Sarà Zdenek Zeman il nuovo condottiero del Delfino Pescara 1936: dopo un vertice segreto o quasi, le parti hanno raggiunto l’accordo ed il tecnico boemo sbarca in riva all’Adriatico per succedere ad Eusebio Di Fancesco che ora è libero di occupare la panchina del Lecce lasciata libera da Gigi De Canio. I termini dell’accordo tra il Pescara e Zeman verranno resi noti nei prossimi giorni.
Con la quarta vittoria esterna stagionale, il Pescara di Di Francesco conquista l’aritmetica certezza della permanenza nella serie cadetta anche per la prossima stagione ed al tempo stesso consolida la sua posizione nei quartieri alti dell’attuale graduatoria, posizionandosi ad un solo punto dalla zona playoff: sono Soddimo e Bonanni, giocatori contestati dopo l’1-1 interno con il Frosinone, a griffare il colpaccio sul Portogruaro (di Altinier la rete locale) e a fissare il punteggio sul risultato finale di 1-2. I padroni di casa, alla seconda sconfitta interna consecutiva dopo quella maturata nello scontro diretto con la Triestina, vanificano in tal modo l’exploit di sette giorni fa a Siena dove avevano colto un successo insperato. Per i granata di Agostinelli si complica dunque la strada verso la salvezza diretta mentre i biancazzurri di Peppe De Cecco iniziano a sognare in grande e sono ora attesi allo scontro di venerdì 6 Maggio (ore 20.45) all’Adriatico contro il Livorno di Novellino che ha piegato la corazzata Atalanta.
Le reti: è Soddimo al minuto numero 8 pt a trafiggere Rossi in uscita dopo esser scattato sul filo del fuorigioco per raccogliere l’invito in verticale di Cascione; al 13’st Soddimo scatta sull’out destro e suggerisce al centro, velo di Sansovini per l’accorrente Bonanni che con un colpo di biliardo gela il pubblico veneto; in pieno recupero, al 48’st, Altinier griffa la rete della bandiera granata con un tocco di misura su Pinna in uscita.
Da segnalare nella ripresa un legno colpito dal Pescarese Sansovini al termine di una bella azione personale in dribbling all’interno dell’area di rigore del Portogruaro.
Portogruaro-Pescara 1-2
Marcatori: 8’pt Soddimo (Pe), 13’ st Bonanni (Pe), 48’ st Altinier (Po)
Portogruaro: Rossi, Lanzoni (1’st Tarana), Madaschi, Cristante, Cardin, Espinal, Memushaj (19’ st Cunico), Schiavon, Scozzarella, Scarpa (12’ st Altinier), Gerardi. All. Agostinelli.
Pescara: Pinna, Del Prete, Diamoutene, Mengoni, Petterini, Gessa (42’ st Zanon), Verratti (12’ st Tognozzi), Cascione, Bonanni, Soddimo (29’ st Ma niero), Sansovini. All. Di Francesco.
Ammoniti: Cristante, Scozzarella (Po), Mengoni , Gessa, Cascione (Pe)
Arbitro: Ostinelli di Como.
Un campionato da portare a termine ed uno che dovrà essere presto programmato: nel mondo del calcio è sempre tempo di mercato. Pescara in tal senso non fa eccezione.
Al primo posto dei programmi c’è la ‘questione Lucchesi’: sarà rinnovato il contratto al Direttore Generale o meno? Se nei mesi scorsi sembrava possibile una permanenza dell’ex D.G. di Empoli, Roma e Fiorentina, ora le parti sembrano più distanti ed il divorzio la pista più percorribile (Siena in pole per lui, ma anche società estere, greche in particolare, sono sulle sue tracce).
Per la sostituzione, si fanno i nomi di Lupo ed Acri con Delli Carri ancora D.S. e Cerone possibile nuovo responsabile del settore giovanile. Sul fronte squadra, Bucchi tornerà al Napoli e Ganci partirà: ci sarà un ringiovanimento della rosa che però potrebbe perdere i gioiellini Verratti e capuano accostati all’Udinese.
Per Tore Pinna , dopo gli attestati di stima a mezzo stampa da parte di qualche dirigente, la conferma in biancazzurro non sembra più una chimera nonostante il contratto in scadenza a Giugno: “voglio ringraziare la società non solo per avermi dato la possibilità di tornare in Serie B ma anche per le belle parole spese sul mio conto. Voglio continuare a dimostrare di essere un ragazzo serio ed un grande professionista facendo vedere il mio attaccamento alla maglia biancazzurra. Se il Pescara vorrà, resterò a difendere la porta anche l’anno prossimo. E’ risaputo che vorrei restare qua e che per me Pescara è ormai una seconda casa. Ora però pensiamo alle ultime 5 partite in programma”.
Il futuro di Sansovini, bomber ex Grosseto, sarà invece sicuramente ancora tinto di biancazzurro: “ho il contratto ancora per altri 2 anni, il mio telefono in chiave mercato non suona e ne sono felicissimo. Penso solo al Pescara ed intendo onorare il mio contratto”. Infine, Di Francesco è è al centro di qualche rumors di mercato, con squadre di categoria superiore (Lecce ad esempio) date sulle sue tracce: “penso solo al Pescara ovviamente. Del futuro valuterò con la società a fine stagione”
Archiviato il ‘Marzo maledetto’ con un solo punto conquistato in cinque partite, l’entrata del mese di Aprile è coincisa con il riscatto biancazzurro: 6 punti in due gare ed il tabù trasferta finalmente sfatato dopo 5 mesi di astinenza e zero punti riportati a casa in tutto il 2011. Si respira dunque un’aria diversa al Poggio degli Ulivi con il traguardo salvezza ormai raggiunto quasi aritmeticamente ed il sogno playoff distante appena un punto. “Raggiungiamo l’obiettivo che ci siamo prefissati ad inizio stagione in modo definitivo”, dichiara ai cronisti il tecnico Di Francesco, “poi guarderemo ad altro ma senza che diventi una delusione se non dovessimo riuscire a fare di più. Ripeto: pensiamo prima a centrare la certezza della permanenza nella categoria e poi ad altro ma senza ossessione. Ora siamo lì e dobbiamo provarci giocandoci al meglio tutte le partite”. Mai come quest’anno, forse, la serie cadetta è di poco chiara decifrazione con una classifica davvero corta: “questo campionato ha riservato mille sorprese, squadre che resuscitano e poi vengono risucchiate nei bassifondi o viceversa. Ora siamo tutte lì e ci giocheremo le nostre carte fino alla fine”.
Il momento negativo è archiviato: “penso sia stata fondamentale la partita di Piacenza. L’aspetto psicologico è importante e dovremo dare continuità a quello che abbiamo fatto nelle ultime due partite. Ho rivisto negli occhi dei ragazzi la voglia di fare bene, ora è importante non ricadere nelle amnesie capitate in passato. Ricordiamo che tra i nostri problemi c’era quello delle assenze, specie in mezzo al campo con 4 o 5 indisponibilità fisse. E’ il centrocampo che dà equilibrio ad una squadra e da esso dipende sia la fase offensiva che quella difensiva. Ora serriamo i ranghi con la speranza di recuperare più uomini possibili, da Cascione a Tognozzi, ma anche Sansovini che prima di Piacenza ha avuto qualche problemino alla spalla”. Alle porte c’è l’insidiosa partita del ‘Del Duca’ al cospetto di una squadra che non può più errare e venderà cara la pelle: “è per entrambe una gara importante, andiamo ad Ascoli con massimo rispetto per loro ma consapevoli delle nostre qualità. Prepareremo la partita al meglio durante tutta la settimana, sappiamo di avere di fronte una squadra che lotta sempre fino alla fine, dal grande carattere e che non molla mai. Un po’ come il suo allenatore, la cui mano è ben visibile. Partono con un 4-5-1 che poi varia, attaccano e difendono in modo molto compatto. Cercheremo di impostare la partita con la stessa mentalità di Piacenza, cercheremo di prendere palla alti e verticalizzare”. Ad Ascoli mancherà il pubblico: “dispiace che mancheranno i nostri tifosi”, chiosa Di Francesco, “anche a livello inconscio la loro presenza spinge a dare quel qualcosa in più. Sappiamo che è una gara importante e molto sentita, daremo il massimo”.
Ex di turno della delicata gara di Ascoli, Luca Ariatti è tra i protagonisti del rilancio biancazzurro: da quando è rientrato in squadra, in tandem con Verratti nella linea mediana, sono arrivate due vittorie in altrettante gare. La sua esperienza ed il suo senso tattico sono stati decisivi nella duplice zampata biancazzurra: “metto a disposizione quel che è il mio modo di essere e le mie qualità a livello tecnico, caratteriale e di esperienza. Sono stati importanti i recuperi, il fatto di avere più alternative e giocatori con più minuti nelle gambe, penso a me ma anche a Bucchi e Gessa ad esempio. Questa squadra con tutto l’organico al completo se la gioca con chiunque”. Sembra lontano già anni luce la mini-crisi di Marzo: “si respira un’aria diversa rispetto al post partita di Modena, a livello generale è tutta un’altra atmosfera. Sabato ho respirato in campo il fatto che si doveva vincere per non avere il sapore di un’occasione persa: lì c’è stato il salto di qualità mentale secondo me. Ci siamo ricompattati, due vittorie senza subire gol”.
Dall’incubo di essere risucchiati alla possibilità di centrare gli spareggi promozione il passo è stato breve: “In Serie B fare due risultati pieni in modo consecutivo fa cambiare prospettive. Comunque noi dobbiamo raggiungere la salvezza matematica il prima possibile e poi non adagiarsi su quanto fatto giocandoci le nostre possibilità per salire quel gradino in più che tutti sappiamo. Guardiamo agli avversari di turno e pensiamo a lavorare bene senza rivolgere la mente al Torino, al Livorno, alla Reggina, al Padova che può rientrare, al Vicenza e alle altre. Guarderemo la classifica solo a fine campionato”. Sette partite per puntare ad un sogno, partendo dal derby di Ascoli: “Aver ritrovato fiducia e tratto insegnamento dal periodo negativo è e sarà importante per il finale di stagione. Ora pensiamo all’Ascoli. Il caldo può essere un fattore, ne risente lo spettacolo ed il ritmo della gara. Dato l’orario strano per una partita, le 12.30, una novità per molti ma non per me che l’ho conosciuto lo scorso anno, il caldo sarà un elemento importante così come l’alimentazione. Ho ricordi positivi della mia esperienza ad Ascoli, di tanto tempo fa ormai. Ho conosciuto mia moglie là ed è una città che fa parte della mia vita ormai, ma non penso a questo: sarà una partita fondamentale come lo è stata Piacenza e come lo sarà quella con il Frosinone. In più è un derby, sappiamo che i tifosi ci tengono in modo particolare e daremo il massimo. Andremo ad Ascoli per fare la nostra partita dopo aver sfatato finalmente il tabù trasferta e questa cosa può anche averci liberato psicologicamente”.
Il Padova veste i panni del corsaro ed espugna Pescara, strozzando in gola al pubblico pescarese l’urlo ‘playoff stiamo arrivando’: 2-0 il risultato in favore degli ospiti allo stadio Adriatico, campo di gioco dove gli abruzzesi hanno raccolto ben 31 dei 42 punti complessivamente totalizzati. Una doppietta di Ardemagni , infatti, al 19’ e al 48’ della ripresa condanna il Pescara alla seconda sconfitta consecutiva (1 solo punto conquistato nelle ultime 4 gare) regalando al tempo stesso la prima vittoria esterna al Padova in stagione (veneti che tornano al successo dopo 9 turni): questo è dunque l’esito, poco preventivabile in realtà alla vigilia, dello scontro tra gli uomini di Di Francesco e quelli di Dal Canto (appena insediatosi dopo l’esonero di Calori).
Funziona la cura Dal Canto, traghettatore pro tempore (Cagni e Colomba in ballottaggio), che dopo il successo nella terra dannunziana culla la speranza di continuare la sua avventura sulla panchina della prima squadra: il vulcanico presidente Cestaro lo congederà, rispedendolo in Primavera, dopo un bel successo esterno? Primo tempo che non riserva emozioni, se si eccettuano una traversa di Italiano al 34’ (legno replicato nella ripresa dal biancazzurro Bucchi) ed una buona occasione sventata da Pinna al 47’ su conclusione ravvicinata di Ardemagni, e dopo 5’ di recupero dovuto alle numerose le interruzioni di gioco, le due squadre, tra la delusione del pubblico di casa, mandano in archivio un soporifero primo tempo, parzialmente ravvivato dalle due occasioni di marca veneta descritte in precedenza.
Ripresa all’insegna di un Padova più brillante e ben messo in campo, mentre il Pescara, che doveva fare la partita, conferma il momento di crisi di rendimento e prestazioni. Le reti sono diretta conseguenza dello sviluppo del match: al 19’ De Paula dalla sinistra trova tutto solo Ardemagni che ha gioco facile nel battere Pinna (vano il tentativo in extremis di Mengoni); in pieno recupero, al 47’, ancora Ardemagni scatta sul filo del fuorigioco e trafigge il portire di casa per il definitvo 0-2. Si interrompe dunque dopo 747 minuti l’imbattibilità tra le mura amiche della squadra pescarese..
Pescara-Padova 0-2
Marcatori: 19’ e 47’ stst Ardemagni (PD) Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Berardocco (22’ st Giacomelli), Tognozzi, Bonanni, Stoian (1’ st Verratti), Ganci (18’ st Bucchi), Sansovini. All. Di Francesco. A disp. Bartoletti, Soddimo, Diamoutene, Del Prete, Giacomelli. Padova: Cano, Crespo, Cesar (33’ st Portin), Renzetti, Legati, Jidayi, Italiano, Bovo (23’ pt Gallozzi), El Sharawii, De Paula (25’ st Hochstrasser), Ardemagni. All. Dal Canto. A disp. Agliardi, Trevisan, Rabito, Di Nardo.
Arbitro: Sig. Ciampino di Palazzino coadiuvato dagli assistenti Chiocchi e Zogno rispettivamente di Foligno e Bari (IV uomo: Sig. Coccia)
Ammoniti: Zanon , Mengoni (P), Hochstrasser (PD)
Note: Presentata la nuova canzone ‘Alè Pescara’ scritta ed interpretata da G. Paglarone. Marco Verratti è stato convocato con la nazionale under 19 di Daniele Zoratto per una gara amichevole tra Italia e Olanda che si terrà giovedì 24 al “Rocchi” di Viterbo, mentre Adrian Stoian sarà in Slovenia con l’under 21 romena per una gara amichevole prevista per il 29 marzo. Spettatori totali: 7375 (4332 tagliandi venduti, 3043 abbonati).
Aveva già debuttato in Serie B per una manciata di minuti contro Empoli ed AlbinoLeffe, ma la partita con la Reggina ha rappresentato il vero e proprio battesimo di Luca Berardocco nella serie cadetta e, conseguentemente, con la maglia del Pescara: centrocampista classe 1991, dopo tantissime presenze da titolare con la Berretti e la Primavera negli ultimi anni, quest’anno è approdato in pianta stabile in prima squadra complici anche i tantissimi infortuni che nelle ultime settimane hanno falcidiato la linea mediana del tecnico Eusebio Di Francesco ed a Grosseto è partito addirittura titolare.
Piedi buoni, ottima visione di gioco con grandi doti tattiche, buona quantità nonostante non possegga un fisico da corazziere: questo dicono di lui diversi addetti ai lavori e nelle ultime sessioni di calciomercato il giocatore è stato spesso accostato ad altri club, sia di categoria inferiore per ‘farsi le ossa’ sia di maggiore spessore per un investimento ritenuto “sicuro in prospettiva”. Le sue grandi doti da regista puro, con un calcio mancino che lo rendono anche specialista nei calci piazzati, si evincono dalle aperture millimetriche e dalla capacità di dettare il passaggio smarcante e di leggere in anticipo lo svolgimento dell’azione. «Il mio esordio è stato emozionante» – racconta il giovane centrocampista a ForzaPescara.TV– «avevo già giocato poco con l’Empoli ed AlbinoLeffe, ma con la Reggina ho giocato parecchi minuti. È stata una grande emozione poter giocare nello stadio della mia città. Quando ero piccolo venivo sempre all’Adriatico e quasi non mi sembra vero essere ora un giocatore del Pescara.Sono mancino e mi piace giocare la palla. In campo corro molto e cerco di ispirarmi ai più grandi giocatori nel mio ruolo. In particolare Andrea Pirlo del Milan, che ritengo il miglior giocatore al mondo nel ruolo di regista davanti la difesa. Sono giovane ed ho ancora tanto da imparare».
Mister Di Battista, tecnico della Primavera, dice di lui: «Sicuramente dei classe ’91 è uno dei ragazzi più rappresentativi ed ha giocato sin da piccolo nelle giovanili del Pescara. E’ un ragazzo straordinario. Dal punto di vista tecnico-tattico ha una grande padronanza della palla, grande capacità di lettura ed un buon calcio. Non ha il cambio di passo, è più compassato che dinamico. E’ un po’ un giocatore alla Pizarro, le caratteristiche sono queste, ma è in grado di ricoprire più ruoli in mezzo al campo. Penso che come lo stia gestendo mister Di Francesco sia il modo migliore per inserirlo e farlo crescere». Da Tognozzi a Sebastiani, da mister Di Francesco a tutti i compagni, per Berardocco sono solo lodi: sarà lui il playmaker del futuro?
Il Pescara vince e convince raccogliendo 6 punti in quattro giorni (compreso il recupero con l’Empoli di martedì 22) e toccando quota 41 punti in classifica: sono Mengoni e Bonanni nel primo tempo (22’ e 43’) a piegare la flebile resistenza dell’Albinoleffe e a proiettare i biancazzurri in piena zona playoff. L’Albinoleffe, giunto a Pescara in formazione fortemente rimaneggiata tra squalifiche ed infortuni (anche il Pescara, tuttavia era a ranghi ridotti per i medesimi motivi), torna in Lombardia a mani vuote al termine di una gara dove le consuete doti di grinta e determinazione sono parzialmente latitate (anche prima dell’inferiorità numerica maturata per l’espulsione di Garlini sul finale di primo tempo).
Pinna raggiunge i 593 minuti di imbattibilità interna, mentre tra i seriani da segnalare due importanti ricorrenze: Bergamelli tocca quota 100 presenze tra i professionisti mentre Bombardini colleziona il gettone di presenza numero 200 in Serie B.
Al 22’ Pescara in vantaggio punizione calciata da Bonanni dalla sinistra, palla che attraversa tutta l’area di rigore e trova Giacomelli pronto a rimettere al centro per lo stacco vincente di testa di Mengoni, appostato a due passi dalla linea di porta, che sigla così il suo terzo gol stagionale. Al 43’ il raddoppio biancazzurro su perfetta realizzazione di uno schema: corner battuto da Gessa, velo di Verratti per la ‘rasoiata’ dalla distanza di Bonanni che trafigge per la seconda volta Layeni.
Al triplice fischio del signor Bagalini di Fermo, dopo 5’ di recupero, le due squadre mandano il match in archivio con il risultato di 2-0 in favore del Pescara targato Di Francesco.
Pescara-Albinoleffe
Marcatori: 22’pt Mengoni (P), 43’pt Bonanni (P)
Pescara: Pinna, Del Prete, Olivi, Mengoni, Petterini, Gessa (24’st Soddimo), Verratti, Tognozzi, Bonanni, Giacomelli (41’ st Berardocco), Sansovini (31’st Ganci). All Di Francesco. A disp. Bartoletti, Ganci, Diamoutene, Capuano, Maniero.
Albinoleffe: Layeni, Garlini, Sala, Bergamelli, Piccinni, Grossi (1’st Zenoni c.), Mingazzini, (6’st Pesenti) Hatemaj, Foglio, Bombardini (41’st Girasole), Torri. All. Mondonico (in panchina Fortunato). A disp. Offredi, Salvi, Passoni, Luoni.
Arbitro: Sig. Bagalini di Fermo coadiuvato dagli assistenti Evangelista e Vallesi rispettivamente di Avellino ed Ascoli Piceno.
Espulsi: Garlini (A) al 39’ pt per doppia ammonizione (primo ‘giallo’ al 21’)
Ammoniti: Mengoni (P)
Note: i seriani Bergamelli e Bombardini festeggiano rispettivamente la presenza numero 100 tra i professionisti e numero 200 in Serie B. Prima del match, il Presidente pescarese De Cecco ha omaggiato l’allenatore lombardo Mondonico con una targa. Spettatori totali 5916
Si conclude con un pari a reti bianche il match tra Pescara e Triestina valevole per la terza giornata del girone di ritorno in Serie B: i biancazzurri ,contratti e privi di idee, non riescono dunque a portare a casa 3 fondamentali punti per rincorrere il sogno playoff e devono accontentarsi di un segno X che lascia l’amaro in bocca.
I risultati dagli altri campi, infatti, unita alla partita in meno da recuperare il 22 Febbraio con l’Empoli (gara rinviata per impraticabilità di campo) avrebbero consentito a Pinna e Soci di inserirsi nei quartieri altissimi della graduatoria in caso di successo. Sul fronte opposto, continua la striscia positiva della Triestina di Salvioni (6 punti in 4 partite con il nuovo tecnico in panchina) che non vuole abbandonare assolutamente il treno salvezza. Partita priva di grosse emozioni ed importanti spunti tecnici se si eccettuano un paio di occasioni capitate sui piedi di Nicco e Petterini (tiri dalla distanza neutralizzati da Colombo) ed un insidioso colpo di testa di Cascione vanificato dall’estremo difensore ospite.
La Triestina, ben messa in campo e grintosa, ha cercato di agire di rimessa ma non è stata in grado di mettere a segno il colpaccio. Da segnalare, oltre all’opaco esordio dal primo minuto di Bucchi, le veementi proteste pescaresi per un presunto penalty per fallo su Sancovini non concesso dal Direttore di Gara.
Pescara-Triestina 0-0 Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Nicco, Cascione, Bonanni (19’ st Ariatti), Verratti (30’ st Gessa), Bucchi (9’st Stoian), Sansovini. All. Di Francesco. (A disp. Bartoletti, Diamoutene, Capuano, Del Prete). Triestina: Colombo, Longhi (34’ pt Sabato), D’Ambrosio, Cottafava, Malagò, Lunardini (11’ st Gissi), Gerbo (21’ st Bariti), Antonelli, Miramontes, Testini, Marchi. All. Salvioni (A disp. Viotti, Della Rocca, Longoni, D’Aiello).
Arbitro: Sig. Andrea Corletto di Castelfranco veneto coadiuvato dagli assistenti Segna ed Argiento rispettivamente di Roma e Frattamaggiore (IV Uomo: Sig. Operato di Isernia).
Ammoniti: Cottafava, Miramontes (T)
Note: spettatori totali 6132 per un incasso lordo di € 33394 (spettatori paganti3089, abbonati 3043).