Tag: ezequiel lavezzi

  • Tre giornate a Lavezzi e a Rosi. Il Pocho salta il Milan

    Tre giornate a Lavezzi e a Rosi. Il Pocho salta il Milan

    Il giudice sportivo ha inflitto a Lavezzi e a Rosi una squalifica di 3 giornate a testa per il reciproco sputo durante il primo tempo di Roma – Napoli di sabato sera. La punizione arriva dopo l’ausilio della prova tv, le cui immagini inchiodano in modo inequivocabile i due protagonisti del fattaccio.

    In un primo momento si pensava che la prova tv non potesse essere utilizzata dal momento che il direttore di gara Bergonzi aveva ammonito entrambi i giocatori per lo sputo (avrebbe sbagliato perchè per questi episodi il regolamento prevede il rosso diretto) ma dal referto si è appreso che sia Rosi che Lavezzi sono stati ammoniti per quello che è successo dopo nel parapiglia tra giallorossi e azzurri.
    Inoltre qualcuno e la maggior parte della stampa napoletana avevano addirittura sostenuto che Lavezzi non avesse sputato l’avversario ma solo simulato il gesto (?) cercando di scagionare, inutilmente il Pocho.

    Lavezzi salterà dunque la sfida scudetto del prossimo 28 febbraio, tra due giornate, a San Siro contro il Milan. Una mazzata per Mazzarri che dovrà fare a meno dell’argentino, uno degli uomini più in forma del Napoli, in questa fase delicatissima della stagione che sarà determinante per conoscere quante reali possibilità scudetto abbia il club partenopeo.

  • Lavezzi evita la prova tv? Da Napoli ne sono certi

    Lavezzi evita la prova tv? Da Napoli ne sono certi

    Il procuratore Palazzi oggi vivisezionerà le immagini delle partite incriminate per decidere su quali chiedere il parere del giudice sportivo con l’ausilio della prova tv. La partita “incriminata” e più scottante e senza dubbio quella tra Roma e Napoli caratterizzata dal presunto scmabio di sputi tra Rosi e Lavezzi.

    Le immagini a dire il vero evidenziano lo sputo del giallorosso mentre non sentenziano il contrario ed è proprio per alla mancanza di certezza che a Napoli fanno fede per evitare la squalifica. A far propendere verso l’assoluzione c’è anche il cartellino giallo rifilato dall’arbitro ai due protagonisti che di fatto fanno cadere il criterio principale per l’utilizzo della prova tv: la sicurezza che l’arbitro non abbia visto.

  • Lavezzi risponde allo sputo di Rosi. Potrebbero cavarsela senza prova tv? [video]

    Lavezzi risponde allo sputo di Rosi. Potrebbero cavarsela senza prova tv? [video]

    Giallo risolto. Le immagini televisive inchiodano Aleandro Rosi ed Ezequiel Lavezzi mentre si sputano a vicenda nel cerchio di centrocampo a palla lontana durante l’anticipo serale della 25esima giornata Roma – Napoli, terminata 2-0 in favore degli azzurri.
    Nella fattispecie è Rosi, come ha ammesso poi lo stesso giocatore giallorosso nelle interviste post partita, a rendersi protagonista per prima dell’inqualificabile gesto al quale Lavezzi ha risposto prontamente, non facendosi pregare più di tanto, con altrettanta “signorilità”.

    Il terzino della Roma ha motivato la sua reazione lamentando delle scorrettezze precedenti nei suoi confronti da parte dell’argentino (una gomitata) come il tecnico Mazzarri ha giustificato Lavezzi dichiarando ai microfoni che l’attaccante è stato provocato (ma seppur provocato sempre di reazione si tratta ndr).
    Giusto che si applichi la prova tv (anche se non si capisce bene se il direttore di gara Bergonzi li abbia ammoniti entrambi per questo motivo o per le scorrettezze seguenti, nel primo caso la prova televisiva non potrebbe essere applicata) e punire in modo esemplare i due protagonisti per cercare di non far ripetere queste scene deplorevoli in campo davanti a milioni di persone e che non fanno bene al calcio e che fungono da cattivo esempio per tantissimi giovani che poi potrebbero imitare le gesta dei propri beniamini.

    Di seguito il video

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  • Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    L’Olimpico di Roma non veniva profanato dal lontano 1993 quando sulla panchina degli azzurri, che s’imposero per 3-2, sedeva un giovane Marcello Lippi: era il Napoli dei ragazzini, di Ferrara, di Di Canio (realizzarono due gol stupendi, l’altro fu di Buso) e di un Cannavaro alle prime armi.
    La storia si ripete 18 anni dopo ma questo di oggi, oltre ad essere una squadra giovanissima come quella, è un Napoli vincente e che può lottare fino in fondo per lo scudetto. E’ una squadra che non deve porsi nessun tipo di limite e dal potenziale enorme. Questo è il Napoli, ci perdonino gli altri che meriterebbero di essere citati, di Lavezzi, di Hamsik ma soprattutto di Cavani che con la doppietta di stasera non solo permette ai partenopei di sfatare il tabù Olimpico ma anche di tenere agganciato il Milan, che nel pomeriggio aveva schiantato il Parma, a 3 punti di distanza alimentando sempre di più i sogni di gloria di una piazza che non sogna in questo modo dai tempi di sua maestà Maradona.
    Il Matador è sempre più decisivo e sempre più capocannoniere della massima serie con 20 gol all’attivo (sono 27 quelli stagionali realizzati tra campionato e coppe).

    Roma – Napoli è una delle gare più sentite, nel primo tempo infatti si gioca poco a calcio, gli animi si scaldano velocemente e il clima diventa subito incandescente. Tanti i falli, il nervosismo arriva alle stelle per uno sputo di Lavezzi (e viceversa?) a Rosi. La prima frazione di gara potrebbe finire benissimo dieci contro dieci con la squadra di Mazzarri che tiene meglio il campo rispetto ai giallorossi che faticano ad uscire palla al piede a causa del pressing asfissiante di Cavani e soci. Il primo tempo finisce con un tiro a testa nello specchio nella porta e nulla più.

    Nella ripresa Ranieri inserisce Menez al posto di Taddei per cercare di rendere la Roma più pericolosa ma è il Napoli a passare in vantaggio dopo appena 4 minuti di secondo tempo: Juan atterra Hamsik in area di rigore e Cavani realizza il penalty non prima di aver tenuto con il fiato sospeso i 4000 tifosi azzurri giunti all’Olimpico, prendendo prima il palo alla destra di Julio Sergio e poi, effetto ottico perchè dalle immagini si vede chiaramente che la sfera ha oltrepassato completamente la linea di porta, quello opposto per poi uscire ed essere ribattuto in rete dallo stesso attaccante uruguagio anche se non sarebbe servito. Uno a zero tra le proteste, inutili, di De Rossi (infatti se la palla non avesse oltrepassato la linea, il gol sarebbe stato da annullare perchè Cavani ribatte lui stesso in rete su una respinta non del portiere ma del palo).

    La Roma a questo punto prova a gettarsi in avanti ma le fiammate di Menez non fanno male perchè l’undici di Mazzarri è compatto e chiude ogni varco. Lavezzi, scattato sul filo del fuorigioco, si mangia una colossale occasione a tu per tu con Julio Sergio, Ranieri si gioca anche la carta Totti, ancora una volta escluso dall’undici iniziale, ad un quarto d’ora dalla fine, ma a chiudere il match ci pensa il solito Matador che all’83’ su un cross dalla destra di Cannavaro sbuca tra i difensori giallorossi e trafigge da due passi per la seconda volta il portiere brasiliano. La Roma accusa il colpo e si eclissa, lasciando completamente la scena ai partenopei, gladiatori per una sera nella patria dei gladiatori.

    Il tabellino
    ROMA – NAPOLI 0-2
    49′ rig Cavani; 83′ Cavani
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Rosi, Cassetti, Juan, Riise; Taddei (46′ Menez), De Rossi, Simplicio (77′ Greco), Perrotta; Borriello, Vucinic (77′ Totti sv).
    Panchina: Doni, Loria, Castellini, Brighi.
    Allenatore: Ranieri.
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena (58′ Zuniga); Hamsik (73′ Yebda); Cavani (85′ Mascara), Lavezzi.
    Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Sosa.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Rosi (R), Lavezzi (N), Aronica (N), Dossena (N), Juan (R), De Rossi (R), Perrotta (R), Campagnaro (N), Cassetti (R)

    VAI ALLE PAGELLE

  • Lavezzi sputa a Rosi e rischia la prova tv. Salta il Milan?

    Lavezzi sputa a Rosi e rischia la prova tv. Salta il Milan?

    E’ da poco terminata la supersfida del sabato sera che ha visto il Napoli trionfare all’Olimpico di Roma ma la vittoria degli uomini di Mazzarri in quello stesso stadio che i partenopei non profanavano dal lontano 1993 potrebbe essere macchiata da un’eventuale squalifica di Lavezzi.

    Secondo le prime notizie, durante le fasi centrali del primo tempo il Pocho avrebbe sputato in faccia a Rosi scatenando l’ira di Cassetti il quale si sarebbe infuriato con lo stesso giocatore argentino rischiando di far generare una situazione che stava diventando incandescente ed evitata solo grazie all’intervento dei compagni di squadra e del direttore di gara. Le immagini televisive non sono ben chiare e non hanno ancora svelato il giallo, secondo alcuni addetti ai lavori Lavezzi avrebbe reagito a sua volta ad uno sputo di Rosi ma ancora l’azione incriminata è tutta da decifrare.

    In ogni caso ora l’argentino rischia probabilmente una lunga squalifica, forse di 4 giornate, se verrà applicata la prova televisiva e, se questa chiarirà l’episodio, rischia anche il laterale della Roma. Lavezzi così potrebbe saltare la sfida scudetto contro il Milan tra due settimane a San Siro.

  • Yanina Screpante, la musa di Lavezzi

    Yanina Screpante, la musa di Lavezzi

    Colpaccio del Pocho Lavezzi, l’idolo di Napoli è riuscito a far breccia nel cuore della bellissima Yanina Screpante considerate una delle più grandi bellezze del Sudamerica. Yanina di professione modella nello scorso anno era balzata alle cronache per la sua liason con il tennista Del Potro.

    Il colpo di fulmine tra l’argentino e la ventiseienne ci sarebbe stato durante le vacanze natalizie tanto che Yanina è volata in Italia per seguirlo a Napoli. La coppia non passa certo inosservata e sul web spopola un video che li ritrae mentre scelgono dei piccoli elettrodomestici naturalmente sotto gli occhi indiscreti dei tifosi.

    La fotogallery di Yanina Screpante

  • Napoli tradito da Lavezzi. L’Inter passa ai rigori

    Napoli tradito da Lavezzi. L’Inter passa ai rigori

    Nel catino del San Paolo l’Inter riesce ad aver la meglio di un Napoli mai domo ai calci di rigore conquistando con un pò di fortuna il lascia passare per le semifinali dell’edizione 2010/2011 della Coppa Italia.

    A dispetto della gara di campionato la partita è più tattica con i due allenatori attenti a non far scoprire troppo le proprie difese. L’avvio è azzurro, al 12′ a Cavani viene annullato un gol in sospetto fuorigioco ed è spesso pericolosa con le ripartenze di Lavezzi su Maicon. Dopo la mezzora però l’Inter esce da grande squadra e prima spreca con Chivu un occasionissima mentre nel finale è De Sanctis ad immolarsi su tiro a botta sicura di Cambiasso.

    Nella ripresa si riparte con il Napoli più pimpante e l’Inter bloccata e incapace di sfruttare la velocità di Eto’o e Pandev. Dopo un quartod’ora si fa male Stankovic e con l’ingresso di Mariga i nerazzurri si bloccano ancor di più lasciando il pallino del gioco ai partenopei che arrivano spesso sul fondo con Maggio e Campagnaro a destra e Lavezzi, Dossena e poi Zuniga dalla sinistra. Nel finale Castellazzi è bravo su Lavezzi mentre Pazienza manda fuori da buona posizione. Si va ai supplementari.

    L’Inter è alle corde e aspetta solamente i rigori, Castellazzi è super su Lavezzi in due occasioni, mentre l’Inter arriva al tiro solo da lontano con Eto’o. Dagli undici metri segnano tutti, tranne El Pocho Lavezzi che manda sopra la traversa, l’Inter in semifinale incontrerà la vincente tra Juventus e Roma per il Napoli è solo rammarico.

    IL TABELLINO
    Napoli-Inter 0-0
    (4-5 dopo i calci di rigore)
    Napoli (3-4-3): De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza (7’1ts Yebda), Gargano, Dossena (25’st Zuniga); Hamsik, Lavezzi; Cavani; A disp.: Gianello, Santacroce, Zuniga, Yebda, Cribari, Sosa, Lucarelli. All: Mazzarri
    Inter (4-4-2): Castellazzi; Maicon, Cordoba ( 38’st Lucio), Ranocchia, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Stankovic (18’st Mariga); Eto’o, Pandev. A disp.: Orlandoni, Lucio, Mariga, Obi, Materazzi, Coutinho, Santon. All: Leonardo
    Arbitro: Valeri
    Marcatori:
    Ammoniti: Cannavaro (N), Thiago Motta (I), Cavani (N), Lucio (I)

  • Napoli sogna. Azzurri al secondo posto con Lavezzi e Cavani

    Napoli sogna. Azzurri al secondo posto con Lavezzi e Cavani

    Nel freddo pomeriggio della 21a giornata, al San Nicola di Bari splende un raggio di sole targato Napoli. In realtà, di raggi se ne vedono due, uno per tempo, con Lavezzi e Cavani bravi a capitalizzare al meglio le occasioni create dalla squadra di Mazzarri. Il Pocho insacca di tacco su una punizione forte e tesa calciata dal compagno e poi ricambia il favore in contropiede, dando la possibilità al Matador di mettere al sicuro il risultato e il secondo posto solitario in classifica. La palla, adesso, passa più che mai tra i piedi (o meglio nelle mani) del presidente De Laurentiis, che in quest’ultima settimana di calciomercato, dovrà (dovrebbe) regalare a Mazzarri e ai tifosi partenopei la speranza di poter lottare fino alla fine per il vertice, fosse anche solo (ovviamente si fa per dire) per la qualificazione alla prossima Champions League.

    D’altronde, sarebbe davvero un peccato non “approfittare” di un campionato più che mai equilibrato, non facile per nessuno e dai continui colpi di scena. La sonora sconfitta dell’Inter a Udine ne è un esempio lampante, le difficoltà del Milan col Cesena (pur con le attenuanti delle tante assenze per i rossoneri) possono solo rafforzare questa convinzione, intanto che la Juve perde terreno e la Lazio anche la testa. Poi, c’è sempre una Roma più attrezzata e, a volte, anche fortunata, ma con tanta qualità in campo e in panchina, un Palermo con alti (in casa) e bassi (in trasferta) e, da oggi, magari anche un’Udinese che regala gol e spettacolo da tenere in viva considerazione. Ed ecco, che in un quadro del genere, la possibilità di mantenersi lassù si fa strada nella mente di tutti coloro che hanno a che fare col Napoli.

    Tifosi, giocatori, dirigenti, allenatore, presidente, non possono (non devono) non pensare che i tempi possano essere già maturi per raggiungere qualcosa di grande. Lavezzi e Cavani non saranno (non sono) Maradona e Careca, non ci sono i Ferrara, i Carnevale e gli Alemao, ma le atmosfere e i brividi sempre quelli sono, attaccati allo scoglio di ricordi indelebili che però vorrebbero, in qualche modo, ritornare, riaffiorare. In tutto questo, Mazzarri si erge a psicologo e motivatore instancabile, sempre pronto a tenere tutti al massimo della concentrazione, parlando, parlando e parlando ancora, martellando le menti e l’inconscio dei suoi ragazzi e imponendo anche il silenzio, laddove necessario. E’ il caso di Gargano, che uscito contrariato per far posto a Sosa al minuto 33, si è beccato il giusto rimbrotto da parte del tecnico. Una questione di rispetto, per le scelte dell’allenatore e per chi entra in campo, perché in questo Napoli c’è bisogno di tutti e tutti devono sentirsi importanti e funzionali alla causa.

    Inoltre, c’è da dosare le energie, anche perché tra due giorni al San Paolo arriva l’Inter per i quarti di Coppa Italia. Un’altra sfida, un’altra occasione per dimostrare di essere presenti ovunque e proseguire su tutti i fronti. In considerazione di ciò, di tutto questo, la settimana che è appena iniziata dirà se il Napoli potrà contare su altre forze ed affrontare i suoi impegni con la consapevolezza di non dover chiedere straordinari ai suoi altrettanto straordinari campioni. Sarà una settimana quasi di passione, dalla quale non arriverà certo il Messi(a), ma si potrà avere un’idea più chiara degli scenari futuri di questo campionato, un po’ strano e un po’ incerto, ma con il Napoli che vuole essere, che deve essere, che è, assoluto protagonista.

  • Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Consueto appuntamento settimanale con la nostra rubrica “Liscio e Sbalascio”, col quale andremo a trattare i protagonisti di giornata, sia in positivo che in negativo:

    Al primo posto troviamo ancora una volta l’Udinese, ormai vera rivelazione di questa stagione. Dopo aver rifilato lezioni di calcio a Milan e Genoa, a cadere sotto i colpi dei friulani sono stati i campioni d’Italia e del Mondo, l’Inter. La squadra nerazzurra è stata letteralmente schiantata dai bianconeri del Friuli, guidata da mister Guidolin e capitan Di Natale, ancora una volta a segno (44 reti in 55 partite, media da Pallone d’Oro), ma a meravigliare è stata la facilità dei giovani di casa Pozzo (i vari Armero, Asamoah, Benatia, Sanchez…) di giocare a pallone con tale personalità da far invidia a un veterano. E noi azzardiamo un paragone importante come quello di piccolo Barcellona…

    Il secondo gradino del podio se lo merita Lavezzi, il quale si è reso protagonista di una gara perfetta condita da un pregievole gol di tacco e un assist per il suo “gemello” Cavani. Partita da vero numero 10, che sulle spalle del Napoli manca dai tempi di Diego Armando Maradona e che lo stesso Pibe de Oro ha espressamente richiesto alla società azzurra di consegnarlo proprio al “Pocho”.

    Terza piazza per Sebastian Giovinco, la “Formica atomica” che nelle ultime uscite sembra essersi ripreso il Parma in mano avendo siglato 3 gol in 3 partite (2 delle quali con la “sua” Juventus). Le punizioni, sono ormai un marchio di fabbrica per il piccoletto gialloblù, lui che nelle stagioni trascorse a Torino doveva essere l’erede di Del Piero, e invece è stato spedito in prestito altrove…

    Primo posto tra i peggiori la rissa avvenuta in Bologna – Lazio, episodio ripugnante da censurare assolutamente. Sputi, insulti, pugni e calci, ma che sport è questo? Si parla tanto di fair-play, di lanciare messaggi positivi per i ragazzi, e quasi sempre si pensa a fare a botte e insultare gli avversari. Speriamo che il giudice sportivo li stanghi per un bel pò di giornate, perchè quanto visto ha dell’incredibile. Siamo stufi di vedere queste cose, il calcio è divertimento!

    Secondo posto tra gli Sbalasci va a Krasic, che dopo aver ricevuto tanti onori a inizio stagione, ha ora il merito di aggiudicarsi i suoi oneri. Il serbo sembra essere stanco, non è più decisivo come nelle giornate precedenti, e addirittura è stato sostituito ai primi minuti del secondo tempo. Doveva essere l’arma in più di questa (brutta) Juve di inizio anno, invece ha subito una brusca involuzione, che ne sta condizionando il rendimento. Gli serve un pò di riposo.

    Ultimo posto va a Pellegrino. Sia chiaro, non è per essere ripetitivi, ma proprio una settimana fa avevamo detto che in questo torneo l’errore ci può stare (il rocambolesco autogol contro la Roma), ma farne addirittura 2 in una settimana ha veramente dell’incredibile. E’ suo il gol (nella porta sbagliata) che fa crollare il muro messo in piedi da Antonioli condannando così il suo Cesena a un’altra sconfitta, anche se a fine gara arriverà il bel gol di Ibrahimovic. Frastornato.

  • Coppa Italia, Napoli – Bologna 2-1. Azzurri ai quarti con l’Inter

    Coppa Italia, Napoli – Bologna 2-1. Azzurri ai quarti con l’Inter

    Il Napoli conquista l’accesso ai quarti di finale della Coppa Italia, battendo il Bologna 2-1 e guadagnandosi il big-match con l’Inter di Leonardo. E’ un San Paolo generoso quello che accoglie le due squadre in campo. Apertura dedicata a Gianluca Grava. Prima del calcio d’inizio, infatti, i giocatori del Napoli espongono uno striscione in mezzo al terreno di gioco con scritto: “Gianluca torna presto”.

    La partita: Il Napoli parte bene. Mazzarri manda in campo Lavezzi dal 1’ minuto e il Pocho sembra subito in palla, accendendosi con un paio di incursioni sulla destra. All’8’ è Zuniga, ottimamente servito da Sosa, ad avere sul piede la prima palla gol, ma il forte tiro del colombiano si infrange su Lupatelli. Passa però solo un minuto e il Napoli si porta in vantaggio. Calcio d’angolo battuto da Lavezzi e Yebda stacca preciso di testa, mettendo a segno la sua prima rete italiana e correndo a sventolare una maglia recante la scritta pro-Grava già citata in precedenza.

    Al minuto 24 il raddoppio partenopeo, con Lavezzi che apre sulla destra per Hamisk e lo slovacco che rimette al centro. Zuniga lascia passare la palla e lo stesso Lavezzi chiude l’azione con una finta a rientrare e con un tiro di punta che infila nuovamente il portiere del Bologna. I felsinei, ampiamente rinnovati come formazione, riescono a fare ben poco e si va al riposo sul risultato di 2-0 in favore degli azzurri.

    La ripresa si apre ancora nel segno di Lavezzi e Zuniga, che creano scompiglio nella difesa avversaria, ma senza riuscire a trovare il colpo del ko. Il Bologna abbozza una reazione e al 55’ perviene al pareggio. Cribari stende Meggiorini in area e l’arbitro concede il rigore che lo stesso attaccante (già a segno al San Paolo nella gara di campionato) trasforma. Il Napoli non fa una piega e ricomincia a macinare gioco. Intanto, a bordo campo, si scalda Cristiano Lucarelli.

    Alla fine però è Cavani ad entrare in campo al posto di Sosa, ancora una volta deludente. Subito dopo, il Bologna si rende pericoloso in contropiede, ma Meggiorini servito da Krhin sciupa malamente calciando alto. Malesani, per tutta risposta, lo sostituisce con Pisanu e l’attaccante ex Bari non la prende bene. Al 75esimo, infortunio per Vitale, che lascia il campo in lacrime e viene rimpiazzato da Christian Maggio. La gara prosegue senza grandi sussulti. Da segnalare il ritorno in campo tra gli applausi di Cristiano Lucarelli, che all’86esimo subentra a Lavezzi, scortato dagli affettuosi cori dei tifosi.

    Il tabellino

    NAPOLI-BOLOGNA 2-1

    Marcatori: 9’ Yebda (N), 24’ Lavezzi (N), 55’ Meggiorini rig. (B)

    Napoli (3-4-2-1): Iezzo; Santacroce, Cribari, Aronica; Zuniga, Blasi, Yebda, Vitale (75’ Maggio); Sosa (65’ Cavani), Hamsik; Lavezzi. A disp.: Gianello, Cannavaro, Campagnaro, Gargano, Lucarelli. All. Mazzarri
    Bologna (4-3-1-2): Lupatelli; Portanova, Esposito, Cherubin, Juan Cruz; Radovanovic (83’ Mutarelli), Khrin, Casarini; Buscè, Meggiorini (70’ Pisanu), Gimenez (77’ Gavilan). A disp.: Lombardi, Rubin, Ekdal, Ramirez. All. Malesani
    Ammoniti: Lavezzi (N), Cribari (N), Esposito (B), Mutarelli (B)

    Arbitro: Romeo di Verona

    Le pagelle

    Zuniga 7. Il colombiano approfitta dell’occasione di partire titolare sulla sua fascia di competenza e accelera con buoni risultati. Spreca subito in avvio una buona occasione tirando addosso a Lupatelli e poi entra nell’azione che porta al gol di Lavezzi. Da applausi, nella ripresa, una sua discesa coast to coast da metà campo. Conclude a sinistra per l’infortunio di Vitale.

    Yebda 6,5. Il franco-algerino dimostra di essere entrato a pieno regime negli schemi di Mazzarri e si guadagna la pagnotta con una prestazione fatta di qualità e sostanza e condita dal primo gol in azzurro. Imperioso il suo stacco di testa che consente al Napoli di passare in vantaggio.

    Lavezzi 6,5. Il Pocho è in palla e si vede subito sin dai primi minuti. Insieme a Zuniga crea scompiglio spesso e volentieri sulla fascia destra. Serve a Yebda da calcio d’angolo la palla del vantaggio e poi va a concludere personalmente una bella azione avviata con la complicità di Hamsik, beffando con finta e tocco di punta difensori e portiere bolognesi.

    Meggiorini 6. Trasforma con freddezza il rigore del 2-1, ma poi spreca maldestramente due occasioni e Malesani lo sostituisce.