La stagione calcistica ha avuto il suo apice, e la sua conclusione, con la finale di Euro 2016 ed il re incontrastato in Europa è uno solo: Cristiano Ronaldo.
Cr7, dopo aver conquistato la Champions League, segnando l’ultimo rigore, ha avuto anche l’onore di alzare al cielo di Saint Denis la coppa dell’Europeo, davanti ad un pubblico francese disperato.
Ronaldo ieri sera, dopo aver permesso al Portogallo di eliminare il Galles in semifinale con un gol ed un assist, non è stato protagonista sul campo a causa di un infortunio subito per un brutto intervento di Payet dopo pochissimi minuti dal fischio d’inizio e che lo ha costretto ad uscire dal campo, oggi si parla di lesione di I° grado al collaterale del ginocchio che lo terrà almeno un mese fermo.
Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter
Eppure, da vero leader, da vero capitano, da vero uomo squadra, Cristiano Ronaldo non ha voluto far mancare il suo appoggio ai compagni e, al fischio finale del 90° minuto che ha decretato i supplementari, si è ripresentato in panchina con una vistosa fasciatura per incitare i portoghesi nell’impresa, che poi è diventate realtà grazie al gol di Eder siglato al minuto 109.
In questo Europeo Cristiano Ronaldo si era già mostrato leader anche fuori dal campo, la dimostrazione si è avuta nella sfida conclusasi ai rigori contro la Polonia nei quarti di finale nella quale Cr7 ha convinto ed incitato Joao Moutinho, che aveva fallito un rigore nella sfida di semifinale contro la Spagna ad Euro 2012 che insieme all’errore di Bruno Alves aveva causato l’eliminazione dei lusitani, a presentarsi dal dischetto senza paura.
Un Ronaldo incredibile che ha mostrato tutta la sua leadership anche fuori dal rettangolo verde andando così a cancellare con un colpo di spugna la doppia amarezza, quella più vecchia per il ko subito dalla sorprendente Grecia nella finale dell’europeo casalingo del 2004 e sopratutto quella più fresca che ha visto la sfortuna farla da protagonista e che non ha voluto vederlo in campo nella notte di Saint Denis.
Insomma Euro 2016 ha incoronato il suo Re e sostanzialmente ha impresso il nome di Cr7 sul Pallone d’Oro che verrà assegnato nel gennaio 2017.
Cristiano Ronaldo ha lanciato il guanto di sfida, Antoine Griezmann lo ha raccolto ed è pronto alla battaglia contro il fenomeno di Funchal.
Quella che andrà in scena domenica 10 luglio allo stadio di Saint Denis sarà una sfida dal doppio sapore per i due protagonisti sopracitati: prima di tutto ci si giocherà il titolo di Euro 2016 tra Francia e Portogallo ma la gara sarà anche fondamentale per dare indicazioni sul prossimo vincitore del pallone d’oro con Griezmann alla ricerca anche della vendetta per la Champions League persa in finale con il suo Atletico Madrid proprio contro il Real guidato da Ronaldo.
Torniamo un momento alla gara di ieri sera al Velodrome di Marsiglia.
Dal punto di vista delle occasioni la Germania probabilmente ha creato di più, ha avuto più chance ma l’assenza di Mario Gomez si è rivelata più pesante del previsto calcolando anche un Thomas Mueller che si è dimostrato il fantasma visto in tutto Euro 2016.
La Francia dal canto suo ha saputo cogliere al volo le occasioni, ha ringraziato Schweinsteiger che ha commesso un fallo di mano causando un calcio di rigore, il secondo in 5 gg dopo quello commesso da Boateng contro l’Italia, trasformato sul finire del primo tempo da Griezmann. Nella ripresa poi i transalpini sono riusciti anche a raddoppiare, siglando quello che si è rivelato il definitivo 2-0, sempre con Griezmann abile a girare in rete un’uscita non certo perfetta di Neuer dopo una splendida giocata di un Pogba in crescita.
Le parate di Lloris, fondamentale una sullo 0-0 su Emre Can, hanno poi fatto il resto, la Francia prosegue il suo percorso raggiungendo l’obiettivo minimo che i transalpini si erano proposti prima dell’inizio dell’Europeo, ovvero essere presenti sul prato di Saint Denis domenica 10 luglio per giocarsi la finale.
Adesso per i francesi c’è solo da superare l’ultimo ostacolo, un muro da abbattere che ha le sembianze sorridenti di Cristiano Ronaldo. Un obiettivo da centrare che sarà al centro di mente e cuore di tutti i calciatori Blues, uno però avrà la motivazione ancora più alta, perchè come detto certamente Antoine Griezmann vorrà alzare il trofeo di Euro 2016 al cielo di Parigi ma sicuramente Le Petit Diable avrà certamente la voglia di festeggiare in una serata di gennaio in quel di Zurigo.
Euro 2016 ha emesso il primo verdetto, domenica a Saint Denis, a giocarsi la finale, ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Nella sfida contro il Galles dell’amico/nemico Gareth Bale, Cr7 ha messo in mostra tutta la sua classe e tutto il suo talento, segnando il gol che ha aperto le marcature al 50° e rendendosi protagonista anche della rete di Nani 3 minuti dopo.
Come anni fa nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett“Aspettando Godot” dove i protagonisti attendevano appunto Godot che non arrivava mai, in questo Euro 2016 si aspettava ancora Cristiano Ronaldo che effettivamente aveva segnato una doppietta importantissima contro l’Ungheria nella fase a gironi ed era stato importante nei match contro Croazia e Polonia ma non era stato ancora il trascinatore che tutta la nazionale lusitana si attendeva.
Nel match contro il sorprendente Galles poi c’era la suggestione della sfida con il compagno di Club al Real Madrid Gareth Bale che sino a ieri sera era parso decisamente leader della compagine britannica e capace di guidare i suoi, con gol e tanta personalità, verso una storica semifinale europea.
Addirittura prima della semifinale di Lione si parlava di sfida da Pallone d’Oro con la bilancia che pendeva decisamente in direzione del gallese.
E invece Godot è arrivato, dopo un primo tempo anonimo e con momenti di rabbia per i palloni che non arrivavano, nella ripresa a Cristiano Ronaldo sono serviti solo 5 minuti per rendersi protagonista assoluto, lo stacco aereo sul cross di Guerreiro è stato impressionante, il colpo di testa vincente è stata solo la logica conseguenza.
Lo show di Cr7 però era solo appena iniziato, 3 minuti dopo infatti la sua intelligenza calcistica gli ha permesso di trovarsi al posto giusto sulla corta respinta della difesa gallese, il tiro non è stato certo uno splendore ma si è rivelato delizioso assist per la zampata di Nani.
Bale ha provato a reagire cercando di scalzare Re Ronaldo dal trono ma non c’è stato niente da fare, non è bastata la buona volontà e l’impegno al fenomeno del Galles per surclassare il campionissimo lusitano.
La notte di Lione quindi ci porta in dote il Portogallo in finale, contro la vincente di Francia-Germania, e sembra aver permesso a Ronaldo di poter allargare la bacheca per inserire un nuovo pallone d’oro, francesi e tedeschi permettendo.
La corsa verso la finale di Euro 2016 prosegue con le sfide dei quarti di finale.
Si va dalla classicissima Italia-Germania sino all’inedita Francia-Islanda, passando per Polonia-Portogallo che aprirà la serie, e Galles-Belgio.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio queste sfide che determineranno le quattro squadre che potranno ancora cullare il sogno di alzare al cielo di Saint Denis la coppa di Euro 2016.
POLONIA – PORTOGALLO giovedì 30 giugno ore 21
Robert Lewandowski vs Cristiano Ronaldo, una sfida tra due bomber che hanno espresso momenti di forma totalmente diversi in questo Euro 2016: il polacco è ancora a secco di gol ma sempre pronto a trovare la zampata giusta, Cr7 invece dopo aver siglato la doppietta che è valsa la qualificazioni agli ottavi, ha anche una buona percentuale di merito sul gol di Quaresma che ha lanciato il Portogallo ai quarti. Una gara che si preannuncia decisamente equilibrata con due squadre non brillantissime che hanno faticato per superare il turno. Un colpo di uno dei campioni potrebbe evitare che la sfida prosegua oltre il 90°. Passaggio del turno Polonia 55% – Portogallo 45%.
GALLES – BELGIO venerdì 1 luglio ore 21
Visto il ranking e visto anche l’andamento dell’ottavo di finale, si direbbe che la bilancia è tutta dalla parte del Belgio. I ragazzi di Wilmots infatti arrivano da un sonoro 4-0 rifilato all’Ungheria mentre il Galles non ha incantato ed ha sconfitto solo di misura, e grazie ad un autogol, l’Irlanda del Nord. Il Belgio poi ha un Hazard in netta crescita, il Galles si affiderà a Bale ma potrebbe non bastare. Passaggio del turno Galles 30% – Belgio 70%.
GERMANIA – ITALIA sabato 2 luglio ore 21
Sicuramente il quarto di finale di Euro 2016 più affascinante, un duello tra due potenze calcistiche che possono vantare coppe del mondo e titoli europei. Se dovessimo guardare la tradizione e i precedenti sembrerebbe una gara in discesa per la pattuglia di Conte. La Germania degli ultimi anni pare però una corazzata con tanto talento e pochi punti deboli. L’Italia ha già compiuto un’impresa con la Spagna e proverà a ripetersi con i tedeschi, puntando forte sul gruppo. Passaggio del turno Germania 60% – Italia 40%.
FRANCIA – ISLANDA domenica 3 luglio ore 21
Veniamo alla sfida che chiuderà i quarti di Euro 2016 ovvero quella tra i padroni di casa della Francia e la sempre più sorprendente Islanda. I francesi non hanno convinto, con l’Irlanda sono stati a lungo in svantaggio prima del risveglio firmato da Griezmann, anche l’Islanda ha ribaltato il risultato con l’Inghilterra, ottenendo così un favoloso passaggio ai quarti. Tecnicamente, e anche grazie all’apporto del proprio pubblico, i francesi non dovrebbero avere problemi ad ottenere la semifinale ma occhio al cuore degli islandesi che stanno vivendo un sogno dal quale non vogliono svegliarsi, le possibilità paiono poche ma era così anche contro gli inglesi e poi…. Passaggio del turno Francia 70% – Islanda 30%.
Il tempo della fase a gironi, con tutte le sue sorprese, è ormai alle spalle, ad Euro 2016 si inizia a fare sul serio, con gare ad eliminazione diretta in cui è vietato sbagliare anche il minimo dettaglio.
Le 16 squadre che hanno superato il primo scoglio, sono andate a comporre un tabellone che sembra avere due gradi di difficoltà completamente opposti.
Da una parte infatti si troveranno delle superpotenze del calibro di Spagna, Italia, Francia, Inghilterra e Germania mentre dall’altro, oltre al Belgio, ci sono la temibile Croazia ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo, senza dimenticare la Polonia di Lewandowski, la compatta Svizzera ed il sorprendente Galles trascinato da Gareth Bale.
Proviamo a fare un po’ di previsioni sulle prossime otto sfide che decreteranno le squadra qualificate ai quarti di Euro 2016.
SVIZZERA – POLONIA sabato 25 giugno ore 15
Si parte con una sfida sulla carta equilibrata. La Svizzera ha mostrato una buona solidità ed organizzazione difensiva andando a chiudere al secondo posto nel gruppo A con un solo gol subito, tra l’altro su rigore, ma con un attacco che ha segnato solo due reti. Stesso numero di gol segnati anche per la Polonia, seconda nel gruppo C, che attende ancora l’esplosione del proprio bomber Lewandowski, ma con una difesa solidissima capace di non conceder alcun gol agli avversari. Sembra una gara avara di gol, non da escludere i supplementari, il Ct Nawalka però ha sempre il jolly da estrarre dal proprio mazzo, ovvero Robert Lewandowski. Passaggio del turno Svizzera 40% – Polonia 60%
GALLES – IRLANDA DEL NORD sabato 25 giugno ore 18
Gara decisamente impronosticabile alla vigilia, che l’Irlanda del Nord avrebbe potuto farcela lottando con l’Ucraina per il 3° posto del gruppo C era prevedibile, che il Galles avrebbe surclassato anche l’Inghilterra vincendo il gruppo B lo era decisamente meno. Le sfida tutta britannica vede i dragoni di Gareth Bale, 3 gol nelle tre partite del girone, decisamente in vantaggio ma occhio all’Irlanda del Nord che con il portiere McGovern, strepitoso contro la Germania, cercherà di tirare su un muro invalicabile provando a pungere in ripartenza. Passaggio del turno Galles 70% – Irlanda del Nord 30%.
CROAZIA – PORTOGALLO sabato 25 giugno ore 21
Decisamente la sfida più interessante del lato sinistro del tabellone. Due grandi squadre a confronto una, la Croazia, guidata da innumerevoli talenti dal centrocampo in giù come ad esempio Perisic, Modric, Kalinic, Mandzukic, Rakitic, l’altra, il Portogallo, fin troppo Cristiano Ronaldo dipendente. Se dovessimo basarci solo su quello visto nei gironi, non ci sarebbe storia con i croati, capaci di ribaltare il risultato e battere la Spagna, nettamente favoriti sui lusitani che non hanno convinto e che si sono salvati grazie alla doppietta di Ronaldo contro l’Ungheria. Dunque il fattore che può riavvicinare le due nazionali è proprio CR7. Passaggio del turno Croazia 65% – Portogallo 35%.
FRANCIA – IRLANDA domenica 26 giugno ore 15
Chissà cosa avrà pensato il buon Giovanni Trapattoni quando avrà visto questo accoppiamento, sicuramente alla rivincita per quel gol viziato dal fallo di mano di Henry che tolse la qualificazione mondiale ai verdi. La rivalsa irlandese però pare decisamente difficile. I padroni di casa non hanno incantato però hanno un Payet in gran forma mentre gli altri talenti paiono in crescita. L’Irlanda dalla sua ha messo tanta grinta nel match contro l’Italia che le è valso il passaggio del turno, ha fatto bene anche contro la Svezia per lunghi tratti ma difficilmente Long e compagni potranno creare grossissimi grattacapi ai Blues. Passaggio del turno Francia 70% – Irlanda 30 %.
GERMANIA – SLOVACCHIA domenica 26 giugno ore 18
Riuscirà Marek Hamsik a frenare la corsa dei campioni del mondo? Non sarà certamente semplice, la Germania ha chiuso il proprio girone da imbattuta con Neuer che non ha mai dovuto raccogliere palloni nella propria porta. L’attacco tedesco per ora, Gomez a parte, ha un po’ steccato e per questo ci si aspetta una crescita. La Slovacchia invece spera nelle invenzioni di Hamsik, gran protagonista nelle gare del girone, e nelle giocate di Weiss per tentare il colpo a sorpresa e conquistare i quarti. Passaggio del turno Germania 70% – Slovacchia 30%.
UNGHERIA – BELGIO domenica 26 giugno ore 21
Una sfida che vede ovviamente il Belgio favorito ma che potrebbe anche risolversi sorprendentemente a favore dei magiari. L’Ungheria come detto, parte un gradino al di sotto dei diavoli rossi ma l’Italia ha dimostrato che il Belgio non è imbattibile e Dzsuzsak e compagni potrebbero anche giocare un brutto scherzo a Nainggolan e compagni. Il Belgio però pare in crescita e potrebbe far suo il match che potrebbe rivelarsi divertente e con diverse reti. Passaggio del turno Ungheria 35% – Belgio 65%.
ITALIA – SPAGNA lunedì 27 giugno ore 18
Sicuramente la sfida di maggior fascino. Due delle potenze europee già di fronte in un ottavo di finale. Una gara con grande equilibrio, l’Italia di Conte non ha mostrato gran gioco, ma gran compattezza e coesione di gruppo, doti fondamentali in un team che non eccelle in talenti. La Spagna invece ha mostrato tanti pregi, dalle giocate di Iniesta, ai gol di Morata, ma anche diverse crepe, come le due reti subite contro la Croazia. Detto tutto questo gli iberici mantengono ancora un piccolo vantaggio sugli azzurri. Passaggio del turno Italia 45% – Spagna 55%.
INGHILTERRA – ISLANDA lunedì 27 giugno ore 21
L’ultimo ottavo di finale vedrà di fronte un Inghilterra ancora deludente contro la sorprendente Islanda. Agli uomini di Hodgson sarà chiesto di fare più di quello visto nel girone per avere la meglio sui nordici che hanno messo in mostra una buona fase difensiva, una discreta organizzazione ed il giusto cinismo nello sfruttare le poche chance. Sulla carta gli inglesi restano favoriti ma come nel caso dell’Ungheria, anche qua potrebbe scapparci una clamorosa sorpresa. Passaggio del turno Inghilterra 60% – Islanda 40%.
Citadin Martins Eder, il giocatore più criticato, che in molti non volevano vedere tra i convocati, ha risolto una partita davvero complicata contro una tenace Svezia, trovando il gol vittoria a 2 minuti dalla fine e certificando il passaggio degli azzurri agli ottavi di finale di Euro 2016.
Una partita in cui non si è visto un gioco brillante ma una difesa azzurra compatta, decisa e concentrata che non ha concesso praticamente nulla allo spauracchio Zlatan Ibrahimovic.
I meriti del gol vanno tutti ad Eder ma importanti si sono rivelate anche le scelte di Conte che ha inserito un vivace Simone Zaza in campo (decisiva la sua sponda per Eder) al posto di un Pellè davvero in giornata poco positiva.
C’è da esser comunque soddisfatti, l‘Italia ha portato a casa tre punti pesanti in una partita difficilissima, per il gioco c’è sempre tempo, adesso serviva assolutamente vincere per il passaggio del turno, così è stato.
Veniamo al racconto della gara.
Parte meglio la Svezia che mette tanta aggressività e cerca di tenere l’Italia lontana dalla propria area. Gli azzurri sembrano molto imprecisi nel palleggio e cercano qualche sortita offensiva, Florenzi si libera e va sul fondo ma non riesce a crossare la difesa scandinava respinge. Dall’altro lato Ibra prova ad accendersi ma non impensierisce mai Buffon. Le emozioni latitano, l’Italia non riesce ad essere incisiva nelle ripartenze perchè la Svezia non concede il minimo spazio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
La ripresa si apre senza cambi, con gli stessi 22 protagonisti ma con l’Italia che pare avere un approccio diverso anche se Chiellini rischia tantissimo per un contrasto a palla lontana su Guidetti che l’arbitro non giudica falloso. La Svezia sembra più imprecisa, gli azzurri più aggressivi ma il risultato non si sblocca. Gli esterni azzurri arrivano sul fondo ma i cross son troppo sottoporta ed Isaksson non ha problemi a bloccare. Le squadre si allungano, Parolo si trova per due volte in area ma non riesce a rendersi pericoloso sprecando le chances. Al 72° brividi per Buffon con Ibra che si lancia su un perfetto cross di Olsson ma spara alto, era comunque fuorigioco. I minuti trascorrono e al 82° il pubblico azzurro grida al gol ma il colpo di testa di Parolo, su bel cross di Giaccherini, si schianta sulla traversa. La partita sembra scivolare verso lo 0-0 ma all’ 88° da una rimessa di Chiellini ed una sponda di Zaza, Eder controlla palla, si accentra e lascia partire il tiro sul palo lungo dove Isaksson non può arrivare, è vantaggio azzurro. La Svezia si riversa in avanti, reclama un rigore al 94° ma non riesce a trovare il pareggio, vince l’Italia che fa festa e vola agli ottavi.
ITALIA – SVEZIA 1-0 (88° Eder)
Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (85° Sturaro), Parolo, De Rossi (74° Thiago Motta), Giaccherini, Candreva; Pellè (59° Zaza), Eder.
Era il risultato che mancava, fino ad ora almeno un pallone era finito in gol, questa sera invece a Saint Denis si è assistito al pareggio per zero a zero tra Germania e Polonia.
Se si dovesse guardare solo al risultato si potrebbe parlare di un match noioso e senza occasioni, in realtà così non è stato perchè è vero che è stata una partita molto tattica ma di chances ce ne sono state, Milik sopratutto ha sulla coscienza un paio di palloni ghiottissimi e non concretizzati nel secondo tempo.
La Germania ha dimostrato, come già accaduto in altre manifestazione, di soffrire il secondo match della fase a gironi. Joachim Löw avrà certamente da lavorare sui suoi attaccanti che, è vero sono tanti e anche di gran qualità ma che per ora in 180 minuti non hanno ancora segnato nemmeno una rete.
Positiva invece la prestazione della Polonia che ha dimostrato solidità, dinanzi ai campioni del mondo, e ha messo in luce un ottimo Pazdan che là dietro ha lasciato pochissime chance agli avanti tedeschi. Nota stonata Milik, decisivo contro l’Irlanda del Nord, disastroso stasera sotto porta.
Veniamo al racconto della gara.
Parte meglio la Germania che con il possesso palla riesce a chiudere dietro la Polonia. Ci prova un paio di volte Khedira ma le sue conclusioni non spaventano Fabianski. I polacchi si chiudono bene e provano qualche ripartenza con i suoi attaccanti Milik e Lewandowski ma Neuer non ha alcun intervento da compiere, si va al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa pronti via e Milik, solissimo nell’area piccola colpisce male di testa e grazia Neuer. La Germania si riversa in attacco pronta a reagire ma è ancora Lewandowski ad avere il pallone del vantaggio, salva Boateng. Milik spreca ancora mancando completamente il pallone in mezzo all’area e sul fronte opposto, con un’azione identica, Ozil impegna Fabianski in un grande intervento. Entrambe le squadre provano a vincere anche se pian piano calano le energie e la lucidità. Le difese non cedono, finisce 0-0 con entrambe le squadre in testa al gruppo C.
La giornata si era aperta con il successo in rimonta dell’Inghilterra nel derby britannico con il Galles. Al vantaggio del solito Bale, su calcio di punizione, sul finale del primo tempo, hanno risposto nella ripresa prima Vardy e poi in pieno recupero Sturridge per un successo importante che rilancia gli uomini di Hodgson.
Successo importante anche per l’Irlanda del Nord che nel diluvio di Lione batte due a zero, ed elimina, l’Ucraina grazie ai gol di McAuley al 49° e McGinn al 95°.
Sorpresa nel Gruppo F, una rete ad inizio ripresa dell’ex Pescara Birkin Bjarnason ha permesso all’Islanda di impattare il vantaggio portoghese segnato da Nani alla mezz’ora.
Una vera e propria impresa quella degli islandesi che non solo hanno saputo reggere l’urto di un Portogallo in cui non ha brillato la stella di Cristiano Ronaldo, ma anzi hanno rimontato lo svantaggio e poi nel finale hanno avuto anche la palla della vittoria con Finnbogason.
Una delusione il Portogallo di Cr7, una favola quella dei ragazzi di Lagerbäck.
Veniamo al racconto della sfida.
La sfida vede partire subito forte l’Islanda con Sigthórsson che al terzo minuto impegna due volte Rui Patricio. Pian piano il Portogallo cresce e Nani di testa impegna il portiere avversario ad una strepitosa parata. Ronaldo non riesce a colpire al volo un lancio lungo di Pepe e grazia l’estremo difensore islandese. Halldórsson però non può niente al 31° quando sempre Nani si fa trovare pronto a deviare sotto misura un bel cross dalla destra. Sembra l’inizio di una possibile goleada lusitana invece il ritmo cala e si va al riposo sul 1-0.
Nella ripresa l’Islanda parte ancora forte e Bjarnason, al 50°, è bravo a sfruttare una dormita di Vieirinha e a girare in rete il cross di Gudmundsson. Subito il pari il Portogallo si getta in attacco ma la difesa islandese tiene e anzi alla fine il rimpianto è per Finnbogason che al 85° ha la ghiotta chance di regalare tre punti ai suoi, il suo tiro però è centrale e Rui Patricio respinge. Finisce 1-1 è gioia per l’Islanda e gran delusione per il Portogallo e per Cristiano Ronaldo.
Nell’altra gara di giornata, e del Gruppo F, l’Ungheria si è imposta per 2-0 contro l’Austria. Un successo maturato nel secondo tempo grazie al gol di Szalai al 62° e al raddoppio di Stieber al 88°. Tra le due reti degli ungheresi è arrivata anche l’espulsione di Dragovic. Da segnalare per l’Austria anche un palo dopo meno di un minuto, colpito da Alaba con una conclusione da fuori.
Tra le tante sfaccettature di questo Euro 2016 registriamo anche il complicato rapporto di Joachim Low, tecnico della Nazionale tedesca, e le telecamere.
Infatti come ad ogni competizione di questa caratura che si rispetti c’è anche la componente mediatica che, amplificata, tende a trovare tante piccole sfaccettature che in gare normali probabilmente passerebbero inosservate.
Abbiamo visto come per esempio nella gara dell’Italia ieri sera l’infortunio di Antonio Conte, sanguinante nel post festeggiamento al gol di Giaccherini (testata di Zaza da rosso diretto n.d.r.), abbia quasi preso più tempo in telecronaca rispetto all’infortunio di gioco occorso a Pellé prima del secondo gol azzurro. E dire che oggi è più serio il secondo del primo.
Oppure, sempre ieri, quando nel post partita Buffon per andare ad esultare sotto il settore riservato ai tifosi italiani si sia appeso alla traversa della porta per poi volare con il sedere per terra in un tuffo tragicomico. Fatto che oggi passa nel web come una scanzonata figuraccia e gira per la rete facendo sorridere un po’ tutti.
Joachim Low | Foto Twitter
La vittima però più pizzicata è Joachim Low, che durante Germania-Ucraina nelle fasi concitate del match trova il tempo per “esplorarsi”. Ecco il video:
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Il tecnico tedesco mette alla prova, in una sequenza “da semaforo”, i suoi sensi quali, tatto, vista e olfatto per capire cosa porti sotto i pantaloni. Il video nelle sue tante varianti è cliccatissimo ed è diventato virale. Diciamo che se la prima dei Campioni del Mondo a livello sportivo è abbastanza rivedibile con una squadra che ha dominato sul campo l’avversario ma che non è riuscita a pungere più di tanto, la prima di Low in questo Euro 2016 è invece da “bollino rosso” per il suo comportamento in panchina.
Per il tatto è facile intuire o meglio sperare che il gesto sia dovuto a qualche prurito da tessuto, tuttavia per l’olfatto e la vista compreso il “ricordino” rimasto nelle mani non troviamo pudica giustificazione.
Siamo certi che se per esempio la regia francese teneva sott’occhio Conte per la sua trance agonistica e per vedere i suoi atteggiamenti da generale in panchina, adesso la stessa regia transalpina avrà un occhio di riguardo anche per Joachim Low per “beccarlo” in altri atteggiamenti equivoci o di mal costume. un po’ come capitò ai pantaloni di Zinedine Zidane per tutta l’ultima edizione della UEFA Champions League.
Per gli azzurri di Antonio Conte non è più tempo di pensare se era meglio un attaccante centrale in più o un altro esterno offensivo, se cercare un centrocampista di maggior costruzione a fronte di uno di minor interdizione. Questa sera era solo tempo per l’esordio degli azzurri contro la squadra probabilmente più forte del girone, quella che potrebbe dirci già dalle prime battute chi siamo e dove possiamo arrivare. E a vedere lo spettacolo bruttino che hanno offerto Svezia e NordIrlanda nel pomeriggio la partenza degli azzurri contro il Belgio in ogni caso non sarà una sentenza compromettente per nessuna delle due.
All’ultimo il tecnico belga Wilmots scoglie i dubbi sull’impiego di Fellaini a scapito dell’esclusione dall’inizio di Mertens. Per Antonio Conte le scelte sembravano già fatte dalla vigilia con Darmian scelto al posto di El Shaarawy per dare una maggiore copertura sull’esterno a sinistra. Confermata la coppia d’attacco che ha fatto quasi tutte le qualificazioni in questi due anni Eder-Pellé e pure l’idea di base, dopo l’infortunio di Marchisio, del centrocampo con De Rossi, Parolo e Giaccherini. Allo stadio di Lione l’atmosfera è fantastica, lontana anni luce rispetto a quanto visto prima di altre partite di Euro 2016 funestate dalla violenza hooligans.
La partita inizia bene per gli azzurri che controllano e non badano a fronzoli, tuttavia l’ultimo passaggio è sempre sbagliato così un paio di volte nei primi minuti è Candreva a far vedere un paio di spunti interessanti. Il Belgio al 10° tira in porta da fuori area con Nainggolan che dopo una bella triangolazione sfodera un destro velenoso che Buffon devia in angolo.
Il Belgio dopo quest’azione prende coraggio e le redini del gioco, l’Italia pensa a coprirsi diventano importantissimi gli anticipi di Bonucci e i palloni maldestramente liberati in area di Chiellini. Al 22° ancora Nainggolan ci prova da fuori ma il centrocampista della Roma tira fuori.
30° fase finalmente in cui l’Italia riesce a superare la mediana belga con continuità. Dopo un’azione insistita Pellé ci prova con un diagonale da fuori area, la palla esce non di moltissimo. Al 32° l’Italia passa in vantaggio, inserimento in area di Giaccherini, Bonucci lo vede e lo serve con un lancio fantastico da metà campo, l’interno del Bologna stoppa e supera Courtois per lo 0-1.
Emanuele Giaccherini e Leonardo Bonucci | Foto Twitter
Ora gli azzurri volano con la forza dell’entusiasmo al 35° Candreva di sinistro tira un diagonale potente che Courtois devia in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Fellaini svirgola in area, la palla s’impenna e Parolo anticipa i difensori di testa e serve Pellé che a botta sicura di testa mette a lato di centimetri.
Al 39° in fase di alleggerimento prova con un altro tiro da fuori area Witsel ma è fuori anche la traiettoria. Il primo tempo si chiude con il Belgio in avanti ma in modo sterile, si segnalano un’azione pericolosa di De Bruyne stoppata sul tiro da Giaccherini che è sceso a coprire e un bel contropiede di Candreva mal sfruttato da Pellè.
La ripresa inizia senza nessuna sostituzione per le due squadre. Il secondo tempo inizia all’insegna dell’Italia, ma il Belgio al 53° ci fa venire i brividi, dopo un’azione insistita azzurra Darmian perde un pallone pericolosissimo che i Diavoli Rossi sfruttano con tre passaggi, Lukaku a tu per tu con Buffon spara fuori in diagonale. Un minuto dopo Candreva scende in modo perentorio, crossa al centro dove Pellè devia in porta ma Courtois compie un miracolo.
La partita ora è bellissima perché le squadre sono molto lunghe e gli spazi agevolano gli individualismi, dopo l’erroraccio precedente Conte sostituisce Darmian con De Sciglio. In pochi minuti ci sono un altro paio di discese belle dell’Italia e un tiro da fuori di Fellaini.
Wilmots risponde con Mertens al posto di un evanescente Naiggolan prima e poi con Origi al posto di Lukaku. Al 74° dopo una bella fase dell’Italia, dopo un calcio d’angolo gli azzurri perdono nuovamente palla che prima di diventare pericolosa Eder ferma con un brutto fallo tattico che gli costa il giallo. Conte sostituisce anche lui per non rischiare.
All’81° Hazard ci prova come al solito da fuori area ma completamente fuori misura, il Belgio nella fase finale del match schiaccia gli azzurri e due minuti dopo su un traversone di FellainiOrigi mette alto di testa ci poco.
All’85° Immobile scatta in contropiede salta l’uomo e tira in porta dal limite, Courtois para e devia in angolo il pericoloso fendente. All’89° panico in area azzurra, su un traversone mancano la deviazione vincente Origi, Fellaini e alla fine le manone di Buffon chiudono l’azione.
Al 91° stupenda azione dell’Italia che in contropiede fulmina i Diavoli Rossi, Thiago Motta serve Immobile che allarga per Candreva, il laziale serve un pallone morbido per Pellè che sbatte in porta per lo 0-2 finale. L’Italia parte con i tre punti ed è prima del girone.