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  • Serie B, oggi doppio posticipo. Verona-Sassuolo promette spettacolo

    Serie B, oggi doppio posticipo. Verona-Sassuolo promette spettacolo

    Due posticipi di fuoco in questo turno di Serie B: alle 19 Modena e Juve Stabia si giocano punti d’oro in ottica play off, con i Canarini che sanno di non poter sbagliare per non perdere terreno mentre i campani sono lanciatissimi. Alle 21 però la partita che rappresenta la madre di tutte le sfide stagionali: al Bentegodi il Verona affronta il Sassuolo, capolista indiscussa di questo campionato che farà cosi visita a quella che sembra la rivale più accreditata per il primato.

    MODENA-JUVE STABIA
    Un Modena a caccia del riscatto e senza successi da ben quattro partite ha necessità di vincere contro la Juve Stabia, capace nelle ultime sei giornate di vincere cinque volte arrendendosi solo alla capolista Sassuolo. In vista di questa sfida Marcolin recupera Signori che rientrerà al posto di Moretti mentre in avanti largo a Pagano e Lazarevic che agiranno a supporto di Ardemagni. Dall’altro lato Braglia, che curiosamente giocherà in uno stadio “omonimo”, dovrà rinunciare a Mbakogu infortunato e Figliomeni squalificato. Acosty e Murolo verranno schierati in sostituzione degli stessi.

    Le probabili formazioni di Modena-Juve Stabia:
    MODENA (3-4-3): Colombi; Gozzi, Zoboli, Perna; Nardini, Dalla Bona, Signori, Minarini; Pagano, Ardemagni, Lazarevic. Allenatore: Marcolin.
    JUVE STABIA (4-3-3): Nocchi; Baldanzeddu, Murolo, Scognamiglio, Gorzegno; Genevier, Mezavilla, Caserta; Erpen, Cellini, Acosty. Allenatore: Braglia.

    Sassuolo
    Sassuolo atteso da un match difficile © Dino Panato/Getty Images

    VERONA-SASSUOLO
    Il giorno della grande sfida è arrivato. Stasera al Bentegodi in campo Verona e Sassuolo per quello che rappresenta il big match dell’intero campionato. Il team neroverde mira deciso ai tre punti per allungare ancora di più ma dall’altro lato c’è un Verona che ha momentaneamente perso il secondo posto in classifica e che mira a riconquistarlo. Mandorlini recupera il portiere Rafael ma convive con il doppio dubbio legato a Moras e Hallfredsson, convocati ma non al top. Tanto che il primo dovrebbe cominciare dalla panchina. Dall’altro lato torna Missiroli in mezzo al campo con Valeri che sembra favorito su Chibsah per una maglia da titolare. Per il resto non dovrebbero esserci sorprese.

    Le probabili formazioni di Verona-Sassuolo
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Ceccarelli, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Grossi. Allenatore: Mandorlini.
    SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Gazzola, Marzorati, Terranova, Longhi; Valeri, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Pavoletti, Boakye. Allenatore: Di Francesco.

  • Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Colpaccio del Sassuolo che con un sonoro 3 a 0 espugna il Manuzzi di Cesena conquistando i primi tre punti in campionato. Troppo brutta per essere vera la formazione di casa che evidentemente ancora non si è ripresa del tutto dopo la retrocessione maturata l’anno scorso. Il Sassuolo invece si dimostra in palla, sbloccando il match nella prima mezz’ora e legittimando il successo nella ripresa. Esordio da incorniciare sulla panchina emiliana per Di Francesco, mentre dall’altro lato grossa delusione per Campedelli.

    Ad aprire le marcature è Pavoletti, ma nella ripresa sono due rigori, quelli di Terranova e Troiano a chiudere i conti, complice anche l’espulsione di Rossi per fallo da ultimo uomo. Insomma, una serata perfetta per il Sassuolo, da dimenticare in fretta per il Cesena. Campedelli schiera i suoi con un classico 4-4-2. Davanti a Ravaglia pacchetto difensivo formato da Caldirola e Brandao interni con Comotto e Rossi laterali. Cabina di regina affidata a Iori e Tabanelli con Gessa e D’Alessandro sulle corsie esterne. In avanti accanto a Succi c’è Graffiedi, preferito a Lapadula.

    Dall’altra parte Di Francesco schiera i suoi con un modulo più spregiudicato rispetto a quello dei bianconeri: il 4-3-3. Davanti a Pomini retroguardia formata da Gazzola e Longhi laterali con Bianco e Terranova esterni. In mezzo al campo Valeri, Magnanelli e Missiroli mentre il tridente è formato da Troianiello, Pavoletti e Berardi. Fuori a sorpresa sia Marzorati che Catellani. Male sotto il punto di vista il Cesena che ha badato solo a difendersi ma che sfiora per il primo il gol con una traversa colpita da Iori dopo un fendente da metà campo.

    Eusebio Di Francesco © Maurizio Lagana/Getty Images

    Alla mezz’ora si sblocca la gara grazie ad un colpo di testa di Pavoletti su assist di Missiroli. Nella ripresa i neroverdi chiudono il match: è il quarto d’ora quando Troianiello, imbeccato da Berardi viene steso in area da Rossi. Pinzani decreta il rosso nei confronti del difensore cesenate e il calcio di rigore che Terranova realizza. Campedelli getta nella mischia Favalli e Lapadula, dall’altra parte però Di Francesco inserisce Troiano e Catellani per chiudere anzitempo la gara e lo fa visto che al 28’ Caldirola commette fallo da rigore su Troiano.

    Lo stesso neo entrato si occupa del tiro dagli undici metri e non sbaglia. Gara che ormai non ha più nulla da dire, con il Cesena che a questo punto deve cominciare a pensare, in questi ultimi giorni, di intervenire corposamente sul mercato poiché le lacune sono tante e sono venute tutte a galla in questa gara. Dal canto suo il Sassuolo nonostante l’avvicendamento in panchina tra Pea e Di Francesco non ha cambiato rotta rispetto alla scorsa stagione,  rivendicando così un posto da protagonista nella stagione appena iniziata. E non potrebbe essere altrimenti visto che l’organico, rispetto a qualche mese fa, non è stato affatto stravolto. Cesena-Sassuolo, dunque, ha dato indicazioni completamente opposte. Nel prossimo turno Sassuolo in casa con il Crotone mentre per il Cesena c’è la trasferta in casa di un Vicenza che sta cercando di riorganizzarsi dopo il ripescaggio di qualche giorno fa.

  • Cesena-Sassuolo chiude il primo turno. Di Francesco fa esordire Catellani

    Cesena-Sassuolo chiude il primo turno. Di Francesco fa esordire Catellani

    Si conclude stasera la prima giornata di Serie B. A mandare in archivio il primo turno la sfida del Manuzzi tra il Cesena, ritornato nella cadetteria dopo la retrocessione maturata qualche mese fa e il Sassuolo, la cui delusione per il mancato approdo in Serie A dopo i play off persi con la Sampdoria ormai è smaltita. Si può tranquillamente considerare un big match vista la caratura dei due organici e le ambizioni sia di bianconeri che di nerovedi. Una gara che almeno alla vigilia, dunque, promette grande spettacolo.

    Entrambi i team presentano nuove guide tecniche: ad allenare i romagnoli in questa stagione sarà il fratello del presidente Campedelli. Una scelta inedita nella storia della cadetteria e per la quale c’è molta curiosità. Dall’altra parte invece toccherà ad Eusebio Di Francesco raccogliere la pesante eredità di Fulvio Pea. Cesena che scenderà in campo con il più classico dei moduli, il 4-4-2. Davanti al portiere Ravaglia difesa formata da Caldirola e Brandao centrali, con Ceccarelli e Rossi laterali. In cabina di regina Iori e Tabanelli mentre sugli esterni agiranno Gessa e D’Alessandro. In avanti la coppia formata da Succi e Lapadula.

    Andrea Catellani © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Più offensiva invece lo schema che verrà adottato da Di Francesco. Un 4-3-3 che davanti a Pomini vedrà impegnati Bianco e Terranova nel ruolo di centrali. A completare la difesa Marzorati e Longhi. Il trio di centrocampo sarà formato da Gazzola, Valeri e Magnanelli mentre davanti, stante l’assenza dell’infortunato Masucci, agiranno Troianiello, Missoroli e l’ultimo arrivato Catellani. Solo panchina invece per il giovane dell’Under 21 Laribi, a meno di clamorose novità dell’ultima ora.

    Le probabili formazioni di Cesena-Sassuolo:
    CESENA(4-4-2): Ravaglia; Ceccarelli, Caldirola, Brandao, Rossi; Gessa, Iori, Tabanelli, D’Alessandro; Succi, Lapadula. Allenatore: Campedelli
    SASSUOLO(4-3-3): Pomini; Marzorati, Bianco, Terranova, Longhi; Gazzola, Valeri, Magnanelli; Troianiello, Missiroli, Catellani. Allenatore: Di Francesco

  • Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Fulvio Pea è il nuovo allenatore del Padova. Ha comunicarlo con una nota sul proprio sito ufficiale è stata proprio la società biancoscudata. “Siamo stati un po’ in silenzio in questo periodo perché non avevano fatti concreti da comunicare. – ha dichiarato il presidente Marcello Cestaro Adesso posso dire che la scelta è andata su mister Pea e che siamo convinti di aver fatto un’ottima scelta. Siamo partiti da diesse e mister, certi di costruire con loro una squadra competitiva. Ne approfitto per mandare un saluto a tutti gli sportivi che hanno a cuore i nostri colori”.

    Una scelta, quella del tecnico ex Sassuolo, che fa presagire un’annata da protagonista per la formazione veneta, considerando che l’allenatore fino a qualche anno fa alla guida della Primavera dell’Inter aveva ricevuto nelle scorse settimane anche delle proposte dalla Serie A, in primis dalla Lazio che poi ha virato su Petkovic e subito dopo dal Catania, che proprio oggi ha annunciato l’arrivo di Maran. L’accordo con Pea è giunto dopo appena due colloqui nel giro di 48 ore, il primo a Bologna venerdì pomeriggio, il secondo a Dueville ieri.

    Fulvio Pea © Claudio Villa/Getty Images

    L’ennesima novità da parte del presidente Cestaro che ha deciso di cambiare un po’ tutto visto che pochi giorni fa aveva dato uno scossone alla società nominando come nuovo direttore generale Luca Baraldi e mentre nel ruolo di direttore sportivo è stato chiamato Fabrizio Salvatori. A spingere il patron dei veneti alla scelta di Pea non solo gli ottimi risultati complessivi raggiunti dal Sassuolo, ma anche il doppio confronto contro il Padova in questa stagione. Battuta cosi la concorrenza di Di Francesco, legato contrattualmente con il Lecce e che era un altro dei candidati alla panchina biancorossa.

    Mercoledì ci sarà la presentazione del nuovo tecnico. Capitolo mercato. Su indicazioni dello stesso Pea si seguono il centrocampista australiano Valeri, anche se c’è da battere la concorrenza del Bologna, ma anche i giovani Romanò e Longo della Primavera interista. Non sarà facile, tuttavia, portarli in Veneto per via dell’agguerrita concorrenza.

  • Lecce, esonerato Di Francesco arriva Cosmi

    Lecce, esonerato Di Francesco arriva Cosmi

    Eusebio Di Francesco non è più l’allentore del Lecce. La sconfitta rimediata a Napoli sabato sera, come prevedibile, è costata cara all’ex tecnico del Pescara sollevato dal suo incarico ieri al termine di un summit della dirigenza salentina nonostante avesse ancora l’appoggio totale della squadra che però non è bastato ad evitargli l’esonero.

    Serse Cosmi è il nuovo allenatore del Lecce | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Al suo posto in panchina è stato chiamato Serse Cosmi che torna in sella dopo la breve parentesi di Palermo firmando un contratto fino al termine di questa stagione con opzione anche per il 2012-2013 in caso dovesse guidare il Lecce alla salvezza. Una permanenza in Seria A abbastanza complicata da centrare visti i 6 punti che separano la squadra giallorossa dalla zona salvezza attualmente a quota 14 punti.
    L’ex allenatore, tra le altre, di Perugia, Udinese, Brescia e Livorno farà il suo esordio sabato pomeriggio alle 18:00 nella sfida suggestiva di Via del Mare contro l’ “odiata” Lazio essendo Cosmi un sostenitore della Roma. Strano caso del destino anche nella sua ultima avventura su una panchina di A, a Palermo l’anno scorso, Cosmi, che era subentrato alla 28esima giornata al posto di Delio Rossi, fece il suo esordio contro la Lazio, ma all’Olimpico; la gara andò male perchè i biancocelesti s’imposero 2-0. Questo il comunicato ufficiale della società salentina:

    L’U.S. Lecce comunica di aver risolto in data odierna il rapporto di collaborazione con il Sig. Eusebio Di Francesco al quale desidera esprimere, unitamente al suo staff, un sentito ringraziamento per l’opera fin qui svolta con totale dedizione e competenza professionale. L’U.S. Lecce comunica inoltre di aver raggiunto un accordo con il Sig. Serse Cosmi per la conduzione tecnica della prima squadra“.

    Di Francesco, al suo primo incarico in Serie A dopo la promozione dalla Lega Pro e la positiva stagione in cadetteria con il Pescara, lascia il Lecce in fondo alla classifica con soli 8 punti ottenuti nelle 13 gare disputate frutto di sole due vittorie, a Bologna e a Cesena alla terza e alla 11esima di campionato, e due pareggi rimediando nel corso della stagione ben 9 sconfitte non vincendo mai tra le mura amiche del Via del Mare.

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  • Lavezzi e Cavani trascinano il Napoli, Lecce travolto 4-2

    Lavezzi e Cavani trascinano il Napoli, Lecce travolto 4-2

    Dovevano arrivare i 3 punti per non perdere definitivamente il treno scudetto e così è stato: reduce da due pareggi di fila al San Paolo con Lazio e Juventus e con una vittoria che mancava da troppo tempo in campionato, dallo scorso 26 ottobre, il Napoli questa volta non stecca e travolge un Lecce sempre più ultimo in classifica per 4-2. Un sollievo per la squadra di Mazzarri che mantiene inalterato lo svantaggio dalla vetta e potrà così preparare nel migliore dei modi la gara di Villarreal arrivando a questo decisivo appuntamento di Champions League con un morale diverso.

    Napoli | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Grandi protagonisti della gara Lavezzi e Cavani, il primo sempre prezioso per le sue giocate in velocità, il secondo, che ha recuperato in extremis dall’infortunio, sempre letale sottoporta e autore di una doppietta.
    Mazzarri, in vista della trasferta in terra spagnola che potrebbe dare ai partenopei la qualificazione agli ottavi di finale di Champions, decide di far rifiatare Cannavaro, Campagnaro, Gargano e Hamsik, inserendo i due argentini Fideleff e Fernandez in difeda, Dzemaili in mediana e Pandev alle spalle di Cavani. Il tecnico dei salentini Di Francesco schiera i suoi secondo un 5-3-2 abbottonato cercando di far scoprire il Napoli per colpirlo in con rapidi contropiedi.

    Sotto una pioggia battente, sono i padroni di casa a spingere sull’acceleratore e dopo un aver preso le giuste misure al Lecce passano in vantaggio al 26′ con Lavezzi dopo una bella azione personale sull’out di sinistra che trova la complicità di Benassi imperfetto sul tiro dell’attaccante argentino. Il raddoppio non tarda ad arrivare, è da poco passata la mezz’ora quando Pandev trova il corridoio giusto per servire Cavani che libero in area mette alle spalle del portiere giallorosso. Al 40′ è Dzemaili a legittimare la supremazia del Napoli siglando la terza rete con una conclusione sporca dal limite dell’area che praticamente chiude la gara.

    Si va al riposo sul 3-0 per il Napoli che nella ripresa continua a rendersi pericoloso con Lavezzi ma è il Lecce a trovare il gol alla prima disattenzione difensiva degli azzurri con il giovane Muriel, l’unica nota positiva di questo Lecce, che resiste alla carica di Aronica e supera De Sanctis. Dopo la consueta girandola di sostituzioni che porta in campo anche Hamsik al posto di Inler, arriva il colpo del ko a 8 minuti dal termine ancora merito di un irresistibile Lavezzi che serve a Cavani un 4-1 facile facile per il suo settimo centro stagionale.
    Nel finale c’è solo il tempo di annotare il 4-2 definitivo siglato di testa da Corvia sugli sviluppi di un calcio d’angolo in pieno recupero che non eviterà un’altra settimana difficile ai salentini. Piove sul bagnato per Di Francesco che non solo viene espulso per proteste dal direttore di gara Romeo ma che vede l’esonero dietro l’angolo.

  • Napoli – Lecce, ultima chiamata scudetto per i partenopei

    Napoli – Lecce, ultima chiamata scudetto per i partenopei

    Quella di stasera è una partita fondamentale per il Napoli di Mazzarri. Dopo la delusione per il 3-3 con la Juventus subendo la rimonta dei bianconeri quando sul 3-1 avevano ormai la partita in pugno, i partenopei vogliono riscattarsi immediatamente e fare bottino pieno contro il fanalino di coda della Serie A Lecce, una gara nella quale l’obiettivo è la vittoria ad ogni costo per non rimanere troppo attardati dalla vetta della classifica attualmente occupata dal Milan.

    Walter Mazzarri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Sono infatti 10 i punti che al momento separano azzurri dai rossoneri che ieri si sono imposti a Genova per 2-0, un altro passo falso difficilmente consentirebbe al Napoli di poter rientrare nella lotta scudetto a meno di un calo vertiginoso delle squadre che stanno davanti. Nonostante al San Paolo arrivi una squadra in netta crisi, la truppa di Mazzarri deve fare molta attenzione perchè il Lecce ha disperato bisogno di fare punti e la differenza potrebbe farla appunto la motivazione, i salentini voglioni tirarsi fuori da una situazione pericolosa mentre quella del Napoli potrebbe essere offuscata dall’impegno in Champions League nella trasferta decisiva di Villarreal di mercoledì che potrebbe regalare al club di De Laurentiis una storica, e all’inizio impensabile visto il girone di ferro nel quale era stato inserito con Bayern Monaco e Manchester City oltre che agli spagnoli, qualificazione agli ottavi di finale della più importante competizione continentale. Il presidente però ha chiesto ai suoi 12 punti da qui a Natale, in pratica vincere tutte le restanti 4 partite prima di chiudere il 2011.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mazzarri recupera il bomber Cavani che però partirà dalla panchina e pronto ad entrare in campo in caso di necessità. Il tecnico partenopeo non vuole rischiare la sua punta di diamante, dopo essere stato costretto già a farne a meno contro la Juventus; in attacco così dovrebbe esserci ancora Pandev, autore di una doppietta alla Juventus lunedì. Alle sue spalle i soliti Hamsik e Lavezzi, a uno dei due però potrebbe essere concesso di rifiatare con un probabile inserimento sulla trequarti di Santana. A centrocampo ad affiancare Inler ci sarà Dzemaili e non Gargano mentre sulla fasce Maggio giocherà come al suo solito a destra e Dossena riprenderà il suo posto sulla sinistra con Zuniga in panchina; rivoluzione in difesa dove con Aronica, davanti a De Sanctis, giocheranno i due argentini arrivati quest’estate Fideleff e Fernadez con Campagnaro in panchina e capitan Cannavaro neanche convocato.

    Il tecnico giallorosso Di Francesco proverà a far scoprire il Napoli per poi colpirlo in contropiede: un 5-3-2 con Benassi tra i pali, difensori centrali Oddo, Tomovic ed Esposito con Cuadrado e Mesbah sulle corsie laterali a spingere duellare con Maggio e Dossena, centrocampo muscolare con Strasser, Obodo e Grossmuller, in attacco spazio a Corvia e al giovane Muriel.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – LECCE (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fideleff, Aronica, Fernandez; Maggio, Dzemaili, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev.
    Panchina: Rosati, Campagnaro, Zuniga, Gargano, Santana, Lucarelli, Cavani.
    Allenatore: Mazzarri.

    LECCE (5-3-2): Benassi; Cuadrado, Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Grossmuller; Muriel, Corvia.
    Panchina: Julio Sergio, Ferrario, Pasquato, Bertolacci, Brivio, Piatti, Di Michele.
    Allenatore: Di Francesco.

  • Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    La Roma gioca una partita strepitosa: ritmi sempre alti, possesso di grande qualità, costante movimento senza palla unito a disciplina tattica, concentrazione e cattiveria agonistica. Il risultato sconta la imbarazzante imprecisione sotto porta degli attaccanti. La nota negativa è il gol subito al primo pericolo e le occasioni o quasi-occasioni concesse nel finale in sporadici momenti di puro sbandamento. Il Lecce fa davvero poco: è bravo a rimanere sempre in partita, ma ciò accade più per demerito dei giallorossi. La squadra di Di Francesco non riesce a mordere le caviglie degli avversari e non sa proporre ripartenze organizzate.

    Roma | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 6 Inoperoso.

    Rosi 6 Partita senza grandi squilli offensivi, ma comunque giocata su buoni livelli di concentrazione.

    Kjaer 5,5 Anticipa sempre l’attaccante con interventi puliti e regna sul gioco aereo, ma si perde Bertolacci sul gol leccese e dopo rischia di far capitolare la squadra con qualche incertezza di troppo.

    Heinze 6 Match senza sbavature fatto di attenzione e concretezza. Sul gol forse poteva aiutare Kjaer.

    Taddei 7 Grande prestazione da terzino per il brasiliano. Nel primo tempo spinge come un treno regalando un assist al bacio sfruttato da Pjanic per l’1-0. Nella ripresa dimostra di stare bene fisicamente e continua la fase offensiva di qualità senza scordare quella difensiva.

    Gago 7,5 E’ una diga. Fa il mediano dai piedi buonissimi segnando un bel gol con un tiro da fuori.

    De Rossi 7,5 Gioca una partita immensa di intensità e concentrazione. Sradica tanti palloni dai piedi degli avversari e gestisce il possesso con grande qualità e visione di gioco.

    Pjanic 7,5 Completa la grande prestazione del centrocampo romanista. Il suo ottimo palleggio impone alti ritmi di circolazione della palla ad un tasso di precisione invidiabile. Segna con un puntuale inserimento in area. Nel secondo tempo cala un pochino, ma la prestazione rimane da incorniciare.

    Lamela 6,5 Accarezza la palla con sapienza e scatta con grande rapidità. E’ nel vivo del gioco e sforna un assist e palle filtranti sempre potenzialmente decisive. Macchia la prestazione col gol fallito solo davanti ad Julio Sergio.

    Bojan 4,5 Gioca una partita di alto livello sotto il profilo dei movimenti, della corsa e della partecipazione attiva e di qualità alle manovre della squadra. Il problema è che fallisce almeno tre colossali occasioni da rete che tengono il Lecce sempre in partita.

    Osvaldo 6 E’ il più in ombra dei giallorossi: un pò impacciato e impreciso quando in due occasioni non fa il bomber. Ma la strepitosa rovesciata che insacca in rete valeva il prezzo del biglietto. Peccato che l’errore della terna cancelli un gesto tecnico stupendo. Totti 6 (dal 23′ s.t.) A sorpresa entra solo nel finale regalando qualche pezzo di alta classe.

    Luis Enrique 6,5 La sua Roma convince tantissimo in fase offensiva dove si vede concretamente l’ottimo lavoro svolto. La difensiva rimane ad oggi il problema. Sempre gli stessi errori con le stesse dinamiche. Forse bisognerà arretrare la posizione dei terzini e sistemare i meccanismi difensivi per evitare di buttare via partite dominate con autorità come questa.

    PAGELLE LECCE

    Julio Sergio 6 L’evidente indecisione sul gol di Gago è cancellata da almeno altre quattro parate decisive. All’emozionante ritorno all’Olipico è aiutato dalla giornata nera di Bojan e Osvaldo in fase realizzativa.

    Oddo 4,5 Si fa saltare in lungo e in largo da Taddei e Lamela. E’ l’anello debole della difesa salentina nonostante la grande esperienza. Brivio (dal 40′ p.t.) 6 Entra al posto dell’infortunato Carrozzieri: non spinge praticamente mai sulla fascia, ma almeno non cade in distrazioni difensive.

    Esposito 4,5 Si perde spesso l’avversario in area concedendogli facili occasioni. Non è facile giocare 90′ minuti in difesa, ma non per questo può mancare la concentrazione per lunghi tratti della partita.

    Tomovic 4,5 Il serbo fa il paio col compagno centrale di difesa, un reparto che sconta probabilmente la giovane età.

    Grossmuller 5 Dovrebbe sostituire Giacomazzi, ma dell’uruguayano non si vede nulla. Manca la grinta e la qualità per dare respiro alla difesa sotto attacco.

    Strasser 5 Il centrocampo del Lecce non aggredisce gli avversari pressandoli alti e questo dipende anche dalla sua giornata no che gli toglie il consueto dinamismo e la facilità di corsa.

    Cuadrado 6,5 E’ uno dei pochi ad essere pimpante. Praticamente da solo rischia di far prendere un incredibile punto al Lecce con due tiri velenosi che sfilano fuori. La sua spinta sarebbe costante se i compagni lo mettessero in condizione di attaccare gli spazi come riesce a fare alla grande nelle poche chance avute.

    Bertolacci 7 Il giovane romano gioca un’ottima partita fatta di una corsa quasi solitaria per fare pressing e coronata da un pregevole gol che rimette in careggiata il Lecce.

    Olivera 4,5 Dovrebbe essere il leader per esperienza e tasso tecnico, ma non si illumina mai. Riceve poche palle buone e quelle che ha le spreca malamente. Non è mai nel vivo del gioco e non riesce a guidare il pressing offensivo oppure a dare qualità alla giocata d’attacco.

    Corvia 5,5 Può fare davvero poco da unica punta senza una squadra che lo sorregga. Non riceve mai palle giocabili ed è abbandonato lì su al suo destino.

    Di Francesco 4 Non riesce a dare al Lecce la mentalità e la preparazione giusta per la partita. La sua è una squadra rinunciataria e senza mordente. Paga l’inesperienza dei suoi ragazzi, ma non riesce a coagulare le energie dei giovani in un gioco di grande organizzazione difensiva e ripartenza veloce. Almeno stasera non c’è un’impronta di gioco nel Lecce.

  • Verso Roma Lecce, rientra Totti. Emozione Di Francesco

    Verso Roma Lecce, rientra Totti. Emozione Di Francesco

    La dodicesima giornata della Serie A offre come il posticipo il match Roma Lecce carico di intrecci nostalgici, sfide di rivalsa e tanta voglia di farsi notare. Gli ex sono molti infatti. A partire dall’allenatore salentino Eusebio Di Francesco. Per il  42enne pescarese quattro stagioni da calciatore nella Roma con 14 reti siglate, uno storico Scudetto vinto nel 2001 e soprattutto un grande affetto da parte della tifoseria. Dunque per l’allenatore al primo anno di A sarà una grande emozione tornare in quello Stadio Olimpico che ha solcato nell’apice della sua carriera. Altro grande ex è l’amministratore delegato romanista Claudio Fenucci. I suoi anni al Lecce hanno lasciato il segno ed è tuttora molto stimato in terra pugliese considerando i vari talenti che ha contribuito a scoprire: uno fra tutti quel Vucinic ex di entrambe le squadre.

    Eusebio Di Francesco | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Sul capitolo giocatori la lista si allunga. C’è Julio Sergio amareggiato da un ambiguo addio alla Roma: da pedina fondamentale con l’arrivo di Montella si trasformò in terza scelta nonostante prestazioni non eccessivamente deludenti. Anche domenica, però, sarà costretto a guardare dalla panchina per fare posto al secondo Benassi.

    Altra storia di ricordi è quella di Daniele Corvia romano cresciuto nel vivaio giallorosso. Il classe ’84 ha perso la grande occasione nella Roma. Giovane bruciato dal grande club o semplicemente giocatore da squadra piccola? E’ questa la domanda a cui Corvia, che giocherà titolare, cercherà di dare risposta domenica sera. Dal passato al futuro passando sempre per la Cantera giallorossa con Andrea Bertolacci, classe 1991, in prestito al Lecce. Anche l’azzurrino è nato a Roma, ma per lui non è escluso un futuro alla corte di Luis Enrique che notoriamente lancia i giovani. Il ragazzo di Spinaceto sarà nell’undici titolare e potrà sfidare il mito calcistico di ogni ragazzino cresciuto nella capitale sulla sponda giallorossa: Francesco Totti. Il Capitano tornerà titolare, infatti, insieme agli altri romani Rosi e De Rossi. Il numero 10 orchestrerà la squadra con l’aiuto dei due giovanissimi Bojan e Osvaldo. Sarà vera sfida da Derby, poi, con Massimo Oddo che fu capitano della Lazio e avversario di tante sfide entusiasmanti. Roma Lecce dunque, tanti intrecci, ma sopratutto tre punti fondamentali.

  • Palermo-Lecce, probabili formazioni. Ilicic per il riscatto

    Palermo-Lecce, probabili formazioni. Ilicic per il riscatto

    Questa sera al Barbera, si chiude la nona giornata di Serie A con il posticipo fra Palermo e Lecce. I rosanero sono a caccia di una vittoria scaccia crisi ma non è da meno il Lecce che si vuole subito riprendere dalla clamorosa rimonta subita dal Milan domenica scorsa. Mangia è deciso a prendersi la massima posta in palio, e per fare ciò è deciso a rispolverare uno dei suoi giocatori più deludenti in questo inizio di stagione.

    Josip Ilicic & copy;Tullio M. Puglia/Getty Images
    Infatti lo sloveno Ilicic non sta sicuramente giocando a quei livelli che gli permisero di essere considerato, lo scorso anno, uno dei migliori acquisti dell’era Zamparini. Grande attesa c’e’ anche intorno a Fabrizio Miccoli, il salentino incontra il “suo” Lecce in una partita sempre dalle forti emozioni personali. Di Francesco dal canto suo, si presenterà in Sicilia per giocarsela riproponendo il modulo con il rombo a centrocampo e con l’unico dubbio rappresentato dal partner di Corvia, Pasquato o Cuadrado? Favorito sembra essere il giovane ex Juve. Palermo: (4-3-1-2) Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Barreto, Ilicic, Miccoli, Abel Hernandez. A disp. Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Acquah, Bertolo, Zahavi, Pinilla. Lecce (4-3-1-2): Benassi, Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Mesbah, Piatti, Obodo, Giacomazzi, Bertolacci, Corvia, Pasquato . A disp. Gabrieli, esposito, Giandonato, Oliveira, Muriel, Grossmuller, Cuadrado.