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  • Europa League, a Torino il Benfica contro la maledizione

    Europa League, a Torino il Benfica contro la maledizione

    Farà quasi impressione domani vedere un match allo Juventus Stadium senza i bianconeri. La finale è sfumata proprio allo Stadium contro il Benfica in una partita incredibile, conclusasi 0-0 dopo almeno 100 minuti  di “gioco” tra primo e secondo tempo, se gioco si può definire visti gli ultimi dieci minuti in cui non sì è quasi giocato. Ad affrontare i portoghesi di Jorge Jesus ci sarà il Siviglia, che arriva da un’altra partita incredibile contro il Valencia. All’andata un comodo 2-0 che è stata la dimostrazione del fatto che il Valencia in trasferta è un’altra squadra rispetto a quella di quando gioca in casa. Allora per la seconda partita di fila è partita la voglia di reAMUNTada, che col Basilea aveva funzionato ribaltando un 3-0 con cinque gol al Mestalla. Al ritorno sembrava nuovamente fatta, ma il colpo di testa di M’Bia al 94′ ha condannato i valenciani.

    Il Siviglia
    Il Siviglia che festeggia un gol

    Sarà una bella finale indubbiamente, con i portoghesi che partono sicuramente favoriti, ma con due grossi pesi, uno concreto e uno “scaramantico”. Il primo è quello più importante: quello degli indisponibili. La partita con la Juve ha decimato il Benfica: Enzo Perez espulso, Markovic cacciato dalla panchina per una rissa con Vucinic, Salvio è stato ammonito quando era diffidato, infortunato invece Silvio. La seconda motivazione è semplicemente una scaramanzia, che però ormai da 52 anni preoccupa i tifosi del Benfica: la maledizione di Bela Guttmann, che nel 1962 chiese un premio economico al Benfica per la vittoria della Coppa dei Campioni, ma la società si rifiutò e allora l’allenatore ungherese naturalizzato austriaco se ne andò dal Benfica affermando che “senza di me il Benfica non vincerà mai la Coppa dei Campioni da qui a cento anni”.

    Probabilmente i dirigenti del Benfica avranno pensato che fosse solo una “gufata” verso la squadra che stava per lasciare, come si dice oggi, ma presto si è rivelata una vera maledizione che potrebbe dilungarsi fino al 2062, ma anche fermarsi domani. L’anatema di Guttmann si fece subito sentire un anno dopo: il Benfica perse in rimonta col Milan la finale di Coppa Campioni, per poi perdere altre sei finali tra Coppa dei Campioni, Coppa UEFA (ed Europa League con la nuova denominazione), perse con Inter, United, Anderlecht, PSV, Milan e Chelsea al 93° l’anno scorso.

  • Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Non è aritmetico ma si può ormai dire che l’Inter si trova al quinto posto e lì rimarrà, come la Fiorentina concluderà la sua stagione in quarta posizione. Per fortuna di Torino, Parma, Verona, Milan e Lazio, la Coppa Italia l’ha vinta il Napoli che è già qualificato per la Champions, mettendo a disposizione il sesto posto per una qualificazione in Europa League.

    Il Verona se la vedrà al Bentegodi con l’Udinese e con una vittoria andrebbe provvisoriamente al sesto posto, in attesa del match clou della giornata (escludendo Roma-Juve): Torino-Parma. I granata con una vittoria andrebbero con un piede e mezzo in Europa, ma il Parma che per tanto tempo ha occupato il sesto posto può tentare il colpaccio; la cosa peggiore per entrambe sarebbe il pareggio.

    Ultima chance per la Lazio che davanti ha l’Inter di Mazzarri: se i biancocelesti non vincessero, le possiblità di andare in Europa sarebbero davvero basse. A trarre maggior beneficio di un eventuale pari tra Toro e Parma sarebbe il Milan di Clarence Seedorf, impegnato contro un’Atalanta che per qualche giornata ha anche sognato l’Europa.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    L’ultima giornata potrebbe essere davvero decisiva: il Verona andrà a Napoli e il Torino a Firenze per due trasferte complicatissime. A quel punto il Parma potrebbe effettuare un sorpasso con una vittoria casalinga con un Livorno che con probabilità sarà già retrocesso. Lazio col Bologna, Milan col Sassuolo, due squadre in lotta per salvarsi.

    Il Torino non va in Europa dalla stagione 2002-2003, quando fu eliminato al terzo turno di Coppa Intertoto, il Verona manca dal 1988, quando uscì ai quarti dell’allora Coppa UEFA. Manca invece dal 2004-2005 il Parma, che fu eliminato alle semifinali di Coppa UEFA. I crociati nel loro palmares vantano ben due di esse; l’ultima vinta nel 1998-1999 con Buffon in porta e Malesani in panchina.

  • Bundesliga: Champions, Europa e retrocessione si decideranno all’ultimo turno

    Bundesliga: Champions, Europa e retrocessione si decideranno all’ultimo turno

    La 33ma e penultima giornata di Bundesliga, che non ha visto nessun pareggio, oltre ai risultati decisi da tempo (Bayern Monaco campione e Borussia Dortmund secondo) ha rinviato all’ultimo turno tutti gli altri verdetti: chi conquisterà il 3° posto e quindi la qualificazione diretta alla Champions League, lo Schalke o il Bayer Leverkusen? Le Aspirine se non agganceranno lo Schalke, riusciranno a difendere il preliminare Champions dall’assalto del Wolfsburg e del Borussia Moenchengladbach? Chi tra Mainz ed Augsburg otterrà il preliminare di Europa League? Ed infine chi tra Amburgo, Norimberga e Braunschweig conquisterà lo spareggio salvezza lasciando alle altre due l’incubo della retrocessione?

    Veniamo alle gare di questa giornata tutta disputata in contemporanea sabato pomeriggio.

    Il Bayern Monaco non ha avuto pietà dell’Amburgo, costretto a sperare nello spareggio nell’ultimo turno, ed ha cancellato la delusione dell’eliminazione Champions con un netto 4-1. Protagonista di giornata Goetze autore della doppietta che ha aperto la gara.

    Il Borussia Dortmund va sotto in casa con l’Hoffenheim ad inizio gara per il gol di Firmino e la ribalta in soli 5 minuti, tra il 29° ed il 34°, con i gol di Grosskreutz, Mkhitaryan e Piszczek. Inutile ai fini della conquista dei 3 punti il gol di Sule al 66°.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Lo Schalke vince 2-0 a Friburgo, conferma il 3° posto,  ma le reti di Ayhan e Huntelaar  potrebbero clamorosamente non bastare per la Champions diretta.

    Anche il Bayer ha infatti conquistato il successo per 2-0 ai danni dell’Eintracht Francoforte, ed adesso le Aspirine si trovano a -3 dallo Schalke ma con una miglior differenza reti, quindi con un  arrivo a pari punti sarebbero gli uomini di Leverkusen ad ottenere il 3° posto.

    I preliminari Champions li sognano ancora anche il Wolfsburg che con un gol del 2-1 di Olic al 91°, ha espugnato il campo dello Stoccarda e si è mantenuto a -1 dal Bayer.

    Il Borussia Moenchengladbach supera un ostacolo insidioso come il Mainz per 3-1 e con la certezza dell’Europa League in tasca, punta tutto verso lo scontro all’ultimo turno con il Wolfsburg, per sognare il colpaccio e sperare nel miracoloso 4° posto.

    Un gol di Bobadilla al 94° permette all’Augsburg di imporsi sul campo del Braunschweig, ultimo ma ancora in corsa per lo spareggio, e portarsi a -1 dal 7° posto che vale l’Europa League, occupato ora dal Mainz.

    In una partita che non aveva niente da chiedere alla classifica, ci pensa Hunt a trovare la doppietta che consegna il successo al Werder Brema ai danni del Hertha Berlino.

    Il Norimberga non sfrutta l’occasione di un Hannover, apparentemente senza motivazioni, e viene sconfitto in casa per 2-0.

     

    RISULTATI 33MA GIORNATA

    Amburgo – Bayern Monaco 1-4 (32°,70° Gotze (B), 55° Muller (B), 72° Calhanoglu (A), 75° Pizarro (B))

    Eintracht Braunschweig – Augsburg 0-1 (94° Bobadilla)

    Werder Brema – Hertha Berlino 2-0 (48°, 91° Hunt)

    Borussia Dortmund – Hoffenheim 3-2 (5° Firmino (H), 29° Grosskreutz (B), 31° Mkhitaryan (B), 34° Piszczek (B), 66° Sule (H))

    Eintracht Francoforte – Bayer Leverkusen 0-2 (27° Castro, 36° Can)

    Friburgo – Schalke 0-2 (13° Ayhan, 65° Huntelaar)

    Borussia Moenchengladbach – Mainz 3-1 (23° Stranzl (B), 54° Kruse (B), 66° Choupo-Moting (M), 77° Kramer (B))

    Norimberga – Hannover 0-2 (5° Huszti, 51° Schmiedebach)

    Stoccarda – Wolfsburg 1-2 (13° de Bruyne (W), 62° Gentner (S), 91° Olic (W))

     

    CLASSIFICA DOPO LA 33MA GIORNATA

    Bayern Monaco (Campione di Germania) 87, Borussia Dortmund 68, Schalke 61, Bayer Leverkusen 58, Wolfsburg 57, Borussia Moenchengladbach 55, Mainz 50, Augsburg 49, Hoffenheim e Hertha Berlino 41, Hannover e Werder Brema 39, Eintracht Francoforte e Friburgo 36, Stoccarda 32, Amburgo 27, Norimberga 26, Eintracht Braunschweig 25.

     

    CLASSIFICA MARCATORI

    1- Lewandowski (Borussia Dortmund) e Mandzukic (Bayern Monaco) 18 gol.

    3- Drmic (Norimberga), Ramos (Hertha Berlino) e Reus (Borussia Dortmund) 16 gol

    6- Firmino (Hoffenheim), Kiessling (Bayer Leverkusen) e Raffael (Borussia Moenchengladbach) 15 gol.

    9- Okazaki (Mainz) e Olic (Wolfsburg) 14 gol.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Europa League: Sfuma il sogno Juve, la finale sarà Siviglia-Benfica

    Europa League: Sfuma il sogno Juve, la finale sarà Siviglia-Benfica

    La Juventus c’ha provato ma gli sforzi bianconeri non sono bastati, il Benfica ha retto, ha provato qualche ripartenza ed alla fine ha portato a casa quello 0-0 che sommato al successo ottenuto per 2-1 nella gara d’andata a Lisbona ha permesso ai portoghesi di conquistare la finale e di ritornare quindi tra 13 giorni allo Juventus Stadium per cercare di conquistare quell’Europa League che gli è sfuggita lo scorso anno.

    Conte ha messo in campo la migliore formazione recuperando Vidal a centrocampo e inserendo Caceres nel trio difensivo al posto di Barzagli, davanti Tevez e Llorente.

    Jorge Jesus schiera il suo 4-2-3-1 con Oblak scelto in porta al posto di Arthur, Amorim e Perez in mediana con Gaitan, Rodrigo e Markovic sulla trequarti alle spalle della punta Lima.

    Il Benfica mette subito un brivido alla Juventus dopo un minuto con una conclusione respinta da Lichtsteiner, poi provano a cresce i bianconeri che iniziano a premere andando vicino al gol prima con una conclusione di Pirlo alta, poi con una sponda di Bonucci sulla quale Tevez arriva con un decimo di secondo in ritardo, altri pericoli per il Benfica li crea Vidal che con un paio di giocate prima sfiora la porta difesa da Oblak poi si vede salvare la palla sulla linea da Luizao, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Juventus, caccia al record
    Juventus, caccia al record

    Nella ripresa sempre miglior partenza portoghese con una potenziale occasione creata ma è di nuovo la Juventus a riprendere in mano il gioco, anche se Rodrigo mette i brividi a Buffon calciando alto da pochi passi. Pirlo ci prova su punizione ma il portiere respinge, poi arriva quella che potrebbe essere la svolta della gara il Benfica rimane in dieci per il doppio giallo di Perez. Così non è, la Juve ci prova, Lichtsteiner sbaglia uno stop semplice davanti al portiere, Osvaldo segna ma l’azione è fermata per fuorigioco di Pogba. Nel finale i portoghesi giocano anche con il cronometro, gli animi si scaldano ed al 96° Oblak salva su un colpo di testa  di Caceres, certificando così la finale del Benfica. La Juventus è fuori, i bianconeri dovranno riprovarci nella prossima stagione.

     

    JUVENTUS – BENFICA 0-0

    Juventus (3-5-2):  Buffon 6; Caceres 5,5, Bonucci 6 (73° Giovinco 5,5), Chiellini 6,5; Lichtsteiner 5,5, Vidal 6,5 (79° Marchisio sv), Pirlo 6, Pogba 6,5, Asamoah 6; Tevez 5,5, Llorente 5 (78° Osvaldo sv).

    Allenatore: Conte.

    Benfica (4-2-3-1): Oblak 6,5; Pereira 6, Luisao 7, Garay 6,5, Siqueira 6,5; Amorim 6,5, Perez 5,5; Markovic 6,5 (86° Sulejmani sv), Rodrigo 6 (69° Almeida 6), Gaitan 6,5 (76° Salvio sv); Lima 5,5.

    Allenatore: Jesus.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Asamoah (J), Rodrigo, Perez, Oblak, Salvio (B).

    Espulsi: 66° Perez (B), 89° Vucinic (J) e Markovic (B) dalla panchina.

     

    L’altra gara è stata una beffa ancora più atroce, prima della gara sembrava scontato il passaggio del Siviglia, che partiva dal vantaggio di 2-0, al 94° invece dopo una remuntada clamorosa sembrava il Valencia, che si era portato sul 3-0 grazie ai gol di Feghouli e Jonas nel primo tempo e Mathieu nella ripresa, destinato a volare a Torino ed invece al 94° è arrivato il colpo di scena incredibile, quando nessuno ci credeva quasi più, Mbia ha trovato la zuccata che ha gelato il Mestalla ed ha permesso al Siviglia di staccare il biglietto per la finale del 14 maggio allo Juventus Stadium.

    VALENCIA – SIVIGLIA 3-1 (2-0) (14° Feghouli (V), 26° Jonas (V), 69° Mathieu (V), 94° Mbia (S))

    Valencia (4-2-3-1): Alves 6,5; Pereira 6, Costa 6, Mathieu 6,5, Bernat 6,5; Parejo 7 (78°Javi Fuego sv), Keita 6; Feghouli 7,5, Vargas 5,5, Piatti 5 (dal 61’ Fede Cartabia 6), Jonas 6,5 (85°Barragan sv).

    Allenatore: Pizzi.

    Siviglia (4-2-3-1): Beto 5; Coke 5,5, Pareja 6, Fazio 5, Navarro 5 (71° Moreno 6,5); Mbia 6,5, Carriço 5; Vitolo 5, Rakitić 5, Reyes 5 (79° Marin 6); Bacca 5,5 (66° Gameiro 6).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Mažić.

    Ammoniti: Bernat (V), Feghouli (V), Alves (V), Mathieu (V), Carriço (S)

     

     

  • Europa League, Juventus missione compiuta, impresa Valencia, passano anche Benfica e Siviglia

    Europa League, Juventus missione compiuta, impresa Valencia, passano anche Benfica e Siviglia

    Un po’ di fatica, qualche momento di sofferenza ma alla fine la Juventus di Antonio Conte è riuscita nell’impresa di portare per la prima volta una squadra italiana nelle semifinali dell’Europa League, da quando l’ex Coppa Uefa ha preso la nuova denominazione nessun club nostrano era riuscito a raggiungere questo risultato, come detto però non è stata affatto semplice sconfiggere il Lione.

    Antonio Conte punta su una formazione con turnover ridotto inserendo Isla al posto di Lichtsteiner, Vidal che fa rifiatare Pogba e Vucinic al fianco di Tevez in attacco. Garde risponde lasciando anche questa volta Gomis in panchina e preferendogli Briand.

    Parte subito forte la Juventus che al 4° è già in vantaggio, fallo su Tevez dal limite, va Pirlo sul pallone e la sua punizione telecomandata supera la barriera e si insacca lasciando inchiodato il portiere Lopes.

    L'esultanza di Andrea Pirlo
    L’esultanza di Andrea Pirlo

    Tutto finito? assolutamente no perchè il Lione prima protesta per un mani di Bonucci in area e poi al 18° trova  il pareggio con Briand che stacca di testa e angola la conclusione con Buffon che la sfiora ma non riesce a salvarla. A questo punto il Lione ci crede e prova ad impensierire una Juventus che subisce un po’ la tensione ma il primo tempo si chiude sul 1-1. Nella ripresa la Juventus diminuisce gli errori e prova a chiudere indietro il Lione evitando problemi a Buffon. Al 61° Tevez colpisce di testa e segna, l’Apache esplode di gioia ma l’esultanza dura pochissimo perchè la bandierina alzata segnala il fuorigioco ed il gol è annullato. Al 68° arriva il sospirato gol per la Juventus, su una ripartenza Marchisio conclude da grande distanza, il suo tiro non è irresistibile ma la deviazione di Umtiti spiazza completamente Lopes e regala il 2-1 alla squadra di casa. La partita si trascina senza grandi emozioni sino alla fine ed i tifosi bianconeri possono esultare per il raggiungimento dell’obiettivo semifinale.

    JUVENTUS – LIONE 2-1 (1-1) (4° Pirlo (J), 18° Briand (L), 68° Marchisio (J))

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Isla 5,5, Vidal 6,5 (75° Pogba 6), Pirlo 7, Marchisio 6, Asamoah 6,5; Vucinic 5 (60° Llorente 6), Tevez  6,5 (77° Giovinco 6).

    Allenatore: Conte.

    LIONE (4-3-1-2): Lopes 6; Tolisso 5,5, Koné 6, Umtiti 6, Bedimo 5,5; Ferri 6, Gonalons 6,5, Mvuemba 6; Malbranque 6 (76° Danic sv); Briand 6,5  (70° N’jié 6), Lacazette 6 (70° Gomis 5,5).

    Allenatore: Garde.

    Arbitro: Udiano Mallenco.

    Ammoniti: Bonucci (J), Marchisio (J), Umtiti (L).

     

    Nelle altre gare di serata non è mancato lo spettacolo, principalmente arrivato dal Mestalla di Valencia dove i padroni di casa partivano dallo 0-3 subito a Basilea 7 giorni fa e gli spagnoli sono riusciti nell’impresa. Tutto nella norma sino al 38° quando si accende Paco Alcacer che trova il gol del 1-0, passano pochi minuti e l’ex napoletano Edu Vargas, prima colpisce un palo clamoroso, poi realizza di testa a un passo dall’intervallo il 2-0. Nella ripresa prosegue il dominio del Valencia caricato dai propri tifosi e dopo un paio di pali colpiti, ancora Paco Alcacer trova un gol meraviglioso per il 3-0 che impatta il risultato dell’andata portando così il match ai supplementari dove gli svizzeri crollano definitivamente. Nel primo tempo supplementare il Basilea rimane in 9 per i rossi a Diaz e Sauro poi nel secondo arrivano i due colpi del K.O. firmati ancora da Paco Alacacer, tripletta per lui, e Bernat che fissa il risultato sul definitivo 5-0 al 118°.

    VALENCIA – BASILEA 5-0 d.t.s. (3-0) (38°, 70°, 113° Paco Alcacer, 42° Vargas, 118° Bernat)

    VALENCIA (4-2-3-1): Guaita; Joao Pereira (110° Piatti), Fuego, Mathieu (82° Costa), Bernat; Keita, Parejo; Feghouli, Edu Vargas, Cartabia (76° Jonas); Paco Alcácer.

    Allenatore: Pizzi.

    BASILEA (4-3-3): Sommer; Xhaka, Schär, Sauro, Safari (116° Embolo); Elneny, Die, Diaz; D. Degen (61° Aliji), Frei, Delgado (53° Sio). 

    Allenatore: Yakin.

    Arbitro: Kassai.

    Ammoniti: Guaita (V), Feghouli (V), Bernat (V), Paco Alcacer (V), Vargas (V), Keita (V), Schar (B), Safari (B), Elneny (B), Xhaka (B).

    Espulsi: Diaz (B), Sauro (B).

     

    Tutto facile per il Benfica che al Da Luz rafforza la vittoria dell’andata sull’Az Alkmaar. Protagonista assoluto è stato Salvio autore di due grandi giocate poi trasformate in assist per i due gol facili facili di Rodrigo che hanno fissato il risultato sul 2-0 finale.

    BENFICA – AZ ALKMAAR 2-0 (1-0) (39°, 71° Rodrigo)

    BENFICA (4-3-3): Artur; Sílvio (4° Almeida), Luisão, Garay, Siqueira; Gomes, Fejsa (64° Perez), Salvio; Sulejmani (70° Markovic), Cardozo, Rodrigo.

    Allenatore: Jesus.

    AZ ALKMAAR (4-3-3): Alvarado; M. Johansson, Gouweleeuw, Wuytens, Viergever; Gudelj, Ortiz (79° Henriksen), Elm; Beerens (77° Gudmundsson), Jóhannsson, Berghuis (77° Haye).

    Allenatore: Advocaat.

    Arbitro: Kralovec

    Ammoniti: Salvio (B), Gomes (B), Berghuis (A)

     

    Sulla carta sembrava una rimonta difficile quella del Siviglia sconfitto per 1-0 all’andata dal Porto, così non è stato. Gli spagnoli sul proprio terreno di casa sono partiti forte schiacciando i portoghesi e trovando già nella prima mezz’ora tre gol, Rakitic al 5° dal dischetto, Vitolo al 26° e Bacca al 29°. L’espulsione di Coke illude che il Porto possa riaprire i discorsi ma al 79° arriva il colpo del K.O. firmato da Gameiro, inutile il gol di Quaresma al 92°, in semifinale vanno gli spagnoli.

    SIVIGLIA – PORTO 4-1 (3-0) (5° rig. Rakitic (S), 26° Vitolo(S), 29° Bacca (S), 79° Gameiro (S), 92° Quaresma (P)).

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Pareja, Navarro; Mbia, Carriço; Reyes (56° Figueiras), Rakitic (86° Trochowski), Vitolo; Bacca (69° Gameiro).

    Allenatore: Emery.

    PORTO (4-2-3-1): Fabiano; Danilo (64° Kelvin), Reyes, Mangala, Alex; Eduardo (46° Quintero), Defour; Varela (46° Ricardo), Herrera, Quaresma; Ghilas.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Bacca (S), Danilo (P), Quaresma (P), Varela (P), Mangala (P), Ricardo (P)

    Espulso: Coke (S).

     

     

     

  • Europa League, il ritorno dei quarti di finale

    Europa League, il ritorno dei quarti di finale

    Questa sera, con le gare di ritorno dei quarti di finale, conosceremo quali saranno le 4 squadre qualificate alle semifinali di Europa League che potranno ancora coltivare la speranza di raggiungere la finale dello Juventus Stadium di Torino.

    Veniamo ad analizzare le 4 sfide che andremo a vivere in questa serata di calcio europeo.

    JUVENTUS – LIONE (Andata 1-0)

    La Juventus che parte dal risultato di 1-0 maturato all’andata nel match disputato in casa del Lione, pare decisa a voler raggiungere l’ultimo atto che si disputerà proprio sul terreno amico ai bianconeri, Antonio Conte infatti non vuole mollare la presa e molto probabilmente punterà ad un turnover limitato non rinunciando a Carlos Tevez in attacco, l’Apache andrà in caccia del gol europeo che gli manca da 5 anni. Per l’altro posto in attacco sono in ballottaggio tutti e 4 gli altri attaccanti, con Vucinic che al momento pare in vantaggio. A centrocampo rientra Vidal, reduce da squalifica in campionato e all’andata in coppa, che darà un turno di riposo a Pogba.

    Il gol di Bonucci all'andata
    Il gol di Bonucci all’andata

    Conte punta anche sull’orgoglio di essere l’ultima squadra italiana rimasta in corsa in Europa e in caso di qualificazione, sarebbe la prima squadra del nostro paese a raggiungere una semifinale da quando la ex Coppa Uefa ha preso la denominazione di Europa League. Il tecnico del Lione Garde però non si dà certo per vinto in partenza, i francesi sono a conoscenza dell’impresa che si troveranno a compiere, nessuna squadra ha battuto la Juventus in 22 gare giocate allo Juventus Stadium, ma proveranno a sfruttare il talento del gioiello Lacazette e l’esperienza di Gomis per ribaltare la sconfitta subita a domicilio e raggiungere così le semifinali di Europa League.

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Vucinic.

    Allenatore: Conte.

    Lione (4-3-1-2): A. Lopes; Tolisso, Jonè, Umtiti, Bedimo; Ferri, Gonalons, Mvuemba; Malbranque; Gomis, Lacazette.

    Allenatore: Garde.

     

    BENFICA – AZ ALKMAAR (andata 1-0)

    Il Benfica questa sera allo stadio Da Luz parte dal vantaggio conquistato in Olanda grazie alla rete di Salvio, quindi i favori del pronostico sembrano tutti orientati verso la compagine portoghese, nella quale però c’è il dubbio del portiere Artur che non pare al 100%. L’Az Alkmaar di Advocaat però nonostante lo svantaggio cercherà l’impresa di trovare quel gol che gli garantirebbe quantomeno i supplementari.

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Benfica (4-3-3): Artur; Sílvio, Luisão, Garay, Siqueira; Gomes, Pérez, Fejsa; Salvio, Cardozo, Đuričić.

    Allenatore: Jorge Jesus.

    Az Alkmaar (4-3-3): Alvarado; M. Johansson, Gouweleeuw, Viergever, Poulsen; Gudelj, Ortiz, Elm; Guðmundsson, Jóhannsson, Berghuis.

    Allenatore: Advocaat.

     

    SIVIGLIA – PORTO (Andata 0-1)

    Il Siviglia vuole crederci, la sconfitta dell’andata non è certo un ostacolo impossibile e con le invenzioni di Rakitic e la bravura sottoporta dell’attaccante Bacca proveranno a conquistare un successo contro un Porto che dovrà fare a meno di due pedine fondamentali come Fernando e Jackson Martinez, i portoghesi però confidano sul ritrovato Quaresma e su Ghilas attaccante già decisivo nelle trasferte di Francoforte e Napoli.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Pareja, Navarro; Mbia, Carriço; Reyes, Rakitic, Marin; Bacca.

    Allenatore: Emery.

    Porto (4-2-3-1): Fabiano; Danilo, Reyes, Mangala, Alex; Eduardo, Defour; Varela, Herrera, Quaresma; Ghilas.

    Allenatore: Luis Castro.

     

    VALENCIA – BASILEA (Andata 0-3)

    Quella tra Valencia e Basilea è senza dubbio la sfida meno equilibrata delle quattro con gli svizzeri che possono gestire un vantaggio di 3 gol sulla squadra spagnola. Il Valencia però nello stadio amico tenterà il tutto per tutto, un gol segnato nei primi minuti potrebbe riaccendere le speranze di qualificazione.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Valencia (4-2-3-1): Guaita; Joao Pereira, Fuego, Mathieu, Bernat; Keita, Parejo; Feghouli, Edu Vargas, Cartabia; Paco Alcácer.

    Allenatore: Pizzi.

    Basilea (4-3-3): Sommer; Xhaka, Schär, Sauro, Aliji; Elneny, Die, Diaz; D. Degen, Delgado, Sio. 

    Allenatore: Yakin.

     

    IL PROGRAMMA DI QUESTA SERA, ORE 21.05

    BENFICA  – AZ ALKMAAR

    JUVENTUS – LIONE

    SIVIGLIA – PORTO

    VALENCIA – BASILEA

     

     

     

     

  • Europa League, bene Juve, Porto, Basilea e Benfica

    Europa League, bene Juve, Porto, Basilea e Benfica

    Se la Juventus dovesse riuscire a passare in semifinale di Europa League per il calcio italiano sarebbe certamente un bene, perché la stessa probabilità di accedere alle semifinali che hanno i bianconeri ce l’hanno anche due squadre portoghesi, Il Benfica ed il Porto. Ricordiamo che il Portogallo è la Nazione che nel ranking UEFA ci tallona e che proprio dall’Europa League potrebbe cercare di prendere punti preziosi sull’Italia per tentare di scavalcarci ed acquisire una squadra in più per l’accesso all’Europa calcistica.

    La sorpresa di questi quarti di finale di Europa League è data dal netto successo del Basilea contro il Valencia. In Svizzera i padroni di casa impongono gioco, e questo era prevedibile, e risultato, questo era meno prevedibile. Veloci, fisicamente in forma e veramente affamati, gli svizzeri hanno piegato agevolmente il Valencia per 3-0 ipotecando, salvo una gara da tregenda al ritorno, la semifinale.

    I giocatori del Basilea esultano | Foto Twitter / Il Pallonaro
    I giocatori del Basilea esultano | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Porto in casa propria gioca bene ma è lezioso, in trasferta si scopre più concreto ed il Napoli di Benitez ne sa qualcosa, per questo la partita di Oporto, contro un avversario per nulla facile come il Siviglia, aveva un carattere importante. La spuntano i dragoni, di misura, e questo non preclude nulla per il ritorno, per 1-0 grazie alla rete di Mangala al 31°. Il ritorno a Siviglia sarà per cuori forti, riuscirà il Porto a passare indenne da un campo caldo dopo essere già riuscito a passare vincitore a Napoli?

    Il Benfica, l’altra squadra portoghese, doveva vedersela in Olanda contro la rivelazione di questa Europa League, l’ Az Alkmaar e ottiene anche lei un successo di misura ma che ha il valore dello stesso risultato ottenuto dalla Juventus a Lione. A Lisbona la partita potrà essere gestita e i lusitani fra le mura amiche hanno un rendimento decisamente alto, come è apparso più alto il livello tecnico del Benfica in questa sfida di andata.

    RISULTATI QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE:

    Az Alkmaar-Benfica 0-1  48° Salvio

    Lione-Juventus 0-1  85° Bonucci

    Basilea-Valencia 3-0 – 34° Delgado, 38° Delgado, 91° Stocker

    Porto-Siviglia 1-0 – 31° Mangala

  • Juventus: Bonucci mette quasi in semifinale la Signora

    Juventus: Bonucci mette quasi in semifinale la Signora

    E’ Leonardo Bonucci il goleador che non ti aspetti e che sblocca la partita nel momento in cui tutti erano ormai convinte che si sarebbe chiusa con un pareggio a reti inviolate.

    La Juventus torna da Lione con un risultato molto positivo, lo 0-1 di questa sera mette in condizione, gli uomini di Conte, di poter programmare e gestire al meglio la partita di ritorno a Torino. Diciamolo, per quello che ha fatto vedere il Lione questa sera, la Juventus con questo risultato d’andata ha messo un bel piede in semifinale.

    Allo Stade de Gerland di Lione c’è un bell’ambiente, all’entrata in campo delle due squadre i supporters locali mettono in scena una coreografia mozzafiato per intimorire gli avversari, nel settore ospiti i 3000 tifosi della Juve si fanno sentire eccome.

    Il Lione decide di tenere un atteggiamento chiuso e compatto cercando di impedire a Pirlo di costruire il gioco, bloccando anche le fasce laterali ed in contropiede cercando di colpire la Juventus magari protesa in avanti. La Juve dal canto suo procede lenta, cerca con i lanci di Bonucci di aprire la difesa avversaria ma non preme mai alla ricerca affannosa del gol, anzi ci va vicino su un lancio lungo in area, sponda di Osvaldo all’indietro dove Tevez da mezza altezza si coordina di testa e cerca di indirizzare con forza in porta. ne esce un tiro insidioso ma fuori.

    Con il passare dei minuti e l’inerzia asfittica del primo tempo sono i francesi a prendere coraggio, Malbranque al 26° esalta i riflessi di Buffon, subito dopo la Juve reagisce rispaventando il Lione con Tevez che a tu per tu con Lopes si mangia un’occasione buona. Il primo tempo si traghetta così alla fine con due squadre che in primo luogo hanno l’obbiettivo di non subire.

    Nella ripresa il Lione cala, nel primo tempo per stare dietro al giro palla della Juventus hanno speso molto, Conte finalmente capisce che c’è da cambiare in primis qualcosa davanti per dare più freschezza di movimento, così entrano prima Vucinic al posto di Tevez e poi Giovinco al posto di un Osvaldo veramente evanescente.

    E’ Giovinco a creare, saltando l’uomo, quella superiorità numerica davanti che mette in condizione la Juventus di rendersi più pericolosa e più brillante, tuttavia il risultato non cambia per merito del portiere Lopes prima e per la scarsa precisione poi.

    Leonardo Bonucci esulta dopo la rete decisiva | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Leonardo Bonucci esulta dopo la rete decisiva | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Nel contempo il Lione ci proverà sporadicamente con qualche azione in velocità di rimessa, ma sono solo brividi e non incubi. Per risolvere il match ci vuole il classico colpo di biliardo, su un traversone di Marchisio dalla sinistra c’è il liscio di un difensore del Lione, palla a Pogba che calcia verso la porta ma viene murato dalla difesa di casa, la palla carambola a Bonucci che senza pensarci su la sbatte sotto la traversa per il vantaggio dei bianconeri all’85°, quando il Lione ormai è sulle gambe.

    La vittoria della Juventus è legittima per la gran mole di gioco, tuttavia la squadra di Conte, come nelle ultime apparizioni in campionato è apparsa troppo prevedibile e in avanti i titolari anche stanchi, non è un caso che Conte abbia rispolverato, appena ha potuto, Mirko Vucinic che per il finire di stagione potrebbe risultare il fattore determinante.

    LIONE-JUVENTUS 0-1 (0-0) – 85° Bonucci

    Lione: Lopes 6,5; Bedimo 6; Koné 5; Umtiti 6; Ferri 6,5; Malbranque 6,5 (86° Fekir S.V.); Gonalons 6,5; Mvuemba 5,5; Tolisso 6; Lacazette 5 (75° Gomis S.V.); Briand 6 (89° N’ Jie S.V.).

    All.: Garde 5.5

    Juventus: Buffon 6,5; Chiellini 6,5; Caceres 6; Bonucci 6; Pogba 5; Marchisio 5,5; Pirlo 5; Asamoah 6; Isla 5 (78° Lichtsteiner S.V.); Tevez 5,5 (55° Vucinic 6); Osvaldo 5 (62° Giovinco 7).

    All.: Conte 6

    Ammoniti: Tolisso e Lopes (L), Giovinco e Vucinic (J)

  • Europa League: Lione-Juventus, assalto alla semifinale

    Europa League: Lione-Juventus, assalto alla semifinale

    La settimana “europea” sta per concludersi e, come di consueto tutte le attenzioni verranno rivolte al turno di Europa League: considerata come poco importante da chi fa della Champions League un traguardo di vita o di morte, in realtà l‘Europa League, o Coppa U.E.F.A. per i nostalgici, ha sempre dato il via a cicli di vittorie di molti club. Basti pensare, guardando la storia recente, al Porto di Mourinho: nel 2003 i lusitani si aggiudicarono la Coppa U.E.F.A. e l’anno seguente, nel 2004, trionfarono nella massima competizione europea oppure, tornando un po’ indietro, possiamo guardare il cammino dell’Ajax che si aggiudicò la  Coppa U.E.F.A. nel 1992 e la  Coppa dei Campioni nel 1995 restando ad livelli altissimi per molto tempo.

    Uno dei match più affascinanti in programma in questi quarti di finale, è Lione-Juventus. Partita tra nobili decadute della Champions League, le due squadre si sono trovate l’una contro l’altra in Europa League dopo aver affrontato percorsi diversi: il Lione, dopo aver perso il treno dei gironi di Champions League, ad opera del Real Sociedad con un risultato complessivo di 0-4, ha dovuto affrontare un cammino meno complicato dei bianconeri. La vittoria nel girone I composto da Betis, Vitória Guimaraes e Rijeka dominato senza subire sconfitte, e a seguire le vittorie sui  Cornomorec nei sedicesimi  e Viktoria Plzeň negli ottavi ha permesso ai francesi di arrivare ai quarti di finale senza eccessive difficoltà. Discorso opposto invece per la Juventus che, dopo aver subito l’eliminazione dalla Champions L. nel gruppo con Real Madrid, Copenaghen e Galatasaray,  conquistando però  il terzo posto nel girone che ha permesso di raggiungere l’accesso in  Europa League, ha affrontato ed eliminato, nei sedicesimi, i turchi del Trabzonspor (vincitore del girone della Lazio) e, negli ottavi di finale, i rivali della Fiorentina.

    Festeggiamenti della Juventus dopo la vittoria sulla Fiorentina in Europa League | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Festeggiamenti della Juventus dopo la vittoria sulla Fiorentina in Europa League | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Le recenti dichiarazioni del tecnico del Lione, Remi Garde, che ha sottolineato l’equivalenza di qualità tra Paris Saint Germain e Juventus, fanno pensare a pura pretattica psicologica volta a scaricare la sua squadra di eccessive responsabilità, cercando invece di aggiungere pressione al club bianconero che, si ritroverebbe cosi con il “peso di squadra favorita che non può fallire” contro un  avversario minore. In  casa  Juventus però nessuno sembra essersi nascosto: infatti alcuni tesserati, mister Conte compreso, hanno dichiarato che, per cancellare la sconfitta di Napoli,  sarà necessario ottenere una vittoria a Lione. Vedremo chi tra i due tecnici alla fine la spunterà.

     

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    LIONE (4-4-2): A. Lopes; Dabo, Koné, Zeffane, Brand; Gonalons, Mvuemba, Ferri, Malbranque; Lacazette, Gomis.

    All.: Garde.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Osvaldo.

    All.: Conte.

  • Europa League, la Juve pesca il Lione

    Europa League, la Juve pesca il Lione

    Oggi a Nyon si sono svolti i sorteggi, oltre che della Champions League, dell’Europa League. Poca attesa per l’Italia che si trova con una sola squadra in Europa. A complicare il fattore ranking è il passaggio di ben due portoghesi, Porto Benfica. (altro…)