Tag: europa league

  • Il Totthenam asfalta l’Inter: 3-0 a Londra. Qualificazione compromessa

    Il Totthenam asfalta l’Inter: 3-0 a Londra. Qualificazione compromessa

    Un’Inter davvero brutta da vedere subisce una pesante sconfitta al White Hart Lane di Londra. Il Totthenam passeggia davanti ai propri tifosi e infligge un sonoro 3-0 alla squadra di un Andrea Stramaccioni sempre più in confusione come i suoi giocatori. La qualificazione al turno successivo adesso è davvero compromessa perchè i nerazzurri per riuscire a ribaltare questo punteggio dovranno sconfiggere la prossima settimana a San Siro il Totthenam con quattro gol di scarto. Impresa non impossibile ma quasi. Soprattutto se si guarda questa partita d’andata dove l’Inter ha giocato malissimo in ogni reparto, mostrando lacune individuali e collettive. La difesa è stata fatta a fette dai velocissimi giocatori del Totthenam, il centrocampo schiacciato dalla pressione inglese: l’attacco non pervenuto. L’infortunio di Milito ha davvero messo in ginocchio l’Inter incapace di creare e di segnare. Cassano, convocato dopo l’esclusione con lite di Catania, va a sprazzi ma il più delle volte gioca a nascondino con i possenti difensori inglesi. L’unico a salvarsi fra i nerazzurri è il solito Handanovic che in più di un’occasione ha salvato i suoi dal tracollo. Davanti c’era il Totthenam, signora squadra, ma così è veramente troppo. Una batosta che influirà anche sul morale e sulla testa dei giocatori. Giocarsela nella gara di ritorno sarà un’impresa stoica. Passiamo però all’analisi della sfida.

    Tottenham-Inter | © Richard Heathcote/Getty Images
    Tottenham-Inter | © Richard Heathcote/Getty Images

    SOLO SPURS – In campo c’è stata una sola squadra: il Totthenam. Dispiace dirlo ma la squadra di Stramaccioni non ha fatto quasi niente. A dire il vero ha avuto due occasioni nitidissime ma le ha incredibilmente sprecate. Andiamo però con ordine. Gli Spurs partono subito a razzo e dopo pochi minuti si portano in vantaggio con il solito Bale, abile a staccare di testa anticipando la difesa nerazzurra. Poco dopo è Sigurdsson a raddoppiare con un tap in vincente a pochi passi da Handanovic. Il punto esclamativo arriva nella ripresa con un altro colpo di testa, questa volta di Vertonghen. Inter ko e incapace di reagire. Nel primo tempo la partita poteva essere riaperta da Alvarez, lanciato da Cassano verso la porta avversaria, ma il giocatore arrivato a tu per tu con l’estremo difensore ha calciato sul fondo. L’altra grande occasione arriva nella ripresa ed è Palacio a spedire addosso al portiere. Sarebbe stato un gol inutile ai fini del risultato ma utilissimo in vista di un ritorno più abbordabile. Così non è stato e l’Inter adesso dovrà scalare l’Everest.

  • Europa League, la Lazio sbanca Stoccarda

    Europa League, la Lazio sbanca Stoccarda

     Risollevatasi dai torpori e dai torti arbitrali subiti a San Siro al cospetto di un Milan travolgente ed arrogante, la Lazio si riprende la sua dimensione europea e sbanca senza diritto di replica per gli avvaersari il Mercedes Benz Arena di Stoccarda. Nonostante il turnover imposto da Vlado Petkovic e dalla circostanze, i biancocelesti hanno avuto ragione di un avversario in evdiente difficoltà in Bundesliga, ma decisamente competitivo in ambito internazionale. Lo stesso allenatore serbo ci ha tenuto a sottolineare la grande prova dei suoi e non la presunta o pressochè inconsistenza degli avversari. Nessun timore riverenziale per una Lazio che a Stoccarda ha imposto le proprie idee di gioco e dato una volta di più credito ad un organico importante, costruito senza fare follie sul mercato, ma estremamente ricco di spunti di talento, un serbatoio quasi inesauribile di validi uomini di scorta.

    Stoccarda-Lazio Europa Leeague | © THOMAS KIENZLE/AFP/Getty Images
    Stoccarda-Lazio Europa Leeague | © THOMAS KIENZLE/AFP/Getty Images

    Non è un caso, dunque, che il successo esterno in terra teutonica sia stato propriziato da due gregari di lusso della formazione di Petkovic, entrambi un po’ ai margini della buona stagione dei biancocelesti, ma poi trovati pronti al momento opportuno. Dopo la solita magnifica parata di Marchetti, infatti, il confronto è stato sblooccato da un’intuizione di Ederson, il brasiliano di grandi doti tecniche, che però ha trovato poco spazio fino a questo punto della stagione dei capitolini. Ancora più strabiliante e significativo il secondo sigillo dei laziali che porta lafirma del giovane nigeriano classe ’92 Oygeni Onazi, che all’inizio della ripresa cavalca dal centrocampo fino alla’area di rigore avversaria con una falcata esuberante ed inarrestabile, che piega definitivamente le velleità dei padroni di casa. Onazi, centrocampista di indubbie prospettive e dalla muscolatura devastante, ha debutato nella scorsa stagione in Serie A quasi in punta di piedi, ma vanta già dei numeri importanti come la recente affermazione nella Coppa d’Africa alla guida della sua Nigeria. Crediamo che anche in questo caso Claudio Lotito ci abbia visto giusto e consapevole di lanciare in orbita un altro giovane dalle enormi qualità.

    La Lazio dunque ipoteca il passaggio ai quarti, anche se ci sarà ancora da soffrire nel retour-match che si giocherà peraltro dinanzi a splati vuoti per la squalifica impostagli dall’UEFA dopo i saluti poco romani rivolti da uno sparuto gruppo di suoi sotenitori a quelli del Borussia Moenchengladbach. Rimane questa purtroppo l’unica nota negativa di una Lazio europea, che stupisce e che sogna legittimi quarti di nobiltà in un’Europa Legaue da non disprezzare e sottovalutare.

  • Euroavversarie, lo Stoccarda la Lazio e le italiane

    In più occasioni lo Stoccarda ha incrociato i propri destini europei con formazioni italiane ed il computo dei confronti in verità non è stato proprio benevolo nei confronti dei tedeschi. In una sola circostanza lo Stoccarda, infatti, ha avuto la meglio al cospetto di una squadra italiana. Il risultato di prestigio, ma peraltro anche molto sofferto, risale alla stagione di Coppa UEFA del 1979/80, primo turno, con i teutonici che eliminano il Torino. Lo Stoccarda prevale di misura al Neckarstadion con un’autorete di Danova, ma al Comunale viene raggiunto e poi superato sul 2-0 dai gol di Claudio Sala e Ciccio Graziani. Soltanto nell’ultimo minuto dei supplementari Oelichler realizza il punto dell’1-2 che spiana però la strada per il passaggio del turno alla squadra di Hansi Muller.

    La vera bestia nera del club biancorosso è comunque il Napoli, che in due occasioni ha avuto ragione nei confronti diretti. La più importante senza dubbio quella del 1988/89, quando i due club si ritrovarono nella finale della Coppa UEFA. Il Napoli vinse in un San Paolo strapieno per 2-1 in rimonta. A Gaudino, più napoletano che tedesco, risposero Maradona e Careca. Quindi a Stoccarda finì sul 3-3, in un Neckarstadion gremito maggiormente di sostenitori napoletani che neanche da tedeschi. La Coppa UEFA viaggiò comunque verso la bacheca del Napoli, che la vinse con ampio merito. Quindi, nel 1969/70 il Napoli si aggiudicò anche il doppio confronto nell’allora Coppa delle Fiere. Con un pareggio ad occhiali terminò la gara in Germania, mentre al San Paolo i partenopei la spuntarono con un gol di Virginio Canzi nel finale di gara.

    Alvaro Gonzales festeggia il gol al Borussia | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Alvaro Gonzales festeggia il gol al Borussia | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Un’altra cocente delusione lo Stoccarda la patì nella stagione di Coppa UEFA del 2004/2005 per mano del Parma all’altezza dei sedicesimi di finale. Gli emiliani, infatti, dopo lo 0-0 del Tardini, andarono ad imporsi a Stoccarda per 2-0 dopo i supplementari, superando così in maniera inopinata il turno. Per la squadra allenata da Gedeone Carmignani siglarono i gol di una vittoria epica Marchionni e Pisanu.

    L’ultimo confronto in ordine temporale è della stagione del 2008/2009 in Europa League e nel girone di qualificazione i tedeschi pareggiarono per due volte per 1-1 contro la Sampdoria sia in casa che a Marassi. Pareggi sufficienti, comunque, per passare ai 32esimi di finale.

  • Euroavversarie, il Tottenham l’Inter e le italiane

    Euroavversarie, il Tottenham l’Inter e le italiane

    Non è la prima volta che l’Inter va a giocare a White Hart Lane, così come abbastanza intenso è il feeling degli spurs nei confronti delle formazioni italiane. Per la settima volta i londinesi in una competizione europea affrontano una squadra del nostro campionato. Anche se i confronti prendono il via dal settembre del 1971, quando gli spurs batterono per due volte il Torino nella finale di Coppa di Lega Italo-Inglese, grazie ai gol di Chivers. Il Tottenham Hotspur, ad ogni modo, vanta una buona tradizione nei confronti del nostro calcio, raccogliendo quasi sempre risultati importanti.

    Nel 1972, infatti, il Tottenham eliminò nella semifinale della Coppa UEFA il Milan. Vittoria di misura a Londra per 2-1 con doppietta di Perryman e quindi decisivo pareggio per 1-1 a San Siro, scaturito dai gol di Mullery e quello inutile di Rivera.

     Gareth Bale
    Gareth Bale | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Poi il Tottenham avrebbe battuto nella doppia finale il Wolverhampton Wanderers, aggiudicandosi la prima edizione in assoluto della Coppa UEFA. Gli spurs poi tornarono ad affrontare un club italiano soltanto nel 2008/2009 nel girone di Europa League, venendo battuti nettamente al Friuli per 2-0 dall’Udinese dai gol di Di Natale e Pepe, ma si qualificarono nonostante quella sconfitta.

     Gli spurs ritornarono, però, ad essere nuovamente indigesti per i colori rossoneri. Infatti, il Tottenham approdò agli ottavi di finale della Champions League, estromettendo a sorpresa proprio il più quotato Milan. Il Tottenham ottenne un risultato decisivo vincendo proprio a San Siro, grazie ad un gol del lungagnone Peter Crouch. Al termine del match poi volarono parole grosse tra Gennarino Gattuso e Joe Jordan, ex-calciatore scozzese proprio del Milan, e passato nell’area tecnica della squadra di Londra. Nella stessa competizione il Tottenham aveva affrontato nel girone della prima fase anche l’Inter, perdendo per 4-3 al Meazza, ma con tre gol di Gareth Bale, e vincendo per nettamente per 3-1 a White Hart Lane.

     Infine l’ultimo doppio confronto si è registrato proprio nella stagione in corso al cospetto della Lazio, contro di cui ne sono scaturiti due pareggi ad occhiali, ma buoni per entrambe le squadre per approdare ai sedicesimi di finale. Le sfide si sono giocate all’insegna del ricordo di Paul Gascoigne, che aveva militato sia nel Tottenham che nella Lazio, e con qualche turbolenza di troppo tra le rispettive tifoserie.

  • Europa League, vandalismo tedesco a Roma

    Europa League, vandalismo tedesco a Roma

    Ancora episodi negativi a margine delle gare di Europa League disputatesi a Roma, dopo la tremenda violenza connessa al raid di Campo de’ Fiori alla vigilia di Lazio-Tottenham con il coinvolgimento di alcuni malcapitati tifosi inglesi feriti gravemente dalla furia delirante di alcuni teppisti romani, si registra la barbarie dei tifosi tedeschi del Borussia Moenchengladbach presenti nella capitale per assistere alla gara tra la loro squadra e la Lazio. I supporters tedeschi si sono, infatti, resi protagonisti di deprecabili comportamenti che hanno provocato danni ai monumenti della città capitolina ed, in particolare, alla celeberrima scalinata di Trinità dei Monti dove hanno “campeggiato” lasciando in terra casse di alcolici, bottiglie vuote, lattine di birra, cartoni vari ed immondizia. Come se non bastasse l’incuria, hanno poi anche provveduto ad imbrattare con una bomboletta di vernice spray alcuni monumenti sempre nei pressi di Piazza di Spagna fra gli sguardi inorriditi dei numerosi turisti presenti.

    Europa League, barbarie tedesche a Roma | © ODD ANDERSEN/Getty Images
    Europa League, barbarie tedesche a Roma | © ODD ANDERSEN/Getty Images

    Inoltre, sempre nel corso del pomeriggio di ieri, a detta di molti commercianti della capitale, sembrava di esser tornati indietro nel tempo, ai tempi dell’Impero romano che doveva difendersi dalle invasioni delle orde di barbari provenienti dai paesi del nord: diversi gruppi di tifosi tedeschi del Borussia Moenchengladbach, infatti, si aggiravano ubriachi e completamente fuori controllo fin dalle prime ore del mattino per le strade del centro città, creando anche qualche parapiglia e disordine per il quale si è reso necessario ricorrere alle forze dell’ordine, se non altro per invitarli a smettere di bere per evitare conseguenze  peggiori.

    La violenza, però, non ha tardato ad arrivare ed, infatti, nei pressi dello stadio Olimpico poco prima del match di Europa League si è registrato l’episodio di due accoltellamenti di tifosi tedeschi che sono poi stati trasportati al Policlinico Gemelli per essere ricoverati, anche se le loro condizioni non si sono rivelate gravi. In merito ha parlato il presidente Claudio Lotito che ha minimizzato l’episodio e ha precisato che, prima di dare giudizi affrettati ed attribuirne la responsabilità ai tifosi della Lazio, è bene comprendere chi siano i responsabili.

  • L’Inter stende il Cluj 3-0, Guarin avvisa il Milan

    L’Inter stende il Cluj 3-0, Guarin avvisa il Milan

    L’Inter torna dalla Transilvania con il sorriso sulle labbra, rifilando un secco 3-0 ai padroni di casa del Cluj, attuando inoltre un turn over “light” in vista del derby di domenica sera. Mancava da troppo tempo la vittoria fuori dalla mura casalinghe di San Siro, e ci volevano le giocate di Cassano e Alvarez per ritrovare quella qualità in mezzo al campo smarrita negli ultimi match. Certamente il Milan non è il Cluj (e la sfida con il Barcellona dimostra come i rossoneri in questo momento non siano inferiori a nessuno), ma Stramaccioni può comunque tornare a sorridere dopo le pesantissime critiche post Fiorentina. Sbrigata la pratica Europa League, con il tabellone che regala un gran big match negli ottavi, con Tottenham-Inter, rimangono un paio di giorni per studiare le mosse giuste per provare a giocarsi il derby alla pari. Cassano, Palacio, Guarin e Alvarez saranno le armi in più di questa Inter. Da segnalare un infortunio di Ranocchia nel finale che lascia un po’ tutto l’ambiente nerazzurro con il fiato sospeso in vista del derby.

    LA PARTITA

    Stramaccioni sorprende un po’ tutti evitando quel turn over che si poteva prevedere, schierando sia Cassano e sia Palacio dal primo minuto, con Alvarez e Guarin ad agire alle loro spalle. Il Cluj si affida a Maah e Rui Pedro davanti.

    Fredy Guarin © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Fredy Guarin © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nei minuti iniziali la squadra di Stramaccioni mostra ancora una volta quelle insicurezze che si erano palesate nel match contro i viola, subendo un paio di percussioni sulle corsie laterali e rischiando più del dovuto. Così nel buio del gioco nerazzurro ad accendere la luce ci pensa Ricky Alvarez: al 22’ dopo una grande giocata a centrocampo trova una verticalizzazione perfetta per Palacio, che serve a centro area Guarin per il tap in vincente. Il Cluj non reagisce e subisce il contraccolpo del gol fuori casa. Non bastasse ci pensa Felgueiras (il portiere dei padroni di casa) a complicare ulteriormente la partita dei suoi, quando nei minuti finali perde inspiegabilmente un pallone in uscita, facendosi rubare palla da Alvarez che cede l’assist a Guarin per la rete del 2 a 0.

    Nella ripresa, riposo cautelare per Palacio, in vista del derby, al cui posto entra Benassi. Il Cluj è sfortunato in un paio di occasioni quando potrebbe trovare il gol della bandiera, anche grazie a splendide parate di Handanovic (tra cui una di viso, con una pallonata violentissima in faccia). Stramaccioni dosa le forze mandando a riposo anche Alvarez e Guarin disegnando un centrocampo classe ’94 con Kovacic, Benassi e Pasa. A dieci dal termine piove sul bagnato per i padroni di casa, perché Camora viene espulso per fallo da ultimo uomo su Benassi lanciato a rete. Proprio il giovanissimo centrocampista della primavera nerazzurra al 43’ trova la sua prima rete da professionista, ringraziando Cassano per lo splendido assist e allungandosi di punta per battere Felgueiras. Fischio finale e l’Inter tornando a vincere lontano da San siro chiude la pratica Europa League qualificandosi agli ottavi di finale.

    PAGELLE CLUJ-INTER

    Felgueiras 4 Inguardabile. Niente da dire sul primo gol, ma sul 2 a 0 il merito è tutto suo. Si fa sfuggire il pallone dalle mani come nei migliori video di Paperissima story

    Maah 5,5 Corre come un forsennato, cercando di mettere in difficoltà Zanetti. Qualche volta ci riesce, ma non trova mai la percussione vincente.

    Hora 6 Ci prova e in un paio di occasioni sfiora il gol della bandiera. La prima sparando sul viso di Handanovic da due metri, la seconda provando con un tiro da fermo a scavalcare il portiere nerazzurro, colpendo la traversa.

    Alvarez 7,5 Ricky Maravilla fa valere una volta ogni tanto il suo soprannome argentino, meravigliando il pubblico locale con ottime giocate e due assist vincenti. È atteso per una conferma al derby.

    Guarin 7 Doppietta personale senza troppi fronzoli, anche se non è stata la sua miglior partita

    Cassano 7 Inventa e diverte, anche se troppo spesso cammina in campo, forse risparmiandosi per il derby. Geniali gli assist che regala a Benassi.

    Benassi 6,5 Fa espellere un giocatore avversario e realizza il suo primo gol da professionista nei sedicesimi di finale di Europa League. Che vuoi di più dalla vita?

    CLUJ(3-5-2): Felgueiras 4 ; Cadù 5 , Piccolo 5, Rada 5,5 (36′ Kapetanos 5); Ivo Pinto 6 , Muresan (9′ Hora 6 ), Goedemeche 5,5 , Spesi 6 , Camora 4,5 ; Maah 5,5, Rui Pedro 5 ,(71′ Valente 5,5)

    INTER(4-3-1-2): Handanovic 7 ; Zanetti 6 , Ranocchia 6, Juan Jesus 6 , Pereira 6,5 ; Cambiasso 5,5 , Kovacic 5,5 , Guarin 7 (66′ Mbaye 6) ; Alvarez 7,5 (54′ Pasa 6,5); Cassano 7, Palacio 6,5 (46′ Benassi 6,5)

    VIDEO PRIMO GOL DI GUARIN IN CLUJ-INTER

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  • Lazio-Borussia 2-0, Petkovic conquista gli ottavi di Europa League

    Lazio-Borussia 2-0, Petkovic conquista gli ottavi di Europa League

    All’indomani della pesante scoppola patita a Siena, dove la retroguardia allestita da Petkovic è stata disarcionata e messa in evidente difficoltà dall’esuberanza fisica del virgulto Emeghara, la Lazio ritrova i propri standard europei, sbrigando in poco più di mezz’ora la non facile pratica tedesca. I capitolini, dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata, liquidano con un classico ed irreprensibile 2-0 il Borussia Moenchengladbach, esaltando le qualità e la dinamicità del gruppo. Oltretutto la squadra di Petkovic conserva la propria imbattibilità stagionale nelle competizioni continentali. Dal turno preliminare al cospetto del Mura fino alla gara di ieri sera dell’Olimpico contro i tedeschi la Lazio ha ottenuto una striscia di risultati utili consecutivi che si allunga a ben 10 partite.

    Petkovic ha forgiato una squadra nella tattica e nel morale di indubbio spessore, capace di sopperire all’assenza per infortunio di Klose e di Mauri e di ritrovare sempre nuove energie e nuovi stimoli in un organico di assoluto valore, ma allestito in economia in linea con i parametri finanziari attualmente messi a disposizione da Lotito. Nella Lazio si esaltano gregari di lusso che farebbero però la loro parte anche in altre squadre del nostro campionato, scovati in ogni angolo d’Europa se non del mondo.

    Alvaro Gonzales festeggia il gol al Borussia | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Alvaro Gonzales festeggia il gol al Borussia | ©Paolo Bruno/Getty Images

    L’ossatura di questa Lazio porta il nome del ruvido rumeno Stefan Radu, dell’albanese Cana, della dinamicità dell’uruguagio Gonzalez e dello spirito di sacrificio di Floccari e Kozak, capaci di salire alla ribalta con i loro gol ma anche di sacrificarsi in lungo ed in largo su tutto il terreno di gioco. Anche se nella zona nevralgica del campo Petkovic può contare sul fosforo e sulle qualità tecniche di Ledesma, Hernanes e Candreva, giocatori forse un po’ troppo in fretta dimenticati dalle big del campionato.

    La Lazio si affaccia, quindi, in punta di piedi agli ottavi di finale dell’Europa League, dopo aver centrato la finale di Coppa Italia e nel momento in cui rivendica ancora legittime ambizioni in campionato. Petkovic inizia a visionare e studiare i prossimi avversari europei, ancora una volta tedeschi e cioè quelli dello Stoccarda, squadra un tantino in crisi in Bundesliga, ma di sicura esperienza internazionale.

    Oltretutto in un periodo di introiti non proprio esaltanti, Lotito e la sua dirigenza si coccolano e privilegiano quelli messi a disposizione dall’Europa League, che saranno di gran lunga inferiori a quelli elargiti dalla Champions, ma che fanno sempre comodo ed anzi alimentano un bilancio oculato come quello della Lazio. In attesa degli ottavi di finale contro lo Stoccarda la Lazio celebra questo grande risultato. Era dalla stagione del 2002/2003 che i biancocelesti non si allontanavano così tanto in una coppa europea. In quella stagione la squadra di Mancini arrivò fino alla semifinale della Coppa UEFA, eliminato poi dal Porto di un certo Josè Mourinho.

  • Cluj-Inter: Stramaccioni vara la staffetta Cassano-Palacio

    Cluj-Inter: Stramaccioni vara la staffetta Cassano-Palacio

    Con il morale ai minimi storici l’Inter di Stramaccioni cerca nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Cluj, il riscatto che manca dopo la sonora sconfitta esterna contro la Fiorentina. Il tecnico nerazzurro ha nuovamente incassato la fiducia del patron Massimo Moratti, ma secondo le parole dello stesso presidente, l’Inter non può permettersi altre figuracce simili. Mal di trasferta è questa la malattia che ha colpito la banda Stramaccioni, tanto che i numeri parlano da sé: in nove gare lontano da San Siro, l’Inter ha collezionato 8 sconfitte e un pari (1 a 1 contro la Roma), senza considerare le sole sei reti realizzate e le ben ventuno subite. Numeri da incubo. In palio oltre alla qualificazione (con il 2 a 0 dell’andata a garanzia del passaggio del turno)i tifosi e lo stesso Massimo Moratti sono ansiosi di vedere una risposta sul campo, con una prestazione da vera Inter.

    Cluj Inter © Claudio Villa Getty Images Sport
    Cluj Inter © Claudio Villa
    Getty Images Sport
    CLUJ- I padroni di casa sono alla ricerca del colpaccio, sfruttando il fattore casalingo e il mal di trasferta dei nerazzurri, cercheranno di fare una partita assolutamente votata all’attacco. L’allenatore portoghese della formazione romena, ha caricato i suoi credendo di riuscire a fare l’impresa nello stadio di casa. Spazio a un 3-5-2 o a un più tradizionale 4-4-2, con Ivo Pinto, Cadu, Piccolo e Rada. In mediana spazio a Muresan, Godemeche, Sepsi e Hora. Davanti vista l’indisponibilità del centravanti greco Kapetanos, e di Weldon si apre il ballottaggio a due tra due ex italiani come Maah e Bjelanovic, con il primo favorito a vestire una maglia da titolare al fianco di Rui Pedro.

    INTER- Stramaccioni getta un occhio al derby, considerando come dopo ogni turno di Europa League coincida con una disfatta sul suolo italico, si sente odore di turn over. Non in dosi massicce poiché la rosa è decimata dagli infortuni e dagli indisponibili, a cui si aggiunge anche Silvestre che avrebbe dovuto partire dal primo minuto al centro della difesa. Il tecnico interista si affida nuovamente alla linea difensiva a quattro con un modulo ad un’unica punta, un 4-5-1, con la staffetta già programmata con Cassano e Palacio a dividersi un tempo a testa. Nel dettaglio l’undici titolare dovrebbe essere così composto: al centro della difesa torna Chivu, affiancato da Ranocchia con Juan Jesus a riposo forzato; sulle corsie laterali spazio al mai convincente Jonathan con Pereira sul versante opposto. Mentre in mediana dovrebbero esserci grosse sorprese con l’inserimento di Benassi, di Alvarez che si gioca l’ennesima chance, insieme a Kovacic che a Firenze come tutto il resto della squadra non ha certamente brillato. Davanti è certa la staffetta tra Cassano e Palacio, con l’argentino pronto dal primo minuto mentre l’attaccante barese dovrebbe subentrare nella ripresa. Rimane il mistero dell’acquisto del vice Milito, Tommaso Rocchi ancora mai utilizzato con un minutaggio normale dopo l’acquisto nel mercato di gennaio.

    PROBABILI FORMAZIONI CLUJ INTER :

    CLUJ (4-4-2): Felgueiras; Ivo Pinto, Cadu, Piccolo, Rada; Hora, Godemeche, Muresan, Sepsi; Maah, Rui Pedro.

    INTER (4-5-1): Handanovic; Jonathan, Ranocchia, Chivu, Pereira; Zanetti, Kovacic, Benassi, Cambiasso, Alvarez; Palacio.

  • Inter-Cluj, Monchengladbach-Lazio, Napoli-Viktoria Plzen

    Alle 14, sempre da Nyon, ci saranno i sorteggi dei sedicesimi di Europa League. Inter, Napoli e Lazio sperano di arrivare fino in fondo alla finale di Amsterdam. Come per la Champions League, squadre dello stesso Paese non potranno essere sorteggiate insieme. Sorteggio complicato per le italiane, che potrebbero incontrare squadre del calibro di Atletico Madrid, Liverpool, Chelsea, Ajax e Anzhi. Il sorteggio sarà in diretta su Mediaset Premium mentre su Il Pallonaro potrete seguire la diretta live blogging.

    Possibili avversarie INTER: Benfica, Bordeaux, Chelsea, Cluj, Dnipro, Fenerbache, Genk, Hannover, Lione, Liverpool, Metalist, Olympiacos, Steaua, Viktoria Plzen.
    Possibili avversarie NAPOLI: Benfica, Bordeaux, Chelsea, Cluj, Fenerbache, Genk, Hannover, Lione, Liverpool, Metalist, Olympiacos, Rubin Kazan, Steaua, Viktoria Plzen.
    Possibili avversarie LAZIO: Ajax, Anzhi, Atletico Madrid, Basilea, Bate Borisov, Bayer Leverkusen, Borussia Monchengladbach, Dinamo Kiev, Levante, Newcastle, Sparta Praga, Stoccarda, Zenit.

    Sorteggio Europa League (premi F5 per aggiornare)

    • Da Nyon è tutto! Pensieri e parole su Twitter (@ilpallonaro) o sulla nostra fan page di Facebook
    • Lazio o Borussia Monchengladbach incontreranno la vincente tra Stoccarda e Genk
    • Inter o Cluj incontreranno la vincente tra Tottenham e Lione
    • Napoli o Viktoria Plzen incontreranno la vincente tra Bate Borisov e Fenerbache
    • Adesso il sorteggio degli ottavi…
    • 16) Napoli-Viktoria Plzen
    • 15) Tottenham-Lione
    • 14) Borussia Monchengladbach-Lazio
    • 13) Sparta Praga-Chelsea
    • 12) Anzhi-Hannover
    • 11) Basilea-Dnipro
    • 10) Ajax-Steaua
    • 9) Atletico Madrid-Rubin Kazan
    • 8) Stoccarda-Genk
    • 7) Newcastle-Metalist
    • 6) Bayer Leverkusen-Benfica
    • 5) Dinamo Kiev-Bordeaux
    • 4) Zenit-Liverpool
    • 3) Levante-Olympiacos
    • 2) Inter-Cluj
    • 1) Bate Borisov-Fenerbache
    • Patrick Kluivert è pronto a svelarci gli accoppiamenti dei sedicesimi
    • E’ davvero tutto pronto per il sorteggio di Europa League
    • Emozioni allo stato puro con i più bei momenti della fase a gironi. La musica sarà anche diversa, ma anche l’Europa League sa regalare emozioni
    • Aumenta la tensione per le nostre italiane. Sensazioni, pronostici nell’immediata vigilia? Vi ricordo che ci trovate anche su Twitter (@ilpallonaro)
    • L’onnipresente segretario dell’Uefa Infantino sta spiegano le regole del sorteggio
    • Ben ritrovati qui da Nyon. Tra pochissimo saremo in diretta per il sorteggio dei sedicesimi di Europa League
  • E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    Milan, Juventus, Inter, Lazio e Napoli incrociano le dite e si aspettano un bel regalo di Natale dal sorteggio dell’urna di Nyon. Domani alle 11:30 ci sarà infatti l’ultimo sorteggio dell’anno per determinare gli accoppiamenti per gli ottavi di Champions League mentre alle 14 si scopriranno gli accoppiamenti per i sedicesimi di Europa League.Il sorteggio previsto inizialmente il 13 dicembre è slittato al 20 per problemi organizzativi allungando così l’attesa e il toto sorteggio.

    Se è scontato dire che ad un ottavo di Champions League non ci sono squadre materasso è altrettanto vero che evitare una big può render più agevole il percorso verso la finale per Milan e Juventus. Per i bianconeri, giunti primi nel proprio girone, l’avversario da evitare è senza dubbio il Real Madrid di Mourinho le altre invece sembrano tutte alla portata della Vecchia Signora. Celtic e Galatasaray sulla carta invece sono le due squadre “materasso” che proietterebbero la Juventus già ai quarti.

    Le possibili avversarie della Juventus agli ottavi di Champions League saranno Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic e Galatasaray.

    In casa Milan invece ogni accoppiamento nasconde delle insidie diverse.Quelle da evitare sicuramente sono Barcellona e Manchester United che obiettivamente sembrano averne di più dei rossoneri. Suggestivo e difficile è invece lo scontro contro il Paris Saint Germain degli ex Ibrahimovic, Thiago Silva, Leonardo e soprattutto Carlo Ancelotti.

    Le possibili avversarie del Milan agli ottavi di Champions sono Schalke 04, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Manchester United, Barcellona, e Paris Saint Germain.

    In Europa League solo la Lazio è testa di serie e si eviterà il confronto con il Chelsea. Sparta Praga, Basilea o BATE Borisov sono le che sognano i tifosi mentre la rivincita contro lo spauracchio Atletico Madrid sarebbe meglio rimandarlo alle fasi successive.

    Le possibili avversarie della Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    E’ concreto il rischio Chelsea per Napoli e Inter. I partenopei furono estromessi dai Blue nella scorsa stagione di Champions League mentre l’Inter ritroverebbe da avversario un Benitez con il dente avvelenato. Decisamente più piacevole la prospettiva di incontrare il Genk, la Steaua Bucarest o il Viktoria Plzen.

    Le possibili avversarie del Napoli ai sedicesimi di Europa League Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk

    Le possibili avversarie dell’iInter ai sedicesimi di Europa League sono Olympiacos, Cluj, Benfica, Chelsea, Genk, Fenerbache, Lione, Bordeaux, Steaua Bucarest, Viktoria Plzen, Metalist, Dnipro, Anzhi, Hannover.