Tag: europa league

  • Europa League, RNK Split e Stjarnan le avversarie di Torino ed Inter

    Europa League, RNK Split e Stjarnan le avversarie di Torino ed Inter

    L’urna di Nyon, per il playoff di Europa League, come era prevedibile non ha riservato impegni di alta difficoltà alle due compagini italiane, Torino ed Inter, che essendo teste di serie hanno trovato rispettivamente i croati del RNK Split e gli islandesi dello Stjarnan.

    I calciatori del RNK Split
    I calciatori del RNK Split

    I granata di Ventura vincitori del preliminare contro il Brommapojkarna si troveranno di fronte la compagine croata del RNK di Spalato. I cugini meno famosi dell’Hajduk, vanno comunque rispettati essendosi piazzati al quarto posto nella scorsa stagione in Croazia e come hanno dimostrato nelle gare disputate per giungere a questo playoff hanno fatto della difesa e della compattezza del reparto arretrato il loro punto di forza avendo subito solo 2 gol in 6 gare di Europa League disputate.

    Punto di forza è l’esperto attaccante Bilic che in quest’inizio di stagione è già andato a segno ben 5 volte nelle 7 gare disputate.

    Sicuramente però tecnicamente sono inferiori al Torino ed i granata, sempre senza sottovalutarli, potrebbe incontrare qualche difficoltà in più rispetto agli svedesi del Brommapojkarna ma tutto sommato dovrebbero riuscire a mostrare un tasso tecnico superiore.

    L’allenatore è il 43enne croato Matic che utilizzato uno schema piuttosto coperto come il 4-4-2 che talvolta varia in 4-5-1.

    Formazione tipo RNK SPLIT (4-4-2)

     Vukovic; Rugasevic, Galovic, Glumac, Radotic; Glavina, Dujmovic, Vidovic, Belle; Bilic, Rog.

     

    La particolare esultanza dei calciatori dello Stjarnan
    La particolare esultanza dei calciatori dello Stjarnan

    Ancora più agevole sembra il compito da svolgere per l’Inter che se la vedrà con lo Stjarnan. La squadra islandese dal piccolo stadio, 1000 posti, divenuta famosa per le folli e particolari esultanze dei propri calciatori dopo ogni gol, è sicuramente abbordabile ma non è da vedere come una squadra folkloristica, avendo già nelle gambe 13 gare di campionato, si trovano al secondo posto a due punti dalla vetta, ed avendo eliminato nei turni preliminari gli scozzesi del Motherwell ed i polacchi del Lech.

    Lo Stjarnan, che vanta tra le sue file calciatori che durante la settimana lavorano o sono studenti universitari, si troverà ad affrontare il gigante nerazzurro nella Scala del calcio, senza paura, non avendo praticamente niente da perdere.

    Da tenere d’occhio il centrocampista Punyed dai cui piedi girano tutte le azioni della squadra e l’attaccante danese Toft, che fanno parte del 4-2-3-1 utilizzato dal tecnico Sigmundsson.

    Formazione tipo STJARNAN (4-2-3-1)

    Jonsson; Vemmelund, Rauschenberg, Laxdal, Arnason; Praest, Johansson; Bjorgvinsson, Punyed, Finsen; Toft

     

  • Europa League, il Torino cala il poker e vola ai playoff

    Europa League, il Torino cala il poker e vola ai playoff

    Tutto facile nella gara di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League per il Torino che allo stadio Olimpico si è sbarazzato agevolmente per 4-0 degli svedesi del Brommapojkarna già sconfitti per 3-0 una settimana fa a Stoccolma, raggiungendo i playoff dove nel sorteggio sarà tra le teste di serie.

    La gioia dei calciatori del Torino
    La gioia dei calciatori del Torino

    La serata è stata impreziosita anche dai gioielli Darmian (dentro per tutta la gara ed autore del 2-0) e sopratutto Fabio Quagliarella che entrato al posto di Larrondo nella ripresa ha trovato il modo di segnare il primo gol ufficiale nel suo ritorno in maglia granata.

    Come sempre Ventura manda in campo i suoi con il 3-5-2 con Moretti, Glik e Bovo in difesa, Molinaro e Darmian sugli esterni, Benassi, Nocerino e Perez in mediana con la coppia d’attacco confermata e formata da Barreto e Larrondo.

    Gli svedesi schierano un 4-5-1 con Rexhepi lasciato unica punta e supportato in fase offensiva dagli esterni BärkrothÅsbrink.

    Si parte e la gara si mette subito bene per il Torino con Jonsson che al 4° devia nella propria porta una parata del proprio portiere su tiro di Larrondo. Il raddoppio arriva al 37° quando un tiro-cross di Darmian viene sfiorato ancora da Jonsson e finisce in rete. Senza problemi i granata gestiscono il risultato e si va al riposo sul 2-0.

    Nella ripresa si parte sotto una pioggia battente, il Torino prima sfiora il tris con Barreto dopo un solo minuto. Al 70° Bovo centra il palo su punizione. Al 80° rigore per il Torino per un fallo di mano in area, anche se sul proseguimento dell’azione Martinez aveva trovato il gol. Dal dischetto va Quagliarella che trasforma. Anche Martinez trova la gioia del gol segnando al 90° su cross di Molinaro.

     

    TORINO-BROMMAPOJKARNA 4-0 (2-0) (4° aut. Jonsson, 37° Darmian, 80° rig. Quagliarella, 90° Martinez)

    Torino (3-5-2): Padelli; Moretti, Glik (81° Jannson), Bovo; Darmian, Perez, Benassi, Nocerino, Molinaro; Barreto (63° Martinez), Larrondo (54° Quagliarella).

    Allenatore: Ventura.

    Brommapojkarna (4-5-1): Blazević; Starfelt (77° Söderström), Björkström, Falkeborn, Jonsson; Bärkroth, Albornoz (46° Petrovic), Karlström; Ngouali, Åsbrink; Rexhepi (61° Sandberg-Magnusson).

    Allenatore: Billborn.

    Arbitro: Raczkowski.

    Ammoniti: Karlström (B).

     

    Questa sera si sono giocate tutte le gare di ritorno del terzo turno preliminare, a sorpresa sono state eliminate il Mainz, il Plzen ed il Rosenborg.

    RISULTATI 3° TURNO PRELIMINARE EUROPA LEAGUE (tra parentesi il risultato dell’andata)

    Ermis (Cyp)- Young Boys (Sui) 0-2 (0-1) qual. YOUNG BOYS

    Ch. Odessa (Ukr) – RNK Split (Cro) 0-0 (0-2) qual. RNK SPLIT

    Esbjerg (Den) – Ruch (Pol) 2-2 (0-0) qual. RUCH

    Krasnodar (Rus) – DVTK (Hun) 3-0 (5-1) qual. KRASNODAR

    Liberec (Cze) – Astra (Rou) 2-3 (0-3) qual. ASTRA

    Molde (Nor) – Zorya (Ukr) 1-2 (1-1) qual. ZORYA

    AIK Stoccolma (Swe) – FC Astana (Kaz) 0-3 (1-1) qual. FC ASTANA

    Chikhura (Geo) – Neftci Baku (Aze) 2-3 (0-0) qual. NEFTCI BAKU

    Lech (Pol) – Stjarnan (Ice) 0-0 (0-1) qual. STJARNAN

    Rosenborg (Nor) – Karabukspor (Tur) 1-1 (0-0) qual. KARABUKSPOR

    Shmona (Isr) – Dinamo Mosca (Rus) 1-2 (1-1) qual. DINAMO MOSCA

    Soligorsk (Blr) – Waregem (Bel) 2-2 (5-2) qual. SOLIGORSK

    St. Polten (Aut) – PSV (Ned) 2-3 (0-1) qual. PSV

    CFR Cluj (Rou) – Dinamo Minsk (Blr) 0-2 (0-1) qual. DINAMO MINSK

    Hajduk Split (Cro) – Shakhtar K. (Kaz) 3-0 (2-4) qual. HAJDUK SPLIT

    Trnava (Svk) – St. Johnstone (Sco) 1-1 (2-1) qual. TRNAVA

    Atromitos (Gre) – Sarajevo (Bih) 1-3 d.t.s (2-1) qual. SARAJEVO

    Brondby (Den) – Club Brugge (Bel) 0-2 (0-3) qual. CLUB BRUGGE

    Plzen (Cze) – Petrolul (Rou) 1-4 (1-1) qual. PETROLUL

    Asteras T. (Gre) – Mainz (Ger) 3-1 (0-1) qual. ASTERAS

    Hafnarfjordur (Ice) – Elfsborg (Swe) 2-1 (0-4) qual. ELFSBORG

    Hull (Eng) – Trencin (Svk) 2-1 (0-0) qual. HULL

    Lione (Fra) – Mlada Boleslav (Cze) 2-1 (4-1) qual. LIONE

    Torino (Ita) – Brommapojkarna (Swe) 4-0 (3-0) qual. TORINO

    Aberdeen (Sco) -Real Sociedad (Esp) 2-3 (0-2) qual REAL SOCIEDAD

    Met. Skopje (Mac) – Omonia (Cyp) 0-1 (0-3) qual. OMONIA

    Rio Ave (Por) – IFK Göteborg (Swe) 0-0 (1-0) qual. RIO AVE

    Zimbru (Mda) – Grodig (Aut) 0-1 (2-1) qual. ZIMBRU

    Rijeka (Cro) – Vikingur (Fai) 4-0 (5-1) qual. RIJEKA

  • Europa League: grande inizio per il Torino, 3-0 al Brommapojkarna

    Europa League: grande inizio per il Torino, 3-0 al Brommapojkarna

    Ottima partenza del Torino in Europa League, nella gara di andata del terzo turno preliminare giocata ieri sera a Stoccolma contro la formazione svedese del Brommapojkarna. 

    I granata al ritorno in Europa dopo 20 anni di assenza si sono imposti agevolmente per 3-0 ed hanno praticamente ipotecato il passaggio ai playoff mettendo in totale discesa la sfida di ritorno di giovedì prossimo nel capoluogo piemontese.

    Marcelo Larrondo
    Marcelo Larrondo

    Protagonista assoluto della serata è stato Larrondo autore di una doppietta a cavallo dei due tempi, la terza rete l’ha messa a segno l’altro attaccante, Barreto.

    Per quanto riguarda le formazioni gli svedesi schierano un 4-2-3-1 (4-5-1 in fase difensiva) con Rexhepi unica punta supportato da  Barkroth,Petrovic e Jonsson.

    Ventura che deve fare a meno di Avramov, Quagliarella, Cerci e Darmian, schiera il classico 3-5-2 con Barreto e Larrondo coppia d’attacco con il neo acquisto Molinaro e Vesovic sulle fasce, Nocerino, Vives ed El Kaddouri a centrocampo, Padelli in porta con Moretti, Glik e Bovo in difesa.

     

    Si parte ed è il Torino a fare la partita, al 24° Larrondo va vicino al gol colpendo la parte alta della traversa con un tiro da fuori. Gli svedesi si vedono solo con un tiro di Barkroth facilmente bloccato da Padelli. Al 45° si sblocca la gara, Barreto si presenta solo davanti al portiere ma viene steso dal difensore Segerstrom che viene espulso, dal dischetto Larrondo trasforma e si va al riposo sullo 0-1.

    Nella ripresa arriva praticamente subito il raddoppio, al 53° Nocerino mette in mezzo il cross che Larrondo gira di testa per la doppietta personale che vale il 2-0 per gli uomini di Ventura. 58° il Toro cala il tris con Barreto che dopo uno schema su punizione mette in rete. Al 61° gli svedesi potrebbero riaprire la partita, Vives commette fallo in area con chiara occasione da gol, rigore ed espulsione per il Brommapojkarna, dal dischetto però Rexhepi calcia altissimo. A questo punto si spengono le speranze dei padroni di casa ed al fischio finale il Torino porta a casa un preziosissimo 3-0 in trasferta.

     

     

     

    BROMMAPOJKARNA – TORINO 0-3 (0-1) (45° rig, 53° Larrondo, 58° Barreto)

    Brommapojkarna (4-2-3-1): Blazevic; Bjorkstrom, Segerstrom, Une Larsson, Falkeborn; Martinsson Ngouali (76° Asbrink), Karlstrom; Barkroth, Petrovic (63° Albornoz), Jonsson; Rexhepi (63° Sandberg-Magnusson).

    Allenatore: Billborn.

    Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Vesovic (74° Benassi), Nocerino, Vives, El Kaddouri (84° Perez), Molinaro; Barreto (70° Martinez), Larrondo.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: /

    Espulsi: Segerstrom (B), Vives (T).

  • Torino, questa sera in Svezia parte l’avventura in Europa League

    Torino, questa sera in Svezia parte l’avventura in Europa League

    Il momento è arrivato, questa sera a Stoccolma contro gli svedesi del Brommapojkarna, per la gara valevole come andata del terzo turno preliminare di Europa League, inizia l’avventura europea del Torino.

    Un accesso all’Europa League arrivato dopo l’esclusione del Parma per un pagamento giunto in ritardo, che era arrivata davanti ai granata al termine della scorsa stagione. Una competizione che il Torino vorrà onorare e che avrà in questa tappa svedese il trampolino di lancio.

    Al calcio italiano il Brommapojkarna è una squadra poco conosciuta, ma non per questo deve essere sottovalutata, lo stesso Giampiero Ventura ha dovuto informarsi per poi descrivere così i prossimi avversari:

    Giampiero Ventura
    Giampiero Ventura

    Del campionato svedese e del Brommapojkarna sapevo onestamente poco, prima del sorteggio. Così mi sono informato, e ho appreso che il Brommapojkarna è una società che lancia giovani di prospettiva. Una politica che condivido: talvolta si può soffrire, però a gioco lungo questo è un lavoro che paga. La difficoltà di questa partita, al di là di una diversa condizione atletica, è data proprio dalla voglia e dall’entusiasmo di questi giovani talenti, vogliosi di mettersi in evidenza.

    Il tecnico della squadra granata ha però voluto anche spronare i suoi, parlando anche dell’obiettivo che il Torino deve porsi a partire proprio da questa sfida:

    Sono felice per i ragazzi: si sono meritati il salto dalla serie B all’Europa League. La crescita del Toro è avvenuta attraverso l’umiltà, il lavoro, i sacrifici e non con gli slogan. L’obiettivo di un club con la storia del Torino è quello di crescere, di migliorare ulteriormente. Questo di Coppa è un passaggio importante, ma non è finalizzato al semplice risultato. Il risultato ora non deve essere l’obiettivo ma la conseguenza di ciò che facciamo.

    Oltre all’allenatore ha parlato anche il capitano, Kamil Glik, che ha presentato la partita ricordando anche il fatto che tre anni fa il Torino era in Serie B ed ora si appresta a vivere l’Europa:

    Questo sarà un passaggio fondamentale, perché se sbagliamo, siamo fuori. Sicuramente non sottovaluteremo l’avversario, abbiamo tutto il rispetto per loro. Non pensavo che, tre anni dopo, sarei stato qui a parlare in occasione di una partita di Europa League. E’ una sensazione bellissima, importantissima per tutti noi.

    il Brommapojkarna
    il Brommapojkarna

    Ma che squadra è questo Brommapojkarna? Senza dubbio una compagine che non vive un gran momento di forma se si pensa che nel campionato svedese, iniziato a marzo e che si chiuderà a novembre, gli avversari del Torino si trovano all’ultimo posto con soli 8 punti conquistati in 16 partite, magro bottino racimolato con una vittoria, cinque pareggi e dieci sconfitte.

    Tutto facile quindi? No perchè in fondo gli svedesi sono riusciti a passare due turni preliminari di Europa League eliminando i finlandesi del Vaasan Palloseura e i nordirlandesi del Crusaders. 

    Il Torino che dovrà fare a meno di Cerci, Darmian, Quagliarella e del nuovo portiere Avramov, ma che comunque rimane tecnicamente superiore, dovrà fare attenzione alla maggiore fisicità e ad una condizione superiore da parte degli svedesi.

    Un pareggio non sarebbe da disdegnare ma bagnare il ritorno in Europa con una bella vittoria sarebbe importante per iniziare bene questa nuova stagione per la compagine granata.

  • Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Un vero e proprio show a tutto tondo quello messo in scena oggi in conferenza stampa da Antonio Cassano a Collecchio. Fantantonio ha parlato di tutto, delle critiche ricevute nell’avventura della nazionale al mondiale brasiliano, dal presente al Parma senza tralasciare alcuni dettagli sul suo futuro ed una piccola stoccata all’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

    Partiamo con la Nazionale, alcuni giornali parlarono di un Cassano che si era comportato poco bene e che aveva avuto problemi a legare con il gruppo e che sarebbe stato lui uno dei calciatori attaccati da Buffon a caldo nel post eliminazione:

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano

    Io maleducato con la cameriera? Per la prima volta nella mia vita non ho fatto casino, vogliono buttare sporcizia su di me ma ho le spalle larghe. Gruppo con Balotelli? Ho fatto gruppo soprattutto con Buffon, mi veniva a cercare anche di notte. Buffon non ha fatto nomi quando ha criticato giovani. E’ un problema creato. Perché quando Gigi ha un problema lo dice in faccia. Hanno voluto gettare fango su entrambi ma non hanno indovinato la giocata. Io Prandelli devo solo ringraziarlo come devono ringraziarlo gli italiani per il lavoro che ha fatto. Non sono stato chiamato per due anni in Nazionale, ma mi sono sempre comportato bene”.

    Poi Cassano ha voluto parlare di Parma, del Parma,della rabbia per l’Europa League sottratta ai ducali e, stuzzicato sulla sorpresa promessa dal neopresidente della Sampdoria Ferrero ai tifosi blucerchiati, ha parlato anche del suo futuro:

    A Parma ho trovato tantissima gente brava.  Noi dobbiamo essere arrabbiati per il torto schifoso che ci hanno fatto per quanto  riguarda l’Europa League. Poi se arriveremo sesti, settimi, ottavi etc non lo so, ma giocheremo molto arrabbiati. La città deve essere grata a Ghirardi. Gli hanno tolto un sogno per errore di altre persone. Spero che possa ritornare sui suoi passi. Ma abbiamo un fenomeno nel mondo del calcio, ed è Leonardi. Ferrero? Chi è quello della Nutella? Io rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio. Ma rimango al Parma e al 99%  chiuderò la carriera a Parma. Leonardi e Donadoni è stato fondamentale con me ha avuto una pazienza infinita, senza Donadoni non so cosa sarebbe successo.

    Alla fine Fantantonio fa anche il suo pronostico sulla vincitrice dello scudetto, indicando per questioni di tifo l’Inter ma non risparmiando una stoccatina a Walter Mazzarri:

    Per me la favorita è l’Inter per una questione di tifo, ma non per l’allenatore.

  • Ghirardi: “Con il calcio ho chiuso, il Parma è in vendita!”

    Ghirardi: “Con il calcio ho chiuso, il Parma è in vendita!”

    Un Tommaso Ghirardi davvero infuriato e deluso quello che si è presentato oggi in sala stampa a Collecchio all’indomani del ricorso sulla Licenza Uefa respinto dall’Alta Corte del Coni e quindi con la conseguente esclusione del Parma dall’Europa League 2013/2014, conquistata sul campo.

    Ghirardi ha esordito in conferenza stampa spiegando la questione pagamenti in ritardo, aggiungendo diversi dettagli su quello che è accaduto:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Ho voluto convocare questa conferenza per essere un pochino più chiaro sull’accaduto. Le licenze UEFA sono dovute ai problemi dello stadio, che abbiamo risolto, e i debiti scaduti coi club esterni, che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo. Poi ci sono gli emolumenti: i giocatori del Parma che hanno giocato nel Parma FC al 31 marzo avevano tutto pagato. Abbiamo presentato tutta la documentazione: il termine ultimo era il 30 di aprile. E il 30 di aprile veniamo contattati dalla COVISOC per avere dei chiarimenti, alle 13.30. Il termine massimo era mezzanotte dello stesso giorno. Sei-sette ore prima di un giorno prefestivo ci dicono che c’è una piccola irregolarità. Lunedì chiamo personalmente e chiedo qual è il problema riscontrato. Ci dicono che su nove incentivi all’esodo, non è stata pagata l’IRPEF. L’incentivo all’esodo è un accordo con un giocatore, perfettamente regolamentato, con cui appunto lo incentivi ad andare a giocare fuori. Noi abbiamo tanti giocatori, tanti giovani, tanti italiani, ma questo non se lo ricorda nessuno. La decorrenza economica di quell’incentivo era il 30 giugno e in questa data bisogna pagare tutte le ritenute esistenti. Facciamo così da sette anni e lo abbiamo sempre fatto, altre società lo fanno. Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile, questi anticipo sono stati fatti a novembre quindi la COVISOC doveva contestarci questa cosa a febbraio. Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dare entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti, aver esaudito a tutte le richieste che mi sono state fatte e mi sono rivolto alle istituzioni per sapere quello che dovevo, anche in questo caso. Non posso fare nomi, ma mi è stato consigliato come fare, da esponenti della federazione e della Lega e l’esito è stato la bocciatura in primo e secondo grado. Spero non ci sia niente di male a dire questo, perché è solo la verità. Nessuno lo può negare, ci sono state telefonate, messaggi, email, con gli organi preposti. Io mi sono rifatto alla Lega e alla federazione, che mi hanno dato indicazioni: queste hanno portato alla mancata concessione della licenza UEFA. Ho sentito che bisogna trovare un colpevole, ma non esiste! I miei collaboratori hanno fatto tutto da norma, come sempre. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e perso 8 per la mancata partecipazioni all’Europa League. Quando sarò più sereno valuterò chi mi potrà rimborsare di questi danni. La sanzione che ci è stata data, è per un errore dello 0,6% delle cifre dovute: per questo ho perso quanto vinto sul campo, quello che una squadra di provincia che rappresenta una città civile, ha conquistato sul campo.

    Dopo quest’inizio con le dovute spiegazioni Ghirardi ha proseguito con parole che rispecchiano ancora di più la sua delusione e la decisione di lasciare il mondo del calcio:

    I miei tifosi non sono stati rispettati, perché siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso. L’Alta Corte dichiara che è una pena iniqua circa la sentenza a noi comminata, ma che non ha possibilità di invertire la decisione. Un ex ministro che mi scrive una cosa del genere, è assurdo. Mi han fatto andare nella casa dello sport e mi ha giudicato uno che non ha mai fatto sport. Io ho chiuso, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Parma FC, dal primo di luglio inizia un’altra storia. I miei soci hanno voluto condividere con me questa mattinata da incubo, il 100% del Parma da oggi è ufficialmente in vendita. Me ne vado da vincitore. Siamo arrivati che non c’era nulla e abbiamo costruito qualcosa di importante.

    Ghirardi fa anche sapere che da parte del Parma non ci sarà il ricorso al Tas, come si era pensato nella serata di ieri, non ci sarà nemmeno alcun ripensamento, l’ex numero uno della società gialloblù ha deciso: in questo mondo del calcio lui non vuole rimanerci più.

     

  • Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Niente Europa League per il Parma, L’Alta Corte del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società emiliana per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. Il club gialloblù ora potrà rivolgersi al Tas di Losanna  ma al momento il Parma è fuori dall’Europa League ed al suo posto è stata promossa la squadra che si era piazzata subito alle spalle degli emiliani ovvero il Torino.

    Un ritardato pagamento da 300mila euro, questa la colpa del Parma, una cifra irrisoria se si pensa ai numeri che girano nel mondo del calcio. Una decisione che ha scatenato la durissima reazione del presidente dei Ducali Tommaso Ghirardi che ha espresso tutta la sua rabbia e delusione sul sito ufficiale del Parma:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa. Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio.

    Il sito dei gialloblù ha anche annunciato che domani, venerdì 30 maggio, alle 15.30 il Presidente Ghirardi terrà una conferenza stampa presso il centro direzionale di Collecchio.

    Come abbiamo già anticipato la società emiliana farà ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, anche se i precedenti non sono certamente incoraggianti. Lo scorso anno infatti il Malaga che era giunto sesto nella Liga era stato escluso per problemi finanziari e mancati pagamenti ed avevano visto il ricorso respinto dal Tas. Stessa sorte toccò al Rayo Vallecano, giunto 8° in quella stagione di Liga, che per problemi finanziari vide negata la Licenza Uefa e respinto il successivo ricorso al Tas. Ad esser ripescato fu quindi il Siviglia che poi ha trionfato nella finale di Torino conquistando l’Europa League 2013/2014.

    Stato d’animo completamente opposto sulla sponda granata che dopo la delusione e le lacrime per l’Europa League persa sul campo di Firenze con il calcio di rigore fallito da Cerci al 93° adesso sorride dopo questa promozione in Europa. Il presidente Urbano Cairo, raggiante per il risultato ma vicino al collega ed amico Ghirardi, ha così commentato sul sito ufficiale del Torino:

    Dopo il nostro straordinario campionato, andare in Europa rappresenta un risultato importante: ci tengo a sottolineare che mi dispiace per il Presidente Ghirardi, è un amico e posso capire la sua amarezza. Sul campo hanno ottenuto un punto in più e gli abbiamo fatto i complimenti: poi però non conta solo il risultato sportivo. Sono contento, da parte mia, per i tifosi: da tanto desideravano questo risultato. E’ la ciliegina sulla nostra grande stagione.

    A meno di clamorosi e al momento imprevedibili ribaltoni, sarà il Torino la terza rappresentante italiana, insieme a Fiorentina ed Inter a disputare l’Europa League 2014/2015, i granata dovranno anticipare ai primi giorni di luglio il ritiro per poter esser così pronti a fine dello stesso mese per disputare il turno preliminare.

     

  • Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Il giorno della tanto attesa conferenza stampa di Walter Mazzarri è arrivato, il tecnico toscano dell’Inter  non ha deluso le aspettative e davanti ai giornalisti ha parlato di tutto, facendo un bilancio stagionale e parlando del suo futuro e delle novità tattiche che proverà ad apportare nella prossima stagione.

    Mazzarri ha così risposto a chi gli chiedeva se il raggiungimento dell’Europa League può definirsi un obiettivo tale da rendere la stagione positiva:

    Walter Mazzarri
    Walter Mazzarri

    L’obiettivo della stagione è stato centrato: sono abituato a parlare con i fatti, sono i numeri quelli che contano. E la classifica dice che siamo tornati in Europa. Io credo sia stato un anno positivo, abbiamo fatto cose buone. Non era scontato arrivarci. Sono soddisfatto. Non so come si possa definire negativa la nostra stagione. Fa parte del gioco. Ma negativa no, non esiste. Ci sono state troppe occasioni sprecate, i pareggi sofferti all’ultimo minuto. Ma le cose positive sono state più di quelle negative.

    Mazzarri poi conferma la sua sicurezza sul proprio futuro da tecnico dell’Inter e sul fatto che ancora non ha avuto il rinnovo:

    Sul fatto che resto all’Inter  è sicurissimo perché ho un contratto. Sono molto soddisfatto e contento della telefonata arrivata dopo che avevamo vinto con la Lazio. Il presidente Thohir mi ha chiamato felice di aver centrato questo obiettivo, del presidente Moratti avete visto in campo alla festa di Javier. E questo mi ha dato contentezza, felicità. Per quanto riguarda il rinnovo è inutile che ne parli io. Il contratto con l’Inter è fino al 2015, la società ha già chiarito le posizioni. Posso fare bene anche con un anno solo di contratto e Ausilio ha detto che nei prossimi giorni si parlerà del rinnovo, con un piano preciso e unità di intenti.

    Il tecnico toscano poi parla del gioco espresso nella stagione appena conclusa, del futuro, di eventuali modifiche nel gioco dell’Inter e rivela anche la possibilità di un cambio di modulo abbandonando la sua consueta difesa a 3:

    Siamo la squadra con più possesso palla, dopo la Fiorentina. Quella che ha battuto più calci d’angolo. Abbiamo fatto anche grandi partite. Con un difetto: troppe prestazioni altalenanti. Io ho visto numeri di gioco positivi. E sapremo migliorarci. Thohir è contento di quello che si è fatto. Sul mercato al momento non faccio alcuna valutazione, perché a breve vedrete quali saranno i giocatori riconfermati e i nuovi. Vi dirò che un cambio di modulo ci sarà: lavorerò sulla difesa a quattro e un metodista. Mi servirà anche se dovessi giocare, talvolta, con la difesa a tre. O con la difesa a quattro nel modo più puro. Ci vuole un giocatore con le caratteristiche di Luiz Gustavo, ma temo che sia irraggiungibile. Un giocatore che sa fare quel ruolo come pochi al mondo. E’ la mia idea, ma il mercato ha le sue regole. Ho in progetto tre moduli di gioco.

    In conclusione Mazzarri, che ad un certo punto della stagione ha detto che non avrebbe più parlato di arbitri, ha così risposto a chi gli chiedeva se oggi avrebbe parlato del mondo arbitrale, aggiungendo anche i dati sulla sfortuna che ha colpito la sua Inter:

    Dico solo: guardate i numeri. Siamo la maglia nera dei rigori a favore, abbiamo un numero esagerati di pali, traverse e calci d’angolo. Speriamo che vada meglio l’anno prossimo.

  • Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Sesto posto rimasto in bilico fino al 94° minuto di quest’ultima giornata di Serie A che si è completamente conclusa. Tralasciando il Verona che aveva quasi nessuna chanche e in più affrontava il Napoli al San Paolo (5-1 il risultato finale), le squadre che erano ancora in lotta per il sesto posto erano Torino, Parma Milan, con le prime due in pole position. Tralasciamo allora anche i rossoneri, che avrebbero dovuto sperare che entrambe le concorrenti per l’Europa League non vincessero e vincere con almeno 3 gol di scarto per assicurarsi la differenza reti sui granata. La 38° giornata favoriva forse il Parma, che affrontava il Livorno in casa, mentre il Toro doveva sudare al Franchi nonostante la Fiorentina non avesse più motivazioni. I pronostici si sono avverati, ma solo per un caso, ovvero un rigore sbagliato nei minuti finali, il che peggiora ancora di più le cose.

    Alessio Cerci
    Alessio Cerci

    Al Tardini la partita non è mai stata in dubbio, nonostante il risultato si sia sbloccato solo al 62° con Amauri, che poi si sarebbe ripetuto firmando la doppietta. Mai stata in equilibrio invece al Franchi, con 4 gol nel secondo tempo. La viola la sblocca con un rigore di Pepito Rossi e il Toro pareggia con Larrondo, per poi tornare in svantaggio con il primo pallone toccato di Ante Rebic. Ancora pari del Torino con Kurtic, fino a un assedio finale che porta la partita al recupero. 4 minuti che i granata vogliono e devono sfruttare per trovare il gol dell’Europa. L’occasione viene servita sul piatto d’argento: tuffo plateale di Barreto in area di rigore, Rizzoli concede ugualmente la massima punizione e sul dischetto si presenta Cerci.

    Nel frattempo a Parma l’arbitro sta per fischiare. Fischia anche Rizzoli a Firenze, ma Cerci quel rigore se lo fa parare da Rosati. Al Tardini è finita e i granata cerca no l’ultimo attacco, ma il tempo scade e il Toro, che poteva beffare il Parma, alla fine si beffa da solo. In Europa ci va il Parma.

  • Benfica prosegue la maledizione di Bela Guttmann, l’Europa League va al Siviglia

    Benfica prosegue la maledizione di Bela Guttmann, l’Europa League va al Siviglia

    Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa ed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni.

    Questa la “maledizione” lanciata nel 1962 dall’allora tecnico ungherese del Benfica Béla Guttmann e che anche questa sera, per l’ottava finale consecutiva, ha colpito il Benfica.

    Quest’anno sembrava l’annata buona per infrangere l’anatema, così non è stato e se l’anno scorso la beffa con il Chelsea arrivò nei minuti di recupero, quest’anno contro il Siviglia la sconfitta è arrivata ai calci di rigore.

    I calciatori del Siviglia dopo l'ultimo rigore calciato
    I calciatori del Siviglia dopo l’ultimo rigore calciato

    Se per il Benfica è l’ottava finale consecutiva persa, per il Siviglia, che non ci sarebbe nemmeno dovuto essere, fu ripescato per i problemi economici di Rayo Vallecano e Malaga che gli erano giunte davanti in campionato, arriva un incredibile filotto: terza finale di Europa League vinta, dopo quelle del 2005/2006 e 2006/2007 anche se ancora si chiamava Coppa Uefa, su tre giocate.

    Per quanto riguarda le formazioni Unai Emery schiera il suo Siviglia con il 4-2-3-1 con Beto tra i pali, Coke, Pareja, Fazio, Moreno sulla linea difensiva, MbiaCarriço in mediana con Bacca di punta supportato dal trio di trequartisti Reyes-Rakitic-Vitolo.

    Jorge Jesus deve rinunciare agli squalificati Perez e Markovic, sceglie un 4-3-3 con Oblak in porta, Maxi Pereira, Luisao, Garay e Siqueira in difesa, Amorim, Gomes e  Gaitan a centrocampo con Sulejmani, Lima e Rodrigo nel tridente offensivo.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, tanti errori, molta confusione ed occasioni da gol davvero rare, da segnalare una bella parata di Beto su Maxi Pereira. Nella ripresa cresce il Benfica che ha diverse buone occasioni con Lima, Rodrigo e Garay che sfiorano il vantaggio. Il risultato non si sblocca e si va così ai tempi supplementari dove nel primo tempo il Siviglia ha una chance enorme con Bacca che si presenta solo davanti a Oblak ma allarga troppo il diagonale che si spegne sul fondo. Nel secondo tempo supplementare, paura di perdere e stanchezza la fanno da padrona, la gara non si sblocca e si va ai calci di rigore. Dal dischetto per il Benfica Cardozo e Rodrigo vedono le proprie conclusioni respinte da Beto, i calciatori del Siviglia sono praticamente perfetti ed è il capitano Rakitic che alza al cielo di Torino l’Europa League 2013/2014.

    Rakitic solleva l'Europa League
    Rakitic solleva l’Europa League

    SIVIGLIA – BENFICA 4-2 d.c.r. (0-0 dopo i tempi supplementari)

    Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Pareja, Fazio, Moreno; Mbia, Carriço; Reyes (78° Marin) (104° Gameiro), Rakitic, Vitolo (110° Figueiras); Bacca.

    Allenatore: Unai Emery

    Benfica (4-3-3): Oblak; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Siqueira (99° Cardozo); Amorim, A. Gomes, Gaitan (119° Cavaleiro); Sulejmani (25° Almeida), Lima, Rodrigo.

    Allenatore: Jorge Jesus.

    Arbitro: Brych (Germania)

     

    Ammoniti: Fazio (S), Moreno (S), Coke (S), Siqueira (B), Almeida (B)