Tag: euro2016

  • La Francia demolisce il sogno islandese

    La Francia demolisce il sogno islandese

    Non basta il geyser sound, nonostante sia stato scandito per tutta la partita, alla Nazionale islandese. La Francia, con una sicurezza mai vista fin qui ad Euro2016, distrugge il sogno nordico con un sonoro 5-2.

    La Francia di Didier Deschamps non si fa intimorire dall’imponente coro dei tifosi islandesi e soprattutto salta l’ostacolo con un’agilità imprevista. Segna finalmente Pogba, offre un’ottima prestazione il positivo Payet e regala una doppietta Giroud. Griezmann, a segno anche lui, snocciola assist per i compagni e gira a mille.

    L’Islanda è la solita, forse meno attenta rispetto a quanto visto fino ad oggi, ma è sempre la squadra che nonostante i limiti tecnici gioca compatta e non si ferma mai proprio come il geyser sound. Va sotto 4-0 nel primo tempo e ad inizio ripresa come se nulla fosse dopo dieci minuti con Sightorsson accorcia le distanze prima che Griezmann realizzi la quinta rete per i galletti. Sul finale di partita poi Bjarnason chiude il punteggio con il 5-2 finale.

    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter
    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter

    L’Islanda ha fatto un europeo fantastico, è la rivelazione, insieme al Galles, del torneo e una vetrina speciale la meritano anche i tifosi islandesi che a fine partita come di consueto si sono trattenuti sotto la pioggia con i propri beniamini a scandire il geyser sound.

    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l'Islanda | Foto Twitter
    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l’Islanda | Foto Twitter

    La Francia trova, forse nella partita con più incognite, la convinzione giusta per fare il Campionato Europeo che tutti si aspettavano facesse, da protagonista. Realizza ancora reti di testa con Pogba e Giroud manifestando la sua continuità in quelle situazioni di gioco ma dietro ancora una volta va in crisi quando i traversoni arrivano dalle fasce, dimostrando una certa timidezza nella marcatura dell’avversario. Realizza con la partita odierna un record per i Campionati Europei perché nessuna squadra fino ad oggi nella fase finale aveva chiuso il primo tempo con quattro reti di vantaggio sull’avversario.

    Adesso c’è la convinzione nella squadra di Deschamps di poter fare l’upgrade che da qualche anno si attendeva puntando alla conquista di un trofeo. A Marsiglia non sarà facile contro la Germania in semifinale, tuttavia osare contro i Campioni del Mondo si può.

    FRANCIA-ISLANDA 5-2 (4-0) – 12° Giroud (F), 20° Pogba (F), 43° Payet (F), 45° Griezmann (F), 56° Sigthorsson (I), 59° Giroud (F), Bjarnason (I)

  • Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania non è una partita normale, non è una partita solo di calcio è molto di più. Si tratta di uno scontro tra due identità ben precise, una fatta di genialità, di capacità nel sopperire ad alcune mancanze con la tenacia, con il coraggio e con il cuore. L’altra è fatta di durezza, di manifesta superiorità e di vanto nell’ostentare la presunta perfezione.

    Italia-Germania è uno scontro che ha attraversato generazioni, dal dopoguerra ad oggi le due Nazionali hanno sempre battagliato con un netto vantaggio a favore dei nostri colori, ma è anche vero che ogni volta la partita arrivava in condizioni quasi alla pari, oggi i tedeschi sono Campioni del Mondo mentre gli azzurri sono alla ricerca del loro limite.

    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter
    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter

    Già dagli inni nazionali si sente la differenza citata prima, inno italiano cantato a squarciagola dai 4000 tifosi azzurri presenti a Bordeaux, e inno tedesco ascoltato scandendo un brusio dai 40000 teutonici, ma tante bandiere bianconere divise in due settori con al centro uno striscione raffigurante la Coppa del Mondo e le annate che ricordano le vittorie tedesche.

    Dopo questo le due squadre e le rispettive tifoserie si accomunano al lungo applauso per le vittime dell’attentato terroristico in Bangladesh, Italia che gioca con il lutto al braccio per i connazionali rimasti uccisi.

    Antonio Conte deve fare a meno di Antonio Candreva che ha bisogno di altro tempo per recuperare, di Thiago Motta che è squalificato e Daniele De Rossi recuperato parzialmente ma tenuto precauzionalmente in panchina. L’assenza di De Rossi viene sopperita dall’inserimento di Sturaro che è schierato nei tre centrali di centrocampo al fianco di Parolo e GiaccheriniLow non ha alcun problema, modifica solo l’assetto tattico e al posto di Draxler inserisce Howedes per avere maggiore copertura sull’esterno.

    Italia-Germania inizia con il freno a mano tirato, il primo vero brivido lo regala Khedira che in uno scatto sulla destra rimedia un infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare il campo al 15°, al suo posto Low inserisce Schweinsteiger. Proprio il neo entrato al 27° segna di testa ma per farlo spinge fallosamente De Sciglio, l’arbitro Kassai vede e annulla.

    Il primo vero tiro verso la porta arriva al 41° con Gomez che dopo una bella ripartenza tedesca e il cross di Kimmich da destra incrocia di testa mandando fuori il tiro.

    Un minuto dopo Muller dopo un batti e ribatti in area effettua un tiro strozzato che Buffon blocca a terra. Passano pochi secondi e l’Italia in impostazione con il solito schema da lancio di Bonucci trova Giaccherini largo in area tedesca che mette rasoterra in mezzo senza trovare una deviazione vincente. Il pallone arriva a Sturaro al limite esterno dell’area che calcia verso la rete ma Boateng ci mette il piedone e devia in calcio d’angolo.

    E’ l’ultima emozione del primo tempo che ha visto a tratti la Germania in un palleggio asfissiante ma sterile e gli azzurri alla ricerca costante delle vie giuste per colpire che si sono intraviste con alcuni scambi veloci tra Pellè, Parolo ed Eder e con il lancio di Leonardo Bonucci quando è lasciato libero di farlo da Gomez che sembra marcarlo a uomo.

    La ripresa inizia senza cambi nelle due formazioni, ma l’atteggiamento tedesco sembra diverso. Anziché salire a pressare come nel primo tempo, dopo un paio di trame sbagliate e la conseguente ripartenza azzurra da manuale con De Sciglio sembra temere l’Italia.

    Al 54° i tedeschi riprendono coraggio dopo che su un disimpegno sbagliato la prima conclusione di Gomez ribattuta dalla difesa fa arrivare la palla a Muller al limite dell’area, dribbling riuscito e tiro sul secondo palo del tedesco che però trova in traiettoria Florenzi in tuffo che toglie dalla rete il fendente. Passano 5 minuti di fuoco con tre ammonizioni tutte azzurre che hanno l’unico merito di spezzare il ritmo tedesco.

    Al 62° Parolo avrebbe una buona occasione dopo un appoggio fuori area palla a terra di Eder ma il tiro termina abbondantemente a lato.

    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter
    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter

    Al 65° la Germania passa in vantaggio. Muller lavora un pallone che sembrava uscire sull’out di destra, il passaggio del centrocampista arriva in mezzo in modo rocambolesco dove Ozil devia alle spalle di Buffon dal limite dell’area piccola.

    Al 69° Gomez va vicino al raddoppio quando si fa trovare libero in area su un lancio illuminante di Kroos, lo stop però non è felice perché lo mette spalle alla porta. Gomez prova con un colpo di tacco a sorprendere Buffon che effettua una deviazione prodigiosa in angolo.

    Al 74° dopo un’azione elaborata degli azzurri De Sciglio riesce a trovare spazio per mettere in mezzo un pallone invitante sul quale Pellè si avventa e in torsione colpendo di prima di sinistro spara fuori di un metro dalla porta di Neuer.

    Leonardo Bonucci pareggia l'incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter
    Leonardo Bonucci pareggia l’incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter

    Al 78° l’Italia ritorna in partita, su un calcio d’angolo di Florenzi da destra Parolo fa ponte ma Boateng da centrale di pallavolo fa muro con le braccia causando calcio di rigore. Alla battuta va Bonucci che con una finta realizza il pareggio superando Neuer che comunque aveva intuito.

    Dopo tre minuti fatti di pressione tedesca alla ricerca del nuovo vantaggio con una ripartenza velocissima l’Italia va vicina a superare nuovamente il portiere tedesco. Pellè, terminale offensivo dell’azione, però si vede deviare il tiro da Hummels.

    De Sciglio all’89° da sinistra rientra con una finta e di destro calcia verso la porta ma il tiro va sull’esterno della rete, è l’ultima occasione dei tempi regolamentari. Anche questa edizione di Italia-Germania prende quel sapore epico degno delle precedenti.

    Il primo tempo supplementare regala solo un paio di emozioni con molti azzurri affaticati e la Germania che continua a fare pressing con il suo palleggio asfissiante. Solo due tiri da fuori area uno di Boateng ampiamente fuori ed un altro di Kross deviato a lato dalle gambe di un difensore.

    Il secondo tempo supplementare inizia subito con il brivido, Barzagli di testa alza a campanile in area il pallone su un cross di Kimmich. Draxler girato di schiena verso la porta tenta una un colpo rovesciato che va alto. Subito dopo Conte è costretto a far entrare Insigne per un Eder stremato. E proprio il napoletano a metà tempo supplementare ha una bella intuizione in area, dove si gira su se stesso e calcia verso la porta ma Neuer blocca senza problemi il tiro da posizione defilata.

    Nei minuti finale Conte si gioca la carta Zaza al posto di Chiellini per sfruttare lo juventino ai calci di rigore ormai inevitabili.

    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l'epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter
    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l’epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter

    I rigori sorridono alla Germania ad oltranza, gli azzurri in totale sbagliano quattro rigori, mentre i tedeschi tre, quello decisivo lo segna Hector dopo l’errore di Darmian. L’Italia chiude l’esperienza ad Euro2016 con un bilancio decisamente positivo, ha tenuto testa ai Campioni del Mondo e per alcuni tratti ha anche rischiato di strappare quella semifinale che invece vedrà protagonista la Germania contro la vincente di Francia e Islanda.

    ITALIA-GERMANIA 7-8 (0-0 p.t./1-1 s.t)

    Italia (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7,5, Chiellini 7 (dal 120° Zaza s.v.); Florenzi 6,5 (dal 86° Darmian 6), Sturaro 6, Parolo 7, Giaccherini 7, De Sciglio 7,5; Pellè 5,5, Eder 6.

    C.T.: Antonio Conte 7

    Germania (4-4-2): Neuer 6,5; Howedes 5,5, Boateng 6, Hummels 6,5, Hector 7; Kimmich 7, Khedira 6 (dal 15° Schweinsteiger 6), Kroos 6,5, Ozil 7; Muller 7, Gomez 5,5 (dal 72° Draxler 6,5).

    C.T.: Joachim Low 6,5

    Arbitro: Viktor Kassai (HUN) 5

    Ammoniti: Sturaro (ITA), De Sciglio (ITA), Parolo (ITA), Hummels (GER), Pellè (ITA), Giaccherini (ITA), Schweinsteiger (GER) Espulsi: –

  • Italia-Spagna, “matata” la bestia nera

    Italia-Spagna, “matata” la bestia nera

    E’ ormai diventata un classico, Italia-Spagna è una sfida che si ripete da più di dieci anni e solo una volta, ad USA ’94, siamo usciti vittoriosi. La Spagna è la nostra “bestia nera”, un avversario che inizia a rimanere indigesto molto più dell’avversario di sempre, la Germania.

    Antonio Conte aveva chiesto un muro azzurro sugli spalti e lo ha ottenuto ora la palla passa ai suoi ragazzi, Italia-Spagna per loro deve essere comunque la conferma che non sono ad Euro2016 per caso, così come qualcuno afferma da prima dell’inizio del torneo.

    Gli azzurri sono con tanti ammoniti ma soprattutto hanno perso Antonio Candreva, uno dei più in forma fino a questo punto, inoltre hanno potuto riposare un turno in più considerando che nel match contro l’Irlanda il C.T. ha fatto riposare quasi tutti attraverso un ampio turn-over.

    Antonio Conte sotto il diluvio a condurre l'Italia | Foto Twitter
    Antonio Conte sotto il diluvio a condurre l’Italia | Foto Twitter

    La Spagna invece è al completo, ad incrinare le loro sicurezze quell’ultimo match nella fase a gironi contro la Croazia, che gli è costato il primo posto nel gruppo.

    I primi minuti già dicono che tipo di match si presenta, Italia che si difende e Spagna che attacca. L’attacco iberico però è sempre controllato mentre l’Italia riparte in contropiede con un ottimo movimento tra le linee dei trequartisti che per pochissimo non riescono ad innescare in modo vincente Eder e Pellè.

    Al 9° minuto Pellè devia in modo vincente di testa un cross da calcio di punizione di Florenzi, De Gea però compie un miracolo deviando in corner. Un minuto dopo, azione insistita degli azzurri che dopo un cross al centro di Florenzi e il ponte di testa di Pellè vanno al tiro con Giaccherini in rovesciata, deviazione di De Gea e palla che rimbalza sul palo prima del fischio dell’arbitro che interrompe l’azione per gioco pericoloso. In questa fase Italia-Spagna sembra non potesse iniziare in modo migliore per l’Italia.

    La Spagna si nota al 20° quando Alba mette in mezzo un traversone rasoterra per Nolito al limite che stoppa e prova il tiro ma viene murato in scivolata da Leonardo Bonucci. E’ il primo squillo iberico.

    25° Bonucci anticipa Morata per l’ennesima volta, fa trenta metri palla al piede poi allarga il gioco per Pellè che a sua volta apre verso De Sciglio a sinistra, cross in area spagnola e colpo di testa di Parolo fuori. Passano due minuti e da fuori area ci prova Iniesta, Buffon è attento e blocca a terra.

    33° l’Italia si porta in vantaggio, punizione dal limite in posizione centrale, sassata rasoterra di Eder e sulla ribattuta di De Gea si avventa come un falco Chiellini che ribadisce in rete. L’Italia fino a questo punto sta facendo la partita perfetta.

    Giorgio Chiellini sblocca Italia-Spagna | Foto Twitter
    Giorgio Chiellini sblocca Italia-Spagna | Foto Twitter

    Al 45° gli azzurri operano in contropiede e certificano il merito del vantaggio, Pellè fungendo sempre da “boa” serve largo Giaccherini a sinistra che salta l’uomo si accentra e tira in porta, De Gea compie un altro “miracolo” levando il pallone da sette e deviandolo in angolo. Italia-Spagna, alla fine del primo tempo vede i ragazzi di Conte in vantaggio e con il rammarico pure di non essere riusciti a raddoppiare.

    La ripresa inizia con un cambio per gli spagnoli, Del Bosque si gioca la carta Aduriz per Nolito, di conseguenza lascia libero Morata a sinistra di svariare, mentre il neo entrato si sistema al centro dell’attacco. Gli azzurri iniziano il secondo tempo sia come uomini che come atteggiamento come la prima frazione di gara.

    Al 50° da un calcio d’angolo sulla sinistra Morata trattiene per la maglia Chiellini e colpisce di testa in modo centrale, Buffon senza problemi blocca. Un minuto dopo di nuovo panico in area azzurra su un calcio di punizione di Fabregas c’è un pericoloso batti e ribatti sbrogliato con qualche affanno da Barzagli. La Spagna mette sotto pressione l’Italia, complice anche un infortunio a De Rossi che da qualche minuto non riesce più a far ripartire la manovra, Conte quindi prontamente inserisce Thiago Motta.

    Al 55° però è ancora l’Italia ad avere un’occasione d’oro, Eder lanciato in profondità si trova a tu per tu con De Gea, il portierone iberico però riesce a respingere il tiro dell’attaccante azzurro. In un altro contropiede gli azzurri potrebbero segnare, ma il traversone di De Sciglio sfila tra Eder e Parolo prima di essere liberato.

    Nella fase centrale della ripresa è però la Spagna a prendere redini del gioco e della partita complice anche un calo fisico degli azzurri, Aduriz ha una buona opportunità da fuori area ma spara a lato e al 71° Ramos da calcio d’angolo salta più in alto di tutti ma il tiro di testa è alto. Al 76° un’azione insistita iberica, nata da un’errata ripartenza italiana, porta al tiro da fuori area Iniesta che c’entra la porta ma Buffon devia in angolo.

    Italia stanchissima e quasi alle corde, quando nuovamente al 77° Gianluigi Buffon compie una parata strepitosa respingendo un tiro angolato pericolosissimo di Pique. Aduriz si infortuna e al suo posto Del Bosque fa entrare Pedro. Conte cambia Eder, stremato, ed al suo posto gioca la carta Insigne, poco dopo dentro Darmian per un ottimo Florenzi.

    Proprio Insigne all’86° dopo un delizioso dribbling prova a sorprendere De Gea da fuori area, ma l’estremo difensore spagnolo respinge il fendente. Un minuto dopo un traversone da sinistra di Silva mette paura in area azzurra e Barzagli tocca quanto basta per mettere fuori gioco Pedro pronto a deviare in rete. All’89° un lancio lungo trova il ponte di Vasquez e Pique devia ad un metro dalla porta ma Buffon è di nuovo prodigioso.

    Graziano Pellè realizza il raddoppio | Foto Twitter
    Graziano Pellè realizza il raddoppio | Foto Twitter

    L’Italia chiude la partita allo scoccare del 90° Insigne e Motta portano il contropiede, il napoletano ha il merito di allargare il gioco a destra dove trova Darmian solissimo, cross al centro e Pellè sbatte in rete per il 2-0 finale. rete fotocopia di quella segnata contro il Belgio alla prima giornata della fase a gironi.

    Match chiuso dopo quattro minuti di recupero, una grande prova dell’Italia che dimostra ancora una volta uno straordinario carattere.

     

    ITALIA-SPAGNA 2-0 (1-0) – 33° Chiellini (I), 90° Pellè (I)

    Italia (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 7, Chiellini 7; Florenzi 6,5 (dal 85° Darmian 7), Parolo 6,5, De Rossi 6,5 (dal 54° Thiago Motta 6), Giaccherini 6,5, De Sciglio 6,5; Pellè 7, Eder 7 (dal 82° Insigne 7).

    C.T.: Antonio Conte 7

    Spagna (4-3-3): De Gea 6,5; Juanfran 5,5, Pique 5, Ramos 6, Alba 6; Fabregas 5,5, Busquets 6, Iniesta 6; Silva 6, Morata 5,5 (dal 70° Lucas Vasquez 6), Nolito 5,5 (dal 46° Aduriz 6 sostituito al 82° da Pedro s.v.).

    C.T.: Vicente Del Bosque 5,5

    Arbitro: Cuneyt Cakir (Tur) 5

    Ammoniti: De Sciglio (ITA), Nolito (SPA), Pellè (ITA) , Silva (SPA) Espulsi: –

  • Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Sono iniziati gli ottavi di finale di Euro2016, partite non bellissime ma intense, che regalano un successo storico per i gallesi, confermano la Polonia quale rivelazione del torneo e all’ultimo respiro premiano un Portogallo bruttino.

    Dalla fine della fase a gironi di Euro2016 lo abbiamo pensato subito, la parte sinistra del tabellone presenta formazioni più abbordabili, dove la sfida di questa sera, Croazia-Portogallo era la più affascinante. Tanto è vero che tra i pallonari nostrani si ragionava, prima del match con la Svezia, se forse era meglio qualificarsi come secondi nel nostro girone per finire proprio in quella parte dello schema.

    SVIZZERA-POLONIA 5-6 d.c.r. (0-1 p.t./1-1 s.t.)

    Andiamo con ordine, nella prima giornata degli ottavi di finale il primo match andato in scena è stato Svizzera-Polonia, la più frizzante delle partite, partono bene i polacchi che prendono in mano le redini del gioco e rischiano qualcosa in contropiede. Proprio i polacchi trovano il primo vantaggio verso la fine del primo tempo con Blaszczykowski che raccoglie uno dei tanti traversoni e spara rasoterra battendo il portiere avversario.

    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016| Foto Twitter
    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016 | Foto Twitter

    Vantaggio giusto che però impone la reazione svizzera che non tarda ad arrivare, dalla metà della ripresa fino alla fine dei tempi regolamentari è infatti un crescendo elvetico che produce il pareggio con Shaqiri che realizza con una sforbiciata bellissima dal limite dell’area l’1-1.

    I tempi supplementari mostrano la Svizzera sempre in avanti che mette in difficoltà il portiere polacco Fabianski un paio di volte, tuttavia per avere un esito decisivo bisogna attendere i calci di rigore. Sbaglia lo svizzero Granit Xhaka, mentre i polacchi li realizzano tutti e approdano ai quarti di Euro2016.

    GALLES-IRLANDA DEL NORD 1-0 (0-0)

    Una partita che è iniziata con ottimi presupposti, con il Galles che subito si getta in avanti (Ramsey gol annullato per fuorigioco al 19°) e l’Irlanda del Nord che nella fase centrale del primo tempo impegna severamente il portiere gallese autore di un’ottima prestazione.

    Bale si muove molto ma è molto controllato e si nota esclusivamente per un bel calcio di punizione neutralizzato dal portiere avversario, la partita si sblocca a favore del Galles con una sfortunata autorete di McAuley che nel tentativo di spazzare l’area su un cross avversario calcia il pallone nella sua porta al 75°. Per entrambe le squadre era già stato un risultato storico arrivare agli ottavi, ora il Galles può scrivere un’altra pagina record a Euro2016.

    Gareth Bale festeggia con la figlia l'approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter
    Gareth Bale festeggia con la figlia l’approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter

    CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 d.t.s (0-0 p.t./0-0 s.t.)

    Una partita bruttissima, nei novanta minuti regolamentari non si vede un tiro in porta, le due squadre si temono e sono più preoccupate a difendersi, anche con le maniere forti, piuttosto che attaccarsi per vincere.

    Il match viene sbloccato dagli uomini che entrano dalle rispettive panchine, Quaresma per il Portogallo e Pjaca per la Croazia in entrambi i casi nei tempi supplementari. Proprio a dieci minuti dalla fine del secondo tempo supplementare prima Vida va vicino al vantaggio croato, poi Perisic centra il palo sul colpo di testa e sul rovesciamento di fronte Nani effettua un tiraccio di esterno che diventa un assist per Ronaldo che tira in porta, il portiere respinge ma Quaresma ben piazzato e sulla linea di porta ribadisce in rete di testa.

    Euro2016, Quaresma segna l'1-0 per il Portogallo | Foto Twitter
    Euro2016, Quaresma segna l’1-0 per il Portogallo | Foto Twitter

    Portogallo che quindi affronterà ai quarti di finale la Polonia, mentre il Galles dovrà attendere domani lo scontro tra Ungheria e Belgio.

  • Irlanda storica, azzurri no good!

    Irlanda storica, azzurri no good!

    Antonio Conte lo aveva annunciato, con l’Irlanda ci sarebbero stati molti cambi per far giocare tutti, o quasi, i componenti della rosa e così è stato. Uomini diversi e prodotto diverso merito anche dell’avversario che dall’inizio ha martellato gli azzurri.

    Una brutta sconfitta che mostra limiti in fase di costruzione di gioco e il fatto che la Nazionale italiana se abbassa il livello di attenzione diventa vulnerabilissima anche contro avversari che militano in Championship inglese (II divisione). L’Irlanda con questo risultato si qualifica agli ottavi come migliore terza.

    L’Irlanda riversa l’agonismo che non aveva mostrato finora e gli azzurri sono più molli del solito, Thiago Motta non riesce a dirigere il centrocampo, Bonucci è pressato subito appena ha la palla, Sturaro e entrambe le fasce sbagliano una marea di palloni. Gli irlandesi dal canto loro sbagliano poco e entrano spesso in area con traversoni pericolosi sempre spazzati dalla difesa azzurra.

    Azzurri in difficoltà contro l'Irlanda | Foto Twitter
    Azzurri in difficoltà contro l’Irlanda | Foto Twitter

    21° dal calcio d’angolo di sinistra svetta in alto Murphy che colpisce di testa ma Sirigu vola a deviare in corner nuovamente.

    30° ancora da calcio d’angolo però di destra questa volta, solito Brady alla battuta che combina lungo l’out e poi crossa sul secondo palo. Sirigu esce ma viene scavalcato e Duffy in precario equilibrio spara alto di testa.

    43° sugli sviluppi di un calcio di punizione a metà campo la palla finisce ad Immobile che da fuori prova a sorprendere Randolph, bell’occasione che termina fuori non di molto. Poco dopo in area azzurra contrasto tra Bernardeschi e McClean che cade a terra e ci sarebbero gli estremi del calcio di rigore.

    La ripresa inizia senza cambi, ma dalla panchina azzurra si scaldano Insigne, El Shaarawy e Darmian. L’Italia alza un po’ di più il baricentro e dopo un inizio di pressione irlandese al 52° bel cross dalla sinistra di De Sciglio sul quale Zaza si avventa al volo di sinistro e palla alta di poco sopra la traversa.

    Nella fase centrale della ripresa l’Irlanda si fa nuovamente sotto testando nuovamente la difesa azzurra che non patisce più di tanto. Al 62° ci prova Hendrick da fuori area ma la mira è sempre sbagliata.

    Al 70° O’Neill fa entrare McGeady per un esausto Murphy che si sistema largo a destra mentre Long arretra a fare il centrocampista avanzato, l’intento è quello di scardinare la difesa azzurra allargando le maglie dell’Italia. Quattro minuti dopo proprio McGeady si accentra e dal limite tira alto. E Conte risponde con Insigne al posto di Immobile.

    Al 77° Insigne fa una discesa delle sue, salta un avversario e poi da fuori area effettua un bel tiro a giro che si stampa sul palo sinistro della porta difesa da Randolph.

    Al 84° Bonucci incespica uscendo dall’area e Hoolahan a tu per tu con Sirigu sbaglia malamente con il portiere che para in due tempi. E’ il preludio al vantaggio irlandese che su un’azione dalla destra trova il punto partita con un cross a centro area deviato in modo vincente da Brady. L’Irlanda approda ad un risultato storico qualificandosi agli ottavi.

    Robbie Brady porta in vantaggio l'Irlanda | Foto Twitter
    Robbie Brady porta in vantaggio l’Irlanda | Foto Twitter

    ITALIA – IRLANDA 0-1 (0-0) – 85° Brady (Irl)

    Italia (3-5-2): Sirigu 6,5; Barzagli 6,5, Bonucci 5,5, Ogbonna 5,5; Bernardeschi 5 (dal 60° Darmian 5,5), Sturaro 5, Motta 4,5, Florenzi 5,5, De Sciglio 6 (dal 81° El Shaarawy s.v.); Zaza 5,5, Immobile 5 (dal 75° Insigne 6,5).

    C.T.: Antonio Conte 6

    Irlanda (4-4-1-1): Randolph 6; Coleman 6,5, Duffy 6,5, Keogh 5,5, Ward 6; Hendrick 7, McClean 6, McCarthy 6 (dal 77° Hoolahan 6), Brady 6,5; Murphy 6 (dal 70° McGeady 6,5); Long 6.

    C.T.: Martin O’Neill 6,5

    Arbitro: Ovidiu Hategan (RO) 5

    Ammoniti: Long (Irl), Sirigu (Ita), Barzagli (Ita), Zaza (Ita) Espulsi:

  • Hooligans, c’è un piano per Croazia-Spagna

    Hooligans, c’è un piano per Croazia-Spagna

    Gli hooligans sono sul piede di guerra e Croazia-Spagna ad Euro2016 potrebbe diventare lo scenario ideale, per loro, per dare sfogo a tutta la contestazione.

    Attraverso la pagina Facebook della tifoseria croata, “Torcida Split 1950” è stata divulgata la piantina dello stadio di Bordeaux, con un post abbastanza emblematico dove gli hooligans anticipano quello che succederà giovedì prossimo durante la partita.

    Hooligans croati durante Croazia-Repubblica Ceca | Foto Twitter
    Hooligans croati durante Croazia-Repubblica Ceca | Foto Twitter

    Dopo quindi gli scontri tra hooligans dei tifosi russi contro prima la tifoseria inglese e poi quella gallese nella prima settimana, adesso l’attenzione si concentra tutta su quella croata, soprattutto dopo quanto accaduto, dentro lo stadio questa volta, nel match tra la Repubblica Ceca e la Croazia finito 2-2.

    I tifosi croati, con la propria squadra in vantaggio per 2-0, iniziarono un fitto lancio di fumogeni che costrinse il direttore di gioco a sospendere il match per cinque minuti. Alla ripresa della partita la Croazia, perse il proprio vantaggio finendo per pareggiare un confronto che pareva già chiuso. La posizione della tifoseria in questione era chiara, nessun interesse per la competizione sportiva ma solo contestazione nei confronti della Federcalcio del proprio paese.

    Il piano d'azione spiegato sulla pagina Facebook "Torcida Split 1950" | Foto Facebook
    Il piano d’azione spiegato sulla pagina Facebook “Torcida Split 1950” | Foto Facebook

    Questo giovedì per il Gruppo D di Euro2016 c’è in programma uno scontro importante per noi, perché determinerà chi dovremmo affrontare agli ottavi di finale dal momento che gli azzurri sono già qualificati come primi del rispettivo girone e presumibilmente la seconda uscirà proprio dal match Spagna-Croazia, con la Repubblica Ceca pronta ad approfittarne. Tuttavia l’attenzione è maggiormente rivolta a quanto potrebbe accadere dopo l’annuncio fatto sulla pagina Facebook della tifoseria croata.

    La piantina, che vedete in foto, fornisce indicazioni sulle modalità di inizio della contestazione e sulle posizioni in cui mettersi all’interno dello stadio. La contestazione tra gli hooligans croati e il proprio governo del calcio sembra non finire, anche perché proprio ultimamente il presidente della Federcalcio croata, Zdravko Mamic è stato accusato di appropriazione indebita, facendo ulteriormente scatenare la violenza e la repulsione verso il sistema calcio croato.

  • Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Si batte come un leone, ma è impreciso e nervoso. CR7 sbaglia pure il rigore che darebbe i primi tre punti al Portogallo contro un’ordinata e combattiva Austria.

    Non ha giocato solo lui, vero, ma quando in una Nazionale brilli come una stella capace di spostare equilibri come CR7 tutti si aspettano da te, soprattutto da te, che non stecchi e che traini la squadra verso l’obbiettivo.

    Proprio in questi giorni, seguendo il cammino degli azzurri, il dibattito sulla pochezza della nostra Nazionale dal punto di vista tecnico è altissimo e vedendo il Portogallo di questa sera con la punta di diamante che cilecca rimette lo stesso dibattito su un piano di equilibrio. Meglio avere quindi una squadra compatta e fatta di undici soldati che si sacrificano combattendo uniti o avere una stella alla quale appigliarti sempre ma che non sempre brilla come dovrebbe?

    CR7 ha mostrato decisamente progressi, ma alla fine persiste la maledizione del gol che non arriva in questo Euro2016 e che compromette anche il cammino di una squadra che, pare un martello pneumatico in avanti per come percuote gli avversari ma non azzanna mai ed al tempo stesso va in affanno paurosamente quando è attaccata.

    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter
    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter

    Cristiano Ronaldo vola in cielo per impattare di testa su un calcio d’angolo ma il portiere c’è e respinge, ci prova da fuori area una manciata di volte ma è sempre un “normalissimo” portiere austriaco a dirgli di “no”. Si danna e si morde le labbra a favore di telecamera, pronta per lui sempre, prima di battere una punizione ma è sempre impreciso. Ed infine dulcis in fundo su un calcio di rigore netto fischiato da Rizzoli si prende il pallone per finalmente apporre il suo sigillo ed invece, palo e respinta della difesa.

    Insomma il Portogallo non è solo lui, come Ibrahimovic lo è per la Svezia, ma lui fa di tutto per essere il passante di ogni manovra portoghese facendo flop e trainando al flop i lusitani che hanno un tasso tecnico decisamente più elevato degli svedesi.

    Dopo due partite quindi il Portogallo è a forte rischio qualificazione e CR7, che doveva essere una delle stelle di questo Campionato Europeo rischia di uscire dalla competizione con la Nazionale portoghese anzitempo esattamente come rischia la stella Ibrahimovic con la sua Svezia, ulteriore segno che questo europeo sta premiando di più i collettivi che i campioni, e a collettivo l’Italia, a cui mancano i campioni, ha dimostrato di esserci alla grande.

  • Italia, un attacco tutt’altro che Immobile

    Italia, un attacco tutt’altro che Immobile

    L’Italia di Antonio Conte ha effettuato l’ultimo test prima di partire per la Francia. Al “Bentegodi” di Verona si vede un attacco frizzante, con Zaza e Immobile che sembrano cresciuti insieme legati solo da un pallone, tuttavia ci vogliono un calcio di rigore realizzato da Candreva nel primo tempo e una rete di De Rossi nella ripresa per comporre il risultato.

    Antonio Conte sa di avere una macchina non perfetta, ha lacune qualitative in confronto alle compagini quotate per la vittoria finale, ma sa e dimostra anche questa sera che la sua creatura è tosta, organizzata e sopperisce a quelle lacune, quando gira, con un gran lavoro di squadra.

    Lo stadio dimostra di apprezzare e incita la Nazionale dal primo all’ultimo minuto portando un boato quando nella ripresa, in un contropiede che poteva diventare pericoloso, vede Zaza rincorrere l’avversario fino all’area di rigore di Buffon.  Il pubblico gradisce la prova contro un avversario che qualche mese fa ci aveva bloccato in un pareggio, mentre oggi è sembrata piccola cosa, ma il merito è dell’impostazione che gli azzurri hanno dato alla partita.

    Candreva sblocca il match su calcio di rigore | Foto Twitter
    Candreva sblocca il match su calcio di rigore | Foto Twitter

    Da questa a partita escono alcune indicazioni più che altro per i giornalisti che possono già scrivere dell’attacco contro il Belgio composto da Immobile e Zaza, infatti i due dimostrano un’ottima intesa ed un’altrettanta attitudine al sacrificio per pressare e ripiegare quando serve. Bene anche Giaccherini, probabilmente il più in forma degli azzurri.

    Festeggiamenti dopo la rete di de Rossi | Foto Twitter
    Festeggiamenti dopo la rete di de Rossi | Foto Twitter

    In difesa i tre bianconeri sono al solito granitici e coordinati, anche se Chiellini è apparso un po’ più indietro nella condizione ma sempre puntuale nelle chiusure. El Shaarawy e Candreva spingono bene devono solo coordinarsi meglio con gli interni per evitare falle, Parolo c’è crea, s’inserisce e qualche volta sparisce ma è perché fa il lavoro oscuro di recupera palloni.

    L’unica nota stonata arriva da Thiago Motta che verticalizza solo a tratti e spesso è troppo lento nella manovra, così in fase di costruzione sopperisce Bonucci con i soliti lanci mentre in copertura ha sempre bisogno di un ulteriore filtro che lo aiuti. Insomma se dopo le polemiche per il numero di maglia ci si aspettava una reazione si è rimasti delusi.

    Le indicazioni, tutte positive, dicono anche che è difficile pensare di fermare una fonte di gioco nell’Italia perché quando il gioco non viene creato dal regista avanzato o arretato che sia in quella fase ecco che gol e assist arrivano dagli esterni. In questo caso Candreva che è salito ancora di condizione rispetto al match precedente con la Scozia.

    La nostra Nazionale lavora l’avversario con il ritmo e lo avvolge nella manovra, fa fatica a segnare con l’attacco ma ha armi imprevedibili da sfoderare e poi ha fame, ha la stessa fame di quella Juventus del primo anno di Conte. Se trovasse nella fase a gironi l’iniezione di autostima giusta, magari proprio contro il Belgio potrebbe diventare un cliente scomodo per chiunque. In ogni caso in questa Italia non ci sono “prime donne” e l’indicazione più importante la da anche la voglia di lottare che hanno gli azzurri.

    Ora il tempo dei test per gli azzurri è finito e si va in Francia sapendo già (domani l’annuncio ufficiale) chi sarà il prossimo CT della Nazionale. Si parte con o senza consensi, con o senza qualità tecniche, con o senza favori del pronostico ma si va senz’altro con tanta voglia di fare bene e la consapevolezza di essere una squadra. Forza azzurri!

  • Italia-Croazia finisce in parità, a San Siro è 1-1

    Italia-Croazia finisce in parità, a San Siro è 1-1

    Alla fine le squadre si spartiscono il bottino, un pareggio che sostanzialmente accontenta entrambe in un match non certamente spettacolare ed interrotto nel secondo tempo per un continuo lancio di fumogeni dei tifosi ospiti. I croati hanno sostanzialmente fatto la gara, gli uomini di Conte hanno avuto la bravura di saper concretizzare la prima occasione avuta nel primo tempo ma il difetto di regalare subito il pareggio per un errore di Buffon. Nota positiva El Shaarawy che dal suo ingresso in campo ad inizio secondo tempo ha dato vivacità alla squadra. C’è da lavorare perchè a tratti la Croazia ha costretto l’Italia a schiacciarsi sulla difensiva, al primo vero impegno l’Italia di Conte non si può definire promossa ma nemmeno bocciata, si può e si deve migliorare se si vuole provare a costruire un gruppo vincente che riesca attraverso il gioco ad imporsi su qualsiasi avversario.

    Veniamo al racconto del match.

    Conte schiera la formazione sostanzialmente annunciata, un 3-5-2 con Darmian nel trio di difesa e De Sciglio-Pasqual sugli esterni. Coppia d’attacco Zaza-Immobile. 

    Kovac risponde con il 4-2-3-1 che vede inizialmente Kovacic in panchina con Modric-Brozovic in mediana, Perisic-Rakitic-Olic sulla trequarti alle spalle di Mandzukic.

     

    I primi 10 minuti sono un totale monologo croato con la squadra di Kovac che controlla la partita e si rende molto insidiosa su azione da corner. Poi, sostanzialmente dal nulla, arriva il vantaggio azzurro con Candreva che riceve il tocco di Zaza e da poco fuori area piazza la conclusione precisissima nell’angolo basso. Il gol sembra stordire le Croazia che non riesce a girar palla come ad inizio gara. Al 15° però è un errore di Buffon a rimettere in corsa gli ospiti, il tiro di Perisic non sembra insidioso ma il portiere azzurro si fa sorprendere e la palla finisce in rete per il pareggio. Il gol ribalta la situazione psicologica e la Croazia torna a comandare gioco. Al 27° i tecnici sono costretti ad un cambio per due distinti infortuni, nell’Italia Pasqual deve lasciare il posto a Soriano, nella Croazia entra l’interista Kovacic per Modric. I cambi sembrano pesare più per la Croazia che vede la manovra inceppata, l’Italia dopo la mezz’ora cresce e con un paio di cross ben piazzati spaventa la retroguardia biancorossa. Brivido per gli uomini di Conte nel primo dei quattro minuti di recupero, Mandzukic anticipa Buffon, che chiede il fallo, la palla finisce ad Olic che colpisce a botta sicura ma Ranocchia quasi sulla linea salva in corner. Si va al riposo sul 1-1.

    Il fumo generato dai fumogeni lanciati dai tifosi croati
    Il fumo generato dai fumogeni lanciati dai tifosi croati

    Si riparte senza cambi e con il copione che non cambia, sono sempre i croati a far la gara con l’Italia che si fa vedere solo con una conclusione di Zaza bloccata dal portiere. L’Italia è in difficoltà, la Croazia tiene palla con un continuo palleggio che non lascia respiro agli azzurri che non riescono mai a ripartire. Come nel primo tempo, dal nulla arriva una bella giocata azzurra ma la conclusione di El Shaarawy al 67° esce di poco sopra la traversa. Al 75° per il continuo lancio di fumogeni da parte dei tifosi croati l’arbitro Kuipers è costretto a sospendere momentaneamente la gara. Dopo circa 10 minuti di stop si riparte ed è l’Italia ad avere una migliore ripartenza con El Shaarawy che prova a trascinare i suoi compagni con una serie di conclusioni. Al 88° brividi per gli azzurri, Perisic s’invola verso l’area, lascia partire il diagonale che esce di un soffio. Le due squadre paiono accontentarsi del pareggio e nei minuti di recupero non si assiste ad emozioni, a San Siro Italia-Croazia finisce 1-1.

     

    ITALIA – CROAZIA 1-1 (1-1) (11° Candreva (I), 15° Perisic (C))

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Darmian, Ranocchia, Chiellini; De Sciglio, Candreva, De Rossi, Marchisio, Pasqual (27° Soriano); Zaza (63° Pellè), Immobile (52° El Shaarawy).

    Allenatore: Conte.

    CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Pranjic; Brozovic, Modric (27° Kovacic); Perisic, Rakitic, Olic (68° Kramaric); Mandzukic.

    Allenatore: Kovac.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Kovacic (C), Immobile (I), Perisic (C)

  • Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    La notizia che da qualche tempo circolava adesso ha pure avuto la sua ufficialità oggi nella conferenza stampa della nazionale:

    Scusate il ritardo ma il ritardo era dovuto al fatto che abbiamo firmato il contratto.

    Con queste parole il Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha esordito nella conferenza stampa confermando la notizia del suo prolungamento di contratto.

    Sì sì, è ufficiale. Fino agli Europei, vi abbiamo spiazzati. Adesso non entriamo nei dettagli, ora abbiamo un obiettivo troppo importante. Da settembre parleremo di progetti e programmi. La disponibilità c’era già due mesi, questo periodo è servito per formulare il contratto. La Federazione ha voluto coinvolgermi anche per quanto riguarda i diritti d’immagine, l’attesa per la firma è dovuta a questi motivi.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Già in mattinata il presidente federale Giancarlo Abete aveva annunciato che questa sarebbe potuto essere la giornata buona per il rinnovo. L’ingaggio di Prandelli, come riporta Sportmediaset sarà di  1 milione 450 mila euro. Un avventura quella del Ct iniziata al termine del mondiale 2010  e che ha, per adesso, avuto il massimo picco nel secondo posto agli europei del 2012. Prandelli però ha voluto anche parlare dell’attualità, dei 23, del caso insulti razzisti a Balotelli e sull’utilizzo dei Social Network da parte dei calciatori durante l’avventura in Brasile:

    Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante e tutti stanno abbastanza bene. Le risposte sono buone. I 23? Non ho ancora deciso, saranno importanti questi quattro giorni. Poi c’è la partita di sabato. Su cento persone che guardavano l’allenamento, 99 hanno fatto cori positivi e poi è passato un deficiente: forse quella persona non dovrebbe far notizia. La reazione di Balotelli è umana, essere offeso per il colore della pelle è inaccettabile. Sull’utilizzo di Twitter? Abbiamo deciso di lasciare la massima libertà ai calciatori di esprimersi e di rapportarsi con i tifosi anche durante il Mondiale.

    L’avventura mondiale di Cesare Prandelli parte quindi con una sicurezza: qualsiasi sarà il risultato ottenuto dalla sua squadra ai mondiali, il Ct avrà la certezza di essere ancora sulla panchina, un prolungamento di contratto che in sostanza permetterà a Prandelli di affrontare senza l’ansia del risultato a tutti i costi, le sfide in Brasile.