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  • La Roma crolla nel secondo tempo a Lione

    La Roma crolla nel secondo tempo a Lione

    La Roma dopo 45 minuti giocati davvero bene e chiusi in vantaggio sul 2-1, si spegne nella ripresa e permette la rimonta al Lione che prima pareggia con Tolisso, passa in vantaggio con Fekir e fissa il risultato sul 4-2 finale nel recupero grazie al gol di Lacazette.

    Un crollo fisico davvero inaspettato quello dei giallorossi che rischia di compromettere il passaggio del turno. Niente è impossibile, tra 7 giorni basterà un 2-0 ma non sarà certo una sfida in discesa, servirà una squadra concentrata per tutti i 90 minuti.

    Veniamo al racconto della gara, Spalletti sceglie ancora il 3-4-1-2 con Juan Jesus a prendere il posto dello squalificato Rudiger, in avanti Dzeko supportato da Salah e  Nainggolan.

    Il tecnico del Lione opta per il 4-3-3 con un insidioso tridente offensivo composto da Valbuena, Lacazette e Ghezzal.

    La Roma parte bene e dopo aver superato il pressing alto dei francesi, si crea due grandi chance, la prima al 5° con un bel tiro di Nainggolan respinto dal portiere Lopes, e la seconda due minuti dopo con Salah che calcia alto non sfruttando la buona giocata ed il susseguente assist dalla sinistra di Dzeko.

    Al minuto numero 8 Fazio commette un fallo ingenuo ed evitabilissimo sulla fascia offensiva destra del Lione, sul successivo calcio di punizione calciato da Valbuena, Diakhaby si fa trovare libero, dopo una spizzata, sul secondo palo e spinge la palla alle spalle di Alisson. Il gol carica i francesi che al 12° potrebbero raddoppiare se Juan Jesus non fosse bravo a opporsi al tiro di Valbuena che si era ben liberato dopo uno scambio con Lacazette.

    I giallorossi si svegliano e al 16° Dzeko avrebbe una grossa chance ma il suo colpo di testa finisce alto. Se il Lione aveva sfruttato un’ingenuità di Fazio, la Roma approfitta di un clamoroso errore di Diakhaby che spiana la strada a Salah, l’egiziano solo davanti al portiere non sbaglia e al 19° sigla il gol del pari.

    La Roma però gioca meglio, al 31° serve un gran recupero della difesa per salvare sulla conclusione di Strootman ma un minuto dopo i francesi non possono nulla sul gran colpo di testa di Fazio che gira in rete il bel cross di De Rossi. 

    Il Lione cerca una reazione ma sostanzialmente Alisson non corre alcun pericolo, si va al riposo con la Roma avanti per 2-1.

    Pronti via e dopo meno di due minuti il Lione perviene al pareggio con Tolisso che prima combina con Lacazette e poi lascia partire una conclusione da appena fuori area che non lascia scampo ad Alisson. La Roma avrebbe subito l’occasione del 3-2 ma i giallorossi sprecano un ghiottissimo contropiede.

    Gli uomini di Genesio dimostrano maggiore energia ed intensità e provano a creare pericoli, i ragazzi di Spalletti rispondono con rapidi contropiedi ma il risultato non si sblocca.

    Tra il 69° ed il 70° si erge a protagonista Alisson che prima salva in corner sul gran tiro di Lacazette e poi si oppone alla conclusione a giro di Valbuena, deviando sempre oltre la traversa. Al 74° però il portiere brasiliano non può niente contro la conclusione del neoentrato Fekir bravo a liberarsi e a lasciare partire il diagonale vincente.

    La Roma pare stanca, il Lione pare decisamente più reattivo e tutti i contrasti virano a favore dei padroni di casa. Il pubblico di casa pare pronto ad esplodere in un grido di gioia quando Lacazette si lancia davanti ad Alisson ma l’estremo difensore brasiliano costringe il francese ad allargarsi e l’occasione si perde.

    I francesi spingono, vogliono quel gol che potrebbe rendere più agile il ritorno ed al 92° il gol arriva con una violenta conclusione di Lacazette che s’infila sotto l’incrocio. Finisce così, 4-2 per il Lione che certamente non chiude il discorso qualificazione ma che costringe la Roma ad un gran match tra 7 giorni all’Olimpico.

     

     

    LIONE – ROMA 4-2 (8° Diakhaby (L), 19° Salah (R), 32° Fazio (R), 47° Tolisso (L), 74° Fekir (R), 92° Lacazette (L))

    Lione (4-3-3): Lopes; Rafael (46° Jallet), Mammana (71° Fekir), Diakhaby, Morel; Tousart, Gonalons, Tolisso; Ghezzal (75° Cornet), Lacazette, Valbuena.

    Allenatore: Genesio.

    Roma (3-4-2-1): Alisson; Manolas, Fazio, J. Jesus; B. Peres, De Rossi (82° Paredes), Strootman, Emerson; Nainggolan (84° Perotti), Salah; Dzeko (92° El Shaarawy).

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Emerson (R), Tousart (L), Manolas (R)

     

    Questi i risultati delle altre gare d’andata degli ottavi di finale di Europa League.

    Copenhagen – Ajax 2-1

    Rostov – Manchester Utd 1-1

    Apoel – Anderlecht 0-1

    Gent – Genk 2-5

    Olympiacos – Besiktas 1-1

    Schalke – Borussia Moenchengladbach 1-1

    Celta – Krasnodar 2-1

     

  • Sorteggio Europa League, la Roma pesca il Lione agli ottavi

    Sorteggio Europa League, la Roma pesca il Lione agli ottavi

    Il sorteggio Europa League ha un gusto non certo dolce per l’unica italiana rimasta in corsa nella competizione. La Roma di Luciano Spalletti, in vista degli ottavi di finale, ha evitato lo spauracchio Manchester United ma ha comunque pescato un avversario tosto come il Lione. 

    I francesi, retrocessi in Europa League dopo esser arrivati terzi nel girone di Champions League in cui era presente la Juventus, sono una compagine da non sottovalutare, già con i bianconeri hanno dimostrato tutto il loro valore, cadendo per 1-0 in casa per la prodezza di Cuadrado, dopo aver fallito un calcio di rigore, e riuscendo a conquistare un prezioso 1-1 allo Juventus Stadium, campo notoriamente complicato per qualsiasi squadra.

    Nella gara dei sedicesimi il Lione ha letteralmente spazzato via gli olandesi del AZ con un 4-1 in Olanda ed un secco 7-1 in terra francese, un totale di 11-2 che può creare qualche pensiero nella mente dei giallorossi.

    La stella dei francesi è certamente Alexandre Lacazette, attaccante classe ’91 capace di andare oltre i 20 gol nelle ultime tre stagioni di Ligue1, compresa questa in cui a campionato in corso ha già timbrato proprio per ben 20 volte.

    In attacco un occhio di riguardo va riservato anche a Nabil Fekir, autore di una tripletta nel 7-1 all’AZ Alkmaar.

    Il centrocampo è certamente un punto di forza del Lione, i nomi di classe e qualità abbondano, si va da Tolisso, oggetto del desiderio della Juventus nelle scorse sessioni di mercato, a Valbuena senza dimenticare Gonalons, che è stato a lungo nel mirino del Napoli.

    In difesa una vecchia conoscenza per i giallorossi ovvero Mapou Yanga-Mbiwa, giocatore che ha vestito la maglia della Roma nella stagione 2014/15.

    La gara di andata si giocherà a Lione giovedì 9 marzo mentre il ritorno a Roma il 16 marzo.

    Per quanto riguarda i precedenti, Roma e Lione si sono affrontate negli ottavi di finale della Champions League 2006/07, all’Olimpico finì 0-0 mentre allo Stade de Gerland Totti prima e Mancini poi, con un gol spettacolare, firmarono il 2-0 che valse il passaggio del turno.

    Il Sorteggio Europa League ha riservato anche altre sfide interessanti come i due derby uno belga, Gent-Genk, ed uno tedesco Schalke-Borussia Moenchengladbach. Il Manchester United di Josè Mourinho se la vedrà con il Rostov. Equilibrate, sulla carta, le altre gare: Olympiacos-Besiktas, Celta-Krasnodar, Copenhagen-Ajax e Apoel-Anderlecht. 

  • Sorteggi Europa League, l’urna non aiuta Roma e Fiorentina

    Sorteggi Europa League, l’urna non aiuta Roma e Fiorentina

    Dopo il sorteggio della Champions League che ha assegnato Porto e Real Madrid rispettivamente a Juventus e Napoli, a Nyon sono andati in scena i sorteggi Europa League e l’urna non ha certamente aiutato Roma e Fiorentina.

    Le due squadre italiane rimaste in corsa nella seconda competizione per club d’Europa, hanno evitato la mina vagante Manchester United ma si troveranno ad affrontare comunque due team piuttosto insidiosi nei sedicesimi di finale: i tedeschi del Borussia Moenchengladbach per la Fiorentina e gli spagnoli del Villarreal per la Roma.

    Partiamo dall’avversaria dei viola, il Borussia Moenchengladbach è una squadra da prendere certamente con le molle. E’ vero che i tedeschi sono stata l’unico team del proprio paese a fallire la qualificazione agli ottavi di Champions League ma il Gladbach aveva nel proprio girone big del calibro di Barcellona e Manchester City. La Fiorentina dovrà fare quindi molta attenzione sopratutto al nazionale tedesco Kramer, al centrocampista e talento classe ’96 Dahoud ma anche a Thorgan Hazard, fratello del più famoso centrocampista del Chelsea Eden, e al brasiliano Raffael.

    Il Villarreal porta alla Roma un brutto ricordo europeo. I giallorossi infatti vennero eliminati negli ottavi di finale della Coppa Uefa 2003/04 proprio dal Submarino Amarillo. Una compagine quella spagnola che vede nelle proprie fila ben tre italiani, Bonera, Soriano e Sansone ma anche una vecchia conoscenza della Serie A ovvero l’ex Milan Alexandre Pato. Occhio anche a Jonathan Dos Santos. Il Villarreal però non è parsa una squadra insuperabile, nel suo girone di Europa League si è piazzata al secondo posto con 9 punti alle spalle dei turchi dell’Osmanlispor.

    I sorteggi Europa League quindi hanno messo dinanzi alle italiane due squadre che, se affrontate con il giusto piglio e con la migliore formazione, possono creare qualche grattacapo ma che sembrano battibili.

    Per quanto riguarda altri risultati dei sorteggi Europa League, spicca il derby dei fratelli Pogba in Saint Etienne – Manchester United. Decisamente interessante pare anche Anderlecht – Zenit mentre le altre sfide potrebbero qualificare agli ottavi squadre che nel resto del cammino verso Stoccolma potrebbero ritagliarsi il ruolo di sorprese del torneo.

     

  • Il Sassuolo delle meraviglie in Europa vola!

    Il Sassuolo delle meraviglie in Europa vola!

    Di Francesco ha preparato un Sassuolo quasi perfetto, che non solo non paga lo scotto del primo confronto contro una formazione europea dal passato glorioso, come la Stella Rossa di Belgrado, ma è stato capace di sottometterla nel gioco e cosa ancor più importante, nel risultato.

    Quando il Sassuolo macina gioco la palla scorre con quasi geometrica memoria e ha solo qualche intoppo tra i piedi di Biondini, il quale di contro però fornisce una prestazione da “polmone d’oro” recuperando un’infinità di palloni e la squadra non va mai in affanno contro i serbi.

    Il Sassuolo esce tra gli applausi del Mapei Stadium | Foto Twitter
    Il Sassuolo esce tra gli applausi del Mapei Stadium | Foto Twitter

    Se la prima rete neroverde nasce da un errore marchiano del portiere Kahriman, che si vede sfilare rasoterra la palla sulla sinistra prima di fare una carambola con i due pali della porta e concedersi docile al tap-in di Berardi, le altre due marcature sono di ottima fattura e il risultato di un’azione corale degna di un top-team europeo.

    Di Francesco aveva spronato alla vigilia i suoi ragazzi chiedendo una prova di carattere e coraggio per mettere subito, nella gara del Mapei Stadium, il “fieno in cascina” necessario per vedere il ritorno con tranquillità e così è stato. Il tecnico sfodera dietro al centro la coppia Cannavaro-Acerbi che sono stati impeccabili, Gazzola a destra che ha spinto molto e Peluso a sinistra mai in affanno e attento su Katai. Il centrocampo ha funzionato in modo pressoché perfetto con Magnanelli sempre ottimo direttore d’orchestra, Duncan sontuoso e Biondini gladiatorio, ma è l’intesa tra gli attaccanti la meraviglia vera della squadra.

    I giocatori del Sassuolo esultano dopo la rete di Berardi | Foto Twitter
    I giocatori del Sassuolo esultano dopo la rete di Berardi | Foto Twitter

    La prima rete la realizza Berardi come detto, poi con un’azione tutta di prima è Politano a trafiggere il portiere biancorosso su assist dello stesso Berardi ed infine Defrel chiude il conto con un tiro ad incrociare di sinistro al volo su cross di Peluso. Ma nel computo dei novanta minuti i neroverdi avrebbero potuto realizzare almeno altrettante reti se fossero stati più cinici. Clamoroso ad inizio ripresa quando Duncan serve in area Berardi e con il portiere in uscita l’attaccante azzarda un pallonetto delizioso che bacia il palo interno della porta prima che la palla venga spazzata da un difensore avversario.

    In tribuna era presente il neoacquisto Alessandro Matri che dovrà faticare molto per inserirsi velocemente e conquistare il posto nel trio d’attacco visto in scena questa sera. Il Sassuolo di Di Francesco è ad un passo dalla fase a gironi di Europa League e la gara di ritorno al Marakana di Belgrado può essere superato con l’intelligenza più che con le gambe ma soprattutto senza alcun timore.

  • Europa League: il Siviglia cala uno storico tris

    Europa League: il Siviglia cala uno storico tris

    Una frase di Gary Lineker è divenuta celebre “Il calcio è uno sport in cui si gioca 11 contro 11 e alla fine vincono i tedeschi”. Questa sera si può coniare un nuovo detto “L’Europa League è una competizione disputata da diversi club europei ma alla fine vince sempre il Siviglia”. Insomma da Europa League a Siviglia League. 

    Da Torino a Basilea, passando per Varsavia, il vincitore degli ultimi tre anni è sempre lo stesso, ovvero il Siviglia.

    Un tris storico, quello nella notte del St. Jakob-Park, arrivato in rimonta per 3-1, ai danni del Liverpool di Jurgen Klopp che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo, protestando anche per due rigori non concessi.

    Quello del Siviglia è quindi un tris consecutivo di successi per un totale di 5 trofei (aggiungendo anche le due Coppa Uefa del 2005/06 e 2006/07) nella seconda competizione europea per club.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori si sfidano utilizzando lo stesso modulo, il 4-2-3-1. Il primo tempo vede un Liverpool decisamente in serata migliore rispetto al Siviglia. Gli uomini di Klopp paiono decisamente più convinti e, dopo le proteste per un mani nell’area spagnola, costruiscono alcune azioni pericolose e poi trovano il vantaggio con uno splendido esterno sinistro a giro di Sturridge che non lascia scampo a Soria. Il Siviglia non sembra avere grandi idee e gli inglesi tengono in mano il pallino del gioco sfiorando anche il raddoppio.

    Al rientro dagli spogliatoi però la squadra di Emery ci mette meno di un minuto per trovare il pareggio con Gameiro bravo a spingere in gol un perfetto assist di Mariano. Il Liverpool accusa il colpo e rischia in un paio d’occasioni di finire in svantaggio, sempre per opera di Gameiro. Il gol però è solo rimandato perchè al 64° dopo una splendida azione di squadra, Coke lascia partire il tiro che supera Mignolet. I reds non reagiscono e capitolano nuovamente al 70° sempre con Coke che, dopo un rimpallo, si trova il pallone in area e non lascia scampo al portiere avversario. Klopp le prova tutte, inserisce altre punte ma il Liverpool non spaventa mai il Siviglia e si arriva così al fischio finale e alla nuova festa spagnola.

     

    LIVERPOOL – SIVIGLIA 1-3 (34° Sturridge (L), 46° Gameiro (S), 64°, 70° Koke (S))

    LIVERPOOL (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Touré (82° Benteke), Lovren, Moreno; Can, Milner; Lallana (73° Allen), Coutinho, Firmino (69° Origi); Sturridge.

    Allenatore: Klopp.

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami (78° Kolodziejczak), Carriço, Escudero; N’Zonzi, Krychowiak; Coke, Banega (93° Cristoforo), Vitolo; Gameiro (89° Iborra).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Lovren (L), Vitolo (S), Banega (S), Origi (L), Rami (S), Mariano (S), Clyne (L).

  • Sorteggi Europa League: urna insidiosa per l’Italia

    Sorteggi Europa League: urna insidiosa per l’Italia

    L’urna di Nyon, già assolutamente perfida nei confronti delle due compagini italiane di Champions, non è stata certamente benevola nemmeno nei sorteggi Europa League. 

    Le tre italiane qualificatesi per i sedicesimi della seconda competizione per club europea, Fiorentina, Lazio e Napoli, non hanno avuto in sorte avversari semplici: i viola di Paulo Sousa ritrovano il Tottenham un anno dopo, la Lazio ha pescato il sempre temibile Galatasaray mentre gli azzurri di Sarri se la vedranno con il Villarreal, squadra capace di battere ieri in campionato il Real Madrid.

    Kane, Sneijder e Soldado | Foto Twitter
    Kane, Sneijder e Soldado | Foto Twitter

    Veniamo ad analizzare le tre sfidanti, partendo dal Tottenham. 

    Gli Spurs possono vantare una rosa competitiva nella quale spiccano il portiere francese Lloris, i difensori del Belgio Vertonghen e Alderweireld, il talento del Coco Lamela e del coreano Heung-Min Son ma sopratutto il sempre temibile Harry Kane. Il Tottenham è giunto a questi sedicesimi di Europa League dopo aver vinto un girone piuttosto insidioso, nel quale erano presenti Anderlecht e Monaco, ottenendo 13 punti, frutto di 4 vittorie un pari ed una sconfitta, segnando 12 gol e subendone 6. I precedenti sorridono alla viola, nella scorsa Europa League infatti le due squadre si sono affrontate sempre nei sedicesimi ed a spuntarla fu la Fiorentina con un 1-1 in trasferta ed un 2-0 in casa.

    Passiamo a conoscere la sfidante della Lazio, ovvero il Galatasaray.

    La squadra si Istanbul ha nella propria rosa diverse vecchie conoscenze del campionato italiano, a partire dal portiere quel Fernando Muslera che in Serie A ha vestito proprio la maglia della Lazio. I biancocelesti dovranno fare molta attenzione a Sneijder e Podolski, duo ex Inter, ma anche al bomber turco Burak Yilmaz. Il Galatasaray non ha avuto un gran inizio di stagione, ha dovuto salutare la Champions, agganciando il salvagente Europa League proprio all’ultimo contro l’Astana. Per quanto riguarda i precedenti, risalgono a diversi anni fa, era la fase a gironi della Champions League 2001/02 ed entrambe le squadre vinsero la propria gara casalinga per 1-0.

    Concludiamo con il Villarreal, avversario del Napoli. 

    Il Sottomarino Giallo, ha in rosa elementi molto interessanti e che i partenopei non dovranno sottovalutare come ad esempio il difensore Musacchio, il centrocampista Jonathan Dos Santos, l’attaccante Bakambu e l’esperto Bomber Soldado. Tra gli uomini di Marcelino anche l’ex Milan Bonera. Il Villarreal ha raggiunto i sedicesimi dopo esser arrivato secondo nel proprio girone con 13 punti, 4 vittorie 1 pareggio ed una sconfitta, alle spalle del Rapid Vienna. Relativamente ai precedenti le due squadre si sono affrontate nei sedicesimi di Europa League 2010/11, passarono gli spagnoli con un pari ed un successo, e nella fase a gironi della Champions League 2011/12 quando a spuntarla fu il Napoli in entrambe le occasioni con un doppio 2-0.

     

    Sorteggi Europa League, il tabellone dei sedicesimi
    Sorteggi Europa League, il tabellone dei sedicesimi

    Nelle altre gare dei sedicesimi il sorteggio ha regalato anche sfide interessanti come Borussia Dortmund-Porto, Olympique Marsiglia-Atletich Bilbao e Sporting Lisbona-Bayer Leverkusen.

    Sorteggio fortunato, ma attenzione a sottovalutare gli avversari, per il Siviglia campione in  carica che se la vedrà con il Molde e per il Manchester United che affronterà il Midtjyalland, già avversario del Napoli nella fase a gironi.

  • Lazio avanti da prima, Fiorentina basta un pari

    Lazio avanti da prima, Fiorentina basta un pari

    La Lazio si scrolla di dosso il periodo negativo in Campionato, un solo punto conquistato in quattro gare disputate, battendo per 3-1 il Dnipro nel quinto turno di Europa League; successo che permette alla formazione di Pioli di ottenere il pass per i sedicesimi di finale ed anche il primo posto nel girone. Vantaggio dopo appena 4’minuti per la Lazio grazie alla rete di Candreva, lanciato da Parolo;  al 65′ il pareggio del Dnipro con Bruno Gomes, ottimo il suo destro incrociato. Al 68′ è Parolo a riportare la Lazio in vantaggio e, definitivo tris, di Djordjevic al 92′. Nell’altro match del girone 1-1 tra Rosenborg e Saint Etienne, i francesi sono qualificati come secondi, entrambe sono a quota 5 punti.

    Lazio-Dnipro, Milinkovic Savic in azione.
    Lazio-Dnipro, Milinkovic Savic in azione.

    La Fiorentina conquista un prezioso pareggio nel match contro il Basilea, in Svizzera, la squadra di Sousa ha giocato per oltre un’ora in dieci uomini a causa della espulsione di Roncaglia al 26′: reo di aver inflitto una gomitata inflitta a Embolo; le  due reti realizzate dalla viola portano, entrambe, la firma di Bernardeschi, al 23′ imbeccato da Borja Valero e al 36′, su servizio di Kalinic. A cinque minuti dal termine del primo tempo è Suchy ad accorciare le distanze, il definitivo 2-2 è al 74′ grazie a Elneny. Nell’altro match del girone BelenensesLech Poznan è terminata 0-0.

    Nello stadio di Bruges, chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza, in Belgio l’allerta terrorismo è ancora molto alta, il Napoli, già al primo posto nel gruppo D e imbottito di riserve, mister Sarri pensa all’impegno molto importante di lunedì sera contro l’Inter, ha vinto agevolmente per 0-1 con la rete di Chiriches al 41′.  Il ritmo per tutta la gara è stato compassato e la superiorità del Napoli è apparsa netta, anche in virtù del successo 5-0 maturato all’andata. Il gol è stato siglato da Chiriches grazie ad una punizione laterale eseguita da Valdifiori. Nell’altro match del girone il Legia Varsavia ha sconfitto per 1-0 il Midtjylland per 1-0; discorso qualificazione, Napoli a parte, rimandato all’ultimo turno con il Midtjylland che ha 6 punti, contro i 4 di Legia Varsavia e Bruges.

  • Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Serata perfetta per le tre italiane in Europa League. 

    Le danze sono state aperte dal devastante Napoli di Sarri che ha battuto per 5-0 il Midtjyalland. Nelle gare delle 21 vittorie importantissime in trasferta per Lazio, in Norvegia contro il Rosenborg, e della Fiorentina sul campo del Lech Poznan. 

    Veniamo al racconto delle gare partendo da quella delle 19, giocata al San Paolo.

    NAPOLI – MIDTJYALLAND

    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    Tutto facile per gli uomini di Sarri che, se pur con un ampio turnover, sconfiggono nettamente i danesi del Midtjyalland. La gara si mette subito bene per il Napoli, dopo un paio di buone occasioni non concretizzate, al 13° El Kaddouri, imbeccato da Insigne, batte Andersen per l’uno a zero. Passano 10 minuti e Gabbiadini è rapido a girare in gol una respinta del portiere sul tiro del solito Insigne. Gabbiadini è in gran serata e al 38° realizza anche la doppietta personale. Nella ripresa il copione non cambia, anzi prima Maggio con l’inserimento e poi Callejon, con un colpo di testa, completano la manita azzurra. 

    NAPOLI – MIDTJYALLAND 5-0 (13° El Kaddouri, 23°, 38° Gabbiadini, 55° Maggio, 77° Callejón)

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiricheș, Koulibaly, Strinić (68° Hysaj); López, Valdifiori, Hamšík (53° Allan); El Kaddouri, Gabbiadini, Insigne (57° Callejón).

    Allenatore: Sarri .

    Midtjylland (4-2-3-1): Andersen; Rømer, Banggaard, Sviatchenko, Novák; Hansen (47° Ureña), Sparv; Olsson (69° Sisto), Poulsen, Royer; Onuachu (62° Pušić).

    Allenatore: Thorup.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: López (N).

     

    LECH POZNAN – FIORENTINA

    Vittoria importante per la Fiorentina che ringrazia Ilicic e ritorna in corsa per la qualificazione al turno successivo di Europa League. Il primo tempo si dimostra equilibrato con una viola che fa possesso palla senza però rendersi pericolosa. Dopo qualche rischio la Fiorentina passa in vantaggio con una splendida punizione di Ilicic al 41°. Nella ripresa il Lech ci prova, gli ospiti rischiano ma poi chiudono il match con un tocco sotto del solito Ilicic che scavalca il portiere e si deposita in gol.

    LECH POZNAN – FIORENTINA 0-2 (41°, 82° Ilicic)

    Lech Poznań (4-5-1): Burić; Kędziora, Kamiński, Dudka, Kádár; Trałka, Tetteh (73° Thomalla), Formella (59° Lovrencsics), Pawłowski, Linetty; Hämäläinen (76° Gajos).

    Allenatore: Urban.

    Fiorentina (3-4-2-1): Sepe; Tomović, Rodríguez, Astori; Bernardeschi, Błaszczykowski (71° Alonso), Vecino, Suárez (79° Badelj); Fernández, Iličić; Rossi (62° Kalinić).

    Allenatore: Sousa.

    Arbitro: Özkahya

    Ammoniti: Linetty (L).

     

    ROSENBORG – LAZIO

    Djordjevic trascina la Lazio al successo sul campo del Rosenborg. Biancocelesti praticamente subito avanti con il gol di Djordjevic al 9°. I padroni di casa cercano di trovare il pari ma capitolano nuovamente al 29°, ancora per merito di Djordjevic. Nel primo tempo ci sarebbe anche il gol di Hoedt, annullato però per fuorigioco. Nel secondo tempo ci si attende un Rosenborg d’assalto ma la Lazio non rischia praticamente niente. Nel finale gli uomini di Pioli rimangono in 10 per il rosso diretto a Keita. Al triplice fischio la Lazio può festeggiare il primo posto del girone.

    ROSENBORG – LAZIO 0-2 (9°, 29° Djordjevic)

    Rosenborg (4-3-3): An.Hansen; Svensson, Reginiussen (33° Bjørdal), Eyjólfsson, Skjelvik; Jensen, Selnæs, Midtsø (61° Konradsen); Helland, Søderlund (66° Vilhjálmsson), Mikkelsen.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Onazi; Candreva (46° Keita), Morrison (76° Mauri), Kishna; Djordjević (66° Matri).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Marriner.

    Ammoniti: Radu (L), Kishna (L).

    Espulsi: Keita (L)

     

  • Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata non totalmente perfetta per le tre italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    Il Napoli ha proseguito la sua striscia positiva andando a conquistare, sul campo del Midtjyalland, il terzo successo su tre gare europee disputate in stagione.

    Prima del Napoli, la Lazio aveva mostrato tanta grinta e tanto cuore per avere la meglio sul Rosenborg, pur avendo giocato dal 6° in 10 per il rosso a Mauricio, terza espulsione stagionale per lui.

    La nota stonata della serata di Europa League per l’Italia, arriva da Firenze. La capolista della Serie A infatti ha subito il secondo ko casalingo europeo, dopo quello con il Basilea, uscendo sconfitta per 2-1 dal Lech Poznan.

    Veniamo al racconto delle tre sfide, partendo in ordine cronologico dalle due giocate alle 19.

    FIORENTINA – LECH POZNAN

    Paulo Sousa decide per un ampio turnover nella sfida contro i polacchi. Attacco guidato dal duo Babacar-Rossi.

    La partenza viola è buona con una chance non sfruttata dopo pochi minuti, sostanzialmente però nel primo tempo non accade molto altro anche per una Fiorentina lenta e poco propositiva. Nella ripresa sono sempre gli uomini di Sousa a fare la gara ma la rete la trova il Lech con il perfetto inserimento di Kownacki che colpisce di prima e batte Sepe. La rete dà la scossa ai viola che si lanciano in avanti ma sia Vecino che Bernardeschi non riescono a superare un ottimo Buric. I polacchi, passato lo spavento si riportano avanti e, al 82°, sulla sponda di Kamisnki è lesto Gajos a girare il rete la palla dello 0-2. La Fiorentina cerca in tutti i modi di riaprirla e ci riesce con il gol di Rossi al 90°. Il sogno pareggio c’è, ma si spegne al 93° quando Babacar da due passi colpisce alto di testa. Vince il Lech, secondo ko europeo casalingo dei viola con la classifica che ora si fa preoccupante.

    FIORENTINA – LECH POZNAN 1-2 (65° Kownacki (L), 82° Gajos (L), 90° Rossi (F))

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Roncaglia, Tomovic, Astori; Rebic, Mati Fernandez, Suarez (73° Ilicic), Verdù (65° Vecino), Pasqual (68° Bernardeschi), Babacar, Rossi.

    Allenatore: Paulo Sousa

    Lech Poznan (4-2-3-1): Buric; Kedziora, Dudka, Kaminski, Kadar; Tralka, Tetteh; Formella, Holman (68° Hamalainen), Lovrencsics; Thomalla (63°Kownacki (78° Gajos)).

    Allenatore: Urban.

    Arbitro: Mazeika.

    Ammoniti: Lovrencsics (L), Tralka (L).

    Espulsi: Rebic (F).

     

    LAZIO – ROSENBORG

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Niente turnover, o almeno molto ridotto, per Pioli nella sfida casalinga contro il Rosenborg. In avanti tridente Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Matri. 

    La partenza è shock perchè dopo soli 6 minuti Mauricio, dopo un errore difensivo, è costretto al fallo che gli costa il rosso diretto. La gara si mette in salita ma la Lazio ha tanta grinta e cuore e al 28° Candreva imbecca perfettamente Matri che non fallisce l’appuntamento con il gol. La reazione del Rosenborg è immediata ma Berisha ed i pali mantengono i biancocelesti avanti. Ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Felipe Anderson. Sembra tutto chiuso ma i norvegesi riescono a riaprirla con il colpo di testa di Soderlund al 69°. La Lazio rischia di subire il pareggio ma al 82° Radu conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva, Hansen respinge ma lo stesso Candreva ribadisce in gol. Nell’ultimo minuto di recupero c’è ancora gloria per Berisha che para un rigore a Soderlund. Vince la Lazio che mantiene la vetta del girone.

    LAZIO – ROSENBORG 3-1 (28° Matri (L), 54° Felipe Anderson (L), 69° Soderlund (R), 82° Candreva (L)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11° Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75° Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70° Lulic); Matri.

    Allenatore: Pioli

    Rosenborg (4-3-3): An. Hansen; Svensson (75° Konradsen), Eyjolfsonn, Bjordal, Dorsin (62° Mikkelsen); Jensen, Selnaes (89° Vilhjalmsson), Midtsjo; De Lanlay, Soderlund, Skjelvik.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Arbitro: Gil.

    Ammoniti: Bjordal (R), Milinkovic-Savic (L), Matri (L)

    Espulso: Mauricio (L).

     

    MIDTJYALLAND – NAPOLI

    Per la sfida in Danimarca, tra le due prime della classe del girone, Maurizio Sarri decide di dare riposo a diversi titolari, dando spazio alle seconde linee, con grande qualità, come Valdifiori, Chiriches e Gabbiadini. 

    L’inizio gara vede i padroni di casa aggressivi e vogliosi di fare la partita ma al 19° arriva il gioiello di Callejon: lancio perfetto di Koulibaly e tocco volante dello spagnolo che scavalca il portiere. I danesi non hanno una grandissima reazione e subiscono un devastante uno-due firmato da Gabbiadini, il primo con un tocco piuttosto facile al 31° e poi una conclusione perfetta, che s’infila all’incrocio, al 40°. A due minuti dal termine del primo tempo, reazione del Midtjyalland che accorcia le distanze con un tocco da pochi passi di Pusic. Nella ripresa i partenopei cercano di gestire gara e risultato, rischiano qualcosina nel finale, prima al 77° Koulibaly salva sulla linea poi nei minuti di recupero è la traversa a dire di no al tiro cross di Mabil. Prima del triplice fischio dell’arbitro arriva anche il gol del Pipita Higuain per il definitivo poker azzurro.

    MIDTJYALLAND – NAPOLI 1-4 (19° Callejon (N), 31°,40° Gabbiadini (N), 43° Pusic (M) 94° Higuain (N))

    Midtjyalland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (73° Mabil), Sparv, Poulsen, Royer; Rasmussen (73° Larsen), Pusic (62° Onuachu).

    Allenatore: Thorup.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (81° Strinic); Allan (60° Hamsik), Valdifiori, David Lopez; Callejon (64° Higuain), Gabbiadini, El Kaddouri.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: Koulibaly (N)

     

  • Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Serata decisamente positiva per le 3 compagini italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    La Fiorentina ha espugnato con estrema facilità per 4-0 il campo della Belenenses, con il ritorno al gol anche di Giuseppe Rossi. La Lazio ha dovuto soffrire, andando anche sotto, per battere di misura il Saint Etienne che ha chiuso in 9 all’Olimpico. Tutto abbastanza semplice per il Napoli di Sarri che dopo il 5-0 casalingo al Bruges ha battuto 2-0 il Legia, grandissimo il gol di Higuain, in trasferta.

    Veniamo al racconto delle tre gare, partendo da quella dell’Olimpico.

    LAZIO – ST. ETIENNE

    La Lazio vuole vincere per cancellare il pareggio beffa di Dnipro ma la sfida per i biancocelesti parte subito in salita. Al 6° infatti, su azione di corner, i francesi passano grazie al gol di Sall che colpisce sul secondo palo. La Lazio reagisce e serve un miracolo del portiere Ruffier per negare a Hoedt la gioia del pareggio. Passano pochi minuti e su un altro calcio d’angolo i padroni di casa rischiano di capitolare di nuovo ma la traversa salva Berisha. Scampato il pericolo gli uomini di Pioli trovano il pareggio con Onazi bravo a girare verso la porta una palla rimasta in area dopo il cross di Felipe Anderson. Poco dopo la mezz’ora, la svolta della gara, il Saint Etienne rimane in 10 per il rosso a Beric colpevole di aver rifilato una gomitata a Mauricio. Ad inizio ripresa Hoedt trova la gioia del gol con una bella conclusione di sinistro. Sembra tutto in discesa ma i francesi non mollano nemmeno quando rimangono addirittura in nove per il secondo giallo a Sall. La rete di Biglia al 80° sembra mettere la parola fine al match ma gli ospiti non vogliono mollare e cercano di riaprirla con un bel pallonetto di Monnet-Paquet. La Lazio non riesce a chiuderla e corre qualche rischio ma al triplice fischio dell’arbitro è 3-2 con un successo che vale la testa del girone per i biancocelesti.

     

    LAZIO – ST. ETIENNE 3-2 (6° Sall (S), 22° Onazi (L), 48° Hoedt (L), 80° Biglia (L), 84° Monnet-Paquet (S))

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Basta, Mauricio (46° Gentiletti), Hoedt, Radu; Biglia, Onazi (74° Cataldi); Felipe Anderson, Mauri (64° Matri), Milinkovic-Savic; Keita.

    St.Etienne (4-3-3): Ruffier, Clerc, Sall, Perrin, Polomat; Pajot, Corgnet (63° Diomandé), Lemoine; Hamouma (64° Bahebeck), Beric, Roux (74° Monnet-Paquet).

    Ammoniti: Onazi (L)

    Espulsi: 33° Beric (S), 76° Sall (S)

     

    BELENENSES – FIORENTINA 

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    Tutto facile per la Fiorentina che all’inizio rischia su un’incerta uscita di Sepe, su calcio di punizione ma poi passa al 18° con Bernardeschi che è bravo a spingere in rete la respinta di Ventura sul tiro di Vecino. Sbloccata la gara i viola la gestiscono, senza correre rischi e anzi raddoppiando nel recupero del primo tempo con la conclusione di Babacar, deviata da un difensore. Come nel primo tempo anche la ripresa vede la prima occasione in favore dei padroni di casa con Kuca che impegna Sepe. E’ solo un fuoco di paglia perchè i viola controllano agevolmente la sfida andando a sfruttare anche l’autogol di Tonel, su cross basso di Kuba Błaszczykowski, per il 3-0 al minuto 83°. Al 90° la festa è completata con il ritorno al gol di Pepito Rossi che con una perfetta conclusione non lascia scampo a Ventura.

     

    BELENENSES – FIORENTINA 0-4 (18° Bernardeschi, 45°+1 Babacar, 83° aut. Tonel, 90° Rossi)

    Belenenses (4-1-4-1): Ventura; Geraldes, Brandao, Tonel, Filipe Ferreira; Ruben Pinto; Fabio Sturgeon (40° Gomes), Carlos Martins (78° Caeiro), Andrè Sousa, Kuca (63° Nunes); Leal.

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Tomovic, Astori, Alonso; Bernardeschi (60° Badelj), Vecino, Suarez, Vecino, Rebic (81° Błaszczykowski); Rossi, Babacar (78° Verdù).

    Ammoniti: Kuca (B), Ruben Pinto (B), Rebic (F), Badelj (F).

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 

    Sarri opta per un ampio turnover ed il primo tempo nella sfida di Varsavia non presenta grandissime emozioni, Gabriel rimane sostanzialmente inoperoso mentre i partenopei si fanno vedere con una conclusione di David Lopez respinta ad un passo dalla linea dalla difesa polacca. Ad inizio ripresa il Napoli passa con la premiata ditta Callejon-Mertens, lo spagnolo confeziona l’assist per il belga che segna.  Dopo il gol i polacchi cercano di buttarsi avanti e sfiorano il pareggio con un quasi autogol di Maggio, palla sulla traversa. Gli uomini di Sarri cercano il raddoppio, con il solito Mertens sempre vivacissimo. Allan ad un quarto d’ora dal termine avrebbe due volte il colpo del k.o. ma si fa ipnotizzare, in entrambi i casi, dal portiere che salva in corner. Sarri al 77° si gioca la carta Higuain ed il Pipita ci mette solo 6 minuti per inventarsi la giocata e la gran conclusione che vale il secondo gol. Al 88° Kuciak con uno splendido intervento nega la gioia del gol a Gabbiadini. Non accade altro il Napoli espugna Varsavia per 2-0.

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 0-2 (53° Mertens, 83° Higuain)

    Legia Varsavia (4-3-3): Kuciak; Bereszyński, Rzeźniczak, Lewczuk, Brzyski; Guilherme, Pazdan (89° Makowski), Jodlowiec; Trickovski (62° Duda), Prijovic, Kucharczyk (62° Nikolic).

    Napoli (4-3-3): Gabriel; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan (85° Chalobah), Valdifiori, David Lopez; Callejon (77° Higuain), Gabbiadini, Mertens (72° El Kaddouri).

    Ammoniti: Rzeźniczak.