Le urne di Nyon hanno stabilito gli accoppiamenti per il terzo turno preliminare di Europa League che per l’Italia vedrà impegnata il Palermo di Pioli. Tra i rosanero e la fase a girone ci sarà la vincente del match tra gli albanesi del Vllaznia e gli svizzeri del Thun. La gara d’andata giocata ieri in Albania è finita sullo zero a zero.
Avversari non particolarmente ostici ma da prender con le molle visto il clima ancora estivo e la nuova stagione ancora lontana. I rosanero, qualora fosse il Vllaznia a qualificarsi giocherebbero la prima in trasferta il 28 luglio mentre il ritorno al Barbera è previsto il 4 agosto. Se invece a passare il turno fossero gli svizzeri del Thun il Palermo giocherebbe la prima in casa per evitare la concomitanza della partita con lo Young Boys.
Impegnate nel terzo turno preliminare anche l’Atletico Madrid, le inglesi Fulham e Stoke City, lo Slavia Praga. Di seguito vi riportiamo i sorteggi tratti dal sito ufficiale dell’Uefa.
Sorteggio terzo turno preliminare di UEFA Champions League
Club Atlético de Madrid (ESP) – Strømsgodset IF (NOR)
BSC Young Boys (SUI) – TPS Turku (FIN)/KVC Westerlo (BEL)
FC Shakhtyor Soligorsk (BLR)/FK Ventspils (LVA) – FK Crvena zvezda (SRB)
FC Alania Vladikavkaz (RUS) – Kecskeméti TE (HUN)/FC Aktobe (KAZ)
Floriana FC (MLT)/AEK Larnaca FC (CYP) – FK Mladá Boleslav (CZE)
FK Željezničar (BIH)/FC Sheriff (MDA) – Maccabi Tel-Aviv FC (ISR)/Xäzär Länkäran FK (AZE)
AZ Alkmaar (NED) – KS Flamurtari (ALB)/FK Jablonec (CZE)
NK Olimpija Ljubljana (SVN)/Bohemian FC (IRL) – FK Rudar Pljevlja (MNE)/FK Austria Wien (AUT)
Bursaspor (TUR) – FC Gomel (BLR)
Ferencvárosi TC (HUN)/Aalesunds FK (NOR) – FK Sūduva (LTU)/IF Elfsborg (SWE)
FC Minsk (BLR)/Gaziantepspor (TUR) – Legia Warszawa (POL)
Hapoel Tel-Aviv FC (ISR) – FC Vaduz (LIE)/FK Vojvodina (SRB)
FC Metalurgi Rustavi (GEO)/FC Irtysh Pavlodar (KAZ) – Stade Rennais FC (FRA)
PFC Levski Sofia (BUL) – KF Tirana (ALB)/FC Spartak Trnava (SVK)
The New Saints FC (WAL)/FC Midtjylland (DEN) – Vitória SC (POR)
FC Dinamo Bucureşti (ROU) – FC Iskra-Stal (MDA)/NK Varaždin (CRO)
FC Karpaty Lviv (UKR) – FC Shakhter Karagandy (KAZ)/Saint Patrick’s Athletic FC (IRL) KS Vllaznia (ALB)/FC Thun (SUI) – US Città di Palermo (ITA)
KR Reykjavík (ISL)/MŠK Žilina (SVK) – Llanelli AFC (WAL)/FC Dinamo Tbilisi (GEO)
AC Omonia (CYP) – FC Tauras (LTU)/ADO Den Haag (NED)
SK Liepājas Metalurgs (LVA)/FC Salzburg (AUT) – FK Senica (SVK)
Club Brugge KV (BEL) – EB/Streymur (FRO)/FK Qarabağ (AZE)
FC Differdange 03 (LUX)/FC Levadia Tallinn (EST) – FK Rad (SRB)/Olympiacos Volou FC (GRE)
1. FSV Mainz 05 (GER) – KuPS Kuopio (FIN)/CS Gaz Metan Mediaş (ROU)
UE Sant Julià (AND)/Bnei Yehuda Tel-Aviv FC (ISR) – Helsingborgs IF (SWE)
Stoke City FC (ENG) – HNK Hajduk Split (CRO)
Anorthosis Famagusta FC (CYP)/FC Gagra (GEO) – AC Juvenes-Dogana (SMR)/FK Rabotnicki (MKD)
Örebro SK (SWE)/FK Sarajevo (BIH) – AC Sparta Praha (CZE)
Glentoran FC (NIR)/FC Vorskla Poltava (UKR) – Sligo Rovers FC (IRL)
Paksi SE (HUN)/Tromsø IL (NOR) – Heart of Midlothian FC (SCO)
FK Metalurg Skopje (MKD)/PFC Lokomotiv Sofia (BUL) – WKS Śląsk Wrocław (POL)/Dundee United FC (SCO)
FH Hafnarfjördur (ISL)/CD Nacional (POR) – BK Häcken (SWE)/FC Honka Espoo (FIN)
SV Ried (AUT) – Brøndby IF (DEN)
PAOK FC (GRE) – Vålarenga Fotball (NOR)/FC Mika (ARM)
NK Domžale (SVN)/RNK Split (CRO) – Crusaders FC (NIR)/Fulham FC (ENG)
In terra salentina la Lazio cercava il risultato per sperare, con l’ orecchio attento a carpire il risultato dell’Udinese impegnata contro il Milan, in vista della rincorsa al quarto posto. Un risultato che arriva, ma che non basta a raggiungere il traguardo più ambito.
Al Via del Mare di Lecce la partita inizia già al sesto minuto, con gol di Tommaso Rocchi ad aprire i giochi per la Lazio: azione in contropiede e diagonale preciso in scivolata, che si infila nell’angolino basso. Il primo quarto d’ ora di gioco scorre fra le difficoltà del Lecce a riorganizzarsi, soprattutto nei movimenti offensivi, che mancano di incisività in profondità-
Al 15′ buona azione di Zarate che prova una serie di dribbling e si accentra, producendo, però, un tiro troppo centrale. Al 19′, il Lecce inizia a dare segnali positivi di ripresa, con un buon tiro di Di Michele che finta lo scatto profondo e rientra, sferrando un ottimo tiro che viene, però, rimpallato da Diaz in angolo.
Al 21′ la Lazio si rende molto pericolosa con un’ azione innescasta dall’assist di Mauri a cercare Zarate che accelera e si infila centralmente, provando un pallonetto a scavalcare il portiere leccese: la fortuna, però, non aiuta il tiro dell’Argentino che, dopo aver scavalcato l’ estremo difensore giallorosso, colpisce il palo.
Arriva, così, la risposta del Lecce che trova il pari con Coppola che riesce ad inserirsi in area ed a realizzare un pallonetto perfetto che beffa Muslera per il provvisorio 1 a 1.
Al 35′, però, il risultato cambia ancora: Rocchi scatta sul filo del fuorigioco e suggerisce per Zarate che questa volta non sbaglia e realizza il 2 a 1.
Al 40′ arriva, poi, il secondo pareggio del Lecce: cross di Donati per Piatti che, da solo in area, colpisce bene di sinistro e batte Muslera.
Nel 2° tempo la Lazio prova a ritrovare il vantaggio, ed ha un’ ottima opportunità con Zarate che salta in dribbling il portiere Benassi ma calcia sull’ esterno della rete con molta imprecisione. Al 9′, però, Mauro Zarate ha l’occasione di rifarsi calciando un rigore procurato un minuto prima da Tommaso Rocchi che, scattato sul filo del fuorigioco, entra in area stoppando il pallone di petto e portandolo avanti di sinistro, colpito dall’ uscita del portiere Benassi, che rimedia anche l’ espulsione diretta lasciando il Lecce in inferiorità numerica: Zarate mantiene la calma e realizza il penalty che porta la Lazio sul 3 a 2.
Al 17′ Mauro Zarate batte un calcio d’angolo che Vives colpisce in modo molto scordinato con il collo del piede beffando il suo portiere Rosati con un clamoroso autogol che rende il passivo molto pesante per il Lecce: 4 a 2.
La gara dopo il quarto gol della Lazio ha poco da aggiungere, poichè in campo c’è poco da esprimere, considerando la stanchezza per il finale di campionato, e la tensione crescente, con l’attenzione rivolta sempre più costantemente al tabellone luminoso, per cogliere un segnale positivo dal Friuli di Udine, nella speranza che l’ Udinese non faccia risultato positivo.
Una notizia che, però, non arriva: la partita termina ed il campo esprime il suo verdetto. La Lazio di Edi Reja non raggiunge la Champions e deve accontentarsi dell’Europa League, ma è comunque un ottimo risultato a conclusione di una stagione di alto livello, conclusasi con un traguardo in più: per la prima volta nella gestione di Lotito, la Lazio chiude in classifica sopra i cugini romanisti.
La prima coppa europea della stagione va al Porto pigliatutto di Andrè Villas Boas che nella finale disputata ieri a Dublino ha sconfitto i connazionali dello Sporting Braga, che arrivava per la prima volta a questo traguardo, per 1-0 con gol decisivo del capocannoniere della competizione con 17 reti (battuto il record di Klinsmann), il colombiano Falcao.
Per i Dragoes si tratta della seconda coppa della propria storia, la prima da quando la Coppa Uefa ha cambiato nome in Europa League. Le squadre che possono vantare più successi sono Juventus, Inter e Liverpool con 3 trofei vinti a testa.
Il pronostico è stato rispettato, il Porto vince l’ Europa League battendo i connazionali dello Sporting Braga in una delle finali più brutte dello storia del calcio e decisa da Falcao nei minuti di recupero del primo tempo.
Nel primo tempo si è visto pochissimo. Il Braga ha avuto subito una bella occasione con Custodio, poi è stato solo il Porto a cercare di giustificare una presenza in finale. Due occasioni nel primo tempo oltre al gol di Falcao: di Hulk (palo sfiorato con un sinistro da posizione defilata) e Varela (colpo di testa fuori). Il gol viene trovato dalla compagine allenata da Villas Boas non con una giocata frutto degli schemi del portoghese , ma da un banale errore in mezzo al campo del braga che lascia spazio a Guarin che di inventa un meraviglioso assist per Falcao che insacca con un perfetto colpo di testa.
La ripresa si apre con l’ unica palla gol per il Braga: Mossorò, inserito nell’ intervallo, soffia la palla a Pereira e si presenta solo davanti a Helton: il destro non è dei migliori e consente al portiere del Porto di respingere col piede esterno. La partita finisce lì, il Porto potrebbe affondare ma si limita a controllare fino al 90 conquistando, così, il suo settimo titolo internazionale.
Inizia nel migliore dei modi l’ emulazione di Villas Boas nei confronti dello special one Mourinho che nel 2003, vinse l’ allora Coppa Uefa per poi ripetersi in Champions sempre con la squadra lusitana l’ anno dopo. Riuscire nella stessa impresa forse è impossibile ma comunque è un grande inizio per il giovane 32enne allenatore lusitano.
Tra poco meno di due ore il tempio della Dublin Arena accenderà il suoi riflettori su Porto-Braga, il match tutto lusitano valido per la finale di Europa League. La qualità dei Dragoes contro la determinazione e l’organizzazione tattica dell’undici di Paciencia, l’esito sulla carta appare scontato frutto sopratutto di una stagione da incorniciare per il team della nuova stella Villas Boas.
Questa sera la Dublin Arena di Dublino ospieterà l’inedita finale tra Porto e Braga in una sorta di esaltazione del calcio portoghese, cresciuto grazie all’ombra di Mourinho e Cristiano Ronaldo e adesso pronto a spiccare il volo sia in termini di competitività che di gestione.
Per tradizione, prestigio e organico il Porto di Villas Boas parte con i galloni di favorito ma il Braga arrivato fin a Dublino in sordina ma con pieno merito vuol continuare a stupire regalando il primo trofeo della sua storia ai proprio tifosi. Gli spunti interessanti della partita sono tantissimi:
Villas Boas vs Pacienca i due sono amici ed entrambi vivono all’ombra di Mourinho, il tecnico del Porto fu importante per l’esplosione del collega al Porto grazie alle sue oramai famose statistiche che fecero salire le sue quotazioni e la stima agli occhi di Bobby Robson. Pacienca viene considerato il sostituto ideale di Villas Boas sulla panchina del Porto qualora lo Special Two dovesse decidere di accettare la corte delle tante big d’Europa pronte a puntare su di lui.
Villas Boas grazie ad un attacco super punta sul brio e sul gioco offensivo, Pacienca invece fa dell’organizzazione tattica il punto di forza attuando un gioco poco spettacolare ma altamente redditizio mirato ad asfissiare il gioco avversario.
Allo Sporting Braga riesce l’impresa di battere i più quotati avversari del Benfica e volare per la prima volta della sua storia in finale di Europa League. L’eroe della serata è Custodio, giocatore che ha sostituito capitan Vandinho e indovinare l’inzuccata giusta su azione di calcio d’angolo.
Il Benfica è tradito dalla sterilità del suo attacco troppo molle e impreciso per tutto l’arco della partita. Il gol dopo appena 19′ permette ai padroni di casa infatti di atturare la tattica migliore arroccandosi in difesa a protezione dell’ex giallorosso Artur e ripartire in contropiede.
Il muro eretto dal Braga tiene e un pò a sorpresa raggiunge il Porto a Dublino per una finale tutta lusitana e sulla carta dall’esito già scritto.