L’Udinese di Guidolin, dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions League, è pronta ad affrontare l’ impegno di Europa League, contro il Rennes, giovedì sera. Un impegno da non sottovalutare – come lo stesso Guidolin ha dichiarato – anche per il poco tempo a disposizione per preparare la gara.
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Udinese verso il Rennes con i dubbi Isla e Armero
Confermato il modulo 3-5-1-1, per contrastare una squadra dinamica e dal buon potenziale come il Rennes, con qualche cambio, ma senza stravolgere la formazione: i dubbi prinicipali riguardano la presenza di Armero ed Isla, non in perfette condizioni fisiche, che Guidolin preferirebbe preservare per il campionato che, resta, comunque, la competizione principale. Infatti, intorno alla competizione Europea, dopo l’eliminazione dalla Champions, in Friuli non sembra esserci grande interesse da parte del pubblico, e finora la prevendita per la gara di giovedì sera ha fatto registrare solo 4 mila tagliandi venduti. Ecco perchè Guidolin fa appello alla tifoseria per sostenere la sua squadra, che comunque ha la possibilità di far bene in una competizione internazionale, che potrebbe consentire ai tanti giovani bianconeri di acquisire maggiore visibilità anche in chiave mercato, continuando a percorrere la fortunata strada che ha consentito di cedere Sanchez al Barcellona.Guidolin ©Getty Images -
Lazio turnover per l’Europa League
Dopo il buon inizio di stagione, con il pari contro il Milan, la Lazio punta l’attenzione all’ Europa League, in vista dell’ impegno di giovedì sera contro il Vaslui. Una partita da vincere, evitando le disattenzioni che hanno impedito di portare a casa il bottino pieno da San Siro, soprattutto nella fase difensiva, e puntando sulla coppia gol Klose-Cissè, dal potenziale devastante. Che migliorerà ancor di più quando i due avranno affinato l’intesa in zona gol.
In vista dell’Europa League, però, il tecnico goriziano ha intenzione di ricorrere al turnover, sostituendo almeno cinque uomini, anche in vista dell’ impegno di campionato con il Genoa. Probabilmente giocherà Marchetti al posto di Bizzarri, Gonzales al posto di Muari, Matuzalem per Brocchi, Diakitè per Biava, Rocchi per Klose. Infatti, l’intento di Reja è che i suoi uomini predispongano una pressione in campo per almeno 60 minuti e, per tal ragione, si necessita di un adeguato ricambio per garantire forze fresche: il tecnico goriziano, però, è fiducioso circa l’ adeguatezza dell’ organico a sua disposizione.Edy Reja ©Dino Panato/Getty Images -
Querelle Totti-Luis Enrique diventa bufera
“C’è solo un capitano” strillano i sostenitori giallorossi in tutte le partite della squadra. La bandiera per antonomasia: Francesco Totti. Un calciatore che ha rinunciato a giocare nei club più blasonati del mondo con stipendi stratosferici e probabilmente con tante vittorie in più sia di squadra che individuali. Un uomo legato alla propria città che si è sempre sobbarcato, nel corso di quasi vent’anni ormai, le gioie e i dolori di un ambiente caloroso quando si vince e rovente quando si perde. Per fare tutto questo ci vuole grande personalità e soprattutto grande equilibrio perchè l’istintività e gli impulsi di Roma e della Roma calcistica si riverberano in ogni allenamento, in ogni scatto di un match, in ogni intervista o dichiarazione.
Ci vuole personalità per arrivare in questa bolla di fuoco e cambiare le regole: è quello che sta facendo il nuovo allenatore del club capitolino, Luis Enrique. L’asturiano ha grande carisma e determinazione. Vuole il bene della squadra e dunque se crede sia lecito toglie dal campo l’idolatrato capitano provocando un polverone di polemiche e veleni. Capita così che tutti i problemi del club siano catalizzati sullo spagnolo che non accetta fino in fondo il rapporto speciale tra il campionissimo e la gente. “Totti è un giocatore come gli altri” o “io faccio le mie scelte e non mi farò influenzare da nessuno” sono frasi che rintoccano tenebrose nella grande piazza romana. Anche l’intoccabile può essere toccato: sembra questo il messaggio. In una simile atmosfera l’esclusione dall’undici titolare nella gara di andata dei play off di Europa League e la sostituzione nella gara di ritorno spaccano in due la nuova Roma. Con o contro Totti? E’ questo il bipolarismo che si prospetta. Perchè Luis Enrique è considerato un navigatore, uno di passaggio, Totti invece rimarrà per sempre nel firmamento romanista. E se la tifoseria per sua natura può permettersi di relegare le sorti di una stagione ad un gossip e ad una impressione, i protagonisti della querelle e gli addetti ai lavori un pò meno. Anzi per niente. Il gesto di Francesco al momento della tanto citata sostituzione in realtà dimostra le difficoltà di un ragazzo dal talento infinito che non riesce a scindere il cuore dalla mente. Prendere frettolosamente la via degli spogliatoi senza salutare il mister e rinunciare a sostenere col suo carsima dalla panchina i giovani compagni non è un comportamento che fa onore alla sua fantasmagorica carriera. La domanda da porre è: con la Roma o contro? E ancora: questo muro contro muro è utile alla squadra? Cosa pensa di risolvere in questo modo il capitano? Il progetto è difficile. La crescita e la valorizzazione dei giovani dentro le proprie mura è un iter lungo e complesso, ma considerando le doti del vivaio giallorosso è alla fine vincente. Se i veterani non spalleggiano questo percorso non c’è alcuna possibilità che vada in porto. La sostituzione di Totti probabilmente è stata un errore. Quasi sicuramente. Ma questo non cambia il concetto: ci vuole mentalità vincente per vincere. Questi atteggiamenti invece ricalcano un certo provincialismo di pensiero che è stato in definitiva la croce della Roma degli ultimi anni che non vince mai e arriva sempre seconda. Quando si pensa ai grandi club europei inglesi e spagnoli ci si accorge che il primo ingrediente per arrivare ai trofei è un’unità di pensiero, una linea del club. Quando Rooney si ritrova a fare il terzino in una semifinale di Champions Leauge, quando Messi non smette mai di pressare dal primo all’ultimo minuto. Quando il collettivo è più importante del singolo. E cioè quando Totti può essere sostituito in un preliminare di Europa League senza che l’allenatore (che pure in questo caso fa una scelta coraggiosa quanto scellerata) rischi di essere cacciato e la stagione rischi di fallire totalmente dopo solo due partite quando il calendario segna 25 Agosto.©Paolo Bruno/Getty Images -
Borgonovo esalta la baby Roma e scive ai suoi tifosi
Lettera commevente dell’ex calciatore della Fiorentina, Stefano Borgonovo, affetto da sclerosi indirizzata ai tifosi della Roma dopo la debacle europea:
“Oggi tocco un argomento delicato, soprattutto per i tifosi della Roma. Premetto che Luis Enrique e il “Progetto Roma” mi piace – e non poco – certo è che bisogna avere un determinato equilibrio nel fare le cose, altrimenti persino la Nutella dà noia. Personalmente, vedere tutti quei giovani in campo è stata per me una grandissima gioia ed emozione. Tra l’altro, ciascun ragazzo con grandi qualità! Complimenti a Bruno Conti e allo staff del Settore Giovanile della Roma. Dove, secondo me, ancora una volta abbiamo perso? Non abbiamo esaltato le qualità di Caprari e i suoi movimenti, la personalità di Viviani né il suo grande senso tattico, idem per la sua geometria nel giocare la palla! Ciononostante la cosa più bella, il gesto tecnico più bello di tutta la partita, l’ha fatto un bambino del 1994… e nessuno se n’è accorto! Caressa compreso. Quel tiro, per come il bimbo ha colpito il pallone, meritava più considerazione, chi commentava la partita avrebbe dovuto smettere di parlare della sostituzione di Totti ed esaltare invece il grande colpo del bimbo. Mi rivolgo ai tifosi della Roma: cercate di capire una cosa, ciò che rimane nel tempo è la società che porta il nome, in questo caso la Roma. I calciatori, gli allenatori e i tifosi cambiano, si riciclano, è nella natura delle cose e Totti non è immune alla situazione, sebbene sia uno dei tre giocatori più forti di “TOTTI” i tempi in Italia. Francesco deve capire che il “Progetto Roma” deve passare sulla sua figura di calciatore e non solo, deve prendere per mano la Roma, i suoi giovani e portarli verso un progetto che potrebbe migliorare la Roma stessa e il calcio italiano. Poi, volendo tornare all’episodio della sostituzione… beh, Totti non doveva essere sostituito, stava facendo una buona partita e Luis Enrique ha peccato di presunzione. Detto questo, cosa rimane alla Roma per guardare con ambizione al futuro? Nulla di nulla! Solo vecchie beghe di sempre che non portano a niente. Sapete qual è il vero problema: ancora una volta non abbiamo visto la grande qualità di tre ragazzi del vivaio giallorosso, che avrebbero meritato più attenzioni. Noi adulti e addetti ai lavori non abbiamo alcun diritto di spegnere i sogni dei giovani.” Un forte abbraccio a tutti! Stefano Borgonovo Una lettera toccante e ricca di verità. Borgonovo è probabilmente uno dei pochi ad essere riuscito a fare un’analisi lucida della partita che ha eliminato la Roma dall’Europa, senza farsi accecare oltremodo dalla sostituzione di Totti. Quello che ci vuole dire è che una rivoluzione culturale che punti sui giovani non si può fare in un mese nè in due o tre. Ci vuole tempo, pazienza e ci si deve aspettare di spolverare per qualche anno la bacheca dei trofei senza aggiungervene. D’altro canto per vincere subito bisogna puntare su grandi giocatori affermati acquistati a suon di milioni di euro. Ma questa, oggi, non è la politica della Roma. Il club di Trigoria ha forse imboccato un’era virtuosa. Un corso che si modella perfettamente sulle richieste che arrivano dalla Uefa. Fair play finanziario, sviluppo del vivaio, autosufficienza finanziaria, vittorie frutto del gioco e della valorizzazione dei giocatori del proprio paese sono tutte istanze di cui moltissimi dirigenti italiani si sono riempiti la bocca, ma poi hanno continuato a comprare giocatori esperti all’estero. E sempre Borgonovo ha tremendamente ragione quando sottolinea che Totti non doveva essere sostituito, ma c’è un ma. Questo fatto ha nascosto quanto di buono c’era stato. Tutte le discussioni sono andate a finire su Totti cancellando le ottime prestazioni di Viviani e Caprari e quel tiro di Verre che, per quanto gioiello balistico, è stato dimenticato. E’ difficile cambiare, e cambiare radicalmente quando tutti rimangono uguali ancor di più. Bisognerebbe capire che insistendo sulle vecchie politiche non si andrà lontano e incentivare le svolte come quella operata dalla Roma americana. I tifosi giallorossi dovranno capirlo. Se vogliono sostenere la squadra serenamente continuando a vivere la Roma come una gioia, devono sapere che bisogna aspettare, ma quando arriverà il momento giusto allora tutti gli altri saranno indietro. E questo Stefano Borgonovo, un uomo di una sensibilità straordinaria, lo ha capito perfettamente.©Vittorio Zunino Celotto/Getty Images -
I palloni Adidas per Champions ed Europa League 2011-2012
Il Finale 11, così battezzato da adidas, prosegue la tradizione del noto “starball” UEFA. Con una struttura a diamante conferisce un ottimo grip per un controllo migliore rispetto a quello dell’anno precedente, invece, la saldatura termica crea una superficie senza cuciture. Le stelle riprodotte sono caratterizzate da un’ampia gamma di colori che simboleggiano le squadre, i tifosi e gli stadi partecipanti al torneo.
Questo pallone è un’evoluzione di quello utilizzato nella scorsa edizione dell’Europa League. Caratterizzato da un grip ottimale e creato per sopportare qualsiasi condizione climatica, non presenta cuciture grazie alla saldatura termica. Il suo design richiama il logo e il marchio della competizione.
Pallone ufficiale UEFA SUPER CUP 2011/12
Adidas ha creato appositamente questo pallone per la finale del 26 agosto 2012 a Monaco. Ispirato ai colori del logo della UEFA Super Cup è caratterizzato anche dai colori delle due squadre che si affronteranno nella finale a partita unica tra Barcellona e Porto.
Adidas Finale 11 Pallone Europa League 2011-2012 Finale 11 -
Europa League 2011-2012: i gironi. Lazio con lo Sporting, Udinese becca l’Atletico
Pur con il fascino minore l’Europa League di anno in anno si rivela competizione ancor più dura e di pari livello con la Champions League oltretutto per noi italiani è fondamentale rivalutare la competizione per recuperare il terreno da chi ci precede in vetta al Ranking riguadagnando una posizione in più nelle coppe europee. Ai nastri di partenza l’Italia arriva già con una squadra in meno per l’eliminazione della Roma, in Europa League le nostre chance sono nelle mani e nelle ambizioni di Lazio ed Udinese Le date: Fase a gruppi (dodici gironi di quattro squadre): 15 settembre (1ª giornata), 29 settembre (2ª giornata), 20 ottobre (3ª giornata), 3 novembre (4ª giornata), 30 novembre-1 dicembre (5ª giornata), 14-15 dicembre (6ª giornata). Passano le prime due di ogni gruppo. Sedicesimi (sorteggio 16 dicembre a Nyon): 16 febbraio (and.), 23 febbraio (rit.). Ottavi (sorteggio 16 dicembre a Nyon): 8 marzo (and.), 15 marzo (rit.). Quarti (sorteggio 16 marzo a Nyon): 29 marzo (and.), 5 aprile (rit.). Semifinali (sorteggio 16 marzo a Nyon): 19 aprile (and.), 26 aprile (rit.). Finale:9 maggio a Bucarest (Romania). Segui il sorteggio in diretta con noi:
I 12 GIRONI©Valery Hache/Getty Images 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4 Fascia GIRONE A Tottenham Rubin Kazan Paok Salonicco Shamrock Rovers GIRONE B Copenaghen Standard Liegi Hannover Vorskla GIRONE C Psv Eindhoven Hapoel Tel Aviv Rapid Bucarest Legia Varsavia GIRONE D Sporting Lisbona LAZIO Zurigo Vasluj GIRONE E Dinamo Kiev Besiktas Stoke Maccabi Tel Aviv GIRONE F PSG Atletico Bilbao Salisburgo Slovan Bratislava GIRONE G Az Alkmaar Metalist Kharkiv Austria Vienna Malmoe GIRONE H Braga Bruges Birmingham Maribor GIRONE I Atletico Madrid UDINESE Rennes Sion GIRONE J Schalke 04 Steaua Bucarest Maccabi Haifa Aek Larnaca GIRONE K Twente Fulham Odense Wisla Cracovia GIRONE L Anderlecht Aek Atene Lokomotiv Mosca Sturm Graz -
Lazio, tutto facile e Rocchi fa 99. Video
Il 6-0 dell’andata metteva la Lazio in una condizione di assoluta tranquillità consentendo a Reja di affidarsi ai cosidetti rincalzi dando loro una opportunità per mettersi in mostra. Rispetto alla gara d’andata le aquile sono meno brillanti e fanno più fatica a controllare l’inerzia del gioco ma dimostrano ancora una volta un buona solidità concedendo “solo” una rete al Rabotnicki su una papera di Bizzarri.
Il portiere comunque si è disimpegnato bene respingendo tutti i pericoli arrivati verso la sua porta ma la forza offensiva della nuova Lazio sta nell’attacco dove a Klose e Cissè si aggiunge un rinato Tommasso Rocchi. Il capitano tirato a lucido e scattante mette a segno una doppietta che lo porta a un solo gol da quota 100 con la maglia della Lazio. L’altra rete è stata messo a segno da Hernanes. Quest’oggi il sorteggio per la fase a gironi. [jwplayer config=”180s” mediaid=”93187″]©Valerio Pennicino/Getty Images -
Crollo Roma, lo Slovan impone il pari all’Olimpico. Video
E’ amaro l’esordio casalingo della Roma di Luis Enrique costretta al pari e quindi all’estromissione della fase a gironi di Europa League dal modesto Slovan Bratislava. Il tecnico asturiano questa volta fa giocare dall’inizio Totti e il capitano dispensa assist a ripetizione confezionando in coppia con Perrotta il vantaggio. La Roma crea tantissimo ma confermando il trend di questo scorcio di stagione spreca tutto venendo beffata nel finale, dopo l’uscita di Totti, per un errato disimpegno dell’adattato Cassetti.
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Sorteggi Europa League 2011-2012 Udinese e Lazio in seconda fascia
Dopo il sorteggio dei gironi di Champions League quest’oggi toccherà alle squadre impegnate in Europa League conoscere le proprie avversarie, per l’Italia dopo la cocente e inaspettata eliminazione della Roma restano in gioco l’Udinese retrocessa dalla Champions dopo la debacle contro l’Arsenal e la scoppiettante Lazio.
Le aquile anche grazie alla eliminazione della Roma guadagna la seconda fascia e al pari dei friulani spera in un sorteggio non proibitivo per far strada nella competizione.L’Europa League storicamente difficile ha perso quest’anno delle nobili come Celtic e Glasgow Ragers, il Siviglia, lo Spartak Mosca e i norvegesi del Rosenborg.
Prima Fascia:
Tottenham, Psv Eindoven, Atletico Madrid, Sporting Lisbona, Braga, Schalke 04, Dinamo Kiev, Paris Saint Germain, Copenaghen, Az Alkmaar, Anderlecht, Twente
Seconda Fascia
Fulham, Besiktas, Hapoel, Metalist, Standard Liegi, Rubin Kazan, Brugge, Aek Atene, Steaua Bucarest, Udinese, Atletico Bilbao, Lazio
Terza Fascia
Salisburgo, Maccabi Haifa, Zurigo, Odense, Lokomotiv Mosca, Paok Salonicco, Birmingham City, Stoke City, Rennes, Austria Vienna, Rapid Bucarest, Hannover.
Quarta Fascia
Vorskla Poltava, Wisla Cracovia, Vaslui, Sion, Sturm Graz, Maccavbi Tel Aviv, Slovan Batrislava, Legia Varsavia, Maribor, Aek Larnaca, Malmoe, Shamrock Rovers -
Rabotnicki-Lazio per il 100 gol di Rocchi. Le probabili formazioni
A differenza dei cugini giallorossi il ritorno dei play-off di Europa League per la Lazio di Edy Reja è poco più di una formalità, il 6-0 dell’andata mette praticamente al riparo da ogni possibile sorpresa le aquile permettendo al mister di usare la partita di questa sera per far entrare in condizione le seconde linee.
In pieno caso Zarate e con Floccari pronto a sbarcare in nuovi lidi le Aquile si affideranno in attacco a capitan Rocchi, alla ricerca del 100esimo gol, e Kozak anche lui possibile partente. In porta riposo per Marchetti giocherà Bizarri mentre in difesa Diakite sostituirà Biava al fianco di Dias. Occasione a centrocampo per Cana. PROBABILI FORMAZIONI RABOTNICKI (4-4-2) Dimitrievski, Todorovski, Bogdanovic, Chumbev, Lazarevski; Muarem, K.Velkovski, Vujcic, Nastevski: Manevski, Petkovski. A disposizione: Shishkovski, Najdoski, Trajkovski, Skenderovic, Avramovski, Gligorov, Petrovic. All. Petreski LAZIO (4-4-2) Bizzarri; Scaloni, Diakite, Dias, Zuri; Lulic, Cana, Matuzalem, Mauri; Rocchi, Kozak. A disposizione: Marchetti, Biava, Radu, Ledesma, Zampa, Ceccarelli, Hernanes. All Reja©Paolo Bruno/Getty Images