la partita entra nella fase calda si sgretolano come neve al sole.

    E’ capitato nella trasferta di Palermo alla prima giornata, nella vittoria casalinga contro il Livorno e anche ieri sera con il Genoa sotto di un gol e di uomo è riuscita a complicarsi la vita anche con l’aiuto dell’incerto Tagliavento per carità ma la frenesia e la voglia di strafare ha cambiato l’andamento di una partita che si era messa sui binari migliori.

    Si ha l’impressione però che i grandi investimenti della famiglia De Laurentis abbiano partorito l’ennesima incompiuta, Vitale e Mannini vanno a meraviglia con Livorno e Sampdoria mentre a Napoli si è costretti ad usare Aronica nell’improponibile ruolo di esterno sinistro rendendo praticamente inutilizzabile quel lato del campo in fase di spinta. E’ discutibile anche la scelta di tener in panchina il Denis e Hoffer e non abbozzare mai una formazione diversa.
    Donadoni deve ripartire dal genio di Hamsik e dalla forza di Quagliarella e prima che il fantasma di Delio Rossi incomba sul San Paolo deve riscir a dare un equilibrio diverso alla squadra magari facendo ricorso al 4-4-2.

  • Serie A: Napoli-Livorno. Probabili formazioni e live streaming

    Donadoni schiera Zuniga a sinistra al posto di Datolo e Cigarini in cabina di regia. Difesa confermata attacco Quagliarella e Lavezzi.
    Russo non schiera i nuovi arrivati Rivas e Mozart affida il centrocampo al giovane Candreva, Tavano e Lucarelli in attacco.

    Napoli-Livorno ore 20.45

    Napoli (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini, Hamsik, Zuniga; Quagliarella, Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Aronica, Rinaudo, Dàtolo, Bogliacino, Denis, Hoffer. All.: Donadoni.
    Indisponibili: Amodio, Pià, Montervino, Grava, Pazienza

    Livorno (4-3-2-1): De Lucia; Raimondi, Diniz, Perticone, Pieri; Marchini, Candreva, Moro; Pulzetti, Tavano; C. Lucarelli. A disposizione: Benussi, Rivas, Vitale, Filippini, Bergvold, Danilevicius, Dionisi. All.: Russo.

    Potrai seguire la partita direttamente dal tuo pc il live streaming cliccando sul link che ti collegherà al canale a partire dalle ore 20:45: canale 1, canale 2, canale 3

  • Napoli in rodaggio. Contro l’Espanyol finisce 0-0

    Napoli in rodaggio. Contro l’Espanyol finisce 0-0

    Roberto DonadoniPubblico delle grandi occasioni al San Paolo, nonostante l’incontro amichevole e l’avversario, l’Espanyol di Pochettino, non di primissimo livello, per la prima uscita stagionale del Napoli davanti ai propri tifosi. La società sta operando bene in questo mercato e i frutti si vedono: circa 40 mila spettatori accorsi a vedere i nuovi acquisti Quagliarella, De Sanctis, Campagnaro, Cigarini e Hoffer.
    La partita non è stata esaltante come ci si aspettava ma, soprattutto nel primo tempo, si sono viste le fiammate partenopee di Quagliarella prima e Lavezzi poi che dialogano alla perfezione con Hamsik.
    Nel primo tempo il Napoli crea e cerca il vantaggio ma gli spagnoli, arrivati al San Paolo per non prenderle, sono sempre attenti.
    Nella ripresa Donadoni da spazio alle riserve permettendo così agli avversari di alzare il proprio baricentro e impegnando così in diverse occasioni De Sanctis.
    L’amichevole finisce 0-0 ma poco importa: alla fine è festa sugli spalti.

    Il tabellino
    NAPOLI-ESPANYOL 0-0
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campa­gnaro (12′ st Aronica), Cannavaro, Contini (1′ st Rinaudo), Grava (1′ st Maggio), Gargano (12′ st Blasi), Cigarini (1′ st Bogliacino), Hamsik (12′ st Datolo), Vitale (12′ Rullo), Lavezzi (1′ st Hoffer), Quagliarella (19′ st Denis).
    Allenatore: Donadoni
    ESPANYOL (4-4-2): Alvarez, Pillud (1′ st Jarque), Nico Pareja (25′ st Ruiz), Roncaglia, Didac (25′ st D. Garcia), Verdu (1′ st Ivan Alonso), Callejon, Lola, Marquez (14′ st Tamudo), Corominas (21′ st Nakamura), Sahar (1′ st Luis Garcia).
    Allenatore: Pochettino

  • Amichevoli estive: il Napoli ne fa 5 al Sollenau. Lavezzi già in forma

    Amichevoli estive: il Napoli ne fa 5 al Sollenau. Lavezzi già in forma

    Ezequiel LavezziOttimo test per il Napoli che nell’ultima amichevole prima del rientro in Italia ha sommerso sotto una valanga di gol gli austriaci del Sollenau.
    Donadoni schiera una difesa a 3 composta da Santacroce, Cannavaro e Contini, un folto centrocampo con Gargano, Amodio e Hamsik a far legna a centrocampo e sulle corsie laterali Maggio e Zuniga; in avanti la coppia Lavezzi e Quagliarella.
    Pronti via e al 6′ i partenopei si portano in vantaggio con Lavezzi, servito dal suo compagno di reparto Quagliarella; l’argentino dimostra di essere in gran forma e raddoppia alla mezz’ora di gioco scartando il portiere e insaccando a porta sguarnita. Passano 4 minuti ed è Hamsik a firmare il 3-0 con Quagliarella ancora nelle vesti di assist-man.
    Il Sollenau ha una reazione d’orgoglio e accorcia le distanze due minuti più tardi con Knaller che sorprende Navarro ma è un fuoco di paglia perchè il Napoli porta le marcature a 4 grazie ad un calcio di rigore concesso dal direttore di gara e trasformato da Hamsik. Si va a riposo sul 4-1.
    Nella ripresa Donadoni cambia tutti i suoi uomini mandando in campo De Sanctis, Grava, Rinaudo, Aronica, Montervino, Blasi, Pazienza, Datolo, Vitale, Denis e l’ultimo arrivato Hoffer. Il definitivo 5-1 è siglato da Denis.
    Nella prossima amichevole il Napoli affronterà al San Paolo l’Espanyol in programma il 5 agosto.

    Il tabellino
    NAPOLI-SOLLENAU 5-1 (6′ Lavezzi, 31′ Lavezzi, 35′ Hamsik, 37′ Knaller, 40′ rig. Hamsik, 49′ Denis)
    NAPOLI primo tempo (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Amodio, Hamsik, Zuniga, Lavezzi, Quagliarella.
    NAPOLI secondo tempo (3-5-2): De Sanctis; Grava, Rinaudo, Aronica; Montervino, Blasi (28′ st Bogliacino), Pazienza, Datolo, Vitale (28′ st Rullo); Denis, Hoffer.
    Allenatore: Donadoni
    SOLLENAU: Sprinzer, Aigner, Jaitner, Ofner, Grob, Knaller, Klemen, Eberhardt, Hinesser, Strebinger, Jaiczay. Allenatore: Carsten

  • Napoli: L’orgoglio di De Laurentis può esser un limite?

    Napoli: L’orgoglio di De Laurentis può esser un limite?

    aurelio de laurentisIn casa Napoli continua il muro contro muro della società con l’argentino Lavezzi, reo secondo De Laurentis e Marino di non aver un comportamento da atleta professionista. Sembrava dopo le dichiarazioni minacciose avute dopo la fuga del Pocho alla fine dello scorso campionato che la società e il procuratore dell’argentino avessero trovato un punto d’incontro e l’argentino sarebbe rimasto ai piedi del Vesuvio per formare una coppia esplosiva con il neo arrivo Quagliarella, ma le dichiarazioni del patron De Laurentis -” Lavezzi chi si crede, Maradona? Ha fatto solo sette gol quest’anno in 27 partite. E’ un giocatore discontinuo: abbiamo creato noi il mito del Pocho non fanno altro che alimentare la tenzione – continua- Donadoni ha potere di vita o di morte sui giocatori, sarà lui a decidere se sarà da impiegare o no: intanto ci stiamo attrezzando per farne a meno completamente o parzialmente.
    L’orgoglio del presidente e del suo tutto fare Marino potrebbero esser il limite per questo Napoli che pensa in grande? In uno spogliatoio è giusto osservare delle regole, non aver posizioni differenti a seconda dei giocatori, ma allo stesso tempo Napoli ha conosicuto il miglior Maradona geniale in campo ma impossibile da placare nei suoi attegiamenti fuori da ogni schema. Lavezzi sicuramente non sarà Maradona ma in questo momento può esser il valore aggiunto per questo Napoli di Donadoni a meno che l’orgogliosa coppia non abbia deciso di metterlo sul mercato e regalare a Napoli un altro fenomeno. De Sanctis, intanto, rinunciando ai diritti di immagine dimostra di voler il Napoli e nelle prossime ore ci sarà il giusto epilogo alla vicenda, ma questo potrà esser un altro tabù per la crescita della squadra.

  • Il Napoli fa sul serio: preso De Ceglie. Intanto Pandev libera Lavezzi

    Il Napoli fa sul serio: preso De Ceglie. Intanto Pandev libera Lavezzi

    Goran PandevPierpaolo Marino e Aurelio De Laurentis stanno lavorando alacremente per fornire a Donadoni una squadra competitiva in grado di poter lottare per il quarto posto utile per la Champions League. L’ultimo tassello per il puzzle tattico orchestrato dall’ex ct della Nazionale è Paolo De Ceglie, il ventiduenne in Svezia per gli Europei Under 21 non entrava nei piani del nuovo tecnico Ferrara ma la sua giovane età e l’importante spinta che assicura sull’out sinistro promettono bene per il futuro. Il costo dell’operazione si aggira sui 4 milioni di euro per la comproprietà e nella trattativa dovrebbe venire riscattato l’intero cartellino di Marcelo Zalayeta in comproprietà tra le due squadre. L’acquisto di De Ceglie potrebbe liberare Mannini che ha molto mercato, a lui sono interessati la Fiorentina e la Lazio e potrebbe esser utilizzato poprio con quest’ultimi per arrivare a Goran Pandev. La società partenopea ha scelto il macedone per sostituire il rivoltoso Lavezzi, Pandev insieme a Quagliarella costituirebbe una coppia eterogenea e di sicuro valore. L’operazione si concluderebbe sui dieci milioni di euro piu qualche contropartita tecnica che potrebbe esser Mannini appunto, ma al presidente Lotito piace anche Bogliacino.

  • Napoli: De Laurentiis contro Lavezzi

    Napoli: De Laurentiis contro Lavezzi

    Lavezzi si, Lavezzi no; è questo il dilemma in casa Napoli. Il presidente Aurelio De Laurentis parla del caso che si è venuto a creare intorno all’attaccante argentino che, appena concluso il campionato, ha preso il primo volo per l’Argentina senza il permesso della società partenopea minacciando di non tornare più a giocare in Italia e Ezequiel Lavezzigiustificando il suo gesto dicendo di essere stato trattato male dal club, in particolar modo dal direttore generale Pierpaolo Marino. La causa è stata la richiesta del rinnovo del contratto da parte del giocatore negatogli proprio dal dirigente napoletano.
    Il produttore cinematografico e patron della società azzurra va giù pesante nei confronti di Lavezzi in un’intervista rilasciata a “Radio Kiss Kiss”: “Il signor Lavezzi non può dire proprio nulla, nè possono dire qualcosa i suoi procuratori; lui prendeva una cifra già considerevole appena arrivato dal Sudamerica, una cifra che dopo 6-7 mesi è stata ritoccata verso l’alto. Mica si possono sempre chiedere aumenti… Io non concepisco questa cosa. Marino mi ha detto che nel calcio funziona così, ma non qui, non nel Napoli. Tra l’altro fa anche piacere fare un regalo quando si riscontra un certo rendimento positivo, ma visto che questo rendimento non c’è stato… Avessimo raggiunto l’Uefa, la Champions.. Poi, sia chiara una cosa: se fai il professionista, devi farlo sempre. Io mi chiedo: sei un atleta o altro? Se sei un atleta non vai a bere di notte e non vai a prostitute. Quando giochi difendi i colori di una città, e se la sera vai a ubriacarti e vai a prostitute, stai tradendo la gente di quella città – e aggiunge – Lavezzi ha firmato un contratto bilaterale, ed allora entrambe le parti lo devono rispettare. Dovesse impuntarsi, non giocherà, e magari lo deferiremo. E potrebbe rovinarsi la carriera. Ognuno ha la propria dignità e la propria mentalità. Io ho la mia. Le promesse al giocatore? Marino è una persona al di sopra di ogni sospetto. Magari sarà sfuggita qualche frase tipo ‘poi vediamo…’. Offerte per Lavezzi? Non, non c’è stata mai nessuna offerta ufficiale. Ne dovessero arrivare di pazzesche, se ne potrebbe chiaramente parlare, perchè ogni cosa ha un prezzo. Però, se poi devo farne una questione etica, sarei capace di rinunciare anche a 25 milioni di euro“.
    Infine De Laurentiis ha una richiesta: “E’ partito senza poter partire, ha fatto di testa sua. E’ un ragazzo, bisogna capirli perché possono sbagliare e io e il Napoli sappiamo perdonare. Ma è lui che deve farsi perdonare“.
    Dall’Argentina arriva pronta la risposta del procuratore del giocatore Alejandro Mazzoni che replica: “Non credo si possa dubitare sulla professionalità del mio assistito. Ha ragione il presidente a dire che Lavezzi ha un contratto che scade nel 2013 e che rischia di non giocare più. Ma questo lo sa anche il giocatore, che ha sempre ribadito l’intenzione di voler restare a Napo­li. Ma, come ho già detto tante volte, è stato mancato di rispetto e lui è uno che tiene molto alla dignità“.
    Appare sempre più improbabile un ricongiugimento tra Lavezzi e la società, ma ad ogni modo è difficile che il giocatore si muova da Napoli se non davanti ad un’offerta irrinunciabile. Molte squadre sono interessate al suo acquisto ma sanno che prima di presentare un’offerta bisogna attendere la conclusione dellla vicenda.

  • Il Napoli ai napoletani: Donadoni dopo Quagliarella vuole anche Di Natale

    Il Napoli ai napoletani: Donadoni dopo Quagliarella vuole anche Di Natale

    Il Napoli vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista dopo il flop della scorsa stagione e per farlo cerca di affidarsi a napoletani doc. Preso Fabio Quagliarella ora l’obiettivo numero uno si chiama Antonio Di Natale che il direttore generale Marino cercherà di strapparlo in tutti i modi all’Udinese per riportarlo a “casa” e regalare così Di Natale-Quagliarellaal tecnico Donadoni un attacco esplosivo con i due ex friulani affiancati dal “Pocho” Lavezzi che ha dichiarato di voler rimanere a Napoli.
    Il patron bianconero Pozzo però essendosi già privato di Quagliarella potrebbe cedere Di Natale solo davanti ad un’offerta irrinunciabile, cosa che al momento il club partenopeo non può permettersi: si parla di una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di euro.
    Ma nelle mira di Donadoni è entrato anche il colombiano Zapata che secondo il tecnico sarebbe il difensore ideale per come intende schierare in campo la squadra nella prossima stagione. Marino ha offerto Santacroce, Mannini e 5 milioni di euro, Pozzo ne vuole almeno 12; si incontreranno a metà strada.
    Donadoni sta realizzando pian piano il suo progetto che indiscutibilmente sta diventando sempre più interessante: dopo la conferma di Marek Hamsik, sul quale c’era la Juve in pressing, quella probabile di Lavezzi e gli acquisti già definiti di Quagliarella e Cigarini, gli acquisti di Di Natale e Zapata alzerebbero di molto il tasso tecnico della squdra oltre che portare vivacità ed entusiasmo nell’ambiente napoletano.