Tag: europa league

  • Brocchi rilancia la Lazio. Zurigo ko all’Olimpico

    Brocchi rilancia la Lazio. Zurigo ko all’Olimpico

    Arriva al quarto tentativo la prima vittoria della Lazio in Europa League. L’undici di Reja superano lo Zurigo rilanciandosi in classifica e continuando a mantenere intatte le chance per il passaggio del turno. A differenza del campionato la Lazio versione Europea manifesta ancora delle pesanti lacune difensive con Zauri bocciato anche nel ruolo di esterno destro ma anche qualche difficoltà di troppo a concretizzare il gioco d’attacco. Con Brocchi, Hernanes e Cissè in panchine le aquile danno vita ad un primo tempo d’attesa e sonnolente con Marchetti impegnato in due occasioni a salvare il risultato e i padroni di casa pericolosi solo con i tiri della distanza di Lulic e Cana e una incursione di Klose, oggi spento, nel finale.

    Brocchi decisivo contro lo Zurigo | © Paolo Bruno/Getty Images
    Reja cambia all’intervallo trasformando il 4-4-2 iniziale in un più vivace 4-3-3 con gli ingressi di Brocchi e Cissè per Lulic e Klose. Sono proprio i nuovi entrati a suonare la carica e a creare azioni da gol ma la prima occasione è ancora una volta sui piedi dello Zurigo per un erroraccio di Zauri che costringe Marchetti agli straordinari. Brocchi al 17′ trova il gol dalla distanza con la complicità di una beffarda deviazione e da quel momento comanda le sorti dell’incontro sprecando il raddoppio in almeno quattro occasioni. La vittoria consente all’undici di Reja di tener il passo del Vaslui vittorioso a sua volta a Lisbona rimandando la qualificazione allo scontro diretto in programma il prossimo 1 dicembre in Romania. Nel post partita un euforico Brocchi ha avuto modo di rivolgere un pensiero a Cassano, che quest’oggi sarò sottoposto ad intervento chirurgico “Cassano è uno di quelli che fa divertire tutti quando gioca. E’ un ragazzo splendido, gli auguro di tornare il più presto possibile. Mi dispiace tantissimo. Sapete quanto sono legato all’ambiente del Milan, ho passato degli anni splendidi lì. Spesso noi calciatori siamo visti come dei personaggi, quasi fossimo dei super-uomini indistruttibili ma siamo uguali a tutti gli altri. Queste cose possono succedere a chiunque”. Tabellino Lazio-Zurigo 1-0 17′ st Brocchi Lazio (4-4-2): Marchetti; Zauri (33′ st Konko), Diakitè, Dias, Radu; Lulic (1′ st Brocchi), Cana, Ledesma, Sculli; Klose (1′ st Cissè), Rocchi. (Bizzarri, Crescenzi, Hernanes, Kozak). All.: Reja Zurigo (4-4-2): Leoni; P. Koch, Beda, Teixeira, Rodriguez; Chikhaoui (17′ st Magnin), Aegerter, Zouaghi, Djuric (32′ st Schonbachler); Mehmedi (21′ st Chermiti), Alphonse. (Guatelli, R. Koch, Barmettler, Buff). All.: Fischer Arbitro: Koukoulakis (GRE) Ammoniti: Diakitè, Cana, Koch, Chermiti e Sculli per gioco falloso Recupero: 1′ e 3′

  • Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Francesco Guidolin manda avanti le sue idee e non rinuncia al solito turnover europeo neanche in una partita importantissima come quella di stasera che potrebbe regalare la qualificazione aritmetica all’Udinese. Se infatti i friulani dovessero battere l’Atletico Madrid e tornare vittoriosi con i 3 punti dal Vicente Calderon nella quarta giornata valida per la fase a giorni di Europa League, otterrebbero l’accesso ai sedicesimi della competizione continentale con ben due giornate d’anticipo, un traguardo inaspettato e impensabile all’inizio vista la forte competitività del girone nel quale sono presenti, oltre ai colchoneros, anche Celtic e Rennes.

    Francesco Guidolin | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dicevamo del turnover che il tecnico friulano non vuole abbandonare. Guidolin, che sta dosando le forze dei suoi uomini, ha completa fiducia nella sua squadra e si permette il lusso di rinunciare ancora una volta a Totò Di Natale, rimasto ad Udine e non partito alla volta di Madrid. Il tecnico di Castelfranco Veneto sta gestendo in maniera ottimale il capitano bianconero e anche se qualcuno storce il naso, fino a prova contraria, i risultati, sia in ambito europeo che nei confini nazionali, gli stanno dando ragione. In attacco quindi ci sarà spazio ancora una volta per Floro Flores che farà coppia con Fabbrini (Torje non è stato inserito nella lista Uefa e Barreto è ancora infortunato), folto centrocampo a 5 con Pereyra, Badu, Abdi, Doubai e Neuton, solita difesa a 3 con Benatia, Danilo e Ekstrand davanti ad Handanovic. Finiscono in panchina, e pronti a subentrare a partita in corso in caso di emergenza, Domizzi, Basta, Armero, Isla e Asamoah. In casa Atletico si respira un’aria piuttosto pesante non solo per la sconfitta rimediata due settimane fa al Friuli che ne hanno complicato il cammino europeo e i risultati non esaltanti in campionato legati ad una situazione di classifica non propriamente gratificante, ma anche per il caso Reyes: l’attaccante ex Arsenal e Real Madrid non è stato convocato per la gara dopo il battibecco avuto con il tecnico Manzano per una sostituzione che, a quanto pare, non è stata affatto gradita. A guidare l’attacco dei colchoneros sarà il capocannoniere della scorsa edizione di Europa League, con il Porto, Radamel Falcao che sarà appoggiato da Adrian. Centrocampo con gli ex Juventus Tiago e Diego mentre sulle fasce spingeranno Pizzi, a destra, e Arda Turan, a sinistra. In difesa Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis con Courtois a difendere i pali. Solo panchina per Godin e Antonio Lopez. Probabili formazioni Atletico Madrid – Udinese (ore 21:05) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis; Pizzi, Tiago, Diego, Arda Turan; Falcao, Adrian. Panchina: Asenjo, Godin, Antonio Lopez, Mario, Gabi, Koke, Salvio. Allenatore: Manzano. UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Pereyra, Abdi, Doubai, Badu, Neuton; Floro Flores, Fabbrini. Panchina: Padelli, Domizzi, Basta, Armero, Battocchio, Isla, Asamoah. Allenatore: Guidolin.

  • Lazio-Zurigo, ultime sulle formazioni: Rocchi con Klose

    Lazio-Zurigo, ultime sulle formazioni: Rocchi con Klose

    Vincere per continuare a sognare è questo l’imperativo con cui Edy Reja ha commentato in conferenza stampa la partita di questa sera tra la sua Lazio e lo Zurigo all’Olimpico. Le aquile volano in campionato ma stentano in Europa mettendo addirittura in dubbio il passaggio del turno e disattendendo quindi le indicrezioni della vigilia che la davano tra le papabili alla vittoria finale. Pesanti assenza per il tecnico altoatesino che questa volta non tinuncerà alla sua bocca di fuoco principe cheidendo uno sforzo fisico a Klose in attacco al cui fianco ci sarà mister 100 gol Rocchi. Panchina per Cissè ed Hernanes il solito 4-4-2 sarà comunque iper offensivo con il positivo Lulic e Sculli schierati da esterni di centrocampo mentre Ledesma e Cana saranno i mediani davanti alla difesa. La retroguardia sarà composta da Marchetti, Zauri riportato a destra, Diakite, Dias e Radu.

    Tommaso Rocchi | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Modulo speculare per mister Fischer che arriverà a Roma privo di Kukuruzovic, Margairaz e Nikci. Probabili formazioni: LAZIO (4-4-2): Marchetti; Zauri, Diakite, Dias, Radu; Lulic, Cana, Ledesma, Sculli; Klose, Rocchi. A disposizione Bizzarri, Konko, Crescenzi, Brocchi, Hernanes, Cisse, Kozak. All.:Reja ZURIGO (4-4-2): Leoni; P. Koch, Beda, Teixeira, Rodriguez; Mehmedi, Aegerter, Buff, Djuric; Chikhaoui, Chermiti. A disposizione: Guatelli, R. Koch, Barmettler, Schonbacher, Alphonse, Zouaghi, Magnin. All.: Fischer

  • Ranking Uefa: Italia incalzata da Portogallo e Francia, Germania lontana

    Ranking Uefa: Italia incalzata da Portogallo e Francia, Germania lontana

    Altro che obiettivo terzo posto. L’Italia, che dall’anno prossimo avrà una squadra in meno in Champions League, si ritrova nel Ranking Uefa a dover difendere la quarta piazza insidiata ora da Portogallo e Francia.

    La Germania infatti è scappata via aumentando il proprio vantaggio portandolo dagli 8.884 di coefficiente di inizio stagione ai 12.324 attuali. Un abisso che rischia di rimanere tale molto a lungo. Nonostante il cammino delle italiane in Champions (Milan, Inter e Napoli) sia di tutto rispetto, avendo portato a casa 5 vittorie e 3 pareggi subendo solo una sconfitta quella dei nerazzurri con il Trabzonspor, e superiore a quello tedesco (4 successi, 2 pareggi e 3 ko), quello che purtroppo ci ha penalizzato nel corso degli anni, e che continua tuttora a penalizzarci, è il cammino in Europa League dove le nostre squadre negli ultimi anni hanno sempre stentato. Basta considerare che nell’ex Coppa Uefa l’Italia ha già perso due squadre su tre eliminate ai preliminari (Roma e Palermo, solo la Lazio è andata avanti) e acquisendo l’Udinese “retrocessa” dalla Champions League, dopo aver perso il doppio confronto con l’Arsenal nei preliminari che precedevano la composizione dei gironi. E sono proprio i friulani che stanno tenendo alti i colori italiani ottenendo ottimi risultati nella competizione (2 vittorie e un pareggio) mentre a mancare in questo momento è l’apporto del club biancoceleste che è riuscito solo a fare 2 pari senza ancora mai ottenere un successo rischiando addirittura una precoce eliminazione dalla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League.

    Dicevamo dell’assalto di Portogallo e Francia: lusitani e transalpini nella nuova stagione hanno ottenuto più coefficiente rispetto all’Italia, 5.833 i primi e 5.666 i secondi contro i nostri 5.071. Basti pensare che al termine della scorsa stagione avevamo ben 9 punti di vantaggio sui lusitani ora ridotti a 4.349 per via della stupenda annata che ha contraddistinto la stagione delle squadre portoghesi soprattutto in Europa League dove tre squadre su quattro sono approdate in semifinale e due di queste in finale che hanno contribuito ad ottenere un coefficiente totale superiore a tutte le altre nazioni (18.800), anche rispetto a Inghilterra (18.357) e Spagna (18.214); per i transalpini, che hanno subito seppur di soli 0.002 punti di coefficiente il sorpasso ai loro danni del Portogallo ora al quinto posto dietro l’Italia, sono passati da un gap di poco inferiore a 7 ai 4.3 attuali.

    E attenzione anche all’Olanda che, sprofondata al nono posto nel Ranking, si sta riprendendo dalle ultime deludenti annate e con il secondo miglior coefficiente annuale, inferiore solo a quello dell’Inghilterra, di 6.200 ha ormai nel mirino Russia e Ucraina che gli stanno davanti.

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 21 ottobre 2011

    1. Inghilterra – 77.285 [8/8]
    2. Spagna – 69.471 [6/7]
    3. Germania – 66.019 [5/6]
    4. Italia – 53.695 [5/7]
    5. Portogallo – 49.346 [4/6]
    6. Francia – 49.344 [5/6]
    7. Russia – 42.665 [4/6]
    8. Ucraina – 42.133 [4/6]
    9. Olanda – 38.155 [4/5]
    10. Grecia – 33.500 [3/5]

    Tra parentesi le squadre ancora in corsa nelle due competizioni sul totale di squadre partecipanti di inzio stagione.

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:

    • 2 punti per vittoria;
    • 1 punto per pareggio;
    • 1 punto per vittoria nei preliminari;
    • 0.5 punti per pareggio nei preliminari;
    • 0 punti per sconfitta;
    • 4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    • 5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    • 1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
    • 0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei coefficienti che vanno dalla stagione 2007-2008 fino a quella, attualmente in corso, 2011-2012).

  • Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Meno spettacolare del previsto il match tra Udinese e Atletico Madrid ha riservato un epilogo straordinario per i tifosi friulani e la “banda di Guidolin”. Pur senza il suo capitano, acciaccato e precauzionalmente a riposo, l’Udinese è riuscita ad annichilire la bocca di fuoco di Falcao e spegnere la verve dello spauracchio Diego dimostratosi ancora una volta lontano dai tempi del Werder Brema. Il 2-0 finale lancia un messaggio importante a chi crede di saper far calcio con un Udinese attentissima nei bilanci e pronta sempre a scommettere su nuove leve azzeccando ogni colpo.

    Antonio Floro Flores | ©Dino Panato/Getty Images
    Analizziamo adesso le prestazioni individuali attraverso le pagelle. Handanovic: 6 Questa volta la retroguardia fa il suo lavoro al meglio non costringendolo a far miracoli. Benatia: 6,5 Dopo uno svarione iniziale si riscatta alla grande e segna il gol del vantaggio nel finale. Danilo: 7 Benatia è già un uomo mercato, lui lo sarà prestissimo non sbaglia un intervento, gioca d’anticipo su Falcao. DOmizzi: 6,5 Solita presenza ad alti livelli Pereyra: 5 Guidolin crede molto in lui ma è ancora acerbo Pinzi: 6 Parte soft si riscatta alla distanza rubando qualche pallone importante. Doubai: 5,5 Tanta voglia e corsa ma anche tanta confusione Badu: 6,5 Non sarà Inler ma è prezioso per l’Udinese dando dinamicità e profondità all’azione. Armero: 6 Meno in palla del solito Abdi: 5 Nelle gerarchie di Guidolin è il vice Torje in realtà non lo dimostra mai in campo. Floro Flores: 7 Guidolin lo aveva detto. L’Udinese ha già il suo attaccante, non fa rimpiangere Di Natale e apre nuovi scenari tattici per il futuro – Basta: 6 Entra ad inizio ripresa coprendo bene la fascia destra. – Fabbrini: 6,5 Dopo Torje anche Abdi lo avevano superato nel gradimento di Guidolin, il talento dell’Under 21 però ha saputo aspettare il suo momento stravolgendo gli equilibri nella ripresa. – Asamoah: sv Pizzi: 6,5 Di gran lungo il migliore in campo dei suoi. Diego: 5,5 Ennesima prova incolore Falcao: 5 La difesa friulana non gli permette di sprigionare la sua forza in zona gol. IL TABELLINO UDINESE-ATLETICO MADRID 2-0 43′ st Benatia, 49′ st Floro Flores (U) Udinese (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 7, Domizzi 6,5; Pereyra 5 (1′ st Basta 6), Pinzi 6, Doubai 5,5 (39′ st Asamoah sv), Badu 6,5, Armero 6; Abdi 5 (2′ st Fabbrini 6,5); Floro Flores 7. A disp.: Padelli, Ekstrand, Isla, Di Natale. All. Guidolin 6,5. Atletico Madrid (4-2-3-1): Curtois 6,5; Perea 6, Godin 5, Miranda 5, Filipe 6; Gabi 6 (34′ st Adrian sv), Assunçao 5; Pizzi 6,5 (40′ st Koke sv), Diego 5,5, Juanfran 5 (15′ st Reyes 5,5); Falcao 5. A disp.: Joel, Pulido, Juanfran, Tiago. All. Manzano 5,5. Arbitro: Yefet (Israele) Ammoniti: Badu, Danilo (U), Gabi, Assunçao (A) Espulsi: –

  • Lazio sciupona, a Zurigo è solo 1-1

    Lazio sciupona, a Zurigo è solo 1-1

    Così non va, si rischia seriamente l’eliminazione anticipata dall’Europa League nonostante sia tutta ancora da giocare. La Lazio rimane a secco di vittorie in terreno europeo pareggiando a Zurigo per 1-1 ma sprecando diverse occasioni per portare a casa l’intera posta in palio. La vittoria nel derby di domenica sera aveva caricato d’entusiasmo i biancocelesti che però pagano una disattenzione difensiva pochissimi secondi dopo essere passati in vantaggio, un calo di concentrazione imperdonabile che condanna le Aquile ad ottenere il massimo nelle restanti tre partite per centrare almeno il secondo posto nel Gruppo D visto che lo Sporting Lisbona, a punteggio pieno, è pressocchè irraggiungibile.

    Francelino Matuzalem | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Reja, costretto ad assistere alla partita dalla tribuna per l’espulsione rimediata nella gara di Lisbona, deve rinunciare all’eroe del derby Klose e manda in campo una Lazio schierata secondo un 4-2-3-1 con Cissè di punta supportato da Sculli, Hernanes e Gonzalez, Matuzalem e l’albanese Cana in mediana e sperimentando Lulic a destra. Gli elvetici presentano tra i pali l’ex primavera del Parma Andrea Guatelli, che alla fine risulterà uno dei migliori in campo. Dopo una prima parte di primo tempo abbastanza equilibrata e con poche fiammate arriva il vantaggio biancoceleste sugli sviluppi di un corner con Sculli bravo a stoppare e girare in rete la sfera calciata da Hernanes. Partita in discesa, si pensa. E invece no perchè non passa neanche un minuto che lo Zurigo trova il pari con un bel destro potente sotto l’incrocio di Nikci servito libero sulla destra al termine di un bel fraseggio con Chikahoui. La risposta della Lazio non si fa attendere e un tiro dalla distanza di Matuzalem, il migliore dei suoi, sporcato da un difensore svizzero, fa gridare al gol alle centinaia di tifosi giunti dalla capitale dandone però solo l’illusione del gol. Lazio che poi rischia una beffarda autorete di Lulic di testa nell’intento di mettere in angolo un cross spiovuto dalla destra e chiude il primo tempo con Marchetti che si allunga e salva il risultato su un’insidiosa punizione calciata da Magnin. Nella ripresa Giovanni Lopez, in panchina al posto di Reja, decide di aumentare la spinta offensiva dei suoi togliendo Cana e inserendo Rocchi. Mossa azzeccata perchè la Lazio comincia a martellare e a chiudere i padroni di casa nella propria metà campo ma rischia al 60′ quando Radu sbaglia il disimpegno servendo Alphonse che s’invola tutto solo verso Marchetti calciando clamorosamente però a lato. Passata la paura i biancocelesti si riorganizzano e vanno al tiro in sequenza con Hernanes, Matuzalem, con una bordata dalla distanza indirizzata all’angolino che sfiora la traversa, e Cissè che emula il grande gesto atletico mostrato nel derby calciando in maniera potente al volo di destro trovando però Guatelli pronto alle respinta. L’ultima occasione è per Kozak, entrato al posto dell’attaccante francese, con la sua specialità, il colpo di testa, sul quale trova ancora la risposta dell’estremo difensore italiano dello Zurigo che strappa così un buon punto. Con lo Sporting a punteggio pieno, la classifica del raggruppamento vede Vaslui, Zurigo e Lazio appaiate a 2 punti. Le restanti gare, ma soprattutto gli scontri diretti del ritorno, saranno fondamentali per decretare chi tra romeni, elvetici e italiani centreranno i sedicesimi di finale di Europa League.

  • Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Dopo l’ottimo avvio in campionato, che la vede al primo posto in classifica – primato da dividere con la Juventus – l’Udinese continua con il suo momento d’oro anche in campo europeo battendo al Friuli il sempre pericoloso Atletico Madrid nella terza giornata di Europa League e volando così in testa al Gruppo I con 7 punti. I bianconeri, che hanno perso le loro uniche due partite in stagione nel doppio confronto con l’Arsenal nei preliminari di Champions League senza però demeritare, hanno la meglio sui colchoneros negli ultimi minuti di gioco con il risultato che è rimasto invariato fino all’88esimo fino a quando poi nell’arco di 5 minuti prima Benatia e poi Floro Flores hanno punito i madrileni.

    Antonio Floro Flores | © Dino Panato/Getty Images
    Guidolin ostenta sicurezza concedendo un ampio turnover lasciando in panchina capitan Di Natale, Isla, Basta e Asamoah e dovendo fare a meno anche del “Messi dei Carpazi” Torje non inserito nella lista Europa League facendo posto a Pereyra, Doubai, Abdi e Floro Flores. Il primo tempo è di marca spagnola, il tecnico Manzano si presenta al Friuli con la formazione migliore confidando nelle giocate dell’ex Juve Diego e del bomber Falcao che stasera dimostra di avere quella sua lucidità sotto porta che lo avevano portato ad essere il miglior realizzatore della scorsa edizione dell’Europa League con il Porto. A parte la conclusione di Floro Flores dopo appena 2 minuti di gioco è l’Atletico a fare la partita e a costruire più azioni da gol, ci provano, senza fortuna, prima Godin e Gabi e poi Pizzi e Falcao. Nella ripresa Guidolin capisce che la squadra è in difficolta, soprattutto sul versante destro, e toglie Pereyra per il serbo Dusan Basta e Abdi per Fabbrini aumentando così il peso in attacco. Nonostante tutto è ancora l’Atletico a spingere di più alla ricerca del gol e ci va vicino ancora una volta con Godin che da pochi passi spara alto. Ma quando la partita si appresta a chiudersi sullo 0-0, ecco arrivare, quando meno te lo aspetti, la zampata di Benatia che a 3 minuti dal termine porta in vantaggio l’Udinese correggendo in rete un tiro apparentemente innocuo di Fabbrini. L’Atletico accusa il colpo e si getta in avanti ma in contropiede, in pieno recupero, Badu offre in verticale una palla a Floro Flores con la quale l’attaccante, all’esordio stagionale in coppa, fulmina Curtois per il 2-0 finale. Udinese che vede così il traguardo dei sedicesimi di finale di Europa League avvicinarsi ulteriormente.

  • Zurigo-Lazio, sulle spalle di Cissè. Ultime e probabili formazioni

    Zurigo-Lazio, sulle spalle di Cissè. Ultime e probabili formazioni

    Dopo la gioia della vittoria nel derby per la Lazio è già tempo di tornare a giocare. Stasera affronterà lo Zurigo nella partita valida per i gironi di Europa League. Edi Reja deve rinunciare al match winner della straccitadina, Miroslav Klose. Il tedesco di origine polacca è alle prese con un affaticamento muscolare. Stesso problema per l’altro protagonista di domenica scorsa, Cristian Brocchi. Il centrocampista assieme al compagno non sono stati neppure convocati per la trasferta in Svizzera. Anche Stefano Mauri non è partito coi compagni. Il centrocampista offensivo dei biancocelesti, infatti, ha accusato un dolore nella zona muscolare dell’infortunio che lo ha tenuto fuori un mese. Dunque scelta precauzionale per evitare una ricaduta concreta.

    Djibril Cisse | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Per la sfida europea Reja torna al 4-2-3-1. Rivoluziona il centrocampo con gli inserimenti di Matuzalem e Cana. Quest’ultimo che acquisto prestigioso si è trasformato in oggetto misterioso deve vedersela con Ledesma per un posto da titolare. In difesa turno di riposo per Andre Dias sostituito da Diakitè. Sulle fasce giocheranno Konko sul versante sinistro e, dopo l’ottima prova contro la Roma, Lulic a sinistra al posto del romeno Radu. Nel tridente di centrocampo avanzato confermato il Profeta Hernanes con Gonzales a sinistra e Giuseppe Sculli rilanciato sulla destra. Davanti la Lazio giocherà con Cisse unica punta. Nel caso in cui l’allenatore goriziano decida di operare con un modulo a due punto in pole position c’è Tommaso Rocchi. LAZIO 4-2-3-1 Marchetti; Konko,Diakitè,Biava,Lulic; Cana,Matuzalem; Sculli,Hernanes,Gonzales; Cisse ALL.Reja La squadra svizzera scenderà in campo con un modulo speculare a quello laziale e cioè ancora il 4-2-3-1. Lo Zurigo avrà energia da vendere considerando che ha disputato l’ultima gara di Campionato il 24 Settembre scorso quando perse 2-1 in caso contro gli Yong Boys. L’ultima di europa League invece fu il 29 Settembre quando gli svizzeri pareggiarono in casa del Vaslui per 2-2. ZURIGO 4-2-3-1 Leoni; Teixeira, Rodriguez, Koch R., Koch P.; Zouaghi, Aegerter; Chermiti, Nikci, Alphonse; Schonbachler. ALL. Fischer

  • Udinese-Atletico Madrid ultimissime e probabili formazioni. Guidolin lancia Floro Flores

    Udinese-Atletico Madrid ultimissime e probabili formazioni. Guidolin lancia Floro Flores

    E’ sicuramente la migliore partita che il palinsesto della terza giornata di Europa League propone, forse migliore di tanti match disputati nella due giorni di Champions League. L’Udinese rivelazione del calcio italiano sfida una delle nobili del calcio spagnolo, l’Atletico Madrid orfano di Aguero ma con lo spauracchio friulano Diego e l’ultima stella del panorama europeo Falcao.

    Samir Handanovic | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Guidolin ieri in conferenza stampa ha chiesto la partita della vita optando questa volta per un turnover più contenuto con Isla, Asamoah e sopratutto capitan Di Natale inizialmente in panchina. L’Udinese si affiderà infatti a Floro FLores l’unico vero attaccante in rosa fino ad ora bloccato da un infortunio ma in mostra nel pre campionato. Normalmente in campo le altre stelle in organico con Handanovic, Benatia e Armero che cercheranno di stimolare tanti i giovani interessanti in rosa. Nell’Atletico l’attacco che incute più paura è sicuramente l’attacco con l’ex juventino Diego a far da supporto allo scatenato Falcao e alla promessa mai sbocciata completamente Reyes. Queste le probabili formazioni in campo al Friuli alle ore 19 UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Basta, Pinzi, Doubai, Badu, Armero; Abdi, Floro Flores. A disp. Padelli, Domizzi, Isla, Asamoah, Pereyra, Fabbrini, Di Natale. All. Guidolin. ATLETICO MADRID (4-3-1-2): Courtois; Perea, Goudin, Dominguez, Felipe; Suarez, Tiago, Gabi; Diego; Reyes, Falcao. A disp. Joel, Miranda, Pizzi, Assuncao, Koke, Juanfran, Adrian. All. Manzano.

  • Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Impegno probante e suggestivo per l’Udinese di Guidolin questa sera al Friuli. A far visita all’undici del presidente Pozzo arriverà l’Atletico Madrid dell’ex bianconero Diego e della nuova stella del calcio europeo Radamel Falcao. In palio c’è il primo posto in solitaria nel girone ma anche la definitiva consapevolezza di esser diventati una realtà importante come collettivo e quindi esser pronti a sfidare tutti a testa alta anche in Europa.

    Francesco Guidolin | © Getty Images
    Guidolin come capita spesso in Europa League effettuerà il turnover anche se questa volta sarà più contenuto rispetto al passato. Torna finalmente Floro Flores che dovrebbe dar riposo, almeno inizialmente, a capitan Di Natale. In difesa davanti ad Handanovic ci saranno Benatia, Danilo e Neuton, centrocampo con Badu e Doubai a far da schermo e Pinzi nel ruolo di rifinitore. Sulle fasce Basta e Armero, sarà Abdi il partner di Floro Flores in attacco. Qualche assenza importante e un mini turnover anche nei colchoneros con mister Manzano che si affiderà in difesa a Godin e Dominguez con Filipe e Juanfran esterni. Centrocampo a rombo con Assuncao e Diego ai vertici, Gabi e Mario ai lati. Attacco con Reyes a supporto di Falcao. Probabili formazioni: UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Neuton; Basta, Badu, Pinzi, Doubai, Armero; Abdi; Floro Flores. A disposizione: Padelli, Ekstrand, Domizzi, Pereyra, Isla, Di Natale, Fabbrini. Allenatore: Guidolin ATLETICO MADRID (4-3-1-2): Courtois; Filipe, Godín, Domínguez, Juanfran; Assunçao, Mario, Gabi; Diego; Reyes, Falcao. A disposizione: Joel, Miranda, Perea, Tiago, Koke, Adrian, Pizzi. Allenatore: Manzano Arbitro: Alon Yefet (Israele)