Tag: europa league

  • Falcao supera Klinsmann. Vince il Villareal ma la finale è del Porto

    Falcao supera Klinsmann. Vince il Villareal ma la finale è del Porto

    Dopo il pokerissimo rifilato all’andata in Portogallo la trasferta in Spagna per il Porto dello Special Two era poco più di una passeggiata. Il Villareal però ha dimostrato ancora una volta carattere e voglia di superarsi e sopratutto nella prima mezzora di partita ha dato l’impressione di poter davver recuperare le sorti del match.

    Garrido sceglie uno schieramento più offensivo del solito e opta per il tridente composto da Nilmar, Ruben e Giuseppe Rossi e rispolvera il “vecchio” Capdevila sull’out sinistro. Villas Boas invece non abbandona il suo credo tattico riproponendo il solito 4-3-3 con Fernando davanti alla difesa e Hulk e Rodriguez alla spalle di Falcao.

    Il sottomarino giallo parte fortissimo trascinata da un ispiratissimo Ruben autore di due assist e di tante giocate pericolose. Al 16′ arriva il vantaggio firmato da Cani, il Porto sembra spento e per i gialli di Spagna si susseguono le occasioni pericolose è Giuseppe Rossi a sbagliare il gol del raddoppio. Al 40′ arriva però la beffa quando Bruno è protagonista in negativo deviando un tiro di Hulk in rete che vale il pari.

    La parola fine sulla qualificazione la scrive Falcao nel recupero segnando la 16esima rete nella competizione, battuto il record di Klinsmann di 15 goal stabilito nella Coppa Uefa 1995/96, in cui conquistò il trofeo con la maglia del Bayern Monaco.

    La ripresa è più soft e il Villareal trova con Capdevila la rete del parie con Giuseppe Rossi su calcio di rigore la rete della vittoria. la rimonta però non riesce è il Porto a volare a Dublino per la finalissima tutta lusitana contro il Braga.

  • Sporting Braga – Benfica, derby portoghese per la finale. Probabili formazioni

    Sporting Braga – Benfica, derby portoghese per la finale. Probabili formazioni

    Stasera il Benfica va allo stadio Municipal di Braga per staccare il biglietto per la finale di Europa League prevista a Dublino il prossimo 18 maggio nel nuovissimo Lansdowne Road. Le Aquile dovranno conservare il 2-1 ottenuto all’andata contro uno Sporting Braga rivelazione in Europa che, sotto di due reti, ha riaperto il discorso qualificazione grazie alla rete di Vandinho.

    Per il Benfica c’è in palio l’affascinante finale – derby con il Porto che dovrà solo controllare il 5-1 rifilato al Villarreal nella semifinale d’andata, la formazione di Lisbona scenderà in campo con la coppia d’attacco Saviola – Cardozo, mediana formata da Garcia e Gaitan mentre sulle corsie laterali Luis Filipe e Cesar Peixoto; difesa composta da Maxi Pereira, Luisao, Jardel e Fabio Coentrao a protezione del portiere Roberto.
    Lo Sporting Braga risponde con un 4-2-3-1 affidandosi alla velocità di Alan, Salino e Lima che agiranno dietro l’unoca punta Meyong per scardinare la retroguardia del Benfica mentre Paulao e Vandinho al centro della difesa dovranno contenere le
    offensive di Cardozo e Saviola.

    Probabili formazioni SPORTING BRAGA – BENFICA (ore 21:05)

    SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Artur; Mossoro, Paulao, Vandinho, Silvio; Custodio, Hugo Viana; Alan, Salino, Lima; Meyong.
    Allenatore: Paciencia.
    BENFICA (4-4-2): Roberto; Maxi Pereira, Luisao, Jardel, Fabio Coentrao; Luis Filipe, Garcia, Gaitan, Cesar Peixoto; Saviola, Cardozo.
    Allenatore: Jesus.

  • Villarreal – Porto, al Sottomarino Giallo serve l’impresa. Probabili formazioni

    Villarreal – Porto, al Sottomarino Giallo serve l’impresa. Probabili formazioni

    La strada che porta a Dublino è già segnata ma nel calcio nulla deve essere dato per scontato: il Villarreal stasera riceve al Madrigal la squadra forse più in forma d’Europa, il Porto dei record di Villas Boas, nella gara di ritorno delle semifinali di Europa League. L’obiettivo principale per gli spagnoli è non giocare il match partendo già da eliminati perchè nonostante il 5-1 subìto al Do Dragao di Oporto sette giorni fa per rimettere la qualificazione in discussione basta una serata storta, o magica, a seconda dei punti di vista.

    Certo, le speranze di rimonta del Sottomarino Giallo sono ridotte al lumicino ma nulla deve impedire a Giuseppe Rossi e compagni di lottare e crederci così come fa il tecnico Juan Carlos Garrido che ripone la piena fiducia nei suoi ragazzi: “Ho una buona squadra, giochiamo un calcio offensivo. Attaccheremo con intensità ed entusiasmo perchè sappiamo di giocarci molto perchè la finale è il sogno di noi tutti“. E quando si hanno due stelle lì davanti del calibro di Rossi e del brasiliano Nilmar sperare e non darsi per vinto è assolutamente lecito.

    Avversario peggiore del Porto però non poteva capitare perchè questa squadra sembra davvero imbattibile e non si ferma davanti a nulla. Il risultato da garanzie e tra i Dragoni e la finale di Dublino restano solo i 90 minuti di stasera. La filosofia del tecnico lusitano Villas Boas, corteggiato dalle big di tutta Europa, è chiara: “Giocheremo come al solito e come abbiamo sempre fatto, non ci difenderemo“. I campioni di Portogallo non opteranno per nessun turnover e in attacco ci saranno regolarmente sia Hulk, uomo mercato, che Falcao che all’andata fu il carnefice del Villarreal autore di 4 reti.

    Probabili formazioni VILLARREAL – PORTO (ore 20:45)

    VILLARREAL (4-4-2): Diego Lopez; Mario, Musacchio, Marchena, Catala; Cani, Borja Valero, Bruno, Cazorla; Nilmar, Rossi.
    Allenatore: Garrido.
    PORTO (4-3-3): Helton; Fucile, Rolando, Otamendi, Pereira; Guarin, Fernando, Moutinho; Valera, Hulk, Falcao.
    Allenatore: Villas Boas.

  • Al Benfica il derby di Portogallo, il Porto affonda il Villareal

    Al Benfica il derby di Portogallo, il Porto affonda il Villareal

    Nell’andata delle semifinali di Europa League disputate questa sera, risultato rotondo del Porto contro il Villareal, vittoria per 5 a 1, mentre nel derby portoghese, il Benfica ha vinto per 2 a 1 contro lo Sporting Braga. Esiti molto favorevoli per le due principali squadre portoghesi, il Porto ed il Benfica, dunque, che hanno dimostrato di poter essere le due squadre con maggiori potenzialità per giocarsi la prossima finale di Dublino in programma il prossimo 18 Maggio, in un inedito derby lusitano ormai sempre più probabile.

    In Porto – Villareal, giocata ad Oporto, gli spagnoli iniziano molto meglio dei portoghesi, con alcune occasioni molto ghiotte per Nilmar, con Helton chiamato all’intervento, e di Giuseppe Rossi, che si vede respinta la propria conclusione prima della linea di porta, con il portiere portoghese già battuto. Il Porto del primo tempo prova a rispondere solo con il palo colpito da Hulk, con una violenta conclusione. Il Villareal, però, riesce a passare in vantaggio prima dello scadere del primo tempo, con rete di Cani di testa su assist perfetto di Nilmar.

    Nella ripresa, però, la partita cambia radicalmente, divenendo a senso unico a favore dei portoghesi. L’attaccante Falcao superscatenato  mette a segno un poker di gol, al 4′ su rigore, da lui stesso cercato dopo il contatto con il portiere Diego Lopez, al 16′ rete di Guarin per il raddoppio ribadendo in gol la sua conclusione che aveva colpito il palo della porta di Diego Lopez, e poi al 22′, al 30′ in volo d’angelo su punizione di Guarin, ed al 45′ ancora Falcao in torsione. Falcao, si conferma, così, sempre più “El Tigre” raggiungendo quota 15 gol in Europa League e raggiungendo, così, il record di  Jürgen Klinsmann stabilito in Coppa UEFA.

    Molto palesi, però, sono i limiti della difesa del Villareal, che oltre ad incassare ben cinque gol in una semifinale d’ andata di Europa League, si dimostra estremamente perforabile soprattutto sulle fasce laterali. Il Porto, invece, prosegue nella striscia positiva di tredici vittorie consecutive.

    Il risultato, dunque, lascia ben poco spazio alle speranza spagnole per il ritorno, nonostante il gol segnato in trasferta dagli spagnoli e nonostante il Villareal allo stadio Madrigal in questa edizione di Europa League abbia sempre vinto.

    Nell’altra semifinale, Benfica – Sporting Braga, all’ Estadio Da Luz, vincono in casa i portoghesi del Benfica, confermando un netto predominio delle squadre lusitane nella coppa europea minore. In tal caso, però, il risultato è molto meno rotondo e lascia molto in bilico il discorso qualificazione, anche in virtù del pesante gol in trasferta dello Sporting Braga. Nel primo tempo, inizialmente le due squadre si studiano, soprattutto con un atteggiamento estremamente difensivo dello Sporting Braga.

    La partita si sblocca al 5′ del secondo tempo, con rete del difensore Jardel, realizzata sulla respinta del palo del colpo di testa dell’ attaccante  paraguaiano Oscar Cardozo.

    Dopo soli tre minuti, all’ 8′, lo Sporting Braga trova il pareggio con Vandinho, che colpisce di testa su calcio di punizione tagliato di Hugo Viana, sorprendendo una difesa portoghese abbastanza disattenta. Nonostante il pesante gol, però, il capitano dello Sporting Braga alla 44 esima presenza Uefa non sarà presente al ritorno poichè in diffida ed ammonito nel primo tempo.

    Al 14′ l’ultima realizzazione del match, rete del Benfica con il paraguiano Oscar Cardozo, uno dei migliori in campo, che trova il gol su una perfetta punizione dai venti metri, che di sinistro supera la barriera e finisce sotto l’ incrocio dei pali della porta difesa da Artur.

    Un gol molto pesante ma non decisivo, che il Benfica, però, cerca di difendere al meglio, contrastando la reazione dello Sporting Braga che, comunque, non si è rivelata realmente incisiva. Quel che è certo, però, è che, data anche la rete subita in casa dal Benfica, al ritorno ci si attende una partita molto combattuta, con lo Sporting Braga che proverà a sfruttare il fattore campo.

  • Porto – Villareal, Pepito Rossi vs Villas Boas. Probabili formazioni

    Porto – Villareal, Pepito Rossi vs Villas Boas. Probabili formazioni

    Questa sera lo stadio Dragao di Oporto ospietarà la semifinale d’andata di Europa League tra i padroni di casa del Porto guidati dallo Special Two Villas Boas e il Villareal del nostro Giuseppe Rossi. A detta di molti è una finale anticipata con due squadre speculari che fanno dell’organizzazione tattica e dell’attacco i loro punti di forza.

    Sarà un compito arduo uscire indenni dal Portogallo per il Sottomarino, il Porto quest’anno infatti sembra una macchina perfetta per esaltare le doti del tridente Varela, Hulk e Falcao. Di contro però il nostro Giuseppe Rossi insegue proprio Falcao nella classifica cannonieri e quest’anno ha più volte dimostrato di formare una coppia micidiale con Nilmar.


    PROBABILI FORMAZIONI
    PORTO (4-3-3):
    Helton; Sapunaru, Rolando, Otamendi, Alvaro Pereira; Fernando, Ruben Micael, Joao Moutinho; Hulk, Falcao, Varela. A disposizione: Beto, Sereno, Maicon, Guarin, Souza, James, Walter.

    VILLARREAL (4-4-2):
    Diego Lopez; Mario, Musacchio, Marchena, Català; Cazorla, Bruno, Borja Valero, Cani; Rossi, Nilmar. A disposizione: Juan Carlos, Capdevilla, Cicinho, Joan Oriol, Marco Ruben, Matilla, Wakaso.

  • Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Con lo scialbo 0-0 ottenuto ieri al Franchi contro la Fiorentina e le contemporanee vittorie di Lazio e Udinese, la Juventus ha fallito l’ ultimo dei suoi obiettivi stagionali e cioè la qualificazione ai preliminari di Champions.

    Ennesima dimostrazione la partita di Firenze, di come Gigi Delneri sia completamente inadatto a guidare una squadra di alta classifica, o che comunque inizia la stagione con obiettivi importanti. Le tre vittorie consecutive ottenute anche con un po’ di fortuna, hanno illuso il tecnico di Aquileia che il modulo da attuare fosse quello presentato al Franchi un 4-1-4-1 con Matri unica punta ma come al solito, a partita in corso, non è riuscito a rendersi conto che il predominio della Fiorentina era netto e che Krasic arrancava in campo. Come può essere possibile che la Juventus vada a Firenze per ottenere un pareggio? Come ci si può presentare davanti alle telecamere e dire che la squadra ha risposto bene e che Boruc è l’ unico portiere ad aver fatto una parata?

    Ma soprattutto, come si può pensare di confermare un allenatore che è riuscito a fare peggio della gestione Ferrara, con figure barbine in Europa e prestazioni assolutamente imbarazzanti?

    Purtroppo sembra che la Juventus abbia ormai acquisito la mentalità di chi la guida, sia a livello tecnico che dirigenziale e cioè una mentalità di assoluta provinciale. Ma allora ci si chiede, come mai non è stato detto che ad inizio stagione l’ obiettivo fosse il 4° posto? Perché non si è spiegato ai tifosi che l’ eliminazione in Europa League fosse necessaria perché la squadra non era attrezzata a competere su due fronti?

    Beh sicuramente perché alcune verità fanno male, soprattutto a dei tifosi abituati ai piani alti, ma forse, non sarebbe stato più opportuno essere onesti con chi paga il biglietto e soffre veramente per questi colori?

  • Mourinho e il calcio portoghese alla conquista dell’Europa

    Mourinho e il calcio portoghese alla conquista dell’Europa

    L’Italia e il catenaccio, il Brasile terra d’attaccanti più che di portieri, il Portogallo patria europea di estro e fantasia ma senza disciplina tattica. Sono questi i luoghi comuni che per decenni ho sentito ribadire a chi si intende di calcio ma poi… l’Italia di Lippi vince il Mondiale con un centrocampo di qualità e due terzini capaci di offendere, il Brasile ha scoperto prima Dida e poi Julio Sergio e adesso è il turno del calcio portoghese.

    All’ombra di Mourinho il calcio lusitano è cresciuto tantissimo aggiungendo alla qualità che da sempre lo ha contraddistinto gli accorgimenti tattici in grado da poter primeggiare in Europa. LO Special One maestro nel preparare gli incontri diede il “la” alla risalita con la vittoria della Champions League nel 2004 e nello stesso anno i club grazie alla possibilità di ospitare gli europei ebbero la grande chance di rinnovare gli stadi.

    Quest’anno Benfica, Porto e Sporting Braga hanno portato il calcio lusitano ai vertici dell’Europa League e con il solo Villareal a far da guastafeste la possibilità di un derby in finale è tutt’altro che remoto conquistando punti importanti nel ranking che potrebbero portarli a ridosso dell’Italia.

    Nel Porto si è affermato lo Special Two Villas Boa considerato l’alternativa a Mourinho e per questo nel mirino di molti club italiani. I biancoblu praticano un gioco interessante che esalta le caratteristiche dei singoli. Il Benfica invece ha puntato sugli “scarti” delle big dando nuovo splendore ai vari Saviola e Aimar.

    Nello Sporting Braga è invece ancor più chiara la maturazione del calcio portoghese. Mister Paciencia infatti non può contare su grosse individualità ma punta tutto sul collettivo e sull’organizzazione tattica.

  • Dal 2012 tre italiane in Champions League

    Dal 2012 tre italiane in Champions League

    Bye Bye Champions, adesso è ufficiale. Dal 2012 solo tre squadre italiane andranno in Champions League. Il sorpasso tanto temuto e al tempo stesso evidente è avvenuto proprio da parte della Germania. L’immagine simbolo è stata l’eliminazione dell’Inter dai quarti di finale di Champions League proprio dai tedeschi dello Schalke 04. Una vendetta volendo considerare che lo scorso anno il ranking aveva sorriso ai nerazzurri quando nella finale di Madrid battendo il Bayern Monaco avevano lasciato un esiguo distacco tenendo ancora per un anno l’Italia davanti alla Germania. Lo snobbismo con il quale le squadre italiane hanno affrontato l’Europa di seconda fascia, l’Europa League ha fatto il resto. Infatti anche se l’Inter di Leonardo avesse bissato il successo europeo quest’anno ci saremmo ritrovati nella prossima stagione con la stessa situazione odierna. Squadre come la Juve ( che nel girone di qualificazione ha ottenuto 6 pareggi), il Palermo e il Napoli avrebbero sicuramente dovuto fare meglio fuori dal proprio territorio nazionale, e i presidenti delle stesse società invece che puntare forte su questa competizione l’hanno snobbata, considerandola come una serie B europea.

    La Germania in questi ultimi quattro anni ci ha bruciato, in termini di sorpasso, recuperandoci 11 punti, e accumulandone 9 in più. Oltre al sorpasso dunque c’è anche la beffa della distanza accumulata, difficilmente recuperabile visto che all’orizzonte il futuro non è affatto roseo. L’Italia fino al 1999 era la prima in classifica, segnando poi col passare degli anni una discesa impietosa fino a quella odierna che ci ha relegato al quarto posto, con l’eliminazione di un posto e di un ticket per l’Europa dei campioni. La classifica vede queste prime quattro squadre nel ranking: Inghilterra prima, Spagna seconda, Germania terza, e Italia quarta. Fortunatamente considerando come la Francia abbia fallito come gli italiani nelle coppe siamo ancora distanti da una nuova discesa in classifica. Ma l’avanzata del Portogallo che ha portato 3 squadre su 4 nelle semifinali di Europa League dovrebbe essere un campanello d’allarme per il nostro campionato.

    Il risultato è evidente a tutti, con le prossime volate Champions League in futuro ristrette a tre squadre. Dove la prima e la seconda staccheranno direttamente il biglietto per la Champions League, mentre la terza affronterà il preliminare. Per il quarto e quinto posto lotta a due per l’Europa League con la sesta ad affrontare il preliminare.

    Il disastro era ben visibile sotto gli occhi di tutti, ma le armi per affrontare questo declino non sono state affatto utili. La palla passa ai presidenti delle società calcistiche e alla Figc, che in breve tempo dovranno dare risposte concrete sul campo e non rilasciare semplicemente dichiarazioni di facciata e di buoni intenti, mai realizzate nel concreto.

    Suggerimenti per il futuro, e per il rilancio del calcio nostrano? Investimenti sul settore giovanile, Stadi di proprietà (bloccati per l’immobilismo della legislazione italiana sulla famosa leggi sugli stadi), fair play finanziario che se attivato secondo le giuste regole potrà porre un freno agli investimenti e agli stipendi folli. Il resto sarà in mano ai tecnici che dovranno organizzare e indottrinare le proprie squadre con una mentalità vincente non solo all’interno della nostra nazione, ma soprattutto nelle serate europee, sia di Champions League che di Europa League, ovviamente con l’ordine tassativo di non fare distinzione tra le due competizioni.

    La strada da percorrere non è affatto in discesa, anzi, ma il primo segnale di risalita è arrivato proprio da un’altra classifica che ha riportato la nazionale Italiana tra le prime dieci squadre del mondo (con due posti guadagnati) dopo il tracollo del mondiale sudafricano. Il tecnico azzurro Prandelli ha sentenziato: “E’ solo l’inizio”. Questo è lo spirito giusto!

  • Ranking Uefa: Italia, ora attenta a Francia e Portogallo

    Ranking Uefa: Italia, ora attenta a Francia e Portogallo

    Con l’Inter, eliminata nei quarti di finale di Champions League dallo Schalke, se ne va l’ultima squadra italiana presente ancora nelle coppe europee. Che il terzo posto nel Ranking fosse perso da tempo lo si sapeva già ma la minaccia ora proviene dalla Francia e dal Portogallo che a partire dalla prossima stagione potrebbero impensierire seriamente la posizione italiana, soprattutto se le squadre nostrane continueranno a snobbare l’Europa League e dimostreranno l’inferiorità rispetto alle big europee.

    Questo sarà l’ultimo anno nel quale il quarto posto in Serie A darà il diritto a giocare i preliminari di Champions League e per riprendersi il terzo posto nel Ranking Uefa ci vorrà tempo, programmazione e soprattutto i risultati. Non sarà un’impresa ma poco ci manca perchè la Germania a partire dalla prossima stagione insidierà la seconda posizione occupata dalla Spagna.

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 14 aprile

    1. Inghilterra – 85.070 (1/7)
    2. Spagna – 81.043 (3/7)
    3. Germania – 69.436 (1/6)
    4. Italia – 60.552 (0/7)
    5. Francia – 53.678 (3/6)
    6. Portogallo – 49.596 (3/5)
    7. Russia – 44.707 (0/6)
    8. Ucraina – 43.883 (0/6)
    9. Olanda – 40.129 (0/6)
    10. Turchia – 35.050 (0/5)

    Tra parentesi le squadre ancora in corsa nelle due competizioni sul totale di squadre partecipanti di inzio stagione.

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:

    • 2 punti per vittoria;
    • 1 punto per pareggio;
    • 1 punto per vittoria nei preliminari;
    • 0.5 punti per pareggio nei preliminari;
    • 0 punti per sconfitta;
    • 4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    • 5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    • 1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
    • 0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2006-2007 fino al 2010-2011) e così via.

  • Europa League, solo Il Villareal può strappare la coppa alle portoghesi

    Europa League, solo Il Villareal può strappare la coppa alle portoghesi

    Le semifinali di Europa League sono iberiche, infatti, a giocarsi la coppa saranno le tre squadre portoghesi, il Porto, il Benfica, il sorprendente Braga e l’ unica rappresentante non lusitana che proviene comunque dalla vicina Spagna, e cioè, il Villareal di Pepito Rossi.

    Pirotecnica la squadra di Villas Boas che in due partite segna 10 gol ai poveri, ma solo sportivamente parlando, russi dello Spartak Mosca. Infatti, dopo il 5-1 in casa, altri cinque gol in trasferta (2-5) con le reti di Hulk, C. Rodriguez, Guarin, Falcao e, Micael per il Porto; di Dzyuba e Ari per lo Spartak. Il benfica deve ringraziare il portiere del PSV per il passaggio del turno, infatti, dopo una partenza sprint degli olandesi che riescono a portarsi sul 2-0, Isaksson consente a Luisao di accorciare le distanze già prima del riposo. Il resto lo fa Marcelo al 17′ della ripresa con un fallaccio in area su César Peixoto: rigore che Cardozo trasforma. La vittoria più sofferta per le portoghesi è rappresentata dallo Sporting Braga che, dopo aver pareggiato 1-1 a Kiev, si è dovuta difendere in inferiorità numerica contro gli assalti, comunque sterile di una Dinamo Kiev orfana di Shevchenko che non è andata oltre lo 0-0 finale.

    L’ unico italiano presente, a parte qualche arbitro, in questa Europa League, sarà Giuseppe Rossi che con il suo Villareal supera il Twente anche in Olanda per 3-1 dopo il 5-1 conquistato in casa nella partita d’ andata. il Twente trova la forza di andare in vanitaggio al 32′ con una rete resa splendida dalla coralità dell’azione, impreziosita da giocate di prima e un delizioso corridoio indovinato col tacco di Jansen: in gol Bahirami. Nella ripresa al 14′ c’è un evidente fallo di Tiendalli su Wakaso: rigore che Giuseppe Rossi trasforma angolatissimo. Poi Rossi esce e Cani conquista un altro rigore: tocca a Ruben la trasformazione. Allo scadere c’è gloria anche per Cani che sfodera una grande girata per il 3-1.