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  • L’Inter va in semifinale, il sogno Europa League continua

    L’Inter va in semifinale, il sogno Europa League continua

    Una partita che sarebbe potuta finire con un vantaggio più ampio ma che alla fine ha avuto un esito felice: l’Inter ha sconfitto 2-1 il Bayer Leverkusen ed ha ottenuto il pass per la semifinale di Europa League.

    Una partenza super con i gol di Barella e Lukaku che hanno subito spianato la strada, i nerazzuri però si sono complicati la vita permettendo ad Havertz di accorciare le distanze e fallendo poi una serie incredibili di occasioni.

    Un Lukaku in versione extralusso, un ottimo Barella ed un Eriksen che è parso in grado di inventare calcio nella mezz’ora abbondante in cui è stato in campo, le note positive.

    I troppi errori e l’infortunio muscolare di Sanchez, che probabilmente toglierà un’alternativa a Conte, invece le note negative.

    Da segnalare due calci di rigore concessi all’Inter dall’arbitro Del Cerro Porteno, uno per un tocco di mano di Sinkgraven ed uno per fallo su Eriksen, entrambi tolti dopo consulto VAR per tocco di spalla il primo e per fallo di mano in attacco di Barella il secondo.

    Veniamo al racconto del quarto di finale di Europa League di Dusseldorf.

    Partenza molto aggressiva dell’Inter che pressa e non permette giocate semplici al Bayer. Al 15° l’Inter passa in vantaggio con una giocata di squadra, Lukaku prova il tiro ma la palla è respinta, ci pensa Barella con un bel rasoterra a trovare il vantaggio. Al 21° arriva il raddoppio, Lukaku difende il pallone e riesce a girarsi e a toccare di quel tanto per metterla in rete. Passano 2 minuti e Lukaku in contropiede ha una chance enorme ma Hradecky non si fa superare. Il calcio è tremendo gol sbagliato e gol subito, sul fronte opposto infatti Havertz riesce a farsi trovare in area e a battere Handanovic. Partita vivacissima, passa un minuto e l’arbitro concede un rigore per tocco di braccio di Sinkgraven, rivisto al VAR il rigore viene tolto. I nerazzurri calano l’intensità, Diaby si accende e comincia a creare problemi. Il primo tempo si chiude con l’Inter avanti per 2-1.

    La ripresa comincia senza sostituzioni. L’Inter ha subito una buona occasione con Gagliardini ma il suo tiro è respinto da Lukaku. E’ una buona Inter anche nel secondo tempo che però non riesce a trovare il colpo vincente. Al 61° brutta palla persa al limite da Barella, Demirbay tira, Handanovic alza in corner. Al 65° doppia occasione per Sanchez, prima calcia addosso del portiere un super assist di Eriksen, poi ci riprova ma trova la difesa. Le occasioni fioccano, al 76° ci prova Moses ma Hradecky si supera e salva. Al 79° brivido, gran cross di Bailey che attraversa tutta l’area e si spegne sul fondo. Al 87° l’Inter rimane in dieci per un problema muscolare di Sanchez con le finestre per i cambi tutte usate da Conte. Il cileno stringe i denti e con una fasciatura rientra. Al 90° fallo commesso su Eriksen, l’arbitro concede il rigore, c’è però un fallo di mano di Barella il VAR lo toglie. Nonostante l’assedio finale la squadra di Conte tiene e vola in semifinale.

    INTER – BAYER LEVERKUSEN 2-1 (15° Barella (I), 21° Lukaku (I), 25° Havertz (B))

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni (84° Skriniar); D’Ambrosio (59° Moses), Barella, Brozovic, Gagliardini (59° Eriksen), Young; Lukaku, Lautaro Martinez (64° Sanchez).

    Allenatore: Conte.

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Hradecky; L.Bender (86° Bellarabi), Tah, Tapsoba, Sinkgraven (68° Wendell); Palacios (59° Bailey), Baumgartlinger (68° Amiri); Havertz, Demirbay, Diaby; Volland (85° Alario).

    Allenatore: Bosz.

    Arbitro: Del Cerro Porteno.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Sinkgraven (B), L.Bender (B), Eriksen (I), Tapsoba (B), Barella (I)

    Nell’altro quarto di finale di serata il Manchester United ha avuto la meglio del Copenhagen solo ai tempi supplementari, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Bruno Fernandes.

  • Tanto Siviglia, poca Roma. Giallorossi fuori dall’Europa League

    Tanto Siviglia, poca Roma. Giallorossi fuori dall’Europa League

    Finisce contro il Siviglia, agli ottavi di finale, l’Europa League della Roma.

    Una partita sostanzialmente a senso unico che ha visto la squadra di Lopetegui dominare sin dal primo minuto.

    Gli andalusi hanno messo sotto la Roma sin dall’inizio ed hanno sostanzialmente chiuso la pratica nel primo tempo con le reti di Reguilon e En Nesyri, in entrambi i casi troppo morbida la difesa degli uomini di Fonseca nel cercare di contrastare le avanzate degli avversari.

    Nella ripresa ci si attendeva una Roma arrembante pronta a lanciarsi in attacco per riaprire il match, così non è stato.

    Bono non è stato mai impegnato, anzi sono stati gli spagnoli ad andare vicini al terzo gol con una rete annullata per fuorigioco millimetrico a Koundé e una traversa colpita da Banega su punizione.

    Dunque la stagione della Roma si chiude qua, l’avversario era indubbiamente forte ed esperto ma dalla squadra di Fonseca ci si aspettava di più.

    Veniamo ora al racconto della sfida di Duisburg.

    Pronti via e sono gli spagnoli a rendersi insidiosi e a conquistare calci d’angolo. Al 12° brividi per Pau Lopez, su azione di corner Koundé svetta e colpisce, la palla scheggia la traversa ed esce sul fondo. Gli andalusi mantengono il pallino del gioco, la Roma non riesce a ripartire. Al 21° Reguilon brucia Bruno Peres e Mancini in velocità e poi da dentro l’area calcia, il tiro non è irresistibile ma Pau Lopez non è attento, Siviglia in vantaggio. Alla mezz’ora enorme occasione per il raddoppio spagnolo, Jesus Navas riesce anche a saltare Lopez ma si allunga troppo la palla. Finalmente si vede la Roma al 35°, gran conclusione di Zaniolo ma Diego Carlos salva. Al 43° veloce ripartenza del Siviglia, Ocampos salta Ibanez e dal fondo mette in mezzo per En Nesyri che a porta vuota non può sbagliare. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per la squadra di Lopetegui.

    La ripresa riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso la prima frazione. Ci prova la Roma con Mkhitaryan che al 51° va al tiro dopo una sponda di Dzeko, palla che esce di poco. E’ una Roma migliore ma il Siviglia sa sempre come far male in ripartenza. Al 70° bella giocata dei giallorossi, Dzeko si gira in un fazzoletto e calcia, palla fuori di un niente. Al 73° Koundé in tuffo in spaccata spinge in rete un bel cross di Munir, il guardalinee alza la bandierina, il VAR conferma, rete annullata. Al 90° la traversa salva Pau Lopez da una quasi perfetta trasformazione di un calcio di punizione da parte di Banega. C’è tempo solo per l’espulsione di Mancini al 99°, finisce 2-0 per il Siviglia, la Roma viene eliminata agli ottavi di Europa League e chiude qua la sua stagione.

    SIVIGLIA – ROMA 2-0 (21° Reguilon, 43° En Nesyri )

    Siviglia (4-3-3): Bono; Navas, Koundé, Diego Carlos, Reguilon; Banega, Fernando, Jordan; Ocampos (95° Vazquez), En Nesyri (93° De Jong), Suso (67° Munir).

    Allenatore: Lopetegui.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kolarov (78° Villar); Bruno Peres, Diawara (57° Carles Perez), Cristante, Spinazzola; Zaniolo (57° Pellegrini), Mkhitaryan; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Kolarov (R), Diego Carlos (S), Pellegrini (R).

    Espulso: Mancini (R)

    Nelle altre gare di serata vittoria per il Bayer Leverkusen che elimina i Glasgow Rangers e nei quarti se la vedrà con l’Inter. Il Basilea vince anche al ritorno contro l’Eintracht e nella Final Eight giocherà contro lo Shakhtar. Si qualifica anche il Wolverhampton che batte l’Olympiacos e nei quarti troverà il Siviglia.

  • Lukaku ed Eriksen, l’Inter vola alla Final 8 di Europa League

    Lukaku ed Eriksen, l’Inter vola alla Final 8 di Europa League

    Il primo passo è stato fatto, l’Inter di Antonio Conte si è qualificata alla Final Eight tedesca dell’Europa League.

    Non una partita indimenticabile con un inizio in leggera sofferenza per l’Inter, dal 25° in poi però i nerazzurri si sono sciolti ed hanno iniziato a creare occasioni, la rete di Lukaku al 33° è stata la logica conseguenza.

    Nella ripresa la squadra di Conte ha avuto il difetto di non provare a chiuderla ed ha rischiato grosso quando, per un fallo di mano di Godin, l’arbitro ha concesso il calcio di rigore, fortunatamente fallito da Molina.

    Scampato il pericolo l’Inter ha trovato il gol della sicurezza con Eriksen che è andato in rete al 83°, un paio di minuti dopo l’ingresso.

    Adesso testa alla fase finale dove però servirà un’Inter migliore perchè certamente le avversarie saranno toste ed agguerrite.

    Menzione speciale per Bastoni che dietro non ha commesso errori e che ha innescato, con due lanci perfetti, entrambi i gol.

    Veniamo al racconto della sfida di Gelsenkirchen.

    Partenza complicata dell’Inter serve un super intervento di Handanovic dopo un minuto per respingere il colpo di testa di Maksimovic. I primi dieci minuti sono sostanzialmente a senso unico per gli spagnoli che creano diverse difficoltà alla squadra di Conte. Al 18° clamorosa occasione per Jaime Mata che solo in area perde il tempo giusto e al momento di calciare trova la respinta della difesa. Al 25° finalmente si vede l’Inter con Lautaro che sfrutta un errore del Getafe, si presenta in area e lascia partire il diagonale che però viene salvato da Soria. Due minuti e Lautaro ci riprova da fuori, Soria respinge di nuovo. L’Inter cresce e al 33° lancio lungo di Bastoni, Lukaku è bravo a difendere il pallone e poi a lasciar partire il diagonale vincente. I nerazzurri tengono bene il campo, il Getafe non crea più nulla, si va al riposo con l’Inter avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Prima occasione per Barella che dopo una bella giocata calcia da fuori, una leggera deviazione manda la palla in corner, sul calcio d’angolo gran girata di D’Ambrosio, Soria tocca, arriva Godin a botta sicura ma la difesa del Getafe salva. Gli spagnoli tentano di aumentare il ritmo ma non si rendono mai pericolosi. Al 66° gran riflesso di Handanovic che alza in corner il colpo di testa di Mata. Al 72° Godin tocca il pallone con il braccio, dopo un lungo consulto Taylor decide di rivedere l’azione e assegna il penalty, Molina fallisce la trasformazione. Clamoroso errore di Lukaku al 79°, il belga da pochi metri svirgola e calcia fuori. Al 83° Eriksen appena entrato sfrutta un gran errore di Djene e da due passi infila il 2-0. Bordalas le prova tutte ma al termine dei sei minuti di recupero è l’Inter a festeggiare e a raggiungere la Final Eight di Europa League.

    INTER -GETAFE 2-0 (33° Lukaku, 83° Eriksen)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (84° Biraghi), Barella, Brozovic (82° Eriksen), Gagliardini, Young; Lautaro Martinez (70° Sanchez), Lukaku.

    Allenatore: Conte.

    Getafe (4-5-1): Soria; Suarez, Djene, Etxeita, Olivera (88° Portillo); Nyom (69° Jason), Maksimovic (56° Angel), Arambarri (88° Duro), Timor, Cucurella; Mata (69° Molina).

    Allenatore: Bordalas.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Suarez (G)

    I risultati della serata di Europa League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata vittoria 3-0 per il Copenhagen che ribalta lo 0-1 subito all’andata dal Basaksehir e si qualifica. Tutto facile per lo Shakhtar (3-0 contro il Wolfsburg) e Manchester United (2-1 con il Lask Linz).

  • Sorteggi Champions e Europa League, i tabelloni delle Final 8

    Sorteggi Champions e Europa League, i tabelloni delle Final 8

    Il Covid19 ha rivoluzionato le nostre vite, le nostre abitudini e anche il mondo dello sport, oggi a Nyon sono andati in scena i Sorteggi Champions ed Europa League per stabilire il tabellone.

    Sarà una formula totalmente inedita, saranno sfide giocate tutte nel mese d’agosto a Lisbona, veniamo ad analizzare i risultati dei Sorteggi Champions per le italiane.

    L’urna di Nyon non è stata per niente buona con le compagini del nostro paese, se la Juventus passerà il turno, rimontando lo 0-1 di Lione, si troverà contro nei quarti la vincente della sfida tra Manchester City e il Real Madrid (con i citizens avanti dopo il successo per 2-1 al Bernabeu).

    Sorteggi Champions non certo positivi nemmeno per il Napoli.

    I ragazzi di Gattuso se riusciranno ad eliminare il Barcellona dopo l’uno ad uno al San Paolo, si troveranno contro una tra Bayern Monaco e Chelsea (tedeschi nettamente favoriti dopo il successo per 3-0 in terra inglese) e poi andranno ad incrociare una tra Lione, Juventus, Real Madrid o Manchester City.

    Lato del tabellone decisamente meno complesso per l’Atalanta che però per raggiungere la semifinale con una tra Atletico Madrid o Lipsia, dovrà eliminare i campioni di Francia del Psg che però arriveranno alla sfida senza aver ripreso il campionato.

    RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS

    Sorteggi Champions | © Uefa.com

    Dopo i Sorteggi Champions passiamo ad analizzare i Sorteggi Europa League con Inter e Roma tra le protagoniste.

    Anche qua si avrà una final 8, tutta in Germania, ma prima di arrivarci si dovranno disputare le gare di ritorno di sei partite e la gara secca delle altre due che sono proprio le sfide delle italiane, l’Inter contro il Getafe e la Roma contro il Siviglia.

    Anche in Europa League non è andata poi benissimo, l’Inter, se supererà il Getafe se la vedrà con la vincente tra Rangers e Bayer Leverkusen (tedeschi vittoriosi 3-1 in Scozia) e poi in una eventuale semifinale con una tra Wolfsburg-Shakhtar e Eintracht Francoforte-Basilea.

    Tremendo anche il cammino della Roma che prima dovrà battere il Siviglia, poi si troverà la vincete di Olympiacos-Wolverhampton (1-1 l’andata in Grecia) e poi nell’eventuale semifinale una tra Manchester United-Lask Linz e Copenhagen-Basaksehir.

    RIEPILOGO SORTEGGIO EUROPA LEAGUE

    Sorteggi Europa League | © Uefa.com
  • Sorteggi Europa League: sfide spagnole per Inter e Roma

    Sorteggi Europa League: sfide spagnole per Inter e Roma

    I Sorteggi Europa League effettuati oggi a Nyon hanno stabilito una doppia sfida Italia vs Spagna per ottenere il pass verso i quarti di finale.

    L’Inter affronterà il sorprendente Getafe mentre per la Roma ci sarà il temibile Siviglia dell’ex ds giallorosso Monchi.

    Sorteggi Europa League quindi non certo fortunatissimi, è vero che è stato evitato il derby ed anche il temibile Manchester United, ma è altrettanto vero che c’erano squadre, sulla carta, decisamente più abbordabili.

    Veniamo ad analizzare le due rivali delle italiane negli ottavi di Europa League partendo dal Getafe.

    La squadra guidata dal tecnico Pepe Bordalas, dopo lo scorso straordinario campionato, chiuso al 5° posto dopo aver sognato a lungo la qualificazione Champions, anche quest’anno sta andando fortissimo in Liga (attualmente 5° ma ad una sola lunghezza dall’Atletico terzo) e sta procedendo molto bene in Europa League.

    Nel proprio cammino europeo il Getafe ha chiuso il girone di Europa League al secondo posto alle spalle del Basilea, con 4 vittorie e 2 sconfitte (entrambe contro gli svizzeri) segnando 8 reti e subendone 4. Il capolavoro vero e proprio è arrivato nei sedicesimi contro l’Ajax, gli spagnoli hanno infatti vinto in casa 2-0 e all’Amsterdam Arena hanno segnato subito quel gol che ha messo in discesa l’incontro (se pur perso 2-1) e la conseguente qualificazione.

    Da tener d’occhio senza dubbio la coppia di attaccanti over 30 Jaime Mata e Angel Rodriguez (18 gol in due) ed il giovane Marc Cucurella, 21enne esterno in prestito dal Barcellona.

    L’Inter giocherà a San Siro l’andata il 12 marzo mentre il ritorno è previsto per il 19 marzo in Spagna.

    Il Siviglia, rivale della Roma, non ha bisogno di molte presentazioni, la squadra andalusa ha certamente nell’Europa League il proprio habitat naturale, ha infatti vinto il trofeo cinque volte, con uno straordinario tris dall’annata 2013/14 al 2015/16.

    In questa stagione viaggia molto bene in campionato, 3° posto a pari punti con l’Atletico Madrid, ed ha effettuato un cammino praticamente perfetto ai gironi, 5 vittorie ed una sola sconfitta arrivata contro l’APOEL quando c’era già la matematica del 1° posto. La compagine di Lopetegui ha però sofferto nei sedicesimi, dopo il pareggio per 1-1 in casa del Cluj ha infatti rischiato la clamorosa beffa al ritorno quando al 88° Alexandru aveva trovato la rete per gli ospiti, il VAR ha annullato ed il Siviglia si è così qualificato.

    Oltre agli ex Serie A Suso, Ocampos, Vazquez e Banega, c’è da tenere in considerazione il centravanti olandese Luuk de Jong e gli “eterni” Jesus Navas e Nolito.

    La Roma giocherà a Siviglia l’andata il 12 marzo ed il ritorno all’Olimpico il 19 marzo.

    Sorteggi Europa League per gli ottavi di finale | © UEFA.com

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    BASAKSEHIR – COPENHAGEN

    OLYMPIACOS – WOLVERHAMPTON

    GLASGOW RANGERS – BAYER LEVERKUSEN

    WOLFSBURG – SHAKHTAR DONETSK

    INTER – GETAFE

    SIVIGLIA – ROMA

    Eintrach Frankfurt/Red Bull Salzburg – BASILEA

    LASK LINZ – MANCHESTER UNITED

  • Roma ed Inter avanti insieme verso gli ottavi d’Europa League

    Roma ed Inter avanti insieme verso gli ottavi d’Europa League

    Serata decisamente positiva per le due italiane impegnate nelle gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League, Roma ed Inter infatti hanno ottenuto il pass verso gli ottavi.

    Nella trasferta in casa del Gent i giallorossi di Fonseca, forti del 1-0 dell’andata, si sono spaventati per pochi minuti, quando il gol di David al 25° ha rimesso in pari le cose. La rete di Kluivert dopo solo 4 minuti ha ristabilito le distanze e sostanzialmente spento le velleità della squadra belga.

    La Roma certamente non è ancora guarita ma il terzo risultato utile consecutivo, sommato al passaggio del turno, danno la sensazione di una squadra che pare avere intrapreso la strada giusta.

    In un San Siro totalmente deserto, l’Inter, vittoriosa 2-0 in Bulgaria, ha quasi sempre controllato la gara ma ha rischiato di riaprire il discorso qualificazione quando ha subito la rete di Cauly. Come per la Roma però anche i nerazzurri hanno ristabilito le distanze dopo pochi minuti grazie al gol di Biraghi.

    Lukaku nel recupero del primo tempo, anche con un pizzico di fortuna, ha trovato il gol che ha sigillato il tutto. Il secondo tempo è scivolato via senza grandi emozioni. Un successo importante che vale gli ottavi di Europa League e tiene alto il morale in vista della sfida di domenica sera a Torino contro la Juventus.

    Veniamo al racconto della serata di Europa League partendo dalla sfida della Roma a Gent.

    La gara inizia su buoni ritmi dopo un minuto ci prova Kolarov ma il palo dice no alla sua conclusione. Rispondono i padroni di casa con una giocata di squadra al minuto numero 8 che porta Bezus al tiro, palla respinta dalla difesa. Il Gent cresce e al 25° su un perfetto cross di Bezus arriva David che col tocco batte Pau Lopez. La Roma però non si scoraggia e al 29° con una perfetta ripartenza Mkhitaryan innesca Kluivert che dentro l’area pareggia. E’ sempre David a rendersi insidioso ma i belgi sembrano aver perso un po’ dello smalto iniziale. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Gent prova a fare la partita provando a sfruttare la sua stellina David, la difesa giallorossa tiene. La Roma si vede raramente davanti ma al contempo rischia poco dietro, eccezion fatta per l’insidioso tiro di Odjija. I minuti scorrono ed il Gent si vede solo con le conclusioni di Odjija che non spaventano Pau Lopez. Finisce 1-1, un pareggio che regala alla Roma il passaggio agli ottavi di Europa League.

    GENT – ROMA 1-1 (25° David (G), 29° Kluivert (R))

    Gent (4-3-1-2): Kaminski; Castro, Plastun (80° Niangbo), Ngadeu-Ngadjui, Mohammadi; Kums, Owusu, Odjidja-Ofoe; Bezus (66° Chakvetadze); Depoitre (66° Kvilitaia), David.

    Allenatore: Thorup.

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (67° Spinazzola), Smalling, Mancini, Kolarov; Veretout (78° Fazio), Cristante; Carles Perez (83° Villar), Mkhitaryan, Kluivert; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Sanchez.

    Ammoniti: Bezus (G), Veretout (R), Depoitre (G), Spinazzola (R), Kums (G), Mohammadi (G), Odjija (G).

    Veniamo ora alla sfida a porte chiuse di San Siro, tra Inter e Ludogorets.

    Si parte con i bulgari che provano a far la gara ma la prima grande occasione è di Lukaku che al 5° si trova solo davanti al portiere, Iliev respinge. Al 18° l’Inter chiede il rigore per un tocco di mano di Dyakov, dopo un consulto VAR l’arbitro lascia correre. I ritmi non crescono, il tutto in un silenzio quasi irreale. Al 27° quasi inaspettato arriva il vantaggio del Ludogorets con Cauly che si libera di Godin e calcia forte da pochi metri, superando Padelli. La reazione è immediata, ancora Dyakov rischia di causare un rigore, che però non viene assegnato dal VAR, passa solo un minuto e Biraghi va alla conclusione, la deviazione di Terziev non lascia scampo ad Iliev. Al 39° ci prova Barella da lontano, Iliev non si fa sorprendere e mette in corner. Nel 3° minuto di recupero Lukaku, anche dopo un rimpallo con il portiere Iliev, mette la palla di testa in rete, l’Inter va al riposo avanti sul 2-1.

    Si riparte con Brozovic che entra al posto di Barella. L’Inter, forte del proprio vantaggio gestisce la gara senza problemi. Al 52° ci prova Sanchez ma la palla si ferma contro la traversa. Non c’è partita, il Ludogorets non riesce ad accelerare, ed è ancora l’Inter, con Lukaku al 59°, ad avere la palla gol, Iliev salva deviando sul palo. Al 67° squillo del Ludogorets col tiro del neoentrato Swierczok, bravo Padelli a respingere. Gli ospiti provano quantomeno a non perdere e con Tchibota e Cauly cercano di impensierire la retroguardia di Conte. Non accade molto altro, l’Inter batte il Ludogorets 2-1 e si qualifica agli ottavi di Europa League.

    INTER – LUDOGORETS 2-1 (27° Cauly (L), 32° Biraghi (I), 45°+3 Lukaku (I))

    Inter (3-5-2): Padelli; D’Ambrosio (76° Bastoni), Ranocchia, Godin; Moses, Barella (46° Brozovic), Borja Valero, Eriksen, Biraghi; Lukaku (62° Esposito), Sanchez.

    Allenatore: Conte.

    Ludogorets (4-3-3): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Marcelinho (83° Biton), Dyakov, Badji; Wanderson (70° Tchibota), Keseru (64° Swierczok ), Cauly.

    Allenatore: Vrba.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Wanderson (L).

    I risultati di serata di Europa League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Getafe perde ma elimina l’Ajax, crolla lo Sporting che ai supplementari contro il Basaksehir perde 4-1 e viene eliminato. Tutto facile per Basilea, Bayer Leverkusen, Lask Linz, Wolfsurg e Manchester Utd. Passano il turno anche Shakhtar, Copenhagen (eliminato il Celtic), Siviglia e Wolverhampton. Clamoroso k.o dell’Arsenal, i Gunners, che partivano con l’uno a zero ottenuto in Grecia, sono stati portati ai supplementari dall’Olympiacos, hanno trovato con Aubameyang al 113° il gol che sembrava valere la qualificazione ma proprio al 120° è arrivata la doccia gelata del gol di El Arabi che ha regalato al team di Atene gli ottavi di Europa League.

    A queste squadre vanno aggiunti i Rangers, qualificati ieri, e la vincente di Salzburg-Eintracht (1-4 all’andata) rinviata oggi per maltempo.

  • Europa League, serata vincente per Inter e Roma

    Europa League, serata vincente per Inter e Roma

    Buona serata per le due italiane impegnate in Europa League, nell’andata dei sedicesimi l’Inter ha vinto 2-0 in casa del Ludogorets, la Roma si è imposta di misura, 1-0 all’Olimpico, contro il Gent.

    E’ stata anche la serata delle prime volte, per i nerazzurri è arrivato il primo gol di Eriksen, rete che ha sbloccato la gara prima del rigore del 2-0 nel recupero trasformato da Lukaku, mentre per la Roma il gol vittoria lo ha siglato il giovane Carles Perez.

    Gli uomini di Conte non hanno brillato nel primo tempo, sono cresciuti quel tanto che è bastato nella ripresa per portare a casa un 2-0 che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni a San Siro.

    La squadra di Fonseca ha interrotto la serie di sconfitte subite in campionato ma non ha certo mostrato una gara solida, nella ripresa l’imprecisione di Depoitre ha graziato i giallorossi che tra una settimana dovranno sudarsi una qualificazione ancora in bilico.

    Veniamo al racconto delle gare di Europa League di questa sera partendo dalla sfida in Bulgaria dell’Inter contro il Ludogorets.

    La gara parte su ritmi bassi e viaggia sui binari dell’equilibrio. I padroni di casa provano pian piano a prendere in mano le redini dell’incontro, senza però creare grossi pericoli. La prima grande occasione per l’Inter arriva al 25°, Moses pennella il cross, Biraghi colpisce al volo, Iliev respinge, la palla rimbalza contro un difensore ed esce sul fondo. I minuti scorrono senza grandi emozioni e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo solo 5 minuti arriva una grossa chance per l’Inter, Sanchez gira di tacco verso la porta, una doppia deviazione di difensore e portiere, manda la palla sul palo, si salva il Ludogorets. E’ un’Inter migliore rispetto a quella del 1° tempo, al 63° Iliev è bravo a deviare in corner un gran tiro da fuori di Eriksen. Al 71° però Iliev non può niente di fronte al tiro dal limite di Eriksen che porta avanti i suoi. Passano 2 minuti ed il danese ci riprova, la traversa ferma la sua conclusione. I padroni di casa provano una reazione, Padelli però rimane inoperoso. Nel recupero un tocco di mano di Anichet, rivisto al VAR, permette all’Inter di usufruire di un calcio di rigore, dal dischetto Lukaku non sbaglia. Finisce così, i nerazzurri s’impongono per 2-0 nell’andata dei sedicesimi di Europa League.

    LUDOGORETS – INTER 0-2 (71° Eriksen, 94° rig. Lukaku)

    Ludogorets (4-3-3): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Dyakov (67° Badji), Anichet, Cauly (90° Biton); Marcelinho, Swierczok (76° Tchibota), Wanderson.

    Allenatore: Vrba.

    Inter (3-5-2): Padelli; Godin, Ranocchia, D’Ambrosio; Moses (72° Barella), Vecino, Borja Valero, Eriksen, Biraghi (86° Young); Lautaro Martinez (64° Lukaku), Sanchez.

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Lautaro Martinez (I), Grigore (L), Wanderson (L), Tchibota (L), Anichet (L).

    Passiamo ora alla sfida dell’Olimpico tra Roma e Gent.

    Subito azione pericolosa della Roma con Dzeko che cerca una sponda di testa che però non trova compagni sotto porta. Al 13° i giallorossi passano in vantaggio, Lustig sbaglia Veretout ruba palla e lancia Dzeko, il bosniaco imbecca Carles Perez che davanti al portiere non sbaglia. Al 22° si vede il Gent, David cerca Depoitre in mezzo, Spinazzola va in contrasto e la palla finisce a Pau Lopez. La squadra belga cresce e Bezus non va lontano dal bersaglio grosso con il tiro da fuori. La Roma prova a riprendere in mano il gioco ma al 40° rischia su una ripartenza, Odjidja però calcia alto. Si va al riposo con la squadra di Fonseca avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima occasione è per la Roma con Smalling che al 51° calcia sfruttando una punizione di Kolarov, Kaminski salva. Al 56° ancora Kolarov su calcio di punizione, Cristante impatta di testa e colpisce il palo, il guardalinee però alza la bandierina, gioco fermo. Al 58° primo squillo del Gent con Odjidja che costringe Pau Lopez a superarsi per deviare la pericolosa conclusione. La sfida si ripete poco dopo, ed è ancora il portiere ad avere la meglio. Al 68° palla geniale di Kums per Depoitre, il centravanti del Gent riesce solo a toccare, graziando Pau Lopez. La Roma prova a riprendere il controllo, non crea occasioni ma non rischia nemmeno molto. Al 87° gran colpo di testa di Kolarov e altrettanto grande risposta di Kaminski. L’assalto finale del Gent non porta risultati, il primo round di questi sedicesimi di Europa League va alla Roma.

    ROMA – GENT 1-0 (13° Carles Perez)

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (69° Santon), Fazio, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Carles Perez , Pellegrini (79° Mkhitaryan), Perotti (81° Kluivert); Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Gent (4-3-1-2): Kaminski; Lustig, Plastun, Ngadeu-Ngadjui, Mohammadi; Kums (91° Marreh), Owusu, Odjidja-Ofoe; Bezus (74° Chakvetadze); Depoitre, David.

    Allenatore: Thorup.

    Arbitro: Kabakov.

    Ammoniti: Bezus (G), Smalling (R).

    I risultati di serata di Europa League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata spiccano i netti successi di Eintracht (4-1 sul Salzburg), Basilea (3-0 in casa dell’Apoel) e Wolverhampton (4-0 contro l’Espanyol).

  • Sorteggi Europa League: Gent e Ludogorets per Roma e Inter

    Sorteggi Europa League: Gent e Ludogorets per Roma e Inter

    Sorteggi Europa League piuttosto positivi per le due squadre italiane giunte ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea per club.

    L’Inter, retrocessa dalla Champions ma testa di serie nei Sorteggi Europa League, se la vedrà contro i bulgari del Ludogorets mentre la Roma, giunta seconda nel girone e quindi non testa di serie, ha evitato avversarie piuttosto insidiose ed ha pescato i belgi del Gent.

    Il Ludogorets, che sarà avversaria degli uomini di Antonio Conte, ha vinto gli ultimi 8 campionati bulgari consecutivamente ed ha raggiunto come massimo risultato europeo gli ottavi di Europa League nella stagione 2013/14.

    Anche nella scorsa stagione i bulgari hanno affrontato una squadra milanese nei sedicesimi, contro il Milan arrivò l’eliminazione con una doppia sconfitta (3-0 in Bulgaria e 1-0 a San Siro).

    Da tenere d’occhio il terzino brasiliano Cicinho e il bomber rumeno Claudiu Keseru.

    In questa edizione dell’Europa League il Ludogorets ha chiuso il proprio girone al secondo posto con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle dell’Espanyol.

    Se i Sorteggi Europa League hanno scelto un avversario bulgaro per l’Inter, arriva dal Belgio la squadra che sfiderà la Roma per ottenere il passaggio agli ottavi.

    Il KAA Gent ha nel proprio palmares un solo campionato belga (2014/15) ed ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Europa League nella stagione 2016/17 (perdendo poi con i connazionali del Genk).

    La Roma ha un dolce ricordo del Gent, nei preliminari di Europa League 2009/10 i giallorossi si imposero nel 3° turno preliminare con una doppia vittoria, la prima per 3-1 all’Olimpico e la seconda addirittura per 7-1 in trasferta (5 gol tra andata e ritorno per Francesco Totti).

    Giocatori da tenere d’occhio sono certamente quelli che compongono il trio d’attacco ovvero il bomber ucraino Roman Yaremchuk, il collega di reparto belga Laurent Depoitre e il trequartista canadese Johnatan David.

    Il Gent in questa Europa League 2019/20 ha chiuso vincendo da imbattuto il proprio girone (3 vittorie e 3 pareggi) tenendosi alle spalle il Wolfsburg. 

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, i Sorteggi Europa League odierni hanno proposto sfide molto interessanti come Leverkusen-Porto, Eintracht-Salzburg e Shakhtar-Benfica. 

  • Europa League: Lazio ora si fa dura, che beffa per la Roma

    Europa League: Lazio ora si fa dura, che beffa per la Roma

    Serata amarissima in Europa League per le due compagini italiane impegnate nella competizione.

    Sia la Lazio che la Roma subiscono una sconfitta per 2-1 che rende difficilissima la corsa verso i sedicesimi per i biancocelesti e complica anche il cammino per i giallorossi.

    Gli uomini di Inzaghi non hanno saputo sfruttare il gol del solito Immobile e come già successo altre due volte nelle scorse tre partite di Europa League, si è fatta rimontare e sorpassare dal Celtic che ha trovato il pareggio nel primo tempo con Forrest e il gol vittoria al 95° con Ntcham, in entrambi i casi le reti sono state agevolate da errori dei calciatori della Lazio.

    Ora la qualificazione pare quasi impossibile, la Lazio dovrà vincere le restanti due gare con Cluj e Rennes e sperare che la squadra rumena perda anche contro il Celtic (già da oggi qualificato alla prossima fase).

    Se la Lazio piange la Roma certamente non ride.

    La squadra di Fonseca in casa del Borussia Mönchengladbach è andata sotto nel primo tempo per una sfortunata deviazione di Fazio ma con lo stesso difensore argentino ha saputo riportarla in parità nella ripresa.

    Trovato il pareggio i giallorossi hanno avuto tante potenziali occasioni in contropiede per vincere ma le hanno sprecate ed al 94° è arrivata la doccia gelata del gol di Thuram che permette ai tedeschi di agganciare al secondo posto la Roma a quota 5 ( Gladbach avanti per gli scontri diretti) alle spalle del Basaksehir a quota 7.

    La Roma ha ancora diverse chance per qualificarsi al prossimo turno di Europa League, i bonus però sono finiti, sbagliare d’ora in poi è vietato.

     

    Veniamo al racconto delle due gare delle italiane in Europa League partendo dalla sfida casalinga della Lazio contro il Celtic.

    La Lazio parte in maniera decisamente propositiva, con buon possesso e anche con una buona conclusione di Jony respinta da Forster. Al 7° cross di Lazzari, Caicedo la sfiora appena e sul secondo palo si fa trovare pronto Immobile che da due passi non sbaglia. I biancocelesti controllano la gara, gli scozzesi non riescono praticamente a creare alcun pericolo a Strakosha. Intorno alla mezz’ora il Celtic prova ad alzare un po’ il baricentro e al 38° gli ospiti sfruttano una palla persa da Milinkovic, e con la conclusione in diagonale di Forrest trovano il pareggio. La risposta della Lazio è immediata, calcio di punizione e colpo di testa di Milinkovic, ottimo l’intervento di Forster in corner, dal seguente calcio d’angolo il portiere pasticcia in uscita e la difesa del Celtic salva quasi sulla linea. Si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Partono meglio gli scozzesi che al 48° si rendono pericolosi col tiro di Edouard, para Strakosha. La Lazio pare in evidente difficoltà, il Celtic va un paio di volte vicino al gol del vantaggio, con un contropiede sprecato da Forrest ed una sponda di Jullien non sfruttata sottoporta. Pian piano la Lazio prova a riprendere campo e al 67° serve un riflesso straordinario di Forster per respingere il colpo di testa di Milinkovic-Savic. Al 74° Luis Alberto colpisce il palo direttamente da corner. Sull’altro fronte grande occasione per Edouard che con il diagonale sfiora il palo. Grandissima occasione per Berisha al 85°, Forster chiude bene e respinge. Passa un minuto ed il portiere del Celtic si supera nuovamente con una gran parata sul tiro di Luis Alberto. Al 95° beffa per la Lazio, Berisha perde un brutto pallone, Edouard serve Ntcham e l’ex Genoa col colpo sotto supera Strakosha per il gol del 2-1. Finisce così, il Celtic espugna l’Olimpico e si qualifica ai 16esimi di Europa League, per la Lazio rimane ancora una flebile speranza.

     

    LAZIO – CELTIC 1-2 (7° Immobile (L), 37° Forrest (C), 95° Ntcham (C))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Vavro (82° Berisha), Acerbi; Lazzari, Parolo, Lucas Leiva (58° Luis Alberto), Milinkovic-Savic, Jony (58° Lulic); Caicedo, Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Celtic (4-3-3): Forster; Elhamed (84° Bitton), Jullien, Ajer, Hayes; Christie (77° Ntcham), Brown, McGregor; Forrest (89° Bauer), Edouard, Elyounoussi.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Caicedo (L), Brown (C).

     

    Passiamo ora alla trasferta della Roma in casa del Borussia Mönchengladbach. 

    Inizio gara piuttosto equilibrato e con le squadre attente a non concedere il minimo spazio. Al 12° bel colpo di testa di Zaniolo su azione da corner, palla sopra la traversa. Al 16° risposta del Gladbach con un gran tiro di Zakaria che esce alto di poco dando l’illusione del gol. I tedeschi ci provano ancora da fuori con Benes, Pau Lopez in presa plastica fa suo il pallone. Alla mezz’ora Pastore cerca una bella azione personale e da dentro l’area va al tiro, bravo Sommer a respingere. Al 35° accelerata di Thuram che mette in mezzo, Fazio cerca di intervenire e causa uno sfortunato autogol. La reazione giallorossa è praticamente nulla, si va al riposo coi tedeschi avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La gara continuano a farla i tedeschi che paiono più reattivi anche sulle seconde palle. Al 57° gran tiro di Pastore, Sommer vola ed alza in corner. Al 64° Fazio rimedia all’errore fatto nel primo tempo e si fa trovare pronto su una punizione laterale di Kolarov, il suo tocco non lascia scampo a Sommer. Passano pochi minuti e Kluivert s’inserisce ma al momento decisivo scivola. Altro contropiede, ancora Kluivert, palla alta. Il Gladbach attacca, la Roma si difende e riparte. Al 94° doccia gelata per la Roma, cross in mezzo di Zakaria, sponda di Plea e colpo di testa vincente di Thuram. Finisce così, la Roma perde in casa del Borussia Mönchengladbach e vede complicarsi la corsa verso i sedicesimi di Europa League.

     

    BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH – ROMA 2-1 (35° aut. Fazio (R), 64° Fazio (R), 94° Thuram (B))

    Borussia Mönchengladbach (4-2-3-1): Sommer; Lainer, Elvedi, Jantschke (29° Hofmann), Wendt (85° Bensebaini); Ginter, Zakaria; Neuhaus (74° Plea), Benes, Thuram; Stindl.

    Allenatore: Rose.

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Fazio, Smalling, Kolarov; Mancini (60° Diawara), Veretout; Zaniolo (77° Under), Pastore (80° Perotti), Kluivert; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Mancini (R), Benes (B), Santon (R), Bensebaini (B), Diawara (R), Thuram (B), Neuhaus (B).

  • Europa League: rabbia Roma, Lazio sconfitta a Celtic Park

    Europa League: rabbia Roma, Lazio sconfitta a Celtic Park

    Serata amara per le due compagini romane in Europa League, la Roma esce arrabbiata dall’Olimpico per un pareggio subito su rigore inesistente al 93°. La Lazio invece si fa rimontare e sorpassare nel finale dal Celtic.

    Una Roma in emergenza per le tante assenze, passata in vantaggio nel primo tempo con Zaniolo e che sotto la pioggia battente aveva gestito abbastanza bene il risultato, ha subito la tremenda beffa del pareggio del Borussia Mönchengladbach nell’ultimo minuto di recupero ma sopratutto per il fatto che il pari è arrivato per la decisione dell’arbitro Collum di fischiare un calcio di rigore per un fallo di mano di Smalling che non c’è mai stato, il replay ha mostrato che la palla ha colpito il volto del difensore giallorosso ed in Europa League non c’è l’utilizzo del VAR.

    Un pareggio che lascia la squadra di Fonseca al primo posto del girone ma ora con un solo punto sulla coppia Basaksehir-Wolfsberger. 

    Decisamente più complicata la situazione della Lazio che nel bollente ambiente di Celtic Park ha disputato una buona gara trovando pure il vantaggio con la rete di Lazzari sul finire del primo tempo.

    Nella ripresa Correa ha avuto il match point ma l’ha spedito sul palo e poco dopo è arrivato il pari di Christie. 

    Come già successo nella trasferta di Cluj anche con il Celtic la squadra di Simone Inzaghi ha subito la beffa della rimonta, in questa occasione è stato il colpo di testa di Jullien ad un minuto dal 90° a segnare la sconfitta dei biancocelesti.

    Il cammino europeo ora si complica terribilmente, la Lazio si trova infatti al terzo posto con soli 3 punti, alle spalle di Celtic (7) e Cluj (6).

     

    Partiamo con l’analisi delle gare delle due italiane impegnate in Europa League iniziando dalla sfida dell’Olimpico con la Roma protagonista.

    Fonseca a causa delle molte assenze mette in campo i suoi con un 4-2-3-1 con Mancini nei due centrocampisti. La partenza migliore però è del Gladbach, al 8° Bensebaini è pronto a colpire su azione di punizione ma la sua conclusione incoccia la traversa. Subito dopo ci prova Embolo, palla fuori di poco. La Roma cresce ed al 22° con una gran giocata di Pastore va vicina al vantaggio, Sommer salva. Il vantaggio però arriva al 31° quando su corner di Veretout, Zaniolo si libera e di testa mette la palla alle spalle di Sommer. Al 35° Dzeko trova il raddoppio ma si alza la bandierina, gol annullato. Non c’è una vera e propria reazione da parte dei tedeschi e quindi si va al riposo con la Roma avanti per 1-0.

    Si rientra in campo senza sostituzioni e con il Borussia decisamente più intraprendente e pronto a creare insidiose ripartenze. La protagonista del secondo tempo è senza dubbio la pioggia che aumenta e rende complicata la vita alle due compagini. Al 67° Kluivert scatta sul filo del fuorigioco ma Sommer in uscita bassa è attento e lo anticipa. Il Gladbach si rivede al 78° con la conclusione di Stindl, troppo debole per preoccupare Pau Lopez. Al 89° occasione enorme per Florenzi, messo davanti alla porta da un gran assist di Dzeko, la conclusione però risulta troppo larga. Al 91° chance per Thuram che colpisce male. Al 93° l’arbitro Collum vede un tocco di braccio di Smalling, il replay dimostra che la palla ha colpito la faccia del difensore ma in Europa League non c’è VAR e la decisione non cambia, Stindl dal dischetto non sbaglia. Finisce così in parità, un pareggio che per come è arrivato lascia molto amaro in bocca ai giallorossi.

     

    ROMA – BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH 1-1 (32° Zaniolo (R), 93° rig. Stindl (B))

    Roma (4-2-3-1): Lopez; Spinazzola, Smalling, Fazio, Kolarov; Mancini, Veretout; Pastore (62° Perotti), Zaniolo (77° Antonucci), Kluivert (84° Florenzi); Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Borussia Mönchengladbach (4-2-3-1): Sommer; Lainer, Jantschke, Elvedi, Bensebaini; Kramer (77° Benes), Zakaria; Herrmann (62° Hofmann), Neuhaus, Thuram; Embolo (77° Stindl).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Veretout (R), Bensebaini (B), Kluivert (R), Lainer (B), Antonucci (R), Smalling (R).

     

    Passiamo ora all’altra romana impegnata in Europa League, la Lazio in trasferta a Glasgow.

    Buoni ritmi nei primi minuti e primo spavento per la Lazio al 16° quando la conclusione da fuori di Christie scheggia il palo con Strakosha che sembrava fuori causa. La Lazio prova anche buone giocate a metà campo che però poi non si concretizzano. Il Celtic si mostra molto aggressivo con una pressione molto alta che lascia poco tempo per ragionare ai biancocelesti. La Lazio sembra in difficoltà ma al 40° una grande ripartenza permette a Lazzari di arrivare davanti a Forster, l’esterno di Inzaghi calcia forte e beffa il portiere. Nonostante la reazione scozzese il primo tempo si chiude 1-0 per la Lazio.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Celtic parte cercando di alzare i ritmi ma la Lazio con buona dose di personalità riesce a respingere ogni tentativo. Al 60° pasticcio clamoroso in area laziale, la palla giunge a Christie che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Vavro, la palla poi dopo una serie di rimpalli finisce in mano a Strakosha. Risposta Lazio con una gran contropiede, Milinkovic imbecca Correa che entra in area e cerca di battere Forster, il palo gli nega il gol. A 67° il Celtic trova il pareggio con una girata di Christie che non lascia scampo a Strakosha. Al 75° è Milinkovic-Savic ad avere la palla per il nuovo vantaggio ma la conclusione del serbo viene murata. Altra fiammata Lazio al 79°, Parolo calcia a colpo sicuro su bell’assist di Lazzari ma Forster c’è e respinge. Passano 5 minuti ed è Immobile ad avere una chance enorme, il suo tiro però, da dentro l’area, finisce lontanissimo dalla porta del Celtic. Al 89° Jullien svetta, liberissimo, su azione da corner e con il colpo di testa infila alle spalle di Strakosha. Al 95° missile di Cataldi da fuori, Forster con un intervento prodigioso salva la propria porta. Finisce così, al Celtic Park la Lazio incassa la seconda sconfitta, ancora in rimonta, in questa stagione di Europa League.

     

    CELTIC – LAZIO 2-1 (40° Lazzari (L), 67° Christie (C), 89° Jullien (C))

    Celtic (4-3-3): Forster; Elhamed (84° Bitton), Ajer, Jullien, Bolingoli-Mbombo (85° Hayes); Forrest, Brown, McGregor; Christie, Edouard, Elyounoussi (66° Rogic).

    Allenatore: Lennon.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Vavro, Acerbi; Lazzari, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Jony (69° Lulic); Correa (73° Immobile), Caicedo (85° Cataldi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Bebek.

    Ammoniti: Elyounoussi (C), Bastos (L), Jullien (C), Cataldi (L), Ajer (C).