Tag: euro 2012

  • Ivanisevic stima Balotelli “E’ più matto di me”

    Ivanisevic stima Balotelli “E’ più matto di me”

    Goran Ivanisevic stima Balotelli. Il tennista croato ricordato per il suo carattere ribelle e per il suo potente servizio, è uno dei pochi che al momento porta in palmo di mano il tanto criticato Mario Balotelli. L’ex tennista, arrivato nella sua carriera ad essere massimo il numero due al mondo, rivela infatti che stima profondamente l’azzurro Super Mario, affermando che lo crede un giocatore con varie personalità e che gli piacerebbe poterlo incontrare in quanto lo ritiene un personaggio addirittura più matto di lui.

    Goran paragona i suoi flop con John Patrick McEnroe proprio a quelli del talento del City, spiegando che sia lui che Balotelli sono giocatori che perdono la testa e, come faceva McEnroe proprio nelle gare contro di lui dove alla fine ci rimetteva sempre perchè era troppo istintivo e cadeva nelle trappole dell’avversario, anche Mario cade nelle provocazioni che puntualmente in campo gli vengono fatte.

    Il tennista ha voluto ricordare i tempi in cui lui, oltre ad ottenere anche molte vittorie tra cui quella leggendaria del 2001 contro Rafter, spaccava molte racchette per il nervoso durante le partite. Portando alla mente l’episodio di David Nalbandian, il quale dopo lo scatto d’ira aveva preso il giudice di gara sulla gamba riportandogli una ferita sanguinante.

    Ma il croato spiega che il tennis è uno sport strano ed il pubblico è il primo ad esserlo riportando l’esempio di Baghdatis: gli spettatori vanno a vedere le gare in cerca di emozioni ma appena uno rompe una racchetta cominciano i fischi e le parolacce, mentre quando Baghdatis ne ha rotte tre di fila tutti lo hanno elogiato.

    Goran Ivanisevic © Mike Hewitt /Allsport/ Getty Images

    Lo stesso Ivanisevic riuscì a farsi squalificare nel match di Brighton quando, dopo aver spaccato tutte le racchette a sua disposizione, venne espulso per mancanza di equipaggiamento, cosa mai successa in tutti questi anni di professionismo nel tennis. Insomma, un caratterino non facile quello del tennista che spiega di essere felice del personaggio che si è creato, dicendo che ora apparte Roddick sono tutti degli atleti noiosi che durante le interviste ripetono un copione.

    Nelle ultime frasi il tennista ha voluto precisare che solo chi rischia può diventare forte, spiegando che Balotelli sta rischiando molto, andando contro tutti e tutto, un po’ come faceva lui ai suoi tempi di gloria. Non bastasse Goran vede la finalissima degli Europei proprio tra gli azzurri e la Germania: chissà che il croato ci abbia preso.

  • Vigilia di Italia-Spagna, Prandelli con il dubbio Cassano

    Vigilia di Italia-Spagna, Prandelli con il dubbio Cassano

    Poco più di 24 ore all’atto finale di questo Euro 2012 che non poche emozioni ha regalato a tutti gli appassionati di calcio, soprattutto quelli italiani. Tifosi che Cesare Prandelli, con le sue scelte portate avanti con caparbietà, ha reso felici e fatto reinnamorare della propria nazionale. Un europeo che ha ridato lustro ad una squadra reduce dal disastro sudafricano e che sembrava aver smarrito ogni traccia di carattere combattivo visto 4 anni prima in Germania, dove la fame e la voglia, più che il tasso tecnico avevano regalato una vittoria insperata alla vigilia.

    Proprio l’agonismo, unito ad un’ottima qualità di gioco, hanno permesso all’undici guidato da Prandelli fuori dal campo e da uno splendido Pirlo in cabina di regia, di raggiungere l’ambita finale contro i campioni in carica spagnoli, già incontrati nella gara d’esordio del girone di qualificazione. I precedenti fra le due squadre ci vedono favoriti ma nel calcio si sa i numeri lasciano il tempo che trovano, visto e considerato che proprio contro la Spagna negli scorsi europei abbandonammo mestamente la competizione, che poi vide trionfare per la seconda volta nella loro storia la roja.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images

    I dubbi della vigilia sono fondamentalmente due per il nostro Ct. Il principale è la presenza o meno di Antonio Cassano uscito un po’ acciaccato dal match contro la Germania, la cosa però non sembrerebbe tanto grave da precludere la presenza in campo del numero 10 azzurro. L’altra novità in formazione potrebbe essere l’utilizzo del recuperato Abate, che a questo punto renderebbe più complicate le scelte in difesa, con l’eventuale sacrificio di uno fra Chiellini e Bonucci o con addirittura un quantomeno improbabile ritorno alla difesa a 3, con la conferma di tutto il blocco difensivo della Juve sulla linea arretrata e il conseguente spostamento sulla linea di mediana di Abate e Balzaretti. 
    Nodi che probabilmente il tecnico di Orzinuovi scioglierà alla fine dell’allenamento previsto per le 17 a Kiev, sede della finale che l’Italia ha raggiunto nella mattinata di oggi.

    Sul versante spagnolo il riserbo sull’undici titolare è massimo ed il timore nei confronti della nostra nazionale è aumentato in maniera esponenziale rispetto alla gara d’esordio, merito soprattutto delle capacità della squadra di Prandelli che con prestazioni di altissimo livello si è guadagnata la stima di tutti gli addetti ai lavori anche oltre i confini italiani.
    Il tecnico Del Bosque pare però intenzionato a riconfermare Torres, che nella gara inaugurale tanti problemi aveva creato alla retroguardia degli azzurri. Inamovibile tutto il blocco barçelonista di centrocampo che a livello mondiale non ha eguali, in quanto a tecnica e qualità, ma che non avrà vita facile contro il centrocampo italiano visto in questi europei.

  • Italia-Germania 2-1, la stampa estera esalta Balotelli “simply the chest”

    Italia-Germania 2-1, la stampa estera esalta Balotelli “simply the chest”

    Italia-Germania è terminata da oltre 12 ore, ma l’eco del successo azzurro fatica a spegnersi. Tutta l’Europa rende omaggio alla Nazionale di Prandelli, protagonista di quello che è considerato da tutti il capolavoro degli Europei 2012. Nessuno alla vigilia avrebbe pronosticato l’Italia in finale. Oggi invece le pagine dei giornali ci consegnano una realtà ben diversa. Dopo 3 settimane sono cambiate tante cose. L’amichevole contro la Russia è acqua passata, ora gli azzurri fanno addirittura paura alla Roja Campione d’Europa e del Mondo. Mario Balotelli e Andrea Pirlo i più celebrati dalla stampa estera. Alla Germania non resta che inchinarsi di fronte al tabù Italia. Immancabile infine il riferimento al vertice di Bruxelles, che di fatto ha consegnato all’Europa lo stesso risultato di Varsavia.

    Balotelli “Simply the chest”

    Così pubblica il britannico Sun, nei confronti dell’attaccante Citizen. Rifacendo chiaramente il verso alla canzone di Tina Turner (simply the best ndr), il giornale inglese risalta il fisico statuario di Mario Balotelli. Come del resto tutte le ragazze italiane, anche le anglosassoni avranno di certo apprezzato il talento naturale di Supermario. L’incredibile Hulk ha prima trafitto la difesa tedesca (non proprio impeccabile ieri sera), entrando poi nel cuore di tutte le  appassionate di calcio (eccetto quelle che vivono in Germania, of course).

    mario balotelli | ©CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    La notte dei due Supermario

    Il Guardian invece punta forte sul parallelo tra Varsavia e Bruxelles, sottolineando come la notte del 28 giugno 2012 passerà alla storia come la notte dei due Supermario (Mario Balotelli e Mario Monti), che da soli sono riusciti ad annientare le resistenze della Germania di Low prima e quella della Merkel poi. Il Telegraph stropiccia gli occhi per l’incredibile prestazione dell’undici di Prandelli, scegliendo ancora una volta Pirlo come simbolo della nuova Nazionale italiana.

    Abito da sera

    Un unico coro dalla Spagna: Italia meravigliosa. Forse il titolo più bello è quello che si legge nella prima pagina di Marca, dove viene esaltata la prova corale della Nazionale azzurra, mettendo in risalto come i tedeschi siano stati sconfitti da un Italia in abito da sera, a testimonianza della classe e dell’eleganza dimostrate dai ragazzi del ct Prandelli nel corso dei 90′ minuti di ieri sera. As definisce Mario Balotelli un attaccante lussureggiante, oro colato per il nostro Paese.

    Delusione Germania

    Su Handesblatt si legge di una Germania chiamata a leccarsi le ferite, dopo aver perso per la quarta partita in 8 incontri ufficiali tra Europei e Mondiali contro l’Italia. Spiegel riprende il parallelo tra Balotelli e Monti, paragonando quest’ultimo al fuoriclasse bresciano dopo aver vinto la battaglia sugli eurobond.

    Cani randagi

    Da rimarcare infine la brutta caduta di stile da parte dei commentatori della tv pubblica tedesca, Beckmann e Mehmet Scholl. Durante l’intervallo della partita, la coppia di telecronisti ha paragonato Mario Balotelli e Antonio Cassano a dei cani randagi, suscitando l’immediata protesta dei telespettatori. Se non bastasse Scholl ha rincarato la dose definendo i due attaccanti azzurri come persone non autosufficienti, alludendo neanche troppo velatamente alla vita calcistica “sopra le righe” di cui si son resi protagonisti in passato.

  • Balotelli spietato con la Germania e tenero con la mamma

    Balotelli spietato con la Germania e tenero con la mamma

    L’Italia vince e lo fa sorprendendo tutti: la nazionale di Cesare Prandelli si rivela infatti essere la vera e propria sorpresa di questo Campionato Europeo 2012. Gli azzurri dopo essere stati snobbati fino dalla prima partita contro la Croazia, si ritrovano quindi in finale, mettendo dietro di lei formazioni importanti e quotate come Inghilterra, Portogallo, Francia, Olanda e anche la Germania proprio nella semifinale di ieri.

    Semifinale che ha visto gli azzurri dominare nettamente il match, rendendosi pericolosi molte volte e chiudendo il match con un 2-1 finale che sta stretto alla formazione di Prandelli. A rendersi vero protagonista dell’incontro è finalmente Mario Balotelli che si impone sui tedeschi mettendo a segno una fantastica doppietta che lascia a bocca aperta tutti i presenti.

    Il talento senza testa va a segno con un colpo di testa dopo un cross magnifico del suo amico Antonio Cassano, poi da solo, lanciato da un buon passaggio di Marchisio, accelera come non mai e spacca la porta insaccando la rete sotto il sette e lasciandosi andare ad un esultanza fantastica anche se punita dal cartellino giallo per essersi tolto la maglia.

    Mario Balotelli © Claudio Villa / Getty Images

    Il tanto criticato ragazzaccio di Bergamo si ritrova dunque ad essere l’eroe della giornata, soprannominato in tutti i modi dopo l’esultanza della seconda rete: dall’Hulk azzurro alla Statua di Varsavia, questi i due più usati per il goleador di ieri sera che a fine match si rivela essere un tenerone.

    Super Mario Balotelli al triplice fischio finale si dirige infatti verso gli spalti in cerca della sua mamma, accorsa nonostante l’età avanzata in Polonia per seguire il suo figlio adottato. Il duro dal cuore di cioccolato abbraccia e bacia la mamma, dedicando le due reti a lei, che sembra essere il suo unico e vero amore.

    Il campione si concede anche qualche battuta con i media proprio dopo la partita dove ringrazia tutti ma tiene a precisare che è stata una partita ottima di tutti gli azzurri e soprattutto elogia la performance di Cassano. Non bastasse Balotelli si lascia andare davanti le telecamere come non mai: spiega che le reti sono state fatte per la mamma e scherzando dice che a Kiev ci sarà anche il papà e quindi di goal ce ne vorranno quattro per accontentare entrambi.

    Il padre ottantenne, che seguiva la partita a Bergamo, non ha potuto scendere in strada a festeggiare con i parenti causa un piccolo malore dopo la felicità delle due reti ed il caldo della serata ma assicura che non mancherà per la finale di Kiev contro la Spagna.

    Nel finale dell’intervista Balotelli dice che è stata la serata più bella della sua vita ma che spera di poter dire la stessa cosa anche dopo la partita di domenica perché lui, come tutti i suoi compagni, arrivati fino a qui pensano solamente a vincere. Super Mario dice anche che spesso non importa quante reti fai ma che l’importante è giocare tutti bene e uscire vittoriosi dal campo.

    Grande cuore dunque per il pluri criticato attaccante del City che chiude con un gran sorriso l’intervista del post partita, lasciando gli italiani con una grande speranza di vittoria per la gara di domenica.

    VIDEO BALOTELLI ABBRACCIA LA MAMMA IN TRIBUNA

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  • Buffon furioso, la grinta di un vero capitano

    Buffon furioso, la grinta di un vero capitano

    Lo hanno definito il “giallo Buffon” e così è stato, almeno fino alle interviste post gara che hanno svelato l’arcano, la ragione della sua rabbia furiosa al triplice fischio finale della partita vinta dagli Azzurri contro la Germania. Immagini quasi surreali, di totale contrasto fra gli umori festanti del gruppo Azzurro e dei tifosi italiani ed il volto scuro del capitano, che abbandona il campo in tutta fretta, spintonando via chi prova ad abbracciarlo, come Demetrio Albertini ed il secondo portiere Morgan De Sanctis (ed anche la mascotte dell’Europeo, ndr) per correre negli spogliatoi, a sbollire la tensione in solitudine. Niente festeggiamenti per l’ennesima vittoria contro i tedeschi che, alla vigilia, sembravano un ostacolo quasi insormontabile, niente celebrazioni per una finale Europea che mancava da dodici anni e che è stata centrata contro tutti i pronostici e nonostante le tensioni e le difficoltà con cui questa spedizione in Polonia e Ucraina è stata preparata, niente sorrisi, neppure accennati.

    Eppure, dopo i gol di Mario Balotelli, Gigi aveva esultato alla grande, come spesso gli capita di fare, con gli occhi spalancati dalla gioia per il risultato eccezionale che stava maturando, per il modo in cui gli Azzurri stavano fronteggiando un avversario fino a ieri imbattuto: grinta e caparbietà, lucidità e voglia di stare in campo con raziocinio, di stupire tutti con le idee di gioco. Lo sguardo determinato del numero uno, però, lasciava intendere di come il nostro capitano ci credesse fin dall’inizio, di come bramasse raggiungere questo obiettivo, di regalare un altro sogno al popolo italiano, come nel mondiale di sei anni fa: lo ha detto lui stesso, svelando di aver trascorso la notte della vigilia di Italia-Germania a rivedere su You Tube i video delle piazze in festa nel post Italia-Inghilterra dei quarti di finale, per caricarsi con la passione e l’entusiasmo dei tifosi. Quell’ intensità “assorbita” dai video, Gigi Buffon ieri l’ha trasferita in campo, partendo dalla sua concentrazione assoluta nel cantare l’inno Nazionale, con gli occhi chiusi ed a voce alta, e poi la grande carica mostrata in campo, la reattività sui pericoli tedeschi, la lucidità nel guidare il reparto difensivo.

    Gigi Buffon | © Shaun Botterill/Getty Images

    Buffon sente la maglia Azzurra come pochi altri, crede nei suoi sogni (come lui stesso aveva scritto su Facebook alla vigilia, ndr) e trasmette il suo sentimento in ogni gesto, come un capitano, più di un capitano: una guida per lo spogliatoio, un motivatore, un consigliere per i più giovani. Sente su di sè l’onore e l’onere del suo ruolo, e lo esercita in maniera impeccabile, anche a costo di rimproverare l’amico e compagno di squadra Claudio Marchisio dopo il 3 a 0 fallito, richiamandolo a gran voce per rimarcare che tali occasioni non devono essere sprecate, soprattutto in una semifinale perchè “l’Europeo non è una cosa seria, di più”.

    Per tutte queste ragioni, un leader navigato come lui, che sul campo ha vissuto gioie incredibili e delusioni cocenti, ha preferito non festeggiare la vittoria di ieri, semplicemente perchè non era soddisfatto della sofferenza vissuta nel finale, quando qualche leggerezza di troppo avrebbe potuto costarci molto cara, con il rigore di Ozil nel primo minuto di recupero, e con altri tre ancora da giocare, che aveva messo a rischio un match dominato e controllato per novanta minuti. “In una partita così, in cui si gioca per qualcosa di unico, per un traguardo così prestigioso, non è giusto che si soffra negli ultimi cinque minuti e si scherzi con il fuoco” – questo il Buffon-pensiero – considerando che, se i tedeschi avessero trovato il pareggio nel finale, ai supplementari la gara “sarebbe finita 9-2 per loro”.

    Anche se appariva in netto contrasto con il sentimento di giubilo generale, dunque, la rabbia del nostro capitano deve essere letta in maniera totalmente positiva, intendendola come grande fame di vittoria, come voglia di guidare i giovani del gruppo a crescere ancora, anche a costo di “rompergli le scatole”, trasmettendo loro l’importanza di riuscire a chiudere le gare al momento giusto, con il necessario cinismo che consente di non correre rischi inutili in match tanto delicati. Il tempo dei sorrisi potrebbe arrivare tra pochi giorni ma, per ora, teniamoci stretto il nostro “ Buffon Furioso“, in parallelo con il celebre Orlando di Ludovico Ariosto: la sua mentalità vincente è il cuore pulsante dello spogliatoio Azzurro.

    Video della rabbia di Buffon al termine di Italia-Germania:

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  • Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    La seconda semifinale di Euro 2012 tra Italia-Germania termina 2-1 per gli azzurri, che accedono così alla finalissima del primo luglio. A Kiev incontreranno la Spagna, che nell’altra semifinale ha battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai calci di rigore. Protagonista assoluto dell’incontro Mario Balotelli. L’attaccante del Manchester City ha messo a segno una doppietta nella prima mezzora di gioco. Splendido l’assist di Cassano in occasione del primo gol al 20′ minuto, lancio millimetrico di Montolivo nella seconda rete (36′). Per la Germania continua la maledizione azzurra. Adesso gli italiani possono vantare un record di 4 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta nei grandi tornei. Clamoroso il flop di Gomez e Ozil. Addio anticipato per Low?

    HULK – Quando Mario Balotelli segna non è mai banale. Dopo il gol da cineteca rifilato all’Irlanda (fra le altre cose fondamentale per la qualificazione ai quarti), avevamo profetizzato per Supermario un Europeo da protagonista. Ieri la riprova che quanto affermato una settimana fa non era poi così lontano dalla realtà. Due gol speciali. Annientato Badstuber nello stacco di testa, imperioso. Quindici minuti più tardi arriva la perla, un destro di inaudita potenza che va a infilarsi là dove Neuer non può arrivare. Portiere tedesco annichilito, come il resto dei suoi compagni d’altronde. E allora Mario Balotelli rivela la sua vera essenza: “ciao, sono l’incredibile Hulk”.

    gianluigi buffon | ©Michael Steele/Getty Images

    MURO – Se l’Italia ha fin qui subito un solo gol, lo deve anche ad un superlativo Gigi Buffon. Il portiere della Juventus pare essere tornato quello del 2006, quando a Berlino trascinò gli azzurri ad un successo epico contro i Galletti di Domenech. Ieri si è rivisto il grande Buffon, decisivo su Khedira e Reus, capitano vero in ogni circostanza. Alla vigilia c’era chi dubitava circa la tenuta mentale dell’estremo difensore bianconero per via dell’inchiesta calcio-scommesse. Oggi più che mai quel qualcuno farà un’enorme fatica nel salire sopra il carro dei vincitori.

    TABÙ – E’ ufficiale: la Germania non sa vincere contro l’Italia. Partiti anche ieri come favoriti assoluti del match, i ragazzi di Low sono stati schiacciati dal gioco e dal carisma degli azzurri. Il primo gol di Mario Balotelli ha completamente annichilito i tedeschi, incapaci di reagire per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa, fino al gol su calcio di rigore realizzato da Ozil. Oggi in Germania sarà tempo di processi. Perché la Ferrari del calcio europeo non riesce più a vincere un grande torneo? Se nel 2006 era ancora presto, nel 2008 e nel 2010 c’era una Spagna imbattibile, quest’anno per Low le attenuanti sono terminate. Quella di ieri sera forse è stata l’ultima sua panchina con la Nazionale. La logica almeno vorrebbe così.

    Italia-Germania 2-1, le pagelle

    ITALIA
    Buffon 8: bravissimo su Khedira nel primo tempo, agile come un gatto nella ripresa sulla punizione di Reus (il pallone colpisce anche la traversa). Furibondo con Marchisio per aver mancato il gol del ko tecnico. CAT-MAN
    Bonucci 7: è una delle sorprese più piacevoli degli Europei 2012. Partito da Coverciano in mezzo alla bufera calcio-scommesse, il difensore bianconero contro Inghilterra e Germania ha disputato le sue migliori partite in Nazionale. RIVELAZIONE
    Pirlo 7,5: anche se non segna, anche se non confeziona l’assist decisivo, anche se non vincerà il Pallone D’oro, anche se non fa il “cucchiaio”, Pirlo è il fuoriclasse del centrocampo azzurro. L’eterno dubbio (Xavi o Pirlo?) almeno in Ucraina e Polonia è facilmente risolvibile. TOTEM
    Di Natale 5: nel primo match contro la Spagna aveva illuso i tifosi azzurri di essere diventato determinante anche con la maglia della Nazionale. Ieri però è tornato il Di Natale formato Italy di sempre. SPRECONE
    Balotelli 9: il dieci ce lo teniamo per la finalissima. Si prende l’Italia in una delle sfide più importanti degli ultimi 6 anni. Quando i ragazzi delle future generazioni andranno a ricercare Italia-Germania, non potranno non rimanere incantati di fronte alla forza bruta di Mario. HULK

    GERMANIA
    Hummels 5: aveva iniziato alla grande gli Europei. La semifinale di ieri sera però lo ha ridimensionato. Soffre i movimenti e le accelerazioni di Balotelli, non riuscendo a tenere a galla Badstuber. RETROMARCIA
    Schweinsteiger 4: qualcuno di voi si è accorto del centrocampista del Bayern? Anche lui forse è rimasto a bocca aperta di fronte alla classe impressionante di Pirlo. DEVOTO
    Ozil 4: il suo nome figurerà nel referto Uefa per il rigore trasformato al 92′ minuto, di sicuro però verrà ricordato più per non aver fatto nulla durante tutto l’arco dell’incontro. E a dire che i giornali tedeschi lo credono migliore di Pirlo. OZIL WHO?
    Gomez 3: clamoroso il flop di Mario Gomez. Quando tutti si aspettavano i suoi gol nella semifinale contro l’Italia, il panzer del Bayern Monaco è completamente scomparso. CASPER

    Italia-Germania 2-1, tabellino

    Italia (4-3-1-2): Buffon 8, Balzaretti 6,5, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 6,5, Pirlo 7,5, Marchisio 6,5, De Rossi 7, Montolivo 7 (64′ Thiago Motta 6), Cassano 7 (58′ Diamanti 6,5), Balotelli 9 (70′ Di Natale 5). Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer 5,5, Boateng 4 (71′ Muller 5), Badstuber 4, Hummels 5, Lahm 5, Schweinsteiger 4, Khedira 6, Podolski 4 (46′ Reus 6,5), Ozil 4, Kroos 6, Gomez 3 (46′ Klose 5). Allenatore: Low.

    Italia-Germania 2-1, highlights dell’incontro

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  • L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    Questa sera a Varsavia va in scena Italia-Germania, seconda semifinale di Euro 2012. Al Narodowy Stadion gli azzurri proveranno a sovvertire i pronostici della vigilia, andando a conquistare il pass per la finalissima del 1 luglio. Dall’altra parte i tedeschi vorranno liberarsi definitivamente del macigno Italy, davanti al quale sono sempre usciti sconfitti durante le fasi finali dei grandi tornei. Sono molte le similitudini con il 2006, l’anno del Mondiale “azzurro”. Anche allora nessuno pensava che l’Italia avrebbe avuto la forza e la classe di sconfiggere l’autentica rivelazione della competizione, andando poi a conquistare il titolo qualche giorno più tardi contro i Galletti di Domenech. Ieri come oggi, oggi come ieri, dipende dai punti di vista, il risultato finale non cambia. Not fear Italy!

    Italia-Germania, Prandelli recupera tutti

    Durante la sfida contro l’Inghilterra Prandelli avrà storto più di una volta il naso mentre vedeva i suoi giocatori rompersi uno dietro l’altro. Prima De Rossi, poi Abate. Avrà poi imprecato mentre Maggio, entrato al posto del terzino rossonero, riceveva il cartellino giallo che equivaleva a squalifica certa per l’eventuale semifinale. Il tutto consapevole del fatto che ci sarebbe stato bisogno di un miracolo per vedere Chiellini in campo. Stavolta però la dea bendata ha volto il proprio sguardo verso gli azzurri, che ad eccezione dello squalificato Maggio saranno tutti a disposizione del commissario tecnico.

    Italia-Germania, Chiellini a sinistra

    Il rientro di Chiellini spinge Prandelli a scegliere il bianconero per la corsia di sinistra, preferendolo a Balzaretti, non al meglio dopo il match contro l’Inghilterra. Una scelta dettata anche dalla presenza su quella fascia di Thomas Muller, autentico fuoriclasse della squadra di Low. Come accennato in precedenza, Ignazio Abate scenderà regolarmente in campo nel ruolo naturale di terzino destro. Il rossonero sarà chiamato a un duplice lavoro, di spinta e di contenimento, perché se è vero che di fronte si ritroverà con ogni probabilità Podolski, è vero anche che la corsia di destra azzurra sarà quella su cui Prandelli dovrà puntare molte delle fiche rimaste a disposizione. Al centro della difesa Barzagli e Bonucci, se ripeteranno la prestazione offerta contro Rooney e compagni, non dovranno avere grosse difficoltà nel controllare Gomez (favorito su Klose).

    Italia-Germania, Pirlo contro Ozil

    A centrocampo Italia e Germania offrono ai tifosi il meglio di sé. Schweinsteiger e Ozil da una parte, De Rossi e Pirlo dall’altra, senza dimenticare Khedira e Marchisio. Potenza fisica, talento sfrontato, classe da Roi, tutto questo è Italia-Germania. C’è poi la Montolivo story: infanzia e adolescenza trascorse a pochi km da Amburgo (per lo più durante le vacanze estive), madre tedesca, tanti amici conosciuti proprio in Germania, e oggi avversari da battere. Il neo rossonero poi dovrà anche riscattarsi dal rigore fallito contro gli inglesi ai quarti, sebbene non sia stato (per fortuna) decisivo per le sorti azzurre.

    Italia-Germania, staffetta Cassano-Diamanti?

    In attacco Prandelli potrebbe decidere di giocarsi la carta Diamanti, sconvolgendo quindi i piani della difesa teutonica. Quando è sceso in campo, il trequartista del Bologna ha impressionato per dinamicità e personalità, qualità fondamentali per il gioco di Prandelli. D’altro canto Fantantonio appare in calo, sopratutto dal punto di vista fisico. Nella sfida dei quarti non ha mai inciso, subendo poi l’ennesima sostituzione di questi Europei proprio a vantaggio di Diamanti. In ogni caso sembra difficile che Prandelli decida di tenere fuori Cassano, uomo spogliatoio e simbolo del nuovo corso varato 2 anni fa dall’ex tecnico di Parma e Fiorentina. Balotelliinvece è confermato al 100%: spetterà quindi all’attaccante del Citizen dover creare sconquassi in mezzo alla difesa del Bayern, composta da Badstuber e Hummels, e sopratutto trafiggere il portierone del Bayern, Manuel Neuer.

    Italia-Germania, i precedenti

    Solo gioie per gli azzurri. Le 7 volte in cui queste due Nazionali si sono incontrate nelle grandi competizioni, l’Italia non ha mai perso (3 vittorie e 4 pareggi). Successi indimenticabili per tutti i tifosi italiani. Si parte dalla “partita del secolo” (Messico ’70, Italia-Germania 4-3), per passare alla vittoria del  Mondiale ’82 davanti agli occhi del Presidente Pertini (Italia-Germania 3-1, ve lo ricordate Tardelli?). Infine, storia recente, il successo nella semifinale 2006, il capolavoro della Nazionale di Lippi. Pirlo, Buffon, Barzagli e De Rossi c’erano. Sapranno oggi replicare la serata indimenticabile di sei anni fa?

    Italia-Germania, le quote

    I bookmakers sono concordi nel considerare la Germania favorita (1,87). Il successo della Nazionale di Prandelli entro i 90′ minuti regolamentari paga 4 volte la posta. Lo stesso gol dell’Italia è considerato come un’eventualità remota (1.55). Su Gomez e Balotelli i bookmakers puntano le loro maggiori speranze (un gol del Panzer tedesco è dato a 2,85, la rete dell’italiano a 3,20). Sempre Gomez è il giocatore sul quale i bookmaker credono che possa realizzare la prima rete dell’incontro (6,00). L’over (oltre 2,5 gol durante l’arco dei 90′ minuti) è quotato 2,10 (l’Italia fin qui ha sempre concluso i match sotto il segno dell’Under ndr).

    Italia-Germania, probabili formazioni

    Italia (4-3-1-2): Buffon, Abate, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Balzaretti, Giaccherini, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti, Giovinco, Di Natale, Borini. Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Badstuber, Hummels, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Ozil, Muller, Podolski, Gomez.
    Panchina: Wiese, Zieler, Schmelzer, Howedes, Mertesacker, Gundogan, Bender, Kroos, Gotze, Shurrle, Klose, Reus. Allenatore: Low.

  • Italia Germania, Del Piero carica gli Azzurri ricordando Dortmund

    Italia Germania, Del Piero carica gli Azzurri ricordando Dortmund

    Italia Germania significa emozioni e ricordi, per gli italiani di tutte le generazioni: c’è chi pensa allo storico 4 a 3 del mondiale del 1970, c’è chi rivive con la memoria la finale di Madrid del 1982, c’è chi si ferma all’evento cronologicamente più recente, più vivo, la semifinale mondiale 2006 di Dortmund, quella del “si va a Berlino”, con il gol di Fabio Grosso a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, ed il suggello di Alex Del Piero, per il 2 a 0 della sicurezza, con quella corsa forsennata dell’allora numero 7 Azzurro alla ricerca di quell’assist perfetto che gli ha, poi, permesso di realizzare uno dei suoi gol più importanti ed emozionanti, proprio nel tempio dei padroni di casa tedeschi, con il successivo urlo liberatorio sotto la tribuna dove sedevano i suoi familiari e la moglie Sonia.

    Alessandro Del Piero ha raccontato più volte le sue sensazioni di quella fantastica serata di sei anni fa, ma non si stanca di ripeterle nel giorno della semifinale europea con un punto di vista molto personale: “Ogni fotogramma di quella sera vale tantissimo, ed è impresso nella mia mente, ho rivisto in televisione tante volte quelle immagini: si vede mia moglie Sonia che piange di gioia e subito dopo una bimba tedesca che piange perchè ha perso”. Volti di vincitori e vinti, l’essenza del calcio, ma quel match – secondo Alex – “resta la partita migliore di quel mondiale, nonostante quella contro la Francia fu l’emozione più grande sollevando la Coppa”.

    Inevitabile, dunque, che nel giorno della sfida che vale l’accesso alla finale continentale, Alessandro Del Piero riscopra il suo “cuore Azzurro” ed esprima tutta la sua vicinanza ed il suo sostegno ai suoi ex compagni di Nazionale, ai quali li lega un rapporto di sincera amicizia, proiettandosi – probabilmente anche con un velo di nostalgia per il tempo che passa – al delicatissimo match di questa sera, che vivrà in veste di tifoso, in diretta dagli Usa dove attualmente si trova in vacanza.

    Del Piero è fiducioso, motivando con ragioni tecniche la sua convinzione, sottolineando l’importanza della solidità del gruppo azzurro che si traduce visibilmente anche sul campo, dove gli uomini di mister Prandelli hanno mostrato gioco ed identità di squadra, oltre che una grande solidità cresciuta di partita in partita. Anche i tedeschi, però, secondo Alex, hanno grandi qualità, in particolare negli uomini che lui stesso definisce come “più temibili”: Ozil, Muller e Gomez.

    Italia Germania Del Piero in gol nel 2006 | DAVID HECKER/AFP/Getty Images

    Il perno dell’Italia, invece, si chiama Andrea Pirlo, suo compagno alla Juventus nella scorsa stagione, che – nonostante la stanchezza per una stagione giocata con grande costanza – “si è mantenuto a livelli eccezionali, come quelli del campionato con la Juventus”, così come gli altri bianconeri – Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Giaccherini – che Ale dichiara di seguire con un affetto speciale, “perchè oltretutto fino al 30 Giugno sono ancora miei compagni di squadra”.

    Dopo tanti riferimenti al suo passato colorato di Azzurro e di bianconero, impossibile non accennare a ciò che sarà, dopo il fatidico 30 Giugno, la data fissata per la scadenza del suo contratto con la Juventus: come detto, per ora, l’ex capitano juventino è in America in una sorta di vacanza-lavoro, perchè proprio negli Usa ha già ripreso ad allenarsi agli ordini dei suoi preparatori atletici, con sedute in palestra ed in piscina e lunghe corse sulla sabbia, in attesa di ritrovare il suo compagno preferito, il pallone. Per ora, un semplice in bocca al lupo alla Nazionale Italiana perchè “sono un atleta, conosco le scaramanzie e quindi so che non si deve aggiungere niente di più”.

  • Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    E’ la Spagna la prima finalista di Euro 2012. Le Furie Rosse, nonostante una prova incolore, riescono a piegare il Portogallo ai calci di rigore e quindi ottenere il pass per l’atto conclusivo di domenica sera a Kiev. Si tratta della terza finale di fila per gli spagnoli dopo quelle vittoriose ad Euro 2008 e ai Mondiali 2010, eguagliando cosi il record della Germania Ovest negli anni ’70. Dopo lo 0-0 al termine dei 120’ regolamentari sono decisivi dal dischetto gli errori di Moutinho e Bruno Alves che consentono cosi alla Spagna, che per prima aveva sbagliata per prima dagli undici metri con Xabi Alonso, di trionfare ed aspettare cosi in finale una tra Germania e Italia.

    Un match tutt’altro che entusiasmante quello visto a Donetsk, con una Spagna che appare stanca e molto concentrata sulle sortite di Cristiano Ronaldo mentre il Portogallo sembra fare qualcosa in più, specie dopo aver preso coraggio nei minuti iniziali. Tutto questo nei 90’, visto che nei supplementari è la Spagna a venir fuori ma le porte rimangono inviolate. Non una novità tra due delle migliori difese della competizione. Fioccano anche i cartellini: l’aver tolto la diffida dalle semifinali forse non si è rivelata una mossa azzeccata in tal senso. Dagli undici metri poi la Spagna è più precisa e al Portogallo non resta che il rammarico.

    SORPRESE INIZIALI – Non mancano le sorprese nell’undici iniziale spagnolo. Del Bosque non decide di schierare una punta vera e propria lasciando fuori Fabregas. Il prescelto tuttavia non è Torres bensì Negredo. Mossa che si rivelerà infelice vista la pochezza del “Tiburon” nel corso del match. Dall’altra parte tutto come previsto, con Hugo Almeida al posto di Helder Postiga.

    AVVIO SOPORIFERO – Chi spera in una gara tutta velocità e ripartenze rimane presto deluso: sembra più che altro una partita a scacchi, con un Portogallo che inizialmente appare attendista e pronto a colpire di rimessa, ma che invece prenderà coraggio molto presto. La prima chance capita ad Arbeloa che però non sfrutta una buona palla servitagli da Iniesta sparando alta. Poco dopo però il giocatore del Barcellona si mette in proprio ma anche la sua mira è difettosa. Il Portogallo invece punta tutto su Ronaldo che però è ingabbiato da una stretta marcatura di almeno due o tre uomini.

    Esultanza Spagna © Alex Livesey/Getty Images
    RIPRESA SENZA SUSSULTI – Stessa musica nella ripresa. Del Bosque intanto capisce che non è serata per Negredo preferendogli Fabregas, e poi decide di dare ancora più vivacità inserendo lo sgusciante Jesus Navas al posto di Silva. Ma di occasioni, nemmeno l’ombra. Ci prova di rimessa Hugo Almeida senza fortuna mentre tutte le punizioni calciate da Ronaldo non chiamano mai in causa Casillas. Nel finale fuori Xavi, costretto ad una gara di sacrificio, con Pedro che entra al suo posto. Si va così ai supplementari.

    FINALE GIALLOROSSO – Ai supplementari la Spagna è più convinta. Iniesta spreca una grande palla gol grazie anche all’abilità di Rui Patricio, ma si fanno pericolosi anche Ramos e Navas. Si va cosi ai rigori dove Xabi Alonso e Moutinho si fanno subito fermare da Rui Patricio e Casillas. Da li in poi segnano tutti tranne Bruno Alves che centra la traversa, con Fabregas che sigla il rigore del decisivo 4-2. Le Furie Rosse faticano ma portano a casa la finale. Il Portogallo però esce a testa alta.

    Le pagelle di Portogallo-Spagna:
    Cristiano Ronaldo 6: E’ l’unico che sembra in grado di portare pericoli alla Spagna che però lo conosce e lo marca molto bene. Lui ci mette tanto impegno, ma non trova mai la porta. Ai rigori poteva calciare prima: probabilmente meglio lui di un difensore.
    Pepe 7: Bene durante la partita quando non ha problemi a fermare le incursioni avversarie. Calcia un bel rigore.
    Hugo Almeida 5: Gira a vuoto dimostrandosi il classico attaccante portoghese, ovvero allergico alla porta avversaria.

    Iniesta 6,5: Tra i suoi si dimostra uno dei pochi in palla, con idee, giocate e conclusioni. A tratti sembra predicare nel deserto, ma dimostra ancora una volta la classe che ha.
    Silva 5: Si aggira come un’anima in pena sulla fascia e Del Bosque forse ci mette anche troppo per capire che quel posto spetta a Jesus Navas.
    Negredo 5: A sorpresa tra gli undici titolari, si dimostra quasi come un oggetto estraneo. Una delle mosse, e sono tante, sbagliate da Del Bosque.

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 7; Pereira 5,5, Pepe 7, Alves 6,5, Coentrao 6,5; Moutinho 7, Veloso 6 (1′ sts Custodio sv), Meireles 6 (7′ sts Varela sv); Ronaldo 6, Almeida 5 (37′ st Nelson Oliveira 6), Nani 6. In panchina: Eduardo, Beto, Quaresma, Ricardo Costa, Rolando, Ruben Micael, Miguel Lopes, Hugo Viana. Allenatore: Paulo Bento 6,5
    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Ramos 6,5, Piquè 6, J.Alba 6,5; Busquets 6, Xabi Alonso 5,5; Silva 5 (16′ st Jesus Navas 6), Xavi 5,5 (42′ st Pedro 6,5), Iniesta 6,5; Negredo 5 (9′ st Fabregas 6,5). In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Torres, Mata, Llorente, Cazorla. Allenatore: Del Bosque 5,5

    LE IMMAGINI DI PORTOGALLO-SPAGNA:
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  • Pirlo Pallone d’oro? “Messi e Ronaldo più forti di me”

    Pirlo Pallone d’oro? “Messi e Ronaldo più forti di me”

    Dopo le grandi prestazioni al Campionato Europeo 2012 in corso in Polonia ed Ucraina, ma soprattutto dopo il gran rigore tirato alla perfezione nel match tra Inghilterra e Italia, sorprendendo Hart con un cucchiaio da manuale, Andrea Pirlo viene messo subito in corsa per il Pallone d’Oro.

    Molte sono state infatti le persone, allenatori, calciatori e tifosi, che hanno definito il gesto tecnico del centrocampista uno dei più belli mai visti in tutti questi anni di gioco. In primis il ct dell’Italia Cesare Prandelli e poi il suo ex allenatore Carlo Ancelotti che, dopo aver seguito le prime partite degli azzurri dice:

    “Se lo merita perchè è un gran giocatore. Non mi stupirei se comprassi il giornale e ci fosse scritto “Pirlo pallone d’oro”. Negli anni che l’ho allenato è stato uno dei più grandi calciatori e continua ad esserlo nonostante l’età, i giovani hanno tanto da imparare da una persona come lui”.

    Andrea Pirlo © Claudio Villa/Getty Images

    Ma ci pensa proprio il calciatore bianconero a calmare gli animi che si sono accesi dopo la sua prodezza. L’ex centrocampista del Milan ha infatti dichiarato che lui non si aspetta proprio nulla dopo questi Europei, in quanto conscio di avere davanti giocatori del livello di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, capaci di andare a segno ben 60 volte in una stagione. Una lezione di grande umiltà dunque quella di Andrea Pirlo che, nella conferenza stampa di ieri ha spiegato che gli bastano le parole dei suoi compagni di calcio che in questi giorni stanno facendo i complimenti all’azzurro da ogni parte del mondo.

    Nella stessa conferenza il calciatore ha parlato del match che li vedrà messi a confronto con la Germania, una delle squadre più forti al momento assieme alla Spagna. Pirlo spiega che non hanno paura di nessuno e che ogni partita è qualcosa che non può essere prevista e che va come deve andare ma non nasconde d’aver studiato alla perfezione i tedeschi per poterli mettere in difficoltà.

    Il regista dell’Italia sarà sicuramente un pericolo per la difesa dei ragazzi di Loew il quale ha spiegato che Pirlo è indubbiamente un giocatore di gran livello che ha saputo fare la differenza in tutte le partite dell’Europeo ma che non hanno la minima intenzione di marcarlo stretto in quanto l’Italia è formata da altri ottimi giocatori. A chi si riferirà il ct della Germania? Loew ha parlato anche di Balotelli, spiegando che è un ottimo giocatore ma che sbaglia troppo davanti alla porta.