Tag: euro 2012

  • Scuse Cassano, dietro-front sui gay imposto da Figc

    Scuse Cassano, dietro-front sui gay imposto da Figc

    Dopo le dichiarazioni del giornalista Alessandro Cecchi Paone a proposito della presenza nel gruppo della Nazionale di Prandelli di due gay, un bisessuale e tre metrosexual (a suo avvsio sarebbero Abate, Giovinco e Montolivo, ndr), la conferenza stampa che nel pomeriggio di ieri ha visto protagonista Antonio Cassano si è trasformata in un grottesco monologo, a tratti anche agghiacciante, in cui il barese ha dato il peggio di sè, mostrando una totale incapacità di analisi equilibrata, andando contro qualsiasi parametro di buon gusto, con il sorriso stampato sul volto nel dire: “Ci sono froci in Nazionale? Problemi loro, se la sbrigassero loro. Io mi auguro che non ci siano”.  Eppure, poco prima di dare la sua risposta tanto “profonda”, aveva anche precisato che mister Prandelli lo aveva avvertito che avrebbe potuto ricevere una domanda in tal senso: avrebbe potuto pensare ad una risposta perlomeno meno volgare, perchè di volgarità si tratta quando si adoperano parole e giudizi dispregiativi in maniera gratuita.

    Antonio Cassano ha, dunque, perso un’occasione per mostrarsi in una veste diversa rispetto a quella di ragazzo superficiale e poco incline alla riflessione che da sempre lo accompagna, anche alla soglia dei trent’anni, un’età in cui è giusto mostrare di aver un punto di vista più maturo: ecco, dunque, che la Figc ha dovuto provvedere immediatamente a placare le furenti polemiche che sono nate dalle parole del barese, diffondendo un comunicato ufficiale nella serata di ieri. Un comunicato che, appunto, non proviene spontaneamente dal calciatore, ma dall’alto, quasi come se fosse stato imposto esclusivamente dalle necessità del momento: “L’omofobia è un sentimento che non mi appartiene. Non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la libertà sessuale delle persone. Mi dispiace sinceramente che le mie dichiarazioni abbiano suscitato polemiche e proteste dalle associazioni gay: ho solo detto che è un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate”. 

    Anche nel comunicato ad hoc per riparare all’indelicatezza commessa, a ben vedere, Cassano adopera la parola “problema” in riferimento all’omosessualità, ribadendo implicitamente quanto detto in maniera più sguaiata nella conferenza stampa del pomeriggio, fallendo il tentativo di giustificarsi nascondendo dietro il consueto “sono stato interpretato male”.

    Antonio Cassano | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Appare chiaro, dunque, che l’operazione Nazionale bon-ton voluta da Prandelli, con tali dichiarazioni compie un grande passo indietro perchè, nonostante il messaggio di “marcia indietro” ciò che appare dalla conferenza stampa di Cassano è solo un messaggio di bassissima cultura, che va ben contro il pensiero dello stesso cittì, autore della prefazione al libro dello stesso Cecchi Paone: “l’omofobia è razzismo ed è indispensabile fare un passo ulteriore per tutelare tutti gli aspetti dell’autodeterminazione degli individui, sportivi compresi”. 

    Parole di ben altro stampo rispetto a quelle di Cassano che, date le sue performance verbali, sarebbe meglio se si limitasse a commentare le vicende calcistiche dell’Europeo, con riferimento alla prossima gara contro la Croazia ed al suo feeling con Balotelli cui dovrebbe fare da “tutor”.

    Un ruolo che, oggettivamente, difficilmente gli si addice, come lui stesso riconosce: “Ma si parla solo di lui? Abbiamo un buon rapporto, dicono che devo fargli da tutor: immaginate come siamo messi, se io seguo lui, chi segue me?”.

  • Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Si apre con i previsti scontri fuori dallo stadio il match tra Polonia-Russia. Le due squadre, rivali di sempre in ambito politico, si sono trovate a confronto in questo incontro valido per la seconda gara della fase a gironi e, dopo un match grintoso, il giusto risultato è il pareggio finale dell’1-1.

    Partita dalle grandi emozioni che ha visto le due squadre mettere tutto quanto possibile in campo per uscirne da vincitrice: molte sono state infatti le palle gol, scaturite da un ottimo gioco offerto dai ventidue giocatori scesi in campo. La Polonia scende in campo schierata con un 4-2-3-1 con Tyton, Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch, Murawski, Polanski, Blaszczikowski, Obraniak, Dudka e Lewandowski. Mentre la Russia opta per un 4-3-1-2 con Malafeev, Anyukov, Ignashevich, A. Berezutksi, Zhirkov, Zyryanov, Denisov, Shirokov, Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov.

    Sapendo di non poter permettersi di perdere, i ragazzi di Smuda, entrano in campo decisi a far propria la gara e, dopo 20′ di gioco Polanski insacca la rete avversaria ma guardalinee alza prontamente la bandierina e segnala il fuorigioco; tutto da rifare dunque per la Polonia che, supportata da un gran pubblico, riparte cercando di non scoprire troppo la difesa.

    Ma basta un calcio di punizione alla Russia per andare in vantaggio al 37′ del primo tempo allo Stadio di Varsavia: è infatti il capocannoniere Alan Dzagoev con un colpo di testa a portare la sua squadra sul risultato di 0-1 facendo esplodere tutti i tifosi presenti. La Polonia continua a crederci e, nonostante la rete subita cerca più volte di andare a rete, arrivando spesso nell’area avversaria ma non riuscendo a finalizzare le azioni; si chiude così con il vantaggio per la Russia il primo tempo.

    Rete Polonia © Shaun Botterill/Getty Images

    Si torna in campo con la Russia che cerca il raddoppio e la Polonia che cerca continuamente il pareggio, importantissimo per non dover giocarsi tutto nell’ultimo match della fase a gironi. Ma con un grande cuore la squadra locale arriva ad insaccare la rete avversaria: al 57’ minuto il capitano della Polonia Blaszczikowski supera il portiere avversario con un goal fantastico dove appena dentro l’area piazza un gran tiro di sinistro alla destra di Malafeev.

    Qui la partita si fa intensa, con le due squadre che non ci stanno ed alzano il ritmo del match: a nessuna delle due basta infatti il pareggio più per orgoglio personale che per la vittoria finale. Molte sono infatti le possibilità per entrambe le squadre ma protagonisti si fanno i portieri e le difese che impediscono l’arrivo di un’altra rete.

    Arriva quindi il primo cambio per la Russia di Advocaat che inserisce Pavlyuchenko al posto di Kerzhakov; subito la risposta di Smuda che toglie Dudka, che non accetta bene il cambio, per inserire Mierzejewski. Nessun cambiamento però in campo dove la Polonia cerca la rete ma trova di fronte a se la difesa russa che non ci sta a subire il gol dei polacchi. Grintoso e ad alto ritmo per tutti i 90′ il match si chiude con un pareggio che lascia un po’ d’amaro in bocca alla Polonia che meritava qualcosa di più per quanto dato in campo.

    Ora per la Polonia importante sarà la partita contro la Repubblica Ceca. La classifica dopo le due giornate giocate vede infatti la Russia in testa con 4 punti, la Repubblica Ceca a 3 punti dopo la vittoria di oggi sulla Grecia, la Polonia a 2 punti e in fondo alla classifica la Grecia ferma a quota 1.

    LE PAGELLE:

    Polonia – Russia 1-1
    Polonia:
    Tytoń 6, Boenisch 5.5, Wasilewski 6, Perquis 6.5, Piszczek 6.5, Dudka 6, Polanski 6.5, Obraniak 6.5, Murawski 5.5, Błaszczykowski 7, Lewandowski 6. A disp.: Sandomierski, Wojtkowiak, Kamiński, Wawrzyniak, Matuszczyk, Rybus, Wolski, Grosicki, Sobiech, Brożek. All.: Smuda
    Russia: Malafeev 6.5, Anyukov 6, Ignashevich 6, Zhirkov 5.5, Berezutski 6.5, Shirokov 6, Denisov 5.5, Zyryanov 6, Dzagoev 6, Arshavin 5, Kerzhako 5.5. A disp.: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nababkin, Kombarov, Kokorin, Glushakov, Semshov, Pogrebnyak. All.: Advocaat

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO POLONIA-RUSSIA 1-1

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  • Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Come da pronostico, Grecia-Repubblica Ceca termina con il successo della squadra di Bilek, che ha la meglio sui greci per 1-2, grazie alle due reti segnate nei primi 6′ minuti di gioco da Jiracek e Pilar. Stavolta non è riuscita la rimonta a Salpingidis e compagni, nonostante avessero accorciato le distanze in avvio di ripresa con la rete di Gekas, che ha sfruttato al meglio una papera del portiere Cech, di certo non uno degli ultimi arrivati. La Grecia ha però faticato ad imbastire azioni da gioco tali di questo nome, non trovando più la conclusione in porta dopo aver segnato in maniera fortuita l’1-2 con l’attaccante del Samsunspor, palesando le difficoltà di manovra già evidenziate nella prima giornata. Con il ko odierno i tifosi della Grecia possono già preparare le valigie, salvo clamorosi colpi di scena.

    LA GARA– Non sarà stato come lo shock economico che ha colpito il Paese greco lo scorso anno, altro contesto d’accordo, ma i due gol segnati dalla Repubblica Ceca senza che fosse scoccato ancora il decimo minuto di gioco hanno comunque rappresentato la fine del sogno qualificazione per la Nazionale di Santos. Avvio disastroso quello della difesa ellenica, infilzata prima dall’inserimento senza palla di Jiracek (Werder Brema) dietro l’intuizione geniale di Hubschman, e dal giovane Pilar poi (esterno di sinistra del Viktoria Plzen). La Grecia è un pugile colpito a freddo, incapace di rispondere ai ganci dell’avversario. Un avvio ad handicap come quello contro la Polonia durante il match inaugurale di questi Europei, al quale il ct Santos non è riuscito a trovare le misure necessarie nell’arco dei 90′ minuti.

    thomas rosicky | © Christof Koepsel/Getty Images

    A onor di cronaca però i greci avrebbero potuto riaprire l’incontro prima dell’intervallo, quando al 41′ minuto la terna arbitrale ha annullato il gol a Fotakis per un fuorigioco rivelatosi poi inesistente (ennesimo episodio sfavorevole contro la Grecia). L’obiettivo della rete viene comunque centrato ad inizio secondo tempo, grazie ad un regalo del portiere Cech. Gekas ringrazia e conclude a porta vuota. Alla fine della fiera il gol dell’ariete greco rimane soltanto un episodio sporadico, e la Repubblica Ceca è brava a condurre in porto una vittoria che le consegna i primi 3 punti del girone, agganciando momentaneamente al primo posto la Russia, impegnata stasera contro la Polonia.

    SITUAZIONE GRUPPO A – I ragazzi di Bilek sono tornati prepotentemente in corsa per la qualificazione ai quarti. Dati per spacciati dopo la sconfitta contro la Russia, i cechi hanno dimostrato di essere tutta un’altra squadra rispetto a quella scesa in campo contro i sovietici. Qualora la Russia dovesse battere la Polonia, ai cechi basterà un pareggio contro gli stessi polacchi per ottenere il pass al turno successivo. Anche qualora la sfida di stasera finisse in parità, alla Nazionale di Bilek sarà sufficiente non perdere nell’ultimo incontro, a patto che la Grecia non vinca contro la Russia (quest’ultima ipotesi francamente difficile da realizzare).

    Pagelle Grecia-Repubblica Ceca 1-2

    GRECIA
    Papadopoulos 6: tra i pochi a salvarsi nel reparto difensivo greco. Al suo fianco ha Katsouranis, non esattamente il miglior compagno per una partita importante come questa. Classe ’92, conferma di essere un giovane da seguire con attenzione per il prossimo futuro.
    Karagounis 5: il centrocampista del Pana è stato ampiamente surclassato da Hubschmann e Rosicky, tra i migliori in campo ieri sera. Corre a vuoto per 90′ minuti, va in balia dell’avversario da subito e resta in tale condizione per tutto l’arco dell’incontro.
    Salpingidis 5: chi da lui si aspettava fuoco e fiamme anche ieri è stato abbondantemente deluso. Lontano parente rispetto all’indiavolato giocatore sceso in campo nel secondo tempo contro la Polonia. Lo show non si ripete, e difficilmente reciterà ancora un ruolo di protagonista in questi Europei. Fra pochi giorni arriva la Russia.
    Samaras 4,5: qualcuno dovrebbe anche dire all’attaccante del Celtic che è inutile correre lungo la fascia se poi non si arriva mai al dunque. La Nazionale di Santos è riuscita nell’impresa di tirare in porta soltanto in un’occasione (segnando tra l’altro). E tutto il resto del tempo? Ferie non autorizzate.

    REPUBBLICA CECA
    Cech 5: clamorosa la papera con la quale ha consentito ai greci di riaprire la sfida. E’ inutile comunque sparare addosso a uno dei portieri più forti delle ultime stagioni, quest’anno Campione d’Europa con il Chelsea, protagonista numero uno insieme a Drogba dell’incredibile cavalcata dei Blues. Avrà modo di rifarsi contro la Polonia.
    Hubschmann 7: nella sfida contro i russi era entrato soltanto nella ripresa, dando l’impressione di cambiare notevolmente il volto alla sua squadra. Conferme arrivate puntuali contro i greci. Il giocatore dello Shakthar domina a centrocampo, propiziando con un bellissimo assist il primo gol di Jiracek.
    Rosicky 7,5: illumina d’immenso la manovra ceca. Non canterà l’inno nazionale, però quando scende in campo dimostra di dare l’anima per il proprio Paese  e una classe che gli altri compagni di squadra non possiedono. Le chances di qualificazione ai quarti dipendono forse quasi esclusivamente dai suoi piedi.
    Baros 4,5: è un po’ come sparare sulla croce rossa, ce ne rendiamo conto, però sono davvero imbarazzanti le prestazioni di un calciatore che ha una media di un gol all’anno con la propria Nazionale. Pensiamo sia difficile e quantomeno assurdo che il ct Bilek continui a puntare su di lui anche nella gara decisiva contro la Polonia.

    Tabellino Grecia-Repubblica Ceca 1-2
    Grecia (4-3-3): Chalkias 5,5 (21′ Sifakis 6), Torosidis 6, Papadopoulos 6, Katsouranis 5, Holebas 5, Karagounis 5, Fotakis 5 (46′ Gekas 6) , Maniatis 5,5, Salpingidis 5, Fortounis 5 (71′ Mitroglou 5,5), Samaras 4,5.  Allenatore: Santos.
    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech 5, Gebre Selassie 6,5, Sivok 6, Kadlec 6, Limbersky 6, Hubschmann 7, Plasil 6, Rosicky 7,5 (46′ Kolar 5, 90′ Rajtoral s.v.), Pilar 7, Baros 4,5 (64′ Pekhart 5,5). Allenatore: Bilek

    GRECIA-REPUBBLICA CECA 1-2 HIGHLIGHTS 

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  • Gaffe Cassano sui gay “Problemi loro”. E’ polemica

    Gaffe Cassano sui gay “Problemi loro”. E’ polemica

    Un Antonio Cassano “duro e crudo”, permetteteci il termine, quello che si è presentato alla conferenza stampa azzurra in vista della sfida di giovedì che vedrà i nostri nazionali impegnati contro la Croazia a Poznan. Tanti gli argomenti affrontati dall’attaccante rossonero dalla gioia per essere finalmente ritornato in Nazionale, al rammarico per le voci sulla quasi certezza del passaggio di Thiago Silva, suo compagno di squadra al Milan, al Paris Saint Germain:

    È ufficiale che il Milan lo cede? Dare via uno come lui è dura, è impossibile da sostituire. Poi però bisogna essere chiari per capire che non possiamo più lottare per titolo e Champions, lui è il 50 per cento della nostra squadra, ognuno fa proprio scelte. Dipendesse da me non lo darei mai via, perderlo e un delitto“.

    E sul suo rapporto con Balotelli Fantantonio dice: “Io e Mario abbiamo un buon rapporto anche fuori dal campo. Mi hanno detto di fargli da tutor, ma a me poi chi mi segue? Sul gol sbagliato da Mario ho pensato che la palla me l’avrebbe data, poi magari la tiravo fuori. Lui mi ha detto che non si aspettava il recupero di Sergio Ramos e che me la voleva passare“.

    Antonio Cassano © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Insomma un Antonio soddisfatto, sereno e sorridente, forse troppo sorridente, forse troppo ingenuo nel rendersi conto che a volte, in determinate circostanze, bisognerebbe tenere a freno la simpatia. Alla fatidica domanda del giornalista sulle dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone, Cassano perde il “lume della ragione” senza “contare fino a dieci prima”. Ma prima di raccontare i fatti ritorniamo indietro di qualche ora precendente alla conferenza stampa. Il giornalista e conduttore Alessandro Cecchi Paone ai microfoni de La Zanzara di Radio 24 aveva dichiarato:

    Nella Nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani eterosessuali, simpaticamente e normalmente rozzi. I Metrosexual sono quei maschi al momento interessati solo alle donne ma che hanno una cura di se stessi, del corpo e dei particolari più tipica di un bisessuale o di un omosessuale. Il che può far ben sperare per sviluppi futuri“. Lo stesso Cecchi Paone aveva dichiarato mesi fa di aver avuto in passato una relazione con due giocatori (uno di Serie A e uno di Serie C), terminate perchè i due calciatori avevano paura delle ripercussioni in ambito professionale se la notizia fosse trapelata.

    Prontamente è arrivata in conferenza stampa per Cassano la domanda sulle parole di Cecchi Paone: “Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Non fatemi parlare… Ci sono froci in Nazionale? Problemi loro, son froci, problemi loro e non mi riguarda. Mi attaccano da tutte le parti. Se l’ha detto Cecchi Paone che c’è stato. Problemi loro“.

    Con le sue dichiarazioni il calciatore Barese ha fatto una grossa gaffe sulla questione gay, questione su cui già tempo addietro era intervenuto anche il nostro tecnico Prandelli. Cassano non voleva ricevere attacchi da tutte le parti ma questa volta le polemiche saranno inevitabili.

  • Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Comincia stasera il secondo turno del girone A dove, alle 20.45, la padrona di casa della Polonia affronterà la Russia, squadra che nel primo match ha lasciato tutti a bocca aperta grazie ad un Dzagoev fantastico.
    Le due squadre scenderanno in campo consce che già da oggi si giocheranno il passaggio al turno successivo: la Russia parte certamente favorita avendo conquistato nella prima gara la netta vittoria sulla Repubblica Ceca con un 4-1. La Polonia invece si è dovuta accontentare di un pareggio con la Grecia.

    Decisivo quindi il match per la squadra del ct Smuda che inoltre dovrà fare a meno dello squalificato Szczesny. In caso di vittoria gli ex sovietici sarebbero infatti già matematicamente qualificati; inutile nascondere che l’intenzione dei russi è proprio quella di chiudere i conti dopo due partite. I padroni di casa non possono dunque più permettersi di inciampare e dovranno scendere in campo decisi a conquistare la vittoria contro la squadra di Advocaat.

    Sicuramente i polacchi potranno contare sul numeroso pubblico che accorrerà stasera allo stadio di Varsavia dove a dirigere l’incontro sarà il tedesco Stark. Tra le due squadre i precedenti assoluti tra le nazionali maggiori di Polonia e Russia sono tre, tutti in amichevole: un successo a testa ed un pareggio sono i risultati di questi; l’unica differenza è che in queste tre gare la Russia ha sempre segnato, per un totale di 5 reti.

    Alan Dzagoev © Clive Mason/Getty Images

    Partita che sarà complicata anche per la polizia polacca che si sta preparando all’incontro, considerato ad alto rischio di tensioni e disordini, a causa dei rapporti di ostilità tra i due Paesi e, in particolare, dell’intenzione dei tifosi russi di marciare verso lo stadio di Varsavia per celebrare la festa nazionale del 12 giugno. Altro aggravante è sicuramente la tragedia dell’incidente aereo presso Smolensk del 2010 dove sono morti il presidente polacco Lech Kaczynski e buona parte del governo di Varsavia.

    Il match saprà quindi dare la giusta dose di adrenalina sia fuori che dentro il campo per una partita che vale molto di più della semplice vittoria finale. Advocaat e Smuda dovranno schierare in campo l’undici titolare migliore per conquistare un’importante risultato e riuscire a passare il turno.

    PROBABILI FORMAZIONI POLONIA-RUSSIA

    Polonia (4-4-1-1): Tyton;  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak; Blaszczykowski, Murawski, Polanski, Rybus; Obraniak; Lewandowski. A disposizione: Sandomiersky, Boenisch, Wojtkowiak, Kaminski, Dudka, Matuszczyk, Mierzejewski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek. Allenatore: Smuda.

    Russia (4-3-1-2): Malafeev, Anyukov, Berezutski, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev; Arshavin, Kerzhakov. A disposizione: Shunin, Akinfeev, Granat, Nababkin, Sharonov, Glushakov, Izmailov, Kombarov, Semshov, Kokorin, Pobregbnyak, Pavlyuchenko. Allenatore: Advocaat
    Arbitro: Wolfgang Stark (GER)

  • Grecia-Repubblica Ceca, dentro o fuori. Cech stoppa gli ellenici?

    Grecia-Repubblica Ceca, dentro o fuori. Cech stoppa gli ellenici?

    Conclusosi ieri sera con l’epica vittoria dell’Ucraina sulla Svezia il primo “round” degli Europei 2012, oggi si riparte con Grecia-Repubblica Ceca per la seconda giornata del Gruppo A. Gli ellenici avevano debuttato venerdì scorso con i padroni di casa della Polonia, pareggiando 1-1, mentre Baros e compagni aveva perso malamente contro la Russia di Advocaat per 4-1. Una sfida da dentro o fuori per le due Nazionali. A rischiare maggiormente sono gli uomini di Santos, che devono necessariamente vincere per conservare intatte le speranze di qualificazione, mentre la squadra di Bilek potrebbe anche accontentarsi di una “x”, giocandosi poi le proprie carte contro la Polonia nell’ultima partita. Scopriamo le probabili formazioni che scenderanno in campo oggi pomeriggio a Breslavia.

    DIFESA A PEZZI– Il ct Fernando Santos sfoglia la margherita e si riscopre senza difensori centrali. Dopo l’espulsione di Sokratis per doppia ammonizione nel match inaugurale contro la Polonia, e l’infortunio di Avraam Papadopolous, l’ex tecnico del Porto si vede costretto a retrocedere Katsouranis sulla linea di difesa al fianco di Kyriakos Papadopoulos, escluso a sorpresa dall’undici titolare quattro giorni fa. Sulle corsie laterali giocheranno sempre Torosidis e Holebas. Davanti alla difesa dovrebbe essere Makos (25 enne in forza all’Aek Atene) a prendere il posto di Katsouranis, mentre è confermata la coppia centrale di centrocampo composta dal capitano Karagounis e Maniatis. In attacco, dopo l’eccezionale prova del secondo tempo, Salpingidis si prende di diritto il posto sulla fascia destra, mentre Gekas (al centro) e Samaras (a sinistra), rimangono titolari dopo la discreta prova offerta contro la Polonia, e anche perché la panchina della Grecia non propone grandi alternative.

    petr cech | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    VOGLIA DI RISCATTOTroppo brutti per essere veri. E’ quello che potrebbe aver pensato un tifoso su due in merito allo spettacolo proposto dalla Nazionale di Bilek durante la partita di esordio contro la Russia. Il commissario tecnico sembra intenzionato a porre rimedio dopo la disastrosa prova di venerdì notte. Di fatto epurato Hubnik, con Kadlec e Sivok al centro della difesa, in aggiunta ai due terzini che saranno Gebre Selassie e Limbersky. La cerniera di centrocampo sarà occupata da Plasil e Hubschmann, mentre i trequartisti saranno ancora Jiracek, Rosicky e Pilar, con Milan Baros che dovrebbe essere confermato unica punta, nonostante la prova imbarazzante contro la Nazionale di Advocaat.

    PRECEDENTI – Grecia e Repubblica Ceca si sono affrontate l’ultima volta in amichevole. Era il 2008, e allora furono i Greci a imporsi per 1-0. Il match più interessante però è quello che riguarda l’edizione dei Campionati Europei 2004, vinta proprio dalla Nazionale ellenica, che approdò in finale battendo la stessa Repubblica Ceca per 1-0 in semifinale.

    QUOTE – Secondo i bookmakers i greci partono sfavoriti. Una vittoria dell’undici di Santos è infatti quotata a 3.20, mentre il 2 della Repubblica Ceca è dato a poco oltre il doppio della posta (2.25). La “x” è quotata quanto un successo ellenico (3.20).

    Probabili formazioni Grecia-Repubblica Ceca, 2^ giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Chalkias; Torosidis, Katsouranis, K. Papadopoulos, Holebas; Maniatis, Makos, Karagounis; Salpingidis, Gekas, Samaras.
    A disp: Tzorvas, Sifakis, Tzavellas, Malezas, Liberopoulos, Fotakis, Ninis, Fortounis, Fetfatzidis, Mitroglou. Allenatore: Santos.
    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschmann, Plasil; Jiracek, Rosicky, Pliar; Baros.
    A disp: Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Petrzela, Rajtoral, Kolar, Darida, Necid, Rezek, Pekhart, Lafata. Allenatore: Bilek.

  • Verso Italia-Croazia, Prandelli “è decisiva”. Fiducia a Balotelli?

    Verso Italia-Croazia, Prandelli “è decisiva”. Fiducia a Balotelli?

    Dopo la buona prova contro la Spagna, che ha portato agli Azzurri morale, qualche elogio ed un punto in classifica nel girone C, è tempo di focalizzare l’attenzione sul prossimo impegno, in programma Giovedì contro la Croazia: un match tutt’altro che semplice, considerando che i croati sono attualmente in testa al girone dopo aver strapazzato l’Irlanda di Trapattoni e che, proprio nella gara d’esordio, hanno mostrato buone capacità di gioco.

    Gli Azzurri, dunque, dovranno mostrarsi al meglio delle proprie capacità, sia in termini di concentrazione che di gioco, per superare l’ostacolo e proiettarsi con fiducia verso il proseguio del cammino europeo: non sarà semplice e, per questo, il ct nelle ultime ore sta “mescolando le carte” proprio per non dar punti di riferimento agli avversari, programmando per la giornata odierna un allenamento a porte chiuse in mattinata ed alle 17 seduta aperta ai giornalisti solo per la prima mezz’ora, mentre in seguito il lavoro tattico verrà blindato. Accorgimenti mirati anche a tenere alta l’attenzione del gruppo, perchè – nonostante il buon esordio – nulla ancora è stato fatto.

    Il ct sembra essere intenzionato a confermare buona parte dell’ Italia che ha ben giocato contro le Furie Rosse domenica scorsa, ma qualche cambio non è da escludere, come lo stesso Prandelli ha dichiarato: “Guarderemo con attenzione la Croazia, la conosciamo ma nell’ultima gara hanno cambiato qualcosa, li seguiremo con attenzione per decidere. L’idea è di non cambiare tanto per dare una continuità”. La forza dell’avversario, però, è un fattore che per il mister non dev’essere affatto sottovalutato, anche perchè, secondo il ct, la Croazia potrebbe presentare dei pericoli ancora maggiori rispetto alla Spagna, soprattutto a causa della sua imprevedibilità di gioco “per questo dobbiamo arrivare ancora più preparati”.

    Cesare Prandelli | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    In termini di uomini in campo, potrebbe esserci un avvicendamento dal primo minuto fra Balotelli e Di Natale, considerando che Totò ha avuto un impatto eccellente sulla gara, segnando il gol del vantaggio:“in questo momento non lo so, non ho pensato a questo: devo cercare di capire chi ha speso di più. Ovviamente loro due non hanno speso molto, perché si sono divisi la partita”. 

    Il cambio, però, non sarebbe condizionato dall’errore di Mario nel match contro la Spagna quando, solo di fronte a Casillas, si è fatto recuperare da Sergio Ramos, anche se – secondo il ct – Mario Balotelli potrebbe accusare un po’ di pressione e di responsabilità di troppo: “Per la prima volta deve forse dimostrare a tutti quella potenzialità che tutti gli riconoscono e magari un po’ più di responsabilità se la sente”, anche se quell’errore potrebbe essere anche un stimolo importante a far bene quando verrà richiamato in causa, pensando a costruirsi nuovamente un’occasione del genere “per potersi trovare di nuovo nella stessa situazione e fare la scelta giusta”.

    In fase difensiva, poi, il mister si dichiara soddisfatto della retroguardia, compreso il centrale “adattato” De Rossi, che ha mostrato uno straordinario spirito di abnegazione, oltre che precisione negli interventi, anche se l’ingresso in campo di Torres nel secondo tempo aveva messo in maggiore difficoltà il nostro reparto arretrato. In tal senso, Daniele De Rossi può migliorare ancora in quel ruolo (giocando sempre nel reparto a tre o a cinque) se riuscisse a dare maggiori riferimenti, avanzando e cercando di fare le due fasi, perchè “ha le doti fisiche per farlo, perchè ha la resistenza del centrocampista”.

    La gara di giovedì, dunque, potrà fornire una controprova importante sulle reali potenzialità della nostra Nazionale, che si misurerà proprio sul terreno ostico del secondo match del girone che, durante i tornei brevi, può presentare qualche insidia in più sul piano della tenuta atletica. Domani gli Azzurri lasceranno Cracovia e partiranno per Poznan e, nel pomeriggio, sosterranno la rifinitura allo stadio dove scenderanno in campo giovedì alle 18.

  • Ucraina-Svezia 2-1, Shevchenko batte Ibrahimovic

    Ucraina-Svezia 2-1, Shevchenko batte Ibrahimovic

    La serata perfetta, il sogno di un popolo spesso bistrattato dagli eventi e dalla storia, una vittoria importante, ottenuta in casa, nella gara d’esordio dell’Europeo organizzato per mostrarsi in veste diversa: un modo per far bella figura agli occhi del mondo intero, per ritagliarsi un ruolo migliore. Lo stadio interamente giallo di Kiev, la capitale (dove si disputerà anche la finale, ndr), il suo “uomo in più” che spinge l’Ucraina alla fondamentale vittoria contro la Svezia, nel girone D.

    Elementi che, insieme, formano il connubio che porta alla vittoria più sentita dal popolo ucraino, una gioia visibile negli occhi dei tifosi presenti e dei giocatori in campo, con l’uomo-simbolo Andrij Shevchenko sugli scudi, autore di una straordinaria doppietta, che lo ripropone agli onori delle cronache sportive, ricordandogli i fasti in rossonero. Curioso che sia proprio lui a “punire” la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, il suo “successore” in casa Milan, incapace di riprendersi dopo la doppia “sberla” inflitta dagli ucraini.

    Andrij Shevchenko | © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    Eppure, nella prima frazione di gioco Ucraina-Svezia era rimasta molto equilibrata, con un piacevole ritmo ed un gioco fluido da ambo le parti, con una leggera predominanza nelle iniziative per gli ucraini sospinti dal tifo casalingo: al 23′ buona occasione per Sheva che sfiora il palo con un diagonale, al 35′ potente tiro da fuori area di Voronin mentre al 39′ Ibrahomovic colpisce di testa il palo esterno, facendo rabbrividire l’intero stadio.

    Nella ripresa la Svezia mette in campo grande determinazione al rientro dagli spogliatoi ed al 7′ del secondo tempo Kallstrom confeziona un bell’assist proprio per Zlatan Ibrahimovic che anticipa la difesa ucraina e realizza il gol dello 0 a 1. L’orgoglio degli ucraini e la loro volontà di regalare una soddisfazione al pubblico di casa, però, è una leva importante che, dopo appena tre minuti, consente alla squadra di acciuffare il pareggio: va da sè che l’autore del fondamentale gol sia proprio Sheva, che raccoglie un bel cross di Yarmolenko beffando lo statico Mellberg ed infilando il portiere svedese: 1 a 1. 

    Dopo ulteriori tre minuti, al minuto 62 l’apoteosi per l’ex milanista: corner di Timoshchuk dalla sinistra, Sheva sfodera nuovamente le sua abilità aeree e, di testa, anticipa tutti, beffando proprio Ibrahimovic che era rientrato in copertura: 2 a 1 per l’Ucraina, con lo stadio l’Olimpiyskyi in tripudio. Subito dopo, la gara si infiamma e la Svezia prova a reagire allo svantaggio con immediate sostituzioni: l’ingresso in campo di Wilhelmsson appare quello più incisivo, con due sue conclusioni in porta ed un assist a Zlatan Ibrahimovic, che prova un violento calcio al volo respinto dal portiere Pyatov solo con il bagher.

    La Svezia non riesce, così, a raggiungere il pareggio (che probabilmente avrebbe meritato) e l’Ucraina scrive un’impresa storica, che difficilmente verrà dimenticata: neppure nelle più rosee aspettative avrebbe sognato una partenza tanto positiva e brillante, che le ha – inoltre – consentito di raggiungere anche la vetta del girone D, proprio davanti alle super quotate Inghilterra e Francia. Giusto che la copertina di una serata tanto importante sia tutta per Shevchenko, il simbolo calcistico di questa Nazione, colui che l’ha rappresentata nei momenti bui e che ora, poco prima di dire addio al calcio, ha l’occasione di condurla per mano verso il sogno più bello.

    Pagelle

    Per i padroni di casa, ovviamente, il migliore è l’uomo gol, Shevchenko, voto 8: una doppietta nella gara d’esordio in casa propria parla già da sè; in più, bisogna ricordare la sua lontananza dal calcio che conta che, probabilmente, avrà costituito una molla straordinaria in fatto di motivazioni per farsi trovare al meglio della condizione in questo impegno. Epico.

    Di rilievo anche la prestazione di Voronin, voto 7: grande grinta e cuore e qualche intuizione preziosa.

    Nella Svezia il peggiore è Mellberg voto 5: poca precisione e lucidità, Sheva diventa il suo peggior incubo.

    Ibrahimovic voto 7: segna il gol che sblocca la gara, fa reparto da solo, ma poi si fa anticipare, in fase difensiva, da Sheva sul secondo gol ucraino: quello, però, non è il suo mestiere.

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO UCRAINA-SVEZIA 2-1

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  • Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Finisce con un pareggio la prima partita a questi Campionati Europei 2012 tra la Francia e l’Inghilterra che non riescono ad andare oltre all’1-1. La paura di perdere fa infatti da padrona in questa partita dove le due squadre, non si impegnano abbastanza per offrire un gran gioco al pubblico presente limitandosi a non prendere gol.

    LA PARTITA: Alla Donbass Arena prima vera partita per il ct dell’Inghilterra Hogdson che schiera in campo un 4-4-1-1 con Hart; Jonhnson, Terry, Lescott, A. Cole; Oxlade-Chamberlain, Milner, Gerrard, Parker; Young, Welbeck. La risposta del mister francese Blanc arriva schierando un 4-3-3 con Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Evra; A. Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema.

    Le due squadre sembrano studiarsi molto nei minuti iniziali, soprattutto la Francia cerca di capire lo schema inglese che vede mancare in campo giocatori importanti come Lampard infortunato e Rooney squalificato. Al 10′ i francesi in divisa blu mettono a segno il primo brivido dell’incontro con Ribery che spreca un’azione magnifica che finisce in calcio d’angolo.
    Poco dopo arriva la risposta degli inglesi che con una grande ripartenza arrivano nell’area francese con Lescott che supera il portiere avversario ma non riesce a insaccare la rete.

    Ancora molta tensione in campo tra le avversarie di sempre che si sono incontrate la prima volta nel lontano 1927; nessuna delle due osa quando bisognerebbe osare e sembra che giochino a non subire la rete cercando infatti di non scoprire troppo la difesa in questa prima partita d’apertura molto importante.

    Ma l’occasione per segnare arriva proprio su calcio di punizione quando l’Inghilterra al 30′ di gioco vede Gerrard sul pallone che lancia Lescott in centro dell’area che con un gran colpo di testa supera il portiere avversario Lloris e insacca la rete mettendo a segno lo 0-1.
    Pochi minuti dopo arriva la reazione della Francia che su calcio di punizione vede Diarra colpire di testa ma questa volta il portiere si fa trovare pronto e la palla finisce fuori.

    Lescott © Ian Walton/Getty Images

    La Francia non ci sta e insiste spingendo con Ribery: è lo stesso che passa il pallone a Nasri che da fuori area piazza un fantastico tiro sul primo palo basso al 39′, superando questa volta il portiere inglese e mettendo a segno il suo quarto goal con la maglia della nazionale. Il primo tempo si chiude quindi con il pareggio tra le due formazioni che si dirigono negli spogliatoi soddisfatti per la prima parte giocata

    Nel secondo tempo tante buone azioni ma a farla da padrone sono più le difese che si impegnano a non far tirare il proprio avversario. Arriva il momento per un doppio cambio: fuori Chamberlain e dentro Defoe per l’Inghilterra, giocatore che ha perso il padre pochi giorni fa; sempre per gli inglesi fuori Parker e dentro Henderson, convocato al posto di Lampard.

    Nei minuti finali fuori Cabaye e dentro Ben Arfa e fuori Malouda, decisamente sottotono e dentro Martin per i francesi; mentre per l’Inghilterra terzo e ultimo cambio fuori Welbeck e dentro Walcott. Nei minuti di recupero è Benzema che prova a sorprendere il portiere inglese ma la partita si conclude con un il risultato di 1-1.

    LE PAGELLE:

    Francia – Inghilterra 1-1 (p.t. 1-1)
    Francia: Lloris 6; Debuchy 7, Rami 6, Mexes 6.5, Evra 6; A. Diarra 5.5, Cabaye 6; Malouda 5.5, Nasri 7, Ribery 7; Benzema. A disposizione: Koscielny, Carrasso, Mandanda, Koscielny, Reveillere, Clichy, Martin, Matuidi, Menez, M’vila, Valbuena, Ben Arfa, Giroud All. Blanc
    Inghilterra: Hart 5; Jonhnson 6, Terry 6.5, Lescott 7, A. Cole 7; Oxlade-Chamberlain 5, Milner 5, Gerrard 6.5, Parker 5; Young 6, Welbeck 5.5. A disposizione: Green, Butland, Jagielka, Jones, Baines, Downing, Henderson, Carroll, Walcott, Defoe, Kelly All. Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO FRANCIA-INGHILTERRA 1-1

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  • Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Sono il passato ed il futuro del Milan a contendersi la vittoria di oggi tra Ucraina e Svezia: i due attaccanti sono infatti ciò che ha rappresentato maggiormente la squadra rossonera in due momenti totalmente diversi e distanti; la cosa certa è che entrambi hanno lasciato un’importante segno nel club di Galliani e stasera sapranno sicuramente dare il contributo alla propria nazione.

    I locali scendono in campo sperando di non deludere i propri tifosi: saranno ben  60mila gli ucraini allo Stadio Olimpico di Kiev e questo sarà sicuramente un vantaggio non da poco per l’Ucraina. La squadra di Oleh Blochin non ha avuto un gran cammino durante le amichevoli pre Europei: l’unica vittoria schiacciante è stata infatti quella con l’Estonia mentre è arrivata una sconfitta per 3-2 contro l’Austria e soprattutto una contro la Turchia con il risultato di 2-0 causa una difesa lenta e mal condotta.

    La Svezia si è invece qualificata a questa fase finale dopo aver conquistato il secondo posto nel Gruppo E dietro all’Olanda. Per la squadra svedese otto vittorie e due sconfitte sono il resoconto dei match giocati nella fase di qualificazione. Le due sconfitte sono arrivate nella partita contro l’Olanda e contro l’Ungheria rispettivamente con un pesante 4-1 ed un 2-1. La Nazionale Svedese si affiderà sicuramente al talento del rossonero Ibrahimovic per questa gara.

    Ibrahimovic © AFP PHOTO/JONATHAN / Getty Images

    Conosciamo pregi e difetti della Svezia in quanto abbiamo giocato contro di loro più volte e ormai la conosciamo – spiega il sempreverde Andryi Shevchenkoimportante sarà entrare concentrati in partita e soprattutto avere il coraggio di mettere in rete la palla nei momenti cruciali del match. Sicuramente sarà da tenere sott’occhio Ibrahimovic; è un grande giocatore e ha fatto molto bene con il mio ex club, è davvero una stella”.

    A parte Sheva ho una squadra giovane spiega il ct dell’Ucraina Blokhine dovrò frenare il loro istinto di voler segnare sempre e in qualsiasi modo, soprattutto perchè è difficile far capire che è importante saper difendere ed il rischio è quello di voler strafare, finendo per esporsi ai contropiede della Svezia. Una formazione eccellente, con molta esperienza, che sarà pronta a sfruttare ogni nostro minimo errore. Li abbiamo affrontati due volte di recente, ma Ibrahimovic non c’era; c’è da dire però che a calcio si gioca in undici e quindi è da stupidi vedere la Svezia composta solo da lui”.

    Sono davvero orgoglioso di portare al braccio la fascia di capitano – dice l’attaccante della Svezia Ibrahimovic – è qualcosa di importante per me e ce la metterò tutta per dimostrare che la merito. Per la partita di oggi contro l’Ucraina dobbiamo assolutamente iniziare col piede giusto anche perchè nelle altre competizioni in cui ci siamo riusciti, abbiamo sempre giocato un buon torneo. Una vittoria nella prima gara è importante per la nostra autostima”.

    Siamo qui perché abbiamo giocato un calcio offensivo veramente buonospiega il ct della Svezia Hamrenma questo non basta in quanto dobbiamo essere forti anche in difesa. Sicuramente il nostro gioco è basato su un gran attacco e quindi oggi dovremo sfruttare quanto sappiamo fare al meglio. Questo è il mio primo europeo ma devo dire che dormo sempre bene, non so se sia merito della mia coscienza o cos’altro. Il bello è che quando dormo, sogno molto e soprattutto sogno di vincere“.

    L’Ucraina scenderà in campo con un probabile 4-4-2 con Pyatov, Gusev, Khacheridi, Mikhalik, Rakitskiy, Tymoschuk, Nazarenko, Yarmolenko, Konoplyanka, Devic, Shevchenko. Mentre la Svezia opterà per un 4-4-1-1 con Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Bajrami e Ibrahimovic.

    SPECIALE EURO 2012