Tag: euro 2012

  • Repubblica Ceca Polonia 1-0, cechi ai quarti polacchi in lacrime

    Repubblica Ceca Polonia 1-0, cechi ai quarti polacchi in lacrime

    Il pubblico di casa e l’entusiasmo dell’intera Nazione polacca non sono state sufficienti per consentire alla Polonia di approdare ai quarti di finale dell’Europeo organizzato insieme all’Ucraina: la delusione è stata cocente ma, nella gara di ieri contro la Repubblica Ceca, nonostante la generosità iniziale dei biancorossi, ha avuto la meglio la Nazionale più organizzata, cui è bastato il punteggio di 1-0, con rete nella ripresa di Jiracèk.

    Nel primo tempo, i padroni di casa erano partiti a mille, con una rovesciata di Dudka al 2′, terminata a lato. Al 10′, la punta Lewandoskwi non riesce a concretizzare da posizione favorevole con un tiro di sinistro, con una sola occasione dei cechi per Pilar, che manca il pallone da posizione ghiottissima.

    Sul finire della prima frazione di gioco il ritmo rallenta notevolmente, finchè – quando l’intervallo a Wraclow era già cominciato – si apprende la notizia del sorprendente vantaggio della Grecia nella partita contro la Russia, che mutava tutti gli scenari ed i pronostici nella classifica del girone A, con gli ellenici che balzano, provvisoriamente, a quattro punti, superando in un colpo solo sia la Russia (anche se a parità di punti) che Repubblica Ceca e Polonia.

    Con la consapevolezza di tale “colpo di scena” il secondo tempo fra Cechia e Polonia inizia con premesse differenti, considerando che i ruoli si invertono ed il ritmo dei polacchi cala notevolmente (difetto già mostrato nelle precedenti gare, ndr) con la Repubblica Ceca che prende in mano il pallino del gioco, costruendo più occasioni: al 20′ grande parata del portiere polacco Tyton su colpo di testa di Sivok. Al 27′, arriva, così, l’azione che sblocca il match: contropiede ceco, con Baros che avanza centralmente attendendo l’inserimento di Jiracèk, che giunge dalla sinistra, scarta Wasilewski e colpisce di destro battendo il portiere polacco: 1-0 per gli ospiti.

    La Polonia non ci sta ad arrendersi con facilità e, con orgoglio, nel finale giungono occasioni pericolose dagli uomini di Smuda: colpo di testa di Wasilewski su cross di Piszczek, ma la palla termina alta, ma è nel quarto minuto di recupero, proprio sul filo di lana, che giunge l’occasione più clamorosa per il pareggio della Polonia con  Blaszczykowski da solo davanti al portiere Cech che sferra un buon destro che sembra vincente ma, proprio sulla linea di porta, Kadlec colpisce di testa e strozza in gola l’urlo dei polacchi che, qualche istante dopo il fischio finale, finiscono stremati a terra, fra singhiozzi di delusione e lacrime di vede sfuggire il sogno più bello.

    Giocatori Repubblica Ceca esultano © Clive Mason

    Il ct Smuda nel post-partita probabilmente avverte tale responsabilità ed annuncia il suo addio alla panchina della Polonia, precisando che il suo contratto scadrà dopo gli Europei e che l’accordo con la Federazione prevedeva il non rinnovo in caso di mancata qualificazione ai quarti di finale.

    Ai quarti, dunque, dal girone A approdano la Repubblica Ceca (come prima) e la sorprendente Grecia che batte per 1 a 0 ed elimina la Russia, la favorita del gruppo, nonostante alla vigilia avesse un solo punto in classifica: un bel riscatto per la Cenerentola d’Europa.

    Le pagelle di Repubblica Ceca Polonia:

    Repubblica Ceca:

    Jiracèk 7 Il migliore dei Cechi, bravo e decisivo in occasione del gol, con altre buone iniziative sulla sua corsia

    Kadlec 7 Con la sua deviazione sulla linea di porta nel recupero, salva il risultato

    Polonia:

    Tyton 6.5 Si conferma un buon portiere, mostrando sicurezza: non può nulla nell’occasione del vantaggio ceco

    Lewandowski 5 Deludente ed evanescente in zona d’attacco

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO A

    SPECIALE EURO 2012

    Video Repubblica Ceca Polonia

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  • Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Ci credete alle favole? Grecia-Russia termina 1-0 in favore della Nazionale di Santos. Risultato che elimina dagli Europei la Russia, alla vigilia considerata una delle outsider per la vittoria finale, sopratutto dopo la vittoria in amichevole contro l’Italia pochi giorni prima dell’inizio del torneo. La rete che da ai greci l’accesso ai quarti di finale la realizza Karagounis al 45′ del primo tempo. La Russia, che prima del fischio di inizio comandava il Gruppo A a quota 4 punti, frutto della larga vittoria all’esordio contro la Repubblica Ceca e del pareggio con la Polonia, chiude il girone al terzo posto, a pari punti proprio con la Grecia. Gli ellenici, in virtù del successo di oggi si qualificano ai danni degli uomini di Advocaat. Nessuno avrebbe mai scommesso su un finale così.

    ESOPO – Ora non ci azzardiamo di certo a dire che Santos conosca a tal punto la mitologia greca da poter utilizzarla in qualche modo prima dell’inizio di una partita, qualcosa però sarà sicuramente passata per la testa del ct portoghese, che ha firmato un’impresa d’altri tempi. Tanta roba si direbbe oggi. Non osiamo immaginare cosa avrebbe fatto Esopo o Omero se fosse stato presente ieri sera a Varsavia. Fortunatamente ad assistere ad uno dei miracoli calcistici più incredibili della storia recente c’erano alcune migliaia di persone sulla cui carta d’identità figurava il nome Grecia. Magari non hanno pensato di portare carta e penna per stilare una nuova Iliade, oppure regalare un Odissea ai propri amici russi, però le emozioni che hanno vissuto ieri difficilmente potranno ripetersi nei prossimi due-tre anni. E chissà se fra loro c’era qualche tifoso di basket, dell’Olympiakos ovviamente. Sì, proprio una favola.

    georgios karagounis | © NATALIA KOLESNIKOVA/AFP/GettyImages

    NUMERO 10 – E come ogni mito che si rispetti, c’è bisogno di un protagonista divino, o che almeno si avvicini a tali abiti. Deve avere il numero 10, su questo non si discute. D’accordo, c’è tale Georgios Karagounis. Chi è? Ha la fascia da capitano, aspetto incolto che mal si presta ai paragoni con le divinità sbarbatelle, però non dimentichiamo che Zeus il rasoio non sapeva neanche cosa fosse. Determinato, abituato alle imprese impossibili, coraggioso nel 2003 quando decise di trasferirsi all’Inter, salvo poi tornare sui suoi passi e approdare nuovamente sotto il monte Elicona. Fondamentali nel suo processo evolutivo le Musa, psicologhe un po’ vetuste ma sempre attuali. Eroe nel 2004 in Portogallo, ha ricordato a tutti una legge non scritta che permea l’universo intero: la storia si ripete.

    Grecia-Russia 1-0 pagelle
    GRECIA
    Sokratis 7: in Italia pochi hanno un buon ricordo di lui, sopratutto i tifosi del Milan, compreso Allegri. Ieri però al centro della difesa ha giocato una delle sue migliori partite. Bentornato Sokratis!
    Karagounis 8: il Zeus greco ha dettato legge ieri sera. Meglio Karagounis o Alessandro Magno? No aspetta, c’è anche Ercole e Leonida. Potremmo discutere per ore senza trovare una risposta. Santos, da persona concreta qual è, si fa poche domande. E forse è meglio così.
    Salpingidis 7: se la Grecia è ai quarti di finale un po’ di merito (diciamo l’80%) ce l’ha anche l’esterno d’attacco Salpingidis. Anche ieri prova encomiabile del calciatore del Paok. Prima il gol del pareggio contro la Polonia, poi il rigore guadagnato e sbagliato pochi secondi dopo da Karagounis, ora la qualificazione. Ma allora è un vizio Dimitrios!
    Gekas 6,5: un po’ sfortunato lo è Gekas. Nonostante sia uno degli artefici della favola ellenica, l’unica volta che ha segnato i propri compagni di squadra hanno perso. Bene, ora c’è la sfida dei quarti. Se Gekas segna sappiamo già come andrà a finire.

    RUSSIA

    Sergey Ignashevich | ©CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Ignashevich 4: il 32 enne difensore del Cska l’ha combinata davvero grossa. E ora chi glielo dice a Putin? Calcolando l’età e lo shock di ieri notte, crediamo che Ignashevich abbia chiuso anticipatamente la sua carriera in Nazionale. Anche perché difficilmente i tifosi lo vorranno nuovamente in rosa.
    Zhirkov 6: commovente vederlo alla fine del primo tempo rincorrere Karagounis. C’era anche quasi riuscito a rimediare quanto aveva scelleratamente fatto Ignashevich, purtroppo per lui però i cm nel calcio possono fare la differenza. Vuoi mettere Muntari? Sufficienza meritata.
    Dzagoev 6: uno dei paradossi della Russia di Advocaat è proprio Dzagoev. Tre gol in due partite per poi essere eliminato contro l’ultima del Gruppo A. Resterà la stella incompiuta di questi Europei. Per fortuna che ha solo 22 anni e avrà modo di rifarsi, con un altro allenatore in panchina.
    Kerzhakov 4: dire che ha disatteso le aspettative è un eufemismo. L’attaccante dello Zenit ha scambiato gli Europei per una gita turistica. Zero gol all’attivo e una sostituzione durante l’intervallo nell’ultima partita. Al peggio non c’è mai fine.

    CLASSIFICA FINALE GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    GRECIA RUSSIA 1-0 HIGHLIGHTS
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  • Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Stasera terza e ultima giornata del Gruppo A. A Varsavia si sfidano Grecia-Russia, due Nazionali che si presentano all’appuntamento decisivo con una classifica completamente diversa. Per gli ellenici la situazione è piuttosto disperata. Con un solo punto all’attivo infatti, dovrebbero contemporaneamente vincere contro la Russia sia sperare che nell’altro incontro Repubblica Ceca e Polonia pareggino. La Russia invece anche soltanto con un pareggio chiudere qualsiasi discorso qualificazione portandosi a quota 5 punti ed essendo sicura almeno del secondo posto. Tra i greci Santos pare intenzionato a schierare dal primo minuto Gekas, mentre in difesa tornerà lo squalificato Papastathopoulos. Advocaat invece schiera la formazione delle prime due gare, con Kerzhakov unica punta nel 4-3-3 che ha come stella Dzagoev, autore già di 3 reti in questi Europei.

    GRECIA – Il ct Santos dovrà fare a meno del portiere Chalkias, infortunatosi nell’incontro precedente, al suo posto giocherà Sifakis. Clamorosa bocciatura quindi per Tzorvas, di proprietà del Palermo. In difesa come ricordato in precedenza rientra al centro della difesa Sokratis, espulso nella gara di esordio contro la Polonia. Al suo fianco il giovane dello Schalke Papadopoulos. I terzini sono sempre gli stessi, Torosidis a destra e Holebas a sinistra. A centrocampo il mediano basso sarà Katsouranis. Davanti a lui, in posizione più avanzata giocheranno il compagno di club Karagounis e il 25 enne Maniatis. Il tridente offensivo sarà composto dagli esterni Salpingidis-Samaras e la boa centrale Gekas.

    alan dzagoev | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    RUSSIA – Nessun problema di formazione per Advocaat, che continua a schierare lo stesso 11 dall’inizio del torneo, bagnato con la convincente vittoria ai danni della Repubblica Ceca. In porta Malafeev, in difesa la coppia centrale del Cska, Ignashevich e Berezutski. Terzini Anyukov e Zhirkov. A centrocampo, insieme a Shirokov, giocheranno Denisov e con ogni probabilità Zyryanov. Davanti il trio delle meraviglie Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov. Parte dalla panchina ancora una volta l’attaccante del Lokomotiv Mosca Pavlyuchenko.

    PRECEDENTI – Negli ultimi 11 anni la Grecia non ha mai battuto la Russia. Nel 2004 e nel 2008, entrambe le volte durante la Fase a gironi degli Europei, la Russia ha battuto la Nazionale ellenica. L’ultimo incontro fra le due squadre si è disputato l’11 novembre scorso, amichevole terminata sul risultato di 1-1.

    QUOTE – I bookmaker vedono i russi favoriti assoluti dell’incontro. Il “2” è dato a 1.70. La vittoria della Nazionale del ct Santos invece è considerata altamente improbabile, come dimostra la quota di 5. Il pareggio paga 3,60 la posta.

    Probabili formazioni Grecia-Russia, terza e ultima giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Sifakis, Torosidis, Sokratis, Papadopoulos, Holebas, Katsouranis, Karagounis, Maniatis, Salpingidis, Samaras, Gekas.
    A disposizione: Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Feftatzidis, Ninis, Fotakis, Makos, Fortounis, Liberopoulos, Mitroglu. Allenatore: Santos
    Russia (4-3-3): Malafeev, Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov, Shirokov, Denisov, Zyryanov, Dzagoev, Arshavin, Kerzhakov.
    A disposizione: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nabakin, Semshov, Izmailov, Glushakov, Kombarov, Pavlyuchenko, Progrebnyak. Allenatore: Advocaat.

  • Polonia Repubblica Ceca, in palio i quarti di finale

    Polonia Repubblica Ceca, in palio i quarti di finale

    L’Europeo entra nella fase decisiva, con l’inizio delle ultime giornate dei gironi che decideranno le due qualificate di ogni gruppo ai quarti di finale. Si inizia, naturalmente, con il girone A e questa sera scenderanno in campo contemporaneamente, alle ore 20.45 Polonia-Repubblica Ceca e Grecia-Russia.

    A Breslavia la febbre del tifo polacco sarà molto alta, considerando che la Nazionale di casa, nel caso vincesse il match-scontro diretto, otterrebbe la qualificazione. Chi vince passa, dunque, anche se i cechi hanno un punto in più nella classifica del gruppo A, (tre punti mentre i Polacchi sono a quota due, ndr) e, dunque, alla Repubblica Ceca potrebbe bastar anche un pareggio per ottenere il biglietto verso i quarti di finale (al secondo posto nel girone) nel caso in cui la Russia vincesse contro la Grecia.

    I Polacchi, però, ci credono ed il pubblico di casa sarà il fattore in più per continuare questo sogno europeo: il ct Smuda sembra essere intenzionato a schierare un modulo 4-2-3-1, con il rientro di Szczesny al posto di Tyton (che parò il rigore di Karagounis nella partita inaugurale contro la Grecia), dopo aver scontato la squalifica connessa all’espulsione nella gara d’esordio con gli ellenici. Dovrebbe essere confermato tutto il resto, con l’unica punta Lewandowski, ed il capitano Blaszczykowski a centrocampo, autore del decisivo gol del pareggio contro la Russia che, nelle ore di vigilia, ha commosso tutti con il racconto della sua difficile infanzia, in cui ha dovuto convivere con la tragedia dell’omicidio di sua madre, da parte di suo padre, quando aveva appena undici anni.

    Il capitano polacco ha spiegato di aver provato a dimenticare quel dolore, “ma è impossibile” e di “dovere tutto a suo zio ( l’ex capitano della nazionale polacca Jerzy Brzeczek, ndr) ed a sua nonna”, sottolineando che nel decisivo match di questa sera contro la Repubblica Ceca “mia madre mi seguirà e mi starà accanto”.

    In casa Repubblica Ceca, dopo la pensante sconfitta contro la Russia all’esordio, ha mostrato segni di ripresa contro la Grecia, ma potrebbe perdere per un problema al tendine d’Achille il capitano Rosicky, suo uomo-chiave che, però, potrebbe stringere i denti.

    In tal senso, il mister ceco Bilek nella conferenza stampa di presentazione non ha mostrato alcuna esitazione, presentandosi in maniera quasi cinica ai microfoni: “Grazie per la splendida accoglienza, ma sono desolato. Siamo qui per eliminarvi. Senza Rosicky l’impegno sarà più difficile, ma gli infortuni fanno parte del calcio”.

    Nazionale Polacca in allenamento | © SKARZYNSKI/AFP/GettyImages

    Il portiere Cech, invece, ci sarà dopo aver risolto il problema alla spalla, e punta sul tifo dei tifosi cechi che si preannunciano numerosi, data la breve distanza fra la Polonia e la Repubblica Ceca.

    Le probabili formazioni di Polonia Repubblica Ceca:

    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech, Gebreselassie, Kadlec, Hubnik, Sivok,  Hubschman, Rosicky,  Plasil,  Pilar,  Jiracek,  Baros. A disposizione: Lastuvka, Drobny, Suchy, Limbersky, Rezek, Petrzela, Rajtoral, Kolar, Darida, Necid, Pekhart, Lafata.

    Allenatore: Bilek.

    Polonia (4-2-3-1): Tyton,  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak, Dudka, Mierzejewski, Blaszczykowski, Polanski, Obraniak, Lewandowski. A disposizione: Szczesny,  Sandomiersky, Boenisch, Wojtowiak, Kaminski, Matuszczyk, Rybus, Murawski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek.

    Allenatore: Smuda.

    L’arbitro dell’incontro sarà lo scozzese Thomson.

    SPECIALE EURO 2012

  • Ucraina-Francia 0-2, Menez e Cabaye affondano gli ucraini

    Ucraina-Francia 0-2, Menez e Cabaye affondano gli ucraini

    Finisce con la vittoria per i ragazzi di Blanc il match tra Ucraina-Francia. Cominciato nei peggiori dei modi, l’incontro viene infatti sospeso dopo soli 4′ di gioco per il forte nubifragio che si è avventato sulla Donbass Arena e che ha tenuto negli spogliatoi i giocatori per oltre un’ora. Poi la partita è ripresa e la Francia è riuscita a conquistare un’importantissima vittoria mettendo a segno due reti ai danni degli ucraini, portandosi così a quota 4 punti in classifica e aprendo così le possibilità di passare il turno.

    LA PARTITA: Si apre con una Francia grintosissima il match tra i ragazzi di Blokhin e i francesi di Blanc ma a stroncare momentaneamente l’animo dei transalpini è la pioggia che si abbatte sullo stadio di Donetsk facendo necessariamente sospendere l’incontro. Dopo un’ora le squadre tornano in campo e il match riprende con una Francia sempre più convinta di potere e soprattutto dovere far sua la partita, cercando di bloccare l’Ucraina che vuole spingere con le ripartenze in contropiede.

    I ritmi alti visti nelle fasi iniziali finiscono però poco dopo, con il gioco che si fa lento e i giocatori che creano a loro volta poche occasioni importanti. L’Ucraina tenta di mettere la testa avanti con Shevchenko e Yarmolenko ma i due sciupano tre grandi occasioni; non da meno la Francia che arriva vicino alla rete con Mexes il quale prende perfettamente una palla di testa ma non riesce a superare Pyatov. Così il primo tempo si conclude sullo 0-0 con un match che si rivela equilibrato e con nessuna delle due che vuole cedere un minimo spazio all’avversaria.

    Cabaye © Ian Walton/Getty Images

    Nella ripresa Blokhin decide di inserire Devic al posto di Vorovin, cercando di dare una scossa ai suoi e di aiutare Shevchenko nella fase d’attacco. Le due squadre rientrano decise in campo creando buone occasioni ma al 53′ è la Francia che riesce ad insaccare la rete per prima con Menez che fa passare la palla sotto le gambe di Ribery e infila in porta la rete dello 0-1.

    Dopo essere passata in vantaggio la Francia si scatenata e, dopo soli 3 minuti arriva il raddoppio con Cabaye che, su passaggio di Benzema, supera Pyatov con un diagonale sinistro incrociato. L’ennesima rete francese spegne l’Ucraina che non tenta nemmeno più di avanzare, quasi impaurita di subire un’altra rete. Il match si conclude quindi con un 0-2 che regala alla Francia la possibilità di non essere completamente eliminata per il passaggio ai quarti di finale.

    Pagelle Ucraina-Francia

    Ucraina (4-4-2): Pyatov 7, Gusev 5.5, Khacheridi 5, Mykhalyk 5, Selin 4, Yarmolenko 6.5 (23′ st Aliyev), Nazarenko 5 (15′ st Milevskyy 5), Tymoshchuk 6, Konoplyanka 5; Shevchenko 7, Voronin 6 (1′ st Devic 6). All.: Blokhin

    Francia (4-3-3): Lloris 6, Debuchy 6, Rami 6.5, Mexes 7, Clichy 5.5, Diarra 7, Cabaye 7 (23′ st M’Villa), Menez 6 (28′ st Martin), Nasri 5.5, Ribery 6.5, Benzema 7.5 (31′ st Giroud). All.: Blanc.

    CLASSIFICA GRUPPO D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO UCRAINA-FRANCIA 0-2

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  • Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Le vittorie inglesi sui vicini scandinavi non sono poi così frequenti. Svezia-Inghilterra termina 2-3 per la Nazionale di Roy Hodgson, risultato che elimina matematicamente la squadra svedese. Ibrahimovic torna a casa, e adesso non potrà prendersela nemmeno con Mellberg, ieri autore di una doppietta, ma siamo sicuri che qualcun’altro con cui prendersela riuscirà a trovarlo. I Leoni d’Inghilterra, passati in vantaggio con Carroll, si sono fatti rimontare nel secondo tempo dalle due reti del difensore centrale, salvo poi svegliarsi con l’ingresso di Walcott. L’ala dei Gunners ha prima firmato il gol del momentaneo 2-2, per poi servire a Welbeck la palla del definitivo sorpasso. Festa grande a Londra e dintorni. Il dopo Giubileo è dolce sul Tamigi.

    LA MOSSA – Dopo un’ora di gioco qualche inglese aveva già fatto le valige per tornare in patria. Il 2-1 condannava di fatto gli inglesi ad un’eliminazione quasi certa. Poi ecco che entra Theo Walcott, che 6 anni fa diventò il più giovane calciatore ad aver indossato la maglia dell’Inghilterra (17 anni e due mesi). In questi Europei aveva corso appena 60 secondi, quando con la Francia venne utilizzato più per perdere tempo attraverso il gioco delle sostituzioni che per altro. Ieri no, serviva qualcosa di geniale, che riuscisse a stravolgere la partita.

    Theo Walcott segna il 2-2 | © Christopher Lee/Gett Images

    Roy Hodgson, in un attimo di lucidità calcistica, ha pensato bene di far entrare il giocatore dell’Arsenal, considerata la debolezza della difesa scandinava su un fondamentale come la velocità (non ce ne vorrà Milner uscito per fare spazio al ragazzo di Londra). Trascorrono soltanto 3′ minuti e Theo si inventa un destro dal limite che sorprende Isaksson, beffato dalla traiettoria del pallone. E’ il 2-2 che da la svolta all’incontro. Meno di un quarto d’ora più tardi e Walcott è ancora il protagonista assoluto. Riceve palla da Johnson sulla fascia destra, mette il turbo umiliando la coppia Jonas Olsson-Larsson, servendo a Welbeck un assist che il giocatore dello United mette in rete con un fantastico colpo di tacco. La festa è a Londra, Stoccolma insieme a Ibrahimovic non hanno più nulla da festeggiare.

    PAGELLE SVEZIA-INGHILTERRA 2-3

    zlatan ibrahimovic | © Martin Rose/Getty Images


    SVEZIA
    Granqvist 5: il difensore del Genoa gioca una partita disastrosa, tanto da essere sostituito al 66′. Però c’è un’attenuante, e piuttosto consistente anche. Ricopre un ruolo non suo, quello di terzino. Chi entra al suo posto (Lustig ndr) non fa meglio.
    Mellberg 7: quasi non ci credeva nemmeno lui per quella doppietta. Che storia, due gol per eliminare gli inglesi e sognare la qualificazione ai quarti. Il difensore però faceva bene a non crederci, infatti dopo 180 secondi la partita era già sul 2-2, salvo poi concludersi come tutti sappiamo.
    Elm 5: un’altra delle mosse incomprensibili del ct Hamrén è stata quella di posizionare Elm sulla fascia sinistra, con il 35 enne Svensson a centrocampo. Voi ci avete capito qualcosa? Noi no, e difficilmente capiremo il motivo di tale scelta.
    Ibrahimovic 5: l’Europeo del rossonero dura solamente due partite, neanche una settimana. Tutta fatica sprecata quindi, ritiro, allenamenti, riunioni e quant’altro. Nel primo tempo è un Ibrahimovic imbarazzante, passeggia, gioca a centrocampo, addirittura come mediano basso, il tutto per prendersi il pallone come se fosse al campetto con altri bambini che non gli passano mai il pallone. Oggi è il 16 giugno, scommettiamo che fra meno di una settimana l’attuale capitano della Svezia dirà di nuovo addio al suo Paese?

    INGHILTERRA

    theo walcott e dany welbeck dopo il 2-3 | © CARL DE SOUZA/AFP/GettyImages

    Terry 6,5: il difensore del Chelsea avrà pure perso la fascia di capitano, ma resta un giocatore monumentale della propria Nazionale. Ferma Ibrahimovic e annulla Elmander, con l’esperienza di chi ha vissuto mille battaglie. Dopo la Champions sarà il suo anno?
    Gerrard 6,5: insieme a Parker mostra a tutti il cartello “vietato l’accesso”. Roy Hodgson deve sperare che non si infortuni nessuno dei due nel proseguo dell’avventura, perché lì in mezzo al campo la carenza di uomini è piuttosto allarmante.
    Walcott 8: l’eroe della serata, man of the match con distacco rispetto a tutti gli altri. Gol e assist in 30′ minuti giocati, di più difficile chiedere. Nella sfida decisiva contro l’Ucraina non crediamo che Hodgson lo lascerà in panchina come fatto con Francia e un ora ieri sera.
    Carroll 7: quanto è mancato un giocatore così all’Inghilterra. Alto 191 cm, non avrà l’altezza di Crouch ma rispetto al giocatore dello Stoke City, sa anche giocare a pallone, dettaglio non trascurabile.

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    SVEZIA-INGHILTERRA 2-3 HIGHLIGHTS
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  • Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Questa sera all’Olimpico di Kiev Svezia-Inghilterra si affrontano per la seconda giornata del Gruppo D, incontro che seguirà in ordine cronologico Ucraina-Francia delle ore 18. Sia per gli scandinavi che per gli inglesi sarà una partita da dentro o fuori. La squadra del ct Hamrén arriva dal sorprendente ko all’esordio contro i padroni di casa dell’Ucraina, mentre i Leoni hanno impattato sull’1-1 nel big-match con la Francia, dopo esser passati per primi in vantaggio. La gara di oggi sarà l’occasione per misurare il termometro all’interno dello spogliatoio svedese, dopo il duro scontro tra Ibrahimovic e Rosenberg al termine della prima partita, mentre a Londra ci si aspettano i tre punti per ipotecare il passaggio ai quarti. L’arbitro dell’incontro sarà lo sloveno Skomina.

    DUBBIO ROSENBERG – Rispetto alla gara d’esordio, il ct Hamrén pare intenzionato a schierare dall’inizio Elmander come unica punta, al posto del discusso Rosenberg. L’attaccante del Galatasaray diventerebbe il nuovo compagno di reparto del bomber di Malmoe, che dovrebbe posizionarsi anche questa sera qualche metro più indietro rispetto alla prima punta, nel ruolo di trequartista. Sulle fasce è probabile l’ingresso negli undici titolare dell’ex giallorosso Wilhelmsson, con Sebastian Larsson sulla destra. In mezzo al campo confermata la coppia Elm-Kallstrom, quest’ultimo autore dell’assist che ha permesso a Ibrahimovic di segnare il gol del momentaneo vantaggio contro l’Ucraina. Nessun cambio anche in difesa. I due centrali difensivi saranno sempre Granqvist e Mellberg, mentre sulle corsie laterali avremo Lustig a destra e Olsson a sinistra. In porta l’estremo difensore del Psv Isaksson.

    dany welbeck | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    CONSERVATORERoy Hodgson non intende stravolgere l’assetto tattico schierato contro la Francia. Aspettando il rientro dalla squalifica di Rooney, saranno sempre i due del Manchester United, Young e Welbeck a formare la coppia d’attacco. Sulle fasce potrebbe debuttare a sinistra il giovane dell’Arsenal Oxlade-Chamberlain, con Milner sul versante opposto. A centrocampo scelta quasi obbligata, dal momento che oltre a Gerrard e Parker c’è soltanto il giocatore dei Reds Henderson classe ’90. La linea dei 4 difensori sarà costituita invece dai terzini Ashley Cole e Glen Johnson, con Terry e Lescott al centro e Hart in porta.

    PRECEDENTI – Il precedente più recente tra Svezia-Inghilterra è l’amichevole del 15 novembre scorso, quando la Nazionale inglese (guidata ancora da Capello ndr) superò 1-0 gli scandinavi grazie al gol del centrocampista Garet Barry. Nel 2006, in Germania, Svezia e Inghilterra pareggiarono per 2-2 durante la fase a gironi. Negli ultimi 10 anni le due squadre si sono incontrate in cinque occasioni, e l’unico successo inglese è stato l’1-0 del 2011. Nei restanti incontri tre pareggi e una vittoria della Svezia (in amichevole nel 2004).

    QUOTE – I bookmaker sono d’accordo nel dare la Nazionale di Hodgson favorita (2.35). Discreta fiducia in ogni caso anche sull’1 della Svezia, che paga 3 volte la posta. Interessante la quota dell’over (oltre 2,5 gol nell’arco dei 90′ minuti), data a 2.

    Probabili formazioni Svezia-Inghilterra
    Svezia (4-2-3-1): Isaksson, Lustig, Mellberg, Granqvist, Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Wilhelmsson, Ibrahimovic, Elmander.
    A disposizione: Hansson, Wiland, Antonsson, Olsson Jonas, Safari, Holmen, Svensson, Wernbloom, Bajrami, Hysen, Rosenberg, Toivonen. Allenatore: Hamrén.
    Inghilterra (4-4-2): Hart, Johnson, Terry, Lescott, Cole, Gerrard, Parker, Milner, Chamberlain, Young, Welbeck.
    A disposizione: Butland, Green, Baines Leighton, Jagielka, Phil Jones, Martin Kelly, Downing, Henderson, Carroll, Defoe, Walcott. Allenatore: Hodgson.

  • Ucraina-Francia, Shevchenko e compagni sognano i quarti

    Ucraina-Francia, Shevchenko e compagni sognano i quarti

    Stasera alle ore 18.00 sarà la squadra padrona di casa a scendere in campo per disputare la seconda giornata di gare del Girone D; la sfida più importante di oggi è infatti quella tra Ucraina-Francia che si svolgerà alla Donbass Arena a Donetsk dove a dirigere l’incontro sarà l’olandese Björn Kuipers. Dopo la vittoria sulla Svezia di Ibrahimovic, i ragazzi di Oleh Blokhin, si presentano all’incontro di oggi consapevoli che una vittoria ammetterebbe la squadra alla fase successiva in quanto nella scorsa partita la Francia e l’Inghilterra avevano chiuso il match con un pareggio.

    Partita dunque importante per gli ucraini che, guidati da un fantastico Shevchenko nel match contro la Svezia, sperano di bissare la vittoria e accedere direttamente ai quarti di finale, con una giornata d’anticipo dalla fine della fase a girone. Dall’altra parte la Francia non starà di certo a guardare e cercherà di rendere difficile il match alla squadra di casa, in modo da ottenere la vittoria per arrivare a quota 4 in classifica in vista dell’ultimo match contro la Svezia.

    Quello di oggi è il primo confronto in un grande evento fra le due nazionali: Ucraina e Francia si sono incontrati precedentemente solamente 6 volte con 3 vittorie francesi e 3 pareggi. La squadra gialloblu non ha mai conquistato una vittoria dunque contro i ragazzi di Laurent Blanc ma vorranno sicuramente centrare l’obiettivo proprio oggi vista l’alta posta in palio.

    Shevchenko © Laurence Griffiths / Getty Images

    In campo il ct dell’Ucraina Oleh Blokhin darà sicuramente spazio alla stessa formazione scesa in campo contro la Svezia confermando il detto “Squadra che vince non si cambia”; l’unico inserimento potrebbe essere il cambio in difesa dove Blokhin vorrebbe inserire il giovane Rakitskiy, giocatore amatissimo dai tifosi ucraini. Dall’altra mister Blanc ha invece qualche dubbio vista la deludente prestazione dei suoi ragazzi contro l’Inghilterra: al posto di Diarra il tecnico vorrebbe inserire M’Vila, il quale sembra aver recuperato i problemi fisici che aveva presentato prima degli Europei; altro dubbio è quello tra Ben Arfa e Malouda, il francese ha infatti disputato una partita insufficiente contro gli inglesi tanto da impensierire Blanc.

    Penso che Inghilterra e Francia siano fra i leader del calcio mondiale spiega il ct dell’Ucraina  Oleh Blokhinse Laurent Blanc dice che la Francia è sfavorita, non dice poi tutta la verità perché la Francia ha grandi giocatori. Dopo la partita contro la Svezia, ho detto che non avevamo ancora conquistato nulla perchè fino a fine delle partite nella fase a girone non si può proprio festeggiare. Il mio compito principale è dare fiducia ai giocatori per centrare la qualificazione ai quarti e sto facendo tutto il possibile per infondere loro l’energia necessaria“.

    Contro l’Inghilterra i primi 25 minuti potevano essere fatalispiega Blance devo ammettere che se avessimo giocato così contro una squadra veramente forte, avremmo perso nettamente. I giocatori devono andare in campo pienamente fiduciosi dei loro mezzi e invece contro gli inglesi giocavamo a chi faceva meno. Devono giocare vicino alla porta avversaria, e per far questo occorre il massimo impegno da parte di tutti“.

    Il ct sembra quindi essere deluso da alcuni dei suoi giocatori e infatti chiude così la conferenza stampa prima del match contro l’Ucraina:

    I grandi giocatori si mettono sempre in luce nei tornei importanti perché sanno assumersi le loro responsabilità. Se abbiamo grandi giocatori in squadra, domani toccherà a loro“.

    PROBABILI FORMAZIONI UCRAINA-FRANCIA

    Ucraina (4-4-2): Pyatov; Gusev, Khacheridi, Mykhalyk, Rakitskiy; Yarmolenko, Nazarenko, Tymoshchuk, Konoplyanka; Shevchenko, Voronin. In panchina: Horyainov, Koval, Kucher, Konoplyanka, Butko, Shevchuk, Rotan, Garmash, Aliyev, Seleznev, Milevskiy, Devic. All.: Oleh Blokhin

    Francia (4-3-3): Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Evra; Cabaye, A.Diarra, Ben Arfa; Nasri, Benzema, Ribery. In panchina: Mandanda, Carrasso, Koscielny, Reveillere, Clichy, Malouda, M’Vila, Matuidi, Martin, Valbuena, Menez, Giround. All.: Laurent Blanc

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012, i palloni Adidas Tango 12 personalizzati per i Gruppi

    Euro 2012, i palloni Adidas Tango 12 personalizzati per i Gruppi

    Gli Europei di calcio 2012, in corso in Polonia e Ucraina, in questo momento stanno attraversando la fase cruciale per definire chi tra le 16 nazionali partecipanti sarà in grado di guadagnarsi l’accesso alla seconda fase, quella ad eliminazione diretta, la cui strada comincerà con i quarti per concludersi allo stadio Olimpico di Kiev, teatro della finalissima in programma il primo luglio.

    Uno dei protagonisti della rassegna continentale è indubbiamente Tango 12, il pallone che Adidas ha realizzato per la fase finale di Euro 2012. Altamente innovativo, il design di Tango 12 si ispira a quello del mitico Tango adottato dalla Uefa e dalla Fifa negli anni ’80 sia per gli Europei che per i Mondiali, corredato da decorazioni che richiamano i colori che caratterizzano i due paesi ospitanti, ovvero la Polonia e l’Ucraina.

    Ma Adidas, per questo grande evento calcistico, ha voluto personalizzare ulteriormente i palloni utilizzati nelle partite della fase a gironi di Euro 2012. Per ogni gruppo infatti Adidas ha distribuito e messo a disposizione palloni personalizzati raffiguranti sulla propria superficie le bandiere delle squadre che compongono ciascun gruppo. Così per il Gruppo A avremo le bandiere di Russia, Repubblica Ceca, Grecia e Polonia, per il Gruppo B quelle di Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca, per il Gruppo C quelle di Italia, Spagna, Croazia e Irlanda e infine per il Gruppo D quelle di Francia, Inghilterra, Ucraina e Svezia.

    Di seguito le immagini di Tango 12 personalizzati in base ai gironi

  • Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Il nemico numero uno degli Azzurri, dopo il pareggio di ieri contro la Croazia, si chiama “Biscotto”. Un deja-vù di otto anni, ritornando all’Europeo 2004, quando la nostra Nazionale era guidata da Trapattoni e venne eliminata dalla competizione nonostante la vittoria contro la Bulgaria nell’ultima giornata, resa vana proprio dal biscotto scandinavo fra Danimarca e Svezia, che pareggiarono per 2 a 2, risultato che – già alla vigilia – si sapeva avrebbe eliminato gli Azzurri.

    Ora la situazione è pressocchè identica, considerando che se Spagna e Croazia dovessero pareggiare per 2 a 2, la Nazionale di Prandelli tornerebbe a casa anche se vincesse contro l’Irlanda, allenata proprio dal Trap. I conti sono presto fatti: Spagna e Croazia andrebbero, infatti, a 5 punti in classifica, così come l’Italia e, data la parità, si guarderebbe la classifica avulsa ed i punti negli scontro diretti (finiti tutti e tre in parità) e poi alla differenza reti (che, in caso di 2 a 2 sarebbe 0 per tutte), e poi, ancora, alle reti segnate negli scontri diretti fra Italia, Spagna e Croazia considerando che l’Italia si troverebbe con 2 gol fatti e 2 subiti, mentre con l’eventuale 2 a 2 la Spagna e la Croazia andrebbero a 3-3, superando, quindi, gli Azzurri.

    Nel caso di un pari per 1 a 1 fra Spagna e Croazia, invece, i calcoli sarebbero ben più complessi, poichè, a parità di punti e reti negli scontri diretti, si guarderebbe alla differenza reti generale, che vedrebbe la Spagna a +4, la Croazia a +2, mentre l’Italia (attualmente a 0) dovrebbe vincere con tre gol di scarto o con due, ma da 4 a 2 in su. Se, invece, l’Italia vincesse per 3 a 1 la situazione sarebbe in totale parità e, dunque, si ricorrebbe ai coefficienti calcolati sul rendimento di Italia e Croazia dagli Europei 2008, ai Mondiali 2010 alle qualificazioni Euro 2012: si qualificherebbe la Croazia, grazie al suo coefficiente 2,23 superiore rispetto a quello Azzurro, pari a 2,20.

    Calcoli a parte, l’aspetto più singolare di questa situazione è proprio lo spettro del “biscotto”, che piomba sugli Azzurri e sul calcio italiano proprio in prossimità dello scandalo scommessopoli e delle combine emerse. Un modo per ricordarci che l’onestà e la sportività non devono mai esser viste come un optional, perchè “la ruota gira” ed, ora, ci troviamo a sperare nella correttezza degli altri, con l’ansia di chi, conoscendo tali meccanismi distorsivi, teme che possano essere messi in atto. Sarebbe una beffa, soprattutto per Gigi Buffon, che dopo aver sostenuto “meglio due feriti che un morto” – riferendosi a situazioni “fisiologiche” nel calcio – nel post-partita di ieri si è detto sicuro della sportività degli Spagnoli che, se giocassero al massimo delle loro potenzialità, non dovrebbero temere la Croazia che, gol del pari a parte, ieri contro gli Azzurri non ha costruito particolari pericoli.

    Gianluigi Buffon | © Jamie Mc Donald/Getty Images

    Ora, dunque, il capitano Azzurro preferirebbe “un morto” fra Spagna e Croazia piuttosto che due feriti, una situazione che, con la contestuale vittoria italiana, ci promuoverebbe ai quarti.

    Buffon mostra sicurezza in tal senso e motiva così la sua impressione: “Se Spagna e Croazia fanno 2 a 2 ride tutto il mondo, e io non credo a questa possibilità perchè la Spagna è campione d’Europa e del Mondo ed i suoi campioni non vorranno essere ricordati per una cosa del genere, al contrario di Svezia e Danimarca che erano due squadre mediocri, con l’unico obiettivo di passare il turno”.

    Impressioni cui fa eco il ct spagnolo Del Bosque, che promette sportività da parte delle Furie Rosse che giocheranno per vincere contro la Croazia. Agli Azzurri, dunque, non resta che pensare alla partita contro l’Irlanda di Trapattoni, con l’imperativo della vittoria, puntando a dare il massimo ed evitando imbarazzanti cali fisici nella ripresa, onorando la promessa fatta da capitan-Buffon ad un bambino di Mirandola: “faremo il possibile per rendervi orgogliosi di noi”.