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  • Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Da molti è considerato come il girone di ferro di questi Campionati Europei 2012. Di sicuro Olanda e Germania avranno storto il naso alla lettura di Portogallo e Danimarca inserite nel loro stesso girone. Sopratutto i lusitani di Cristiano Ronaldo rappresentano una seria minaccia per le ambizioni delle due favorite del Gruppo B, che covano entrambe il sogno della finale. Quali i punti di forza e le debolezze?

    LA STORIA – Da girone di ferro che si rispetti, il blasone delle Nazionali di questo Gruppo si ammira nei 5 successi continentali raccolti nell’arco di 50 anni. Soltanto il Portogallo infatti manca all’appello di questa speciale classifica, mentre Danimarca, Olanda e Germania possono a diritto fregiarsi del titolo europeo. I danesi ottennero un successo quantomeno inatteso nell’edizione del ’92 disputata in Svezia, battendo in finale per 2-0 proprio i tedeschi. Gli orange invece riuscirono a trionfare nell’Europeo dell’88, grazie ad una rosa difficilmente riproponibile nei successivi anni. Trascinati dal giovane Marco Van Basten, senza dimenticare Ruud Gullit e Frank Rijkaard, la Nazionale allenata dal leggendario Rinus Michels sovvertì qualsiasi pronostico fino ad issarsi sul tetto d’Europa battendo in finale per 2-0 l’Unione Sovietica, data da tutti come la favorita del torneo. C’è poi la Germania, fino ad oggi la Nazionale che può contare più successi (3 titoli), due conquistati prima della caduta del muro di Berlino. I tedeschi sono anche la squadra che è arrivata più volte in fondo alla competizione (6).

    OLANDA

    Olanda © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    RIVINCITA – C’è un Mondiale che grida vendetta, un sogno svanito in finale contro la Roja di Del Bosque. Dopo due anni l’Olanda di Bert van Marwijk cerca la rivincita. Talento e classe non mancano di certo alla selezione orange, la quale può contare anche su un’ottima organizzazione di gioco grazie al lavoro del commissario tecnico olandese. Tante stelle brillano nel firmamento orange. Sulla carta, l’unico punto debole dei 23 di van Marwijk appare la difesa, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen non paragonabile, o perlomeno inferiore rispetto alle altre big. Anche nella corsia di sinistra, che verrà occupata con ogni probabilità dall’esperto Bouma (in rampa di lancia c’è il 18enne del Psv Willems), l’Olanda sembra perdere qualcosa rispetto alle grandi d’Europa. Da centrocampo in su però i tulipani fanno paura. Nel 4-2-3-1 di van Marwijk si inseriscono a pennello Mark Van Bommel (capitano della spedizione) e il mediano del City De Jong, senza dimenticare che in panchina siede Kevin Strootman, forse una delle migliori promesse del calcio olandese. Sulla trequarti spazio al nerazzurro Sneijder, con Van der Vaart e Robben sulle fasce. A completare l’attacco atomico degli orange troviamo Robin Van Persie, il cui trasferimento alla Juventus potrebbe diventare la prossima telenovela del calciomercato estivo. Tra le note negative e anche inspiegabili della spedizione olandese di Euro 2012 c’è l’assenza di Siem De Jong, uno dei protagonisti della cavalcata scudetto dell’Ajax di Frank De Boer.

    DANIMARCA

    Christian Eriksen © Dean/Getty Images

    RICCHI E POVERI – Attualmente nel ranking Fifa occupa il 10° posto, appena dietro all’Argentina, davanti a Italia e Francia. Nonostante ciò i danesi non sembrano una Nazionale capace di destare sorprese eclatanti quando inizieranno i Campionati Europei. Se non bastasse un attacco decisamente poco incisivo, con il solo Bendtner ad essere in doppia cifra con la maglia danese (oltre all’eterno Rommedahl), il ct Morten Olsen dovrà fare a meno di Sorensen, il portiere titolare della Nazionale (oltre 100 presenze), a causa di un infortunio alla schiena. Al suo posto dovrebbe giocare Lindegaard (8 presenze quest’anno in Premier League con la maglia del Manchester United). A centrocampo ci vorrà il migliore Eriksen (talento straordinario in forza all’Ajax, seguito negli ultimi tempi anche dal Milan) per far girare tutta la squadra. Anche perché in mezzo al campo la Danimarca è povera di talento (l’altro giocatore più conosciuto è Kvist, mediano dello Stoccarda). In difesa invece il commissario tecnico potrà contare sull’esperienza del capitano Daniel Agger (centrale del Liverpool), al cui fianco dovrebbe giocare Andreas Bjelland, stella del Nordsjaelland (club che quest’anno ha trionfato in Superligaen, la Serie A danese). Salvo sorprese dell’ultima ora quindi Simon Kjaer dovrebbe partire dalla panchina, pagando di fatto la disastrosa stagione con la maglia della Roma. Infine una curiosità: nella rosa dei 23 convocati figurano tre Poulsen. C’è Simon (terzino sinistro dell’Az), Christian (centrocampista dell’Evian e vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nella Juve, famoso sopratutto per essere stato sputato da Francesco Totti agli Europei del 2004), e Jakob (centrocampista del Midtjylland). Tre Poulsen ma nessuna parentela fra loro.

    GERMANIA 

    Ozil, Gomez e Muller © ROBERT MICHAEL/AFP/GettyImages

    FAVORITI – Volendoci sbilanciare diamo i tedeschi favoriti per il successo finale. Ormai il processo di maturazione intrapreso in questi quattro anni (dagli Europei del 2008 fino ai Mondiali di Sudafrica). La rosa non presenta apparenti punti deboli. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dalla corsia di destra occupata da Jerome Boateng, il fratello del rossonero Prince. Rispetto alle altre big della rassegna continentale, la Germania è la Nazionale con l’età media più bassa. E la giovane età non deve ingannare, dal momento che giocatori come Ozil, Kroos, Muller, Badstuber, hanno alle spalle già un’esperienza internazionale importante. Molti di loro infatti giocano titolari nei grandi club d’Europa, come Real e Bayern Monaco. Altri calciatori come Klose e Lahm non fanno altro che accrescere ulteriormente il carisma della Nazionale teutonica. In nessun altra squadra troviamo una coppia centrale di centrocampo come quella formata da Toni Kroos e Schweinsteiger (ricordando che in panchina c’è un certo Khedira), che unisce potenza e qualità tecnica, due pregi che ritroviamo sia in difesa che in attacco, con il ballottaggio tra Klose e Muller che dovrebbe essere vinto dal giocatore della Lazio, in molte occasioni preferito dal commissario tecnico Low al panzer del Bayern. A consegnare ulteriore qualità alla manovra tedesca ci sarà poi il fantasista del Real Mesut Ozil, oltre che il gioiellino del Borussia Mario Goetze. Un altro tassello fondamentale dello scacchiere tedesco è dato dalla presenze in porta di Manuel Neuer, ovvero uno degli estremi difensori più forti d’Europa, dietro forse soltanto al “nostro” Gigi Buffon. Infine non è da sottovalutare nemmeno lo stato psicologico in cui versa attualmente la Nazionale tedesca. Se da una parte si potrebbe pensare che molti dei giocatori tedeschi in rosa siano ancora sotto schok per la finale persa contro il Chelsea nella finale di Champions League, dall’altra la stessa debacle in Coppa Campioni potrebbe essere la molla decisiva per spingere l’orgoglio dei calciatori di Low a voler vincere ad ogni costo questo Europeo.

    PORTOGALLO

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ETERNA INCOMPIUTA – Quando si parla di Portogallo non si può non citare il classico luogo comune che circonda da anni la Nazionale lusitana. Tanto talento quanta poca concretezza davanti, senza un bomber che sappia far fare il salto di qualità all’intero movimento portoghese. La Pantera Eusebio è ora un lontano ricordo. In Ucraina e Polonia ci saranno i soliti noti, ovvero Helder Postiga e Hugo Almeida, calciatori che hanno messo insieme 30 gol in 100 presenze totali, dando un apporto ridicolo durante le fasi finali dei tornei più importanti (Mondiali ed Europei). Ogni anno c’è il punto interrogativo di Cristiano Ronaldo. A livello individuale è uno dei migliori al mondo, ma non è mai riuscito da solo a trascinare il proprio Paese al successo. Per la verità c’è andato vicino nel 2004, quando nell’Europeo di casa il Portogallo riuscì nell’impresa di arrivare per la prima volta in finale per poi perdere contro la Grecia. Una motivazione in più quest’anno è data dalla possibilità di vincere il Pallone d’Oro, approfittando del fatto che il Barca di Messi non ha vinto né Liga e né Champions. Tanto talento dicevamo, Cristiano Ronaldo e Nani sulle fasce ne sono un esempio pratico, senza dimenticare che a centrocampo ci sono Moutinho e Miguel Veloso, coadiuvati dalla forza fisica di Raul Meireles. In difesa il ct Paulo Bento (in carica dal 2010), potrà contare sul blocco Real, con il discusso Pepe in posizione centrale e Fabio Coentrao sulla corsia di sinistra. Le chances del Portogallo di superare il girone sono concentrate in gran parte sull’esito della sfida contro l’Olanda (considerando la Germania un gradino sopra le altre). Se Cristiano Ronaldo e Nani riusciranno a prendere in mano la squadra e spingerla alla vittoria contro gli orange, probabilmente i lusitani continueranno la loro avventura agli Europei.

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  • Italia senza Barzagli. Criscito si ricandida, Astori in preallarme

    Italia senza Barzagli. Criscito si ricandida, Astori in preallarme

    La profezia Maya circa la fine del mondo non si è avverata e, dunque, la Nazionale di Cesare Prandelli partirà quest’oggi alla volta della Polonia, e giungerà nel pomeriggio a Cracovia, dove risiederà almeno fino al prossimo 19 Giugno: poi, il destino Azzurro dipenderà dai risultati ottenuti nel girone eliminatorio che determineranno l’eventuale continuazione della permanenza nella città polacca.

    L’approdo nel ritiro polacco, dunque, si preannuncia come un punto importante da considerare, perchè determinerà l’allontanamento della truppa di Prandelli dall’Italia, da Coverciano, dai veleni e dalle tensioni connesse alla vicenda scommesse, che hanno portato con sè malumori, blitz e la pessima serata di Zurigo nell’amichevole persa contro la Russia. Ci si augura, dunque, che il cambio di “location” porti con sè qualche beneficio, se non altro a livello psicologico, anche perchè per quanto riguarda il capitolo infortuni la situazione non è delle migliori.

    La situazione più preoccupante, sia per l’entità dell’infortunio che per il peso specifico di una sua assenza, è quella relativa al difensore bianconero Andrea Barzagli, che nel corso dell’amichevole contro la Russia ha subito uno stiramento di primo grado al polpaccio sinistro: sulla carta, lo stop previsto alla luce degli esami effettuati, dovrebbe essere di circa venti giorni. Un’eternità, in queste circostanze, considerando che l’esordio Azzurro – nella difficilissima gara con i campioni d’Europa e del Mondo Spagnoli – è prevista per domenica prossima. Il punto cruciale in merito alla questione-Barzagli è il seguente: sostituirlo oppure trattenerlo in ritiro sperando in un suo recupero per la seconda fase, sempre che si superi il girone? L’interrogativo non è di facile risoluzione, soprattutto perchè la presenza di un centrale esperto come Barzagli, che ha garantito alla Juventus di Antonio Conte un’ottima solidità difensiva in coppia con Chiellini, era uno dei cardini dello schieramento Azzurro.

    Ad oggi sembra che l’intenzione di Prandelli e del suo staff sia quello di aggregare Andrea Barzagli e di attendere almeno fino a Venerdì prima di prendere una decisione definitiva sulla sua permanenza in Polonia, avvalendosi della possibilità di sostituirlo fino a 24 ore prima della gara d’esordio. E’ questa la versione confermata anche dal medico della Nazionale, il dottor Enrico Castellacciche si è dichiarato fiducioso in merito al recupero di Barzagli, nella speranza che possa essere celere come quello di Giorgio Chiellini, per il quale era stato originariamente previsto uno stop di venti giorni e che, invece, ha bruciato le tappe: il difensore livornese è pronto per scendere in campo già contro la Spagna poichè si sta già allenando in gruppo da diversi giorni.

    Andrea Barzagli | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo la pesante sconfitta contro la Russia, Cesare Prandelli aveva lasciato trapelare la sua intenzione di provare l’assetto difensivo a tre, proponendo il pacchetto arretrato della Juventus, affidandosi ai suoi meccanismi già collaudati durante un’intera stagione: la tegola-Barzagli, almeno per le prime tre gare non permetterà questo, e il ct dovrà studiare in fretta una soluzione alternativa.

    Nell’ ipotesi in cui gli accertamenti strumentali di venerdì daranno segali incoraggianti circa la permanenza di Barzagli, una possibile soluzione nelle gare del girone potrebbe essere lo schieramento a tre con la soluzione De Rossi arretrato in difesa, come già provato nell’allenamento di ieri.

    Oppure, nel caso di un’Italia senza Barzagli le alternative sarebbero due: la chiamata di Astori del Cagliari – che era nella rosa dei 30 convocati – che comporrebbe la linea a tre con Chiellini e Bonucci. Assai meno probabile, invece, la chiamata di Domenico Criscito, rimasto a casa dopo la perquisizione ricevuta a Coverciano in merito all’inchiesta calcio-scommesse in cui è indagato, e dopo un colloquio con Prandelli ed Albertini in cui – secondo quanto raccontato dal difensore – il cittì gli promise di tenerlo in considerazione in caso di infortuni. Il vicepresidente Albertini, però, smentisce tale versione, sottolineando che al momento “non avrebbe senso cambiare una decisione già presa e motivata”.

  • Euro 2012 Gruppo A: Russia, prove da zar per Advocaat

    Euro 2012 Gruppo A: Russia, prove da zar per Advocaat

    Dall’8 giugno fino al 1 luglio milioni di tifosi resteranno incollati davanti al televisore per assistere alla magia dei Campionati Europei 2012 di calcio. Un evento imperdibile per tutti coloro che amano il pallone più della loro stessa vita. Analizziamo gruppo per gruppo le squadre che daranno vita a un mese di sfide spettacolari. I protagonisti, i punti di forza di ciascuna formazione, le assenze, la storia delle 16 Nazionali presenti in Ucraina e Polonia. Oggi inizieremo dal Gruppo A.

    LA STORIA – Sulla carta è il girone qualitivamente più inferiore rispetto agli altri. Polonia, Grecia, Russia e Repubblica Ceca, quattro squadre che nella propria storia possono mettere insieme 3 titoli europei (il più recente quello greco a Euro 2004). La Russia è la Nazionale che vanta più presenze in finale, traguardo raggiunto in 4 occasioni, ottenendo il successo soltanto una volta, nella prima edizione disputata in Francia nel ’60. La Repubblica Ceca vanta nella propria bacheca il successo a Euro ’76 (allora si chiamava ancora Cecoslovacchia), quando sconfisse in finale la Germania Ovest. Per la Polonia invece è quasi una new entry. I polacchi infatti hanno raggiunto per la prima volta una fase finale dell’Europeo soltanto nell’edizione di 4 anni fa, quando si classificarono al primo posto nel proprio girone di qualificazione, arrivando addirittura davanti al Portogallo.

    POLONIA

    Robert Lewandowski © Dean/Getty Images

    CENERENTOLA – Paese ospitante insieme all’Ucraina di questi Campionati Europei 2012, la Polonia è da considerarsi la cenerentola del Gruppo A. Cenerentola però fino a un certo punto, perché tra le sue fila può contare su diversi big, a cominciare dal bomber Lewandowski. Al suo secondo anno in Germania con la maglia del Borussia Dortmund, Robert è stato uno dei protagonisti indiscussi della cavalcata trionfale della squadra di Jurgen Klopp in Bundesliga, chiudendo la stagione con 22 reti segnate in campionato. Lewandowski ha poi trascinato i suoi anche nel trionfo finale della Coppa di Germania, con 7 gol in 6 incontri, travolgendo il Bayern Monaco in finale con una tripletta. Il blocco del Borussia Dortmund è completato dal capitano polacco Jakub Blaszczykowski e dal terzino destro Lukasz Piszczek. Se si esclude il portiere dell’Arsenal Wojciech Szczesny, non vi sono altri elementi di spicco nella rosa guidata da Franciszek Smuda. La nota più dolente per il commissario tecnico polacco è il reparto centrale di difesa, che sembrerebbe non avere le qualità necessarie per affrontare un torneo continentale così impegnativo.

    GRECIA

    Grecia © DIETER NAGL/AFP/GettyImages

    ORGOGLIO – Una nazione allo sbando economicamente, ma capace di lottare fino alla fine per ottenere il riscatto con estremo coraggio, come dimostrato dall’Olympiakos nella finale di Eurolega contro il Cska. Otto anni fa era stato proprio l’undici di Rehhagel a dettare legge in Portogallo, conquistando una vittoria incredibile nella finale contro i padroni di casa. Passano gli anni, passano gli allenatori (destino vuole che ci sia un portoghese alla guida degli ellenici, Fernando Santos, in carica dall’estate del 2010), la mentalità però è rimasta quella di un tempo. Nei 23 di Santos non può passare inosservato Georgios Samaras, attaccante del Celtic e giocatore che vanta forse la maggiore esperienza in campo europeo. Attenzione anche all’esperto Gekas, attualmente in forza ai turchi del Samsunspor, che con la maglia della Nazionale riesce a tirare fuori quel qualcosa in più da renderlo uno dei migliori marcatori di sempre (21 gol, a otto lunghezze dal record di Nikos Anastopoulos). Vecchie e nuove conoscenze del calcio italiano popolano gli altri reparti dei greci. A centrocampo troviamo Sotiris Ninis, il gioiellino del Panathinaikos già acquistato dal Parma per la prossima stagione. I tifosi dell’Inter poi si ricorderanno anche Giorgos Karagounis, capitano della Nazionale e sfortunato ex nerazzurro. In difesa il ct Santos può contare sull’apporto del talentuoso centrale dello Schalke Kyriakos Papadopoulos (inseguito negli ultimi giorni anche dal Milan) e dell’ex rossonero Sokratis Papastathopoulos, che ora gioca con il Werder Brema. C’è un pezzo d’Italia anche in porta, dal momento che ritroviamo quell’Alexandros Tzorvas del Palermo, il cui posto da titolare è andato a farsi benedire dopo l’arrivo a gennaio dell’interista Viviano. Di certo i greci non partono con i favori del pronostico, come sempre d’altronde. Parte forse un gradino sotto Russia e Repubblica Ceca, sebbene sia azzardato considerare già fuori l’undici di Santos.

    RUSSIA

    Dick Advocaat, ct Russia © JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images

    SORPRESA – Quattro anni fa erano riusciti a salire sul gradino più basso del podio, insieme alla Nazionale turca. Anche quest’anno la squadra allenata dal ct olandese Dick Advocaat potrebbe sorprendere tutti e approdare alle primissime posizioni del torneo. L’intero movimento nazionale russo sembra in rapida ascesa, grazie alle ottime prestazioni in campo internazionale di società come lo Zenit di Luciano Spalletti, che in Champions è approdato agli ottavi di finale, persi poi contro i portoghesi del Benfica. Sono 7 i calciatori della squadra di San Pietroburgo che figurano nella lista dei 23 convocati, tra cui anche il figliol prodigo Arshavin, capitano della Nazionale. L’altro grande blocco è quello costituito dal Cska, che può contare la presenza di ben cinque atleti, tra cui la stella di centrocampo Dzagoev (classe ’90), uno dei migliori prospetti russi della storia recente, la cui valutazione è già superiore ai 15 milioni di euro. Il club di Mosca offre anche il portiere Akinfeev, altra stella su cui Advocaat potrà puntare per gli imminenti Europei. Fondamentale sarà anche l’apporto delle punte Kerzhakov e Pavlyuchenko (rispettivamente Zenit e Lokomotiv), che in termini di gol dovranno senz’altro far fare il salto di qualità alla propria Nazionale. Dando per scontato il passaggio ai quarti di finale come prima del girone, i russi dovranno affrontare la seconda del Gruppo B, ovvero una tra Olanda, Germania, Portogallo e Danimarca. Con una buona dose di fortuna la strada per le semifinali non dovrebbe essere poi così complicata.

    REPUBBLICA CECA 

    Repubblica Ceca © Scott Heavey

    ALL’ULTIMO RESPIRO – I cechi hanno acciuffato la strada di Kiev attraverso l’ultimo appello. Sono serviti i play-off infatti a Baros e compagni per ottenere il pass ad Euro 2012. La doppia sfida contro Montenegro non ha avuto storia, con i ragazzi di Bilek vittoriosi in entrambi i match. L’arma migliore della Repubblica Ceca è l’esperienza che calciatori come Baros, il capitano Rosicky, Sivok, lo stesso Petr Cech (campione d’Europa con la maglia del Chelsea) garantiscono a quantità industriale. Può sembrare retorico ricordarlo, ma un fattore come l’esperienza è forse uno degli elementi determinanti in tornei come questi, e siamo sicuri che Cech abbia istruito al meglio i propri compagni riguardo quest’ultimo aspetto. Tra gli elementi più interessanti della rosa a disposizione del ct Bilek segnaliamo il terzino sinistro Kladec (in forza al Leverkusen) e il giovane attaccante del Cska Mosca Tomas Necid. Interessante notare infine come il commissario tecnico ceco abbia attinto a piene mani dal serbatoio del Viktoria Plzen (6 giocatori convocati), vincitore l’anno scorso del titolo di campione nazionale e avversario in Champions League del Milan di Massimiliano Allegri.

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  • Italia 3 schiaffi dalla Russia, le cause della disfatta

    Italia 3 schiaffi dalla Russia, le cause della disfatta

    L’Italia va letteralmente in bambola nell’ultima amichevole prima degli Europei, facendosi travolgere dalla Russia per 3-0. Una sconfitta meritata per quanto si è visto in difesa, con gli azzurri incapaci di opporre una minima organizzazione alle incursioni degli avversari. Non è stato di certo un bel segnale quello lanciato ieri dalla Nazionale. Anche perché di fronte c’era sì una buona squadra, ma che fra una settimana si presenterà in ogni caso come outsider rispetto alle big presenti in Ucraina e Polonia. Per carità, il gioco a tratti si è visto, sopratutto ad inizio primo tempo e subito dopo il rientro dagli spogliatoi, segno tangibile del nuovo corso Prandelli, i cui due anni di gestione hanno consentito all’Italia di fare notevoli passi avanti sul piano della manovra corale. E prima di ieri la cura del commissario tecnico si era fatta sentire anche nel reparto di difesa, anche perché non subisci soltanto due gol durante la fase di qualificazione agli Europei e diventi la miglior difesa del lotto europeo a caso.

    I tre gol di ieri si possono leggere sotto due chiavi diverse. La prima vede salire sul banco degli imputati le individualità, e quindi Bonucci, Maggio e De Sanctis risultano colpevoli senza appello. La seconda invece affonda le radici nella natura tattica, se si pensa al centrocampo ricco di talento ma poco propenso a proteggere la difesa, perché il solo Pirlo onestamente non può reggere l’urto dell’attacco avversario, e se si decide di far salire sia De Rossi che Marchisio in avanti i problemi diventano più di uno. Non siamo ancora diventati il Barcellona, che può permettersi di tenere Busquets davanti la difesa. Almeno ieri infatti abbiamo dimostrato di non conoscere le distanze appropriate e, causa non secondaria, abbiamo tenuto il pallino del gioco troppo poco per dire che almeno sul piano del possesso palla domineremo gli avversari.

    mario balotelli | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Serve una chiara inversione di rotta da parte della Nazionale, se non si vuole uscire precocemente come due anni fa in Sudafrica durante la fase a gironi. E non dimentichiamo che a differenza del Mondiale, il gruppo attuale non è paragonabile a quello che avevamo accolto con i trionfalismi del caso un paio d’anni fa. C’è la Spagna d’accordo, ma non c’è solo la Roja a fare paura. Contro l’Irlanda non sarà semplice, vuoi perché sulla panchina dei ragazzi di Dublino c’è Giovanni Trapattoni che ci conosce come e forse di più delle nostre stesse tasche, e poi perché la Nazionale irlandese corre, particolare questo forse vuoto di importanza ma che può incidere sull’andamento di un match, considerando la figura che abbiamo fatto ieri contro la Russia, che fa della corsa una delle sue qualità migliori.

    La cabala a volte centra poco, è persino dannosa. Siamo d’accordo tutti che completare il proverbio non c’è due senza tre possa portare bene alla nostra Nazionale, e siamo ugualmente d’accordo nell’accogliere lo scandalo calcioscommesse sotto i migliori auspici, perché quello che successe nel 2006 è fin troppo impresso nella memoria per essercelo dimenticato. Arriviamo da due ko contro Uruguay e Usa, e ora il filotto può dirsi completo. Allora c’era Calciopoli che imperversava su tutto il territorio nazionale, oggi la situazione è pressoché la stessa, se non peggiore, sia per la recidiva che per la credibilità dei calciatori stessi. Anzi, a pensarci bene la situazione non è proprio identica a quella di 6 anni fa, se vogliamo addentrarci in discorsi puramente psicologici. Sei anni fa la pressione era sì notevole, però i media allora stavano massacrando non i calciatori ma i dirigenti delle società. E questo è un aspetto da non sottovalutare, perché ora gli avvisi di garanzia arrivano direttamente dentro Coverciano, i famigerati dossieraggi giungono anche a chi, come Gigi Buffon, viene considerato da tutti l’emblema dell’onestà calcistica (a proposito, particolarmente da apprezzare i cori rivolti al capitano azzurro nel prepartita di ieri). Se la reazione allo scandalo dovesse essere questa anche nelle prossime partite, allora le previsioni non possono che essere leggermente negative, e quel leggermente è quanto di più eufemistico si possa leggere in questo articolo.

    E se vogliamo sempre fare un paragone a 6 anni fa, la squadra non è più la stessa di quella che aveva in mano Lippi, caratterialmente parlando. Questa Nazionale può far leva su due calciatori carismatici, Buffon e Pirlo, e dovranno essere proprio loro a guidare il gruppo verso quella fame e determinazione che aveva fatto del gruppo di Lippi un’armata invincibile. In Germania eravamo forse meno tecnici di oggi, però calciatori come Cannavaro e Gattuso regalavano quantità industriali di forza mentale che oggi i vari Montolivo, Balotelli, Marchisio, lo stesso De Rossi, non sembrano poter dare al gruppo, che oggi più di allora ne ha un bisogno disperato. E di nuovo, puntuale come tutti gli anni, si ripresenta il dilemma più vecchio del mondo. Il bene o il male, i giovani o i vecchi. E voi, cosa ne pensate?

    ITALIA-RUSSIA 0-3 HIGHLIGHTS
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  • Calcioscommesse, Prandelli: “Se necessario rinunciamo agli Europei”

    Calcioscommesse, Prandelli: “Se necessario rinunciamo agli Europei”

    C’è grande tensione intorno all’ambiente della nazionale italiana, cosa che non giova nè a chi deve rappresentare il nostro paese nè a chi devo sostenerlo. Proprio oggi il commissario tecnico dell’Italia ha lanciato una provocazione ai microfoni di Rai Sport: “Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei non sarebbe un problema”. Questo il commento di Prandelli all’indomani dell’ultimo polverone relativo al calcioscommesse che si è abbattuto in casa Italia: Gigi Buffon raggiunto da un’informativa della Guardia di Finanza di Torino in merito ad alcuni suoi movimenti bancari sospetti. Sembra strano a ragion del vero che il giorno dopo lo sfogo del portiere della nazionale  venga tirato fuori un qualcosa per destabilizzare l’ambiente azzurro impegnato oggi nell’unico test (Italia-Russia stasera ore 20:45) prima di Euro 2012 che inizierà per i colori italiani domenica 10 giugno.

    Cesare Prandelli © Dino Panato/Getty Images

    Oltre alle polemiche su Buffon, da giorni tiene banco la disquisizione sull’allontanamento di Criscito quando un altro giocatore indagato (Leonardo Bonucci indagato dal 3 maggio) partirà comunque per Euro 2012 solo perchè non è stato raggiunto dall’avviso. Ha parlato di questo il procuratore del giocatore dello Zenit Andrea D’Amico il quale ha dichiarato che non si capisce perchè anche Criscito non possa giocare l’Europeo visto che un avviso di garanzia fino a prova contraria non rappresenta un reato.

    Non bastasse ciò a render il quadro italiano molto deficitario dobbiamo aggiungere che oramai si parla più di procure, carte bollate, indagati e via dicendo piuttosto che di calcio giocato. Allora concentriamoci sull’impegno di stasera che vedrà la nazionale italiana giocare a Zurigo contro la Russia. Cesare Prandelli ha annunciato ieri dopo l’ultimo allenamento a Coverciano l’undici iniziale che opporrà resistenza ai russi. Il ct italiano preferisce non rischiare Giorgio Chiellini nell’amichevole di stasera in modo tale da averlo pronto per il primo impegno europeo. In porta Buffon, difesa con Balzaretti e Maggio terzini e Bonucci-Barzagli centrali. A centrocampo spazio a Pirlo, Marchisio, De Rossi e Montolivo mentre in avanti giocheranno Cassano e Balotelli, quest’ultimo alle prese ieri con dei problemi ai denti fortunatamente risolti subito.

  • Convocati Italia, ecco perchè Bonucci si e Criscito no

    Convocati Italia, ecco perchè Bonucci si e Criscito no

    Leonardo Bonucci è tra i convocati Italia di Prandelli e pronto a partire per gli Europei di Polonia ed Ucraina, Mimmo Criscito invece è tornato a casa. In molti si sono chiesti il perché di questa disparità di trattamento tra il giocatore juventino e quello dello Zenit San Pietroburgo, escluso ieri dal tecnico della Nazionale Cesare Prandelli dopo l’avviso di garanzia della Procura di Cremona giunto direttamente a Coverciano intorno alle sei e trenta di ieri mattina. Il motivo è presto detto: all’esterno di difesa, come detto, è stato notificato l’avviso di garanzia e dunque si ha certezza di un’indagine che lo riguarda, mentre quelle uscite su Bonucci sono ancora delle indiscrezioni e nei suoi confronti, probabilmente, l’avviso di garanzia potrebbe scattare in un secondo momento, anche perché il Pm è ancora alle prese con le indagini preliminari dell’inchiesta.

    Sta dunque qui la motivazione della disparità di trattamento tra i due. Al momento dunque Bonucci non è ufficialmente indagato, tanto che Prandelli lo ha incluso nei 23 che faranno parte della spedizione di Polonia e Ucraina, ritenendo allo stesso tempo che l’ex giocatore del Bari abbia quella tranquillità che invece mancava a Criscito, colpito direttamente e in maniera certa nella vicenda. E’ probabile anche che i vertici della Figc non abbiano voluto rischiare nulla, poiché presentarsi con un giocatore ufficialmente indagato ad una competizione come l’Europeo di certo non avrebbe dato una bella immagina alla Nazionale azzurra, specie viste le pesanti accuse rivolte a Criscito, ovvero associazione per delinquere finalizzata alla truffa sportiva. Per quanto riguarda Bonucci invece è stato proprio il ct Prandelli a smorzare ogni polemica sul nascere ieri.

    Leonardo Bonucci © Maurizio Lagana/Getty images

    «A noi non risulta assolutamente nulla di quelle cose che stanno uscendo sui siti, siamo assolutamente tranquilli. Trenta secondi fa ho parlato con lui, ha fatto la sua deposizione e non possiamo parlare dei se e dei ma» ha dichiarato. E il difensore della Juventus su Facebook ha commentato così. «In partenza per Parma con un pò di tristezza per quello che è accaduto stamani, ma purtroppo si deve guardare avanti. Consci che la verità verrà a galla e chi non ha colpe ne uscirà più forte di prima». Al momento dunque Bonucci resta con il gruppo. In caso di ulteriori sviluppi nelle prossime ore, non sarebbe da escludere una sostituzione in extremis con Ranocchia.

    Euro 2012 I convocati Italia di Prandelli
    Tutte gli aggiornamenti sul calcioscommesse

  • Italia convocati Euro 2012. Fuori Verratti

    Italia convocati Euro 2012. Fuori Verratti

    Grande caos a Coverciano. La sveglia stamani l’hanno suonata in anticipo gli agenti della squadra mobile di Firenze accorsi intorno alle 6:25 a Coverciano per consegnare un avviso di garanzia emesso dalla procura di Cremona nei confronti del giocatore della nazionale Domenico Criscito. L’ex difensore genoano infatti risulta indagato in merito al filone calcioscommesse che sta tormentando il calcio italiano e che ha visto stamattina gli arresti di Stefano Mauri, Omar Milanetto, Cristian Bertani e altri 19 tesserati. I più attenti sperano che questo scandalo scoppiato alla vigilia di una manifestazione come Euro 2012 segua la falsariga di quello che avvenne nell’estate 2006 quando con il processo Calciopoli a tener compagnia il popolo calcistico italiano, i ragazzi della nazionale si laurearono campioni del mondo in Germania. L’Italia di Cesare Prandelli farà il suo esordio ad Euro 2012 nella partita contro la Spagna campione uscente in programma domenica 10 giugno ore 18.

    Domenico Criscito non farà parte della spedizione azzurra ad Euro 2012. Parola di Demetrio Albertini, vice presidente della Federcalcio, che ha parlato in merito alla vicenda calcio scommesse che ha devastato l’ambiente azzurro quest’oggi: “Dobbiamo ricostruire i fatti e stare vicino al nostro giocatore Criscito. Provo il dispiacere per tutti gli amanti di questo sport per quanto successo, con gli arresti dei giocatori. Fino a prova contraria stiamo parlando di persone innocenti, anche se possono esserci sospetti come ha detto Di Martino”. L’ex calciatore ha poi confermato che Criscito non giocherà Euro 2012: “Mimmo non sarà della spedizione azzurra. Adesso deve pensare a mettersi nelle condizioni e più serene possibili un giiocatore, lui ha tanta fretta di concludere, è questo il suo obiettivo principale”

    Cesare Prandelli © Claudio Villa/Getty Images

    Pochi minuti fa è stata diramata la lista provvisoria di Italia convocati Euro 2012 di Cesare Prandelli per l’amichevole con il Lussemburgo in programma domani sera a Parma. Di questi 25 solo 23 andranno ad Euro 2012 e l’elenco ufficiale dei 23 azzurri verrà ufficializzato dalla Figc entro le ore 12 di domani. Cesare Prandelli ha effettuato oggi la prima scrematura del gruppo azzurro e rispetto ai 32 pre convocati sono stati tagliati 7 giocatori: Emiliano Viviano, Davide Astori, Salvatore Bocchetti, Domenico Criscito, Luca Cigarini, Ezequiel Schelotto e Marco Verratti. A questi si aggiungeranno con molta probabilità sia Andrea Ranocchia che Emanuele Giaccherini, ovvero i maggiori indiziati ad essere i due ultimi tagliati domani dalla lista dei 23 selezionati per la fase finale degli Europei in Polonia e Ucraina. Confermati i sei giocatori che andranno a comporre il pacchetto offensivo azzurro (Destro, Cassano, Balotelli, Di Natale, Borini e Giovinco) in Polonia e Ucraina.

    Ecco la lista provvisoria dei 25 Italia convocati Euro 2012 da Cesare Prandelli:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris Saint-Germain).

    Difensori: Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Christian Maggio (Napoli), Angelo Ogbonna (Torino), Andrea Ranocchia (Inter)

    Centrocampisti:Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Diamanti (Bologna), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris Saint-Germain), Antonio Nocerino (Milan), Andrea Pirlo (Juventus)

    Attaccanti: Mario Balotelli (Manchester City), Fabio Borini (Roma), Antonio Cassano (Milan), Mattia Destro (Siena), Antonio Di Natale (Udinese), Sebastian Giovinco (Parma)

  • Criscito le immagini lo incastrano, Prandelli lo esclude

    Criscito le immagini lo incastrano, Prandelli lo esclude

    E’ probabilmente il giorno più brutto della sua carriera. Lo ricorderà a lungo questo 28 maggio Mimmo Criscito , che stamani all’alba, nel ritiro della Nazionale a Coverciano, ha ricevuto la visita della Polizia, arrivata per notificargli un avviso di garanzia della Procura di Cremona riguardo alla vicende delle scommesse che sta travolgendo il mondo del calcio. Lo hanno svegliato all’improvviso e sino alle 9:15 è rimasto a colloquio con gli agenti.  Un colpo durissimo per il giocatore dello Zenit San Pietroburgo, punto fermo della Nazionale di Cesare Prandelli il quale, dopo un confronto con la Figc, ha invece deciso di escludere l’ex giocatore del Genoa dalla lista dei ventitre che si giocheranno il titolo europeo in Polonia e Ucraina nel mese di giugno.

    Una scelta, quella del commissario tecnico, legata più che altro al fatto di voler garantire massa tranquillità ad un gruppo che stamani si allenato al completo eccezion fatta proprio per Criscito, il quale è rimasto in camera al fine di evitare un evidente imbarazzo. “Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto“. Vuole chiarire subito la propria posizione l’esterno di difesa che di colpo si è trovato catapultato in una sorta di vortice inimmaginabile. I fatti risalgono a due stagioni fa, quando Criscito militava ancora nel Genoa.

    A coinvolgere nel calcioscommesse Criscito alcuni scatti della Polizia che lo ritraggono, il 10 maggio del 2011 ovvero pochi giorni prima della partita contro la Lazio, insieme a Giuseppe Sculli e ad altri soggetti fuori dal ristorante genovese “Osteria del Coccio”. Davanti alle serrande abbassate del locale insieme ai due calciatori e ai proprietari della stessa attività, ovvero Luca e Stefano Pollicino, ci sono anche il pregiudicato bosniaco Safet Altic, attualmente in carcere e seguito già allora dalla Polizia, Massimo Leopizzi, esponente di spicco della tifoseria genoana, Fabrizio Fileni, anch’esso supporter dei rossoblu e Kujtim Qoshi, soggetto albanese legato al già citato Altic, il quale all’epoca viveva a Genova e secondo quanto riferito dalla Polizia aveva dei contatti con alcuni giocatori genoani.

    In quell’occasione, secondo quanto affermato dalla stessa Polizia, gli otto stavano parlando della sfida tra Genoa e Lazio che si sarebbe tenuta di lì a qualche giorno. Intanto sulla questione è intervenuto anche l’agente di Mimmo Criscito, ovvero Andrea D’Amico, il quale a Tgcom24 ha affermato l’assoluta estraneità del proprio assistito ai fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Cremona. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda – ha dichiarato D’Amico –. Mimmo auspica di essere sentito al più presto perché è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui. I legali – conclude il procuratore del giocatore – stanno lavorando affinché la magistratura possa ascoltarlo al più presto perché, non dimentichiamoci, che il nostro è un sistema garantista e sarebbe veramente un peccato se dovesse rinunciare agli Europei e poi magari, fra quindici venti giorni, tutto si risolvesse in una bolla di sapone. Il nostro auspicio e’ che possa essere chiarito tutto velocemente“.

    Calcioscommesse Criscito a colloquio con “gli zingari”

    Tutto gli aggiornamenti sul calcioscommesse

  • Spagna Euro 2012, Del Bosque boccia Thiago Alcantara

    Spagna Euro 2012, Del Bosque boccia Thiago Alcantara

    E’ Vincente Del Bosque il primo commissario tecnico a render ufficiali i convocati per l’oramai imminente Europeo 2012 in programma dall’8 al 19 giugno in Polonia e Ucraina. La Spagna, inserita nel girone C insieme all’Italia, è la nazione detentrice dell’Europeo ma pur avendo sempre i favori dei pronostici non sembra adesso il dream team che conquistò il Mondiale in Sudafrica nel 2010 per via di un cambio generazionale che tarda ad arrivare. Nei 23 convocati della Spagna Euro 2012 ci sono tante conferme ma anche qualche clamorosa sorpresa come l’assenza di Soldado, Muniain e Thiago Alcantara considerati non pronti dal punto di vista fisico e mentale per dar il loro apporto alla causa delle furie Rosse.

    Assenti gli infortunati David Villa e capitan Puyol Vincente Del Bosque si è affidato ancora una volta allo zoccolo duro di Barcellona e Real Madrid per tentare il grande slam conquistando anche Euro 2012.

    Vincente Del Bosque annunia i 23 Spagna Euro 2012 | ©ALEXANDER KLEIN/AFP/GettyImages
    Sono sette i giocatori catalani in organico con maggior concentrazione ovviamente a centrocampo con il trio Xavi, Fabregas e Iniesta chiamati ad illuminare il gioco grazie all’enorme tasso tecnico di cui dispongono, cinque invece i madrileni a cui Del Bosque si affiderà sopratutto nel reparto arretrato condotto da capitan Casillas tra i pali e Sergio Ramos al centro della difesa.

    In attacco i due maggiori club di Spagna non hanno molto da dare alle Furie Rosse con Pedro che conquista un posto al fotofinish ma che almeno in avvio non dovrebbe esser considerato una prima scelta. Il peso del reparto avanzato poggerà dunque su Fernando Torres dal quale tutta la Spagna si aspetta un ritorno ai massimi livelli e su Fernando Llorente autore di un ottima stagione con la maglia dell’Athletic Bilbao.

    Spagna Euro 2012 i 23 convocati da Del Bosque
    Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), Victor Valdes (Barcellona), Pepe Reina (Liverpool).
    Difensori: Alvaro Arbeloa (Real Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid), Gerard Piqué‚ (Barcellona), Jordi Alba (Valencia), Raul Albiol (Real Madrid), Javi Martinez (Athletic Bilbao), Juanfran (Atletico Madrid).
    Centrocampisti: Xavi (Barcellona), Xabi Alonso (Real Madrid), Sergio Busquets (Barcellona), Andres Iniesta (Barcellona), Cesc Fabregas (Barcellona), Santi Cazorla (Malaga).
    Attaccanti: Fernando Torres (Chelsea), Fernando Llorente (Athletic Bilbao), Alvaro Negredo (Siviglia), Jesus Navas (Siviglia), Pedro (Barcellona), David Silva (Manchester City), Juan Mata (Chelsea).

    EURO 2012 CALENDARIO, GIRONI E PROGRAMMA

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.