Tag: europa league

  • Mazzarri si affida a Cavani, le formazioni di Aik Solna-Napoli

    Mazzarri si affida a Cavani, le formazioni di Aik Solna-Napoli

    Aik Solna-Napoli delle ore 21.05 sarà un match molto importante per il futuro europeo della squadra di Walter Mazzarri che, in caso di vittoria in terra svedese, potrebbe ottenere con una giornata d’anticipo la matematica qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League se, contemporaneamente, il Dnipro non perderà con il PSV. Tuttavia, nonostante il traguardo possa essere a portata di mano, il mister toscano proseguirà con la sua filosofia che sta portando avanti da inizio stagione, anteponendo il campionato alla competizione europea e, dunque, schierando le seconde linee in Europa League per preservare forze fresche per gli impegni domenicali anche se tale suddivisione non è affatto gradita al tecnico livornese che, da sempre, si riferisce alla squadra nel suo complesso e non ama classificare “titolari e riserve”.

    Questa volta ci sarà, però, una grande eccezione: El Matador Edinson Cavani partirà titolare considerando che è squalificato in campionato per il match di lunedì sera contro il Cagliari e, dunque, Mazzarri gli consegnerà le chiavi dell’attacco nella speranza che possa essere l’uomo in più per centrare la qualificazione. Insieme a Cavani, delle “prime scelte” saranno in campo anche Campagnaro e Aronica mentre la restante parte della squadra verrà composta dalle seconde linee che, finora, in Europa non hanno demeritato, ad eccezione delle trasferte di Eindhoven e Dnipropetrovsk dove il Napoli ha incassato, nel complesso, sei reti ed ottenuto due pesanti sconfitte.

    Archiviate quelle battute d’arresto, per pensare positivo basta riferirsi al risultato della gara d’andata al San Paolo contro l’Aik Solna, quando i partenopei si imposero per 4-0 con una tripletta di Edu Vargas: ricordando quella grande prestazione, mister Walter Mazzarri concederà nuovamente fiducia al cileno, proprio in coppia con Cavani anche perchè Pandev non si è aggregato alla trasferta in terra svedese per problemi alla caviglia, e Lorenzo Insigne non è in perfette condizioni.

    Mazzarri in conferenza alla vigilia di Aik Solna-Napoli
    Mazzarri in conferenza alla vigilia di Aik Solna-Napoli | ©ANDERS WIKLUND/AFP/Getty Images

    Alla vigilia del match, però, Walter Mazzarri ha dimostrato la consueta tenacia e voglia di caricare i suoi, focalizzando l’attenzione sull’importanza della gara e sulla necessità di non sottovalutare gli avversari, a dispetto del risultato d’andata, considerando che gli svedesi stanno attraversano un buon momento della loro stagione ed hanno anche battuto il PSV: “Non faremo calcoli, con l’Aik scenderemo in campo per vincere”. 

    Inoltre, in aggiunta rispetto al tema calcistico di Aik Solna-Napoli, l’attenzione è focalizzata anche sul contesto in cui si svolgerà la gara, considerando i deplorevoli episodi di violenza subiti dai tifosi svedesi che avevano partecipato alla trasferta partenopea in occasione del match d’andata: alla vigilia di Aik Solna-Napoli, infatti, sono apparsi degli inquietanti murales che riportano la scritta “Fuck Napoli, Welcome to Solna”, al quale è seguita un’aggressione nel pieno centro si Stoccolma ai danni di un tifoso napoletano, poi medicato nell’albergo dove alloggia la squadra.

    Le probabili formazioni di Aik Solna-Napoli, gruppo F di Europa League:

    Aik Solna (4-4-2): Turina; Lorentzson, Karlsson, Majstrovic, Johansson; Gustavsson, Borges, Danielsson, Mutumba; Karikari, Banguri. In panchina: Stamatopoulos, Backman, Quaison, Lundberg, Tjernstrom, Lalawele, Goitom.

    Napoli (3-4-1-2): Rosati, Campagnaro, Aronica, Britos; Mesto, Donadel, Inler, Dossena; Dzemaili; Vargas, Cavani. In panchina: De Sanctis, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Hamsik, Insigne.

    A Stoccolma, il direttore di gara sarà il rumeno Ovidiu Alin Hategan.

  • Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Questa sera all’Olimpico di Roma andrà di scena la sfida Lazio-Tottenham, partita valida per la quinta giornata della Fase a Gironi di Europa League. I biancocelesti al momento comandano il Gruppo J con 8 punti in classifica, seguiti proprio dagli inglesi fermi a 6 e in caso di vittoria, i laziali festeggerebbero qualificazione e primo posto con una giornata d’anticipo. La Lazio arriva con il morale alle stelle dopo la vittoria nel derby e il buon punto conquistato a Torino contro la Juventus. Tra gli Spurs invece il clima non è dei migliori, viste le ultime due sconfitte esterne in Premier League nei big match contro Manchester City e Arsenal. Ci si aspetta una gara dai ritmi alti. Entrambe le squadre si giocano la qualificazione alla prossima fase. Appuntamento alle ore 19.

    QUI LAZIO – Petkovic tiene molto all’Europa League e opta per un leggero turn over, tenendo a riposo Andrè Dias e Klose. Altra novità rispetto alla partita di Torino sarà la presenza di Cavanda sulla destra che prenderà il posto di Konko. Per il resto formazione in gran parte confermata con Marchetti tra i pali, difesa a quattro formata da Cavanda e Radu sugli esterni e la coppia Biava-Ciani come centrali. Ledesma avrà il suo compito di regista arretrato. I quattro trequartisti saranno Mauri, Gonzales, Hernanes e Lulic, pronti a supportare il gigante Kozak, che avrà il compito di far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti.

    Vladimir Petkovic
    Petkovic risparmia Klose per la sfida odierna © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI TOTTENHAM – Meno cambi per il tecnico Villas-Boas che schiererà i suoi ragazzi secondo il più classico dei 4-4-2. Pochi dubbi sulla presenza in avanti di Adebayor, che dovendo saltare per squalifica la prossima gara di Premier (a causa dell’espulsione rimediata nel derby contro l’Arsenal) non avrà bisogno di riposo. Al suo fianco è quasi certa la presenza di Defou, giocatore rapido che potrebbe mettere in difficoltà la statica coppia difensiva laziale. Attenzione anche agli esterni Lennon-Bale, velocissimi palla al piede e pronti a scambiarsi spesso la propria posizione. La coppia mediana sarà formata da Sandro e Huddlestone, il primo dovrà darà sostanza e corsa mentre il secondo avrà più compiti da regista. La difesa, rigorosamente a quattro, si schiererà da destra a sinistra con Walker, Dawson (in ballottaggio con Vertonghen), Caulker e Naughton. In porta, il francese Lloris.

    I PERICOLI PER LA LAZIO – Attenzione alla rapidità di Lennon, Bale e Defoe. Questi tre giocatori sono in grado di spaccare in due la partita e daranno più di un problema alla difesa laziale. Per questo motivo, Petkovic avrebbe scelto Cavanda al posto di Konko, con il terzino belga che garantirebbe più velocità rispetto al francese.

    LE COMBINAZIONI – La Lazio ha in mano il proprio destino, infatti in caso di vittoria si assicurerebbe anche il primo posto certo nel Gruppo J con un turno d’anticipo. Si qualificherebbe anche in caso di sconfitta se contemporanea dovesse arrivare la vittoria del Panathinaikos in casa contro il Maribor.

    Classifica attuale: Lazio 8, Tottenham 6, Maribor 4, Panathinaikos 2.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-TOTTENHAM
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Gonzales, Mauri, Hernanes, Lulic; Kozak. Allenatore: Petkovic.
    Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton; Lennon, Sandro, Huddlestone, Bale; Defoe, Adebayor. Allenatore: Villas-Boas.

  • Anzhi-Udinese nulla è ancora definitivamente perduto

    Anzhi-Udinese nulla è ancora definitivamente perduto

    Nulla è ancora definitivamente perduto per l’Udinese che alle ore 18.00 scenderà in campo per affrontare l’Anzhi in un match delicatissimo per il passaggio al prossimo turno di Europa League: in quel di Mosca infatti l’imperativo per i ragazzi di Guidolin è vincere. Il percorso altalenante disputato fino ad oggi dall’Udinese tiene infatti i friulani in ultima posizione a quota 4 punti nel proprio girone preceduti dall’Anzhi che conduce a quota sette, dal Liverpool e dal Young Boys entrambi a quota sei. La partita non sarà di certo una delle più semplici per Di Natale e compagni che dovranno vedersela con la compagine russa di mister Guus Hiddink ma la possibilità di raggiungere l’Anzhi in classifica spingerà i bianconeri a dare il meglio di loro stessi.

    Proprio Guidolin ha spiegato di credere in un possibile passaggio: in caso di vittoria contro l’Anzhi infatti l’Udinese andrebbe a giocarsi la qualificazione alla fase successiva nel match contro il Liverpool che verrà disputata il 4 dicembre al Friuli. Dall’altra parte invece Hiddink ha dichiarato di sentirsi nettamente superiore alle altre squadre del girone: nonostante oggi debba fare a meno degli infortunati Smolov, Diarra, Shatov, il tecnico della squadra russa ha infatti spiegato che non teme minimamente il match contro l’Udinese dove si affiderà al ben noto Samuel Eto’o. Assenze pesanti invece per l’Udinese che dovrà fare a meno di Pinzi, Lazzari, Benatia e Muriel tenuti fuori a causa di qualche acciacco muscolare: nonostante le assenze i friulani voleranno a Mosca per mettere a segno il colpaccio e continuare a sperare.

    Antonio Di Natale e Samuel Eto'o FBL-EUR-C3-UDINESE-ANZHJ MAKHACHKALA
    Antonio Di Natale e Samuel Eto’o © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    A far sorridere l’Udinese è il pareggio conquistato all’andata quando, tra le mura amiche, il solito Totò Di Natale salvò dalla sconfitta i propri compagni mettendo in rete il pallone del pareggio proprio sullo scadere del tempo, replicando al goal di Lacina Traorè che era riuscito a superare un tentennante Padelli tra i pali. Per la partita di oggi però non ci sono possibilità di sbagliare e di concedere agli avversari di farsi avanti e soprattutto di segnare: grinta e determinazione dovranno essere quindi il dodicesimo e tredicesimo compagno di squadra dei friulani.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Anzhi-Udinese alle ore 18.00
    Anzhi (4-2-3-1): Gabulov; Tagirbekov, Joao Carlos, Samba, Zhirkov, Jucilei, Ahmedov; Boussafa, Eto’o, Carcela, Traore. A disposizione: Dzhenetov, Agalarov, Gadzhibekov, Lahiyalov, Gabulov, Logashov, Burmistrov. All.: Hiddink
    Indisponibili: Smolov, Diarra, Shatov.
    Udinese (3-5-2): Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Willians, Badu, Armero; Fabbrini, Di Natale. A disposizione: Padelli, Berra, Faraoni, Heurtaux, Pasquale, Reinthaler, Ranegie. All.: Guidolin
    Indisponibili: Pinzi, Lazzari, Benatia, Muriel.
    Arbitro: Gumienny

  • Ultras Lazio aggrediscono tifosi Tottenham, movente antisemita?

    Ultras Lazio aggrediscono tifosi Tottenham, movente antisemita?

    Notte di barbara violenza nella capitale, dove un gruppo di dieci supporters del Tottenham è stato aggredito all’interno di un pub, “Drunhen Ship”, di Campo de’ fiori da alcuni uomini a volto coperto che, secondo le ricostruzioni effettuate, sarebbero ultras Lazio.

    I tifosi inglesi erano a Roma per seguire la partita della propria squadra impegnata questa sera alle 19 in Europa League contro la Lazio, ma ad accoglierli hanno trovato un vero e proprio raid compiuto dal gruppetto di ultras incappucciati per non farsi riconoscere, che avevano ben pianificato l’organizzazione della loro “missione punitiva”. Alcuni di loro, infatti, ha bloccato le porte del locale, in modo da non consentire che qualcuno potesse entrare o uscire, altri hanno, invece, scagliato la loro furia violenta (e per ora senza un preciso “movente”, ndr) sui malcapitati tifosi del Tottenham, giungendo armati di mazza da baseball, tirapugni, cinghie, coltelli.

    Curva degli Ultras Lazio
    Curva degli Ultras Lazio | ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Dopo aver compiuto il pestaggio, gli aggressori sono fuggiti, mentre i dieci tifosi – di cui nove britannici ed uno statunitense – sono stati trasportati presso gli ospedali della capitale per essere medicati e soccorsi: la maggior parte di loro, fortunatamente, non ha riportato lesioni gravi, tranne uno che è stato ricoverato in “codice rosso” ed è attualmente in prognosi riservata a causa di una coltellata che gli ha lesionato l’arteria aorta.

    La Polizia, per ora, ha fermato alcune persone – tra i 25 ed i 35 anni – che potrebbero rispondere al profilo degli aggressori, e che attualmente si trovano in commissariato per ulteriori indagini, anche se da una prima ricostruzione compiuta dalla Questura, emerge che il “raid” sia stato compiuto per ragioni “razziali”, aggredendo i tifosi del Tottenham per colpire le origini ebraiche del club, considerando che lo stadio degli Spurs – il White Hart Lane – sorge nel quartiere ebraico di Londra, nell’estremità nord della capitale inglese, e fra i supporters della squadra vi sono tradizionalmente molte persone di origine asiatica ed ebraica che, in senso dispregiativo, vengono soprannominati “Yids” – abbreviazione di “Yiddish” che tradotto significa proprio “Giudei” – e che fra i tifosi spesso vengono mostrate bandiere con raffigurata la stella a cinque punte di Davide.

    Se le indagini finora condotte dalla Polizia venissero confermate, dunque, il movente finora solo ipotizzato diverrebbe una certezza: aggressione anti-semita, in connessione con i ben noti ideali di estrema destra di una parte della più accesa tifoseria biancoceleste, più volte multata per cori razzisti e “buu” allo stadio.

    Da sottolineare, inoltre, il precedente che riguarda il match di andata nel girone di Europa League, disputatosi nel mese di Settembre a Londra, si erano alcuni ultras laziali al seguito della squadra si erano “messi in mostra” con insulti razziali ai danni dei giocatori di colore del Tottenham, quali Lennon e Defoe, tanto il quotidiano inglese Daily Mail aveva rimarcato l’episodio con un titolo ad effetto, giocando con il nome dello stadio degli Spurs e ribattezzandolo “White Hart Shame”, adoperando proprio il termine “shame” per esprimere la vergogna per quanto accaduto.

    Dopo il precedente in terra inglese, dunque, il “ritorno” romano ha evidenziato ancor di più quel sentimento di “shame” nei confronti dell’odio e della violenza razziale: riguarda una minoranza, ma si tratta comunque di un episodio che squalifica notevolmente l’immagine del calcio italiano in Europa.

  • Partizan – Inter 1 a 3, Palacio e Guarin per la decima vittoria

    Partizan – Inter 1 a 3, Palacio e Guarin per la decima vittoria

    Continua la marcia trionfale dell’Inter targata Stramaccioni. La trasferta di Europa League in quel di Belgrado contro il Partizan è archiviata con un secco 3 a 1, raggiungendo il record storico di 10 vittorie consecutive esterne, e con una qualificazione con due turni di anticipo. Situazione ideale che permetterà a Stramaccioni di concentrare tutte le energie necessarie della sua rosa sul campionato, continuando la rincorsa alla Juventus ora più vicina. Nonostante il risultato tondo, l’Inter ha sofferto più del dovuto nel primo tempo, e in qualche occasione nella ripresa, salvandosi solo grazie a una prestazione straordinaria di un Handanovic sempre più leader tra i pali. Da segnalare l’ottima vena realizzativa di Palacio, già a quota 8 gol con la maglia nerazzurra.

    LA PARTITA

    Qualche novità rispetto alle previsioni per Stramaccioni, che sceglie un 4-5-1 , con il ritorno della difesa a quattro e un robusto e folto centrocampo con Cambiasso in mediana. Davanti unica punta Marko Livaja, con Palacio e Cassano a riposo.

    Rodrigo Palacio © ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images
    La partita stenta a decollare all’inizio, con l’undici nerazzurro che sembra tenere bene il campo, ma senza essere troppo pericoloso davanti. Marko Livaja sembra essere fin troppo isolato davanti, senza riuscire a reggere da solo il peso dell’attacco. Le uniche conclusioni dalle parti di Petrovic arrivano dalla lontanissima distanza, con le bordate di Guarin. Ma è proprio il Partizan a sfiorare per due volte il gol del vantaggio: entrambe le occasioni capitano alla mezz’ora sulla testa di Ivanov che si vede negare la gioia del gol da due veri e propri miracoli di Handanovic in versione Spiderman. Il primo tempo termina senza regalare emozioni, con le due squadre più attente a non scoprirsi che a cercare i varchi giusti nelle difese avversarie.

    Inizia la ripresa e Stramaccioni schiera un’Inter più offensiva, disegnando un 4-1-4-1 togliendo Nagatomo e inserendo Palacio. L’occasione della vita capita a Miljkovic che a tu per tu con Handanovic si divora un gol clamoroso, crossando e facendo rischiare l’autogol a Juan Jesus. L’Inter si sveglia e grazie a un’invenzione di Guarin nel momento più inaspettato trova la rete dell’1 a 0: il colombiano si libera della marcatura dei difensori del Partizan servendo il pallone a Palacio che di petto appoggia facile in rete. Nonostante il vantaggio l’Inter continua a rischiare moltissimo, soprattutto su un gran tiro di Scepovic neutralizzato dal solito Handanovic in forma strepitosa. L’Inter formato europeo è davvero cinica e spietata, soffre ma risulta vincente: alla mezz’ora su un’azione di ripartenza, Guarin verticalizza con precisione chirurgica per Palacio, con l’argentino che da solo davanti al portiere serbo è davvero implacabile, gonfiando la rete e timbrando la sua doppietta personale. Non bastasse la squadra di Stramaccioni a cinque dal termine trova la rete del 3 a 0 grazie a un’invenzione di Cassano (subentrato al posto di Livaja) che regala l’assist vincente per Guarin, che in area batte Petrovic con un rasoterra. Spazio negli ultimi spiccioli di partita per il gol della bandiera confezionato da Tomic, su assist di Miljkovic dimenticato da Jonathan. La partita termina, regalando la qualificazione anticipata e il record di vittorie esterne per Stramaccioni.

    PAGELLE PARTIZAN INTER

    Medo 4,5 Assolutamente né carne né pesce. Non fa mai il suo lavoro e sul primo gol nerazzurro perde totalmente la marcatura su Guarin. Il suo tecnico si sarà pentito realmente di avergli dato fiducia

    Miljkovic 5,5 Mezzo voto in più per l’assist per Tomovic. Si divora un gol incredibile sullo 0 a 0, sparando su Juan Jesus.

    Tomic 6 Ha l’onore di figurare sul tabellino dei marcatori riuscendo a battere un Handanovic che sembrava davvero impenetrabile.

    Markovic 5 Tanta corsa, ma in fin dei conti tanto fumo e niente arrosto.

    Handanovic 8 Chiamatelo Samir Spiderman Handanovic. Stasera mette il lucchetto alla porta e decide di tenere inviolata la sua rete con dei voli da far invidia perfino ad Icaro. Incolpevole nel finale. Non gli si può chiedere di più. Idolo.

    Guarin 7,5 Il giocatore che si era visto all’inizio della stagione è ritrovato completamente. Il gol propiziato contro la Juventus era più che un segnale. Stasera due assist bellissimi e un gol da attaccante di razza. Che vuoi di più dalla vita?

    Palacio 8 Il giocatore che fa la differenza. Entra nella ripresa e cambia il volto della partita, realizzando una doppietta pesantissima. Voto 8 come le sue reti in nerazzurro.

    PARTIZAN BELGRADO: Petrovic 5,5; Miljkovic 5,5, Ostojic 5, Ivanov 5,5, Lazevski 5; Medo 4,5 (55’ M. Scepovic 5), Smiljanic 5; L. Markovic 5,5, Ilic 5,5 (29’ Jojic 5,5), Tomic 6; S. Scepovic 5 (69’ Mitrovic 5,5).

    INTER Handanovic 8, Juan Jesus 7, Jonathan 5,5, Silvestre 6, Pereira 6,5, Cambiasso 6,5, Guarin 7,5, Mudingayi sv (Gargano 6), Zanetti 6, Nagatomo 6 (Palacio 8), Livaja 6,(Cassano 6,5)

    Video Gol e Highlights Partizan Inter

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  • Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Dopo la batosta incassata a Catania, Vladimir Petkovic aveva catechizzato i suoi: imperativo vincere. Con la testa già alla Roma, la sfida di domenica prossima, la Lazio ha stracciato il modesto Panathinaikos per 3-0. Con uno sforzo al minimo sindacale. Due volte Kozak e Floccari liquidano la pratica greca ipotecando il passaggio al prossimo turno di Europa League.

    Indovina chi invito a cena – In ottica derby il tecnico dei biancocelesti mette pesantemente mano alla formazione anti – Pana, sostituendo dieci undicesimi rispetto alla gara col Catania. La sorpresa è il ritorno di Zarate dal 1′, che fa prove di rilancio. Tra i pali torna Marchetti, protetto dai centrali Ciani – Cana, mentre Scaloni e Radu si posizionano sugli esterni. In mediana Ledesma detta il canovaccio tattico, affiancato da Onazi e Gonzalez. Floccari e Kozak terminali offensivi. Il Panathinaikos paga lo scotto di cinque indisponibili, per il resto la squadra schierata da Ferreira è la titolare.

    Kozak festeggia il gol | © Paolo Bruno/Getty Images

    Estasi Kozak –  La Lazio ci mette qualche minuto ad ingranare. Un paio di scaramucce in fase di studio, un discreto rischio al 20′ procurato da Tochè (provvidenziale Radu), poi è monologo biancoceleste. Perché al 24′ e al 40′ Kozak prima spezza gli equilibri, poi firma il raddoppio che chiude un match tutto in discesa. Alla fine sarà il migliore in campo. In ogni caso è grasso che cola: gestire già a fine primo tempo una gara che precede il derby è tanta roba.

    Chiude Floccari – Il secondo tempo è materiale per amanti dei numeri. Perché lo spettacolo è un’altra cosa, e i greci fanno una comparsata che giustifica l’ultimo posto nel girone di Europa League. Al 14′ Floccari firma il tris, in torsione su una punizione tesa di Zarate, chiudendo definitivamente le ostilità. Nonostante il vantaggio rassicurante, la Lazio continua a macinare gioco. Poi c’è spazio anche per Hernanes e Klose. Messaggi neanche troppo velati ai cugini giallorossi. Il brasiliano ha recuperato dall’infortunio. Domenica sarà in campo.

    LAZIO-PANATHINAIKOS 3-0 (primo tempo 2-0)

    MARCATORI: 22’pt e 40′ pt Kozak; 13′ st Floccari.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Scaloni, Cana, Ciani, Radu; Gonzalez (23’st Hernanes), Ledesma (35’st Lulic), Onazi; Zarate; Floccari, Kozak (31’st Klose). In panchina: Bizzarri, Biava, Mauri, Candreva. Allenatore: Petkovic.

    PANATHINAIKOS (4-3-3): Karnezis; Seitaridis, Vyntra, Velazquez, Spiropoulos; Vitolo; Christodoupoulos, Zeca (33’st Lagos), Chouchoumis (14’st Mavrias), Owusu-Abeyie; Tochè (23’pt Petropoulos). In panchina: Kapino, Triantafyllopoulos, Fourlanos, Barbarouses. Allenatore: Ferreira.

    ARBITRO: Schörgenhofer (Aut).

     

  • Poker Cavani salva i partenopei: Napoli-Dnipro finisce 4-2

    Poker Cavani salva i partenopei: Napoli-Dnipro finisce 4-2

    Il Napoli supera il Dnipro nella quarta gara del girone con un 4-2 finale ma il merito è in  gran parte del solito Cavani: nonostante le dichiarazioni pre gara di Mazzarri, con le quali il tecnico dei partenopei aveva spiegato di non essere “Cavani dipendente”, ancora una volta gli azzurri devono ringraziare l’uruguaiano per questa vittoria in quanto tutti i goal della serata sono targati “El Matador”. Un poker che regala tre punti davvero importanti al Napoli non solo per la classifica nel girone di Europa League ma anche per l’umore dell’intero club.

    Non bastasse, il Dnipro era primo in classifica senza mai aver subito una sconfitto, quindi la vittoria ottenuta ha regalato al Napoli una speranza in più: la gara si apre con i napoletani decisi a mettere in chiaro da subito chi comanda al San Paolo e dopo soli 7′ di gioco arriva l’1-0 grazie al goal di Cavani che sfrutta l’ottima giocata messa in piedi da Inler e Dzemaili. Il buon gioco dei partenopei dura per 20′ con tante occasioni per raddoppiare nel giro di un quarto di gara, ma poi a farla da padrona è il Dnipro che ritrova il coraggio e comincia a macinare dell’ottimo gioco: al 33′ del primo tempo arriva così il pareggio grazie alla rete di Fedetskiy che raccoglie la palla al balzo su un calcio d’angolo e costringe il Napoli a ripartire da zero al fischio che manda tutti negli spogliatoi.

    Edinson Cavani SSC Napoli v FC Dnipro Dnipropetrovsk - UEFA Europa League
    Edinson Cavani © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nella ripresa le cose si mettono male per i napoletani che al 53′ di gioco si trovano in svantaggio causa il goal di Zozulya che costringe Rosati a raccogliere la palla dalla rete per la seconda volta dall’inizio del match: non tutto però è perduto in quanto Mazzarri riesce a dare una svolta all’incontro inserendo Insigne ed Hamsik che danno all’undici azzurro maggiore sicurezza  Le occasioni per pareggiare i conti sono tante ma bisogna aspettare il 32′ della ripresa per assistere ad una fantastica punizione dai 25 metri firmata Cavani. Da qui in poi in campo si vede solamente il Napoli che, secondo dopo secondo, si rende padrone del rettangolo di gioco: su calcio d’angolo a toccare il pallone sono sia Insigne che Hamsik ma questa serata è solamente del Matador che insacca la rete per la terza volta e fa esplodere tutti i tifosi presenti al San Paolo.

    Il 3-2 può bastare per una vittoria ma il Napoli non si accontenta e continua ad avanzare verso l’area avversaria per il colpo del ko definitivo: ecco quindi che Hamsik passa involontariamente all’uruguaiano dai piedi d’oro che chiude così il match con il 4-2 finale, riaprendo del tutto le possibilità di passare al turno successivo.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE:

    Napoli-Dnipro 4-2 (p.t. 1-1)
    Marcatori: 33′ Fedetskiy (D), 8′ st 53′ Zozulya (D), 7′ pt, 32′, 43′, 48′ st Cavani (N)
    Napoli (3-4-1-2): Rosati 5.5; Fernandez 6, Aronica 5 (32′ st Pandev), Britos 5.5; Mesto 6, Donadel 5 (10′ st Hamsik 6.5), Inler 6, Dossena 6; Dzemaili 6; Cavani 9, Vargas 5 (11′ st Insigne 6). A disposizione: De Sanctis, Campagnaro, Behrami, Maggio. Allenatore: Walter Mazzarri
    Dnipro (4-2-3-1): Lastuvka 6; Mandziuk 5.5, Mazuch 5, Odibe 5.5, Denisov 6; Rotan 6, Kankava 5.5; Fedetskiy 6 (41′ st Matheus), Aliyev 5.5 (11′ st Giuliano 5), Konoplyanka 6.5 (36′ st Cheberyachko); Zozulya 6. A disposizione: Shelikhov, Kravchenko, Seleznyov, Olinik. Allenatore: Juande Ramos
    Arbitro: Alon Yefet
    Ammoniti: Aliyev, Konoplyanka, Rotan, Mandziuk (D), Inler (N)

    IL VIDEO DI NAPOLI-DNIPRO:

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  • Lo Young Boys espugna anche il Friuli, l’Udinese saluta l’Europa?

    Lo Young Boys espugna anche il Friuli, l’Udinese saluta l’Europa?

    Addio Europa League? Brutta sconfitta per i friulani che replicano la prova opaca di due settimane fa in Svizzera e rischiano di salutare prematuramente l’Europa. Udinese-Young Boys finisce 2-3 e vede protagonisti da una parte il solito Bobadilla, diventato un incubo per la difesa bianconera, e dall’altra Di Natale che colpisce una traversa, sbaglia un rigore e realizza il gol del momentaneo 1-1. I ragazzi di Guidolin dovranno compiere un autentico miracolo sportivo se vogliono qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. Infatti, al momento, dopo quattro partite, si ritrovano in ultima posizione con 4 punti, con la coppia Anzhi-Young Boys a 6 punti e il Liverpool che guida il Gruppo A con 7 punti.

    LA PARTITA – Brutto match per l’Udinese. Subisce il gioco degli svizzeri che fin dalle prime battute sembrano più in palla e soprattutto più freschi (a causa di un calendario più agevole che ha visto lo Young Boys giocare solo una partita in campionato in due settimane, contro le tre giocate dai bianconeri). Bobadilla porta in vantaggio la propria squadra con una punizione che inganna Brkic sul proprio palo. Il pareggio friulano potrebbe arrivare allo scadere del primo tempo, ma Di Natale sbaglia un calcio di rigore, o meglio, l’estremo difensore svizzero Wolfli neutralizza il tiro dal dischetto del numero 10 napoletano che si rifarà ad inizio ripresa, approfittando proprio di un errore clamoroso del portiere ospite. Successivamente arriva la mazzata degli svizzeri, che nel giro di otto minuti portano il risultato sul 3-1 a proprio favore con le reti di Farnerud e Nuzzolo. A nulla serve la rete di Fabbriniall’83’ che fissa il risultato sul 3-2 per lo Young Boys.

    Udinese
    Di Natale e compagni sconsolati, ringraziano il pubblico del Friuli © Dino Panato/Getty Images

    ADDIO EUROPA – La matematica tiene ancora in gioco l’Udinese, ma dopo aver perso sei punti contro la squadra più debole (sulla carta) del girone, sembra quasi impossibile riuscire a passare il girone. L’impresa compiuta ad Anfield, svanisce con questa doppia sconfitta contro lo Young Boys. Ora i ragazzi di Guidolin dovranno giocare a Mosca contro l’Anzhi e per l’ultima partita del Gruppo A, ospiteranno il Liverpool al Friuli. Adesso spetta a Di Natale e compagni, compiere l’ennesimo miracolo sportivo.

    UDINESE-YOUNG BOYS, LE PAGELLE

    Di Natale 7: sbaglia un rigore alla fine del primo tempo, segna ad inizio ripresa e mette in crisi la difesa svizzera più volte. Non sarà il Totò visto l’anno scorso, ma l’Udinese deve fare affidamento sul suo capitano.
    Danilo 6.5: classica prestazione di grande sostanza del centrale difensivo brasiliano. Imposta, chiude e tiene a galla la difesa bianconera. Giocatore da grandi palcoscenici.
    Willians 5: probabilmente il “pitbull” non è mai arrivato a Udine. Guidolin continua a dargli fiducia in Europa, ma il mediano made in Brasile continua a sfornare prestazione insufficienti. Deve ancora adattarsi alla mentalità del calcio italiano.
    Bobadilla 7: Pozzo probabilmente starà pensando di strappare un assegno e portarselo in Friuli. Due partite, quattro gol. Ha segnato in tutti i modi. Oltre alla rete, grande sostanza e personalità li davanti. Classe ’87, perché non acquistarlo?
    Zarate 7: rapidità, dribbling secco e tanta corsa. L’ala dello Young Boys mette in difficoltà gli esterni friulani che non sono riusciti a fermarlo. Da una sua azione personale arriva il gol del 1-3.
    Wolfli 6.5: croce e delizia. Para un rigore a Di Natale, regala il gol del momentaneo 1-1 all’Udinese e salva sul finale il possibile 3-3 togliendo la palla dall’incrocio dei pali su girata di Ranegie.

    TABELLINO UDINESE-YOUNG BOYS 1-3
    Udinese (3-5-2): Brkic 6; Coda 6, Danilo 6.5, Domizzi 6.5; Basta 6, Pereyra 5.5 (63′ Faraoni 6.5), Willians 5 (53′ Fabbrini 6.5), Lazzari 6.5, Armero 6; Di Natale 7, Ranegie 5.5.
    Young Boys (4-2-3-1): Wolfli 6.5; Sutter 6.5, Nef 6, Veskovac 6.5, Raimondi 6; Zverotic 6.5, Schneuwly 6 (74′ Douba 6i); Zarate 7 (81′ Gonzalez 6), Farnerud 7, Nuzzolo 6.5; Bobadilla 7 (88′ Frey sv).
    Marcatori: 27′ Bobadilla (Y), 47′ Di Natale (U), 65′ Farnerud (Y), 73′ Nuzzolo (Y), 83′ Fabbrini (U)

    Gol di Bobadilla
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  • Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Partizan-Inter Palacio, Silvestre e la difesa a 4

    Esaurito l’entusiasmo per il successo allo Juventus Stadium, Stramaccioni e l’Inter cercheranno di chiudere già stasera contro il Partizan di Belgrado la pratica qualificazione Europa League. Vincere stasera, garantirebbe ai nerazzurri un pensiero in meno per il giovedì sino a Febbraio, consentendo quindi al tecnico e alla sua rosa di gestire e indirizzare le forze sin da subito sul campionato. Nel mirino oltre alla qualificazione anticipata c’è anche la ‘statistica’, ovvero provare a centrare il decimo successo consecutivo in trasferta, che vorrebbe dire entrare di fatto con un record assoluto nella storia dei colori nerazzurri per un ‘neofita’ come Stramaccioni. Se sino a poco tempo fa i paragoni con un mostro sacro come Mourinho, potevano rasentare l’eresia, oggi l’accostamento tra i due tecnici, sembra meno utopico e fantascientifico. Lo stesso tecnico interista ha cercato di calmare i suoi e l’ambiente nerazzurro, sin troppo avanti con l’entusiasmo, spiegando come dopo la Juventus, l’unico bianconero a cui pensare sia quello del Partizan!

    Matias Silvestre © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Le note dolenti arrivano da un’infermeria sempre più affollata. Infatti questa sera, l’attesa più grande, riguarda principalmente, su come Stramaccioni schiererà la sua Inter sempre più cameleontica. Indisponibili i due titolarissimi centrali difensivi Ranocchia e Samuel, con Chivu ancora fermo ai box, scatta l’ora X di Matias Silvestre, chiamato alla prova del riscatto dopo un inizio di stagione deludente e nell’anonimato totale. Oscurato dalla crescita esponenziale di Juan Jesus, l’argentino stasera dovrebbe scendere in campo proprio a fianco del giovane brasiliano, riproponendo una linea a quattro dietro, con Jonathan e Pereira sugli esterni. Oppure se il tecnico nerazzurro non concederà un turno di riposo a Cambiasso è molto probabile che il centrocampista argentino giochi centrale, con la classica linea a tre uomini, supportato da Juan Jesus e Silvestre. In mediana spazio a Guarin, Mudingayi, con Nagatomo e Zanetti esterni. Davanti ballottaggio tra Cassano e Palacio, con l’unica certezza di vedere dal primo minuto Marko Livajasempre presente nella competizione europea e con già due gol all’attivo. A riposo in panchina rimarranno il Principe Milito, Gargano e le nuove leve della Primavera nerazzurra.

    Dall’altro lato i padroni di casa, forti del pubblico caloroso presente allo stadio di Belgrado, cercheranno di interrompere il filotto di vittorie consecutive nerazzurre. Il tecnico Vermezovic è consapevole (soprattutto dopo il 3 a 1 rifilato dall’Inter in casa dei campioni d’Italia) della forza e del momento favorevole dei nerazzurri, ed è per questo motivo che sembra aver preparato un match con l’obiettivo di attaccare per tutti i 90 minuti la squadra di Stramaccioni. Nella scelta del modulo il Partizan dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1, utilizzando una linea difensiva a quattro con Miljkovic, Ostojic, Ivanov e Volkov, e sfruttando la doppia copertura in mediana di Medo e Smiljanic. Più avanzati e sugli esterni agiranno Tomic e il giovane talento Markovic, sul quale in chiave mercato, l’Inter sembra aver messo gli occhi già da tempo. Concludono l’undici titolare Ilic subito dietro l’unica punta Scepovic.

    PROBABILI FORMAZIONI PARTIZAN-INTER :

    PARTIZAN (4-2-3-1): Petrovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smiljanic; Tomic, S. Ilic, L. Markovic; Mitrovic. A disp. Ilic, S. Scepovic, Sretenovic, Lazevski, S. Markovic, Jojic, M. Scepovic. All. Vermezovic

    INTER (4-4-2): Handanovic; Jonathan, Silvestre, Juan Jesus, Pereira, Obi, Mudingayi, Guarin, Nagatomo; Livaja, Palacio. A disp. Belec, Pasa, Zanetti, Benassi, Cassano, Gargano, Milito. All. Stramaccioni.

  • Napoli-Dnipro: Mazzarri si affida a Britos-Inler-Cavani

    Napoli-Dnipro: Mazzarri si affida a Britos-Inler-Cavani

    I ragazzi di Walter Mazzarri tornano in campo e questa volta lo fanno per affrontare il turno di Europa League che vede impegnato il Napoli contro la formazione ucraina del Dnipro: all’andata i partenopei sono stati sconfitti con un pesante 3-1 dove si salvò dall’insufficienza solamente Cavani. Questa sera c’è dunque voglia di rivincita e soprattutto gli azzurri sono alla ricerca del riscatto sia per i punti che per l’umore: la mancanza di vittoria comincia a farsi sentire e le due sconfitte su tre partite nella competizione europea non fan di certo presagire qualcosa di buono anche se non è ancora stata persa definitivamente la qualificazione.

    Per Napoli-Dnipro il tecnico della squadra campana ha quindi in mente qualcosa che sia in grado di scuotere l’intera formazione: dal primo minuto saranno infatti in campo Britos, Inler e Cavani, tre titolari DOC che sapranno dare di certo sicurezza e positività agli altri otto giocatori che scenderanno in campo. Nonostante Mazzarri abbia voluto precisare di non essere “Cavani dipendenti”è inutile negare che la presenza in campo de El Matador ha sempre dato i suoi frutti e che il Napoli spesso cambia faccia se lui manca.

    Edinson Cavani FBL-EUR-C1-DNIPRO-NAPOLI
    Edinson Cavani © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Nonostante i recenti risultati comunque l’aria che si respira a Napoli è positiva: i giocatori hanno rilasciato dichiarazioni molto importanti dove hanno specificato di essere fiduciosi e di credere fortemente nella qualificazione al prossimo turno. Lo stesso tecnico azzurro ha spiegato che tutte le squadre hanno dei cali e che spesso “gira male” ma che stanno lavorando intensamente per tornare a vincere e a regalare un bel gioco a tutti i tifosi. Quel che è certo è che stasera, il match contro il Dnipro non sarà una passeggiata: la squadra di Ramos è in ottima forma e lo ha dimostrato anche nella partita di campionato di domenica dove ha superato con un 2-0 il Metalist.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Napoli-Dnipro alle ore 19.00 presso lo Stadio San Paolo di Napoli
    Napoli (3-5-2): Rosati; Campagnaro, Fernandez, Aronica; Mesto, Donadel, Inler, Dzemaili, Dossena; Insigne, Cavani. A disposizione: De Sanctis, Britos, Cannavaro, Berhami, Hamsik, Pandev, Vargas. All.: Mazzarri
    Dnipro (4-4-2): Lastuvka; Manzyuk, Cheberyachko, Mazuch, Strinic; Rotan, Giuliano, Fedetskiy, Matheus; Seleznyov, Zozulya. A disposizione: Shelikov, Denisov, Kravchenko, Kankava, Odibe, Aliyev, Kalinic. All.: Ramos
    Arbitro: Alon Yefet