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  • Europa League: pari per la Roma, rimonta vincente Lazio

    Europa League: pari per la Roma, rimonta vincente Lazio

    Serata di Europa League piuttosto positiva per le due compagini romane.

    La Roma di Fonseca non è riuscita a difendere il vantaggio firmato da Spinazzola e si è fatta agganciare sul 1-1 dal Wolfsberger. Un pareggio comunque buono per i giallorossi che mantengono la testa del gruppo a 4 punti proprio come i sorprendenti austriaci.

    La Lazio di Inzaghi, sconfitta all’esordio in Europa League, invece era di fronte, come detto dal tecnico in conferenza stampa, ad una vera e propria finale. Dopo un’ora scialba e sotto per la rete al 55° di Morel, i biancocelesti trascinati da Luis Alberto e Milinkovic-Savic hanno avuto una reazione che si è concretizzata nel pareggio del serbo e nel gran colpo di testa di Immobile che è valso il gol del definitivo 2-1.

     

    Partiamo con il racconto della prima trasferta stagionale in Europa League della Roma.

    Partenza aggressiva come da previsione da parte dei padroni di casa che cercano di pressare l’inizio azione dei giallorossi. La Roma prova a prender in mano il pallino del gioco gestendo i ritmi che però non sono certo alti. Al 13° ripartenza Roma con Zaniolo che mette in mezzo per Kluivert che però viene anticipato. Al 21° si vedono i padroni di casa con Ritzmaier che col colpo di testa costringe Mirante alla grande parata. Al 27° la Roma passa in vantaggio, Spinazzola colpisce di testa, il suo tocco è respinto da Ritzmaier ma la palla  carambola ancora sulla testa di Spinazzola e finisce nell’angolino basso. Non si vede grande reazione da parte del Wolfsberger e gli uomini di Fonseca possono controllare senza correr grossi rischi.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Wolfsberger ci prova al 50° con la conclusione di Weissman ma Mirante blocca in sicurezza. Passa solo un minuto ed i padroni di casa pareggiano con Liendl che sfrutta un errore in disimpegno e fa partire un tiro, potente e preciso, che non lascia scampo a Mirante. Al 63° un caparbio Fazio piazza un cross dal fondo, Kluivert fa sponda, Pastore colpisce al volo ma non trova lo specchio. Zaniolo servito da Cristante prova a girare verso la porta al 72° ma il suo tiro non crea pericoli. Gli austriaci ci provano con le ripartenze ma al 76° Ritzmeier spreca il contropiede cercando un tiro da fuori. Nell’ultimo minuto di recupero brividi per il Wolfsberger con il portiere che si fa sfuggire il pallone di mano, nessun calciatore giallorosso riesce ad avventarsi sulla palla e poco dopo arriva il triplice fischio, a Graz finisce 1-1.

     

    WOLFSBERGER – ROMA 1-1 (27° Spinazzola (R), 51° Liendl (W))

    Wolfsberger (4-3-1-2): Kofler; Novak, Sollbauer, Rnic, Schmitz; Schimd, Leitgeb, Ritzmaier (92° Wernitznig); Liendl (88° Schmerbock); Weissman (81° Schimdt), Niangbo.

    Allenatore: Struber.

    Roma (4-2-3-1): Mirante; Santon, Fazio, Mancini, Spinazzola (80° Kolarov); Diawara, Cristante (82° Veretout); Zaniolo, Pastore (77° Antonucci), Kluivert; Kalinic.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Martins.

    Ammoniti: Sollbauer (W), Cristante (R), Zaniolo (R), Diawara (R), Kluivert (R).

     

    Veniamo adesso al racconto della prima casalinga in questa Europa League 2019/20 della Lazio.

    Partenza subito col brivido per la Lazio con un contatto in area al 2° minuto che porta i francesi a chiedere il rigore, l’arbitro fa proseguire. La risposta laziale è nel tiro al volo di Immobile alto non di molto. La gara si mantiene equilibrata senza però grandi occasioni da ambo le parti. Alla mezz’ora ottima giocata di Lazzari che mette un cross morbido, la difesa ospite salva a fatica. Prova a farsi vedere anche il Rennes con una buona conclusione di Tait deviata in corner da Acerbi. Al 40° ci prova Cataldi su calcio di punizione, la palla però finisce tra le braccia del portiere. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima occasione è per il Rennes con il giovane Camavinga che al 49° ha provato a trovare la porta col tocco in scivolata, palla a fil di palo. Al 55° il Rennes passa in vantaggio, Grenier pennella una gran punizione, Morel svetta di testa e batte Strakosha. Camavinga ha subito la chance del 2-0 ma dopo una lunga cavalcata la sua conclusione esce sballata. La Lazio svegliata dal gol subito prova a crescere e a rendersi pericolosa. Al 64° il pareggio arriva, Luis Alberto trova il filtrante in area dove Milinkovic-Savic colpisce di prima intenzione mettendo la palla alle spalle del portiere. La Lazio cresce e al 75° passa in vantaggio con il bel colpo di testa di Immobile su cross di Milinkovic. Il Rennes reagisce e va vicino al pareggio con una bella conclusione di Grenier. Al 89° grande occasione per Caicedo ma la palla, deviata da Mendy, finisce di poco sul fondo. All’ultimissimo secondo di recupero ci prova Grenier con una punizione dal limite, la palla viene deviata e finisce tra le braccia di Strakosha. Finisce così, la Lazio rimonta e conquista i primi 3 punti di questa Europa League. 

     

    LAZIO – RENNES 2-1 (55° Morel (R), 64° Milinkovic-Savic (L), 76° Immobile (L))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Parolo, Cataldi (53° Milinkovic-Savic), Berisha (53° Luis Alberto), Lulic (82° Jony); Immobile, Caicedo.

    Allenatore: Inzaghi.

    Rennes (3-5-2): Mendy; Da Silva, Gnagnon, Morel; Traore, Grenier, Martin, Camavinga (71° Bourigeaud), Doumbia (82° Hunou); Tait (76° Raphinha), Niang.

    Allenatore: Stephan.

    Arbitro: Boiko.

    Ammoniti: Cataldi (L), Gnagnon (R)

  • Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Esordio dolce amaro per le due romane impegnate in questa Europa League 2019/20.

    La Lazio di Simone Inzaghi ha giocato un’ottima prima parte di gara in casa del Cluj, ha trovato anche il vantaggio ma poi, come già successo contro la Spal nell’ultimo turno di Serie A, si è spenta ed ha permesso la rimonta che ha regalato i tre punti alla compagine rumena.

    Discorso totalmente opposto per la Roma, i giallorossi di Fonseca hanno giocato un primo tempo totalmente sottotono, chiuso comunque avanti per uno sfortunato autogol di Caicara. Nella ripresa i padroni di casa hanno accelerato e non hanno sostanzialmente lasciato speranza al Basaksehir. Dzeko prima, Zaniolo poi ed infine Kluivert nel recupero hanno permesso ai giallorossi di esordire in Europa League con un bel poker.

     

    Veniamo al racconto dell’esordio in Europa League della Lazio.

    Si parte con i biancocelesti che prendono subito il comando delle operazioni ed al 11° Milinkovic ci prova con un perfetto inserimento, ottima la risposta del portiere avversario. Jony sembra davvero in grande serata ed è logico che da un suo cross, su azione di corner al minuto 25, arrivi il gol firmato da Bastos. Al 31° Lazzari ha l’occasione per trovare il raddoppio e mettere la gara in discesa ma da buona posizione l’esterno ex Spal calcia alto. La Lazio sembra in controllo della gara ma al 41° Lucas Leiva trattiene Djokovic, è rigore che Deac trasforma. Negli ultimi istanti della frazione Jony, il migliore dei suoi, pennella un cross per Milinkovic ma il colpo di testa del serbo non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa vede un copione totalmente diverso, la Lazio non sembra la squadra sicura del primo tempo mentre i padroni di casa sembrano crescere. Al 51° Omrani spreca una grandissima occasione davanti a Strakosha. L’inerzia però pare esser cambiata ed al 75° il Cluj trova il vantaggio con un gol certamente particolare: Omrani liberato in area calcia al volo ma centra la traversa, la palla rimane giocabile, Strakosha esce ma trova sulla sua strada un avversario, sul pallone si fionda lo stesso Omrani che con il colpo di testa trova un pallonetto che bacia il palo interno ed entra. La Lazio sembra quella di Ferrara ed al 88° rischia di subire il 3-1 ma Deac colpisce debolmente. Al 90° super occasione per Cataldi che calcia al volo ma trova sulla sua strada un grande intervento di Arlauskis. Finisce così, vince il Cluj per 2-1, i blackout già visti in campionato costano carissimi alla Lazio anche in Europa League.

     

    CLUJ – LAZIO 2-1 (25° Bastos (L), 41° rig. Deac (C), 75° Omrani (C))

    Cluj (5-3-2): Arlauskis; Peteleu, Burca, Boli, Cestor, Camora; Bordeianu, Djokovic, Paun-Alexandru (83° Culio); Traore (46° Omrani), Deac (90° Golofca).

    Allenatore: Petrescu.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos (80° Adekanye); Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Berisha (67° Cataldi), Jony (80° Lulic); Correa, Caicedo.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Stefanski.

    Ammoniti: Lucas Leiva (L), Cataldi (L), Milinkovic-Savic (L), Arlauskis (C), Cestor (C).

     

    Passiamo ora alla prima gara di questa Europa League 2019/20 della Roma.

    L’inizio sembra davvero promettente per la Roma con un paio di conclusioni insidiose firmate da Zaniolo e Cristante nei primissimi minuti. L’illusione di una gara semplice svanisce subito perché il Basaksehir non ci sta a fare la vittima sacrificale e non solo chiude gli spazi ma cerca di rendersi pericoloso non appena può. Serve un episodio per sbloccare il match e l’episodio arriva al 42°: Spinazzola mette in mezzo una palla innocua, Caicara è in traiettoria e infila la propria porta. Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    La ripresa ha la stessa partenza del primo tempo ma questa volta la Roma preme forte sull’acceleratore, Dzeko impegna subito il portiere, si vede annullare un gol in fuorigioco al 55°, trova ancora Gunok a dirgli di no al 56° ma poi al 58°, dopo una super giocata di Zaniolo, deposita in rete la palla del 2-0. La partita si mette totalmente in discesa tant’è che al 71° Dzeko restituisce il favore a Zaniolo che col diagonale trova la rete del 3-0. Al 89° doppia chance per Kalinic, fermato in entrambi i casi dal portiere, poi nel recupero arriva anche il gol di Kluivert che si accentra e lascia partire il tiro che batte Gunok.

     

    ROMA – BASAKSEHIR 4-0 (42° aut Caicara, 58° Dzeko. 71° Zaniolo. 93° Kluivert)

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante (72° Veretout), Diawara; Zaniolo, Pastore (64° Pellegrini), Kluivert; Dzeko (74° Kalinic).

    Allenatore: Fonseca.

    Basaksehir (4-3-3): Gunok; Caicara, Ponck, Tekdemir, Clichy; Aleksic (69° Okechuckwu), Topal, Kahveci; Visca, Gulbrandsen (78° Ba), Arda Turan (64° Crivelli).

    Allenatore: Buruk.

    Arbitro: Estrada Fernandez.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), Veretout (R).

  • Sorteggi Europa League, le avversarie di Lazio e Roma

    Sorteggi Europa League, le avversarie di Lazio e Roma

    Conosciute ieri le rivali di Juventus, Napoli, Inter ed Atalanta in Champions League, oggi è stata la volta dei Sorteggi Europa League che hanno stabilito i gironi di Roma e Lazio. 

    Diciamo subito che sulla carta poteva andare peggio, principalmente per i biancocelesti, ma tutto sommato le due compagini romane hanno altissime percentuali di passare i gironi ed ottenere la qualificazione ai sedicesimi di finale.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio cosa questi Sorteggi Europa League hanno regalato a Roma e Lazio.

    La squadra di Simone Inzaghi troverà sul suo cammino il Celtic Glasgow, il Rennes ed il Cluj. Gli scozzesi, eliminati proprio dal Cluj al penultimo turno preliminare di Champions League, si sono poi rifatti eliminando facilmente l’Aik Stoccolma nel Playoff di Europa League. Squadra certamente temibile, specialmente nel proprio stadio, così come il Rennes attualmente capolista in Ligue1 con tre vittorie in tre gare (con il pesante successo sul Psg). Se Celtic e Rennes sono avversarie da prendere con le molle, anche il Cluj non è da sottovalutare. La squadra rumena come già detto ha eliminato il Celtic nei preliminari di Champions League prima di cedere allo Slavia Praga nell’ultimo atto verso la qualificazione alla massima competizione europea per club.

    Se i Sorteggi Europa League hanno lasciato un gusto piuttosto amaro alla Lazio, l’altra sponda della Capitale ha ricevuto un girone dal gusto ben più dolce.

    La Roma di Fonseca dovrà affrontare i temibili tedeschi del Borussia Moenchengladbach, probabilmente la squadra più forte della seconda fascia, allo stesso tempo però nel gruppo ci sono due incognite come i turchi del Basaksehir, eliminati dall’Olympiacos nel penultimo turno preliminare di Champions, e gli austriaci del Wolfsberger, giunti al terzo posto nello scorso campionato austriaco alle spalle di Red Bull Salzburg e Lask Linz.

    I Sorteggi Europa League anche questa volta hanno regalato scontri davvero interessanti come Arsenal-Eintracht, Sporting Lisbona-Psv e quelli che vedremo nel Girone G che comprende Porto, Young Boys, Feyenoord e Rangers.

    Questo il riepilogo dei risultati dei Sorteggi Europa League.

    I risultati dei Sorteggi Europa League | © UEFA

     

  • Europa League, il Chelsea di Sarri trionfa nella notte di Baku

    Europa League, il Chelsea di Sarri trionfa nella notte di Baku

    Un secondo tempo straordinario basta al Chelsea di Maurizio Sarri per battere 4-1 l’Arsenal ed alzare al cielo di Baku l’Europa League 2018/19.

    Giroud prima, Pedro e la doppietta, il primo su rigore, di Hazard poi hanno lanciato i Blues verso il successo rendendo inutile il bel gol di Iwobi che era valso il momentaneo 1-3.

    Il Chelsea mette così nella propria bacheca la seconda Europa League, dopo la vittoria del 2012/13, primo successo invece per Maurizio Sarri che fa subito centro alla prima finale europea.

    Un successo, quello del tecnico italiano, arrivato partendo dalla gavetta delle categorie dilettantistiche italiane e giunto dopo un triennio al Napoli nel quale aveva espresso un gran bel calcio ma che non aveva portato ad ottenere alcun trofeo.

    Delusione per l’Arsenal e per il re di Europa League Unai Emery, i Gunners dopo una prima mezz’ora in controllo del match si sono poi sciolti subendo un tris di reti in poco più di un quarto d’ora nella ripresa.

    Veniamo al racconto della finale di Europa League di Baku.

    La gara inizia su ritmi piuttosto bassi con le due squadre molto attente a non commettere il minimo errore. Al 8° prima chance per l’Arsenal con Aubameyang che prova a girare verso la porta una respinta di Kepa, il pallone finisce sul fondo. Passano 10 minuti ed è Lacazette a presentarsi in area, Kepa è bravo in uscita ad ostacolare ma non a toccare l’attaccante e la palla sfila oltre la linea. Il Chelsea si vede intorno al 25° ma Giroud non riesce a controllare in area, palla persa. I Gunners ci provano al 27° con un gran tiro da fuori di Xhaka che pizzica la traversa. La partita si apre e al 33° Emerson da dentro l’area lascia partire una discreta conclusione ma Cech è pronto e respinge. Al 39° strepitoso riflesso di Cech che riesce ad intercettare il rasoterra incrociato di Giroud. Il primo tempo della finale di Europa League si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 49° la sblocca il Chelsea, Emerson pennella il cross per Giroud che, in tuffo, con il colpo di testa batte Cech. L’Arsenal prova a reagire alzando il ritmo ma i Gunners vengono puniti al 60° da Pedro che gira di prima verso la porta un perfetto assist di Hazard. Al 65° Maitland-Niles “tampona” in area Giroud, è rigore che Hazard trasforma con freddezza. Emery si gioca la carta Iwobi al 67° e dopo due minuti il numero 17 con un gran tiro da fuori accorcia le distanze. E’ solo un illusione perché dopo soli 5 minuti il Chelsea recupera palla, Giroud dentro l’area serve un cross morbido per Hazard che non ha problemi a girare in rete. Il quarto gol dei Blues in sostanza chiude il match, il Chelsea va vicino più volte alla quinta segnatura mentre per i Gunners si mette in luce il giovane Willock. Finisce in trionfo per il Chelsea di Maurizio Sarri che conquista l’Europa League nella notte di Baku.

     

    CHELSEA – ARSENAL 4-1 (49° Giroud (C), 60° Pedro (C), 65° rig., 72° Hazard (C), 69° Iwobi (A))

    Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Christensen, David Luiz, Emerson; Kantè, Jorginho, Kovacic (76° Barkley); Pedro (71° Willian), Giroud, Hazard (89° Zappacosta).

    Allenatore: Sarri.

    Arsenal (3-4-1-2): Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal (67° Guendouzi); Maitland-Niles, Torreira (67° Iwobi), Xhaka, Kolasinac; Özil (77° Willock); Aubameyang, Lacazette.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Pedro (C), Christensen (C).

  • Europa League, a Baku la finale sarà tutta londinese

    Europa League, a Baku la finale sarà tutta londinese

    La storia si ripete, il giorno dopo la finale di Champions tutta inglese, anche quella di Europa League sarà disputata da due squadre della Premier League, in questo caso addirittura due compagini di Londra, l’Arsenal ed il Chelsea. 

    Un successo più semplice quello dei Gunners guidati da Unai Emery, molto più sofferto e complicato quello dei Blues di Maurizio Sarri. 

    L’Arsenal dopo il successo maturato in casa per 3-1 nella gara dell’Emirates, ha rischiato solo ad inizio gara quando il Valencia ha sbloccato la partita con il gol di Gameiro al 11°. La paura però è durata solo 6 minuti, al 17° infatti ha iniziato la sua grande serata trovando il gol del pareggio. Il 2-1 firmato da Lacazette ha sostanzialmente chiuso il discorso qualificazione, c’è stato spazio per il gol del momentaneo 2-2 ancora di Gameiro e la doppietta (alla fine sarà tripletta per lui) del bomber Aubameyang.

    Unai Emery si presenta così alla sua quarta finale di Europa League, dopo i tre successi consecutivi tra il 2013/14 ed il 2015/16 alla guida del Siviglia, alla ricerca di uno strepitoso Poker.

    Sulla sua strada del tecnico basco però ci sarà il Chelsea che ha avuto bisogno di arrivare sino ai calci di rigore per eliminare un coriaceo Eintracht Francoforte.

    Una sfida, quella di semifinale di Europa League, tra inglesi e tedeschi che ha costantemente viaggiato sul filo dell’equilibrio. Dopo l’uno ad uno dell’andata a Francoforte, il Chelsea partiva leggermente in vantaggio ed il gol di Loftus-Cheek al 26° sembrava poter indirizzare totalmente la gara. Nel secondo tempo però i tedeschi hanno preso coraggio e sfruttando anche un errore in marcatura di David Luiz, ha immediatamente pareggiato. Nel resto della ripresa ed anche nei successivi supplementari gli uomini di Sarri non hanno sfruttato alcuni ghiottissimi contropiedi mentre l’Eintracht ha visto due conclusioni di Haller salvate sulla linea, prima da David Luiz e poi da Zappacosta.

    Dagli undici metri prima ha sbagliato Azpilicueta, poi però Kepa ha saputo respingere le conclusioni di Hinteregger e Paciencia regalando ad Hazard il match point che il belga non ha fallito.

    Il Chelsea è così volato in finale per un derby tutto londinese con l’Arsenal, c’è spazio anche per un piccolo record per Maurizio Sarri, il tecnico ex Napoli è infatti il primo italiano a raggiungere l’atto conclusivo della competizione da quando si chiama Europa League. 

     

    TABELLINI SEMIFINALI EUROPA LEAGUE

    VALENCIA-ARSENAL 2-4 (11°, 58° Gameiro (V), 17°, 69°, 88° Aubameyang (A), 50° Lacazette (A)) (risultato andata 1-3)

    Valencia (4-4-2): Neto; Piccini (56° Soler), Garay, Paulista, Gayà; Wass, Parejo, Coquelin, Guedes (71° Ferran Torres); Rodrigo (71° Santi Mina), Gameiro.

    Allenatore: Marcelino.

    Arsenal (4-3-1-2): Cech; Maitland-Niles, Sokratis, Koscienly, Monreal; Kolasinac (71° Mustafi), Xhaka, Torreira (80° Guendouzi); Ozil (62° Mkhitaryan); Lacazette, Aubameyang.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Garay (V), Gayà (V), Ozil (A), Matiland-Niles (A), Paulista (V).

     

    CHELSEA – EINTRACHT FRANCOFORTE 5-4 d.c.r. (1-1 d.t.s 26° Loftus-Cheek (C), 49° Jovic (E)) (risultato andata 1-1)

    Sequenza Rigori: Haller (E) gol, Barkley (C) gol, Jovic (E) gol, Azpilicueta (C) parato, de Guzman (E) gol, Jorginho (C) gol, Hinteregger (E) parato, David Luiz (C) gol, Paciencia (E) parato, Hazard (C) gol.

    Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Christensen (74° Zappacosta), David Luiz, Emerson; Kovacic, Jorginho, Loftus-Cheek (85° Barkley); Willian (62° Pedro), Giroud (96° Higuain), Hazard.

    Allenatore: Sarri.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Abraham, Hinteregger, Falette; da Costa, Rode (70° de Guzman), Hasebe, Kostic; Gacinovic (118° Paciencia); Rebic (92° Haller), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Falette (E), Rode (E), Kovacic (C), Azpilicueta (C), de Guzman (E), Zappacosta (C).

     

  • Niente rimonta, il Napoli perde e saluta l’Europa League

    Niente rimonta, il Napoli perde e saluta l’Europa League

    Doveva essere la notte della rimonta impossibile dopo il k.o. subito all’Emirates, così purtroppo non è stato ma anzi il Napoli ha incassato una sconfitta anche al San Paolo concludendo in maniera amara il cammino in Europa League. 

    Un Napoli totalmente diverso da quello visto qualche mese fa nei gironi di Champions, un attacco poco pungente, un centrocampo che non ha saputo brillare, una squadra insomma che ha provato sì a far qualcosa ma dopo il gol su punizione di Lacazette, con qualche responsabilità di Meret, arrivato al 36° ha sostanzialmente visto spegnersi ogni minima speranza di qualificazione.

    Con l’eliminazione di questa sera della squadra di Carlo Ancelotti, l’Italia rimane così senza alcuna compagine nelle semifinali europee.

    Veniamo al racconto della gara del San Paolo.

    Pronti via ed il Napoli cerca subito di esser aggressivo, spinto anche da un grande pubblico. L’Arsenal però non sta a guardare e cercare di sfruttare rapide ripartenze. Passati alcuni minuti però sono gli inglesi a prendere il comando delle operazioni. Al 17° Koulibaly ruba palla e lancia il contropiede, il senegalese trova Callejon sul secondo palo ma Cech è attento e respinge il rasoterra dello spagnolo. L’occasione dà fiducia ad Insigne e compagni che alzano il proprio baricentro e trovano anche il gol con Milik che però viene annullato per la bandierina alzata dal guardalinee. Al 28° Milik di testa in tuffo spreca non trovando la porta. Al 34° problema per Ramsey che lascia il campo per Mkhitaryan. Al 36° Lacazette lascia partire una punizione che lascia immobile Meret per il vantaggio dei Gunners. La risposta del Napoli arriva al 42° con un tiro al volo di Callejon fuori non di molto. Il primo tempo si chiude con l’Arsenal avanti per uno a zero.

    Si riparte con Ancelotti che si gioca la carta Mertens al posto di Maksimovic. AL 48° Allan perde un brutto pallone, Mkhitaryan la mette in mezzo per Aubameyang che calcia a botta sicura ma Meret con un prodigio alza in corner. Gli azzurri spingono, esponendosi al contropiede, ma non riescono a creare occasioni. I minuti passano, Ancelotti manda in campo Younes per Insigne ma il risultato non cambia. Entra Mario Rui e al 74° confeziona subito un bell’assist per Milik che però pasticcia e non trova la rete. I gunners si limitano a controllare e a tentare qualche ripartenza. Al 80° Cech con un gran riflesso blocca un tentativo di autogol di Monreal. Non succede molto altro, il Napoli non riesce nella rimonta, cade anche al San Paolo e saluta l’Europa League ai quarti di finale.

     

    NAPOLI – ARSENAL 0-1 (36° Lacazette)

    Napoli (4-4-2): Meret; Maksimovic (46° Mertens), Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (72° Mario Rui); Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Milik, Insigne (61° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arsenal (4-3-1-2): Cech; Maitland-Niles, Sokratis, Koscielny, Monreal; Kolasinac, Torreira, Xhaka (61° Elneny); Ramsey (34° Mkhitaryan); Aubameyang, Lacazette (69° Iwobi).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Insigne (N), Cech (A), Callejon (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata il Chelsea di Sarri vola agevolmente sul 4-1 ma poi subisce una parziale rimonta dello Slavia Praga che riesce a ridurre le distanze sino al 4-3, i blues vanno in semifinale dove troveranno l’Eintracht Francoforte a cui è riuscita la rimonta dopo il 2-4 subito 7 giorni fa in casa del Benfica. C’è da dire che il gol del 1-0 dei tedeschi nasce da una posizione di fuorigioco non segnalata dalla terna italiana. L’avversaria dell’Arsenal invece sarà il Valencia che ha battuto agevolmente 2-0 il Villarreal.

     

  • Il Napoli esce sconfitto dall’Emirates, ora servirà la remuntada

    Il Napoli esce sconfitto dall’Emirates, ora servirà la remuntada

    Il Napoli esce sconfitto per 2-0 nell’andata dei quarti di Europa League ed adesso avrà bisogno di tentare la rimonta tra sette giorni al San Paolo per eliminare l’Arsenal e volare in semifinale.

    Gli azzurri di Carlo Ancelotti hanno avuto il difetto di concedere quasi totalmente il primo tempo ai Gunners che, oltre ai due gol segnati, hanno anche creato diverse altre occasioni sfruttando proprio i tanti errori del Napoli.

    Nella ripresa si è visto un Napoli migliore, più aggressivo, più propositivo che ha concesso qualche occasione ai padroni di casa ma che ha anche il rimpianto di aver sprecato delle ghiotte chances per poter rendere più agevole il match di ritorno.

    Adesso servirà la Remuntada, servirà la partita perfetta, l’Arsenal in trasferta concede molto ma il margine d’errore degli azzurri dovrà essere ridotto al minimo.

     

    Veniamo al racconto del match dell’andata dei quarti di Europa League. 

    Partenza aggressiva dei padroni di casa che provano a lanciarsi subito in attacco. Gli azzurri vanno in difficoltà e per due volte serve Koulibaly a respingere le conclusioni dei Gunners. Al 14° ripartenza dell’Arsenal che con tre passaggi arriva a servire Ramsey che da dentro l’area non sbaglia. La formazione di Emery abbassa i ritmi ma la reazione partenopea non si vede. Al 25° però brutta palla persa da Fabian Ruiz, ne approfitta Torreira che arriva al limite e fa partire il tiro che, complice la deviazione di Koulibaly, finisce alle spalle di Meret. Nemmeno il secondo gol fa svegliare il Napoli che continua a sbagliare agevolando pericolose ripartenze inglesi. Al 39° è bravo Meret a bloccare in due tempi una conclusione insidiosa di Lacazette. Passa un minuto ed ancora Meret è attento sul colpo sotto di Aubameyang. Sul finire di tempo grande occasione per Insigne che gira altissimo, da buona posizione, un bel cross di Callejon. Immediato cambio di fronte ed è Ramsey a provarci con una conclusione acrobatica che però non sorprende Meret. Si va al riposo sul 2-0 per i padroni di casa.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione ad inizio ripresa sembra modificato con un Napoli sempre impreciso ma almeno più volenteroso ed aggressivo. Al 52° Insigne trova anche il gol ma il tutto arriva a gioco fermo per la bandierina alzata. L’Arsenal però si riaccende e al 59° ancora Meret salva deviando in corner un gran tiro di Ramsey. Al 70° strepitoso il portiere del Napoli che prima salva su Kolasinac e poi su Maitland-Niles. Passano 2 minuti e Zielinski spreca clamorosamente da pochi metri un perfetto assist di Insigne. Al 81° è Ramsey a sprecare un calcio di rigore in movimento facendo finire la palla oltre la traversa dall’altezza del dischetto. Nel finale si vede un bel Napoli che prova a trovare il gol del 1-2 ma si espone al contropiede dei Gunners che al 88° vanno vicini al gol con Aubameyang. Finisce così, l’Arsenal batte il Napoli 2-0, tra sette giorni servirà la remuntada per ottenere il passaggio alle semifinali di Europa League. 

     

    ARSENAL – NAPOLI 2-0 (15° Ramsey, 25° aut. Koulibaly)

    Arsenal (3-4-1-2): Cech; Papastathopoulos, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Torreira (77° Elneny), Ramsey, Kolasinac; Ozil (67° Mkhitaryan); Lacazette (67° Iwobi), Aubameyang.

    Allenatore: Emery.

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz (83° Ounas), Zielinski; Mertens (66° Milik), Insigne (83° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Mallenco.

    Ammoniti: Hysaj (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata il Benfica, trascinato dalla tripletta di Joao Felix, ha battuto 4-2 l’Eintracht Francoforte, con i tedeschi in 10 dal 20°. Con un gol nel finale di Marcos Alonso il Chelsea di Sarri ha vinto in casa dello Slavia Praga. Un clamoroso uno-due nei minuti di recupero ha permesso al Valencia di vincere in trasferta per 3-1 contro il Villarreal.

  • Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    L’urna di Nyon ha riservato due stati d’animo totalmente diversi per Juve e Napoli. I bianconeri nei quarti di Champions League se la vedranno contro l’Ajax mentre il Napoli ai quarti di Europa League affronteranno il temibile Arsenal. 

    Ovviamente nessuna squadra è da sottovalutare o da considerare impossibile ma certamente come avversari, per quanto riguarda il sorteggio Champions, erano previsti team di altissimo livello come il Manchester City o il Barcellona, alla luce di tutto questo l’avversario della Juve pare alla portata dei bianconeri.

    L’Ajax è comunque una squadra da rispettare e tenere in considerazione, è ancora fresco il ricordo del 4-1 rifilato al Bernabeu al Real Madrid con la quale i lancieri hanno eliminato i campioni in carica.

    Il talento dei giovani de Ligt, de Jong, van de Beek e Neres, miscelato all’esperienza di Danny Blind, Lasse Schone e Dusan Tadic rendono la squadra guidata da Erik ten Hag una pericolosa outsider che ha anche dalla sua la serenità di aver già fatto un cammino andato oltre le aspettative.

    Il tabellone dopo i sorteggi Champions | © UEFA.com

    Gli altri quarti di finale vedranno il derby inglese tra Tottenham e Manchester City (la cui vincente sfiderà la vincente di Ajax-Juventus in semifinale) la sfida tra Porto e Liverpool e Manchester United-Barcellona con il ritorno di Solskjaer in quel Camp Nou che venti anni fa lo fece entrare nella storia del calcio.

     

    Se la Juve, come abbiamo già detto, ha diversi motivi per ritenere positivo il risultato del sorteggio di Nyon, lo stesso non si può dire per il Napoli che negli ottavi di Europa League si troverà contro una delle squadre più forti presenti nell’urna.

    L’Arsenal, insieme al Chelsea, è da molti considerata una grande favorita quantomeno per raggiungere la Finale di Baku ed è certamente una di quelle compagini che gli azzurri avrebbero voluto evitare.

    I Gunners guidati da Unai Emery fanno del proprio stadio una vera e propria roccaforte, 4 vittorie ed un pareggio con 11 reti segnate e solo 2 subite, mentre sembrano più abbordabili in trasferta, 2 sconfitte su due gare esterne nella fase ad eliminazione diretta di questa Europa League contro Bate Borisov e Rennes.

    Aubameyang e Lacazette in attacco, Ramsey ed Ozil a centrocampo, Mustafi e Koscielny in difesa, sono solo alcuni nomi presenti nella rosa dell’Arsenal ai quali il Napoli dovrà fare molta attenzione.

    Il tabellone dopo i sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda le altre gare ci sarà il derby spagnolo tra Villarreal e Valencia (la vincente affronterà la vincente di Arsenal-Napoli) Benfica-Eintracht e Slavia Praga-Chelsea.

  • Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Serata dolce-amara per le due italiane impegnate in Europa League, il Napoli esce sconfitto per 3-1 dal campo del Salisburgo ma in virtù del 3-0 dell’andata passa il turno. Saluta la competizione invece l’Inter che cade a San Siro per 1-0 contro l’Eintracht Francoforte.

    Una partita non certo positiva quella dei partenopei, in totale emergenza difensiva, però con un finale dolce, tornano così alla mente le parole di un Ancelotti arrabbiato dopo il 3-0, con qualche rischio, nella gara di andata per le troppe occasioni concesse agli austriaci.

    Se a Napoli si può sorridere nonostante la sconfitta, a San Siro è stata una serata dall’umore nerissimo.

    La squadra di Spalletti, con molte assenze, è entrata in campo con l’approccio sbagliato ed è subito andata sotto contro l’Eintracht Francoforte.

    Il tempo per fare due reti non sarebbe neppure mancato ma i nerazzurri non hanno praticamente mai avuto la giusta qualità per rendersi pericolosi e riaprire il discorso qualificazione ai quarti di Europa League.

     

    Partiamo con il racconto della prima italiana impegnata nel ritorno degli ottavi di Europa League, il Napoli sul campo del Red Bull Salisburgo.

    Gli austriaci, costretti a rimontare 3 gol, provano a partire forte ma il Napoli dietro non concede molto, anzi dopo l’inizio favorevole ai padroni di casa sono gli azzurri a prendere il controllo. Al 14° gara, ma sopratutto qualificazione, si mettono in discesa, Mario Rui scambia con Zielinski e poi mette in mezzo, la difesa del Salisburgo pasticcia mettendo in pratica un flipper col pallone che giunge a Milik che da due passi segna. Il Napoli abbassa i ritmi, al 25° Allan perde un brutto pallone e viene subito punito da Dabbur che dribbla Chiriches e batte Meret per il gol del pari. Immediata risposta degli azzurri con un gran tiro di Fabian Ruiz che colpisce il palo. Lo stadio torna a caricare il Salisburgo che prova a spingere alla ricerca del 2-1. Ci prova Minamino al 43° con un’azione personale, il suo rasoterra esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione della gara è lo stesso, Salisburgo che ci prova ma sbaglia molto e Napoli in controllo. Al 65° i padroni di casa al termine di una grande azione trovano il vantaggio con il perfetto inserimento di Gulbrandsen su cross di Ulmer. Il gol carica il Salisburgo che spinge per trovare anche la terza rete. Al 78° problema per Ancelotti che perde Chiriches per infortunio ed è perdita grave in quanto assenti Maksimovic e Koulibaly per squalifica. Al 87° gran giocata acrobatica di Dabbur, Meret è battuto ma il palo salva il Napoli. Nel primo minuto di recupero, Leitgeb è il più veloce a sbrogliare una mischia in area e a portare a tre le reti dei suoi. Finisce così, il Napoli esce sconfitto da Salisburgo per 3-1 ma porta a casa la qualificazione dei quarti di Europa League.

     

    RED BULL SALISBURGO – NAPOLI 3-1 (14° Milik (N), 25° Dabbur (R), 65° Gulbrandsen (R), 91° Leitgeb (R))

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Leiner, Ramalho, Onguené, Ulmer; Mwepu (59° Gulbrandsen), Samassekou, Wolf, Szoboszlai (74° Leitgeb); Dabbur, Minamino (86° Haaland).

    Allenatore: Rose.

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (78° Malcuit), Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (74° Diawara); Milik, Mertens (88° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Onguené (R), Milik (N), Samassekou (R).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Inter ed Eintracht Francoforte.

    Passano solo 3 minuti ed è subito brivido per l’Inter, Kostic calcia rasoterra costringendo Handanovic alla gran parata, sulla ribattuta contrasto Haller-Cedric e palla sulla traversa. Il gol però è solo rimandato perché al 5° de Vrij sbaglia il colpo di testa all’indietro, ne approfitta Jovic che col pallonetto scavalca Handanovic e sigla il vantaggio Eintracht. I nerazzurri non hanno una reazione veemente anzi sono i tedeschi a rendersi più pericolosi. L’Inter si vede al 24° con un tiro di Candreva che però va lontano dal bersaglio. Al 27° arriva il raddoppio dell’Eintracht firmato da Haller ma il guardalinee ha la bandierina alzata e l’arbitro annulla. Gli uomini di Spalletti guadagnano qualche corner ma senza rendersi pericolosi, al 39° Kostic sfrutta un errore di Vecino e si presenta da Handanovic, il portiere sloveno salva. Il primo tempo si chiude con l’Inter sotto per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione è lo stesso del primo tempo, con i tedeschi in avanti e vicini al raddoppio con la conclusione da dentro l’area di Jovic deviata in corner. E’ un Inter che ci mette impegno ma non riesce a creare pericoli anzi serve sempre Handanovic a salvare su Haller. Spalletti sposta Skriniar a metà campo e lo slovacco si rende insidioso con un bel tiro, deviato, al minuto 71. Al 77° Kostic in contropiede, in netta superiorità numerica, perde il tempo giusto e spreca tutto. L’Inter resta in piedi grazie ai tanti contropiedi falliti dall’Eintracht. Al 91° altra gran parata di Handanovic su colpo di testa di Jovic. Non succede molto altro, finisce 1-0 per l’Eintracht che passa ai quarti mentre l’avventura in Europa League dell’Inter si chiude qua.

     

    INTER – EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1 (5° Jovic)

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Cedric (62° Ranocchia); Vecino, Borja Valero (73° Esposito); Candreva, Politano (80° Merola), Perisic; Keita.

    Allenatore: Spalletti.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (89° Paciencia), Willems (73° Stendera), Kostic; Gacinovic (59° De Guzman); Haller, Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Borja Valero (I), Haller (E), Rode (E), Paciencia (E), Skriniar (I).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per il Chelsea di Sarri che vince 5-0 a Kiev contro la Dinamo. L’Arsenal compie la rimonta vincendo 3-0 in casa e ribaltando il 3-1 subito a Rennes. Un gol di Guedes al 93° permette al Valencia di trovare l’uno ad uno in casa del Krasnodar che vale la qualificazione. Il Villarreal, dopo il successo in trasferta, vince anche in casa ed elimina lo Zenit. Il Benfica, sconfitto 1-0 all’andata, ha bisogno dei supplementari per eliminare, vincendo 3-0, la Dinamo Zagabria. Clamorosa eliminazione del Siviglia, contro lo Slavia Praga gli andalusi replicano il 2-2 dell’andata, vanno subito avanti 3-2 nei supplementari ma si fanno rimontare e sorpassare con un gol di Traoré al 119°.

  • Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Nell’andata degli ottavi di Europa League l’Inter spreca una grande occasione fallendo un calcio di rigore, resiste poi agli attacchi dell’Eintracht e porta a casa lo 0-0. Tutto facile per il Napoli che, al San Paolo, con un secco 3-0 si sbarazza del Salisburgo.

    Un’Inter che come detto ha avuto la grossa chance nel primo tempo, con il rigore fallito da Brozovic, ed ha dimostrato una buona solidità difensiva nella ripresa. Al ritorno tra sette giorni a San Siro servirà un qualcosina in più, probabilmente servirà recuperare Icardi vista la squalifica di Lautaro Martinez.

    Decisamente positiva la serata del Napoli che cancella l’amarezza della sconfitta contro la Juventus e con le reti di Milik, Fabian Ruiz e l’autogol di Onguene batte tre a zero il Salisburgo. Un successo netto che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni in Austria. Unico neo della serata il cartellino giallo che costerà la squalifica a Koulibaly.

     

    Veniamo al racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League dei nerazzurri in casa dell’Eintracht.

    In partenza i tedeschi si rendono insidiosi con il pressing alto che va a disturbare il tentativo di costruzione da dietro dell’Inter. L’Eintracht cerca di provarci con qualche tiro da fuori ma senza impensierire Handanovic, al 21° grandissima occasione per l’Inter, Lautaro si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Brozovic ma Trapp è bravo ad intuire e mettere in corner. La risposta Eintracht arriva alla mezz’ora con la giocata di Jovic salvata dalla difesa. La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Meglio l’Eintracht ad inizio ripresa, con Da Costa che al volo colpisce male guadagnando solo un corner dal quale arriverebbe anche il gol annullato però dalla posizione di fuorigioco di Haller. L’Inter è in difficoltà, i tedeschi ci credono, protestano per un mancato calcio di rigore e provano a rendersi pericolosi col colpo di testa di Jovic bloccato da Handanovic. Al 59° Spalletti perde Perisic per infortunio, dentro Candreva. Al 69° clamoroso palla gol per Hinteregger che sbuca sul secondo palo e tutto solo sbaglia il colpo di testa mettendo a lato. Al 87° grande protagonista ancora Handanovic bravo a tuffarsi e a respingere il rasoterra di Jovic. E’ un Inter in netta difficoltà, l’Eintracht però non riesce ad approfittarne ed il risultato non si sblocca. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale, tra sette giorni a San Siro si deciderà chi passerà ai quarti di Europa League.

     

    EINTRACHT FRANCOFORTE – INTER 0-0

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (77° Willems), Fernandes, Kostic; Gacinovic; Haller (80° Paciencia), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Borja Valero (80° Cedric), Perisic (59° Candreva); Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Kostic (E), Asamoah (I), Lautaro Martinez (I), Hasebe (E), Candreva (I), Fernandes (E).

     

    Veniamo ora al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Salisburgo.

    La gara parte con ritmi alti con il Salisburgo che va per primo alla conclusione, al 4° minuto, con una buona giocata che porta al tiro di Wolf che Meret però controlla. Risponde il Napoli al minuto numero 8, palla recuperata e tiro di Ruiz deviato in corner dalla difesa. Al 10° però gli azzurri passano, Mertens serve Milik in profondità, il polacco supera il portiere e deposita in rete. La rete carica i partenopei che prendono in mano totale controllo del gioco. Gli austriaci troverebbero anche il pari con Daka al 16° la bandierina alta del guardalinee porta ad annullare la rete. Scampato il pericolo il Napoli si riporta avanti e con un gran tiro al volo di Fabian Ruiz, sigla il raddoppio. Il Salisburgo non si arrende e con un tiro da fuori di Leiner, deviato da Koulibaly, rischia di trovare il gol del 1-2. Il Napoli controlla i ritmi della gara, il Salisburgo cerca la pressione ma sostanzialmente non crea mai pericoli a Meret. Si va al riposo con gli uomini di Ancelotti avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Passano due minuti e Dabbur ha subito una chance, Meret è bravo a respingere la conclusione. Si vede un Salisburgo diverso, più aggressivo, più intenso rispetto alla seconda parte del primo tempo. Al 53° risposta del Napoli con Mertens che spreca l’occasione di segnare il 3-0, Walke si salva. Il gol però è solo rimandato perché al 59° su un cross di Mario Rui, arriva Onguene che nel tentativo di salvare mette la palla di testa nella propria porta. Al 70° brivido per il Napoli, Ulmer è bravo a trovare il tiro da dentro l’area, il pallone finisce sull’esterno della rete. Passano 5 minuti ed un errore di valutazione di Ramalho permette a Milik di colpire, la palla supera Walke ma finisce sul fondo. Nel finale il Salisburgo cresce cercando quel gol che renderebbe possibile credere alla rimonta nella gara di ritorno. Nel primo minuto di recupero Meret si supera salvando la propria porta dalla conclusione di Gulbrandsen. Finisce così, il Napoli vince tre a zero e mette una seria ipoteca per il passaggio ai quarti di Europa League. 

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 3-0 (10° Milik, 18° Fabian Ruiz, 59° aut. Onguene)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz Zielinski (66° Diawara); Milik (81° Ounas), Mertens (72° Insigne).

    Allenatore: Ancelotti.

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Lainer, André Ramalho, Onguene, Ulmer; Schlager, Wolf, Samassekou, Junuzovic (62° Mwepu); Dabbur (75° Minamino), Daka (61° Gulbrandsen).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Schlager (R), Maksimovic (N), Ounas (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata l’Arsenal cade per 3-1 in casa del Rennes, pareggio casalingo del Siviglia per 2-2 con lo Slavia Praga. Sconfitta casalinga per lo Zenit, battuto 3-1 dal Villarreal. Tutto facile per il Chelsea che a Stamford Bridge batte 3-0 la Dinamo Kiev. Successi anche per Dinamo Zagabria, 1-0 al Benfica, e Valencia, 2-1 al Krasnodar.