Tag: euro 2016

  • Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Alla Spagna bicampione in carica, serve un colpo di testa, a 3 minuti dalla fine, di Gerard Piqué per venire a capo di una Repubblica Ceca tosta e coriacea che ha retto il colpo fino quasi alla fine e che archivia questo esordio con il rimpianto di non esser riuscita a completare fino in fondo l’opera difensiva.

    Il gol decisivo lo ha segnato Piqué ma la palma di migliore in campo se la merita assolutamente Andres Iniesta. L’asso del Barcellona ha deliziato la platea con giocate sopraffine ma sopratutto ha messo sulla testa, del suo compagno di squadra, un pallone che chiedeva solo di esser spinto in porta.

    Veniamo al racconto della sfida.

    La partenza della gara vede le Furie Rosse subito in attacco con un Morata che pare ispirato ma che si trova di fronte un Čech in giornata positiva. Anche David Silva ha la sua chance ma la gara non si sblocca e si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa sono sempre gli spagnoli a partire forte ma la Repubblica Ceca non sta a guardare ed anzi si rende pericolosa con Hubník, che però colpisce troppo debolmente, e con Kadeřábek che mentre sta assaporando il tocco vincente si vede anticipato da Fabregas. La Spagna però non si scompone ma nonostante gli ingressi di Aduriz, per Morata, di Thiago Alcantara, per Fabregas, e di Pedro, per un deludente Nolito, non riesce a pervenire al gol. Quando si sembra scivolare verso lo 0-0 ecco che arriva l’invenzione di Iniesta, una palla dolce dolce che pesca Piqué libero in area. Il colpo di testa del difensore è preciso, Čech non può niente e le Furie Rosse passano in vantaggio. Nel recupero la Repubblica Ceca ha la chance di trovare il pareggio ma la conclusione di Darida è ben respinta da de Gea. Al fischio finale la Spagna può festeggiare un successo importante che però lascia ancora qualche dubbio sulla concretezza in attacco degli iberici.

     

    SPAGNA – REPUBBLICA CECA 1-0 (87° Piqué)

    Spagna (4-3-3): de Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Alba; Fàbregas (70° Alcántara), Busquets, Iniesta; Silva, Morata (62° Aduriz), Nolito (82° Pedro).

    Allenatore: del Bosque.

    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Čech; Kadeřábek, Sivok, Hubník, Limberský; Darida, Plašil; Selassie (86° Šural), Rosický (89° Pavelka), Krejčí; Necid (76° Lafata).

    Allenatore: Vrba.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Limberský (R).

  • Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Una vera e propria doccia fredda è stata quella che ha subito questa sera al Velodrome di Marsiglia l’Inghilterra nell’esordio ad Euro 2016 contro la Russia. Passati in vantaggio con Dier al 74°, gli uomini di Hodgson sembravano aver in pugno i tre punti ma al minuto 92° la beffa è arrivata sottoforma di colpo di testa di Vasilj Berezutski che ha scavalcato Hart depositandosi in gol.

    Delude quindi la prima prova dell’Inghilterra, più per il risultato che per il gioco. I giovani leoni hanno mostrato anche belle azioni, mettendo spesso in difficoltà la difesa russa. Sugli scudi Alli e gli esterni. Hodgson sa che questo pari fa male, ma certamente ha la consapevolezza di avere un gruppo pronto a reagire già dalla prossima sfida.

    Veniamo al racconto della gara.

    La sfida parte subito su ritmi intensi e piacevoli, non si registrano grandissime palle gol ma entrambe le squadre cercano di rendersi pericolose. Al 22° grande chance per Lallana che, servito da Walker, lascia partire un diagonale rasoterra che però finisce sul fondo. Passano due minuti e Smolnikov compie un vero miracolo recuperando Sterling e mettendogli la palla sul fondo prima che l’inglese possa calciare verso Akinfeev. Al 28° Kane trova il gol ma l’attaccante del Tottenham è in nettissimo fuorigioco, rete annullata. Si accende Alli, super giocata del giovane degli Spurs, palla arretrata verso Rooney che calcia di prima trovando la respinta di Akinfeev. Nonostante la spinta di Rose e Walker, con ottimi cross, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi ma con una Russia più decisa ed aggressiva. L’Inghilterra traballa un momento ma poi riprende in mano il pallino del gioco. I russi però non sono arrendevoli e al 63° con il tiro di Smolov, fuori di poco, spaventano gli inglesi. Al 70° Akinfeev sfodera un vero e proprio miracolo andando a deviare sulla traversa una bella conclusione di Rooney. Il gol però è solo rimandato perchè passano solo 4 minuti e Dier sblocca il match con una violenta conclusione su punizione dal limite che sorprende Akinfeev. La Russia cerca di metterci grinta per riequilibrare il match ma così concede spazi alle ripartenze inglesi, Sterling avrebbe l’occasione buona al 85° ma si perde sul più bello, facendosi recuperare. La beffa però è in agguato e al 92° un colpo di testa di Berezutski supera Hart, Glushakov ribadisce in rete ma la palla pare aver già varcato la linea, andando così ad impattare la gara. Non c’è più tempo finisce 1-1.

     

    INGHILTERRA – RUSSIA 1-1 (73° Dier (I), 92° Berezutski (R))

    Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Dier, Alli; Lallana, Rooney (77° Wilshere), Sterling (87° Milner); Kane.

    Allenatore: Hodgson.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Ignashevich, Berezutski, Schennikov; Golovin (77° Shirokov), Neustadter (79° Glushakov); Smolov (85° Mamaev), Shatov, Kokorin; Dzyuba.

    Allenatore: Slutsky.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (I), Schennikov (R)

     

    Nella prima gara di giornata alla Svizzera è bastato un gol di Schar dopo solo 5 minuti, su azione di corner e con un’errata uscita di Berisha, per piegare la resistenza dell’ottima Albania di De Biasi che, se pur rimasta in dieci per il rosso a Cana nel primo tempo, ha avuto diverse chance, tra cui una enorme divorata da Gashi, per trovare uno storico pareggio.

    La storia invece è riuscita a farla il Galles, alla loro prima apparizione in una grande manifestazione i dragoni sono riusciti a conquistare la vittoria ai danni della Slovacchia. La gara è stata sbloccata da una punizione vincente di Bale al 10°. La Slovacchia, quasi inesistente nel primo tempo, ha svoltato nella ripresa, grazie ai cambi, trovando il pari con Duda al 61°. Il gol vittoria l’ha trovato il subentrato del Galles, Robson-Kanu, al minuto 81.

    ALBANIA  – SVIZZERA 0-1 (5° Schar)

    GALLES – SLOVACCHIA 2-1 (10° Bale (G), 61° Duda (S), 81° Robson-Kanu (G))

  • Euro 2016: un gioiello di Payet piega la Romania

    Euro 2016: un gioiello di Payet piega la Romania

    Ti aspetti Pogba, ti aspetti Griezmann ed invece l’uomo copertina per la Francia nell’esordio ad Euro 2016 è stato il meno atteso Dimitri Payet.

    Un gol davvero stupendo quello del calciatore del West Ham, una conclusione violenta, di sinistro, che non ha lasciato scampo a Tatarusanu andandosi ad insaccare nell’angolo della porta dell’estremo difensore rumeno. C’è da aggiungere che oltre al gol vittoria Payet si è messo in mostra per alcune belle giocate e per l’assist del momentaneo 1-0 siglato da Giroud, che però sembra commetter fallo su Tatarusanu. 

    Una Francia sottotono, con un Pogba ed un Evra poco precisi, che ha avuto bisogno del capolavoro di Payet per mandare al tappeto una Romania tosta, compatta dietro e che ha di che rammaricarsi per un paio di occasioni clamorose fallite da Stancu.

    Francia dunque vincente ma rimandata, Romania sconfitta ma con la consapevolezza di poter andare avanti in questo Euro 2016. 

    Veniamo al racconto della gara.

    Si parte ed è la Romania a spaventare tutto lo stadio di Saint Denis con Stancu che da pochi passi, dopo una spizzata su azione da corner, al 5° batte a colpo sicuro ma Lloris è lì e salva miracolosamente. La Francia sembra accusare il colpo e riesce a creare una chance solo al 10° con il colpo di testa di Giroud fuori di poco. I transalpini crescono e al 14° sfiorano il vantaggio con Griezmann che prima manca il cross di Sagna ma poi, dopo il rimpallo su Chiriches, di testa colpisce il palo. La partita si mantiene in equilibrio senza grosse occasioni. E’ sempre Griezmann l’uomo più pericoloso della Francia, al 36° l’attaccante dell’Atletico gira di prima un cross basso di Payet ma la palla, deviata, finisce di poco sul fondo. Il primo tempo si chiude con un colpo di testa di Giroud alto non di molto, nel primo minuto di recupero. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa si apre come il primo tempo, con la Romania in avanti e con Stancu che al 47° fallisce una ghiotta palla gol colpendo male, solo, in girata dentro l’area. Sembra veramente incredibile ma proprio come il primo tempo la risposta francese è affidata a Giroud la cui conclusione è bloccata da Tatarusanu. Payet si scatena e al 56° dopo una serie di finte mette in mezzo la palla per Pogba che colpisce al volo ma Tatarusanu devia in corner. Passa solo un minuto e su un cross in area Giroud disturba Tatarusanu e di testa mette in gol. La Romania protesta ma Kassai convalida. La Francia sembra potersi esaltare ma al 64° un distratto Evra commette fallo da rigore su Stanciu, dal dischetto Stancu trasforma per il pareggio. La Francia prova a buttarsi in avanti ma la Romania dimostra tanta energia e tiene. I minuti passano, i transalpini sembrano non avere idee ma al 89° Payet lascia partire un sinistro violento che s’infila sotto l’incrocio. Gli uomini di Iordanescu provano a sfruttare qualche calcio piazzato per far salire tutte le torri ma la Francia non rischia niente e porta a casa i primi 3 punti.

    FRANCIA – ROMANIA 2-1 (57° Giroud (F), 65° rig. Stancu (R), 89° Payet (F))

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Pogba (77° Martial), Kante, Matuidi; Payet (91° Sissoko), Giroud, Griezmann (66° Coman)

    Allenatore: Deschamps.

    ROMANIA (4-2-3-1): Tatarusanu; Sapunaru, Chiriches, Grigore, Rat; Stanciu (71° Chipciu), Hoban, Pintilii; Popa (82° Torje), Andone (61° Alibec), Stancu.

    Allenatore: Iordanescu.

    Arbitro: Kassai.

    Ammoniti: Chiriches (R), Rat (R), Giroud (F), Popa (R)

     

  • Euro 2016 tutto pronto, favorite e outsider

    Euro 2016 tutto pronto, favorite e outsider

    Mancano solo due giorni al calcio d’inizio di Euro 2016 ed è giunto ormai il momento degli ultimi pronostici, delle ultime previsioni prima che il pallone inizi a rotolare sui campi di Francia dando i primi verdetti.

    Le favorite sono certamente sempre le stesse, i padroni di casa della Francia, i campioni del mondo della Germania ed i campioni d’Europa in carica della Spagna.

    In una ipotetica griglia di partenza stile Formula uno, altre grandi come Italia ed Inghilterra partono dalla seconda fila ad Euro 2016, insieme a loro certamente non si può escludere il Belgio dei giovani rampanti, il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Croazia dei talenti dal centrocampo in su.

    Facciamo allora un analisi girone per girone per provare a tracciare una previsione sulle possibili qualificate alla fase ad eliminazione diretta di Euro 2016.

    GIRONE A: Francia, Svizzera, Romania, Albania

    Pronostico scontato per il primo posto del girone, i francesi guidati dal talento di Pogba e Griezmann non dovrebbero aver problema a prendersi la vetta del gruppo A. Lotta apertissima per il secondo posto, con la Svizzera leggermente avvantaggiata ma occhio all’outsider Albania guidata da Mr De Biasi ma anche alla Romania che parte a fari spenti ma che non è certo da sottovalutare.

    GIRONE B: Inghilterra, Russia, Galles, Slovacchia

    Il girone B pare decisamente più complesso con gli inglesi ovviamente favoriti ma con la Slovacchia di Hamsik e la Russia pronte a dar battaglia. Il Galles parte dall’ultima posizione ma con Bale e Ramsey in campo anche i britannici potrebbero provare a dire la loro.

    GIRONE C: Germania, Ucraina, Polonia e Irlanda del Nord

    Favoritissimi certamente i campioni del mondo della Germania che nonostante qualche balbettio in amichevole, arrivano ad Euro 2016 con l’obiettivo minimo di vincere il girone. Il secondo posto pare più semplice da raggiungere dalla Polonia di Lewandowski piuttosto che dall’Ucraina. L’Irlanda del Nord pare una piacevole outsider che cercherà di creare difficoltà alle avversarie con poche chance però di passaggio agli ottavi.

    GIRONE D: Spagna, Repubblica Ceca, Turchia, Croazia

    La Spagna è la favorita numero uno del girone D ma occhio alla Croazia che ha talmente tanto talento a disposizione da poter insidiare il primo posto alle Furie Rosse. Turchia e Repubblica Ceca sembrano destinate a contendersi quel 3° posto che potrebbe valere il passaggio del turno.

    GIRONE E: Belgio, Italia, Irlanda, Svezia

    Arriviamo al girone dell’Italia, gli azzurri arrivano ad Euro 2016 a fari spenti e certamente sulla carta il primo posto sembra più destinato al Belgio che agli uomini di Conte. Da non sottovalutare la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, vera e propria mina vagante. L’Irlanda sembra la cenerentola del girone con l’obbligo di vincere la prima partita con gli scandinavi per sovvertire i pronostici.

    GIRONE F: Portogallo, Islanda, Austria, Ungheria

    Girone decisamente equilibrato con Cristiano Ronaldo pronto a trascinare il Portogallo al primo posto. Il secondo posto sarà una bella lotta con l’Islanda avvantaggiata rispetto ad Austria ed Ungheria che paiono partire da un gradino più in basso.

     

  • Claudio Gentile, tackle duro sul sistema calcio

    Claudio Gentile, tackle duro sul sistema calcio

    Claudio Gentile è una furia, come un fulmine a ciel sereno si scaglia contro il “palazzo” e contro il sistema calcio incancrenito ormai da tempo. In una intervista rilasciata a Tv2000 qualche giorno fa non le manda a dire a chi, secondo lui, è artefice di un accerchiamento nei confronti della sua persona.

    In tre passaggi significativi, Gentile, tocca i punti nevralgici che rappresentano il marcio del nostro calcio, e inizia proprio dalla sua esperienza personale:

    “Per colpa di persone meschine mi hanno stroncato la carriera perché non abbassavo la testa. Ho detto no quando mi hanno proposto di far giocare in Nazionale Under21 ragazzi che non ritenevo all’altezza. Questo mi ha messo contro diverse società e soprattutto la Federazione. Così dopo essermi guadagnato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi con l’U21 sono stato mandato via”.

    Claudio Gentile | Foto Web
    Claudio Gentile | Foto Web

    Poi Claudio Gentile continua sulla vicenda che lo ha riguardato in prima persona manifestando la sua candidatura ad una panchina in Italia dove in effetti, ogni anno viene accostato a società più o meno importanti ma poi alla fine dei conti il suo nome sparisce dai rotocalchi:

    “Perché non alleno più? Ricevo molte richieste dall’estero ma non capisco perché non posso allenare qua in Italia. Mi hanno fatto terra bruciata intorno. Sono uno che non sta al sistema, quindi ci sono poche società che si prendono la bega di andare contro il potere del calcio. Non voglio mollare e non voglio andare all’estero, voglio allenare in Italia. E’ possibile che in questo Paese chi è onesto non trova mai una sistemazione e chi si vende le partite invece sì?”.

    Nel mirino di Gentile inoltre finiscono anche i calciatori stranieri e fa un’analisi dura anche del sistema attuale atto a far crescere negativamente i vivai dei club:

    “Non posso pensare bene del calcio italiano di oggi, negli anni ’80 e ’90, tutti gli stranieri da Zico a Maradona venivano nel campionato italiano per avere la prova di essere dei grandi giocatori. Adesso non vengono più i migliori. Le scuole calcio? Sono solo un pretesto per fare business. Il più grande errore è stato quello di aver tolto spazio agli oratori, è lì che si cresceva con il pallone. Si cominciava a giocare all’una e si tornava a casa alle otto di sera. E poi non ci sono tecnici all’altezza per creare ragazzi di un certo potenziale”.

    Insomma l’ex Campione del Mondo di Spagna ’82 ha lanciato l’ennesimo sasso in uno stagno che certo ultimamente non vive acque tranquille e visto l’imminente inizio di Euro 2016 non aveva certo bisogno di altri sconquassi.

    Claudio Gentile nella sua intervista a Tv2000 tocca temi che sono identificati quali principali problematiche del sistema calcio, a cominciare dalla meritocrazia dei protagonisti e per finire ai settori giovanili dei club. Il tutto con parole pesanti perché pronunciate da un personaggio che al calcio italiano ha portato moltissimo.

  • Antonio Conte svela i 23 convocati per Francia 2016

    Antonio Conte svela i 23 convocati per Francia 2016

    Svelata la lista dei 23 convocati per Francia 2016, Antonio Conte ha sciolto le riserve, i 23 azzurri che patiranno per la spedizione francese saranno annunciati ufficialmente questa sera, 31 maggio, in diretta TV dall’auditorium Rai del Foro Italico.
    Intanto però filtrano le prime indiscrezioni che, sembra, troveranno conferma questa sera alle 20.35: out Montolivo per un problema muscolare, a centrocampo Sturaro preferito a Jorginho. Altro escluso dalla lista dei convocati è Bonaventura al quale il mister ha preferito Bernardeschi. La regia verrà affidata a Thiago Motta o De Rossi.
    Restano a casa anche Rugani, Zappacosta, Benassi e Astori.
    Antonio Conte ha invece deciso di portare tutti i 5 attaccanti a sua disposizione, quindi Insigne, Immobile, Eder, Pellé e Zaza staccano il pass per Euro 2016.

    Alle 23 scelte di Conte si aggiungeranno le riserve Zappacosta, Benassi e Rugani che lavoreranno con la squadra perché, in caso di infortunio fino a 24 ore prima della gara inaugurale, si può procedere a una sostituzione.

    Ecco la lista dei convocati per Francia 2016:

    Portieri: Buffon (Juve), Marchetti (Lazio), Sirigu (Psg);

    Difensori: Barzagli (Juve), Bonucci (Juve), Chiellini (Juve), Darmian (Manchester United), De Sciglio (Milan), Ogbonna (West Ham).

    Centrocampisti: Bernardeschi (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), El Shaarawy (Roma), Florenzi (Roma), Giaccherini (Bologna), Sturaro (Juventus), Thiago Motta (Psg), Parolo (Lazio).

    Attaccanti: Eder (Inter), Immobile (Torino), Insigne (Napoli), Pellè (Southampton), Zaza (Juve).

    Riserve: Zappacosta (Torino), Rugani (Juventus), Benassi (Torino)

  • Euro 2016, Belgio, Irlanda e Ibra sulla strada di Conte

    Euro 2016, Belgio, Irlanda e Ibra sulla strada di Conte

    L’urna di Parigi ha emesso i suoi verdetti, ad Euro 2016 l’Italia di Antonio Conte nel suo gruppo, il Girone E, si troverà contro il Belgio, primo nel ranking FIFA, l’Irlanda e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. 

    Un girone che può sembrare non impossibile ma che nasconde certamente delle insidie.

    Il Belgio porta un fresco, e non certo piacevole ricordo: una sconfitta 3-1 a Bruxelles. I diavoli rossi hanno come punto di forza tanto talento, vedi i vari De Bruyne, Hazard, Mertens, Witsel senza dimenticare il portiere Courtois, l’esperienza dei difensori Company e Vermaelen, la grinta di Nainggolan in mediana e in attacco la capacità di finalizzare dei vari Benteke, Lukaku e dei giovani Origi e Batshuayi. Un avversario decisamente tosto che l’Italia affronterà all’esordio il 13 giugno a Lione. 

    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter
    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter

    Quattro giorni dopo, il 17 giugno a Tolosa, gli azzurri sfideranno la Svezia e quando si parla della nazionale scandinava il primo nome che viene in mente è quello di Zlatan Ibrahimovic. Ibra è certamente la superstar di una squadra che non ha certamente una difesa insuperabile ma che oltre al talento dell’attacante del Psg, può contare su giovani promettenti, sono campioni d’Europa U21 in carica, che possono dare freschezza ed imprevedibilità.

    La terza ed ultima partita del girone, che si giocherà il 22 giugno a Lille, metterà di fronte agli uomini di Conte l’Irlanda. La nazionale di Dublino, come la Svezia ha dovuto ricorrere agli spareggi per arrivare ad Euro 2016, confida nell’esperienza del bomber Robbie Keane e del difensore ex United O’Shea. Probabilmente non ci sono punte di diamante ma è la compattezza del gruppo che può rendere la squadra di O’Neill un avversario da non sottovalutare.

    Veniamo adesso ad un resoconto degli altri 5 gironi di Euro 2016 sorteggiati oggi a Parigi.

    I gironi di Euro 2016
    I gironi di Euro 2016

    Il Girone A, quello dei padroni di casa della Francia, sembra decisamente favorevole ai transalpini che però non dovranno fare il grave errore di sottovalutare la Svizzera, la Romania e l’Albania di Gianni de Biasi. Insomma sulla carta il primo posto sembra assegnato per i Bleus, ma per il secondo tutte le altre tre sembrano in corsa.

    Il Girone B vede l’Inghilterra come testa di serie. Gli uomini di Hodgson non avranno vita facile contro la Slovacchia di Marek Hamsik, contro la Russia, che nel dopo Capello si è rivelata brillante, e sopratutto contro il Galles di Gareth Bale per un interessantissimo derby britannico.

    Il Girone C ha visto uscire come testa di serie la Germania. I tedeschi sembrano i favoriti insieme alla Polonia, già sfidata nelle qualificazioni, ma attenzione ad Ucraina ed Irlanda del Nord che venderanno cara la pelle e non vorranno competere solo per il 3° posto.

    Il Girone D sembra probabilmente quello più equilibrato e definibile come “di ferro”. Testa di serie è la Spagna che, se vorrà fare il tris europeo, dovrà vedersela con i talenti della Croazia e la grinta di due nazionali toste ed agguerrite come Turchia e Repubblica Ceca. 

    Il Girone F sembra decisamente in discesa per il Portogallo di Cristiano Ronaldo. La sorprendente Islanda, l’Austria e l’Ungheria dell’esperto portiere “con il pigiama” Kiraly sembrano destinate a giocarsi il secondo posto ma i lusitani non potranno comunque dormire sonni tranquilli.

     

  • Nuova maglia Adidas per la Spagna a Euro 2016

    Nuova maglia Adidas per la Spagna a Euro 2016

    Adidas ha svelato il nuovo kit della nazionale spagnola per UEFA EURO 2016 durante uno spettacolare evento di presentazione avvenuto ieri, 10 novembre, alla presenza della squadra campioni in carica.

    Durante l’evento 50 giovani si sono sfidati in un torneo di 3 contro 3 per dimostrare di avere il pieno controllo del gioco, successivamente tutti i giocatori della Nazionale hanno presentato il nuovo kit, che ha un design vintage, è fedele alle origini della squadra e per questo si presenta con il tradizionale colore rosso, il ritorno ai pantaloncini blu e alle calze scure.
    Il triangolo è il motivo chiave della maglia: se qualcosa ha caratterizzato la Nazionale negli anni scorsi è stato il loro gioco basato sulle triangolazioni. Quello stile di gioco che ha dominato il mondo del calcio e che da ora in poi non sarà presente solo sul campo ma anche sulla maglia.
    Di conseguenza i triangoli sono diventati un elemento distintivo della divisa e fanno parte del suo design. Per la prima volta le tre strisce di adidas non sono più sulle spalle, ma corrono lungo i fianchi in un giallo intenso.

    Spagna - Adidas
    Nuova maglia Adidas per la Nazionale Spagnola

    La Spagna indosserà per la prima volta questo kit contro l’Inghilterra venerdì 13 novembre ad Alicante.

    La maglia sarà in vendita dal 13 novembre su www.adidas.com e nei negozi autorizzati.

    La maglia è stata presentata grazie a proiezioni e giochi di luce che hanno coinvolto anche i corpi dei giocatori. “Who wants it?” Con questo messaggio adidas lancia la maglia dei campioni in carica, con l’impegno di difendere il titolo e sfidando apertamente chiunque voglia conquistarlo.

    Maglia Adidas Spagna
    Maglia Adidas Spagna
  • L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    La polemica sugli oriundi aveva acceso la vigilia ed alla fine è stato proprio un oriundo, Eder, a trovare quel gol che ha salvato l’Italia consentendo agli azzurri di riagguantare la Bulgaria sul 2-2 che è stato poi il risultato finale.

    Non è stata una bella Italia, gli uomini di Antonio Conte sono partiti molto bene trovando subito il vantaggio ma poi hanno subito l’uno-due bulgaro che ha mandato al tappeto, almeno nel primo tempo, la nazionale italiana.

    Eder | Foto Twitter
    Eder | Foto Twitter

    Nella ripresa gli azzurri non sono stati certamente brillanti ma hanno provato a mettere in crisi la Bulgaria, che in difesa ha palesato parecchi limiti. Nel finale di gara si è rivista la buona Italia dei primi minuti del primo tempo ed è arrivato il giusto pari. L’assalto finale non ha portato al successo, finisce in parità, Antonio Conte dovrà lavorare perchè questa sera si è visto troppo poco, l’Italia ha fatto l’Italia per soli 20 minuti sui 90 totali.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Ct bulgaro Petev schiera i suoi con un 4-2-3-1 affidandosi a Micanski unica punta supportato dal trio Milanov, Popov, e M. Aleksandrov.

    Conte dopo aver rinunciato a Pasqual, Florenzi e Marchisio, è costretto a fare a meno all’ultimo minuto all’influenzato Buffon, al suo posto gioca Sirigu. A centrocampo spazio a Bertolacci a fianco di Verratti e Candreva. In attacco la coppia Immobile-Zaza.

    Si parte e dopo pochi secondi Immobile ha subito una chance ma la sua conclusione è deviate in corner. Il gol però è nell’aria e al 4° Bertolacci lascia partire un cross su cui Mihaylov è piuttosto incerto Minev cerca di anticipare Zaza ma spinge la palla nella sua porta. Sembra tutto facile per gli azzurri ma all’undicesimo Popov sfrutta un’errata uscita di Bonucci e lascia partire il tiro che s’infila alle spalle di Sirigu. La Bulgaria sembra essersi tolta il timore iniziale e al 17° da una palla persa da Zaza a centrocampo parte l’azione dei padroni di casa finalizzata dal colpo di testa di Micanski per il gol del vantaggio. L’Italia avrebbe subito la palla del 2-2 ma Immobile spreca da pochi passi. Gli uomini di Conte sembrano in difficoltà specialmente nel contenere uno scatenato Popov. E’ proprio il numero 10 bulgaro a spaventare gli azzurri con un calcio di punizione al 37° che pizzica la traversa prima di uscire. Con qualche azione, più confusa che ragionata, l’Italia cerca il pari nel finale di primo tempo che però non arriva.

    Si riparte senza cambi ed è subito la Bulgaria a spaventare la difesa dell’Italia con una punizione dalla destra che sfila pericolosamente. Conte si gioca la carta Eder al 57°, poco dopo, al 60° si vede la prima conclusione verso la porta, un tiro di Verratti che però esce distante. Buona chance per l’Italia al 67° quando Bertolacci si trova sui piedi il pallone, dopo una corta respinta della difesa bulgara in seguito ad un tiro parato ad Immobile, ma il centrocampista del Genoa calcia a lato. Il Ct Conte prova a modificare lo schema inserendo Gabbiadini per provare a sfruttare il tridente. Al 83° quando sembra vincere la confusione rispetto alle idee, Eder s’inventa il tiro a giro che s’infila in rete per il gol del pareggio. L’Italia ci crede e al 86° Gabbiadini spreca la palla del sorpasso. Gli azzurri ci provano ma i padroni di casa si salvano, al fischio finale è 2-2.

     

    BULGARIA – ITALIA 2-2 (4° aut. Minev (B), 11° Popov (B), 17° Micanski (B), 83° Eder (I))

    Bulgaria (4-2-3-1): Mihaylov; Manolev, Bodurov, A.Aleksandorv, Minev; Gadzev, Dyakov; Milanov (88° Vasiliev), Popov (84° Slavchev), M.Aleksandrov; Micanski (73° Bojinov).

    Allenatore: Petev.

    Italia (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci (71° Soriano), Antonelli (77° Gabbiadini); Immobile, Zaza (57° Eder).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Dyakov (B), Immobile (I), Soriano (I), Darmian (I)

  • Pellè regala il successo ad una brutta Italia a Malta

    Pellè regala il successo ad una brutta Italia a Malta

    Una brutta Italia fornisce una prestazione per nulla convincente ma riesce, grazie al gol di Pellè nel suo esordio in nazionale, a portare a casa tre punti preziosissime che permettono alla nazionale di Antonio Conte di mantenere la vetta del proprio girone a punteggio pieno.

    Sicuramente una serata non indimenticabile, ci sarà da lavorare, sul piano del gioco in queste ultime due gare è stato fatto un passo indietro e sopratutto c’è da pensare che a novembre ci sarà da ospitare la Croazia che questa sera ha inviato un bel messaggio agli azzurri con il netto 6-0 rifilato all’Azerbaijan.

    Veniamo al racconto del match di questa sera.

    Conte non rinuncia al suo 3-5-2 ma modifica alcuni interpreti, spostando Darmian in difesa con Bonucci e Chiellini ed inserendo dal primo minuto Verratti, Pellè, Candreva e Pasqual, dando un turno di riposo a De Sciglio, Pirlo, Ranocchia e Zaza.

    Ghedin opta per lo stesso modulo, un 3-5-2 che però è più un 5-3-2 con il Bomber Mifsud e Schembri a guidare l’attacco.

    Graziano Pellè
    Graziano Pellè

    L’Italia prova a partire forte ma dopo i primissimi minuti Malta si sistema e si chiude bene ed anzi con Failla sfiora il vantaggio al 15° con un tiro che sfiora il palo. Gli azzurri si svegliano e prima prendono la traversa con Pellè e sul successivo corner Chiellini scheggia il palo. Al 23° però il gol arriva, calcio d’angolo, palla che rimane in area e dalla mischia risolve Pellè con un tocco da pochi passi. Al 26° altra svolta della gara, Mifsud commette un’entrata rude su Florenzi e si prende il rosso diretto. Si pensa ad un’Italia all’arrembaggio per chiudere la partita ed invece il primo tempo si trascina senza altre emozioni sino al fischio dell’arbitro.

     

    La ripresa riparte senza cambi e con l’Italia che tenta un approccio con più ritmo anche se le occasioni da gol continuano a latitare. Gli azzurri avanti di un gol e di un uomo sembrano accontentarsi e non spingono con grande convinzione. Conte si gioca anche le carte Aquilani e Giovinco per Florenzi ed Immobile ma il copione non cambia, il portiere Hogg non viene sostanzialmente mai impegnato. Al 73° si ristabilisce la parità numerica con Bonucci che si prende il rosso diretto per fallo su Schembri con l’arbitro che considera la chiara occasione da gol. Dopo una lunga serie di palleggi dell’Italia, che sembra aver timore di una possibile beffa, arriva al 91° l’azione di Giovinco con il diagonale del numero 10 azzurro che centra il palo. Malta non si butta all’attacco e l’Italia non concede praticamente niente sino al fischio finale che certifica la vittoria azzurra.

     

    MALTA – ITALIA 0-1 (0-1) (23° Pellè)

    MALTA (3-5-2): Hogg; Agius, Camilleri, Z. Muscat; Fenech, Failla (93° Bezzina), Briffa, R. Muscat, Mintoff (72° Baldacchino); Mifsud, Schembri (85° Cohen).

    Allenatore: Ghedin.

    ITALIA (4-4-2): Buffon; Darmian, Chiellini, Bonucci; Pasqual, Verratti, Florenzi (59° Aquilani), Marchisio, Candreva; Immobile (65° Giovinco), Pellè (76° Ogbonna).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Haltegan.

    Ammoniti: Briffa (M), Darmian (I).

    Espulsi: Mifsud (M), Bonucci (I).