Tag: europeo 2012

  • Pepito Rossi, operazione ok. Adesso la corsa all’Europeo

    Pepito Rossi, operazione ok. Adesso la corsa all’Europeo

    Giuseppe Rossi è stato operato a Valencia ieri sera e dopo un ora e mezza sotto i ferri per la ricostruzione del legamento rotto nel match tra il suo Villareal e in Real Madrid si dice pronto a ripartire nella lunga riabilitazione che lo riporterà dispobile salvo complicazioni tra sei mesi. Un operazione delicata che costrignerà a lungo Pepito fuori dal campo da gioco ma come da lui stesso comunicato pronto a sobbarcarsi il difficile lavoro pur di raggiungere l’Europeo di Polonia ed Ucraina conquistato da protagonista con gli azzurri di Prandelli.

    Giuseppe Rossi | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images
    Rossi ha cosi commentato l’intervento su Twitter : “L’operazione è andata bene, grazie a tutti per l’appoggio”. Ora comincio la riabilitazione. Sono ottimista. Ce la farò a rientrare in tempo per l’Europeo”. Ovviamente il gruppo azzurro con Prandelli in testa si son detti pronti ad aspettare ed accoglierlo agurandogli una pronta guarigione ma è altrettanto doveroso per il ct valutare nuove alternative per non rischiare di arrivare impreparato. Scontate le posizioni di Cassano, Balotelli e Pazzini saranno valutate in domenica in domenica le prestazioni di Giovinco, Gilardino e Matri

  • Prandelli premia Barzagli e Cigarini

    Prandelli premia Barzagli e Cigarini

    Nonostante la qualificazione oramai in tasca Cesare Prandelli rinvia gli esperimenti affidandosi ancora una volta al gruppo che l’Europeo se lo è conquistato. Le uniche novità sono in difesa con Barzagli che viene premiato per il gran inizio di campionato con la convocazione. Il difensore porta a sei il numero di bianconeri in azzurro nei quali spiccano proprio i tre centrali di difesa.

    Cesare Prandelli ©Claudio Villa/Getty Images |
    L’altra novità è invece il ritorno di Cigarini a centrocampo che va a prender il posto dell’infortunato Thiago Motta. L’ex napoletano sembra rinato con la maglia dell’Atalanta candidandosi a possibile sorpresa della stagione e e questo punto ad una maglia per l’Europeo. In attacco non c’è Matri mentre ci sono conferme per Balotelli, Cassano e Giuseppe Rossi. Fa ancora parte della truppa azzurra lo scatenato Giovinco insieme a Pazzini. Le partite in programma venerdi e martedi prossimo vedranno l’Italia sfidare la Serbia e l’Irlanda del nord. PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juve), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain); DIFENSORI: Davide Astori (Cagliari) Federico Balzaretti (Palermo), Andrea Barzagli (Juve), Leonardo Bonucci (Juve), Mattia Cassani (Fiorentina), Giorgio Chiellini (Juve), Domenico Criscito (Zenit), Christian Maggio (Napoli); CENTROCAMPISTI: Alberto Aquilani (Milan), Luca Cigarini (Atalanta), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juve), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Antonio Nocerino (Milan), Andrea Pirlo (Juve). ATTACCANTI: Mario Balotelli (Manchester City), Antonio Cassano (Milan), Sebastian Giovinco (Parma), Giampaolo Pazzini (Inter), Giuseppe Rossi (Villarreal).

  • Sheva: lascio il calcio nel 2012

    Sheva: lascio il calcio nel 2012

    “Ho deciso: continuerò col calcio fino ad Euro 2012 – ha detto in conferenza stampa il giocatore in forza alla Dinamo Kiev . La mia mente è già proiettata a quell’appuntamento. Sono certo che, anche con un pizzico di fortuna, l’Ucraina possa vincere il titolo”.

    Con queste parole l’ex pallone d’oro, Andriy Shevchenko, annuncia il suo ritiro dal calcio giocato per la prossima estate. Avrà  35 anni, dunque, quando lascerà il calcio giocato l’attaccante che ha deliziato i tifosi del Milan soprattutto e quelli di tutto il mondo. Dopo 11 anni di una carriera straordinaria la decisione più amara per chi avuto il merito e la fortuna di trasformare la passione del calcio nel mestiere della propria vita.

    Un ragazzo nato in un piccolo villaggio nella provincia di Kiev che ha saputo tirar fuori il talento e la determinazione del campione assoluto partendo da una situazione scomoda. Quando nell’Aprile del 1986 la famiglia dovette abbandonare la propria casa per sfuggire al disastro nucleare di Cernobyl non lontana dal suo villaggio, Sheva aveva nove anni. Ma il destino ha voluto che nello stesso anno fosse notato da un talent-scout della Dinamo Kiev nel corso di un torneo giovanile. Una volta approdato alla squadra più blasonata del suo paese il piccolo calciatore ha cominciato a tramutarsi nella leggenda che oggi conosciamo. Nel 1990 lontano dall’Ucraina, in Galles, raccoglieva dalle mani del mito Ian Rush il premio per il capocannoniere della Coppa Ian Rush under 14: le scarpette indossate dal gallese, stella del Liverpool: uno scambio tra predestinati.

    E dopo l’esplosione con la prima squadra, e la vittoria di due scudetti e di una coppa nazionale in Ucraina, arriva nella stagione ’97-’98 la leggendaria tripletta nello spazio di un tempo al Camp Nou contro il Barcellona in una notte magica di Champions League. Quella stagione, a solo 21 anni, porterà la Dinamo alla semifinale di Champions e all’ennesimo scudetto.

    Una classe cristallina. Il Milan lo punta e lo acquista nel maggio 1999 per 25 milioni di dollari. Soldi ben spesi considerando che nella sua esperienza rossonera realizzerà in totale 175 reti in 322 presenze che contribuiranno a conquistare 1 Champions Leauge, 1 Supercoppa Uefa, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana. Il due volte capocannoniere della Serie A e della Champions vince il pallone d’oro nello strepitoso 2004, anno della sua definitiva acclamazione mondiale.

    La rapidità di esecuzione, la velocità nel pensare sempre la giocata vincente, la fiducia nel cercare il colpo impossibile, la fisicità e la tecnica unite in una testa da professionista. Queste alcune delle qualità  che hanno permesso a Shevchenko di siglare una rete che rimarrà nelle pagine di storia del calcio: quella contro la Juventus nella gara di campionato del 9 dicembre 2001.

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    Il giocatore che occupa il terzo posto nella classifica dei marcatori della Champions League di tutti i tempi con 67 reti nella maggiore competizione del vecchio continente. Cento presenze in Nazionale con 45 marcature e il merito di esserne simbolo e leader. E da capitano e bandiera finirà con l’Europeo 2012.

    Un giocatore di livello sopraffino che ha insegnato a godere delle prodezze del calcio e che qualche volta ci ha fatto incautamente pensare che lo sport in certe occasioni possa diventare arte.