Tag: europa league

  • Europa League, il Chelsea prenota la finale

    Europa League, il Chelsea prenota la finale

    Con una prova di grande carattere il Chelsea si prenota per la finale di Europa League di Amsterdam, imponendosi per 2-1 sul campo del Basilea, (altro…)

  • Europa League, l’attesa per le semifinali

    Europa League, l’attesa per le semifinali

     Mentre le semifinali di Champions League come logico calamitano le maggiori attenzioni dei media e dei tifosi, un’altra Europa si gioca comunque una fetta importante della propria stagione. Anche l’Europa League, infatti, è approdata all’altezza delle semifinali e giovedì mette in campo due sfide di indubbio interesse e di assoluto equilibrio. Il Benfica, infatti, rende visita al Fenerbahce nel catino del Sukru Saracoglu di Istanbul, mentre il Chelsea Campione d’Europa in carica va a sfidare la rivelazione Basilea al Saint Jakob. Due sfide che si presentano sulla carta equilibrate, anche se i valori tecnici ed il blasone dovrebbero far propendere i pronostici in questo caso per lusitani e londinesi.

    Il doppio confronto tra Fenerbahce e Benfica non rappresenta un inedito per le coppe europee. Turchi e portoghesi, infatti, vantano un precedente nella Coppa dei Campioni del 1975/76, non proprio da ricordare per il club di Istanbul. Il Fenerbahce allenato dal brasiliano due volte Campione del Mondo Didì venne battuto al Da Luz per 7-0, nella sconfitta più larga della sua storia europea. Nenè e Jordao siglarono entrambi una tripletta, mentre un’altra rete fu ad opera di Sheu. Era la prima stagione dei benfichisti orfani del grande Eusebio. Nel ritorno di Smirne i turchi conquistarono un platonico successo con la rete di Engin. Giovedì i turchi dovranno rendere la vita difficile a Cardozo e compagni soprattutto tra le mura amiche, prima di trovare un ambiente difficile a Lisbona.

    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images
    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images

    L’altra rivelazione della competizione è rappresentata dal Basilea, che riceve il Chelsea. Fondato nel 1893, il Basilea non si è mai spinto così lontano in una coppa europea. Il miglior risultato, infatti, era stato un quarto di finale nel 1974 in Coppa dei Campioni. I rossoblu uscirono per mano del Celtic soltanto dopo i tempi supplementari. Oltretutto il Basilea ha vinto anche 3 Coppe delle Alpi, che effettivamente fanno però poco effetto in un curriculum internazionale. Nel 2012 il Basilea ha battuto per 2-1 il Manchester United e nei quarti di Europa League ha estromesso l’ambizioso Tottenham. Un biglietto da visita importante da mostrare al Chelsea.

    Tra gli svizzeri, comunque, è da tenere d’occhio il veloce Mohamed Salah, trequartista egiziano classe ’92, prelevato dall’Al Mokawloon Al Arab. Ha fatto impazzire gli spurs e vuol ripetersi con i blues. Ma non sarà l’unico protagonista. Anche le semifinali di Europa League promettono scintille per uno spettacolo assicurato.

  • Focus on: Europa League. Chelsea, Basilea, Benfica e Fenerbahce

    Focus on: Europa League. Chelsea, Basilea, Benfica e Fenerbahce

    L’Europa League è giunta quasi al termine. Prima di sapere quali saranno le due squadre che si giocheranno la finale del torneo all’Amsterdam Arena, le pretendenti devono superare l’ultimo ostacolo: le semifinali. Questa fase ha rivelato almeno due sorprese di cui una in positivo e una in negativo. Nel primo caso ci riferiamo al Basilea, club che non si sognava minimamente di arrivare fin qui, mentre nel secondo parliamo del Chelsea: la squadra di Benitez, a dire il vero, avrebbe preferito trovarsi altrove, magari in semifinale sì ma di Champions League. Uscita in malo modo dalla competizione europea maggiore, il club inglese punterà tutto sull’Europa League che, se dovesse arrivare, sarebbe sempre un trofeo in più per arricchire la bacheca ma che non bilancerebbe le spese e gli investimenti fatti dalla società londinese. Le altre due semifinaliste sono il Benfica, formazione molto razionale e completa dal punto di vista dei giocatori, e il Fenerbahce, squadra che ha eliminato la Lazio ai quarti. Analizziamo nel dettaglio le situazioni delle protagoniste rimaste.

    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images
    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images

    CHELSEA – Gli inglesi, giunti a questo punto, sono i favoriti per la vittoria finale dal momento che, sulla carta, sono nettamente superiori agli avversari. Dopo una stagione piuttosto deludente in patria, o comunque inferiore alle aspettative attese, l’Europa League è l’unica valvola di sfogo per il club londinese che l’anno scorso vinse la Champions League. Di necessità si fa virtù e se il Chelsea vuol terminare l’anno con almeno un trofeo dovrà dare il massimo in questa competizione da sempre snobbata dai top club. I Blues hanno fin qui eliminato squadre molto modeste quali lo Sparta Praga, Steaua Bucarest,  e Rubin Kazan: niente di esaltante. Gli uomini chiave di Benitez, oltre a quelli della “vecchia guardia” sono Hazard, Oscar e Fernando Torres, che in ambito internazionale può risultare utile per via della sua esperienza nel settore.

    BASILEA – Da cenerentola a sorpresa dell’Europa League: spesso e volentieri il confine tra due estremi è molto flebile e qui ne abbiamo una dimostrazione. Gli svizzeri hanno eliminato poi squadre di tutto rispetto. Un esempio? Il blasonato Zenit di Spalletti agli ottavi e il Tottenham di Bale ai quarti. Il sistema di gioco del Basilea è il 4-2-3-1 con Marco Streller nelle veci di unica punta ovvero di bomber della squadra. Altri giocatori importanti sono Valentin Stocker, esterno classe ’89 e il portiere Yan Sommer già finito nel mirino di alcuni grandi club europei. Comunque vada a finire, per il Basilea sarà festa in ogni caso.

    BENFICA – Ecco la squadra forse più equilibrata fra le quattro semifinaliste. I portoghesi hanno sì ceduto due pezzi da novanta come Witsel e Javi Garcia ma hanno saputo anche far a meno di loro e inventare nuovi schemi di gioco. Il modulo è molto offensivo all’apparenza, un 4-3-3 che a dire il vero convince anche in fase difensiva. Nel reparto arretrato da sottolineare l’esperienza di Luisao assieme alla rapidità di Maxi Pereira e Garay, ex difensore mai esploso nel Real Madrid. Il giocatore in più è però Oscar Cardozo, attaccante da cui i tifosi e tutto l’ambiente si aspettano molto. Il percorso dagli ottavi in poi è stato quasi ottimo e ne sanno qualcosa Bayer Leverkusen, Bordeaux e Newcastle. Le carte in tavola per far bene ci sono eccome.

    FENERBAHCE – “Mamma li turchi” diceva un vecchio detto popolare tornato improvvisamente in voga. Il Fenerbahce è riuscita a convincere e ad approdare alle semifinali di Europa League. L’ultima vittima degli uomini di Kocaman è stata la Lazio costretta a salutare la competizione dopo un 2-0 in Turchia e un 1-1 all’Olimpico. In un modulo che sa attaccare meglio che difendere (4-2-3-1) spiccano alcuni giocatori d’esperienza come Dirk Kuijt, Mehmet Topal ma anche alcune vecchie conoscenze nostrane tipo l’ex juventino Milos Krasic e Reto Ziegler. I giocatori chiave? Senza dubbio Raul Meireles senza dimenticare i vari Moussa Sow, Pierre Webò e Alex.

  • Europa League, la Lazio cede il passo al Fenerbahce

    Europa League, la Lazio cede il passo al Fenerbahce

    Nel silenzio irreale dell’Olimpico, la Lazio di Petkovic ha concluso all’altezza dei quarti di finale la propria comunque entusiasmante campagna europea. Anzi molti rimpianti accompagnano la squadra romana insieme a questa eliminazione. Il Fenerbahce non è apparso un ostacolo insormontabile, ma il passivo racimolato all’andata ad Istanbul e l’assenza di pubblico sugli spalti dell’impianto capitolino hanno indirizzato una qualificazione senza dubbio più agevole verso la compagine turca. Tra le altre cose il Fenerbahce per la prima volta nella sua storia con questo risultato raggiunge le semifinali di una competizione europea.

    I biancocelesti hanno provato a sgretolare lo svantaggio in cui erano incappati dopo la partita di andata nell’inferno del Sukru Saracoglu, ma gli uomini di Petkovic non hanno goduto delle migliori fortune, neanche nello sfruttare al meglio le incertezze dell’estremo difensore avversario Volkan. Il gol di Lulic ha ridato fiato a concrete speranze per la Lazio, vicina poi successivamente anche al raddoppio, ma la squadra di Istanbul ha praticamente impattato alla prima vera occasione da gol imbastita, grazie ad un tiro imparabile di Caner Erkin. Il gol turco ha ovviamente spento le effimere speranze di una Lazio in ogni caso volenterosa.

    Sedan Lulic | © AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO        (Photo credit should read ANDREAS SOLARO,ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Sedan Lulic | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Petkovic ha, ad ogni modo, dimostrato che si può competere su uno o più fronti nel corso della stagione. Il tecnico serbo ha rivelato coraggio ed idee. In questo ultimo scorcio di stagione gli rimane, comunque, la possibilità di inseguire un buon piazzamento in campionato e soprattutto di provare a vincere la Coppa Italia nella finale di Roma. L’Europa League è una competizione che non va snobbata. Anche perché il Fenerbahce non è sembrato un avversario irresistibile, che in semifinale troverà la compagnia prestigiosa del Chelsea e del Benfica e quella della rivelazione Basilea, squadra che gioca un calcio di grande ritmo.

    Le italiane, dunque, sono già fuori da entrambe le competizioni europee. Un dato che fa riflettere ancora di più sul delicato momento del calcio italiano, di cui peraltro già si sapeva. Questa debacle non è niente altro che una conferma del momento negativo italiano nelle manifestazioni per club.

  • Europa League, Lazio brusco stop ad Istanbul

    Europa League, Lazio brusco stop ad Istanbul

    La Lazio ha visto interrompere bruscamente la sua imbattibilità stagionale in Europa League nella trasferta di Istanbul, tramortita dal Fenerbahce e dal tifo incessante nel catino del Sukru Saracoglu. In verità la squadra di Petkovic ha pagato in termini di risultato oltre i suoi reali demeriti, perdendo il controllo della partita dopo l’ingenua, ma probabilmente giusta espulsione del nigeriano Onazi, reo di un doppio fallo di ammonizione effettivamente evitabile. I turchi hanno poi approfittato della superiorità numerica per infliggere nel finale un brusco doppio colpo alla formazione capitolina. Il passivo di 2-0 rischia in qualche modo di risultare pesante in vista del retour-match dell’Olimpico, che peraltro si disputerà a porte chiuse per la nota squalifica comminata alla UEFA alla società romana per cori razzisti.

    Oltretutto la Lazio ha anche da recriminare sul modo in cui sono giunti i due gol dei turchi. Il primo arrivato su un calcio di rigore decretato dallo scozzese Collum per un fallo di mano apparso ai più involontario di Radu, con relativa trasformazione impeccabile del camerunense Webò. Mentre il raddoppio è giunto allo scadere ad opera dell’olandese Kuyt, abile a ribadire in rete una difettosa e corta respinta di Marchetti su punizione di Caner. Il Fenerbahce ha risolto la contesa, approfittando come era logico che fosse della superiorità numerica, anche se prima del vantaggio sia Sow che Raul Meireles avevano colpito i legni della porta dei romani.

    Antonio Candreva in Lazio - Fenerbahce | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
    Antonio Candreva in Lazio – Fenerbahce | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

    Petkovic rimane, comunque, fiducioso per la gara di ritorno a Roma. Il punteggio in effetti condanna la Lazio oltre quelli che sono i reali valori espressi in campo. Il pubblico del Sukru Saracoglu con il suo tifo incessante ed assordante ha fatto lievitare senza dubbio lo stesso valore della squadra di Aykut Kocaman, peraltro e comunque rinforzatasi con calciatori di indubbio spessore. Anche se nel suo ruolino di marcia europeo il Fenerbahce riesce a registrare anche in trasferta un rendimento di assoluta importanza. La gara dell’Olimpico senza l’apporto del pubblico rimane in ogni caso un’incognita.

    Del resto in tutte le gare dell’andata dei quarti di finale si è registrato un netto predominio del fattore campo. Il Chelsea ed il Benfica hanno battuto con il medesimo punteggio di 3-1 rispettivamente il Rubin Kazan ed il Newcastle, mentre il Tottenham Hotspur ha faticato enormemente per rincorrere e pareggiare a domicilio per 2-2 contro il Basilea.

  • Perchè le squadre italiane corrono di meno?

    Perchè le squadre italiane corrono di meno?

    Perché le squadre italiane corrono di meno? Questa è la domanda che ci facciamo ogni qual volta una squadra italiana viene dominata fisicamente dalla squadra tedesca, spagnola o inglese di turno. Questa volta è toccato alla Vecchia Signora, poco tempo fa ad Inter e Milan. (altro…)

  • Europa League, il Fenerbahce e le italiane

    Europa League, il Fenerbahce e le italiane

    Non sono stati molti in verità i confronti tra le squadre italiane ed il Fenerbahce, compagine turca fondata nel 1907 nella zona asiatica di Istanbul e pertanto acerrima rivale del Galatasaray, squadra invece nata nel 1905 nella parte europea. Del resto il Fenerbahce nella sua militanza europea non ha goduto proprio di molte fortune. Il suo unico successo peraltro si registrò nel 1967 nella defunta Coppa dei Balcani.

    I turchi incrociarono le ambizioni europee di una squadra italiana per la prima volta nella Coppa Uefa del 1984/85 e la Fiorentina del doutor Socrates estromise il Fener nel primo turno della competizione. I gigliati vinsero ad Istanbul con gol di Pecci e quindi replicarono a Firenze con i gol di Passarella e Paolino Pulici. Sulla panchina della squadra del Bosforo c’era il santone jugoslavo Veselinovic. Un nuovo doppio confronto si registrò poi ancora in Coppa UEFA nel 1990/91. Questa volta fu l’Atalanta di Pierluigi Frosio a sbarrare la strada ai turchi all’altezza del secondo turno. Il Fenerbahce schierava il tedesco Harald Schumacher tra i pali e beneficiava dell’apporto di Guus Hiddink in panchina. Ma la qualificazione orobica non fu mai messa a repentaglio. Vittoria atalantina ad Istanbul propiziata da Bonacina e quindi perentorio 4-1 a Bergamo, grazie ai gol di Evair, Perrone, Nicolini e Bonacina, a cui replicò il solo Ismail. Schumacher aveva perso lo smalto dei tempi migliori, smarrito peraltro nel suo libro autobiografico in cui denunciava il doping ed altro nel calcio tedesco e per questo esiliato al di là dei confini germanici.

    Fenerbahce | © AFP / Getty Images
    Fenerbahce | © AFP / Getty Images

    Nel 1996/97, invece, il Fenerbahce affidato alle cure del brasiliano Sebastiao Lazaroni provò ad impensierire la fortissima Juventus di Lippi in Champions League. Ma i turchi persero in casa, gol di Boksic, e a Torino, reti di Padovano ed Amoruso. Il Fenerbahce poi ottenne finalmente un successo contro una squadra italiana il 17 settembre del 2007 ed in Champions League. Al Sukru Saracoglu, infatti, il Fener, passato sotto la guida tecnica di Zico, si impose per 1-0 al cospetto dell’Inter, grazie ad un bellissimo gol del carioca Deivid in mezza rovesciata. Del resto i gialloblu beneficiavano anche dell’apporto dell’ex con il dente avvelenato Roberto Carlos. L’Inter poi vinse a Milano per 3-0, ma entrambe passarono al turno successivo.

  • La Juve pesca il Bayern Monaco, alla Lazio il Fenerbahce

    La Juve pesca il Bayern Monaco, alla Lazio il Fenerbahce

    Non sono mancati i colpi di scena e le sorprese, così come era ampiamente preventivabile, nel sorteggio per gli abbinamenti dei quarti di finale delle coppe europee. L’urna di Nyon ha stabilito gli accoppiamenti per il prosieguo dei tornei sia di Champions League che di Europa League e consegnando alle due squadre italiane superstiti le rispettive euroavversarie. Il bilancio delle italiane in tal caso è soddisfacente soltanto a metà. Infatti, la Juventus ha incrociato le ambizioni riconosciute del Bayern Monaco, squadra che sta dominando la Bundesliga e sconfitta lo scorso anno in finale, mentre la Lazio ha pescato i turchi del Fenerbahce, non tra le grandissime del calcio europeo, ma formazione senza dubbio di tutto rispetto.

    La Juventus becca il Bayern Monaco | ©Getty Images
    La Juventus becca il Bayern Monaco | ©Getty Images
    La Juventus ritrova sulla propria strada la squadra che per l’ultima volta l’ha eliminata in Champions nel 2009. I bianconeri subirono un pesante passivo, 4-1 al Delle Alpi. Jupp Heynckes sa già di andare via per lasciare il posto a Guardiola, ma non per questo gli mancheranno gli stimoli giusti. La Juve dovrà arginare l’attacco a mitraglia dei bavaresi, ma sulla carta ai bianconeri conviene affrontare più tedeschi che il Barca o il Real Madrid. La sfida probabilmente più spettacolare dei quarti potrebbe, però, essere PSG-Barcellona, anche se i parigini ancora non godono dell’esperienza internazionale giusta. Anzi Ancelotti fa fatica anche in patria e al cospetto del Barca avrà il compito meno agevole di tutti i quarti. Ibra oltretutto non giocherà al Parco dei Principi per squalifica e ritroverà i suoi ex-compagni catalani soltanto al Camp Nou. Meglio è andata al Real Madrid, che sornione può approdare in semifinale, affrontando un Galatasaray senza dubbio quotato, ma forse non all’altezza dei madri disti. Mourinho ritroverà i suoi ex-pupilli Drogba e Snejider. Nel 2000 i turchi batterono 2-1 il Real e conquistarono la Supercoppa Europea. L’ultimo quarto di Champions, invece, propone la sfida inedita tra il Borussia Dortmund ed il Malaga, con i tedeschi al momento leggermente favoriti, ma potrebbero non mancare le sorprese.

    In Europa League, come detto, la Lazio incrocia il Fenerbahce. Anche nei quarti di Coppa UEFA del 2002/2003 i romani eliminarono una turca, in quel caso il Besiktas di Istanbul. Il Chelsea, invece, dovrà domare l’ostico Rubin Kazan, formazione russa scorbutica che in Europa riesce a compiere spesso e volentieri l’impresa. Qualche anno fa in Champions espugnò addirittura il Camp Nou. Il Tottenham Hotspur, ridimensionato dalla grande paura patita a San Siro, prova a frenare la corsa del sorprendente Basilea. Anche qui il pronostico è in favore dei londinesi, ma gli elvetici in Europa hanno palesato tanti e convincenti progressi. Il Benfica in versione brillante e spumeggiante, invece, deve contenere gli ardori di un’altra inglese, il Newcastle, che stenta molto in campionato ma che rivendica importanti ambizioni europee. I bianconeri nel lontano ’69 vinsero la Coppa delle Fiere.

  • Pazza Inter, ad un passo dalla rimonta

    Pazza Inter, ad un passo dalla rimonta

    L’Europa League vede per la prima volta qualificarsi ai suoi quarti di finale una squadra italiana. Da quando l’ex Coppa Uefa ha cambiato nome, nessun club nostrano era mai arrivato a questo traguardo. La Lazio di Vladimir Petkovic arriva ai quarti di finale dopo aver superato in scioltezza lo Stoccarda, strapazzato sia all’andata (2-0) che al ritorno (3-1). Non ce la fa invece l’Inter che nonostante una grande impresa non riesce ad accedere alla fase successiva. Al termine dei novanta minuti di gioco, i nerazzurri hanno pareggiato i conti segnando tre reti ma ai tempi supplementari è arrivato il gol inglese a freddare Moratti e tifosi. Non è bastato il 4-1 di Alvarez: Inter eliminata. La partita degli uomini di Stramaccioni non è però affatto da dimenticare. Anzi, Moratti e company dovranno proprio ripartire dalla gara di ieri per cercare di ricominciare a vincere e convincere anche in campionato.

    La delusione di Cassano dopo l'impresa sfiorata contro il Tottenham | © OLIVIER MORIN/Staff/ Getty Images
    La delusione di Cassano dopo l’impresa sfiorata contro il Tottenham | © OLIVIER MORIN/Staff/ Getty Images

    IL CUORE NON BASTA – L’Inter ha vinto 4-1 contro il Tottenham e per poco non ha ottenuto la qualificazione, sfumata soltanto ai tempi supplementari. Dopo i primi novanta minuti di gioco i nerazzurri sono riusciti a segnare tre reti con Cassano protagonista assoluto. E’ proprio un suo colpo di testa a dare il via alla rimonta interista; ben servito da Palacio, l’ex rossonero batte Friedel con quello che di certo non è il suo forte: il gioco aereo. Il tempo per rimontare c’è e infatti arriva il raddoppio di Palacio e il gol della liberazione di Cassano. Anzi, l’autorete di Gallas perchè il calcio di punizione del 99 nerazzurro è stato deviato dal difensore inglese. Si va ai supplementari. Handanovic si dimostra super sfoggiando un paio di interventi sublimi ma non può nulla sul tap-in vincente di Adebayor che fredda San Siro. Dopo, come detto, è arrivato il 4-1 firmato Alvarez ma non è bastato. Inter con tanto cuore ma eliminata.

  • Super Kozak, la Lazio attende i sorteggi dei quarti

    Super Kozak, la Lazio attende i sorteggi dei quarti

    La Lazio europea non conosce ostacoli ed archivia la pratica tedesca dello Stoccarda con un perentorio doppio successo. Dopo la vittoria corsara in Germania, i biancocelesti liquidano con un netto 3-1 la formazione di Bruno Lababdia anche all’Olimpico di Roma, in una partita giocata purtroppo a porte chiuse. Il mattatore della serata è il centravanti ceko Libor Kozak, che realizza una sontuosa tripletta e con 8 reti guadagna al momento il titolo di capocannoniere dell’Europa League. Oltretutto Kozak si porta in dote anche altri 2 gol realizzati nel turno preliminare della stessa manifestazione, che lo fanno salire complessivamente a quota 10. La Lazio approda ai quarti di una manifestazione europea a distanza di 10 anni, l’ultima volta era accaduto nella stagione di Coppa UEFA del 2002/2003.

    Ad ogni modo, la squadra romana sfata finalmente anche il tabù dei club italiani in Europa League, in quanto dalla sua istituzione nessuna formazione del nostro calcio si era spinta fino ai quarti della competizione. Un dato statistico che lascia in ogni caso delle riflessioni importanti.

    Libor Kozak mattatore di Europa League | ©Getty Images
    Libor Kozak mattatore di Europa League | ©Getty Images
    Il passaggio ai turni successivi in Europa League assegna dei punti importanti nel ranking UEFA, ma purtroppo la competizione viene spesso e volentieri snobbata dalle nostre squadre. Onori e meriti, dunque, maggiori per la squadra di Petkovic che sta credendo nella manifestazione per spingersi il più lontano possibile nel tabellone per il prestigio del club e dello stesso calcio italiano. Gli introiti garantiti dall’Europa League purtroppo sono di gran lunga minori rispetto a quelli elargiti dalla Champions League. Basti pensare che la Dinamo Zagabria, che in Champions ha perso tutte le partite disputate, ha guadagnato più euro della Lazio, che è arrivata ai quarti di Europa League senza mai perdere.

    L’Europa League ha consegnato, comunque, alle luci della ribalta il centravanti Kozak, che dopo i gol continentali reclama uno spazio maggiore anche in campionato. La Lazio pescò Kozak nel 2008 nelle file dell’Opava, piccolo club ceko, dopo che lo stesso giocatore aveva fallito un provino con il Portsmouth. Dopo una breve parentesi al Brescia in prestito, Kozak è ritornato nella Capitale ed al momento i suoi gol stanno spingendo i biancoceelsti nel loro sogno europeo, in attesa del prossimo avversario.