Tag: europei 2012

  • Italia in Estonia per ritornare a vincere. Prandelli si affida a Cassano

    Inizia dall’Estonia l’avventura di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra, l’ex tecnico viola è chiamato a riportare l’entusiasmo ma sopratutto le vittorie all’Italia uscita con le ossa rotte dal viaggio in Sudafrica. La vittoria manca da un anno e con l’obligo del primo posto è indispensabile partire bene nelle qualificazioni per Euro 2012.

    A guidare gli azzurri sarà Antonio Cassano, la croce più grande della gestione Lippi dovrà dimostrare di esser pronto a sobbarcarsi il peso dell’azzurro sulle spalle regalando ai compagni il suo estro e la sua allegria. A completare l’attacco ci sarà Pazzini che nelle gerarchie di Prandelli in questo momento ha superato Gilardino, centrocampo tutto fantasia con Montolivo e Pirlo chiamati ad inventare e il solo De Rossi a far da schermo alla difesa.

    La retroguardia è il reparto messo sotto la lente di ingrandimento, la mancanza di Buffon e di alternative sulle fasce impone al ct scelte rischiose. In porta giocherà Sirigu mentre ai lati di Bonucci e Chiellini Cassani e Molinaro.

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    ESTONIA (4-4-2): 1 Pareiko, 17 Jaegger, 4 Piiroja, 5 Rahn, 19 Klavan, 7 Purie, 6 Dimitrijev, 14 Vassilijev, 8 Kink, 9 Zahovaik, 10 Zenjov. A disp.: 12 Aksalu, 16 Kams, 19 Baerengrub, 13 Vunk, 18 Post, 20 Saag, 21 Oper. All.: Ruutli.

    ITALIA (4-3-3):
    23 Sirigu, 16 Cassani, 4 Chiellini, 19 Bonucci, 3 Molinaro, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 5 De Rossi, 7 Pepe, 9 Pazzini, 10 Cassano. A disp.: 1 Viviano, 15 Gastaldello, 14 Bovo, 17 Palombo, 8 Lazzari, 11 Gilardino, 20 Quagliarella. All.: Prandelli.

    ARBITRO: Velasco Carballo (Spagna)

  • Qualificazioni Euro 2012: Israele – Malta apre il programma

    Con la partita di questa sera tra Israele e Malta si apre la fase di qualificazione di Euro 2012. Gli Europei si giocheranno in Ucraina e Polonia a partire dall’8 giugno 2012, la finale sarà invece a Kiev il primo luglio.

    La prima gara ufficiale di Prandelli sarà domani sera in Estonia, le Furie Rosse saranno di scena in Liechtenstein, la Francia di Blanc parte dalla Bielorussia, l’Inghilterra di Capello ospita la Bulgaria.

    GIRONE A
    ore 18.00 Kazakistan-Turchia
    ore 20.45 Belgio-Germania

    GIRONE B
    ore 17.00 Armenia-Eire
    ore 18.30 Andorra-Russia
    ore 20.30 Slovacchia-Macedonia

    GIRONE C
    ore 19.00 Far Oer-Serbia
    ore 20.30 Estonia-ITALIA
    ore 20.45 Slovenia-Irlanda del Nord

    GIRONE D
    ore 20.00 Romania-Albania
    ore 20.15 Lussemburgo-Bosnia
    ore 21.00 Francia-Bielorussia

    GIRONE E
    ore 18.30 Moldavia-Finlandia
    ore 20.00 Svezia-Ungheria
    ore 20.45 San Marino-Olanda

    GIRONE F
    ore 20.15 (oggi) Israele-Malta
    ore 20.00 Lettonia-Croazia
    ore 20.45 Grecia-Georgia

    GIRONE G
    ore 19.30 Montenegro-Galles
    ore 21.00 Inghilterra-Bulgaria

    GIRONE H
    ore 21.00 Islanda-Norvegia
    ore 21.45 Portogallo-Cipro

    GIRONE I
    ore 20.15 Lituania-Scozia
    ore 20.45 Liechtenstein-Spagna

  • La rivoluzione italiana:Abete…ma lascia stare!!!

    Giancarlo Abete, romano annata 1950. Svolge in ordine cronologico le mansioni di imprenditore, politico e dirigente sportivo. Democristiano per devozione, copre tre legislature in qualità di deputato. I riflettori della notorietà si accendono quando prende parte alla vittoriosa spedizione azzurra del 2006 nelle vesti di capo-delegazione. Sull’onda della popolarità viene eletto presidente della FIGC. Mission: “moralizzare il calcio italiano, utilizzando i successi della Coppa del Mondo e delle competizioni per club come stimolo ed esempio”. Ovvero: ricordati chi siamo e facci rimanere così. Ergo, non toccare niente!

    E per tutta risposta Abete chiosò, con fare da protagonista,“dis-obbedisco”. Difatti, nel 2008 detronizzò Donadoni restituendo a Lippi una panchina azzurra che sembrava gli spettasse come fosse un diritto inalienabile. Nel più classico dei: “era uscito a comprare le sigarette ma la poltrona è sua ”. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma siccome è semplice parlare col senno di poi è bene citare un dato interessante. All’indomani dell’eliminazione agli ottavi per mano dei futuri campioni spagnoli, una ragguardevole maggioranza degli spettatori del TG1 perorò in un sondaggio la continuazione del ciclo Donadoni . La nomina di Lippi vale quanto l’esclusione di Cassano perché ne è conseguenza, eppure le rimostranze per gli errori non hanno lo stesso appeal mediatico. E fu così che nel presepe dell’opinione pubblica Lippi venne messo in croce, mentre Abete recitò il ruolo di “Barabba”.

    Ok, non sarà un granché come designatore di commissari tecnici, ma la trafila politica implica una miglior inclinazione alle negoziazioni, e diciamolo pure, agli “inciuci” sottobanco, vero? Ehm…no! Per l’appunto il buon Giancarlo riesce nell’ardua quando paradossale impresa di farsi soffiare Euro 2016 dalla Francia, ed Euro 2012 nientemeno che dall’impareggiabile candidatura del tandem Polacco-Ucraino. Le conseguenze di questa debacle dirigenziale non sono da sottovalutare giacché, grazie ai fondi Uefa investi nei suddetti eventi, avremmo potuto rimodernare gli stadi aspirando ai floridi standard anglo-spagnoli. Limitandoci, dunque, a concupire le strutture straniere continuando a chiederci a cosa sia dovuta la retrocessione del calcio italiota: “Chi ha mangiato il gelato?” disse colui che impugnava il cucchiaio sporco di gianduia. Anche in questo frangente stendiamo un velo pietoso.. amen!

    E non è finita qui. L’ultima marachella ha urtato non poco la suscettibilità dei Presidenti di Lega, che è confluita addirittura nella diserzione del Consiglio federale del 16 luglio. Mi riferisco ovviamente “all’embargo extracomunitari”, regola secondo la quale ogni team può tesserare “un solo” giocatore facente parte di una comunità esterna a quella europea. Diversamente, prima erano possibili due tesseramenti di questo tipo. Il provvedimento filo-leghista, come detto, ha scatenato le invettive dei club in quanto ha scombussolato (in corsa) l’intero calciomercato delle società italiane. Il motivo snocciolato a supporto della norma è la tutela e la valorizzazione del patrimonio calcistico italiano, il che mi spinge a tirare le seguenti conclusioni:

    1)      Se non è extracomunitario non vuol dire che non sia straniero

    2)       Se una società dovesse puntare su un singolo calciatore extracomunitario, a causa della norma che nega un doppio tesseramento, scommetterebbe su un papabile titolare, o sbaglio?

    Il sillogismo fila, e la norma si rivela controproducente. Non sarebbe stato meglio imporre alle formazioni italiane di corrispondere un minutaggio stagionale da parte di giocatori italiani? Magari il minutaggio sarebbe potuto partire da una base non considerevole per poi accrescere negli anni, così da non sconvolgere gli equilibri e impedire alcuni club come l’Inter. In questa maniera ci sarebbe la garanzia comprovata di vedere più italiani in campo, con un provvedimento forzato ma non forzante perché dà tempo a tutti di mettersi in riga. Per pensare una cosa del genere, che non cozza contro gli interessi di nessuno e aderisce a un fine condivisibile, occorre solo un po’ di fantasia. Materiale che forse mancherà al reduce di una classe dirigente che si è estinta per effetto della propria inefficienza.

    Giancarlo Abete è “il Principe”. Quello di Machiavelli però. “Un po’ golpe un po’ lione”. Capace di tirare fuori lo specchio quando si vince, e di schivare le sconfitte con suoi “mi dispiace di circostanza” che occultano la propria compartecipazione negli errori. Infine, un’altra deprecabile arte fa sì che si rispecchi nel profilo machiavellico: la demagogia. Baggio, Rivera e Sacchi che si vanno ad aggiungere a Riva ed Albertini. Insomma una squadra di pallone con tanto di allenatore pronta a riaccendere il tizzone dell’entusiasmo. Parliamoci chiaramente: Baggio, al quale vanno i più sinceri auguri, ce lo ricordiamo per come riusciva ad evadere dal possibile con la palla tra i piedi. In tutta franchezza, fare il presidente del settore tecnico alias “la ragazza immagine” mi sembra un insulto. Lo stesso vale per Rivera, uomo dei quattro a tre nelle semifinali e non in qualità di “responsabile scolastico”. In ultimo c’è il sedicente erudito Sacchi. Fanno specie già le dichiarazioni al debutto:

    “Questo non è un paese per giovani”

    Infatti, chiamano un sessantaquattrenne per cambiare le cose. E quando gli chiedono lumi sulle cifre che percepirà:

    “La federazione non diventerà povera con il mio contratto…”

    A parte che ricorrere a un eufemismo sul tema ci suggerisce che non prenda poi due spicci, comunque per quello che ha avuto dal calcio italiano magari poteva pure accettare uno stipendio simbolico. Sono sicuro che con i suoi introiti possa aprire più di una scuola calcio, e questo è un controsenso per uno che fa il coordinatore delle nazionali giovanili. Or dunque veniamo alle competenze. E’ scellerato pensare che ci sia qualcuno più preparato di lui in materia? I trascorsi a Parma e Madrid come consulente non hanno lasciato traccia. Come allenatore vanta un palmares eccezionale, ma ha allenato pur sempre squadre di grande caratura. Si dice sia un grande tattico e un geniale innovatore, quando poi ha scopiazzato il calcio totale degli olandesi. Si dice che le sue squadre vincessero grazie ai suoi schemi:  io già lo immagino in allenamento che fa provare le rovesciate a Van Basten. Sta di fatto che molti suoi calciatori sono poi diventati allenatori. Perché? Lui era un gran maestro, o loro avevano una grande intelligenza tale da poter fare a meno del più grande allenatore italiano di sempre (secondo il Times)? Insomma, è nato prima l’uovo o la gallina?. Come dicevano i latini la virtù sta nel mezzo: Sacchi è stato un bravo allenatore al pari di altri che hanno avuto meno fortuna. Comunque sia, le sue competenze non sono consone al ruolo che andrà a ricoprire.

    L’ultimo soldatino che andrà in guerra per Abete, pardon per l’Italia, sarà Cesare Prandelli. L’uomo della rivoluzione: ha aperto le porte a Cassano, Amauri e Balotelli. Il perfetto ossimoro vivente di Lippi, e questo già la dice lunga sulla coerenza logica di Abete che difende le scelte di Lippi salvo poi aderire a una politica antitetica. Nella lista di convocati non figura Pazzini. Strano dato che con Cassano l’intesa è già affinata, e il suo stato di forma dovrebbe essere dei migliori visto che la sua Samp a breve affronterà i preliminari di Champions. Una leggenda narra che dopo il gol alla Fiorentina, Pazzini abbia sussurrato parole poco mielate al neo cittì azzurro, reo di averlo confinato in panchina durante la permanenza in maglia viola. Tuttavia, è solo una voce; come quella che il figlio di Lippi le aveva prese da Cassano. Non resta che appellarci al buon grado di Cesare.

    Arriva il momento del congedo: ho analizzato per filo e per segno la nuova classe dirigente che prenderà in custodia il calcio nostrano. Mi sono reso conto che quella intrapresa non è una vera rivoluzione, perché le rivoluzioni sono quelle dove cade la testa del tiranno. E allora…Abete fatti da parte, perché come disse Garibaldi: “l’Italia o si fa o si muore!

    a cura di Domenico Maione

  • Euro 2012: il calendario dell’Italia. Si parte il 3 Settembre in Estonia

    Sono stati diramati oggi a Belgrado i calendari per le gare di qualificazione all’europeo di Polonia e Ucraina in programma nel 2012. L’avventura azzurra, con un nuovo tecnico in panchina, inizierà il 3 settembre in Estonia per poi replicare a distanze di 4 giorni con le Far Oer in Italia.

    In totale sono 9 i gironi di qualificazione e saranno sicure di un posto a Euro 2012 le prime classificate e la migliore seconda. Le otto seconde classificate dovranno invece effettuare un altro play-off

    Il calendario dell’Italia

    2010

    • 3/9 Estonia – Italia
    • 7/9 Italia – Isole Far Oer
    • 8/10 Irlanda del Nord – Italia
    • 12/10 Italia – Serbia

    2011

    • 25/3 Slovenia – Italia
    • 3/6 Italia – Estonia
    • 2/9 Isole Far Oer – Italia
    • 6/9 Italia – Slovenia
    • 7/10 Serbia – Italia
    • 11/10 Italia – Irlanda del Nord
  • Euro 2012: Italia nel gruppo C con Serbia e Slovenia

    Euro 2012: Italia nel gruppo C con Serbia e Slovenia


    Sorteggio non impossibile per l’Italia per i prossimi Europei in programma nel 2012 in Ucraina e Polonia. L’urna di Varsavia ha consegnato agli azzurri il girone C, Serbia e Slovenia dovrebbero esser le avversarie più difficili. Nel girone composto da sei squadre trovano posto anche l’Irlanda del Nord, l’Estonia e le Isole Far Oer

    ECCO TUTTI I GIRONI DI QUALIFICAZIONE:

    • Gruppo A: Germania, Turchia, Austria, Belgio, Kazakhstan, Azerbaijan
    • Gruppo B: Russia, Slovacchia, Irlanda, Macedonia, Armenia, Andorra
    • Gruppo C: Italia, Serbia, Nord Irlanda, Slovenia, Estonia, Far Oer
    • Gruppo D: Francia, Romania, Bosnia-Herzegovina, Bielorussia, Albania, Lussemburgo
    • Gruppo E: Olanda, Svezia, Finlandia, Ungheria, Moldova, San Marino
    • Gruppo F: Croazia, Grecia, Israele, Lettonia, Georgia, Malta
    • Gruppo G: Inghilterra, Svizzera, Bulgaria, Galles, Montenegro
    • Gruppo H: Portogallo, Danimarca, Norvegia, Cipro, Islanda
    • Gruppo I: Spagna, Repubblica Ceca, Scozia, Lituania, Liechtenstein
  • Euro 2012: finale a Kiev, gara d’apertura a Varsavia

    Si giocherà a Kiev l’1 luglio la finale dei prossimi Europei che si terranno nel 2012 in Polonia e Ucraina; questo quanto decretato dalla Uefa che ha stabilito anche Varsavia città che ospiterà la gara d’apertura (9 giugno) della rassegna continentale.
    Ancora non è stato varato il calendario ma in compenso sono state già designate le 8 città (4 in Ucraina e 4 in Polonia) che saranno sede delle gare: le ucraine Kiev, Donetsk, Lviv e Kharkiv e le polacche Varsavia, Danzica, Poznan e Wroclaw.

    Polonia e Ucraina avevano battuto la concorrenza dell’Italia che era, sulla carta, la maggiore indiziata per ospitare gli Europei del 2012. Una vera e propria beffa per il calcio nostrano.

  • Qualificazioni Euro 2012: Italia testa di serie

    Sono state rese note le varie fasce in vista del sorteggio che andrà a comporre i vari gruppi per le qualificazioni agli Europei del 2012 che si terranno in Ucraina e Polonia.
    L’Italia, nonostante sia uscita ai quarti contro i futuri campioni della Spagna nella scorsa edizione, è stata inserita nelle teste di serie insieme a Spagna, Germania, Olanda, Inghilterra, Francia e Portogallo.

    Di seguito tutte le fasce

    TESTE DI SERIE
    Spagna, Germania, Olanda, Italia, Inghilterra, Croazia, Portogallo, Francia, Russia.

    SECONDA FASCIA
    Grecia, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera, Serbia, Turchia, Danimarca, Slovacchia, Romania.

    TERZA FASCIA
    Israele, Bulgaria, Finlandia, Norvegia, Irlanda, Scozia, Irlanda del Nord, Austria, Bosnia-Herzegovina.

    QUARTA FASCIA
    Slovenia, Lettonia, Ungheria, Lituania, Bielorussia, Belgio, Galles, Macedonia, Cipro.

    QUINTA FASCIA
    Montenegro, Albania, Estonia, Georgia, Moldavia, Islanda, Armenia, Kazakistan, Liechtenstein.

    SESTA FASCIA
    Azerbaijan, Lussemburgo, Malta, Isole Far Oer, Andorra, San Marino.