Tag: euro 2012

  • Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    A seguire, dopo la partita dell’Italia contro la Croazia, si è giocato il match tra Spagna ed Irlanda, le rimanenti squadre del Girone C; il match è finito con la vittoria della Spagna che è andata subito a rete con Torres e la conseguente eliminazione da questi Europei 2012 per la squadra di Trapattoni.  Il mezzo passo falso degli azzurri ha incoraggiato gli spagnoli ad entrare subito decisi in campo e, senza perdere tempo, el Nino ha insaccato la rete neanche dopo aver fatto trascorrere 5′ dal fischio d’inizio. La supremazia della Spagna si nota tutta infatti le altri reti non tardano ad arrivare: nella ripresa è prima Silva, poi nuovamente Torres ed infine Fabregas ad insaccare la rete irlandese chiudendo il match con un netto 4-0.

    LA PARTITA: Si apre con un cambio tra gli undici titolari della scorsa partita molto importante per Del Bosque che, al posto di Fabregas, a rete contro l’Italia, inserisce Fernando Torres nonostante la brutta prestazione proprio contro gli azzurri. Fa bene il ct spagnolo a dar fiducia a El Nino: a 5′ dall’inizio l’attaccante si avventa infatti su un pallone vagante nell’area avversaria, supera di slancio Stephen Ward e lascia partire un destro potente che si insacca sotto la traversa di Shay Given portando la Spagna a condurre sull’1-0. Il primo tempo è tutto delle furie rosse che creano azioni di gioco importanti, senza però riuscire a finalizzare, grazie ad alcuni buoni interventi del portiere irlandese Given. L’Irlanda appare troppo impostata e, contro le prodezze dei giocatori spagnoli, si trova sempre in svantaggio.

    Fernando Torres © Alex Grimm/Getty Images

    Nella ripresa il ct dell’Irlanda Trapattoni opta per il cambio: inserisce infatti Walters al posto di Cox ma questo non basta alla squadra in casacca verdebianca a cambiare il ritmo del match. La Spagna si rivela nettamente superiore e continua a creare situazioni di possibile rete finchè Silva, in mezzo a tre difensori nell’area irlandese, piazza un rasoterra vincente alla destra del portiere, portando le furie rosse sul 2-0. Con il risultato quasi al sicuro Del Bosque decide quindi di effettuare il primo cambio: ad uscire è Alonso che lascia spazio a Martinez; pochi minuti dopo è nuovamente Torres ad andare a segno, superando il portiere avversario su contropiede.

    Subito dopo la doppietta de El Nino, Del Bosque decide che per oggi può bastare e inserisce Fabregas al posto di Torres. La risposta arriva subito da Trapattoni che inserisce il giovane Mcclean al post di Duff, cercando almeno di arginare la sconfitta. Nei minuti finali spazio anche allo spagnolo Cazorla che viene inserito al posto di Iniesta e all’irlandese Green che sostituisce Whelan. Ma ancora una volta a farla da padrona è la Spagna che, con un tiro di Fabregas pieno di forza e rabbia, insacca la rete e metto a segno il 4-0 finale.

    PAGELLE SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-3-3): Casillas 6; Arbeloa 5.5, Piqué 6, Ramos 6, Jordi Alba 6, Busquets 6, Xabi Alonso 6 (65′ Martinez 5.5), Xavi 6; Silva 6.5, Iniesta 6.5 (80′ Cazorla), Fernando Torres 7 (72′ Fabregas). All. Del Bosque 7.5

    Irlanda (4-4-1-1): Given 4; O’Shea 4.5, St. Ledger 4.5, Dunne 5, Ward 5; Andrews 5.5, Whelan 5.5 (81′ Green); Duff 5 (88′ McClean), McGeady 5.5; Robbie Keane 6, Cox 5.5 (46′ Walters 5). All. Trapattoni 5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-IRLANDA 4-0

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  • Italia-Croazia 1-1, Pirlo non basta la qualificazione si complica

    Italia-Croazia 1-1, Pirlo non basta la qualificazione si complica

    Al Municipal Stadium di Poznan buona prova a metà per la Nazionale di Cesare Prandelli che, dopo il pareggio del match contro la Spagna, inciampa in un altro pareggio contro la Croazia fermandosi quindi a quota 2 punti in classifica. Italia-Croazia termina 1-1, risultato che non giova agli azzurri di Prandelli che erano alla ricerca della vittoria. La prima rete è quella dell’Italia che, con un magnifico calcio di punizione di Andrea Pirlo nel primo tempo, porta in vantaggio al 39′ gli azzurri. La rete del pareggio arriva al 72′ con Mandzukic che tutto solo davanti alla porta, si trova a distanza ravvicinata con Buffon, stoppa il pallone ed insacca la rete sul primo palo.

    LA PARTITA: Il ct italiano Cesare Prandelli decide di confermare l’undici iniziale contro la Spagna dando quindi un ulteriore possibilità a Balotelli che, in coppia con Cassano, va a formare la fase offensiva azzurra. Scelta fisica e tattica dunque quella per l’Italia che, di fronte ai fisici possenti dei croati, sceglie il gioco di velocità. Stessa formazione anche per la Croazia di Bilic che, dopo aver vinto con un netto 1-3 contro l’Irlanda, rimanda in campo la squadra vincente.

    Si apre con i fischi dei tifosi croati sull’inno italiano il match tra Italia-Croazia preannunciando una partita calda e grintosa. Gli azzurri si rivelano infatti essere scesi in campo con la giusta determinazione e nei primi 20′ di gioco sono tante le occasioni buone create dall’Italia nell’area croata ma gli azzurri peccano di mancanza di coraggio nei momenti cruciali. Da qui in poi la Croazia guadagna metri e possesso palla, facendo soprattutto molta pressione su Balotelli e Pirlo, punti forti dell’Italia. Torna ad alzare il rimo nei minuti finali del primo tempo l’Italia e, con Cassano che verticalizza per Marchisio, gli azzurri sfiorano la rete impegnando due volte Pletikosa senza riuscire però a superarlo. Gli azzurri continuano ad impegnare la difesa croata ed è proprio Pirlo che al 39′ mette a segno su calcio di punizione procurato da Balotelli una rete meravigliosa, la decima in maglia azzurra, che porta in vantaggio l’Italia.

    Italia-Croazia ©Christof Koepsel/Getty Images

    Tra il primo ed il secondo tempo l’unico cambio effettuato è quello che effettua Buffon con le sue scarpe; i due ct decidono infatti di riprendere il match con le stesse formazioni. Alcune palle buone da entrambe le parti caratterizzano la ripresa ma l’Italia non riesce ad insaccare la palla del raddoppio e dall’altra la Croazia non trova la via della rete per il pareggio. Prandelli decide quindi di inserire Montolivo al posto di Thiago Motta e Bilic opta per l’inserimento di Pranjic al posto di Perisic.

    Il ct azzurro decide di effettuare quindi lo stesso cambio fatto nell’incontro con la Spagna:  fuori quindi Balotelli e dentro Di Natale. E arriva proprio pochi secondi dopo questo cambio il pareggio della Croazia con Mandzukic che solo in area stoppa la palla e insacca la rete superando il vicinissimo Buffon. Ancora una volta quindi l’Italia si è fatta rimontare dopo essersi portata in vantaggio come nel match contro la Spagna. Nel terzo ed ultimo cambio Prandelli decide di inserire il piccolo Giovinco al posto di Cassano, oggi decisamente sottotono. Nei minuti finali l’Italia cerca di creare qualche occasione per andare a rete, ma i 5′ di recupero non bastano agli azzurri per segnare ed il match si conclude con l’ennesimo pareggio per i ragazzi di Prandelli.

    PAGELLE ITALIA-CROAZIA

    ITALIA (3-5-2): Buffon 6 Bonucci 6, De Rossi 6, Chiellini 5, Maggio 5.5, Marchisio 6.5, Pirlo 7, Thiago Motta 5.5 (17 st Montolivo 5.5), Giaccherini 5, Balotelli 6 (23′ st Di Natale 5.5), Cassano 5 (37′ st Giovinco). All. Prandelli 5.5

    CROAZIA (4-3-1-2): Pletikosa 6, Srna 6, Corluka 5.5, Schildenfeld 5, Strinic 6.5, Rakitic 7, Vukojevic 5.5, Perisic 5 (22′ st Pranjic 6), Modric 6.5, Jelavic 5 (37′ Eduardo) Mandzukic 6.5 (48′ st Kranjcar). All.: Bilic 6

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO ITALIA-CROAZIA 1-1

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  • Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    E’ arrivata la decisione della Uefa sui violenti scontri a margine della partita di martedì fra Polonia e Russia: pugno duro contro gli hooligans Russi che hanno dimostrato un atteggiamento teppistico nelle prime due partite degli Europei. Alla squadra Russa è stata inflitta una penalizzazione di 6 punti con la condizionale, da scontare eventualmente nel girone di qualificazione a Euro 2016.

    Più precisamente, la pena inflitta alla Russia sarà immediatamente esecutiva e fino alla fine delle qualificazioni per i prossimi Europei del 2016 e scatterà automaticamente in caso di nuovi scontri causati dai propri sostenitori. Per  la federazione Russa anche  una multa di 120 mila euro a causa del lancio in campo di fumogeni, da parte dei propri sostenitori durante la partita d’esordio di Venerdì scorso contro la Repubblica Ceca, che hanno richiesto la sospensione della partita per alcuni minuti. Questa la nota diramata dall’Uefa in merito alla decisione:

    Tifosi russi © Michael Steele/Getty Images

    Alcuni gruppi di facinorosi hanno attaccato con razzi sia le forze dell’ordine che i tifosi di diverse altre squadre. Alcuni dei responsabili degli incidenti sono stati arrestati e saranno giudicati dalle autorità competenti. L’obiettivo è quello di agevolare il godimento delle partite da parte dei veri tifosi di calcio e di isolare la piccola minoranza di violenti“.

    Negli scontri di Martedì nel post partita tra Polonia e Russia finita 1-1, il bilancio è stato di venti feriti: 10 agenti di polizia, sette teppisti Polacchi, due Russi e un Tedesco, e 184 arresti (157 sono Polacchi, 24 Russi, uno Spagnolo, uno Ungherese, e uno Algerino). La RFU Russa potrebbe richiedere i danni per la sanzione economica ricevuta agli Hooligans arrestati inoltre ha annunciato che presenterà ricorso contro la sanzione che gli è stata comminata dalla commissione disciplinare dell’Uefa. In un comunicato la federcalcio russa ha condannato “con fermezza” le violenze che si sono registrate dentro e fuori lo stadio e ha invitato “tutti i tifosi russi alla calma”.

  • Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Questa sera alle 20:45 va in scena Spagna-Irlanda, partita che chiuderà la seconda giornata del gruppo C di Euro 2012. Le furie rosse, reduci dal pareggio della prima giornata con l’Italia, cercano la prima vittoria in questi europei e proveranno a centrarla a Danzica contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Gli irlandesi sembrano propensi a recitare il ruolo di cenerentola del gruppo C, vista la netta sconfitta (1-3 con la Croazia) patita nella prima partita. Tuttavia il Trap ha invitato tutti a non considerare la sua squadra già battuta e per fermare la squadra campione del mondo ha in mente il solito modulo difensivista per la precisione un 4-5-1. Basterà impostare la partita sulla difensiva per intrappolare una squadra dalle infinite qualità tecniche come la Spagna?

    Non basterà di certo, dato che l’Irlanda vista in campo 4 giorni fa non sembra in grado di saper svolgere al meglio neanche la fase difensiva, principale marchio di fabbrica del Trap. I croati Mandzukic e Jelavic ne sono la conferma evidente, loro due insieme hanno bucato la difesa irlandese per ben 3 volte e i ragazzi di Vicente Del Bosque hanno le capacità per bucarli altrettante e più volte. Resta da capire chi sarà il finalizzatore dello scacchiere spagnolo visto che il ct delle furie rosse sembra molto propenso a schierare una vera punta a differenza della formazione anti-Italia.

    Vicente Del Bosque © Handout/UEFA/Getty Images

    Chi tra i due Fernando? Il ritorno al 4-2-3-1 genera in Del Bosque il dilemma Llorente-Torres. L’attaccante del Chelsea nonostante un paio di gol sbagliati ha inciso positivamente quando è subentrato nella ripresa di Spagna-Italia e quindi non è da escludere una chance da titolare per el nino. L’altro Fernando non ha ancora visto il campo in questa rassegna europea ma è un centravanti che quest’anno ha visto molto bene la porta visti i suoi 29 gol stagionali siglati con la maglia dell’Athletic Bilbao. A far posto ad uno dei due Fernando dovrebbe essere Xabi Alonso, centrocampista del Real Madrid chiamato ad un turno di riposo. Per quanto riguarda lo scacchiere irlandese, Giovanni Trapattoni dovrebbe optare per un modulo più abbottonato con l’inserimento di Gibson al posto di Doyle mentre il peso dell’attacco graverà sulle spalle dell’ex Inter Robbie Keane.

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 24 (10 in amichevole) i precedenti tra Spagna e Irlanda e il bilancio vede il predominio degli spagnoli vincitori in ben 13 occasioni. A completare il quadro ci sono 7 pareggi e solo 4 vittorie irlandesi. Non hanno dubbi gli scommettitori sull’esito finale della partita visto che la vittoria delle furie rosse è quotata a 1,20 mentre sono di molto più alte le quote su pareggio e vittoria irlandese bancate rispettivamente a 5,75 e 16. Interessante come per gli scommettitori i principali indiziati a siglare il primo gol della sfida siano Llorente e Torres, quotati entrambi a 5. Solo uno di loro giocherà titolare e avrà quindi maggiori possibilità di essere il primo marcatore di Spagna-Irlanda.

    PROBABILI FORMAZIONI SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba, Busquets, Xavi, Iniesta, David Silva, Fabregas, Torres. A disposizione: Victor Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Xabi Alonso, Cazorla, Jesus Navas, Pedro, Mata, Llorente, Negredo. Allenatore: Vicente Del Bosque.

    Irlanda (4-5-1): Given, O’Shea, Dunne, St Ledger, Ward, Whelan, McGeady, Gibson, Andrews, Duff, Keane. A disposizione: Westwood, Forde, Kelly, McShane, 0′Dea, Hunt, Green, McClean, Doyle, Walters, Cox, Long. Allenatore: Giovanni Trapattoni.

    Arbitro: Proenca (Portogallo)

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  • Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Stasera alle ore 18:00 si aprirà la seconda giornata di gare per il Girone C: a Poznan, e precisamente al Municipal Stadium, saranno proprio gli azzurri di Prandelli a scendere in campo nel duro match dove dovranno affrontare la Croazia. I match della giornata saranno infatti Italia-Croazia e Irlanda-Spagna, squadre inserite nel girone C per questa prima fase.

    Dopo Italia-Spagna, finita con un pareggio sorprendente per gli azzurri, i ragazzi di Prandelli scenderanno in campo contro i croati per una partita quasi decisiva per il passaggio del turno; la parola chiave di questo match è infatti “vittoria” in quanto la formazione croata si trova per ora in testa alla classifica grazie alla vittoria sull’Irlanda di Trapattoni. Il pareggio non basterebbe infatti all’Italia che potrebbe così trovarsi di fronte al famoso “biscotto” dove nell’ultimo match in programma nella fase a gironi, la Spagna e la Croazia potrebbero accontentarsi del pareggio, tagliando così fuori gli azzurri dal passaggio al prossimo turno.

    Dovrà essere quindi la miglior Italia di sempre quella a scendere in campo oggi: Prandelli sembra aver scelto nuovamente Balotelli per fare da coppia con Cassano nell’attacco azzurro; il ct è più propenso a dare un’ulteriore possibilità al “talento senza testa” che nel match contro la Spagna si era presentato troppo nervoso e aveva sprecato un’occasione d’oro quando, solo davanti a Casillas, si è fatto raggiungere da Ramos.

    De Rossi-Buffon-Di Natale © AFP PHOTO / CHRISTOF STACHE / Getty Images

    Ma a mettere in dubbio il ct dell’Italia è Totò di Natale che nel match contro la Spagna appena è stato inserito al posto di Balotelli ha portato in vantaggio gli azzurri; Prandelli si trova dunque davanti a un bivio dove dovrà scegliere se inserire Super Mario o Totò. Uno giovane e impulsivo, l’altro esperto e paziente: sono queste le caratteristiche che etichettano i due giocatori azzurri. Forse il ct Prandelli cercherà di dare un’altra possibilità a Balotelli per non scaricare mentalmente il giovane talento e soprattutto perchè sa che Di Natale, come ha fatto la scorsa partita, è in grado di entrare perfettamente nell’incontro e dare il suo contributo anche partendo dalla panchina.

    Quasi nessun dubbio invece sull’undici titolare per il ct della Croazia Bilic: saranno infatti gli stessi della partita contro l’Irlanda a scendere in campo contro l’Italia; unica possibilità di variazione l’inserimento di un uomo in più al centrocampo per contrastare l’ottima cinquina azzurra composta da Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini.

    Le due squadre si ricorderanno sicuramente l’incontro disputato nel mondiale nippocoreano del 2002 dove nella seconda gara come oggi, fu proprio la Croazia a superare l’Italia di Trapattoni con un 2-1. Oggi, i protagonisti sono diversi e anche l’arbitro, il quale annullò ben due reti agli azzurri; a dirigere l’incontro di oggi sarà infatti l’inglese Webb.

    Ma la seconda gara della fase a gironi è quasi un tabù per l’Italia: in Portogallo nell’Europeo disputato nel 2004 Ibrahimovic fece gol di tacco e la Svezia di fatto estromise così gli azzurri. Una brutta partita successe anche due anni dopo, in Germania, nel Mondiale del 2006, dove alla seconda gara l’Italia pareggiò con gli Usa e perse De Rossi per quattro giornate per la gomitata a McBride.

    Nel 2008 fu Buffon a salvare gli azzurri dall’ennesima sconfitta all’Europeo in Austria finendo con un pareggio il match con la Romania. Ed il top del top si manifestò due anni fa, nel Mondiale in Sudafrica dove, pareggiando con la Nuova Zelanda e perdendo con la Slovacchia fummo eliminati dal torneo.
    Sicuramente Prandelli si ricorderà di tutti questi avvenimenti e oggi vorrà sfatare il tabù della seconda gara, superando la Croazia e preparando i suoi ad un match tosto dove i croati non concederanno nulla agli azzurri.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli. A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini. Ct: Cesare Prandelli.

    CROAZIA (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schindelfeld, Strinic; Rakitic, Modric, Vukojevic, Perisic; Eduardo, Mandzukic. A disposizione: Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Pranjic, Badelj, Dujmovic, Kranjcar, Vida, Jelavic, Vrsalijko, Kalinic. Ct: Slaven Bilic.

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 Italia Croazia ecco come evitare “il biscotto”

    Euro 2012 Italia Croazia ecco come evitare “il biscotto”

    A 8 anni di distanza dall’Europeo di Portogallo si torna a sentire l’odore del “biscotto” tra gli Azzurri. Allora furono Danimarca e Svezia che, pareggiando per 2-2, estromisero l’Italia dalla fase a gironi nonostante l’arrivo a pari punti. Stavolta a far paura sono Spagna e Croazia le quali, complice lo scontro diretto in programma nell’ultimo turno, potrebbero tranquillamente tagliare fuori l’Italia da Euro 2012 in caso di arrivo a pari punti. Ovviamente si tratta di semplici ipotesi fatte alla vigilia del secondo turno, quando ancora l’Italia deve affrontare i croati. L’obiettivo è quello di evitare che il destino della squadra di Prandelli dipende dagli altri, ma c’è un solo modo per farlo, battere la Croazia. E vi spieghiamo il perché.

    E’ vero che nel calcio può succedere tutto e il contrario di tutto, ma diamo per scontata la vittoria della Spagna contro l’Irlanda. In tal caso gli iberici salirebbero a quota 4. Nel caso di pareggio tra Italia e Croazia la formazione di Bilić agguanterebbe le Furie Rosse a 4, con l’Italia ferma cosi a 2. Una situazione che potrebbe cosi, ragionevolmente, vedere tutte e tre le squadre appaiate a quota 5 nell’ultimo turno in caso di vittoria dell’Italia sull’Irlanda e di pari tra Spagna e Croazia. In questo caso il regolamento, stranamente lasciato uguale a 8 anni fa anche per Euro 2012, prevede che se due o tre squadre arrivano a pari punti si tenga conto, nell’ordine, del maggior numero di punti realizzati negli scontri diretti (e sarebbero uguali), nella miglior differenza reti negli scontri diretti (anche questa uguale) e del maggior numero di gol fatti negli scontri diretti. E qui ruota tutta la questione.

    Jon Dahl Tomasson sigla il 2-2 in Danimarca-Svezia © Alex Livesey/Getty Images

    Considerato che Italia-Spagna già si è giocata ed è finita 1-1, nel caso di parità tra gli Azzurri e la Croazia, il biscotto Spagna Croazia potrebbe essere facilmente servito. Basterà infatti che la squadra di Del Bosque e quella di Bilić pareggino (dal 2-2 in su) in modo da portare il numero di gol fatti negli scontri diretti in numero superiore rispetto a quelli fatti dall’Italia e il gioco è fatto. A questo punto, per evitare il biscotto due sono le strade: vincere contro la Croazia ipotecando cosi la qualificazione oppure, in caso di pareggio, sperare che l’onestà prevalga nell’ultimo turno. Ma in quel caso il Pan di Spagna potrebbe risultarci molto indigesto.

    SPECIALE EURO 2012

  • Danimarca-Portogallo 2-3, Varela salva i lusitani

    Danimarca-Portogallo 2-3, Varela salva i lusitani

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Portogallo che nel match contro la Danimarca supera la formazione scandinava con un 2-3 finale, dopo una partita dalle grande emozioni e dai grandi errori da parte del capitano lusitano. Le due squadre scendono in campo schierando le formazioni usate nel primo match con un 4-2-3-1 per la Danimarca ed un 4-3-3 per il Portogallo.

    LA PARTITA – Prima occasione da rete per il Portogallo che al 12′ di gioco su calcio d’angolo prova lo schema con Miguel Veloso ma la palla lanciata in area arriva ad Andersen che respinge con i pugni. La squadra di Bento si rende protagonista in questa prima parte del match dove il gioco si svolge nella metà campo norvegese con un grande pressing dei lusitani; così facendo la rete del Portogallo arriva dopo 24′ di gioco dove il difensore Pepe con un gran colpo di testa su calcio d’angolo insacca sul primo palo sotto il sette superando Andersen e portando in vantaggio i portoghesi con una fantastica rete.

    La partita vede i lusitani sempre avanti con la supremazia del Portogallo che sfocia con il raddoppio al 36′ grazie alla rete di Postiga che, su passaggio di Nani, spiazza Andersen tirando di prima sotto la traversa e ravvivando così le possibilità di restare in gioco per passare il turno. Ma la Danimarca non ci sta e al 41′, in una delle poche occasioni per i danesi, Bendtner mette a segno la rete dell’1-2 che accorcia le distanze andando così a chiudere la prima frazione di gioco.

    Pepe © Laurence Griffiths / Getty Images

    Si apre il secondo tempo con Cristiano Ronaldo che al 49′ spreca un’occasione d’oro su contropiede: Andersen in uscita blocca infatti il tiro del portoghese che dall’inizio del match cerca la rete personale.
    Al 64′ Paulo Bento opta per l’inserimento di Oliveira che prende il posto di Postiga, giocatore che ha saputo dare un gran apporto alla squadra oggi in maglia bianca.

    Ancora un errore imperdonabile per Cristiano Ronaldo, visibilmente nervoso e teso che, davanti alla porta da solo contro Andersen, manca completamente la porta, finendo tra i fischi dei tifosi presenti. Il passo falso del portoghese si rivela importante per la Danimarca che all’80 con Bendtner agguanta il Portogallo andando a segno con un fantastico colpo di testa su cross da fuori area.

    Ma il Portogallo non ci sta e all’87’ va a rete con Varela che, dopo aver sbagliato il primo tiro, si gira e colpisce al volo la palla, insaccando la rete sul primo palo, scatenando la gioia di tutti i presenti. Nei minuti finali la Danimarca sfiora nuovamente il pareggio con il Portogallo che viene salvato dall’intervento di Rui Patricio.

    Ora il Portogallo non deve fare altro che aspettare il 17 giugno alle ore 20.45, giorno in cui dovrà affrontare l’Olanda per conquistare un posto nei quarti di finale.

    Pagelle Danimarca-Portogallo
    DANIMARCA (4-2-3-1):
    S. Andersen 6, Jacobsen 5.5, Kjaer 6, Agger 5, S. Poulsen 5.5, Kvist 7, Zimling s.v (Poulsen 6), Rommedahl 5.5, Eriksen 4.5, Krohn-Dehli, Bendtner 7. A disposizione: Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Kahlenberg, Mikkelsen, C. Poulsen, J. Poulsen, Schöne, Silberbauer, Pedersen. C.t.: Olsen

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 5, Pereira 5.5, Pepe 6.5, Bruno Alves 6, Coentrao 6, Miguel Veloso 6, Raul Meireles 6 (Varela 7), Joao Moutinho 5.5, Nani 6.5 (Rolando sv), Cristiano Ronaldo 4.5, Postiga 6 (Oliveira 6). A disposizione: Beto, Eduardo, Miguel Lopes, Ricardo Costa, Rolando, Custodio, Hugo Viana, Ricardo Quaresma, Ruben Micael, Hugo Almeida, Nelson Oliveira, Silvestre Varela. C.t.: Paulo Bento
    ARBITRO: Thomson (Scozia)

    VIDEO DANIMARCA-PORTOGALLO 2-3

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  • Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Al Metalist Stadium prova di forza della Nazionale di Low, che dopo il successo di ieri si candida seriamente al titolo di regina a questi Europei. Olanda-Germania termina 1-2 in favore dei tedeschi, con la doppietta di Mario Gomez nel primo tempo a rendere inutile qualsiasi tentativo orange nella ripresa, quando Marwijk stravolge la sua squadra non riuscendo però a raggiungere gli avversari. La prima rete di Van Persie nella rassegna continentale non è sufficiente infatti a cancellare lo zero in classifica per gli olandesi, che sono ad un passo dall’eliminazione. La Nazionale di Marwijk è obbligata a battere il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Germania non si rilassi contro la Danimarca. Altrimenti sarà notte fonda per i vice-campioni del mondo in carica.

    LA GARA – Il ct olandese conferma in blocco l’undici iniziale contro la Danimarca, ad eccezione del rientrante Mathijsen in difesa. Anche nella Germania Low non regala sorprese, nonostante alla vigilia Klose fosse dato favorito rispetto a Gomez. Resta tutto immutato invece, e anche stavolta le scelte sorridono all’allenatore teutonico, mentre a piangere sono gli orange. Dopo il palo colpito in avvio di partita da Ozil (grande sinistro al volo per il trequartista del Real), i tedeschi trovano la rete del vantaggio al 24′ con SuperMario Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco si conferma letale ancora una volta, bravo a raccogliere il prezioso assist di Schweinsteiger e a superare Stekelenburg. Sull’azione dell’1-0 grave errore difensivo della coppia centrale Mathijsen-Heitinga, che lascia troppo spazio al panzer di Baviera. Gomez si ripete un quarto d’ora più tardi, quando riesce a sorprendere il portiere avversario con un destro imparabile. Rete bellissima che fissa sul 2-0il risultato al primo tempo.

    mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    Per Marwijk è tempo di scelte. Fuori Van Bommel e Afellay, dentro Van der Vaart e Huntelaar. L’Olanda inizia a girare, ma sono ancora i tedeschi a sfiorare la rete del 3-0 con Hummels, anche ieri tra i migliori in campo. Gli sforzi degli orange vengono in parte ripagati dal gol di Van Persie, il primo in questi Europei. L’obiettivo di mercato della Juventus si libera del difensore del Borussia e insacca alle spalle di Neuer con un inedito destro. La Nazionale olandese avrebbe ancora il tempo di trovare il pareggio, ma le idee sono poche, e quelle poche che ci sono appaiono confuse. Così la Germania fa sua la partita e mette una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Per Robben e compagni la parola fallimento invece inizia a farsi sentire sempre più insistentemente.

    Pagelle Olanda-Germania 1-2, seconda giornata Gruppo B
    OLANDA
    Mathijsen-Heitinga 4: è quanto di meglio il Paese dei tulipani riesce ad offrire al momento. Non di certo il massimo, anche se dall’Olanda siamo stati abituati fin dai tempi di Cruijff a ben altri giocatori in ben altri ruoli. E’ vero anche che in Olanda rimpiangono, e non poco, l’era Stam. Come darli torto.
    Van Bommel-De Jong 4: chissà cosa ne pensano gli esteti di calcio nel vedere l’undici titolare orange schierare contemporaneamente a centrocampo Van Bommel e De Jong. Molto probabilmente stenderanno un velo pietoso. Anche perché c’è gente come Strootman che ancora non ha messo piede in campo da quando sono iniziati gli Europei. Roba dell’altro mondo.
    Sneijder-Robben 5: da una parte c’è chi come Sneijder ha trascorso 12 mesi all’Inter sempre con la testa verso Euro 2012. Ci viene da dire vana attesa, considerata la forma e la voglia mostrata in Ucraina. Ma è anche normale, neanche Michael Jordan se non si fosse allenato al 100% per un anno non avrebbe mai potuto sfidare al 100% Larry Bird e altri “discreti” cestisti. C’è poi chi come Robben ha ormai l’etichetta di perdente in fronte. I Mondiali persi in Sudafrica, le due Champions perse contro Inter e Chelsea, e ora l’ennesimo fallimento con la Nazionale, fanno di Robben un calciatore ormai segnato.
    Van Persie 6: capocannoniere della Premier, oggetto di desiderio di mezza Europa, costretto ora a brillare negli schemi piuttosto confusi di Marwijk. C’ha provato ieri, ha anche segnato, ma ciò non toglie che l'(ex) attaccante dei Gunners non sarà uno dei protagonisti di questi Europei.

    GERMANIA
    Hummels 7: è il vero faro della difesa tedesca. Il centrale difensivo del Borussia Dortmund campione di Germania se continua così avrà una carriera da primo della classe. Le porte di Barcellona e Real non sono poi così lontane.
    Schweinsteiger 7: come si dice, la classe non è acqua. E’ il simbolo di questa Germania, forza, determinazione e piedi buoni a servizio di un collettivo da paura. Le avversarie ancora non sono riuscite ad evidenziarne punti deboli, e difficilmente la Danimarca potrà fare qualcosa in tal senso.
    Ozil 7: il giocatore della Turchia è tra i più in palla della sua Nazionale. E’ ormai evidente perché Mourinho lo consideri titolare inamovibile del suo Real Madrid forza 100, ed è evidente perché il secondo Kakà non riesca più ad emergere tra i Blancos. Claro.
    Mario Gomez 8: tre gol e sei punti, tutti firmati Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco è il bomber che non ti aspetti. Da sempre ritenuto seconda scelta dal ct Low, ha approfittato al meglio dell’infortunio di Klose per accaparrarsi la scena in queste prime due partite del girone B. E a dire che c’era chi lo considerava bravo soltanto nell’aggiustarsi i capelli.

    OLANDA-GERMANIA 1-2, HIGHLIGHTS
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  • Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Per la seconda giornata del Gruppo B scendono in campo questa sera al Metalist Stadium Olanda-Germania. Sfida che si preannuncia ad altissima tensione, e che potrebbe diventare infuocata a seconda del risultato che arriverà nel tardo pomeriggio dall’altro match in programma, Danimarca-Portogallo. Gli orange affrontano la vigilia del match con la consapevolezza di non poter più sbagliare dopo il ko all’esordio contro i danesi. Sneijder e compagni però dovranno disputare la partita della vita contro i tedeschi di Low, che sono arrivati in Ucraina come favoriti per la vittoria finale. La Nazionale teutonica forte del successo per 1-0 contro il Portogallo quattro giorni fa, farà di tutto per estromettere già da oggi una pretendente al titolo.

    TORNA MATHIJSEN – Buone notizie per il ct olandese Marwijk. Rientra infatti il centrale Mathijsen, esperto difensore del Malaga, che farà coppia insieme a Heitinga. Sulle corsie laterali confermati Van der Wiel e Willems (classe ’94 del Psv). Con ogni probabilità a centrocampo verrà riproposta nuovamente la coppia di mediani composta da Mark Van Bommel e De Jong, con il centrocampista Kevin Strootman ancora relegato in panchina. Dietro l’unica punta Van Persie agiranno Sneijder al centro, Robben a destra e la sorpresa della vigilia Kuyt, che dovrebbe rimpiazzare Afellay. Solo panchina invece per Huntelaar.

    miroslav klose | © Joern Pollex/Getty Images

    KLOSE TITOLARE – Rispetto al match contro il Portogallo, Low sembra intenzionato a schierare Miroslav Klose dall’inizio, al posto di Mario Gomez. Non è stato sufficiente quindi per l’attaccante del Bayern firmare il gol del successo nel primo incontro degli Europei. Non è mistero infatti come il ct tedesco preferisca di gran lunga il biancoceleste al panzer della Baviera. Dietro Klose agirà Ozil, supportato sulle fasce da Podolski e Muller (su quest’ultimo nelle ultime ore c’è il forte interesse del Manchester City, che ha proposto al Bayern uno scambio con Dzeko). A centrocampo Khedira sarà affiancato dal regista Kroos. In difesa pedine invariate, con Neuer in porta, Badstuber-Hummels coppia centrale, e i due del Bayern sulle corsie laterali, ovvero Boateng e Lahm.

    PRECEDENTI – Olanda e Germania non si incontrano in partite ufficiale da Euro 2004, quando l’incontro terminò in parità, 1-1. Prima e dopo tante amichevoli fra le due Nazionali più forti del Vecchio Continente. La più recente esibizione è stata a novembre del 2011, quando la Germania di Low superò con un netto 3-0 i giocatori olandesi. L’ultimo successo dell’Olanda risale al novembre del 2002, quando i tedeschi furono sconfitti per 3-1.

    QUOTE – L’incertezza regna anche nelle quote, sebbene i bookmakers vedano leggermente favoriti la Nazionale di Low, premiandolo con un 2.35. Poco più alta la quota dell’Olanda, la cui vittoria è data a tre volte la posta. Il pareggio invece, almeno secondo le quote dei più famosi siti di scommesse, rimane il risultato più improbabile quest’oggi (3.25).

    Olanda-Germania probabili formazioni
    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie.
    A disp: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Huntelaar, L. De Jong, Narsingh, Kuyt. Allenatore: Marwijk.
    Germania (4-2-3-1): Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    A disp: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, L. Bender, Mertesacker, Schurrle, Schweinsteiger, Gotze, Reus, Mario Gomez. Allenatore: Low

  • Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Si apre con Danimarca-Portogallo la seconda giornata del Girone B e, gli scontri di oggi, si preannunciano come veri e propri spareggi. Il Portogallo ha di fatto un solo risultato a disposizone in quanto nella scorsa partita è stato sconfitto dai tedeschi e, per arrivare contro l’Olanda con la giusta testa, non può permettersi ulteriori passi falsi. Al contrario, la situazione dei danesi, è totalmente opposta: la formazione della Danimarca è data come favorita, rivelandosi autentica sorpresa del girone.

    Le due squadre scenderanno in campo alle 18:00 allo stadio Lviv, in Ucraina, dove il Portogallo dovrà dare il tutto e per tutto per superare la formazione danese. La squadra del ct Olssen non ha nessun problema di formazione ed è intenzionata a riconfermare in campo gli undici che hanno battuto l’Olanda. Unica diversità potrebbe essere l’inserimento del recuperato Zimling al posto di Poulsen.

    Cristiano Ronaldo © AFP PHOTO / JEFF PACHOUD / Getty Images

    Stessa formazione anche per il tecnico del Portogallo Bento che sembra intenzionato a schierare gli stessi giocatori del match giocato contro la Germania, sperando che gli attaccanti non siano protagonisti di un’altra prestazione da principianti. Soprattutto il bomber Cristiano Ronaldo è chiamato a mettere in campo la carica e la forza necessaria per trascinare la squadra nei momenti cruciali del match dove la squadra si trova in difficoltà.

    In realtà l’obiettivo di entrambe le squadre sarà quello di vincere; le partite sono troppo poche e tutto è possibile in un girone di tre partite dove i calcoli non servono poi a nulla. Sarà una partita molto importante e dagli alti ritmi, con la qualità dei portoghesi contro la sfrontatezza della Danimarca.

    La formazione scandinava, sbarcata a questo Campionato Europeo senza grandi speranze, con una vittoria contro il Portogallo andrebbe a festeggiare l’ingresso nei quarti di finale; inoltre la squadra potrebbe sognare ancora più in grande dato che l’accoppiamento la metterebbe di fronte alla vincente del girone meno impegnativo.

    Negli ultimi sei anni Portogallo e Danimarca si sono affrontate cinque volte con il risultato di tre vittorie a uno per i danesi. I portoghesi ricorderanno benissimo che è stato proprio a causa della Danimarca che hanno dovuto passare per gli spareggi per qualificarsi a questo Campionato Europeo. Le due squadre erano infatti nello stesso girone nella fase di qualificazione a questo evento e, ad avere la meglio è stata proprio la Danimarca che ha conquistato la prima posizione davanti proprio al Portogallo.

    “Nell’ultimo precedente, ad ottobre quando ci siamo affrontati per accedere a questo torneo – spiega il ct del Portogallo Bento – la Danimarca ha giocato in un certo modo perché doveva vincere per arrivare prima nel girone. E così ha fatto, ha infatti vinto con il risultato di 2-1. Stavolta adotteranno lo stesso approccio? Non lo so, ma so per certo che noi scenderemo in campo per vincere. Possiamo citare tante situazioni, possiamo rievocare il passato, ma dobbiamo essere realistici e la realtà è che dobbiamo battere la Danimarca”.

    “Per noi è stata una grande iniezione di fiducia la vittoria contro l’Olanda – spiega il ct della Danimarca Olsen – e non possiamo addormentarci proprio ora e nemmeno adagiarci per questa prima partita andata bene. Il Portogallo è stato sfortunato contro la Germania a differenza nostra e scenderà in campo per vincere il match. Lo stesso vale per noi! Non scendiamo in campo per il pareggio, puntiamo alla vittoria”.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    DANIMARCA (4-2-3-1): S. Andersen, Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen, Kvist, Zimling, Rommedahl, Eriksen, Krohn-Dehli, Bendtner. A disposizione: Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Kahlenberg, Mikkelsen, C. Poulsen, J. Poulsen, Schöne, Silberbauer, Pedersen. Allenatore: Olsen

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao, Miguel Veloso, Raul Meireles, Joao Moutinho, Nani, Cristiano Ronaldo, Helder Postiga. A disposizione: Beto, Eduardo, Miguel Lopes, Ricardo Costa, Rolando, Custodio, Hugo Viana, Ricardo Quaresma, Ruben Micael, Hugo Almeida, Nelson Oliveira, Silvestre Varela. Allenatore: Paulo Bento
    ARBITRO
    : Thomson (Scozia)