Tag: ezequiel lavezzi

  • Napoli, adesso rialzati e corri!

    Napoli, adesso rialzati e corri!

    La sconfitta di San Siro con il Milan ha lasciato il segno sia perché successiva all’eliminazione dalla Europa League sia perché ha infranto il sogno di agganciare la capolista, o quanto meno di restare in scia col minimo distacco possibile. Da 3 a 6 punti è passato il vantaggio dei rossoneri, che adesso si ritrovano ad avere dietro di loro gli odiati cugini interisti, minacciosi a cinque lunghezze e pronti ad approfittare anche di un solo piccolo passo falso, prima di giocarsi probabilmente tutto nell’attesissimo derby del 3 Aprile.

    Tuttavia, gli uomini di Walter Mazzarri non devono assolutamente gettare la spugna. La stagione è da incorniciare per quanto fatto finora e soprattutto per quelli che potevano essere gli obiettivi di inizio stagione. Il presidente De Laurentiis aveva proclamato il miglioramento della sesta piazza dello scorso anno, ma la squadra sta facendo molto di più. Ad 11 giornate dal termine del campionato, infatti, c’è un terzo posto tutto da difendere, un terzo posto che significa qualificazione alla prossima Champions League e che, comunque, non è detto non possa essere perfezionato da qui alla fine.

    Negli occhi, è vero, c’è ancora la delusione per il 3-0 subito da Ibrahimovic & C, l’impotenza degli azzurri a reagire, gli errori madornali in mezzo al campo, la solitudine di Cavani in avanti, il capo chino e sconsolato di Morgan De Sanctis nel raccogliere tre volte il pallone in fondo al sacco, ma l’unico a mostrare rabbia e reattività. Certo, non sono mancate, come sempre, le polemiche, perché magari il rigore concesso dall’arbitro Rocchi non c’era e perché fa male guardare Gattuso rivolgersi a muso duro nei confronti del direttore di gara e non pagare dazio.

    Ad ogni modo, bisogna ripartire e bisogna farlo subito. Domenica arriva il Brescia, affamato di punti salvezza ed arrabbiato per lo sfortunato epilogo contro il Lecce. Sarà una brutta gatta da pelare e per la quale Mazzarri potrebbe (dovrebbe) apportare alcuni cambiamenti rispetto agli 11 da mandare in campo.

    Si parla di Victor Ruiz, che potrebbe (dovrebbe) sostituire Salvatore Aronica, “reo” di aver alzato comunque troppo il gomito in occasione del penalty incriminato; si parla di Yebda, che potrebbe (dovrebbe eccome) rimpiazzare un Walter Gargano confusionario, arruffone e perdi palloni; si parla di Zuniga, il colombiano dal passo felpato, che potrebbe (dovrebbe a prescindere) sistemarsi a destra o a sinistra e non importa al posto di chi; si parla, udite udite, anche del buon Cristiano Lucarelli, che potrebbe (chissà) essere rispolverato da Mazzarri e rilanciarsi al centro dell’attacco, perché Mascara ha deluso le attese e affinché Cavani, ancora “orfano” di Lavezzi, non si senta abbandonato là davanti.

    Già, Lavezzi. Molti tifosi (e non solo) hanno puntato il dito contro il Pocho. L’argentino, da un certo punto di vista, è, forse, uno dei principali responsabili per le ultime disfatte del Napoli. Dallo sputo al romanista Rosi, costato le tanto discusse tre giornate di squalifica, alle clamorose palle gol fallite contro il Villareal, alla conseguente assenza con il Milan. Prima ancora, l’errore dal dischetto nella gara di Coppa Italia contro l’Inter.

    Per carità, Lavezzi ha dato tanto al Napoli e anche in questa stagione ha emozionato. Come dimenticare, ad esempio, la corsa pazzesca in quel di Cagliari, con il gol vittoria all’ultimo respiro e con tanto di tuffo nei cartelloni pubblicitari del Sant’Elia? Non segna molto il Pocho e questo è un suo limite, ma le sue finte e le sue serpentine da sempre consentono ai suoi colleghi di reparto di andare a bersaglio.

    Se Cavani ha fatto 20 gol, infatti, è anche merito suo. Varie volte però, Lavezzi è apparso un po’ deconcentrato e neanche le storie extra calcistiche, con risse e diverbi vari, così come l’esagerato sfoggio di auto lussuose, sono passate inosservate. Napoli guarda a queste cose, ma la città e i tifosi perdonavano tutto solo a Diego Armando Maradona.

    Ora, riavvolgendo il nastro, la parola passa al campo. Undici finali attendono la squadra di Mazzarri perché adesso forse qualcuno ci crede più di prima e perché i miracoli esistono, soprattutto a Napoli, terra difficile, ma dove tutto è possibile.

  • Milan – Napoli… da Maradona vs Van Basten ai giorni nostri

    Milan – Napoli… da Maradona vs Van Basten ai giorni nostri

    Domani sera il Napoli arriva a San Siro per giocarsi un match scudetto, la suggestione dell’incontro e l’importanza della posta in palio non possono che riportare la memoria agli otto anni che vanno dalla 1986/87 alla stagione 1993/94 e alle sfide tra il Milan di Sacchi e gli olandesi e il Napoli di Maradona.

    Sfide infinite e confronti spesso decisivi per la vittoria del tricolore: in molti dicono che il primo maggio 1988 nacque il Milan di Sacchi con quella vittoria al San Paolo per 3-2 firmata da una doppietta di Virdis e Van Basten mentre per gli azzurri a segno Maradona e Careca. Da quella vittoria nacque il ciclo degli invicibili e il San Paolo a fine partita gli decretò un lungo e sportivo applauso.

    L’anno successivo, l’Inter di Trapattoni fa corsa solitaria e per MIlan e Napoli non resta che contendersi le briciole. I partenopei fanno un sol boccone dei rossoneri con un perentorio 4-1 con un beffardo colpo di testa da 30 metri di Maradona. A fine stagione il Milan alzerà la Coppa dei Campioni, il andrà in Uefa.

    La sfida del 90 fu da sparti acque con il Napoli in declino e il Milan lanciato verso la conquista dell’Europa.Massaro, Maldini e Van Basten impongono un netto e induscitibile verdetto tanto che lo stesso Maradona confessa la differnza di valore delle due squadre definendo i rossoneri extraterresti.

    Saltiamo ai giorni nostri… il Napoli è passato dal “Ma-Gi-Ca” al tridente atipico con Cavani, Lavezzi e Hamsik e pur non avvicinando il valore di quel Napoli dimostra l’enorme lavoro fatto dal presidente De Laurentiis e da Mazzarri per render questo sogno possibile. Il calcio adesso è diverso, è basato più sulla forza fisica che sull’esaltazione del gesto tecnico ma è bello rivedere riassistere ad una sfida epica e ricca di ricordi. Adesso bisogna aspettare in poltrona e sperare di assistere ad una partita vera.

  • Mazzarri sceglie il Milan, Cavani a riposo con il Villareal

    Mazzarri sceglie il Milan, Cavani a riposo con il Villareal

    Il Napoli questa sera al Madrigal ha la possibilità di scrivere un’altra pagina importante della sua storia, galvanizzato da una super stagione l’undici di Mazzarri può contivare il sogno europeo grazie ad una forma psicofisica migliore di quella degli spagnoli e la possibilità di passare con un pareggio con gol oltre che con la vittoria.

    Il tecnico partenopeo nonostante l’importanza dell’incontro però sembra intenzionato a dar un turno di riposo al Matador Cavani in vista del big match di lunedi prossimo contro il Milan a San Siro. L’attacco poggerà sulle spalle del Pocho Lavezzi e di Mascara proprio per sfruttare le loro doti nelle ripartenze cercando di sorprendere il sottomarino giallo.

    In difesa dovrebbe giocare il giovane spagnolo Ruiz arrivato nel mercato invernale mentre a centrocampo è ballottaggio tra Zuniga e Maggio. Garrido deve fare a meno del lungodegente Angel Lopez, di un acciaccato Senna e dello squalificato Marchena. Al centro della difesa al fianco di Gonzalo Rodriguez ci sarà Musacchio. A centrocampo in luogo del mediano ispano-brasiliano ci sarà Cani. In attacco fiducia al duo Nilmar-Rossi.

    VILLAREAL (4-4-2): Diego Lopez; Mario, Musacchio, Gonzalo, Capdevila; Cazorla, Bruno, Borja Valero, Cani; Nilmar, Rossi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Ruiz; Maggio (Zuniga), Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Mascara; Lavezzi.

  • Mazzarri scagiona Mediaset e Controcampo

    Mazzarri scagiona Mediaset e Controcampo

    La vittoria firmata da Zuniga è figlia delle sue scelte e pur dando tutti i meriti ai suoi guerrieri Walter Mazzarri sa di esser importantissimo per questo Napoli ed indispensabile per i traguardi raggiunti e per quelli futuri.

    Profondamente soddisfatto per la vittoria contro il Catania l’ex tecnico di Samp e Reggina dimostra di aver anche una spiccata onestà professionale scagionando Mediaset e Controcampo finite nell’occhio del ciclone un pò incautamente il caso Lavezzi.

    Mazzarri confessa di aver sentito le opinioni di Brandi e Paparesta domenica scorsa “Devo dire quello che penso: guardai Controcampo e ho visto Brandi, Paparesta e anche Cesari il giorno prima che dissero fin da subito che la prova tv non era ammissibile, di questo devo dargli atto. Ho letto illazioni il giorno dopo, ma io li scagiono assolutamente”.

    Sulla partita contro il Catania: “Sono molto contento di uscire da questa gara dopo un cumulo di partite: oggi era pericolosa questa gara e il Catania era fresco e con due risultati su tre a favore. L’unico rammarico è che ci siamo un po’ impauriti nel finale, ma abbiamo dimostrato ancora una volta di essere squadra e saper soffrire assieme. Questo è un gruppo dove tutti dimostrano di essere affidabili sul campo: posso contare su 24 giocatori sapendo che tutti conoscono i meccanismi. Che arbitro mi auguro per Milan-Napoli? Uno che applichi il regolamento senza distinzioni a seconda del blasone delle squadre in campo”.

  • Napoli – Catania: Lavezzi non c’è, Mascara e Bergessio si

    Napoli – Catania: Lavezzi non c’è, Mascara e Bergessio si

    Archiviato (si fa per dire) il caso Lavezzi, con la squalifica confermata al Pocho nonostante il ricorso del club di De Laurentiis, e il match di Europa League contro il Villareal, con verdetto rimandato a giovedì prossimo in terra di Spagna, il Napoli di Walter Mazzarri si rituffa nel campionato e nel discorso scudetto, aspettando al San Paolo il Catania degli argentini guidati da Diego Simeone.

    La gara, prevista in posticipo per la 26a giornata, si giocherà quando il Milan (e non solo) avrà già detto la sua in quel di Verona contro il Chievo e sarà chiaro se gli azzurri potranno tentare di accorciare il distacco dai rossoneri o, quanto meno, mantenere inalterati i 3 punti in vista poi del big-match di San Siro del 28 febbraio. In quell’occasione, la sfida al vertice chiuderà il quadro della 27esima nell’inconsueto (quest’anno) posticipo del lunedì, ormai da più parti ribattezzato Monday Night.

    Sarà, a prescindere dai risultati di domani, una settimana di passione, inevitabilmente accompagnata da polemiche e botta e risposta. Guardando al presente però, Mazzarri, uscito fiducioso e soddisfatto dalla sfida europea con gli spagnoli, ma deluso e amareggiato dalla conferenza stampa della vigilia di campionato per il caso Lavezzi, proverà a tenere calmi gli animi dei suoi giocatori e a superare lo scoglio Catania per andare a giocarsi tutto nella tana del Milan.

    Per la notturna al San Paolo, il tecnico azzurro non potrà contare su Campagnaro squalificato (al suo posto Santacroce), mentre si profila un turno di riposo per Dossena, che sarà probabilmente rimpiazzato da Zuniga. In attacco, al posto di Lavezzi, giocherà Giuseppe Mascara, che in coppia con Hamsik (lo slovacco ha tirato un po’ il fiato col Villareal) supporterà il Matador Cavani. Inutile dire, che per Mascara non sarà una partita come tutte le altre.

    L’attaccante, arrivato all’ombra del Vesuvio nel mercato di gennaio, si ritrova ad esordire dal primo minuto in campionato subito di fronte alla sua ex squadra e pare che in una recente intervista abbia addirittura dichiarato che ne avrebbe fatto volentieri a meno. Tuttavia, l’assenza del Pocho non consente di fare diversamente e, dal momento che Lavezzi salterà anche le successive due sfide, toccherà proprio al piccolo folletto siciliano sobbarcarsi l’onere di sostituire l’argentino.

    Regolarmente al suo posto Edinson Cavani. Sul capocannoniere della Serie A pende la spada di Damocle della diffida, che in caso di cartellino giallo gli farebbe saltare la sfida contro il Milan. Tuttavia, e nonostante molti tifosi temino un “complotto”, il Matador non verrà risparmiato contro gli etnei.

    Infine, sarà della partita anche l’ultimo acquisto in casa Catania. Per l’argentino (tanto per cambiare) Gonzalo Ruben Bergessio, infatti, è arrivato il tanto atteso transfer, che consentirà all’attaccante di affiancare Maxi Lopez in avanti e tentare di dare una mano in chiave salvezza ai suoi nuovi compagni di squadra (ma anche connazionali), mister compreso.

  • “Caos Lavezzi”, Brandi respinge le accuse

    “Caos Lavezzi”, Brandi respinge le accuse

    Il caso Lavezzi si infittisce sempre più di contorni misteriosi e permettetici il gioco di parole, adesso è “caos Lavezzi”. La conferma delle tre giornate di squalifica con l’ausilio di nuove immagini che secondo l’avvocato del Napoli sono targate Mediaset Premium fa esplodere la polemica con i tifosi partenopei delusi e con la percezione di dover esser penalizzati per non intaccare lo strapotere milanese.

    Ma Alberto Brandi conduttore di Controcampo non ci sta e oggi smentisce l’esistenza di nuove immagini, svelando che tra la trasmissione di approfondimento della domenica sera e quelle di Sky e Mediaset Premium non c’è alcuna differenza in quanto tutte le piattaforme usano le stesse immagini per risparmiare sui costi dividendosi le partite.

    Lo stesso Brandi per avvalorare la sua tesi ripete le parole di domenica sera quando nello studio, vivisezionato l’episodio si era arrivati a dire che non c’erano le prove dello sputo di Lavezzi e a tal proposito sarebbe stata impossibile applcare la prova tv “Dalle immagini in nostro possesso, che sono le stesse a disposizione di Sky e Mediaset Premium, non si arriva alla certezza dello sputo di Lavezzi. Per questo, nel corso della di­scussione, era emersa la nostra perplessità sulla possibile squalifica. Lo ha fatto notare anche l’arbitro Paparesta”

  • Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Gridano allo scandalo gli avvocati del Napoli e di Lavezzi dopo la decisione dei giudici di confermare i tre turni di squalifica proposti da Tosel per lo scambio di sputi tra Rosi e Lavezzi. L’avvocato Grassani, aveva studiato nel dettaglio il ricorso, sentendosi sicuro in una assoluzione da parte dei giudici proprio perchè le immagini vivisezionate da Tosel non garantivano lo sputo del Pocho.

    I giudici hanno però tolto dal cilindro un nuovo video pescato dalle telecamere Mediaset e visto domenica sera a Controcampo, “La presentazione di nuove immagini è inammissibile e anche irrituale: il nostro diritto di difesa è stato limitato – ha detto Grassani – “Una partita deve iniziare e finire con lo stesso arbitro e le stesse regole le immagini fornite da Mediaset “non sono assolutamente taroccate, ma essendo andate in onda 24 ore dopo la partita sono state preparate al fine di ottenere un maggiore nitore”.

    I tifosi intanto tramite i blog e facebook fanno sentire il proprio disappunto, in molti propongono di boicottare le reti Meadiset e gli abbonamenti a Premium Calcio, altri preannunciano la “panolada”. La cosa certa è che il cammino verso Milan-Napoli sarà ricco di tensioni e polemiche e seppur il gesto di Lavezzi va stigmatizzato le modalità della sua squalifica sono alquanto discutibili.

  • Controcampo “incastra” Lavezzi, ricorso respinto

    Controcampo “incastra” Lavezzi, ricorso respinto

    Si sono presi più tempo del solito i giudici per pronunciarsi dopo il ricorso presentato dal Napoli per il presunto sputo di Lavezzi a Rosi durante Roma-Napoli. L’avvocato partenopeo Grassani aveva prepaparato il ricorso nei minimi dettagli evincendo come non ci fosse la chiarezza assoluta dello sputo del Pocho verso Rosi.

    Chiarezza che stando alle indiscrezioni sarebbe stata portata oggi da un nuovo video ripreso dalle telecamere di Mediaset Premium e andato in onda durante Controcampo. Lavezzi dunque salterà le prossime tre partite e non prenderà parte nel big match del 28 Febbraio a San Siro contro il Milan.

    IL VIDEO DI CONTROCAMPO
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  • Napoli – Villarreal 0-0. Gli azzurri impattano col sottomarino giallo

    Napoli – Villarreal 0-0. Gli azzurri impattano col sottomarino giallo

    Oltre 60.000 spettatori offrono un colpo d’occhio spettacolare allo stadio San Paolo di Napoli per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra gli azzurri e gli spagnoli del Villarreal. Mazzarri conferma le anticipazioni della vigilia, con Hamsik e Pazienza a riposo, sostituiti rispettivamente da Mascara e Yebda. In attacco, grande sfida tra Edinson Cavani e Giuseppe Rossi.

    Non c’è Cannavaro squalificato, al suo posto fiducia a Cribari, mentre per l’occasione la fascia di capitano è sul braccio di Walter Gargano. Villareal con Santi Cazorla libero di svariare e di trasformare lo schieramento spagnolo da 4-4-2 in 4-3-1-2. Il Napoli parte bene sull’out di destra con Maggio e Mascara, sul cui invito al 7’ sia Cavani sia Lavezzi arrivano con un attimo di ritardo.

    Poco prima, senza esito un calcio di punizione dal limite di Giuseppe Rossi. Al minuto 14, gran taglio di Nilmar, che si presenta pericolosamente davanti alla porta di De Sanctis, che però blocca senza problemi il tiro debole dell’attaccante leggermente disturbato da Aronica. Il Napoli riprende in mano il match e Mazzarri dalla panchina chiede di appoggiare maggiormente il gioco sulla sinistra.

    Intanto, bella palla in corridoio di Lavezzi per Cavani, ma Diego Lopez anticipa di poco il Matador. Il Villareal risponde con un bel fraseggio al limite dell’area sventato con un po’ di affanno da Aronica e Dossena e con un’iniziativa di Cazorla che si infrange su Gargano. La prima mezz’ora è tutta qui.

    Minuto 36. Lavezzi va via in velocità e cerca lo scambio con Cavani. Gonzalo lo stoppa con un fallo al limite, ma sulla punizione che ne scaturisce Gargano e Cavani non si intendono e il tiro del capitano di serata si spegne sulla barriera. Il replay evidenzia che il goleador attendeva il tocco breve da parte del compagno.

    Ci riprovano al 43’ Lavezzi e Cavani, con il Pocho che serve di nuovo in profondità il Matador, che però pasticcia e non riesce a trovare il tempo per la battuta a rete. Poi è Nilmar, nel finale, a creare scompiglio nell’area partenopea.

    Si scalda Hamsik durante l’intervallo, ma non ci sono novità di formazione ad inizio ripresa. La gara ricomincia in modo molto tattico e senza grosse emozioni fino al 61esimo, quando proprio lo slovacco rileva Mascara e alla ripresa del gioco Lavezzi si procura e batte un calcio di punizione dal limite. Pallone spostato verso sinistra, ma calciato dal Pocho sulla barriera.

    Sul fronte opposto, scatto improvviso di Nilmar, che costringe al fallo da ammonizione Aronica sulla trequarti. Mazzarri getta nella mischia anche Pazienza al posto di un dignitoso Yebda, ma il match non decolla e prosegue al piccolo trotto, fatta eccezione per un tiro a lato di Borja Valero. Urlo strozzato in gola al 72’, quando Lavezzi trova libero Cavani in mezzo all’area e il centravanti mette dentro ma in fuorigioco. Non passano nemmeno trenta secondi e stavolta Lavezzi fa tutto da solo impegnando Lopez. Occasione ghiotta, che però frutta solo un calcio d’angolo. Il Napoli sembra più in palla, mentre Garrido toglie dal campo uno spento Giuseppe Rossi. L’ultimo cambio per Mazzarri è, invece, Sosa per Gargano.

    Il cronometro segna 83 minuti quando l’allenatore livornese mette via la giacca, rimanendo con la sua scaramantica camicia bianca. Si entra nella zona Napoli, ma è Borja Valero, il migliore dei suoi, ad impensierire De Sanctis con un tiro forte e centrale respinto dall’estremo difensore azzurro. Nei minuti di recupero, brivido per un calcio di punizione dal limite battuto dal Villarreal, ma non succede nulla e il match si chiude sullo 0-0. Da registrare, in extremis, l’espulsione di Aronica per doppia ammonizione.

    Tutto rimandato alla gara di ritorno, fra sette giorni, nell’infuocato Madrigal di Villareal.

    Il tabellino

    NAPOLI-VILLAREAL 0-0

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cribari, Aronica; Maggio, Yebda (68’ Pazienza), Gargano (78’ Sosa), Dossena; Mascara (61’ Hamsik), Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Zuniga. All.: Mazzarri.

    Villarreal (4-3-1-2): D. Lopez; Mario Gaspar, Musacchio, Gonzalo, Capdevila; Borja Valero, Senna (61’ Marchena), Bruno; Cazorla (87’ Català); Nilmar, Rossi (77’ Ruben). A disposizione: Marino, Cicinho, Cani, Gullon. All.: Garrido.

    Ammoniti: Capdevila (V), Gonzalo (V), Dossena (N), Aronica (N), Marchena (V), Cribari (N)

    Espulsi: Aronica (N)

    Arbitro: Mark Clattenburg (Inghilterra)

  • Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    La decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare Eziquiel Lavezzi e Aleandro Rosi avvalendosi dell’ausilio delle immagini della prova tv viene visto nell’ambiente partenopeo come un tentativo dei poteri forti di tarpare le ali al Napoli lanciatissimo verso lo scudetto.

    Pur stigmatizzando il gesto del Pocho la squalifica viene vista come un abuso di potere visto che le immagini non confermano lo sputo e l’arbitro Bergonzi ammonendo i due litiganti prendendo un provvedimento in campo verso i giocatori rendendo inammisibile l’utilizzo della prova tv.

    I tifosi intanto si stanno organizzando per una doppia “panolada” per manifestare il proprio disappunto e sulla rete è iniziato il tam tam organizzativo per arrivare preparati al doppio impegno casalingo contro il Villareal giovedi in Europa League e la domenica successiva in campionato.

    La società ha comunque impugnato la decisioni del giudice sportivo facendo subito ricorso sperando, cosi come avvenne per Zalayeta di ottenere la sospensione della squalifica.