Tag: europa league

  • Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Essere teste di serie nei Sorteggi Europa League aveva già agevolato il tutto in partenza, le insidie però c’erano e per fortuna Milan, Napoli e Roma le hanno evitate.

    Scansate squadre come Salzburg, Real Sociedad (tranne il Napoli che l’aveva già affrontata) Lille (già sfidato dal Milan) e Benfica, i Sorteggi Europa League per i sedicesimi di finale hanno sostanzialmente sorriso alle compagini italiane.

    La Roma se la vedrà con i portoghesi dello Sporting Braga, avversario spagnolo per il Napoli, ovvero il Granada mentre il Milan andrà in Serbia ad affrontare la Stella Rossa di Belgrado.

    Sarà un ritorno a casa per Paulo Fonseca, il tecnico della Roma infatti nel suo passato ha allenato il Braga nel 2015/16 portandolo alla vittoria nella Coppa del Portogallo e ai quarti di Europa League.

    Il Braga si è qualificato secondo nel proprio girone alle spalle del Leicester ottenendo 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta (queste due proprio con gli inglesi) segnando 14 gol e subendone 10.

    Punto di forza quindi l’attacco, occhio quindi al talentuoso trequartista Gaitan e ai due attaccanti Galeno e Paulinho.

    Sorteggi Europa League che hanno riportato ricordi al Milan ed anche portato un po’ d’Italia contro i rossoneri.

    L’avversaria degli uomini di Pioli sarà la Stella Rossa Belgrado, ai milanisti meno giovani questo nome riporterà alla mente la notte di Belgrado quando durante la gara di ritorno la nebbia costrinse al rinvio quando si era sul 1-0 per la squadra di casa (1-1 all’andata). Il giorno dopo il Milan riuscì a portare la sfida ai calci di rigore e a passar il turno andando poi a vincere la Coppa dei Campioni 1988/89.

    Dicevamo che c’è un po’ d’Italia nella Stella Rossa, sulla panchina siede infatti Dejan Stankovic ex calciatore dell’Inter mentre l’attacco è guidato a suon di gol da Diego Falcinelli.

    La Stella Rossa è squadra solida, guida il campionato serbo e si è qualificata seconda dietro al Hoffenheim perdendo solo una partita (con i tedeschi) e subendo solo 4 reti.

    Concludiamo l’analisi dei Sorteggi Champions parlando del Granada, avversario del Napoli.

    La squadra spagnola che è stata sino al 2016 di proprietà della famiglia Pozzo ha certamente dalla sua un’ottima organizzazione ed una buona compattezza.

    L’esperienza di Soldado, Molina e Gonalons miscelata alla freschezza di Yengel Herrera e Luis Suarez, rendono il Granada squadra insidiosa e da non sottovalutare.

    Gli spagnoli si sono qualificati da secondi nel proprio girone dietro al PSV segnando poco ma subendo solo 3 gol e tenendo per tre volte la porta imbattuta.

    Per quanto riguarda il resto dei Sorteggi Europa League spiccano gare interessantissime come Real Sociedad-Manchester Utd, Benfica-Arsenal e Salzburg-Villarreal.

  • Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Finisce alla grande l’Europa League per le italiane, non solo tutte e tre ottengono il pass ai sedicesimi ma lo fanno da prime nei rispettivi gironi.

    Una sconfitta 3-1 a Sofia del tutto indolore per la Roma, che era già certa del primo posto ed ha avuto modo di mettere in mostra dei giovani interessanti come Milanese (autore del gol) il portiere Boer e Bamba.

    Il Napoli, alla prima nello stadio “Diego Armando Maradona” aveva necessità di far risultato contro la Real Sociedad per garantirsi la qualificazione, alla fine è arrivato un 1-1 che ha fatto felici entrambe vista la contemporanea sconfitta dell’AZ Alkmaar.

    Un Milan sperimentale e con diversi giovani in campo ha vinto 1-0 a Praga, gol del solito Hauge, ha sfruttato il k.o. del Lille a Glasgow contro il Celtic ed ha conquistato il 1° posto.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida dello stadio Diego Armando Maradona tra Napoli e Real Sociedad.

    Partenza aggressiva degli ospiti che pressano forte e recuperano palla. Il Napoli risponde con il palleggio veloce dei centrocampisti. Al 14° attacco di squadra della Real Sociedad, Ospina è attento e respinge il tiro di Willian Jose. Clamoroso errore di Portu che servito perfettamente da Willian Jose calcia fuori a porta vuota al minuto 19.

    Gli azzurri crescono e prima sfiorano il gol con la conclusione di Fabian Ruiz deviata in corner, sul susseguente angolo la palla arriva fuori a Zielinski che calcia al volo e trova il gol. Non succede molto altro, il Napoli chiude avanti per 1-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Gorosabel per Zaldua tra i baschi. La Real Sociedad parte a mille all’ora e si rende pericolosissima al 53° con un tiro di Merino che sfiora il palo. Nacho Monreal è scatenato e un suo cross rasoterra non trova Willian Jose per pochissimo.

    Il Napoli si rivede al 59° con una velocissima ripartenza di Lozano, il messicano però non riesce a trovare la porta.

    Il pallino del gioco rimane in mano agli ospiti che provano in tutti i modi a trovare il pari, la difesa del Napoli è attenta così come Ospina che non si fa mai sorprendere. Al 91° però i baschi riescono a trovare il pareggio con un tiro potente da centro area di Willian Jose.

    Il gol e il contemporaneo k.o. dell’Az Alkmaar rendono inutili gli ultimi 4 minuti, con le due squadre che giochicchiano per far scorrere il tempo. Il Napoli vince il suo girone di Europa League mentre la Real Sociedad è seconda.

    NAPOLI – REAL SOCIEDAD 1-1 (35° Zielinski (N), 91° Willian Jose (R))

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (82° Ghoulam); Bakayoko (70° Demme), Fabian Ruiz, Zielinski (74° Elmas); Insigne, Mertens (70° Petagna), Lozano (70° Politano).

    Allenatore: Gattuso.

    Real Sociedad (4-4-2): Remiro; Zaldua (46° Gorosabel), Zubeldia, Le Normand (78° Isak), Monreal (78° Munoz); Portu (56° Barrenetxea), Guevara (78° Sagnan), Merino, Zubimendi; Januzaj, Willian Jose.

    Allenatore: Alguacil.

    Arbitro: Grinfeld.

    Ammoniti: Mertens (N), Zubimendi (R), Lozano (N), Le Normand (R), Zubeldia (R).

    Passiamo all’ultima gara del girone di Europa League della Roma in casa del Cska Sofia.

    Partenza migliore del Cska che dopo 5 minuti trova il vantaggio con un tiro di Tiago che coglie impreparato il giovane Boer. Il gol carica i padroni di casa e deprime i giallorossi che non hanno una reazione. Al 22° però la Roma trova il pari, sponda di Mayoral per Milanese che non ci pensa un attimo stoppa e piazza la palla alle spalle di Busatto

    Il Cska ci mette un po’ a reagire ma alla mezz’ora ha una chance enorme con Tiago che scappa alla difesa della Roma ma non trova la porta. Il gol però è solo rimandato perchè da un errore di Diawara il Cska riparte e Sowe batte Boer.

    La Roma tenta una reazione, costruisce un paio di occasioni con Carles Perez e Pedro ma in entrambi i casi la difesa riesce a deviare. Si va al riposo con il Cska avanti 2-1.

    La ripresa parte con l’ingresso di Smalling per Kumbulla. Borja Mayoral con una bella azione personale sfiora il gol del pari al 52°. La Roma però non è concentrata e da un erroraccio di Fazio che sbaglia il retropassaggio arriva Sowe pronto a siglare il 3-1.

    La squadra di Fonseca prova a riaprire la gara e al 74° una combinazione VillarBorja Mayoral permette all’attaccante di provarci, la difesa di casa riesce a salvarsi.

    Il Cska lascia il comando del gioco alla Roma, i giallorossi però non riescono a trovare l’occasione per segnare il gol che riaprirebbe il match. Finisce così, la Roma perde 3-1, una sconfitta indolore, i giallorossi passano il turno al primo posto del girone A di Europa League.

    CSKA SOFIA – ROMA 3-1 (5° Tiago (C), 22° Milanese (R), 35°, 55° Sowe (C))

    Cska Sofia (3-4-1-2): Busatto; Antov, Mattheij, Zanev; Yomov (63° Vion), Youga (74° Galabov), Geferson, Mazikou; Tiago (81° Henrique); Sowe (74° Ahmedov), Sankhare (63° Beltrame).

    Allenatore: Akrapovic.

    Roma (3-4-2-1): Boer; Kumbulla (46° Smalling), Fazio, Juan Jesus; Bruno Peres (82° Tripi), Milanese (63° Villar), Diawara, Bamba (63° Karsdorp); Carles Perez, Pedro; Borja Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Peljto.

    Ammoniti: Tripi (R), Antov (C)

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa dello Sparta Praga.

    Partenza subito positiva del Milan con Dalot che costringe Heca al gran riflesso. Risposta al 7° dello Sparta con ottimo inserimento di Polidar, tiro debole e centrale.

    I padroni di casa fanno la partita, poi però si accende Hauge, il norvegese salta un avversario, entra in area dal lato corto e dolcemente piazza la palla sul palo lontano.

    La gara si mantiene piacevole con lo Sparta che prova a reagire ma è il Milan, con Castillejo al 40°, a sfiorare il raddoppio, Heca è bravo a respingere.

    Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi 22 che avevano chiuso la prima frazione di gioco. Si vede uno Sparta Praga volenteroso ma di fronte ha un Milan attento che non concede quasi niente.

    Al 57° Krejci si trova sui piedi la palla buona e calcia, Tatarusanu è attento e mette in corner. I ritmi si abbassano, il Milan non ha interesse ad alzarli mentre lo Sparta non sembra in grado di dare uno strappo deciso.

    Lo Sparta Praga rimane in 10 al minuto 78° quando Plechaty prende un rosso diretto per un brutto fallo su Leao. I rossoneri sprecano diversi contropiedi in superiorità numerica e rischiano di subire il pareggio beffa, Tatarusanu è super a dire no a Karlsson. Finisce così, il Milan vince a Praga ed ottiene il 1° posto nel girone di Europa League.

    SPARTA PRAGA – MILAN 0-1 (22° Hauge)

    Sparta Praga (3-5-2): Heca; Vitik, Plechaty, Lischka; Wiesner, Sacek (82° Krejci L. I), Soucek, Karabec (44° Krejci L. II), Polidar; Minchev (66° Julis), Plavsic (66° Karlsson).

    Allenatore: Kotal.

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Dalot, Duarte, Kalulu, Conti; Maldini (79° Kessie), Tonali, Krunic; Castillejo, Colombo (68° Leao), Hauge (Brahim Diaz).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Sacek (S), Polidar (S), Krunic (M), Maldini (M), Heca (S), Castillejo (M).

    Espulso: Plechaty (S).

  • Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Serata piuttosto positiva per le tre italiane impegnate in Europa League, il Milan ha battuto il Celtic ottenendo la qualificazione, la Roma già qualificata ha vinto con lo Young Boys garantendosi il 1° posto, il Napoli ha pareggiato con l’Az Alkmaar avvicinandosi moltissimo alla qualificazione.

    Sembrava una partita stortissima per il Milan, sotto 2-0 dopo 13 minuti e con Kjaer uscito per infortunio. Invece Calhanoglu prima e Castillejo poi l’hanno raddrizzata in 2 minuti.

    Il bel gol ad inizio ripresa di Hauge ha spalancato le porte della qualificazione, le parate di Donnarumma ed il sigillo di Brahim Diaz hanno ufficializzato il passaggio del turno.

    La Roma, già certa del passaggio e con un po’ di turnover, ha giocato un buon primo tempo ma ha rischiato di chiuderlo sotto per la rete di Nsame. A sistemare le cose ci ha pensato Borja Mayoral, ormai uomo di coppa, sul finire di frazione.

    Nella ripresa uno splendido gol del giovane Calafiori e la girata di Dzeko, che è sembrato in leggera crescita, hanno chiuso la gara garantendo agli uomini di Fonseca il primo posto nel gruppo.

    L’unica delle tre che non ha ancora ottenuto il pass è il Napoli. Ad Alkmaar gli uomini di Gattuso hanno subito trovato il pareggio e giocato un buon primo tempo. Nella ripresa gli olandesi hanno accelerato, trovato il pari e sprecato un rigore, splendida parata di Ospina.

    Adesso per la squadra di Gattuso ci sarà una vera e propria finale da giocare in casa con la Real Sociedad, dove però basterà anche un pareggio.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida tra il Milan ed il Celtic.

    Il Milan inizia subito provando a far gioco, il Celtic si chiude ed attende. I rossoneri sembrano in controllo ma al 8° un errore di Krunic permette a Rogic di calciare dal limite e segnare. Dopo il gol gli scozzesi vanno vicini al raddoppio prima con lo stesso Rogic, fuori, poi con McGregor, salva Donnarumma. Nel mezzo alle due occasioni Kjaer s’infortuna e deve lasciar spazio a Romagnoli.

    Al 14° arriva lo 0-2, Edouard si presenta solo davanti a Donnarumma e lo batte con un morbido colpo sotto. I rossoneri reagiscono e al 24° accorciano le distanze con una gran punizione di Calhanoglu. Passano due minuti e Castillejo è bravo a trovar palla sotto porta e a calciarla in rete. Il Milan ritrova serenità e costruisce, trovando anche una traversa con Calhanoglu.

    C’è tempo giusto per un tiro di McGregor parato da Donnarumma prima di andare al riposo sul 2-2.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Tonali per Krunic. Parte forte il Milan, al 49° strepitosa azione di Hauge che piazza la palla nell’angolo basso. Brivido al 62° Frimpong controlla in area e calcia, la palla esce di pochissimo. Il Celtic cresce, al 73° serve una super parata di Donnarumma su gran punizione di Christie.

    La partita rimane in bilico ma al 82° Hauge trova Brahim Diaz che con un tocco dolce deposita in rete. E’ la rete che toglie ogni speranza agli scozzesi, il Milan vince e grazie al contemporaneo successo del Lille, ottiene la qualificazione ai 16esimi di Europa League.

    MILAN – CELTIC 4-2 (8° Rogic (C), 14° Edouard (C), 24° Calhanoglu (M), 26° Castillejo (M), 49° Hauge (M), 82° Brahim Diaz))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Kjaer (11° Romagnoli), Gabbia, Hernandez; Krunic (46° Tonali), Kessie (61° Bennacer), Calhanoglu (61° Brahim Diaz); Castillejo, Rebic (83° Colombo), Hauge.

    Allenatore: Pioli.

    Celtic (4-2-3-1): Barkas; Elhamed, Bitton, Ajer, Laxalt; McGregor, Brown (79° Soro); Christie (86° Klimala), Rogic (67° Ntcham), Frimpong; Edouard.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Bengoetxea.

    Ammoniti: Christie (C), Rogic (C), Brown (C).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma e gli svizzeri dello Young Boys.

    Partenza senza grossi ritmi, la prima occasione giallorossa arriva al 8° con un bel calcio di punizione di Bruno Peres deviato in corner. In campo c’è solo la Roma e intorno al quarto d’ora prima Carles Perez, fuori, e poi Pedro, respinto, hanno due volte la palla per il vantaggio.

    Altra occasione ghiottissima per Pedro al 28°, lo spagnolo però si fa parare la conclusione a tu per tu col portiere. Alla prima vera occasione gli svizzeri passano in vantaggio, Nsame entra in area, supera Cristante e batte Pau Lopez in uscita. Sul finire di tempo arriva il pareggio, Von Ballmoos è super su Pedro ma non può niente sul tap in di Borja Mayoral.

    Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    La ripresa comincia con un doppio cambio nella Roma, dentro Spinazzola e Mkhitaryan, fuori Ibanez e Pedro. Il copione non cambia, anche Mkhitaryan deve vedersela con il super portiere che però non può niente sul gran tiro da fuori di Calafiori.

    Trovato il vantaggio la Roma prova a gestire, lo Young Boys non riesce a creare alcun pericolo. Al 81° arriva il sigillo di Dzeko che con un bel tiro al volo infila la palla in rete. Un minuto dopo gli svizzeri restano in 10 per un rosso diretto a Camara per fallo di reazione.

    Finisce così, la Roma vince e conquista matematicamente il primo posto del girone.

    ROMA – YOUNG BOYS 3-1 (34° Nsame (Y), 44° Borja Mayoral (R), 59° Calafiori (R), 81° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Spinazzola), Cristante (65° Fazio), Juan Jesus; Bruno Peres, Villar (60° Pellegrini), Diawara, Calafiori; Carles Perez, Pedro (Mkhitaryan); Mayoral (60° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Young Boys (4-3-3): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Zesiger, Lefort; Rieder (58° Sierro), Aebischer (67° Gaudino), Garcia (67° Elia); Fassnacht, Nsame, Ngamaleu.

    Allenatore: Seoane.

    Arbitro: Jovic.

    Ammoniti: Calafiori (R).

    Espulso: Camara (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa dell’Az Alkmaar.

    Partenza super dei padroni di casa, serve un bel riflesso di Ospina per salvare su Gudmundsson. Al 6° il Napoli passa, bel cross in mezzo, sbuca Mertens che tocca in rete. I padroni di casa ci mettono un po’ a reagire ma al 20° serve una bella parata di Ospina per negare il pareggio a Aboukhlal.

    L’AZ prova a crescere concretamente non impegna Ospina ma quanto meno tiene il pallino del gioco. Si va però al riposo con il Napoli in vantaggio per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi protagonisti del primo tempo. Gli olandesi si mostrano decisi e prima sfiorano il gol con Stengs che calcia alto da buona posizione e poi trovano il pari con il tocco sotto porta di Martins Indi su azione di corner.

    Passano 5 minuti e Bakayoko commette fallo in area su Aboukhlal, è rigore, dal dischetto Koopmeiners calcia ma Ospina para. La partita corre sul filo dell’equilibrio con gli olandesi che però si fanno preferire.

    Al 83° grandissima uscita fuori area del portiere Bizot che ferma Lozano lanciatissimo. La palla buona capita a Petagna al 86° ma il suo diagonale sfiora il palo ed esce.

    Finisce così, il Napoli pareggia ad Alkmaar ed ora potrà giocare con due risultati nell’ultima sfida, in casa, contro la Real Sociedad.

    AZ ALKMAAR – NAPOLI 1-1 (6° Mertens (N), 54° Martins Indi (A))

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Sugawara, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo, De Wit, Koopmeiners; Stengs, Gudmundsson (70° Boadu), Aboukhlal (82° Karlsson).

    Allenatore: Slot.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (66° Mario Rui); Fabian Ruiz (57° Elmas), Bakayoko, Zielinski (61° Petagna); Politano (61° Lozano), Mertens (66° Demme), Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Martins Indi (A), Wijndal (A), Demme (N).

  • Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Turno positivo per le tre italiane in Europa League, il Milan ha aperto la serata con un buon pareggio in casa del Lille, nelle gare delle 21 Napoli e Roma hanno entrambe vinto per 2-0 con gli azzurri in testa al gruppo ed i giallorossi matematicamente ai sedicesimi.

    Partiamo dal Milan che senza Ibrahimovic e Leao ha comunque giocato una buona gara in Francia, ha trovato il vantaggio con Castillejo ed è stata raggiunta da Bamba, reti entrambe nella ripresa.

    Un punto prezioso che permette ai rossoneri di mantenere il secondo posto alle spalle del Lille con però lo Sparta Praga, vittorioso sul Celtic, a solo un punto di distanza.

    Tutto fatto per la Roma che in casa del Cluj parte con un gran turnover, anche a casa degli infortuni in difesa, gestisce serenamente il primo tempo e poi dopo l’ingresso di Veretout nella ripresa piazza l’uno-due che vale successo e qualificazione matematica ai sedicesimi di Europa League.

    Concludiamo con il Napoli, in una serata particolarmente triste, la prima dopo la scomparsa di Maradona, gli azzurri non riescono ad imprimere un gran ritmo però sfruttano un autorete nel finale di primo tempo per chiudere avanti 1-0 sul Rijeka. Nella ripresa Gattuso inserisce i titolarissimi e Lozano piazza il 2-0 che chiude la gara e manda il Napoli in testa al gruppo, a causa anche dello 0-0 tra Az Alkmaar e Real Sociedad.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida del Milan in casa del Lille.

    Partenza equilibrata con le due squadre non interessate ad alzar troppo i ritmi. Al 10° ottimo cross dal fondo di Hernandez, Rebic però colpisce male, occasione sprecata. Risposta dei francesi con Yazici che sfrutta un errore di Tonali ma non trova la porta. Al 24° gran ripartenza del Milan con Hauge che perde il tempo per servire Rebic, occasione sprecata.

    Si vede il Lille al 36° con un bel tiro di Araujo alzato in corner da Donnarumma. Sfida che si ripete al 42° e che ha lo stesso esito, calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con una grande accelerazione di Rebic che entra in area, serve Castillejo che deposita in rete. Il Lille aumenta la pressione ma è ancora il Milan aver la palla buona con Calhanoglu che però trova solo l’esterno della rete.

    Il Milan spreca l’occasione del raddoppio, dopo una gran giocata di Brahim Diaz, e al 66° arriva il pareggio di Bamba bravo a girare in rete il tocco di David. Dopo il pareggio si vedono più cami che emozioni, le squadre paiono non voler rischiare. Finisce in parità, il Milan rimane al secondo posto del girone.

    LILLE – MILAN 1-1 (47° Castillejo (M), 66° Bamba (L))

    Lille (4-4-2): Maignan; Pied (79° Djalo), Fonte, Botman, Mandava; Luis Araujo (75° Lihadji), Xeca (64° Soumare), Andre, Bamba; Yazici (64° Ikonè), David.

    Allenatore: Galtier.

    Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Dalot, Gabbia, Kjaer, Hernandez; Tonali, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu (61° Brahim Diaz), Hauge (77° Krunic); Rebic (61° Colombo).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Pied (L), Xeca (L), Bennacer (M), Soumare (L), Brahim Diaz (M).

    Passiamo alla sfida in trasferta della Roma in casa del Cluj.

    Partenza senza grande intensità, con la Roma che prova a gestire i ritmi e tentare qualche ripartenza. Con il passare dei minuti i padroni di casa provano a crescere ma senza creare niente.

    I minuti passano, la Roma ci prova con il tiro di Mayoral che però non crea grattacapi al portiere.

    Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Veretout per Pellegrini nella Roma. I giallorossi passano subito in vantaggio, punizione buttata in mezzo da Veretout e toccata nella propria porta da Debeljuh. Il Cluj non riesce a creare niente, la Roma ne approfitta e conquista un calcio di rigore grazie a Mkhitaryan, dal dischetto Veretout è infallibile.

    Il raddoppio rasserena i giallorossi che riescono a controllare serenamente la partita. Non succede molto altro, la Roma vince in casa del Cluj e conquista la matematica qualificazione

    CLUJ – ROMA 0-2 (49° aut. Debeljuh (C), 67° rig. Veretout)

    Cluj (4-2-3-1): Balgradean; Susic, Manea, Burca, Camora; Djokovic, Itu (51° Chipchiu); Rondon, Paun-Alexandru (71° Carnat), Pereira; Debeljuh (71° Vojtus).

    Allenatore: .

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Spinazzola (64° Mkhitaryan), Cristante, Juan Jesus; Bruno Peres, Villar, Diawara (77° Milanese), Calafiori; Pellegrini (46° Veretout), Carles Perez (84° Tripi); Mayoral (64° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lechner.

    Ammoniti: Itu (C), Paun-Alexandru (C), Djokovic (C), Diawara (R), Camora (C), Dzeko (R).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa contro il Rijeka.

    Partenza migliore per il Napoli ma la prima occasione è per il Rijeka con Tomecak che calcia alto da buona posizione. Dopo 20 minuti troppo lenti si vede il Napoli con Petagna che sfrutta un errore e calcia, tiro debole e centrale. Ottimo inserimento di Politano al 27°, sul suo tocco è bravo il portiere a chiudere in uscita bassa.

    Il Rijeka non sta solo a guardare, sfrutta gli errori del Napoli e riparte rendendosi insidioso con Muric. Al 41° Zielinski entra in area e mette palla rasoterra dal fondo, Anastasio nel tentativo di anticipare Politano la tocca nella propria rete. Reazione immediata del Rijeka che ci prova due volte con Loncar, salva in corner Meret. Si va al riposo con il Napoli avanti 1-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Subito occasione per Demme, la sua conclusione però non trova la porta per poco. La gara rimane in bilico, i croati provano a non mollare e fanno paura con le ripartenze. Al 72° Petagna s’inserisce e colpisce, palla fuori non di molto, due minuti dopo è Maksimovic a sprecare al volo da due passi.

    Il gol è solo rimandato, inserimento di Lozano che controlla, prende la mira e piazza la palla in rete. Al 90° grande azione del Napoli con Insigne che non riesce a superare il portiere che chiude bene lo specchio.

    Finisce 2-0, il Napoli nel giorno del ricordo di Diego Armando Maradona porta a casa 3 punti che valgono la vetta del gruppo di Europa League.

    NAPOLI – RIJEKA 2-0 (41° aut. Anastasio (R), 75° Lozano)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Demme (69° Lobotka), Bakayoko; Politano (65° Insigne), Zielinski (65° Lozano), Elmas (69° Mertens); Petagna (81° Fabian Ruiz).

    Allenatore: Gattuso.

    Rijeka (5-4-1): Nemistic; Tomecak, Velkovski, Galovic, Smolcic, Anastasio (80° Braut); Muric (78° Yateke), Gnezda Cerin (87° Hodza), Loncar, Stefulj; Andrijasevic (87° Frigan).

    Allenatore: Rozman.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Anastasio (R).

  • Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Serata dai due volti per le tre italiane in Europa League, la Roma ha vinto segnando una cinquina al Cluj, il Napoli ha sofferto è andato sotto e poi ha ribaltato il risultato con il Rijeka, il Milan è totalmente crollato con il Lille.

    Nonostante il classico turnover di coppa, meno pesante stavolta, i ragazzi di Fonseca hanno subito messo in discesa la gara con il Cluj e poi hanno completato l’opera, da segnalare i primi due gol in giallorosso di Borja Mayoral.

    Se Fonseca è stato felice della prestazione, molto meno lo è stato Gattuso che, nonostante il successo in Croazia, non ha gradito l’approccio del suo Napoli che nella prima mezz’ora ha sofferto ed è andato sotto, i gol di Demme a fine prima frazione e l’autorete di Braut nella ripresa hanno rimesso il risultato sui giusti binari.

    Serata totalmente da dimenticare per il Milan che contro il Lille è sembrato spento sin dal primo minuto. I francesi hanno concretizzato con il rigore di Yazici nel primo tempo. Nella ripresa nel giro di 3 minuti lo stesso Yazici ha completato la sua tripletta stendendo definitivamente i rossoneri di Pioli.

    Veniamo al racconto della sfida tra il Rijeka ed il Napoli.

    Partono subito bene i padroni di casa che vanno subito alla conclusione con Menalo, Meret è bravo a deviare in corner. Il Rijeka è molto pericoloso in ripartenza, la difesa del Napoli fatica a chiudere. Al 14° i croati passano in vantaggio, Kulenovic appoggia per Muric che dal limite fa partire il tiro vincente. L’autore del gol è incontenibile e al 17° sfiora il raddoppio con il colpo di tacco.

    Il Rijeka perde il suo miglior calciatore, Muric, ma non perde l’entusiasmo e al 25° va al tiro con Kulenovic, dopo una bella azione, Meret respinge. Gli azzurri fanno possesso palla ma giunti sulla trequarti non riescono a creare pericoli. Al 43° però arriva il pareggio, sul secondo palo Mertens controlla il pallone e mette in mezzo un rasoterra che trova all’appuntamento Demme.

    Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi, il Napoli sembra più aggressivo ma al 48° dopo un pasticcio di Koulibaly, serve il palo a salvare Meret sul tiro di Menalo. Al 53° bella combinazione tra Mertens ed Elmas, Nemistic è attento e respinge. Ci prova Mertens su punizione laterale, Nemistic la tocca sulla parte alta della traversa.

    Un pizzico di fortuna aiuta il Napoli al 62°, Petagna buca un bel cross, la palla sbatte su Braut e s’infila in porta. Il Rijeka non sembra avere le energie e le idee per reagire, il Napoli controlla e prova a trovare il terzo gol. Al 87° ci prova Zielinski in spaccata, gran riflesso di Nemistic. Arriva il fischio finale, il Napoli rimonta e porta a casa 3 punti preziosissimi.

    RIJEKA – NAPOLI 1-2 (14° Muric (R), 43° Demme (N), 62° aut. Braut (R))

    Rijeka (5-3-2): Nemistic; Tomecak, Escoval, Velkovski, Smolcic, Braut (65° Stefulj); Muric (24° Yateke (65° Raspopovic)), Gnezda Cerin, Loncar; Kulenovic, Menalo.

    Allenatore: Rozman.

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Ghoulam); Lobotka, Demme (60° Fabian Ruiz), Elmas (60° Insigne); Politano, Petagna (80° Zielinski), Mertens.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Gestranius.

    Ammoniti: Politano (N), Smolcic (R), Braut (R), Koulibaly (N).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma ed i rumeni del Cluj.

    Partenza super della Roma che dopo due minuti trova subito il gol, cross perfetto di Spinazzola e colpo di testa vincente di Mhkitaryan. Risponde il Cluj con un bel tiro di Djokovic, Pau Lopez salva. Brutta palla persa da Villar al 23°, Rondon va al tiro, Pau Lopez risponde, sul fronte opposto il Cluj rischia di farsi autorete e sul susseguente corner Ibanez stacca e di testa segna il raddoppio.

    Il raddoppio agevola la Roma, Veretout va al tiro la palla respinta s’impenna, Bruno Peres vede Mayoral e gli serve di testa un perfetto assist, al 34° è 3-0 per i giallorossi. Il primo tempo si chiude con la Roma agevolmente avanti per 3-0.

    La ripresa comincia con 5 cambi, tre per la Roma e due per il Cluj. Il parziale del primo tempo agevola il controllo della gara da parte dei giallorossi. Doppia occasione per Borja Mayoral tra il 65° ed il 67° ma prima trova una respinta e poi calcia fuori. Al 73° occasione per il Cluj, ci pensa Kumbulla a salvare a due passi dalla linea.

    Arriva un’altra gioia per Mayoral che al 84° dentro l’area controlla e scarica il destro vincente, doppietta per lui. Cinquina giallorossa al 89°, Milanese imbuca in verticale per Pedro che non ha problemi a battere il portiere avversario. Finisce così, la Roma vince 5-0 e consolida il primo posto in vetta al gruppo A di Europa League.

    ROMA – CLUJ 5-0 (2° Mhkitaryan, 24° Ibanez, 34°, 84° Mayoral, 89° Pedro)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez (61° Smalling) Kumbulla; Bruno Peres, Cristante (73° Milanese), Veretout (46° Pedro), Spinazzola (46° Juan Jesus); Villar, Mhkitaryan (46° Pellegrini); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Cluj (4-1-3-2): Balgradean; Susic (80° Latovlevici), Manea, Ciobotariu, Camora; Hoban; Deac (46° Paun-Alexandru), Itu (46° Pereira), Djokovic; Rondon (90° Joca), Debeljuh (67° Carnat).

    Allenatore: Petrescu.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Hoban (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa contro il Lille.

    Partenza piuttosto equilibrata con i ritmi che non tendono a salire, con il Milan più propenso a far la gara. Dopo una serie di potenziali occasioni per il Milan, si fa vedere il Lille con una ripartenza di David, salva Donnarumma, pochi secondi e Romagnoli commette fallo da rigore, dal dischetto va Yazici che spiazza il portiere.

    Al 25° violenta punizione di Ibrahimovic, Maignan la respinge col corpo. I francesi prendono coraggio e provano a rendersi pericolosi con la difesa rossonera un po’ distratta. Troppo poco Milan, si va al riposo con i francesi avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Leao e Calhanoglu per Castillejo e Krunic. I rossoneri non riescono ad alzare i ritmi, il Lille non corre rischi. Al 55° arriva il raddoppio dei francesi, tiro da fuori di Yazici, Donnarumma sbaglia l’intervento e la palla s’infila.

    Passano solo 3 minuti e Yazici va a finalizzare una ripartenza calciando comodamente appena dentro l’area, tripletta per lui.

    Squillo rossonero con Rebic al 64°, respinge Maignan. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e nemmeno le opportunità anzi sono i francesi a rischiare di segnare il quarto, clamoroso l’errore di Bamba nel finale.

    Finisce così, il Milan, dopo una lunga serie di imbattibilità, cade pesantemente in casa contro un Lille trascinato da Yazici.

    MILAN – LILLE 0-3 (22° rig., 55°, 58° Yazici)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Kessie, Tonali (62° Bennacer), Krunic (46° Calhanoglu); Castillejo (46° Leao) , Ibrahimovic (62° Rebic), Brahim Diaz (78° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Lille (4-4-1-1): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Yazici (80° Ylmaz), Renato Sanches (80° Soumare), Xeca (65° Andre), Bamba (84° Mandava); Ikone (65° Lihadji); David.

    Allenatore: Galtier.

    Arbitro: Frankowski.

    Ammoniti: Xeca (L), Celik (L), Romagnoli (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Serata dolce per le italiane in Europa League, il Milan dei giovani s’impone nettamente 3-0 contro lo Sparta Praga e prosegue il suo cammino a punteggio pieno, il Napoli rialza la testa e con un gol di Politano espugna il campo della Real Sociedad, frena invece la Roma che all’Olimpico non va oltre allo 0-0 con il Cska Sofia.

    Come detto ci pensano tre classe 1999 a regalare la vittoria al Milan, Brahim Diaz apre le marcature nel primo tempo, Leao raddoppia ad inizio ripresa e Dalot chiude i giochi poco dopo.

    Da segnalare un rigore fallito da Ibrahimovic e una gran prova di Bennacer.

    Il Napoli non poteva permettersi altri passi falsi e pur soffrendo in alcuni tratti della partita, è riuscito a battere 1-0 la Real Sociedad, a decider la sfida un tiro di Politano deviata da un difensore.

    Azzurri in ansia per l’infortunio muscolare di Insigne.

    La Roma scesa in campo con un ampio turnover gioca una buona gara ad inizio ed alla fine ma in mezzo rischia anche di subire gol contro il Cska Sofia.

    Un pareggio comunque utile per mantenere il comando del gruppo di Europa League a quota 4 insieme al Cluj.

    Veniamo al racconto della sfida di San Siro tra Milan e Sparta Praga.

    Partenza forte del Milan che riesce in un paio di occasioni ad arrivare al cross dal fondo con estrema facilità. E’ una gara a senso unico, in campo ci sono solo i rossoneri anche se non si assiste a clamorose occasioni da gol.

    Al 24° bruta palla persa in uscita dallo Sparta, Ibrahimovic va in profondità, serve Diaz che con un dribbling porta la palla sul destro e batte Heca. Alla mezz’ora Krunic ha la chance del raddoppio ma il portiere esce bene e chiude ogni possibilità.

    Bennacer, al 35°, pennella per Ibrahimovic che viene steso, è rigore, dal dischetto va lo svedese che calcia male con la palla che colpisce la traversa ed esce. Lo Sparta Praga prova a farsi vedere, il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Milan.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Leao al posto di Ibrahimovic. Subito doppia grande occasione per il Milan, Tonali imbecca per Leao che però vede la sua conclusione respinta, la palla finisce a Tonali che calcia subito, altra gran respinta di Heca.

    Al 57° arriva il raddoppio, bel cross rasoterra di Dalot, perfetto inserimento di Leao che spinge in rete. Il tecnico dello Sparta prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni ma al 67° una bella palla di Bennacer permette a Dalot di trovarsi solo davanti al portiere e di segnare il gol del 3-0.

    I minuti scorrono via con i rossoneri in totale controllo, gli ospiti provano a far qualcosa ma Tatarusanu rimane totalmente inoperoso. Finisce 3-0, prosegue alla grande il cammino del Milan in Europa League.

    MILAN – SPARTA PRAGA 3-0 (24° Brahim Diaz, 57° Leao, 67° Dalot)

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Calabria (68° Conti), Kjaer, Romagnoli (81° Duarte), Dalot; Tonali, Bennacer (81° Kessie), Krunic (88° Maldini); Castillejo, Ibrahimovic (46° Leao), Brahim Diaz.

    Allenatore: Pioli.

    Sparta Praga (4-3-2-1): Heca; Sacek, Celustka, Lischka (80° Plechaty), Hanousek; Pavelka, Travnik (80° Karabec), Vindheim; Dockal, Krejci (63° Karlsson); Julis (63° Kozak).

    Allenatore: Kotal.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Dockal (S), Lischka (S), Pavelka (S).

    Passiamo all’esordio stagionale casalingo in Europa League della Roma contro il Cska Sofia.

    Partenza favorevole per la Roma che dopo 3 minuti troverebbe anche il vantaggio con il tocco sottoporta di Smalling, la bandierina alzata però annulla tutto. La risposta del CSKA arriva al 8°, Sowe calcia dal limite ma non trova la porta di poco.

    I giallorossi si fanno rivedere al 16° con una bella conclusione di Spinazzola respinta in corner da Busatto. La partita scorre tranquilla sino al 33° quando Mkhitaryan calcia al volo con la palla che colpisce la traversa.

    Non accade altro di particolarmente interessante, la Roma mantiene il predominio del gioco ma si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Pedro e Karsdorp per Mkhitaryan e Spinazzola. La prima occasione, al 52, è per gli ospiti ed è piuttosto ghiotta, Antov calcia oltre la traversa dopo una respinta di Pau Lopez.

    La gara non decolla anzi, si assiste più ad errori che a buone giocate. Al 65° brivido per la Roma, ci prova Henrique ma Pau Lopez salva, lo stesso portiere torna protagonista al 72° questa volta su Sowe.

    Il neo entrato Pellegrini si crea subito un’occasione ma Busatto è attento e si salva. L’occasione buona l’avrebbe anche Dzeko al 87° ma il bosniaco manca il tocco vincente. Non succede niente nei minuti di recupero, finisce 0-0, la Roma mantiene la vetta del proprio girone.

    ROMA – CSKA SOFIA 0-0

    Roma (3-4-1-2): Pau Lopez; Smalling (57° Juan Jesus), Fazio, Kumbulla; Spinazzola (46° Karsdorp), Cristante, Villar, Bruno Peres; Mkhitaryan (46° Pedro); Mayoral (69° Dzeko), Carles Perez (74° Pellegrini).

    Allenatore: Fonseca.

    Cska Sofia (4-2-1-3): Busatto; Vion (89° Turitsov), Antov, Zanev, Mazikou; Youga (81° Rodrigues), Geferson (81° Beltrame); Sankhare (89° Ahmedov); Sinclair (64° Henrique), Sowe, Yomov.

    Allenatore: Mitov.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Bruno Peres (R), Karsdorp (R), Villar (R), Zanev (C), Busatto (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa della Real Sociedad.

    Partenza migliore della Real Sociedad che prova a rendersi pericolosa con giocate rapide negli spazi stretti. Al 7° squillo di Insigne che prova la giocata personale, palla fuori di poco. Altra grande occasione, stavolta per Mario Rui che cerca il colpo sotto, palla che esce vicina al palo.

    Al 22° tegola per il Napoli, Insigne si ferma dopo uno scatto e deve lasciare il posto a Lozano per un guaio muscolare. I baschi fanno la gara ma il Napoli in ripartenza sa esser insidioso. Non cambia molto nei restanti minuti, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi, rientrano i 22 che avevano concluso il primo tempo. Non cambia molto il copione, Real Sociedad a far la partita e Napoli attendo a chiudere e provare a ripartire. Al 55° gli azzurri passano, Politano calcia forte, Sagnan la tocca di testa e spiazza il proprio portiere.

    Reazione rabbiosa dei padroni di casa, al 66° serve una gran parata di Ospina sul tiro al volo di Portu, servito da David Silva. Pericolosa ripartenza della Real Sociedad al 78° la conclusione di Oyarzabal esce non di molto.

    86° Oshimen colpisce quanto basta e segna ma la rete viene annullata perchè Mario Rui nel calciare la punizione scivola e tocca due volte il pallone. Al 92° Osimhen prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Non è un rosso pesante perchè il Napoli resiste nei 2 restanti minuti e porta a casa tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione.

    REAL SOCIEDAD – NAPOLI 0-1 (55° Politano)

    Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Gorosabel (79° Barrenetxea), Sagnan, Le Normand, Monreal; Merino (79° Zubimendi), Guevara, David Silva; Portu (67° Bautista), Isak (67° Willian Jose), Oyarzabal (87° Guridi).

    Allenatore: Alguacil.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Bakayoko, Demme (88° Ruiz), Lobotka (61° Mertens); Politano (61° Di Lorenzo), Petagna (61° Osimhen), Insigne (22° Lozano).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Lozano (N), Le Normand (R).

    Espulso: Osimhen (N).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: Roma in rimonta, bene il Milan, delude il Napoli

    Europa League: Roma in rimonta, bene il Milan, delude il Napoli

    Esordio dolce per Milan e Roma in Europa League, piuttosto amaro invece per il Napoli.

    I giallorossi di Fonseca, forse anche per l’eccesivo turnover, hanno sofferto e chiuso sotto per uno a zero il primo tempo in casa dello Young Boys.

    L’ingresso di Spinazzola, Dzeko ed altri “titolari” ha permesso alla Roma di ribaltare il risultato con i gol di Bruno Peres e Kumbulla per il definitivo 2-1.

    Alla stessa ora, alle 18.55, anche il Napoli esordiva in Europa League, gli azzurri avevano contro un AZ decimato dalle positività al COVID eppure alla fine a spuntarla sono stati gli olandesi con un gol nel secondo tempo firmato da De Wit.

    Un deciso passo indietro rispetto al Napoli spumeggiante visto contro l’Atalanta.

    Prosegue il suo momento positivo il Milan che ha sofferto solo i primi minuti l’aggressività del Celtic poi con i gol di Krunic e Diaz ha chiuso avanti il primo tempo sul 2-0.

    Il gol di Elyounoussi a 15 minuti dalla fine ha fatto provare qualche brivido a Pioli e ai suoi ragazzi. A sistemare le cose ci ha pensato Hauge in pieno recupero col gol del 3-1.

    Veniamo al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Az Alkmaar

    Partenza tutta del Napoli che tiene in mano il pallino del gioco. Il primo squillo degli olandesi arriva al 15° con un tiro da lontano di Karlsson, facile per Meret. Gli azzurri continuano a gestire i ritmi e al 22° arriva il primo tiro in porta con Politano, Bizot si allunga e respinge.

    Il Napoli cresce e al 24° ci prova Osimhen, tiro deviato che finisce debolmente tra le mani del portiere.

    Poco dopo la mezz’ora buona occasione per Sugawara, il giapponese sfrutta un errore di Koulibaly e arriva al tiro, palla che esce di poco. Scampato il pericolo è Mertens ad avere un’occasione d’oro su un perfetto assist di Osimhen, il tiro del belga, da ottima posizione, finisce sul fondo.

    Un colpo di testa largo di Osimhen è l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia senza cambi nelle due squadre e con una potenziale buona occasione di Osimhen che si muove bene ma calcia malissimo. Al 53° ci prova anche Koulibaly con il colpo di testa su azione da corner, palla alta.

    Al 57° olandesi in vantaggio a sorpresa, Sugawara imbuca per Svensson che mette l’assist per De Wit che da dentro l’area batte Meret. Osimhen avrebbe la palla del pareggio al 63° ma il suo colpo di testa è molto debole.

    Il neoentrato Petagna in tuffo di testa al 68° non trova la porta di poco. Ci prova allora Politano al 81° ma il suo tiro deviato esce sul fondo.

    Il colpo di testa di Di Lorenzo sul fondo arriva poco prima del fischio finale, brutta sconfitta del Napoli nella prima di Europa League.

    NAPOLI – AZ ALKMAAR 0-1 (57° De Wit)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj (59° Mario Rui); Fabian Ruiz, Lobotka (66° Demme); Politano (83° Bakayoko), Mertens, Lozano (59° Insigne); Osimhen (66° Petagna).

    Allenatore: Gattuso.

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Svensson, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo (89° Leeuwin), Stengs, Koopmeiners; Sugawara, De Wit, Karlsson (89° Gudmundsson).

    Allenatore: Slot.

    Arbitro: Stefanski.

    Ammoniti: De Wit (A), Koulibaly (N).

    Passiamo all’esordio stagionale in Europa League della Roma in casa dello Young Boys.

    Partenza favorevole ai padroni di casa che sfruttano un errore di Fazio e vanno al tiro con Rieder che però non trova la porta. Al 13° Cristante commette fallo su Rieder, è calcio di rigore che Nsame trasforma.

    Non si vede la reazione della Roma, anzi poco dopo la mezz’ora è Nsame ad avere due volte l’occasione per trovare il raddoppio. Finalmente al 41° i giallorossi si rendono pericolosi con Carles Perez, la sua azione personale però viene salvata in corner dalla difesa.

    Si va al riposo con gli svizzeri avanti per 1-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Spinazzola al posto di Karsdorp. Il secondo tempo vede più cartellini gialli che occasioni, la Roma non riesce a creare pericoli se non una potenziale occasione per Carles Perez salvata dalla difesa.

    Al 69° però il pari arriva, Dzeko imbuca per Bruno Peres che entra in area e batte Von Ballmoos. Passano due minuti e la difesa della Roma si dimentica di Burgy che colpisce di testa solissimo e sfiora il nuovo vantaggio.

    Passato lo spavento la squadra di Fonseca torna in attacco e trova il vantaggio con il colpo di testa di Kumbulla al 74°. Pericolosissimo Meschack al 86° ma Pau Lopez è attento e salva la Roma.

    Non succede altro, la Roma resiste ed in rimonta porta a casa tre punti nell’esordio in Europa League.

    YOUNG BOYS – ROMA 1-2 (14° rig. Nsame (Y), 69° Bruno Peres (R), 74° Kumbulla (R))

    Young Boys (3-4-3): Von Ballmoos; Burgy, Lustenberger, Zesiger; Hefti, Rieder (69° Aubitscher), Sierro (79° Gaudino), Maceiras; Fassnacht (65° Meschack), Nsame (79° Siebatcheu), Ngamaleu (65° Mambimbi).

    Allenatore: Seoane.

    Roma (3-4-3): Pau Lopez; Juan Jesus (70° pellegrini), Fazio, Kumbulla; Bruno Peres, Villar (59° Veretotut), Cristante, Karsdorp (46° Spinazzola); Pedro (59° Mhkitaryan), Mayoral (59° Dzeko), Carles Perez.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Karsdorp (R), Fazio (R), Zesiger (Y), Juan Jesus (R), Villar (R), Bruno Peres (R), Gaudino (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa del Celtic.

    Partenza aggressiva del Celtic che preme sull’acceleratore cercando di mandare in difficoltà la difesa rossonera, soprattutto con Ajeti. Al 14° però è il Milan a passare in vantaggio con un colpo di testa di Krunic su cross di Castillejo.

    Gli scozzesi tengono palla ma non riescono ad impensierire Donnarumma.

    La gara scorre senza grossi sussulti, il Milan riesce a gestire bene i ritmi, il Celtic non trova più l’intensità dei primi minuti. Al 42° arriva il raddoppio, Hernandez aspetta il momento giusto e serve Diaz, il numero 21 con una giocata si libera e trova la conclusione vincente. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti per 2-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Christie e Elyounoussi per il Celtic, stessi undici in campo per il Milan. I padroni di casa provano a farsi vedere col tiro di Laxalt al 51°, palla alta.

    Pioli fa entrare forze fresche come Leao che ha subito la ripartenza giusta, serve Diaz che però controlla male e spreca la chance.

    Al 76° i rossoneri calano la concentrazione ed Elyounoussi di testa, da corner, riapre la partita. Il Celtic spinge, il Milan soffre ma tiene.

    A togliere tutte le preoccupazioni ci pensa Hauge che al 92° s’inserisce, resiste a Duffy e batte Barkas. Finisce così, il Milan esordisce con un bel successo nel suo girone di Europa League.

    CELTIC – MILAN 1-3 (14° Krunic (M), 42° Diaz (M), 76° Elyounoussi (C), 92° Hauge (M))

    Celtic (3-5-2): Barkas; Welsh (46° Christie), Duffy, Ajer; Frimpong, Ntcham, Brown (64° Rogic), McGregor, Laxalt (78° Taylor); Ajeti (78° Klimala), Griffiths (46° Elyounoussi).

    Allenatore: Lennon.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Krunic, Tonali, Kessie (66° Bennacer); Castillejo (79° Saelemaekers), Ibrahimovic (66° Leao), Brahim Diaz (79° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Laxalt (C), Tonali (M), Donnarumma (M), Christie (C), Saelemaekers (M).

  • Sorteggi Europa League: Roma bene, Napoli e Milan un po’ meno

    Sorteggi Europa League: Roma bene, Napoli e Milan un po’ meno

    A Nyon si sono svolti i Sorteggi Europa League che hanno decisamente sorriso alla Roma ed hanno messo qualche insidia sul cammino di Napoli e Milan.

    I giallorossi di Fonseca hanno infatti pescato i campioni svizzeri dello Young Boys, il Cluj che non porta alla mente bei ricordi relativamente ai gironi della Champions League 2009 e che l’anno scorso era nello stesso girone della Lazio.

    A completare il tutto ci sarà il Cska Sofia squadra presentatasi con il coefficiente più basso tra tutte le presenti al sorteggio.

    Nei Sorteggi Europa League anche il Napoli partiva dalla prima fascia ma gli uomini di Gattuso hanno avuto un destino decisamente meno fortunato.

    Dalla seconda fascia infatti sono arrivati i baschi della Real Sociedad, la nuova squadra di David Silva e del talento Oyarzabal.

    Nel gruppo ci sarà anche l’Az Alkmaar, gli olandesi non hanno vere e proprie stelle ma ha un gioco tale da permettergli di arrivare a pari punti con l’Ajax prima dello stop causa Covid-19 della scorsa stagione. Il Rijeka, squadra croata, completa il girone.

    Il Milan partiva dalla terza fascia ma poteva ritrovarsi in un girone decisamente più semplice.

    Gli scozzesi del Celtic, che l’hanno scorso vinsero il girone della Lazio, i cechi dello Sparta Praga, che torneranno a Milano dopo aver affrontato l’Inter nei gironi di Europa League del 2016/17 ed anche i francesi del Lille che sono partiti fortissimo in questa Ligue1 2020/21.

    Sorteggi Europa League quindi dal sapore agrodolce, certo sulla carta le tre compagini italiane hanno tutte ampissime possibilità di raggiungere i sedicesimi di finale della competizione.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Risultato Sorteggi Europa League | © UEFA

    Venendo alle rivali più accreditate alla conquista delle coppa, gruppi decisamente favorevoli per le tre inglesi ovvero Arsenal, Tottenham e Leicester, così come per il Villarreal.

    Sostanzialmente equilibrati gli altri gironi con le teste di serie favorite ma con la possibilità di qualche sorpresa.

  • L’Inter cade ad un passo dalla fine, Europa League al Siviglia

    L’Inter cade ad un passo dalla fine, Europa League al Siviglia

    Niente da fare, l’Inter si ferma proprio ad un passo dal traguardo e con uno sfortunato autogol di Lukaku esce sconfitta per 3-2 da un Siviglia che si conferma regina di Europa League.

    La partita si era anche messa bene con l’immediato vantaggio grazie al rigore trasformato da Lukaku.

    L’uno-due di De Jong tra il 12° ed il 32° è stato subito annullato dal pareggio di Godin.

    Ci si aspettava un’altra Inter nella ripresa, magari come quella vista contro lo Shakhtar, la squadra invece ha girato su ritmi bassi ed il protagonista sfortunato è stato Lukaku che prima ha fallito la palla del 3-2 e poi ha deviato nella propria porta una rovesciata di Diego Carlos per il 2-3 che poi è stato il risultato finale.

    L’ingresso, forse tardivo, di Eriksen e Sanchez non è bastato a ritrovare la parità. Il cammino dell’Inter in Europa League si è interrotto proprio ad un passo dal sogno.

    Veniamo al racconto della finale di Europa League di Colonia tra Inter e Siviglia.

    Partenza subito brillante per l’Inter che con Lukaku si procura un calcio di rigore, il belga trasforma.

    La reazione del Siviglia è fatta con il possesso poi al 12° Young lascia spazio a Navas che crossa, De Jong di testa batte Handanovic. I nerazzurri si rivedono al 18° con l’inserimento di D’Ambrosio che scoordinato calcia alto.

    La gara è piuttosto nervosa, Conte viene ammonito per una lite con Banega. Al 32° punizione pennellata da Banega per De Jong che sbuca dietro a Gagliardini e di testa insacca. Replica immediata, punizione di Brozovic ed è Godin di testa a trovare il pari.

    Sullo scadere del primo tempo colpo di testa di Ocampos, Handanovic alza in corner ma non c’è tempo per batterlo, si va al riposo sul 2-2.

    La ripresa inizia senza cambi nelle due squadre. Le due compagini paiono più attente, nei primi minuti si segnala solo un tiro da fuori di Gagliardini respinto dalla difesa. La risposta andalusa è con il tiro di Reguilon che finisce sull’esterno della rete. Al 65° grande occasione per Lukaku che si presenta solo davanti a Bono che però non si fa battere.

    Al 74° su azione da corner arriva la rovesciata di Diego Carlos, Lukaku si trova in traiettoria e la spinge nella sua porta.

    Grande occasione per Koundé al 80° che su una punizione di Banega colpisce di testa ma manda alto. Passa un minuto e Koundè salva sulla linea un tocco morbido di Sanchez, dopo una ghiotta occasione non sfruttata da Moses.

    L’appena entrato Candreva si fa trovare pronto al minuto 91 ma colpisce male e Bono mette in corner.

    Non bastano i sei minuti, il pareggio non arriva, l’Europa League (sesta se si contano anche le Coppa Uefa) va al Siviglia.

    SIVIGLIA – INTER 3-2 (4° rig.Lukaku (I), 12°, 32° De Jong (S), 36° Godin (I) 74° aut. Lukaku (I))

    Siviglia (4-3-3): Bono; Jesus Navas, Koundé, Diego Carlos (86° Gudelj), Reguilon; Jordan, Fernando, Banega; Ocampos (70° Munir), De Jong (86° En Nesyri), Suso (78° Vazquez).

    Allenatore: Lopetegui.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin (90° Candreva), De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (78° Moses), Barella, Brozovic, Gagliardini (78° Eriksen), Young; Lukaku, Lautaro Martinez (78° Sanchez).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Diego Carlos (S), Barella (I), Banega (S), Bastoni (I), Gagliardini (I).

  • Lautaro e Lukaku show,Inter annulla lo Shakhtar e va in finale

    Lautaro e Lukaku show,Inter annulla lo Shakhtar e va in finale

    Un Lautaro Martinez straordinario, autore di una doppietta ed un assist, ed un Lukaku che si è scatenato nella ripresa, hanno permesso all’Inter di battere agevolmente lo Shakhtar Donetsk e di raggiungere il Siviglia nella finale di Europa League.

    Una partita praticamente perfetta, una pressione costante e continua che ha costretto gli ucraini a commettere tanti errori in uscita e sul primo di questi Barella ha regalato un cioccolatino a Lautaro Martinez.

    Nel secondo tempo ci si poteva attendere la reazione dello Shakhtar ed invece l’Inter ha continuato a premere, ha rischiato in una sola occasione e poi ha dilagato nel finale.

    Ottima quindi la partita preparata da Conte, male invece il piano tattico di Castro.

    Se sia stata un’Inter stellare o uno Shakhtar troppo scarso lo sapremo solo tra qualche giorno quando gli uomini di Conte si giocheranno l’Europa League contro il Siviglia che di questa Coppa ne ha una bella collezione.

    Veniamo al racconto della seconda semifinale di Europa League.

    Partenza senza grandi emozioni, le due squadre sembrano provare a trovare i difetti l’una dell’altra ma senza forzare. Gli ucraini fanno la partita, l’Inter resta in attesa per poter eventualmente ripartire. Al 19° errore del portiere, Barella ruba palla, crossa in area per Lautaro Martinez che di testa segna. Lo Shakhtar non reagisce e rischia al 26° con D’Ambrosio che non si coordina bene all’interno dell’area piccola. Tre minuti dopo insidiosa giocata di Dodò che controlla e crossa rasoterra, salva in corner De Vrij. Al 33° buona occasione per Barella che piuttosto libero calcia, Pyatov alza in corner. Al 43° lunga azione dello Shakhtar con il tiro di Marcos Antonio, il pallone esce non di molto sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con l’Inter avanti per 1-0.

    La ripresa riparte senza cambi. Al 48° ci prova Lautaro Martinez con un pallonetto morbido, Pyatov però non si fa sorprendere e salva. Ci prova anche Lukaku ma il suo tiro esce a lato del palo. Al 62° dormita della difesa di Conte, Junior Moraes libero colpisce di testa ma centra Handanovic. Scampato il pericolo su corner al 64° D’Ambrosio di testa batte Pyatov. Sembra non esserci più partita, l’Inter arriva prima su ogni pallone. Al 74° ennesima palla persa dallo Shakhtar e Lautaro non perdona piazzando la palla nell’angolo basso. Non è ancora finita, la pressione porta ad un’ennesima palla recuperata con Lautaro che serve Lukaku che non può sbagliare. Il belga non ha ancora finito la sua partita, al 84° parte in velocità tiene lontano il difensore e poi batte alle spalle di Pyatov. Finisce così, l’Inter dopo 10 anni torna in una finale europea, stavolta sarà di Europa League contro il temibile Siviglia.

    INTER – SHAKHTAR DONETSK 5-0 (19°, 74° Lautaro Martinez, 64° D’Ambrosio, 78°, 84° Lukaku)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (81° Moses), Barella, Brozovic (85° Sensi), Gagliardini, Young (66° Biraghi); Lukaku (85° Esposito), Lautaro Martinez (81° Eriksen).

    Allenatore: Conte.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Dodò, Kryvstov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio, Stepanenko; Marlos (75° Konoplyanka), Alan Patrick (59° Solomon), Taison; Junior Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Taison (S)