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  • Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    L’urna di Nyon ha deciso di parlare tedesco per le due italiane qualificatesi agli ottavi di Europa League, saranno infatti Salisburgo ed Eintracht Francoforte le rivali scelte dal sorteggio odierno.

    Un sorteggio dal doppio volto: senza dubbio è stato molto positivo evitare le temibili Chelsea, Arsenal e Siviglia dall’altro però sono state pescate due avversarie che in questa edizione dell’Europa League hanno dimostrato di essere temibili per chiunque.

    Veniamo quindi a conoscere le due squadre che Napoli ed Inter si troveranno sul proprio cammino nelle gare degli ottavi di Europa League.

    Gli azzurri di Carlo Ancelotti sfideranno il Red Bull Salisburgo, gara di andata il 7 marzo al San Paolo e ritorno in Austria il 14 marzo, compagine che nella scorsa stagione eliminò la Lazio nei quarti di Europa League.

    La squadra guidata dal tecnico Marco Rose, rispetto alla scorsa stagione, ha perso giocatori di ottimo livello come Ćaleta-Car, Haidara, Berisha e Hwang Hee-Chan ma ha saputo mantenere una squadra vincente e di buona qualità.

    Pericolo numero uno è senza dubbio l’attaccante israeliano Munas Dabbur (22 gol in 33 presenze stagionali) da non sottovalutare le grandi qualità del centrocampista del Mali Samassékou, la spinta dell’esterno Lainer e il jolly giapponese Takumi Minamino che lo scorso anno segnò un gol all’Olimpico nella sconfitta 2-4 che però tenne aperte le speranze per la rimonta austriaca, poi avvenuta, al ritorno.

    Saranno invece i tedeschi dell’Eintracht Francoforte a giocarsi il passaggio del turno con i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti, gara di andata il 7 marzo in Germania e ritorno a San Siro il 14 marzo.

    L’Eintracht, ben allenato da Hutter, in questa edizione dell’Europa League ha vinto con sei vittorie su sei il girone in cui era inserita anche la Lazio (contro i biancocelesti vittoria all’andata in Germania per 4-1 e successo 2-1 all’Olimpico) ed ha messo in mostra dei veri e proprio gioielli come i due attaccanti Jovic ed Haller autori di ben 36 gol in due nell’arco della stagione.

    Nella rosa dell’Eintracht figurano anche alcune vecchie conoscenze del calcio italiano come l’ex viola Rebic, De Guzman (che ha vestito le maglie di Napoli, Carpi e Chievo) e Gelson Fernandes (in Serie A con Udinese e Chievo).

     

    Il risultato dei sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti il Chelsea di Sarri affronterà la Dinamo Kiev, l’Arsenal se la vedrà con il sorprendente Rennes ed il Siviglia sfiderà lo Slavia Praga. Dinamo Zagabria-Benfica, Valencia-Krasnodar e Zenit-Villarreal completano il quadro degli ottavi di Europa League.

  • Europa League, tutto facile per Napoli ed Inter

    Europa League, tutto facile per Napoli ed Inter

    Napoli ed Inter rispettano le previsioni della vigilia e senza alcun problema eliminano rispettivamente Zurigo e Rapid Vienna ed ottengono il pass per gli ottavi di Europa League. 

    Il Napoli di Carlo Ancelotti, in un San Paolo con pochi tifosi, forte del 3-1 conquistato in Svizzera sette giorni fa, non rischia praticamente niente, batte 2-0 lo Zurigo con la rete di Verdi nel primo tempo ed il raddoppio di Ounas, che aveva servito un assist geniale in occasione del primo gol, nella ripresa.

    Vittoria ancor più semplice e con un risultato ancor più ampio per l’Inter che a San Siro, ancora orfana dell’ex capitano Icardi, non concede niente agli avversari e chiude la pratica dopo 19 minuti con le reti di Vecino e Ranocchia. Nel finale di gara si scatena Perisic che prima segna un gran gol e poi serve a Politano la palla per il definitivo 4-0.

    Superati questi due scogli non certo insuperabili, nerazzurri e partenopei attendono domani di conoscere la rivale nel sorteggio per gli ottavi di Europa League. Chelsea ed Arsenal sono da evitare ma attenzione anche ad Eintracht e Salzburg che potrebbero rivelarsi vere e proprie mine vaganti.

    Salutano a sorpresa la manifestazione il Betis Siviglia, sconfitto dal Rennes, ed il Bayer Leverkusen, eliminato dal Krasnodar.

     

    Partiamo dalla gara del San Paolo, valevole come ritorno dei sedicesimi di Europa League.

    Ritmi blandi ad inizio gara con gli svizzeri che provano a fare la gara nella speranza di riaprire il discorso qualificazione. La prima occasione capita però al quarto d’ora a Verdi, il suo tiro trova attento il portiere ospite. Ci prova anche Insigne al 25° ma il suo tentativo finisce alto oltre la traversa. Le chance sono tutte di marca partenopea, al 38° è Mertens a ricevere la palla su una azione da punizione, Brecher è bravo ad opporsi alla conclusione. Al 43° però il Napoli passa in vantaggio, Ounas pennella in area un pallone per Verdi che calcia al volo e supera Brecher. Si va al riposo sul 1-0 per i partenopei.

    Si riparte senza cambi e con una grande occasione per Khelifi che però, da buona posizione non trova la porta di Meret. Il Napoli controlla la partita, e reclama un calcio di rigore su Ghoulam che però non viene concesso dall’arbitro, senza creare grosse occasioni. Al 76° Mertens trova in profondità Ounas che entra in area e batte Brecher sul primo palo. Appena entrato ci prova Milik con una gran conclusione ma il portiere dello Zurigo si esibisce in una gran parata. Al 91° gran contropiede del Napoli guidato da Mertens, il belga serve Insigne che subito mette in mezzo, il tocco di Brecher manda leggermente fuori tempo Milik che, a porta vuota, non riesce a segnare.

     

    NAPOLI – ZURIGO 2-0 (43° Verdi, 76° Ounas)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (56° Luperto), Koulibaly, Ghoulam; Ounas (77° Milik), Diawara, Zielinski (66° Allan), Verdi; Mertens, Insigne.

    Allenatore: Ancelotti.

    Zurigo (4-4-2): Brecher; Winter, Bangura, Kryeziu, Kololli (82° Kharabadze); Khelifi, Sohm, Domgjoni, Schonbachler (65° Krasniqi); Odey (60° Zumberi), Ceesay.

    Allenatore: Magnin.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Chiriches (N).

     

     

    Veniamo ora al match di San Siro tra Inter e Rapid Vienna.

    Parte un po’ distratta l’Inter che concede al Rapid di rendersi insidioso. Al 11° l’Inter, alla prima occasione buona passa in vantaggio, Candreva vede il suo tiro salvato dal difensore, il pallone arriva a Vecino che con un diagonale preciso infila la palla nell’angolo basso. Al 19° l’Inter archivia sostanzialmente la pratica con la gran conclusione al volo da fuori di Ranocchia. Al 22° è ancora protagonista Ranocchia, questa volta però un suo errore regala una chance a Pavlovic che però non sfrutta l’opportunità. I nerazzurri tengono in pugno la gara ed al 41° hanno la possibilità di trovare il 3-0 ma Candreva da pochi passi fallisce. Si va al riposo con l’Inter avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Sempre Ranocchia tra i protagonisti della serata, al 53° il difensore centrale colpisce di testa e non va poi così lontano dalla doppietta. La partita scorre via senza grandi sussulti sino al 69° quando è Perisic a provarci con l’azione in solitaria, il suo tiro esce di poco. Al 80° Perisic ci riprova e questa volta la sua giocata personale lo porta prima a saltare il portiere e poi a concludere con il colpo sotto che fa finire il pallone in fondo alla rete. Il croato al 87° si trasforma in assistman e serve in mezzo un pallone che Politano di prima calcia in rete. Finisce così, l’Inter batte 4-0 il Rapid Vienna e raggiunge gli ottavi di Europa League. 

     

    INTER – RAPID VIENNA 4-0 (11° Vecino, 19° Ranocchia, 80° Perisic, 87° Politano)

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cedric, Ranocchia, Skriniar (77° Miranda), Asamoah; Vecino, Brozovic (62° Brozovic); Candreva, Nainggolan, Perisic; Martinez (66° Politano).

    Allenatore: Spalletti.

    RAPID VIENNA (4-2-3-1): Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo (75° Schobesberger); Grahovac, Ljubicic; Murg, Knasmullner (64° Schwab), Ivan (64° Muldur); Pavlovic.

    Allenatore: Kuhbauer.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Asamoah (I), Hofmann (R), Ranocchia (I).

     

  • La Lazio saluta l’Europa League a Siviglia

    La Lazio saluta l’Europa League a Siviglia

    Finisce al Sanchez Pizjuan di Siviglia l’avventura nell’Europa League 2018/19 della Lazio.

    Dopo la sconfitta subita per 1-0 all’Olimpico nella gara d’andata, ai biancocelesti serviva un’impresa in terra spagnola.

    Non è bastato il recupero in extremis di Milinkovic-Savic, la gara per la squadra di Inzaghi si è fatta subito ancor più in salita quando al 20° il solito Ben Yedder ha sbloccato il match a favore dei suoi.

    La Lazio ci ha provato nella ripresa sprecando un paio di grandi occasioni con Acerbi ed Immobile e non sfruttando il rosso a Vazquez che al 60° ha lasciato i suoi in 10. L’espulsione di Marusic ed il gol di Sarabia nel finale hanno poi messo il definitivo sigillo.

    I biancocelesti salutano così l’Europa League, un’eliminazione amara che arriva contro una squadra quotatissima, e con una Lazio incerottata, ma che con un pizzico di fortuna e di precisione in più avrebbe potuto esser messa in discussione.

    Veniamo al racconto della sfida del ritorno dei sedicesimi di Europa League.

    Pronti via e subito un problema per il Siviglia con Escudero che al 5° dopo uno scatto si ferma accusando un problema muscolare, dentro Promes. I biancocelesti provano a creare qualcosa ma i padroni di casa si rendono pericolosi con veloci ripartenze. Al 17° enorme occasione per la Lazio, Lulic si trova un pallone d’oro solo davanti al portiere, disturbato da Mercado alle spalle cade al momento di calciare ed il portiere in qualche modo riesce a salvarsi. Passano 3 minuti e da un errore di Milinkovic la palla arriva a Sarabia che calcia da fuori, Strakosha non respinge bene e a porta vuota arriva Ben Yedder a segnare il gol del vantaggio. Il gol carica ancora di più il Siviglia che spinge con più insistenza dinanzi ad una Lazio che perde troppi palloni. La reazione degli uomini di Inzaghi è volenterosa ma in sostanza non arriva alcun tiro verso la porta. Il primo tempo si chiude con gli andalusi avanti per 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Nei primi minuti non accade molto, sono sempre gli spagnoli a far gioco ed al 53° a rendersi pericolosi con una con una conclusione di André Silva deviata in corner da Radu. Sul fronte opposto bravo Cataldi a proporsi e a metter il cross basso in mezzo, Kjaer salva tutto anticipando Immobile. Poco più di un minuto dopo enorme occasione per Acerbi che viene pescato totalmente solo in area, il difensore calcia al volo ma Vaclik è reattivo e respinge oltre la linea di fondo. Al 60° Franco Vazquez commette un fallo su Romulo che gli costa il secondo giallo, il Siviglia rimane in 10. Pochi minuti e Correa ha la palla per sfruttare subito la superiorità ma la sua conclusione a centro area viene deviata. La Lazio cresce e al 68° Immobile, ben servito da Caicedo, trova il pallonetto che supera Vaclik ma si deposita oltre la traversa. Al 71° però la parità numerica viene ristabilita, Marusic in contrasto allarga un po’ il braccio e colpisce l’avversario, per l’arbitro è rosso diretto. Al 78° la gara sostanzialmente si chiude, Jesus Navas imbuca per l’accorrente Sarabia che da due passi batte Strakosha. Come detto non succede praticamente altro, al fischio finale festeggia il Siviglia mentre la Lazio saluta l’Europa League. 

     

    SIVIGLIA  – LAZIO 2-0 (20° Ben Yedder, 78° Sarabia)

    Siviglia (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Vazquez, Mesa (82° Rog), Sarabia, Escudero (6° Promes); André Silva (64° Amadou), Ben Yedder.

    Allenatore: Machin.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric (49° Correa), Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic (57° Romulo), Badelj (77° Durmisi), Cataldi, Lulic; Caicedo, Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Patric (L), Caicedo (L), Immobile (L).

    Espulso: Vazquez (S), Marusic (L).

  • Lautaro lancia l’Inter, brutto stop per la Lazio, Napoli ok

    Lautaro lancia l’Inter, brutto stop per la Lazio, Napoli ok

    Assente Icardi gli occhi erano tutti su Lautaro Martinez ed il Toro si è rivelato decisivo procurandosi e trasformando il rigore che è valso il gol vittoria per l’Inter nella trasferta di Europa League a Vienna.

    La Lazio paga dazio alla sfortuna, perde Luis Alberto, Parolo e Bastos per infortunio, e viene sconfitta per 1-0 all’Olimpico dal Siviglia.

    Tutto facile per il Napoli che sfrutta una papera del portiere per sbloccare la gara con Insigne a Zurigo e poi trova altre due reti, Callejon e Zielinski, che sommate al rigore siglato da Kololli, fissano il risultato sul 3-1 finale.

     

    Partiamo con il racconto dell’andata dei sedicesimi di Europa League dell’Olimpico tra Lazio e Siviglia.

    Primi minuti con la Lazio in difficoltà contro un Siviglia partito decisamente forte. Sono sempre gli spagnoli a fare la gara ed al 22° dopo una ripartenza Escudero trova Sarabia che col diagonale serve l’assist Ben Yedder che solo sul secondo palo tocca in rete. La Lazio risponde con una grossa chance con Marusic ma il portiere Vaclik è bravo ad intercettare il tiro. E’ solo un episodio perché il Siviglia torna a prendere in mano il match e a rendersi molto pericoloso. Prima della fine della prima frazione c’è anche tempo per un cambio di Inzaghi con Durmisi che prende il posto dell’infortunato Luis Alberto, si va al riposo con gli andalusi in vantaggio per 1-0.

    La ripresa si apre con un altro cambio per la Lazio, Parolo, caduto male dopo un contrasto ad inizio gara, è costretto a lasciare il posto a Cataldi. Al 57° Inzaghi è costretto al terzo cambio per infortunio, esce Bastos ed entra Luiz Felipe. Al 66° gran conclusione al volo da fuori di Escudero sulla traiettoria si fa trovare pronto Acerbi che salva a pochi passi dalla linea. I biancocelesti soffrono e ad ogni ripartenza sembra che gli spagnoli possano trovare il raddoppio. Nel finale la Lazio prova a crescere e con Lucas Leiva va vicino al pareggio, il pallone però non trova lo specchio. Al 89° clamoroso contropiede tre contro due sprecato dal Siviglia, si salva la Lazio. Finisce così, la Lazio in una serata sfortunata per gli infortuni di ben 3 giocatori, esce sconfitta ma limita comunque i danni e prova a tenere aperta la speranza di qualificarsi agli ottavi di Europa League.

     

    LAZIO – SIVIGLIA 0-1 (22° Ben Yedder)

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos (57° Luiz Felipe), Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (46° Cataldi), Lucas Leiva, Luis Alberto (45° Durmisi), Lulic; Caicedo, Correa.

    Allenatore: Inzaghi.

    Siviglia (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Sarabia (83° Amadou), Banega, Vazquez, Escudero (75° Promes); André Silva, Ben Yedder (71° Munir).

    Allenatore: Machin.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Radu (L), Banega (S), Correa (L), Mercado (S), Acerbi (L).

     

    Veniamo al racconto della sfida dei nerazzurri al loro debutto stagionale in Europa League.

    Partenza migliore dell’Inter che si rende insidiosa subito con un tiro cross di Cedric. Il tempo trascorre con la squadra di Spalletti che pian piano cresce e prende il dominio della gara, senza però riuscire a creare grosse occasioni. Al 38° sciocchezza di Thurnwald che commette un ingenuo fallo da rigore su Lautaro Martinez, dal dischetto il Toro non sbaglia. Sbloccata la gara l’Inter si costruisce altre chance, serve una grande risposta di Strebinger su conclusione ravvicinata di Lautaro per salvare il Rapid. I padroni di casa troverebbero anche il pareggio con Ivan ma l’azione è viziata da un netto fuorigioco di Schwab. Si va al riposo con gli ospiti avanti per 1-0.

    Il secondo tempo vede un Rapid che prova ad esser più propositivo. La partita scorre su ritmi bassi con l’Inter che ha meno possesso palla ma che in pratica non rischia niente. Al 66° austriaci pericolosi con la conclusione di prima di Knasmullner, strepitoso il riflesso di Handanovic che alza in corner. L’Inter si fa rivedere intorno al 74° con una bella giocata di Perisic, il croato dal fondo serve un gran pallone a Nainggolan ma il belga non trova la porta. La squadra di Vienna ci prova ma Handanovic non viene praticamente mai impegnato, finisce così, vince 1-0 l’Inter che tra una settimana a San Siro partirà in vantaggio per ottenere la qualificazione al turno successivo di Europa League. 

     

    RAPID VIENNA – INTER 0-1 (38° rig. Lautaro Martinez)

    Rapid Vienna (4-2-3-1): Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo; Grahovac (64° Knasmullner), Ljubicic; Thurnwald (53° Schobesberger), Schwab, Ivan; Berisha (84° Murg).

    Allenatore: Kühbauer.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cedric, Miranda, De vrij, Asamoah; Vecino, Borja Valero; Politano (78° Candreva), Nainggolan (82° D’Ambrosio), Perisic; Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Sonnleitner (R), Hofmann (R), Berisha (R), Lautaro Martinez (I), Cedric (I), Potzmann (R), D’Ambrosio (I), Candreva (I).

     

     

    Veniamo alla gara delle 21, di questa serata di Europa League, con in campo il Napoli.

    La gara parte su ritmi bassi con le due squadre che non riescono a creare nessuna occasione pericolosa. Al 11° clamoroso errore del portiere dello Zurigo che in sostanza regala palla a Milik, il polacco appoggia ad Insigne che a porta vuota non può sbagliare. Subito il gol lo Zurigo cerca la reazione pressando altissimo ed al 16° si crea una buona chance con Kololli che però calcia a lato. Dopo un paio di buone conclusioni di Milik ed Insigne, arriva il raddoppio firmato da Callejon servito in area da Malcuit. Alla mezz’ora si rivedono gli svizzeri con una conclusione di Winter alta non di molto sopra la traversa. Passano 3 minuti ed è Zielinski col colpo di testa a sfiorare il 3-0. Il Napoli è totalmente in controllo della gara ed al 40° ci prova Milik da fuori, respinge Brecher. Il primo tempo si chiude coi partenopei avanti 2-0 al Letzigrund.

    Si riparte ed il Napoli ha subito la doppia occasione, prima con Zielinski, poi con Callejon di trovare il 3-0 ma Brecher salva. Gli uomini di Ancelotti provano a controllare mentre lo Zurigo tenta di creare qualche difficoltà dalle parti di Meret. Intorno al 70° il portiere degli svizzeri prova a farsi perdonare l’errore iniziale compiendo due grandi interventi prima su Milik poi su Koulibaly. Il gol però è nell’aria e al 77° Zielinski riceve al limite e piazza il tiro vincente. Al 82° Maksimovic commette fallo in area, è rigore e dal dischetto Kololli con il cucchiaio batte Meret. Il gol carica lo Zurigo che nel finale va due volte vicino al gol ma prima la traversa e poi Meret salvano la porta del Napoli. Finisce 3-1 per gli azzurri che vedono più vicino il passaggio agli ottavi di Europa League. 

     

    ZURIGO – NAPOLI 1-3 (11° Insigne (N), 22° Callejon (N), 77° Zielinski (N), 83° rig. Kololli (Z))

    Zurigo (3-4-3): Brecher; Nef, Bangura, Maxso; Untersee, Kryeziu, Domgjoni (46° Marchesano), Kharabadze; Winter (67° Ceesay), Odey (80° Khelifi), Kololli.

    Allenatore: Magnin.

    Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (76° Luperto); Callejon, Allan (60° Diawara), Fabian Ruiz, Zielinski; Insigne (68° Ounas), Milik.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Untersee (Z), Kryeziu (Z), Ghoulam (N), Diawara (N), Maksimovic (N), Nef (Z).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata, pirotecnico 3-3 tra Rennes e Betis Siviglia. Cade l’Arsenal, che finisce in 10 per il rosso a Lacazette, 1-0 in casa del Bate Borisov. Bene il Benfica che vince in casa del Galatasaray per 2-1. Vittoria in trasferta per il Chelsea di Sarri che batte 2-1 il Malmoe.

     

  • Sorteggi Europa League:bene Inter e Napoli,dura per la Lazio

    Sorteggi Europa League:bene Inter e Napoli,dura per la Lazio

    I sorteggi Europa League sono stati piuttosto positivi per le due italiane retrocesse dalla Champions, Inter e Napoli, mentre hanno regalato alla Lazio una sfida, sulla carta, piuttosto complicata.

    I nerazzurri di Luciano Spalletti nella loro sfida di sedicesimi di finale di Europa League affronteranno il Rapid Vienna. Gara che pare decisamente morbida visto che gli austriaci sono arrivati secondi nel proprio girone, ma con gli stessi punti, alle spalle del Villarreal con un bottino di 3 vittorie un pareggio e due sconfitte, con solo 6 gol segnati e ben 9 subiti.

    In campionato le cose vanno addirittura peggio in quanto il Rapid è all’ottavo posto su 12 squadre presenti nella massima serie austriaca.

    Da tenere d’occhio l’esterno Boli Bolingoli-Mbombo e la punta Dani Alar.

    Oltre l’Inter sorride anche il Napoli che dai sorteggi Europa League ha visto uscire, come avversaria per i sedicesimi, lo Zurigo.

    Gli svizzeri, dopo una partenza scoppiettante, hanno rallentato molto il proprio ritmo finendo secondi nel girone A dietro al Bayer Leverkusen, grazie a 3 vittorie, un pari e due sconfitte, con sette gol fatti e sei subiti.

    Nel proprio campionato lo Zurigo è 4° con un distacco di ben 24 punti, dopo 18 giornate, dalla capolista Young Boys.

    Giocatori interessanti sono il centrocampista nazionale del Kosovo Benjamin Kololli e la giovane punta nigeriana Stephen Odey.

    Se come già anticipato Inter e Napoli hanno avuto sorteggi Europa League decisamente positivi, lo stesso non si può dire per la Lazio che dovrà affrontare il Siviglia.

    Quando si parla di Europa League infatti il primo nome che viene in mente è proprio quello degli andalusi che hanno alzato il trofeo per tre anni di fila dalla stagione 2013/14 alla 2015/16.

    In questa edizione la squadra guidata da Pablo Machin ha però faticato, tenendo il discorso qualificazione aperto sino all’ultimo turno nel quale è arrivato il successo sul Krasnodar che è valso la vetta del proprio girone. Gruppo vinto grazie a quattro vittorie e due sconfitte con 18 gol fatti e 6 subiti.

    Molto positiva la stagione sino ad ora in Liga, il Siviglia è infatti secondo a sole 3 lunghezze dalla capolista Barcellona. 

    Sono diversi gli ex della Serie A che giocano nel club biancorosso: Franco Vazquez, André Silva, Simon Kjaer, Ever Banega e Luis Muriel. Oltre a questi la Lazio dovrà prestare molta attenzione anche a Pablo Sarabia e Wissam Ben Yedder.

    Le gare di andata si giocheranno tutte giovedì 14 febbraio mentre il ritorno sarà giovedì 21 febbraio.

    Per quanto riguarda le altre sfide, il Chelsea di Sarri se la vedrà con gli svedesi del Malmoe mentre l’avversario dell’Arsenal sarà il Bate Borisov. Molto interessante si preannunciano Shakhtar Donetsk – Eintracht Francoforte e Galatasaray – Benfica

  • Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    La tre giorni di coppe europee si conclude nel peggiore dei modi per le italiane: il Milan viene sconfitto per 3-1 ad Atene ed è eliminato dall’Europa League, perde anche la Lazio, 2-1 in casa con l’Eintracht ma i biancocelesti erano già qualificati.

    I rossoneri che avevano due risultati su tre e potevano anche permettersi la sconfitta con un gol di scarto, dopo lo 0-0 del primo tempo commettono una distrazione su un corner che costa il gol dello 0-1. Nove minuti dopo ci si mette anche la sfortuna con la beffarda deviazione di Zapata per lo 0-2. Zapata poi bravo a rimettere subito le cose sui giusti binari segnando il gol del 1-2. A 10 minuti dalla fine è arrivato il rigore, molto dubbio, del 3-1.

    Un mix di fattori (dal sapersi accontentare del risultato, alla spinta del pubblico, sino al rigore dubbio) che hanno portato ad una eliminazione pesante, decisamente inaspettata che potrebbe mettere in discussione la panchina di Gattuso. 

    Prima di quella del Milan era arrivata anche la sconfitta della Lazio.

    Un k.o. quello dei biancocelesti indolore, visto il secondo posto già acquisito, nel quale si è visto un buon Correa, autore del gol del momentaneo 1-0 e di altre belle giocate, ed una squadra che nonostante la sconfitta ha soddisfatto mister Simone Inzaghi.

     

    Veniamo al racconto del match dell’Olimpico.

    Pronti via, la partenza migliore è dei tedeschi che nel primo quarto d’ora fanno la gara ma non vanno oltre a qualche corner guadagnato. Ci provano anche Willems e Muller ma la difesa della Lazio respinge. Al 27° si vedono i biancocelesti con la conclusione di Luis Alberto troppo centrale per creare problemi a Ronnow. Alla mezz’ora infortunio per Hasebe che lascia il campo per N’Dicka. Non accade molto altro, il primo tempo, dai ritmi decisamente bassi, si chiude sullo 0-0

    Secondo tempo che parte con gli stessi protagonisti che avevano chiuso il primo. La sfida è decisamente più vivace e al 56° una gran giocata di Luis Alberto che lancia Correa, l’argentino davanti a Ronnow non sbaglia. I tedeschi reagiscono subito, si rendono pericolosi con ripartenze veloci che impegnano la difesa bianconceleste poi al 65° Gacinovic da lontano lascia partire una conclusione che s’infila nell’angolo dove Proto non può arrivare. Subito il pareggio la squadra di Inzaghi si ributta in attacco e al 68° Durmisi viene messo davanti alla porta da Correa, Ronnow è strepitoso. Dall’altro lato del campo i tedeschi non sbagliano, Gacinovic trova il filtrante per Haller che, da dentro l’area col rasoterra, batte Proto. La reazione della Lazio non crea grosse occasioni se non una punizione di Luis Alberto al 90° facilmente bloccata dal portiere. Finisce così, vincono i tedeschi che chiudono il girone a punteggio pieno, la Lazio, già qualificata al secondo posto, non riesce a portare a casa un successo che non avrebbe fatto classifica ma che avrebbe comunque fatto morale.

     

    LAZIO – EINTRACHT FRANCOFORTE 1-2 (56° Correa (L), 65° Gacinovic (E), 71° Haller (E))

    Lazio (3-5-2): Proto; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Caceres (75° Lulic), Murgia, Cataldi, Berisha (75° Rossi), Durmisi; Luis Alberto, Correa.

    Allenatore: S.Inzaghi.

    Eintracht Francoforte (4-4-1-1): Ronnow; da Costa, Russ, Falette, Willems; Muller (79° Jovic), Fernandes, Hasebe (32° N’Dicka), Tawatha; Gacinovic (88° Stendera); Haller.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Meler

    Ammoniti: Luis Alberto (L), Acerbi (L), Falette (E), Cataldi (L), Stendera (E).

     

    Passiamo ora alla sfida di Atene tra il Milan e l’Olympiacos. 

    Si parte e dopo pochi secondi Guerrero si trova solo davanti alla porta, bravissimo Reina ad uscire e chiudere. Altra buona occasione per i greci al 9° ma Abate è pronto ad anticipare Guerrero dopo la sponda di Fortounis. La risposta del Milan arriva al 18° con Higuain, servito da Cutrone, che cerca con la punta di sorprendere che però respinge. Un minuto dopo ci prova Zapata di testa ma alza ancora in corner. Al 26° brivido per il Milan con l’uscita a vuoto di Reina su azione da corner, si accende una mischia che i rossoneri sbrogliano con un po’ di fatica. Al 44° Reina in tuffo devia in corner una punizione di Fortounis. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si rientra senza cambi ed i greci hanno subito un’occasione con Fetfatzidis che calcia e sfiora il palo. Risposta Milan con il bolide di Kessie fuori di niente. L’Olympiacos spinge e al 60° sfrutta una distrazione del Milan che non si accorge di un corner battuto rapidamente, Higuain respinge la prima conclusione ma poi arriva Cissè di testa a spingere in rete. I rossoneri reagiscono subito con la conclusione dal limite di Cutrone fuori di niente. Al 63° super brivido per il Milan, prima Reina salva su Fortounis poi Guerrero calcia a botta sicura ma sulla linea c’è Zapata a salvare. Replica di Higuain, gran tiro, fuori di poco. Al 69° Guilherme ci prova da fuori, il tiro viene deviato da Zapata ed il pallone va a finire dove Reina non può arrivare. Zapata però si fa perdonare due minuti dopo, va a saltare sul corner e tocca il pallone, prova a salvare ma la palla è dentro, il Milan accorcia. I rossoneri sono distratti in difesa e al 75° serve un salvataggio miracoloso di Abate per respingere il tiro di Guerrero. Al 80° il neo entrato Torosidis si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Fortounis che spiazza Reina. Al 92° ci prova Higuain, la palla è deviata sembra poter beffare ma esce sul fondo. Non basta nemmeno l’ultimo assalto, finisce 3-1, passa l’Olympiacos, il Milan esce dall’Europa League.

     

     

    OLYMPIACOS – MILAN 3-1 (60° Cissè (O), 69° Guilherme (O), 71° Zapata (M), 81° rig. Fortounis (O))

    Olympiacos (4-2-3-1): Sà; Elabdellaoui, Cissé, Vukovic, Koutris; Camara (79° Torosidis), Guilherme; Fetfatzidis (68° Natcho), Fortounis, Podence (85° Bouchalakis); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Milan (4-4-2): Reina; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez (85° Halilovic); Castillejo, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Higuain, Cutrone (78° Laxalt).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Koutris (O), Bakayoko (M), Cissé (O), Reina (M), Camara (O), Abate (M), Guerrero (O).

  • Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Europa League, il Milan cade a S.Siro, trionfo Lazio a Marsiglia

    Serata agrodolce per le italiane impegnate in Europa League, il Milan è uscito sconfitto dalla sfida di San Siro contro il Betis Siviglia, la Lazio di Simone Inzaghi invece ha vinto 3-1 a Marsiglia contro l’Olympique di Rudi Garcia.

    Ci si aspettava una riscossa dal Milan dopo il derby di campionato perso al 92° per il gol di Icardi, invece nella serata di Europa League è arrivata la sconfitta casalinga contro il Betis Siviglia.

    Gli uomini di Gattuso si sono svegliati troppo tardi, hanno subito per lunghi tratti della gara il ritmo degli spagnoli e sono andati sotto per 2-0, l’ingresso di un elettrico Cutrone ha dato un po’ di carica ai rossoneri che hanno accorciato le distanze proprio con il bomber con il numero 63 sulla maglietta. Un gol che però non è bastato ad evitare la seconda sconfitta in 4 giorni.

    Grande prova invece della Lazio che ha giocato un match di altissimo livello al Velodrome contro l’Olympique Marsiglia. La squadra di Inzaghi ha trovato il vantaggio dopo pochi minuti con Wallace, ha rischiato qualcosa ad inizio ripresa poi, dopo aver segnato il 2-0 con Caicedo, ha gestito la gara soffrendo solo per pochi minuti tra il gol del 1-2 di Payet ed il definito 3-1, segnato al 90° da Marusic.

    Veniamo al racconto della prima italiana impegnata in questa serata di Europa League: il Milan.

    Partenza migliore degli ospiti che al 7° si rendono molto pericolosi con una giocata di Sanabria che crea qualche grattacapo alla retroguardia rossonera. La partita si mantiene sull’equilibrio e la prima buona occasione per il Milan arriva al 23° ma Higuain di testa non trova la porta. Alla mezz’ora il Betis passa in vantaggio, Lo Celso dalla sinistra mette un bel pallone in mezzo, Sanabria è lesto ad anticipare Reina e deposita in gol. Gli spagnoli accelerano e al 33° troverebbero anche il 2-0 ancora con Sanabria ma la bandierina alzata del guardalinee blocca tutto. Sempre Sanabria protagonista, al 38° Lo Celso lo serve con un cross morbido ma l’attaccante colpisce male e spedisce altissimo. Il Milan è in difficoltà e al 42° Reina è costretto ad uscire fuori area per anticipare Lo Celso lanciato in profondità, il portiere rischia tantissimo ma riesce a deviare col petto. Nel primo minuto di recupero, occasione enorme per Higuain, il Pipita dribbla anche il portiere ma al momento di concludere viene chiuso da Mandi in corner. Il primo tempo si chiude con gli spagnoli avanti 1-0.

    Gattuso decide di mandare in campo Suso e Cutrone, per Borini e Bakayoko, ad inizio ripresa ma la prima chance è per il Betis con Lo Celso che arriva al tiro dopo una sponda di un compagno ma calcia alto. Al 49° gran progressione di Junior Firpo che arriva anche al tiro con il pallone che esce non di molto. Il Milan non sembra comunque in partita ed al 55° viene punito da Lo Celso che realizza un gol capolavoro con una conclusione di sinistro da fuori che non lascia scampo a Reina. La squadra di Gattuso pare accusare il colpo e non riesce ad abbozzare nemmeno una reazione fatta di grinta e carattere. La svolta potrebbe arrivare al 72° ma il palo dice no ad un gran tiro da lontano di Castillejo. Il Milan però ha uno scatenato Cutrone che al minuto 83° si fa trovare pronto sull’assist di Castillejo e deposita in rete il pallone del 1-2. Al 90° intervento dubbio di Bartra su Castillejo pronto a battere a rete, l’arbitro decide di non concedere il rigore. Nel 4° minuto di recupero il Milan rimane in 10 per il rosso diretto a Castillejo colpevole di un brutto fallo da dietro. Finisce così, il Milan, dopo la sconfitta nel Derby, perde anche la prima partita nel girone di Europa League.

     

    MILAN – BETIS SIVIGLIA 1-2 (30° Sanabria (B), 55° Lo Celso (B), 83° Cutrone (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Romagnoli, Zapata, Laxalt; Bakayoko (46° Suso), Biglia (81° Bertolacci), Bonaventura; Castillejo, Higuain, Borini (46° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    BETIS SIVIGLIA (3-5-2): Lopez; Mandi, Bartra, Sidnei; Barragan, Lo Celso, Carvalho (92° Feddal), Canales, Junior Firpo; Leon (66° Tello), Sanabria (79° Moron).

    Allenatore: Setien.

    Arbitro: Nijhuis.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Higuain (M), Canales (B), Lo Celso (B), Lopez (B)

    Espulso: Castillejo (M).

     

    Passiamo ora alla seconda italiana a scendere in campo in questa serata di Europa League, ovvero la Lazio.

    Partenza su buoni ritmi con la Lazio che prova a far pressione e al 10° trova il gol del vantaggio con Wallace che, su azione da corner, anticipa Mandanda e di testa mette in rete. La reazione del Marsiglia non è poi così veemente e la Lazio riesce a gestirla senza grossi problemi. Al 18° gran palla in diagonale di Immobile per Caceres, l’esterno non arriva per un soffio a chiudere verso la porta. Gli uomini di Inzaghi insistono e al 22° Immobile calcia cercando l’angolo basso, il palo salva l’Olympique. Dopo 25 di sola Lazio, si incominciano a vedere anche i francesi, Mitroglou sfrutta un rimpallo e trova un diagonale che però non spaventa Strakosha. I padroni di casa crescono e con il tiro a giro di Sanson al 28° vanno vicini al pareggio. Nel momento migliore del Marsiglia, la Lazio trova la chance del 2-0, Immobile calcia bene ma Mandanda di riflesso alza sopra la traversa. Nei restanti minuti è la Lazio ad avere alcune potenziali occasioni ma il primo tempo si chiude con gli uomini di Inzaghi avanti solo 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti ma dopo solo 2 minuti Lucas Leiva è costretto a chiedere il cambio, entra Marusic. Al 52° Caicedo parte in progressione, giunto al limite dell’area serve Lulic ma Mandanda in uscita bassa si salva. Brividi per la difesa della Lazio al 56°, Strootman va in profondità per Sakai, il giapponese serve un pallone rasoterra per Sanson che però calcia altissimo dal centro dell’area. Passa solo un minuto e Luiz Gustavo s’inserisce e prova il diagonale, palla che sfila sul fondo. Nel momento in cui la Lazio sembra poter capitolare arriva un gran contropiede con Immobile che serve Caicedo, l’attaccante ecuadoriano davanti a Mandanda non sbaglia e col sinistro realizza il 2-0. Rudi Garcia prova a cambiare la sua squadra inserendo giocatori più offensivi ma a parte qualche tiro di Luiz Gustavo da fuori non si assiste a grandi occasioni. Al 86° però Payet trova l’angolo giusto su calcio di punizione e supera Strakosha. Il pubblico di casa prova ad accendersi ma a spegnere gli animi dei francesi ci pensa Marusic con un gran tiro che lascia impietrito Mandanda. Finisce così, la Lazio espugna il Velodrome e vede la qualificazione ai sedicesimi di Europa League un po’ più vicina.

     

    OLYMPIQUE MARSIGLIA – LAZIO 1-3 (10° Wallace (L), 59° Caicedo (L), 86° Payet (O), 90° Marusic (L))

    OLYMPIQUE MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Sakai, Rami, Kamava, Amavi (81° Sarr); Luiz Gustavo, Strootman; Sanson (66° Njie), Payet, Ocampos; Mitroglou (66° Germain).

    Allenatore: Garcia.

    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu; Caceres, Parolo, Lucas Leiva (48° Marusic), Milinkovic-Savic, Lulic (62° Berisha); Immobile, Caicedo (74° Cataldi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Radu (L), Lulic (L), Sakai (O), Strootman (O), Payet (O), Parolo (L).

     

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spiccano i successi dell’Arsenal, della Dinamo Zagabria, dello Zurigo, dell’Eintracht Francoforte e del Chelsea di Sarri, tutte squadre a punteggio pieno. Vittorie in goleada per Villarreal e Siviglia.

  • Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Cutrone ed Higuain protagonisti assoluti nella serata del Milan in Europa League.

    I rossoneri, sotto dopo un quarto d’ora in casa con l’Olympiacos, riescono a recuperare la partita nel secondo tempo e grazie alla doppietta del giovane Bomber, intramezzata dalla rete del Pipita, in meno di 10 minuti dal 70° al 79°, portano a casa 3 punti importantissimi in una serata non certo brillantissima dal punto di vista del gioco.

    Se il Milan può sorridere, la Lazio esce decisamente con le ossa rotte dalla trasferta di Francoforte.

    Un 4-1 pesantissimo, agevolato anche da una doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Basta, a fine primo tempo, e Correa ad inizio ripresa.

    Subito sotto, i biancocelesti hanno saputo agguantare il pareggio, durato soli 5 minuti per l’arrivo del nuovo vantaggio Eintracht. Nella ripresa, sotto di un gol e di un uomo, la Lazio ha incassato il 3-1 in contropiede e poi è rimasta in nove per il rosso diretto a Correa. Sostanzialmente la partita si è chiusa lì, al minuto 58.

    Veniamo al racconto della prima italiana in campo in questa serata di Europa League, il Milan.

    Partono bene i rossoneri che si rendono pericolosi con una punizione calciata da Suso e con Castillejo che trova il gol ma è in fuorigioco, l’arbitro annulla. A passare in vantaggio però sono i greci con il colpo di testa di Guerrero, bravo ad anticipare Zapata, che supera Reina. Il Milan cerca di reagire ma non riesce a creare molte occasioni eccezion fatta per il solito Suso su calcio di punizione. Al 34° grosso pericolo per la difesa rossonera con Nahuel che scappa via in velocità e prova con un pallonetto a beffare Reina uscito molto dalla sua porta. Sul ribaltamento di fronte Higuain scatta in profondità, evita il fuorigioco, entra in area e calcia, José Sa è attento e chiude bene lo specchio. Al 41° Castillejo s’inserisce sul bel cross di Suso ma non trova la porta. Il primo tempo si chiude con l’Olympiacos avanti per 1-0 a San Siro.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Come nel primo tempo, il protagonista del Milan è Suso che ci prova due volte tra il 50° e il 52°, nel primo caso salva il portiere, nel secondo la palla finisce sull’esterno della rete. Il secondo tempo pare una fotocopia del primo, con i padroni di casa a far la partita e con i greci insidiosi nelle rapide ripartenze. Al 66° brutta palla persa da Bakayoko che innesca il contropiede di Natcho, il calciatore dell’Olympiacos s’intestardisce nell’azione personale e arriva al tiro, calciando alto. Al 70° gran cross pennellato di Rodriguez per il colpo di testa di Cutrone che batte Sa e porta la gara in parità. Brividi per la difesa del Milan al 74° quando Fetfatzidis lascia partire un rasoterra da fuori area che esce ma non molto distante dal palo. Tra i rossoneri però c’è sempre il bomber Higuain, al 76° il Pipita riceve in area, controlla con il destro, rientra sul sinistro e piazza il tiro vincente per il vantaggio dei suoi. Passano solo 3 minuti e Calhanoglu serve un pallone rasoterra che attraversa l’area e trova Cutrone solo sul secondo palo, il giovane rossonero non può sbagliare, doppietta per lui e 3-1 Milan. Il tris di gol ravvicinati messi a segno dalla squadra di Gattuso toglie sostanzialmente ogni possibilità di reazione ai greci. Al 93° arriva l’ultima emozione con la conclusione di Calhanoglu che colpisce il palo. Finisce così, nella seconda giornata di Europa League, il Milan batte in rimonta 3-1 l’Olympiacos.

    MILAN – OLYMPIACOS 3-1 (14° Guerrero (O), 70°, 79° Cutrone (M), 76° Higuain (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Biglia, Bakayoko, Bonaventura (54° Calhanoglu); Suso (80° Borini), Higuain, Castillejo (54° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    OLYMPIACOS (4-2-3-1): José Sa; Torosidis (78° Meriah), Roderick, Cissé, Koutris; Natcho, Guillerme; Fetfatzidis, Touré (82° Fortounis), Nahuel (72° Podence); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Arbitro: Madden.

    Ammoniti: Calhanoglu (M).

     

    Passiamo ora all’altra italiana in campo in questa serata di Europa League, la Lazio di Simone Inzaghi.

    Partenza sprint per l’Eintracht che già al 4° passa in vantaggio con Da Costa bravo ad impattare con il destro su azione di corner. La risposta della Lazio arriva al 10° con un gran tiro di Immobile sul quale Trapp si distende e mette in corner. Brutte notizie per Inzaghi al 18°, dopo uno scontro di gioco Durmisi cade male causandosi un infortunio al braccio, il danese è costretto a lasciare il campo, entra Lulic. Al 22° grande ripartenza della Lazio con Correa che dal fondo pennella l’assist a Parolo che colpisce al volo e trova il gol. Una rete che fa infuriare i tedeschi, giallo per il portiere Trapp, per un tocco di mano di Lucas Leiva ad inizio azione. Il pareggio dura solo sei minuti perché al 28° Haller vince il duello con Leiva, poi mette la palla indietro per Gacinovic che controlla e dal fondo serve l’inserimento di Kostic che colpisce a botta sicura e batte Proto. La reazione della Lazio non si vede anzi sono i tedeschi che insistono pressando alto. Nel secondo minuto di recupero Basta trattiene vistosamente un avversario in ripartenza, il serbo era già ammonito, arriva per lui il secondo giallo e così la Lazio va al riposo sotto di un gol e con un uomo in meno.

    Si riparte per il secondo tempo con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo. Subito un brivido per la Lazio, al 49° Jovic cerca di concretizzare una bella ripartenza, giunto al limite incrocia la conclusione ma non trova la porta per poco. Il gol però è solo rimandato di 3 minuti perché al 52° altro gran contropiede dell’Eintracht, Haller trova Jovic e stavolta l’attaccante con un morbido colpo sotto batte Proto. I biancocelesti paiono accusare il colpo e non riescono a creare niente. Piove pure sul bagnato, al 58° brutta entrata di Correa da dietro su De Guzman, l’arbitro opta per il rosso, la Lazio rimane in 9. Il tempo scorre con i tedeschi che abbassano i ritmi e controllano il gioco. Al 74° Haller mete un cross teso sul secondo palo, Rebic non ci arriva per un niente. Haller, grande protagonista di serata, ci prova di tacco al 84°, palla lenta e centrale che Proto blocca. Al 94°, proprio prima del fischio finale, arriva il quarto gol, cross perfetto di Tawatha che trova libero sul secondo palo Da Costa, tutto facile per lui depositare in rete per la propria personale doppietta. Finisce così, la Lazio nella seconda giornata di Europa League, subisce una pesante sconfitta a Francoforte.

    EINTRACHT FRANCOFORTE – LAZIO 4-1 (4°, 94° Da Costa (E), 22° Parolo (L), 28° Kostic (E), 52° Jovic (E))

    EINTRACHT FRANCOFORTE (4-4-2): Trapp; Da Costa, Hasebe, Russ, Falette; Gacinovic, De Guzman (87° Stendera), Torro, Kostic (78° Tawatha); Haller, Jovic (67° Rebic).

    Allenatore: Hutter.

    LAZIO (3-5-1-1): Proto; Luiz Felipe, Acerbi, Wallace; Basta, Parolo, Lucas Leiva (76° Luis Alberto), Milinkovic-Savic (64° Berisha), Durmisi (18° Lulic); Correa; Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Gozobuyuk.

    Ammoniti: De Guzman (E), Trapp (E), Russ (E), Kostic (E), Immobile (L).

    Espulso: Basta (L), Correa (L).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca la sconfitta del Siviglia a Krasnodar, vincono l’Arsenal, 3-0 in casa del Qarabag, ed il Chelsea di Sarri, 1-0 a Stamford Bridge contro il Vidi. Nel girone di Europa League del Milan, il Betis batte 3-0 il Dudelange. Finisce 2-2, nel gruppo della Lazio, la gara tra Apollon e Olympique Marsiglia.

  • Europa League: vittorie sofferte per Lazio e Milan

    Europa League: vittorie sofferte per Lazio e Milan

    Si apre con un doppio successo l’Europa League 2018/19 di Lazio e Milan.

    Le vittorie di biancocelesti e rossoneri non sono state però così brillanti, le due squadre italiane infatti hanno ottenuto i tre punti sconfiggendo di misura le due squadre che, sulla carta, dovrebbero essere le più deboli dei due gironi.

    La Lazio si è imposta per 2-1 sull’Apollon Limassol trovando presto il vantaggio con Luis Alberto ma rischiando in un paio di occasioni di subire il gol del 1-1. Trovato il 2-0 con Immobile, con la gara che sembrava chiusa, è arrivata la rete di Zelaya che ha tenuto aperta la sfida sino all’ultimo minuto di recupero.

    Il Milan invece ha impiegato quasi un’ora per sbloccare il risultato, con il solito Higuain, sul campo dei lussemburghesi del Dudelange. C’è da dire che i rossoneri hanno trovato contro il portiere Frising in gran serata, detto questo però hanno avuto anche la colpa di tenere la gara aperta e al 90° hanno rischiato la beffa con Couturier che, dentro l’area, ha calciato male da posizione però molto invitante.

     

    Veniamo al racconto dell’esordio della Lazio in questa Europa League.

    La partenza è su ritmi piuttosto blandi con gli ospiti che provano anche a farsi vedere. Al 14° però la Lazio passa in vantaggio, bello scambio tra Caicedo e Luis Alberto con l’ecuadoriano che di tacco serve l’assist allo spagnolo che con facilità segna. Sbloccata la gara i biancocelesti hanno due volte l’occasione, sempre con Caicedo,  per trovare il raddoppio ma la difesa cipriota si salva. La squadra di Inzaghi tiene in pugno la gara, l’unico rischio arriva al 31° dopo un errore di Caceres ma Papoulis non ne approfitta fino in fondo. Al 34° ci prova ancora Luis Alberto ma Vale riesce ad evitare lo 0-2. Il primo tempo si chiude con la Lazio avanti 1-0.

    Si riparte con un doppio cambio nell’Apollon (dentro Markovic e Carayol) mentre la Lazio conferma gli stessi 11. La partenza della ripresa vede un Apollon più intraprendente, la Lazio attende poi prova ad accelerare, bene nell’intenzione Milinkovic male nella concretizzazione in quanto nessuno intuisce il suo assist in area. Al 66° gli ospiti vanno vicini al pari con un gran colpo di testa di Papoulis, su punizione di Joao Pedro, palla fuori di niente con Proto battuto. I biancocelesti, nei quali sono entrati anche Immobile e Lucas Leiva, paiono addormentati ed al 71° un colpo di testa di Schembri sfila vicino al palo. I ciprioti insistono ed al 81° una gran punizione di Markovic colpisce il palo esterno. Un minuto dopo però un ingenuità di Joao Pedro, che stende Caicedo in area, concede un rigore alla Lazio, Immobile dal dischetto non sbaglia. L’Apollon però non molla e su azione da corner, Zelaya si trova il pallone sul sinistro, la sua conclusione s’infila alle spalle di Proto. Al 90° clamoroso errore di Lulic che, servito da Immobile, salta il portiere, perde però tempo e quando calcia trova il difensore sulla linea pronto a salvare. I minuti di recupero scorrono con qualche brivido per la Lazio ma alla fine il 2-2 non arriva, vincono i biancocelesti con qualche sofferenza.

     

    LAZIO – APOLLON 2-1 (14° Luis Alberto (L), 82° rig. Immobile (L), 87° Zelaya (A))

    LAZIO (3-5-2): Proto; Caceres, Acerbi, Bastos; Durmisi, Milinkovic-Savic (73° Lulic) , Badelj (61° Lucas Leiva), Murgia, Basta; Luis Alberto (61° Immobile), Caicedo.

    Allenatore: S.Inzaghi.

    APOLLON (4-2-3-1): Vale; Joao Pedro, Yuste, Roberge, Vasiliou; Sacchetti, Kyriakou (46° Markovic); Schembri, Pereira (70° Zelaya), Papoulis; Maglica (46° Carayol).

    Allenatore: Avgousti.

    Arbitro: Aghayev.

    Ammoniti: Yuste (A), Badelj (L), Milinovic-Savic (L), Lucas Leiva (L)

     

     

    Passiamo ora all’altra gara di questa prima giornata di Europa League con un’italiana in campo, ovvero il Milan.

    Partono con molto entusiasmo i padroni di casa, il Milan con tranquillità attende, senza correre rischi. La prima occasione per la partita arriva al 12° con una gran conclusione di Higuain che sfiora il palo della porta del Dudelange. Subito dopo ci prova Castillejo in tuffo di testa ma sulla sua traiettoria c’è El Hriti che respinge. I rossoneri provano qualche giocata interessante ma la difesa lussemburghese riesce sempre a chiudere ogni varco. Al 35° si vede anche il Dudelange con Stolz che parte sul filo del fuorigioco, entra in area e lascia partire un tiro che però non trova lo specchio. Il Milan torna a rendersi pericoloso al 38° con il colpo di testa di Caldara, fuori non di molto. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti del primo tempo. Al 49° Higuain gira a botta sicura verso la porta avversaria ma Frising sfodera un intervento strepitoso e salva. Al 59° la gara si sblocca, Higuain riceve da Castillejo e va al tiro, sulla sua conclusione c’è una leggera deviazione di Prempeh che mette fuori causa il portiere Frising. Il Dudelange alza il baricentro alla ricerca del pari, con il grosso rischio di lasciare spazio invitante alle ripartenze rossonere. Al minuto 67° Castillejo pennella per l’inserimento di Borini, il numero 11 calcia al volo ma colpisce il palo. Al 83° si ripete la sfida Higuain-Frising e anche in questa occasione ha la meglio il portiere. Gli uomini di Toppmoller non si arrendono ed in mischia al 90° fanno scorrere qualche brivido sulla schiena dei difensori rossoneri. Finisce così il Milan vince ma con fin troppa sofferenza contro un Dudelange davvero mai domo.

     

    DUDELANGE – MILAN 0-1 (59° Higuain)

    DUDELANGE (4-4-2): Frising; Malget (84° Jordanov), Schnell, Prempeh, El Hriti (80° Melisse); Stolz, Couturier, Stelvio (75° Stumpf), Kruska; Turpel, Sinani.

    Allenatore: Toppmoller.

    MILAN (4-3-3): Reina; Abate, Caldara, Romagnoli, Laxalt; Bakayoko, Mauri (81° Calhanoglu), Bertolacci (70° Kessie); Castillejo, Higuain, Borini (87° Halilovic).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Jovanovic.

    Ammoniti: Abate (M), Romagnoli (M), Prempeh (D), Malget (D).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca la sconfitta casalinga dell’Olympique Marsiglia contro l’Eintracht (squadre nello stesso girone della Lazio). Vittoria in trasferta per il Chelsea di Sarri, 1-0 in casa del Paok, mentre lo Zenit di Marchisio ha pareggiato 1-1 a Copenhagen. Nel girone del Milan, finisce 0-0 Olympiacos-Betis Siviglia.

  • Sorteggi Europa League: il Milan sorride, la Lazio un po’ meno

    Sorteggi Europa League: il Milan sorride, la Lazio un po’ meno

    Ieri sono avvenuti i Sorteggi Champions, non proprio positivi per le italiane, oggi è stato il giorno dei Sorteggi Europa League e anche in questa giornata l’urna di Montecarlo non è stata del tutto benevola.

    Erano due le italiane impegnate nei sorteggi, Milan e Lazio, se i rossoneri possono relativamente sorridere, i biancocelesti, pur partendo dalla prima fascia, si sono ritrovati in un girone davvero impegnativo.

    La squadra di Inzaghi dovrà vedersela con i vicecampioni in carica dell’Olympique Marsiglia, i tedeschi dell’Eintracht Francoforte ed i ciprioti dell’Apollon Limassol. 

    Contro i francesi dell’Olympique Marsiglia si assaporerà il gusto di derby romano in quanto sulla panchina dell’OM siede Rudi Garcia ed in campo c’è il fresco acquisto Kevin Strootman. Il talento di Payet, la freschezza di Lopez, l’esperienza di Mitroglou, senza dimenticare Rami, Sarr, Thauvin, Ocampos, insomma non proprio la migliore avversaria da pescare.

    Avversaria complicata anche in terza fascia, dall’urna sono usciti infatti i tedeschi dell’Eintracht Francoforte. I vincitori della scorsa Coppa di Germania, sono una squadra interessante anche se bisogna valutare come sarà assorbito il cambio di allenatore. Il portiere Trapp, l’attaccante croato Rebic, l’ex Napoli De Guzman, sono alcuni dei calciatori

    L’Apollon Limassol, squadra affrontata nei gironi lo scorso anno dall’Atalanta, sembra destinata ad esser la squadra tagliata fuori dalla lotta qualificazione ma attenzione a sottovalutare i ciprioti che nell’ultimo turno preliminare hanno eliminato il Basilea.

    Come detto nel titolo questi Sorteggi Europa League hanno permesso al Milan di poter vedere il futuro europeo con un po’ di sorriso.

    Dalla prima fascia i rossoneri hanno pescato l’Olympiacos, probabilmente una delle squadre più alla portata. I greci infatti, che schierano nella propria rosa ex del campionato italiano come Torosidis, Christodoulopoulos, Marin e Tachtsidis, non sembrano la squadra impegnativa di qualche anno fa.

    Molto più complicata sembra la sfida con il Betis Siviglia. La squadra spagnola ha tra le proprie file giocatori interessanti e di qualità come William Carvalho, il giapponese Inui, il neo arrivato Lo Celso, il parguaiano Sanabria.

    Il Dudelange certamente non pare un ostacolo irresistibile, per i lussemburghesi aver ottenuto la fase a gironi pare già un immenso traguardo.

     

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    GRUPPO A: Bayer Leverkusen, Ludogorets, Zurigo, Aek Larnaca.

    GRUPPO B: Salisburgo, Celtic, Lipsia, Rosenborg.

    GRUPPO C: Zenit, Copenhagen, Bordeaux, Slavia Praga.

    GRUPPO D: Anderlecht, Fenerbahce, Dinamo Zagabria, Spartak Trnava.

    GRUPPO E: Arsenal, Sporting Lisbona, Qarabag, Vorskla.

    GRUPPO F: Olympiacos, MILAN, Betis Siviglia, Dudelange.

    GRUPPO G: Villarreal, Rapid Vienna, Spartak Mosca, Rangers

    GRUPPO H: LAZIO, Olympique Marsiglia, Eintracht Francoforte, Apollon Limassol.

    GRUPPO I: Besiktas, Genk, Malmoe, Sarpsborg.

    GRUPPO J: Siviglia, Krasnodar, Standard Liegi, Akhisarspor.

    GRUPPO K: Dinamo Kiev, Astana, Rennes, Jablonec.

    GRUPPO L: Chelsea, Paok, Bate Borisov, Vidi.