Tag: euro 2012

  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Chiambrettopoli, pronostico Mancini “Italia Portogallo in finale”

    Chiambrettopoli, pronostico Mancini “Italia Portogallo in finale”

    Oggi è il giorno di Spagna-Portogallo, la prima delle due semifinali Europee che decreterà il nome di chi, il 1 Luglio, scenderà in campo a Kiev per provare a conquistare la competizione continentale: il derby iberico mostra il suo fascino indiscutibile, quasi come l’altro match che coinvolgerà gli Azzurri contro la rivale Germania, ma c’è chi già si sbilancia con un pronostico secco, scegliendo come finaliste proprio le due “non favorite” della vigilia, ossia Italia e Portogallo.

    Roberto Mancini, tecnico campione d’Inghilterra con il Manchester City, parla a “Chiambrettopoli”, la trasmissione dedicata agli Europei di Polonia ed Ucraina, condotta da Piero Chiambretti su Radio 2, e si lancia in un pronostico a proposito della finale di domenica prossima, analizzando l’importanza del fattore sorpresa, ma – prima – commenta il quarto di finale di domenica scorsa, che ha visto gli Azzurri vittoriosi contro l’Inghilterra di Roy Hodgson ai calci di rigore, dopo una partita tesa e tirata durata più di 120 minuti. Secondo Mancio, la presenza di Capello in panchina al posto di Hodgson avrebbe comportato una “maggiore fatica” per gli Azzurri, anche se gli inglesi, comunque, pagano il fatto di giocare ininterrottamente in stagione, “che li fa arrivare cotti a queste competizioni”.

    In particolare, poi, in questo Europeo, la Nazionale Britannica ha mutato le sue caratteristiche, la sua tradizionale essenza offensiva, votandosi ad un catenaccio integralista, in stile Italia vecchia maniera: per Mancini questo aspetto, probabilmente, ha inciso sul risultato finale, assolutamente “deludente”.

    Dopo l’analisi su ciò che è stato, ecco, appunto, il pronostico-auspicio su ciò che potrà essere: “Italia e Portogallo si giocheranno la finale“. Previsione poco scontata, dunque, che il tecnico jesino motiva facendo leva sulla scorsa edizione della Champions League, in cui tutti erano convinti che la finale sarebbe stata Real Madrid-Barcellona, mentre, poi, la finalissima di Monaco di Baviera vide di fronte il Chelsea e il Bayern Monaco.

    Roberto Mancini | © Alex Livesey/Getty Images

    Inevitabile, poi, una domanda da parte del conduttore Piero Chiambretti, da sempre amante del “pepe” e delle punzecchiature, su Mario Balotelli, che Mancio conosce alla perfezione, allenandolo quotidianamente al City.

    Mancini, però, lo difende e parla di lui con affetto, anche alla luce del rapporto di lungo corso che lega i due, considerando che lo stesso tecnico lo ha lanciato, ai tempi dell’Inter, nel calcio dei grandi credendo fortemente nel suo valore e nelle sue potenzialità: “Ce ne sono tanti peggiori di Mario, ma lui ce la mette proprio tutta per farsi “beccare”. Nonostante quel che si dica, è un bravo ragazzo e mi auguro che non disperda il suo talento. Tutti noi abbiamo fatto errori a quell’ età”.

    I suoi errori, dunque, sono riferiti agli atteggiamenti eccessivi fuori dal campo, che gli hanno costruito intorno l’immagine di Badboy, che difficilmente riuscirà a scrollarsi, anche se – secondo Mancini – rispetto al calciatore che proveniva dalla Primavera nerazzurra “Mario negli ultimi anni è cambiato e maturato, anche se deve ancora migliorare sotto tanti aspetti”.  Piero Chiambretti, poi, riferendosi alle scorribande notturne di Balotelli, chiede a Roberto Mancini se abbia mai deciso di farlo seguire, al fine di “sorvegliarlo”; la risposta del coach, in tal caso, è decisamente nel segno dell’ironia: “Impossibile, va troppo forte!”.

  • La Bild infiamma Germania Italia “Rubate le donne come i goal”

    La Bild infiamma Germania Italia “Rubate le donne come i goal”

    La vittoria, seppur ai calci di rigore dell’Italia di Prandelli contro l’Inghilterra ha riportato tra la truppa azzurra e tra i tifosi tanto entusiasmo e la convinzione che nessun traguardo è precluso. Ad aumentare le convinzioni poi c’è il match contro la Germania in semifinale, appuntamento storicamente favorevole agli azzurri nonostante i pronostici della vigilia siano stati spesso a favore dei teutonici. La storica rivalità tra le due nazioni ha radici profonde e grazie allo scontro nelle semifinali di Euro 2012 si è ancora una volta manifestata. Se in Italia regna un sano ottimismo celato però dalla scaramanzia, in Germania sono tutti sicuri di riuscire questa volta a prendersi l’agognata rivincita. La Bild approfitta di Germania Italia invece per andare sopra le righe scrivendo una sorta di lettera agli italiani ricca di insulti e luoghi comuni.

    Lettera all’Italia sulla Bild

    La lettera, tradotta da Oriana Poeta per il Mitte, disegna l’italiano come un tipo spietato disposto a tutto pur di ottenere l’obiettivo prefissato:

    Caro italiano,

    di nuovo lei.

    Con il suo vino, la grappa, gli spaghetti all’arrabbiata, il tiramisù.

    Ciao bello.

    Non abbiamo mai vinto contro l’Italia.

    Noi vi crediamo romantici, ma in realtà siete spietati.

    La sconfitta più amara l’ho subita a 18 anni in spiaggia, a Rimini.

    Un italiano mi ha portato via la fidanzata. Spietato e romantico. Non c’è bisogno di dirvi come ci si sente, da soli sull’asciugamano dell’hotel.

    L’italiano è un pirata. L’italiano ti ruba la donna dall’asciugamano ed allo stesso modo ti segna un goal.

    L’italiano s’inginocchia davanti alla vergine Maria, davanti a Dio – ed allo stesso tempo è un killer.

    Che partita ci aspetta?

    Io ho paura per i nostri “bravi” ragazzi.

    Cordialmente,

    Franz Josef Wagner

    La lettera di Franz Josef Wagner obiettivamente non mi fa arrabbiare, anzi, ogni volta che la leggo mi lascia quel beffardo sorriso di chi è consapevole che qualcosa di vero in fondo c’è. Ovviamente quella di Wagner è una esasperazione dovuta ad un evidente complesso di inferiorità che i tedeschi si portano dietro se non altro per non poter manifestare la loro tanto decantata supremazia. In rete girando alla ricerca di notizie mi son imbattuto poi nella simpatica risposta alla lettera di Tokyo Blue 39 che sul blog personale risponde per le rime con un post dal titolo Aveva ragione Renè Ferretti:

    Il tedesco è quello studente che siede in primo banco, eccelle nelle materie scientifiche, sta attento, ascolta, studia tantissimo, a casa mangia e poi fa i compiti, oppure prima fa i compiti e dopo mangia, o addirittura mangia e fa i compiti assieme e non macchia mai il quaderno.
    L’italiano i compiti non li fa, a scuola è ovviamente in ultimo banco, non si siede in maniera composta, chiacchiera, ha il chewing-gum, se ha fame apre i crackers anche prima della ricreazione, non sta attento, non sta per niente attento, studia poco, studia per il 6- ma poi prende di più, perchè è brillante. Sulle cose ci arriva prima del tedesco, le cose le inventa, è un’artista.

    LA STORIA DI GERMANIA ITALIA

  • Germania-Italia: recupero Chiellini da record. De Rossi e Abate incerti

    Germania-Italia: recupero Chiellini da record. De Rossi e Abate incerti

    L’entusiasmo per la conquista alla semifinale degli Europei 2012 non abbandona il gruppo azzurro che ora, smaltita la gioia e i festeggiamenti, con concentrazione si prepara alla grande sfida contro la Germania per l’accesso alla finalissima. Tra i più contagiati dall’entusiasmo post vittoria contro l’Inghilterra è Giorgio Chiellini, costretto ad abbandonare il campo contro l’Irlanda a causa dello stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra e a saltare la gara vittoriosa contro gli inglesi, e che ora sfoggia una gran voglia di tornare in campo e contribuire a scrivere la storia calcistica della nostra Nazione.

    Chiellini è tornato in campo con i suoi compagni per allenarsi e svolgere tutti gli esercizi di atletica composti da corse, scatti e allunghi, addirittura disputando la partitella con il resto del gruppo senza risparmiarsi. Per Cesare Prandelli una buona notizia, il tecnico azzurro infatti conta di recuperare il difensore già per la sfida di giovedì a Varsavia contro la Germania.

    Record Recupero Chiellini contro la Germania | © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Il difensore della Nazionale e della Juventus aveva tranquillizzato i tifosi lasciando un messaggio su Twitter riguardo la sua possibile presenza contro i Tedeschi: “Proverò in questi giorni, penso e spero che riuscirò ad essere disponibile contro la Germania“.
    Se quello di Chiellini potrebbe essere definito un “recupero miracoloso”, Prandelli resta in attesa di un’altra notizia positiva sul recupero degli altri due infortunati, De Rossi, costretto a uscire a 10′ dalla fine di Italia-Inghilterra per un fastidio al nervo sciatico, e Abate uscito per un fastidio muscolare. Considerando che l’Italia dovrà fare a meno anche dello squalificato Maggio, le risorse in rosa non sono mai abbastanza.
    La speranza è che tutti gli infortunati possano essere recuperati in tempo per la grande sfida di Giovedì, certo due giorni in più per recuperare avrebbero sicuramente fatto comodo, considerando anche che gli Azzurri sono reduci dai tempi supplementari, ma siamo certi che il gruppo guidato da Prandelli non si risparmierà neanche per quest’ennesima prova di forza.

  • Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Si diceva ancora prima degli Europei che se Laurent Blanc avesse fallito a questo Campionato Europeo 2012 le valigie sarebbero state messe fuori dalla porta della Nazionale francese; e purtroppo per l’allenatore della Francia in Polonia e Ucraina non è andata benissimo. Solamente una vittoria su quattro partite è infatti il magro bottino dei galletti che, inseriti nel girone con Inghilterra, Ucraina e Svezia, sono riusciti ugualmente a passare il turno seppur subendo la sconfitta dalla Svezia nell’ultimo match della fase a gironi.

    La partita con la Spagna nei quarti di finale è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso nonostante la netta superiorità della squadra di Del Bosque, Blanc poteva fare di meglio con i suoi, evitando di andare a casa con la coda tra le gambe.

    Il contratto che vede Laurent a guida della Nazionale francese, scadrà il 2 luglio e i contro sono sicuramente più dei pro dopo il flop della Francia Euro 2012. A mettersi di mezzo c’è anche la richiesta del Barcellona che, dopo aver tenuto sott’occhio il ct francese, ha spiegato che sarebbero interessati ad un suo arrivo per la stagione del 2013/2014 in quanto per quella che sta per cominciare hanno già Tito Villanova.

    Delusione Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    Flop Francia Euro 2012, arriva Deschamps? Ad arrivare al posto di Blanc sembra esserci proprio Didier Deschamps, il quale ha fatto sapere che la sua collaborazione con il Marsiglia dovrebbe terminare a breve in quanto vorrebbe poter ritornare ad allenare una squadra italiana. Se il progetto che ha in mente Deschamps non dovesse andare in porto, la Francia lo accoglierà a braccia aperte per metterlo alla guida dei giocatori francesi.

    Non bastasse arriva un’altra brutta tegola per la Francia che potrebbe perdere Samir Nasri. Il giocatore rischia infatti due anni di sospensione dalla Nazionale per il suo comportamento durante gli Europei; apparte non essere stato uno dei migliori, ha concluso questo Campionato facendo qualcosa di imperdonabile e mettendo in cattiva luce la Francia.

    Il giocatore del Mancherster City dopo la sconfitta contro la Spagna si era rifiutato di parlare con i giornalisti, evitando la conferenza stampa ma poi, arrivato al pullman si era accorto di aver dimenticato qualcosa in spogliatoio: nel tragitto ha incontrato un giornalista de L’Equipe al quale il giocatore avrebbe risposto in modo volgare, incolpandolo di scrivere solo della “cacca” nei loro giornali. Non bastasse Nasri ha continuato a insultare il giornalista invitandolo poi ad uscire per fare a botte e dicendogli che ora poteva raccontare al suo giornale di quanto fosse maleducato e arrogante.

    Un comportamento davvero infantile quello del giocatore francese che ora, dopo la figuraccia, rischia anche la squalifica. Inoltre il giocatore durante la partita contro la Spagna aveva tentato di colpire con il pallone la giornalista, nonchè fidanzata di Casillas, Sara Carbonero.

    A rischiare la sospensione sembra però non essere solamente Nasri: la lista infatti vede inseriti anche M’Vila, Menez e Ben Arfa che rischiano sanzioni fino a quattro giornate di stop per i comportamenti definiti eccessivi ed esagerati tenuti durante l’Europeo.

    Insomma, dopo il polverone scoppiato ai Mondiali 2010 in Sudafrica con lo scontro tra Anelka e Domenech dove il giocatore aveva pesantemente insultato l’allenatore nello spogliatoio durante la partita contro il Messico, si alza un altro bruttissimo polverone per la nazionale transalpina.

  • Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Nella serata di domenica si sono conclusi i quarti di finale di Euro 2012 con l’approdo in semifinale della nostra Italia, che ha superato ai calci di rigore un’Inghilterra tutt’altro che irresistibile. Analizziamo quindi, così come abbiamo fatto per la fase a gironi, chi sono stati i top e i flop delle quattro partite che hanno delineato le due semifinali di Euro 2012. Una competizione europea del genere è un pò come una corsa a tappe di ciclismo e quindi se trovi la forma nella prima settimana è molto probabile che la manterrai fino alla fine. Proprio per questo nei top dei quarti di finale ritroviamo molti giocatori che già si erano rivelati tra i top della fase a gironi. Il primo della lista è Cristiano Ronaldo seguito da Andrea Pirlo, unico vero ispiratore della manovra azzurra. Spagna e Germania sono le squadre da battere e affronteranno con i favori del pronostico le rispettive semifinali con Portogallo e Italia.

    TOP quarti di finale Euro 2012

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – E’ ancora lui ad aprire la nostra speciale classifica e se la doppietta nell’ultima partita del girone vi aveva lasciato qualche dubbio scommettiamo che adesso vi sarete convinti che CR7 è il calciatore simbolo di questi campionati europei. Più forti e decisivi di lui non ne troviamo in Europa e il primo quarto di finale vinto dal Portogallo contro i cechi per 1-0 è tutto merito suo. Sta trascinando una nazione intera verso la vetta europea sfuggita ad Euro 2004 in finale contro la sorpresa Grecia. Capocannoniere di Euro 2012 con 3 gol, con un pò più di fortuna sarebbe sicuramente capocannoniere solitario e incontrastato. Adesso però Cristiano Ronaldo dovrà svolgere il compito più difficile ovvero far fuori i campioni in carica della Spagna. Lui li conosce bene visto che proprio la Spagna ospita le sue giocate nella Liga, di fronte avrà sia i compagni di squadra al Real ma soprattutto gli eterni rivali del Barcellona. Non ce ne voglia il Portogallo ma la sfida contro la Spagna nella mente di molti è vista come Ronaldo contro Spagna. Chi la spunterà?

    Andrea Pirlo Top quarti di finale Euro2012 © Laurence Griffiths/GettyImages
    ANDREA PIRLO (ITALIA) – L’Italia ad Euro 2012 è lui e non ce ne siamo accorti domenica sera. Dai suoi piedi sono nati i gol che ci hanno condotto alla fase ad eliminazione diretta e dal suo piede destro è nato il cucchiaio che ha rinsavito l’orgoglio italiano ad un passo dal baratro contro l’inesistente Inghilterra. Bene gli inglesi hanno inventato il calcio, ma Pirlo ha mostrato a tutto il mondo come si gioca. Semplicemente il migliore interprete azzurro in Polonia e Ucraina. Ma adesso in Italia ci chiediamo: basterà un Pirlo per far fuori la Germania? Io dico di no e se non siete d’accordo con la mia opinione vi chiedo: quanti giocatori dei 23 azzurri sarebbero titolari nella Germania, nostra prossima avversaria? Pirlo sicuro, Buffon anche. Balotelli e De Rossi? forse. E poi? Nulla più e allora la vittoria di ieri potrebbe solo aver prolungato di 4 giorni la permanenza azzurra ad Euro 2012.

    GERMANIA & SPAGNA – Tutti noi ci ricordiamo la semifinale ai mondiali del 2006 vinta proprio contro i tedeschi, ma a 6 anni di distanza la musica sembra cambiata perchè la squadra di Loew ha tutte le carte in regola per diventare campione d’Europa figuriamoci battere l’Italia. Se il calcio fosse matematica avremmo la certezza della vittoria tedesca giovedì prossimo, ma visto che non è così l’Italia proverà ad opporsi in qualche modo alla Germania che ha frantumato la Grecia 4-2 giocando con molte seconde linee che sarebbero titolari da noi. Ennesima prova di forza dei tedeschi, gli unici ad aver vinto 4 partite su 4 ad Euro 2012. L’Italia è avvisata. La Spagna pure sempre se le furie rosse riusciranno a stendere il Portogallo. La squadra di Vicente del Bosque ha più qualità di tutti ma spesso si specchia troppo e risulta a tratti noiosa. Tuttavia gli spagnoli hanno eliminato la Francia senza nessun problema, nonostante le tante e invisibili stelle francesi, nonostante il ct iberico continui a giocare senza una punta di ruolo nonostante il peso di essere considerati giustamente i più forti. La sfida con Ronaldo e compagni chiarirà molto sulla vera forza della Spagna anche perchè i francesi hanno fatto ben poco per metterla in difficoltà.

    FLOP quarti di finale Euro 2012

    INGHILTERRA – La nazionale inglese apre la classifica dei flop dei quarti di finale. Rooney e compagni sono apparsi penosi nel chiaro intento di voler condurre la partita prima ai supplementari poi ai rigori. Il Dio del calcio, impersonificato da Pirlo li ha puniti e sbeffeggiati in mondo visione. Proprio gli inglesi si sono resi autori di una non-gara e avevano anche l’ambizione di approdare tra le top4?. Non sarebbe stato giusto soprattutto per la grande voglia che ci ha messo l’Italia. Fortunati loro ad essere usciti nei quarti visto che in una sfida con la Germania loro, più di noi, ne sarebbero usciti con le ossa rotte.

    FRANCIA – La squadra di Laurent Blanc è insieme agli inglesi la grande delusione di questi quarti di finale. Non per la sconfitta sia chiaro ma per come essa è maturata. Anche i francesi si sono limitati a non giocare a calcio. Se dinanzi a te hai l’Italia puoi anche andare ai rigori ma se dinanzi a te hai la Spagna hai perso già in partenza e così è stato. Karim Benzema ci ha provato a farsi vedere ma anche un grande campione come lui senza il supporto di una tattica di gioco va incontro a brutte figure e chiudere Euro 2012 con zero gol all’attivo lo è stata certamente. In vista dei mondiali brasiliani del 2014 c’è tanto lavoro da fare cari francesi.

  • Germania-Italia, la partita del secolo 40 anni dopo

    Germania-Italia, la partita del secolo 40 anni dopo

    Ci risiamo. A distanza di sei anni dalla semifinale del Mondiale di Berlino, Germania-Italia sono di nuovo faccia a faccia. Oggi come allora i tedeschi vengono dati come favoriti. Lo strapotere fisico messo in mostra dalla Nazionale di Low è imbarazzante rispetto a tutte le altre formazioni rimaste a Euro 2012, e a livello tecnico cede il primato soltanto alla Roja. La storia ha però dimostrato più volte come i pronostici della vigilia non siano una scienza esatta. Senza tornare indietro al 1800, la stessa Champions di quest’anno è un valido esempio a supporto di quanto appena detto. Conferme che gli stessi tifosi tedeschi hanno provato sulla loro pelle sei anni fa. A tre giorni dalla sfida scopriamo le curiosità e riviviamo i precedenti più famosi.

    BLOCCO CONTINENTALE – Germania e Italia si fondano entrambe su due blocchi che influenzano pesantemente l’undici titolare. Quando giovedì leggeremo le formazioni che scenderanno in campo a Varsavia, Bayern Monaco e Juventus saranno presenti con un’intera squadra. Da una parte infatti troveremo Neuer, il capitano Lahm, Badstuber, Schweinsteiger, Muller e Mario Gomez. Dall’altra Prandelli farà affidamento sul blocco bianconero composto da Buffon, Bonucci, Barzagli, Pirlo e Marchisio, che tante soddisfazioni ha dato nel quarto di finale contro l’Inghilterra

    BLOCCO MENTALE – Germania-Italia non è però solo Bayern-Juve. L’esito finale del match dipenderà anche, e sopratutto, dall’approccio mentale. Il nome del paragrafo, oltre a fare il verso al precedente, è funzionale per descrivere la situazione in casa Germania. La finale è ad un passo, e ciò non fa altro che aggiungere ulteriore pressione alle due squadre. E chi ha dimostrato di pagare lo stress emotivo prima di un match così importante sono sicuramente i giocatori tedeschi. La Germania negli ultimi 6 anni è arrivata sempre a un passo dal successo, senza mai trovarlo. Di Berlino 2006 ne abbiamo già abbondantemente parlato. Nel 2008 in Austria-Svizzera il sogno svanì in finale contro le Furie Rosse. Due anni dopo è ancora la Spagna ad eliminare i tedeschi, stavolta in semifinale. A ciò va ad aggiungersi la delusione incredibile della finale di Champions League persa dai giocatori del Bayern Monaco davanti al pubblico di casa, con i Blues di Di Matteo a recitare il ruolo di Davide contro Golia. Un mese e nove giorni dopo potrebbe materializzarsi un altro incubo, a poche centinaia di km dall’Allianz Arena.

    ETA’ MEDIAGermania è sinonimo di freschezza, Italia di esperienza. Low ha portato a questi Europei una rosa di calciatori la cui età media non supera i 25 anni. Il collega italiano invece, pur rinnovando profondamente lo scacchiere azzurro, non ha voluto prescindere dal fattore esperienza, con un età media che sfiora i 29 anni. Si sa, nei grandi tornei vi sono due componenti fondamentali, la forza fisica e la forza mentale. Sotto questo punto di vista Germania e Italia viaggiano sul punteggio di 1-1.

    Fabio Grosso festeggia l’1-0 alla Germania | ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    REDUCI – Di quel Germania-Italia di Berlino 2006 sono rimasti pochi ma illustrissimi reduci. Sul prato di Dortmund c’erano da una parte i gemelli del gol Klose-Podolski, Lahm e Schweinsteiger, mentre nell’undici di Lippi rispondevano presente Buffon e Pirlo, con Barzagli e De Rossi rimasti per tutti i 120′ minuti in panchina. Sei anni dopo Buffon e Pirlo saranno ancora lì, a difendere l’orgoglio azzurro, e stavolta anche Barzagli e De Rossi (forse) potranno dire la loro dal primo minuto.

    BESTIA NERA – L’Italia è la vera bestia nera della Germania. Non a caso questa mattina tutti i quotidiani tedeschi hanno esorcizzato l’approdo degli azzurri in semifinale. Angela Merkel nella sua esistenza non ha ancora avuto il piacere di vedere trionfare la propria Nazionale contro quella italiana, almeno in competizioni ufficiali. Nei sette precedenti fin qui disputati, l’Italia ha vinto 3 volte e pareggiato nelle restanti 4 occasioni. E i tedeschi? A bocca asciutta, sempre.

    PARTIDO DEL SIGLO – Quando diciamo Germania-Italia pensiamo subito a quella che è stata definita da tutti come la “partita del secolo”, il leggendario 4-3 con cui gli azzurri sconfissero a Città del Messico la Nazionale tedesca. Dodici anni dopo la finale di Madrid che ci portò a vincere la nostra terza Coppa del Mondo, successo firmato da Rossi, Tardelli e Altobelli. E poi lì, a Berlino, nella loro casa, per prenderci la Coppa che mancava da 24 anni. La storia si ripete?

    MESSICO ’70, ITALIA-GERMANIA 4-3 VIDEO
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    MADRID ’82, ITALIA-GERMANIA 3-1 VIDEO
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    BERLINO ’06, GERMANIA-ITALIA 0-2 VIDEO
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  • Cucchiaio Pirlo, Twitter si inchina al campione

    Cucchiaio Pirlo, Twitter si inchina al campione

    Il momento della svolta, il rigore che ha cambiato il corso degli eventi, evitando una beffa che sarebbe stata troppo amara da digerire, dopo una partita dominata ma costellata da troppi sprechi in fase di conclusione, dopo l’errore dal dischetto di Riccardo Montolivo che sembrava potesse farci piombare nel baratro della paura.

    Avrà pensato a tutto questo Andrea Pirlo prima di sistemarsi il pallone sul dischetto, aggiustandolo due volte, di dare un rapido sguardo ad Hart, il portierone inglese che si agitava per cercare di occupare più spazio possibile, prima di decidere di calciare con una breve rincorsa quel cucchiaio morbido e dolce, un brivido lungo la schiena dei tifosi Azzurri, che seguivano con lo sguardo la traiettoria della palla finire lentamente proprio lì dove doveva andare, dove Lui aveva deciso.

    E’ stato un momento determinante perchè ha racchiuso in sè la voglia di assumersi la responsabilità di un gesto tanto importante, che si è trasformato in un’improvvisa iniezione di fiducia per tutti gli Azzurri e, di contro, in un brutto colpo psicologico per gli inglesi che, dopo il cucchiaio di Pirlo, hanno fallito il penalty con Young – stampato sulla traversa – e poi con Cole, neutralizzato dall’immenso Gigi Buffon.

    Dodici anni dopo l’Europeo del 2000, in cui il mondo intero parlò del rigore di Francesco Totti nella semifinale contro l’Olanda, è di nuovo un cucchiaio Azzurro a far parlare di sè anche perchè, fortunatamente, l’esito della lotteria dagli undici metri è stati favorevole agli uomini di Prandelli. Stavolta, inoltre, il cucchiaio ha avuto un impatto mediatico ancora maggiore, soprattutto sui social network, dove molti colleghi di Andrea Pirlo hanno voluto commentare il suo gesto tecnico, in maniera estemporanea.

    Il cucchiaio di Andrea Pirlo | © CARL DE SOUZA/AFP/GettyImages

    Twitter si piega, così, alle ragioni del pallone, e diviene il luogo per esaltare l’immensa classe del faro del centrocampo Azzurro, iniziando da un suo collega che di classe e qualità se ne intende, lo spagnolo Xavi che ,dal ritiro delle furie rosse, twitta “che gran rigore Pirlo…fenomeno!”, così come i suoi compagni di squadra, Piquè e Cesc Fabregas che sottolineano, rispettivamente,  “Pirlo è solo classe”, e “Pirlo, che classe”.

    Se la stima da parte dei campioni del mondo e d’Europa in carica è ragione di grande orgoglio, lo possono essere ancor di più i complimenti degli avversari di ieri, quegli inglesi che alla vigilia pronosticavano un passaggio del turno facile-facile, o “very easy” che dir si voglia. Anche loro devono togliersi il cappello di fronte al numero 21 Azzurro e lo fa, sportivamente, Michael Owen: “Pirlo è stato stupendo nel rigore. Anche l’Inghilterra avrebbe un calciatore della stessa classe ma non c’era: Scholes”. 

    Complimenti per Pirlo giungono, ancora, dai Twit di Edin Dzeko,Andrea Pirlo-RESPECT”, dell’olandese Van Persie, che twitta un sintetico “Pirlo!” con un punto esclamativo ad evidenziare simbolicamente la grandezza del gesto tecnico, del neo compagno di squadra juventino Asamoah, con un’esclamazione tipicamente italiana “Pirlo, Mamma mia!”, ed ancora di Alessandro Matri: “Ragazzi che spettacolo il numero 21”, ed Elia “Mr Pirlo numero uno”.

    Calciatori ma non solo, anche Valentino Rossi twitta la sua ammirazione per Andrea e la soddisfazione per la qualificazione Azzurra: “Non potevamo perdere dopo il cucchiaio di Pirlo… che spettacolo! comunque la vittoria è meritata”, così come Cesare Cremonini che scrive: “loro hanno i Beatles, noi Pirlo… Embè?” e l’attore Giorgio Pasotti che esclama “Comunque Pirlo è il calcio”.

    Dopo tanti complimenti e celebrazioni del suo immenso talento, l’aspetto più curioso e particolare resta il commento, secco e lapidario, del protagonista di tutto ciò che, come sempre, non si scompone, non si lascia andare a dichiarazioni eclatanti, sfoggiando la pacatezza e l’equilibrio di sempre, facendo sembrare semplice un gesto perfetto, che ha racchiuso genio e follia, talento e magia: “Ho visto il portiere che era bello carico e ho pensato di fare così, è stato più facile tirarlo così. Al portiere la cosa ha creato un po’ di pressione”. Pirlo-style o, meglio, stile-Pirlo: touchè.

    Video rigore Andrea Pirlo:

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  • Buffon “Questa vittoria me la merito”

    Buffon “Questa vittoria me la merito”

    Ancora una prova eccellente quella di Gigi Buffon dove il capitano azzurro si fa trovare pronto quando l’Italia lo chiama a fare la differenza sui tiri dal dischetto. Il portiere della Juventus si vede poco durante i 120 minuti di gioco dove, una grande Italia domina in assoluto sull’Inghilterra, priva di idee e bloccata dalla pressione degli azzurri che sfornano idee continue sfiorando la rete tante, troppe volte.

    Il primo e unico vero intervento dell’estremo difensore azzurro avviene pochi minunti dopo il fischio d’inizio quando, dopo il palo colpito da De Rossi, Johnson ha l’occasione di insaccare la rete dell’Italia, ma davanti si trova un improvvisato portiere di pallanuoto Buffon che in due colpi smorza il tiro dell’inglese compiendo un gesto da veri campioni.

    L’Italia aiuta molto il portiere azzurro che nelle due ore di gioco vede Rooney e compagni arrivare nell’area pochissime volte, complice l’ottima prestazione di tutta la squadra, in primis di De Rossi e Pirlo. Ma è la stessa formazione italiana a sbagliare troppo davanti la porta avversaria e gli inglesi riescono così a portare gli azzurri ai tiri dagli undici metri.

    Prandelli sceglie di affidare la situazione a Balotelli, Montolivo, Pirlo, Nocerino e Diamanti mentre Hodgson si affida a Gerrard, Rooney, Young, Cole. Dopo l’errore di Montolivo, Pirlo insacca la rete con un cucchiaio che da carica agli azzurri e, complice anche la ben nota traversa colpita da Young, l’Italia mette la testa avanti con Nocerino. Ed è proprio qui che Buffon, da grande esperto, sale in cattedra, parando il tiro del mancino Cole, che come sempre chiude il tiro sulla sinistra del portiere; è poi Diamanti a regalare all’Italia la vittoria, mettendo a segno la rete del 4-2.

    Buffon para il rigore © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages
    Nel post gara però Gigi Buffon si dimostra pacato e lascia che la rabbia verso le critiche per le storie uscite prima degli Europei che lo toccano da vicino, facciano da protagoniste anche nelle dichiarazioni di questa vittoria. Il portiere si dice soddisfatto della partita e spiega che la squadra avrebbe meritato la vittoria già nei primi 90′ di gioco, senza dover arrivare ai supplementari e poi ai rigori. Spiega anche che una volta arrivati ai tiri dal dischetto aveva paura di una beffa in quanto li è sempre una lotteria e che, dopo l’errore di Montolivo, nella sua testa l’unico pensiero era che doveva pararne almeno uno perchè oltre che per lui, lo doveva ai suoi compagni di squadra che hanno dato l’anima in campo e meritavano la vittoria.

    Il portierone juventino si prende anche un’altra soddisfazione, spiegando che è stato lui a dire a Diamanti di aprire il tiro, in quanto i portieri pensano sempre che i mancini vadano a chiudere il tiro e così è stato. Nelle ultime parole post gara Buffon ricorda che l’obiettivo pre Europei era proprio quello di arrivare in semifinale e quindi l’Italia ha raggiunto il primo obiettivo di questa esperienza; spiega anche che ora la strada è in salita in quanto la Germania è sicuramente la favorita ma che l’Italia saprà mettere in difficoltà la squadra di Gomez e compagni.

    L’ultima frase Gigi la dedica ai più giovani, dicendo che sarebbe bello far vivere le emozioni che lui e altri pochi presenti hanno provato ai Mondiali del 2006 e che quindi sicuramente cercheranno di compiere l’impresa anche questa volta.

  • Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Di seguito le pagelle della sfida Italia-Inghilterra. Tra gli Azzurri tantissimi voti alti, e non poteva essere altrimenti vista la grande prova profusa, ad eccezione di qualche uomo apparso un po’ in ombra, leggasi Cassano. Tra gli inglesi sono pochi quelli che si salvano, in particolare ci si aspettava molto di più da Gerrard e Rooney. Positivo invece Terry.

    PAGELLE ITALIA
    Buffon 7: La parata ad inizio gara su Johnson è il preludio ad una serata positiva che passa dalla punizione di Gerrard sulla quale non si fa sorprendere e soprattutto dal rigore parato a Young.
    Abate 6,5: Nel primo tempo quasi non crede ai propri occhi vedendo l’autostrada che ha davanti. Nella ripresa invece comincia a spingere come un dannato e solo un guaio fisico lo ferma.
    Barzagli 7: Intavola duelli dai quali esce sempre vincente, chiunque sia l’avversario. Una prova maiuscola la sua che guida veramente in maniera impeccabile la difesa.
    Bonucci 7: C’era un po’ di timore fra i tifosi Azzurri alla vigilia del match, ma lui ha spazzato via ogni ombra con una prova perfetto. Anticipa, chiude e sui calci piazzati si fa trovare sempre in avanti. Impeccabile.
    Balzaretti 7: E’ una costante spina nel fianco per gli inglesi. Tanti cross, tanta corsa, si danna l’anima per una gara intera. Prova generosa e di qualità la sua.
    Marchisio 7: Maiuscola la sua prova in mezzo al campo. Sembra non patire la stanchezza e soprattutto nello stretto fa girare palla che è una bellezza. Serve due assist d’oro a De Rossi che non li sfrutta.
    Pirlo 7,5: Quel rigore, più che stilisticamente, è stato bello per la scossa che ha dato alla squadra in un momento di grossa difficoltà. Per compiere una pazzia ci vuole personalità, e lui ne ha da vendere. Durante la gara sbaglia poco o nulla.
    De Rossi 7: Fosse entrato quel gol al 3’, di sicuro sarebbe entrato in lizza per la marcatura più bella dell’Europeo. E invece nella ripresa fallisce uno dei gol più facili della competizione, ma ciò non offusca la splendida prova che offre in mezzo al campo. Abbandona il terreno solo per infortunio.
    Montolivo 6,5: Il rigore sbagliato, sebbene importante, non inficia un’ottima prestazione. Più volte smarca Balotelli davanti al portiere, ma se deve dare una mano ai compagni in difesa lo fa senza problemi. Resiste 120’, e ciò è già una notizia visto che non era pienamente in condizione.
    Balotelli6: La porta la centra solo ai calci di rigore, quando non sbaglia di fronte al suo compagno Hart. Tra le occasioni fallite però rilevante appare essere solo la prima quando si appisola e permette a Terry di rientrare. Ma è l’unico azzurro, De Rossi a parte, a calciare verso la porta avversaria.
    Cassano 5,5: Dopo tre gare di buon livello incappa nella classica giornata storta. Si fa vivo due volte a fine primo tempo, ma è troppo poco per uno come lui.
    Maggio 6,5: Gioca i supplementari ma si dimostra degno sostituto di Abate con un paio di spunti veramente ottimi. Peccato solo per quel giallo, ingiusto, che gli farà saltare la gara di Varsavia.
    Nocerino 7: Un peperino nei 40’ in cui è in campo. Corre in lungo e soprattutto in largo quando Prandelli lo sposta a sinistra.
    Diamanti 7: Scatenato. Da quando entra in campo svaria dappertutto e centra un palo che per poco non permetteva di chiudere il match in anticipo. Segna il rigore decisivo: di sicuro troverà più spazio contro la Germania.
    Prandelli 8: L’artefice della splendida gara azzurra è sua. Azzecca i tre sostituti più che le sostituzioni visto che due di queste sono obbligate. Ma è l’atteggiamento della squadra a convincere appieno.

    Andrea Pirlo © Laurence Griffiths/Getty Images

    PAGELLE INGHILTERRA
    Hart 6: Si trova bombardato di conclusioni ma di miracoli ne può fare pochi, aiutato com’è dalla fortuna. Si fa vedere in particolare sul tiro di Cassano a fine primo tempo. Non pervenuto ai rigori.
    Johnson 6,5: Tra i pochi a salvarsi, l’unico a spingere in avanti e a dare un po’ di verve ai suoi. Solo un grande Buffon gli nega la gioia del gol. Certo è che dietro deve faticare per tenere a bada Balzaretti.
    Terry 6,5: In un modo o nell’altro una pezza lui ce la mette sempre. Si fa spazio con l’esperienza ed è decisivo in particolare nel primo tempo su Balotelli.
    Lescott 6: Soffre tanto la dinamicità di SuperMario, tanto che tenta più volte di usare il corpo per fermarlo.
    Cole 5,5: Soffre la dinamicità di Abate quando difende, e non punge quasi mai. Dal dischetto calcia molto male.
    Milner 5: Sembra partire bene, ma piano piano si spegne e diventa un oggetto misterioso.
    Gerrard 5,5: Stanco, non in serata. Dovrebbe trascinare i suoi, dare cambi di direzione, qualità. Ed invece è chiamato solo al lavoro sporco.
    Parker 6: Il meno peggio dei suoi in mezzo al campo, l’unico che prova a mettere i bastoni tra le ruote alle manovre azzurre.
    Young 5: Potrebbe fare veramente tanto ed invece punge praticamente mai e per non farsi mancare nulla manda anche un rigore sulla traversa.
    Rooney 5: Un eremita li davanti. Dopo la palla gol di inizio gara evapora, con Barzagli e Bonucci che lo annullano.
    Welbeck 5: Assente ingiustificato. Si fa vivo solo sul finire di primo tempo ma una prestazione cosi è davvero sottotono.
    Walcott 5: Con la sua velocità sembrava dovesse fare sfracelli ed invece l’area di rigore italiana sembra essere solo un miraggio per lui.
    Carroll 5: Spizza qualche pallone, commette qualche scorrettezza. In concreto però, dalle parti di Buffon non c’è mai.
    Hodgson 4,5: Si chiude a riccio nel tentativo di riuscire da allievo, a superare il maestro. Ma se ne torna a casa facendo una figuraccia.