Tag: euro 2012

  • Napolitano abbraccia Buffon, orgoglioso degli Azzurri

    Napolitano abbraccia Buffon, orgoglioso degli Azzurri

    La gara di ieri contro la Spagna, oltre al positivo risultato del campo ed al bell’approccio degli Azzurri al match d’esordio Europeo, ha mostrato altri temi interessanti, anche fuori dal rettangolo di gioco, restituendo al nostro calcio quella dimensione di cuore e passione che, a causa dei troppi scandali, spesso finisce in secondo piano.

    Nonostante tutti i veleni della vigilia e le problematiche connesse, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non è voluto mancare all’esordio azzurro, sedendo in tribuna d’onore allo stadio di Danzica, al fianco della moglie Clio e del presidente Uefa Michel Platini, ed a poca distanza dalla coppia reale spagnola, costituita dal principe delle Asturie Felipe e dalla consorte Letizia.

    Il presidente Napolitano, dunque, ha deciso di mostrare la sua vicinanza ed il suo supporto agli Azzurri, in un momento tanto delicato e decisivo, emulando quella che – nel fatidico 1982 (dopo il primo scandalo scommessopoli, ndr) – fu la “storica” decisione del presidente Pertini, premiato, poi, dalla conquista del Mondiale spagnolo dalla nazionale di Bearzot.

    Giorgio Napolitano in veste di presidente-tifoso ha spiegato alla moglie Clio chi fosse l’uomo seduto al suo fianco, (riferendosi a Michel Platini, ndr), ha seguito attentamente la gara, esultando al gol del vantaggio di Totò Di Natale ed assistendo, quattro minuti dopo, al pareggio spagnolo firmato da Fabregas, con un simpatico scambio di battute con il principe spagnolo a proposito del buon risultato che stava maturando per entrambe le squadre e della possibilità di “firmare per il pareggio”.

    Al termine della gara, ancor prima che gli Azzurri facessero la doccia, il presidente ha voluto salutare personalmente la Nazionale, scendendo personalmente nello spogliatoio per complimentarsi dell’ottima prestazione: i calciatori sono rimasti piacevolmente sorpresi da tanto affetto e partecipazione, ancor di più, dopo il lungo e sentito abbraccio del presidente Napolitano al capitano Gigi Buffon. Anche in tal caso, curioso siparietto con il presidente che rivela al portiere quanto era accaduto in tribuna d’onore con il principe Felipe, raccomandandosi con una battuta di “non rivelare a nessuno che abbiamo firmato per il pari”, ottenendo la pronta risposta ironica di Gigi: “eh no, altrimenti ci mettono dentro”.

    Il presidente Giorgio Napolitano | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Battute a parte, l’aspetto più bello del post-gara è stata proprio l’intensità emozionale ed il coinvolgimento del Capo dello Stato, che ha dismesso i panni istituzionali per mostrarsi nel ruolo di appassionato,  complimentandosi con tutti – “Bravi siete stati bravi, è stata una grande soddisfazione, abbiamo visto una bellissima partita” – ricevendo la risposta entusiasta dei calciatori, che hanno apprezzato particolarmente il gesto ed il coinvolgimento del presidente, con capitan Buffon che ha deciso di donargli la sua maglia da gara, con il numero uno naturalmente.

    Un bel regalo e tanti sorrisi, che testimoniano la ritrovata serenità del  gruppo di Prandelli, confermata proprio dalle parole del suo uomo di maggiore esperienza, soddisfatto di aver visto in campo “l’Italia che sognavo, è stato bello vedere i miei compagni sacrificarsi e giocare alla pari con la Spagna”.

    Il cammino è appena iniziato, con il passo giusto, ma solo con l’unione di forze ed intenti il gruppo Azzurro può cementarsi ancora di più, raccogliendo gli stimoli esterni e tramutandoli in maggiori motivazioni e voglia di far bene, elementi sempre preziosi in una competizione tanto importante quanto breve e intensa come gli Europei.

    Il sostegno del Presidente, la figura più importante della nostra Nazione, in tal senso, è un tassello importante per riportare loro la vicinanza di una Nazione delusa e ferita, ma pronta ad appassionarsi ed innamorarsi nuovamente allo sport che da sempre ama di più, sognando nuove notti magiche.

  • Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Si conclude oggi l’esordio di ogni girone: le squadre a scendere in campo oggi alle ore 18.00 saranno Francia e Inghilterra. Le due rivali di sempre sono infatti finite nello stesso girone assieme all’Ucraina di Sheva e la Svezia di Ibra. Le squadre di Laurent Blanc e Roy Hodgson si affronteranno a Donetsk e, ad arbitrale l’incontro tra le due, sarà l’italiano Nicola Rizzoli.

    Nella fase di qualificazione la Francia ha conquistato sei vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, totalizzando ventun punti alla fine dei match. L’unica sconfitta è arrivata nel primo incontro della fase di qualificazione dove, nella partita contro la Bielorussia, i francesi si sono arresi al goal di Kislyak. I tre pareggi sono invece arrivati nei match con la Bosnia, con la Romania e con la Bielorussia.

    Percorso senza sconfitte invece per l’Inghilterra che, inserita nel Gruppo G assieme a Montenegro, Svizzera, Galles e Bulgaria, ha conquistato cinque vittorie e tre pareggi totalizzando diciotto punti sui ventiquattro in palio. I tre pareggi sono stati ottenuti dagli inglesi contro la Svizzera e due volte contro il Montenegro, squadra che si è classificata al secondo posto nel girone.

    Allenamento Francia © Scott Heavey / Getty images

    Per i britannici oggi non ci sarà Rooney, squalificato per due partite proprio per il cartellino rosso ottenuto nel match pareggiato contro il Montenegro, e soprattutto non ci saranno Cahill, Lampard e Barry, tutti infortunati. Grande cambiamento anche in panchina dove è arrivato da 40 giorni alla guida della squadra Roy Hodgson, ex conoscenza neroazzurra, arrivato al posto dell’italianissimo Capello. Dall’altra parte anche per i francesi probabili assenti per infortunio Yann M’Vila e Blaise Matuidi; sicuramente questa Francia non sarà la favorita in un girone ostico come questo dove saranno molto inside anche le partite con Svezia e Ucraina. Da quindici anni a questa parte ad avere la meglio è sempre stata la Francia che ha vinto quattro dei cinque match disputati da allora; anche la partita di oggi vede Blanc e i suoi partire in vantaggio, ma solo nelle scommesse.

    Nonostante sia avanti nelle scommesse, anche la Francia presenterà le sue pecche: in difesa Rami non ha alcuna esperienza in campionati europei o mondiali e Mexes è ben ricordato per la brutta stagione al Milan e soprattutto è stato criticato per essere ingrassato da quando gioca con i rossoneri. Ad approfittare di questi piccoli difetti dovranno essere Carroll, Young e Diarra. Per quanto riguarda invece il centrocampo qui a giocarsela saranno Malouda e Gerrard, i due migliori nel proprio ruolo che sapranno dirigere la propria squadra in maniera perfetta.

    Come gli inglesi anche noi abbiamo i nostri problemi – spiega il ct francese Blancma devo dire che sono sicuro che i leoni siano pronti a dare il meglio contro di noi. Vogliono sempre vincere, figurati se non vogliono vincere soprattutto contro i francesi. Dobbiamo dimenticare tutto il recente passato che ci vede nettamente vincitori. Ho visto due amichevoli e li hanno giocato bene, se oggi giocano così per noi non sarà una passeggiata; dobbiamo inoltre stare attenti perché Steven Gerrard è un ottimo giocatore“.

    Ho trascorso tre settimane belle e soprattutto intense – spiega il nuovo ct dell’Inghilterra Hodgsonmi sono sentito accettato dal gruppo e i giocatori mi hanno reso facile il lavoro.Non penso si possa accusare l’Inghilterra di non essere una grande nazionale anche se non aver vinto nulla dal 1966 ad oggi è qualcosa che abbiamo sempre ben presente, non c’è bisogno che me lo ricordiate. Ma cominciamo questo torneo come una delle 16 squadre che può vincerlo“.

    La probabile formazione della Francia sarà un 4-2-3-1 con Lloris; Debuchy, Koscielny, Mexes, Evra; Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema. Mentre gli inglesi scenderanno in campo con un 4-2-3-1 con Hart; Jones, Terry, Lescott, Cole; Gerrard, Parker; Walcott, Milner, Young; Carroll.

    SPECIALE EURO 2012

  • Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Nel girone C degli Europei 2012, dopo il pareggio per 1 a 1 tra Italia e Spagna maturato nel pomeriggio, Irlanda-Croazia, gara delle 20.45, si preannunciava come un’occasione importante al fine di conquistare punti preziosi nell’impegno, sulla carta, più abbordabile rispetto alle prossime contro gli Azzurri e le Furie Rosse.

    Teatro del match è lo stadio di Poznan, dove il 73 enne Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino compie il suo esordio in questo Europeo alla guida dell’Irlanda, che si è affacciata alla fase finale della competizione continentale per la seconda volta, dopo il debutto nel lontano 1988. Di fronte, la Croazia di mister Bilic, di maggiore esperienza in tal senso, alla luce delle sue precedenti tre presenze europee.

    Per le due formazioni outsider del girone C, dunque, il match d’esordio assume una connotazione realmente importante, un’occasione unica per incamerare punti preziosi nell’economia di un girone tanto complesso: si sono, pertanto, approcciate alla gara con uno schieramento speculare, il classico 4-4-2 tanto caro al Trap.

    Gli equilibri della gara, però, si rompono appena dopo 4 minuti dal fischio d’inizio, con il gol che porta in vantaggio la Croazia firmato di testa da Mandzukic, attaccante del Wolfsburg, raccogliendo un cross di Srna impennatosi al centro dell’area di rigore dopo una deviazione della difesa irlandese: 1 a 0 per la Croazia.

    La gara inizia, così, con il giusto piglio per i croati, che provano a spingere nei minuti iniziali, per sfruttare l’effetto sorpresa: l’Irlanda del Trap, però, riesce a ricompattarsi e, nonostante la pioggia copiosa che cade sul campo da gioco, al 19′ trova il gol del pareggio: punizione pennellata da Mc Geady, errore della difesa croata con Corluka che si lascia sfuggire St Ledger, libero di deviare in rete e di realizzare l’ 1 a 1 che riporta la gara in equilibrio.

    Un minuto dopo, però, è già in agguato la Croazia, con Jelavic libero in area fermato da un provvidenziale intervento difensivo di Dunne; al 36′ grande giocata di Jelavic che regala un assist-sombrero per Perisic, che sfodera un bel destro al volo impensierendo il portiere irlandese. Al 44′ la giornata di grande ispirazione di Jelavic si concretizza con il gol del 2 a 1 per la Croazia, realizzato da vero rapinatore d’area, approfittando di un errore difensivo di Ward, e superando in pallonetto il portiere Given impreciso.

    Dopo l’intervallo, le due formazioni rientrano con gli stessi uomini sul terreno di gioco, anche se probabilmente l’Irlanda del Trap avrebbe avuto bisogno di qualche correttivo per “registrare” meglio alcuni meccanismi che, nella prima frazione, erano apparsi poco oliati: dopo soli tre minuti dall’inizio della ripresa la Croazia mostra un’azione da manuale, con iniziativa sulla fascia sinistra di Perisic che crossa per Mandzukic, che firma di testa la sua personale doppietta ed il gol del 3 a 1: nell’azione del gol la palla colpisce prima il palo e, poi, il portiere Given prima di terminare in rete ma il gol è, comunque, da attribuire al calciatore croato perchè, anche senza il rimbalzo su Given sarebbe entrata in gol.

    Giovanni Trapattoni | © DANIEL MIHAILESCU/AFP/GettyImages

    Dopo il terzo gol subito, l’Irlanda esce definitivamente di scena, rischiando di incassare anche un passivo più pesante, soprattutto quando, al minuto 77, Rakitic sfiora il secondo palo d’interno destro: i minuti finali vengono, così, contraddistinti dalla Croazia che amministra il rassicurante vantaggio e la squadra del Trap che si mostra ancora più confusa e incapace di alcun tipo di reazione.

    La gara termina, così, con la vittoria della Croazia con il definitivo punteggio di 3 a 1, che le regala i tre punti ed il primo posto nel girone C, davanti ad Italia e Spagna a quota uno; fanalino di coda, l’Eire a zero punti, con la necessità di analizzare al più presto le criticità di tale prestazione all’insegna di un preoccupante appannamento e di una carenza di idee di gioco: il prossimo impegno del Trap (che perde l’imbattibilità dopo 14 gare) sarà ancora più ostico contro la Spagna, mentre la Croazia – apparsa realmente in gran forma – sarà la prossima avversaria degli Azzurri di Prandelli, giovedì prossimo: una partita che si preannuncia per nulla semplice.

    Pagelle Irlanda – Croazia:

    Irlanda: Given 4.5 Uno dei peggiori dei suoi, molto lontano dai suoi standard del passato, non riesce a dare sicurezza alla sua retroguardia ed, anzi, entra goffamente nell’azione del terzo gol firmato dalla Croazia.

    Croazia: Mandzukic 7.5 Autore di una doppietta, sempre in agguato: una spina nel fianco per la traballante difesa irlandese, grande lottatore

    Jelavic 7 Giocate di pregiata fattura, un gol e assist: ottimo esordio per uno degli uomini più attenzionati di questo Europeo, di cui si candida a divenire “rivelazione”

    Rakitic 6.5 Bella prova, fatta di buone iniziative e suggerimenti preziosi: sfiora il gol del potenziale 4 a 1 con un bel tiro a giro.

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO IRLANDA-CROAZIA 1-3

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  • Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Si chiude con un pareggio il primo match per l’Italia che, nell’incontro con la Spagna, va in vantaggio con Di Natale per poi venire raggiunti pochi secondi dopo dagli spagnoli che vanno a segno grazie all’ottimo gioco tra David Silva e Fabregas. Ottima comunque la prova degli azzurri che dimostrano grinta, determinazione e volontà contro la squadra più quotata alla vittoria finale.

    L’Italia scende in campo con  Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini, Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio, Giaccherini, Balotelli e Cassano, mentre la Spagna schiera Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos, Piqué, Jordi Alba, Busquets, Xabi Alonso, Xavi, Fabregas, Iniesta e Silva.

    Palla della Spagna che apre questo match preparato da entrambe le squadre quasi come una partita a scacchi. Intanto De Rossi si fa trovare pronto in difesa nel suo nuovo ruolo, facendo partire gli applausi dei numerosi tifosi azzurri accorsi a Danzica per sostenere i propri beniamini. La prima punizione per l’Italia arriva al 5’ ma Pirlo viene fermato dalla difesa spagnola, la quale ferma anche lo schema da calcio d’angolo poco dopo.

    Il primo brivido azzurro arriva al 22’ con Cassano che mette la palla al centro ma Balotelli non arriva in tempo per toccare il pallone e metterla dentro. Lo stesso Cassano al 32’ viene graziato dall’arbitro dopo un brutto intervento su Casillas il quale chiede il cartellino giallo all’attaccante rossonero. Troppo nervoso anche Balotelli che entra con il piede a martello sul piede del difensore spagnolo guadagnandosi così l’ammonizione. Il primo tempo si chiude con l’ottimo intervento di Casillas che su colpo di testa di Thiago Motta si fa trovare prontissimo nonostante il gran colpo dell’azzurro.

    Nella ripresa la Spagna cerca di andare a segno nei minuti iniziali ma Buffon chiude ottimamente la porta e in un secondo momento la fortuna sta dalla parte degli azzurri quanto al 6’ Iniesta dalla vicinanza sfiora il palo. Arriva quindi la risposta dell’Italia che, con un grande gioco di Balotelli arriva davanti all’area da solo ma si fa recuperare da Ramos perdendo la palla; Prandelli decide quindi di giocare il primo cambio inserendo al 55′ Di Natale al posto di super Mario.

    Di Natale © Shaun Botterill/Getty Images

    Cambio azzeccatissmo per l’Italia: al 61′ su un magnifico passaggio filtrante di Pirlo, Di Natale supera Casillas insaccando la rete e mettendo a segno il proprio undicesimo goal in azzurro. Neanche il tempo di esultare per l’Italia e la Spagna si inserisce con Fabregas al centro della difesa italiana, grazie all’ottimo passaggio di David Silva, superando Buffon e andando a pareggiare al 64’.

    Prandelli e Del Bosque decidono quindi di eseguire un altro cambio dentro Navas e fuori Silva per la Spagna e fuori Cassano e dentro Giovinco per l’Italia. Arriva il momento di entrare anche per Fernando Torres: fuori l’autore della rete spagnola Fabregas e dentro el nino. Quest’ultimo però si rivela un flop: prima da solo contro Buffon viene scartato da quest’ultimo che si improvvisa difensore mettendo in fallo laterale la palla, poi si guadagna addirittura un cartellino giallo per gomitata in faccia a De Rossi e subito dopo l’attaccante sbaglia anche il pallonetto da fuori area con Buffon fuori dalla porta. Nei minuti finali le due squadre tentano il tutto e per tutto con vari tiri da entrambe le parti ma il risultato non cambia. Buona prova dunque per l’Italia che fino a ieri veniva decisamente vista come sconfitta sicura della gara.

    PAGELLE:
    Spagna: Casillas 7.5, Arbeloa 6, Piquè 6.5, Sergio Ramos 6, Jordi Alba 6, Xavi 6.5, Busquets 6, Xabi Alonso 6, David Silva 6 (19′ st Jesus Navas), Fabregas 7 (28′ st Torres 4), Iniesta 7.
    Italia: Buffon 7, Bonucci 6.5, De Rossi 7.5, Chiellini 6.5, Maggio 6, Marchisio 6.5, Pirlo 6.5, Thiago Motta 5.5 (43′ st Nocerino), Giaccherini 6, Balotelli 5.5 (Di Natale 7), Cassano 6.5 (Giovinco). All. Prandelli 7.5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-ITALIA 1-1

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  • Irlanda – Croazia, una lotta per il primato

    Irlanda – Croazia, una lotta per il primato

    Giornata di esordi italiani ad Euro 2012, oltre agli azzurri di Prandelli anche un vecchio guru del calcio di casa nostra disputerà la sua prima gara nella competizione continentale, stiamo ovviamente parlando di Giovanni Trapattoni, che alla guida dell’Irlanda affronterà alle 20.45 la Croazia.

    La vigilia di “Mister Calcio” come l’ha definito Bilic, allenatore della Croazia, riferendosi al nostro Trap, non è stata delle più serene, le critiche per alcune scelte tecniche non sono state digerite dall’ex allenatore di Inter e Juve, che in conferenza stampa ha regalato come al solito dell’ottimo materiale per tutte le tv del globo calcistico. Il modulo che adotterà sarà sicuramente un 4-4-2 molto coperto, con Given tra i pali, che si temeva dovesse saltare la gara per infortunio,  che avrà davanti una difesa a quattro in linea, composta dall’ex United O’Shea e Ward sugli esterni, St.Ledger e Dunne in mezzo. Centrocampo con le due ali pure ed intercambiabili l’ex Chelsea Duff e McGeady, mentre al centro agiranno Whelan ed Andrews. In attacco Doyle attaccante del Wolverhampton affiancherà il capitano Robbie Keane.

    Giovanni Trapattoni| © Handout/UEFA via Getty Images

    L’allenatore italiano in una recente intervista ha lasciato intendere che nulla è impossibile anche per la giovane Irlanda, poco avvezza alle competizioni europee, mancava dalla competizione dal 1988, ma che in un girone dove a farla da padrone dovrebbero essere Italia e Spagna, potrebbe rivelarsi come una lieta sorpresa.

     

    Dal canto suo la Croazia di Bilic sa di avere i favori del pronostico e dopo il pareggio delle due grandi nel pomeriggio vorrebbe approfittarne per portarsi in vetta alla classifica del girone. Anche in casa croata la situazione non è delle più rosee, l’attuale allenatore lascerà alla fine dell’avventura europea e ha perso alla vigilia tre elementi di spicco della propria formazione, su tutti Olic, che ha dato forfait proprio nell’ultima amichevole prima dell’inizio del torneo.
    La formazione scelta dal tecnico è speculare a quella dell’Irlanda, con un classico 4-4-2 dotato però di una maggiore qualità. In porta il portiere Pletikosa, con gli esperti Srna e Strinic a giostrare sulle fasce, Corluka-Schildenfeld coppia centrale che completa la linea a quattro di difesa. Il centrocampo è sicuramente il punto di maggior qualità della squadra balcanica, con Lucas Modric stella della squadra che agirà al centro affiancato da Vukojevic. Mentre Rakitic e Ivan Perisic del Dortmund ad agire sugli out. In attacco coppia gol formata da due cannonieri rispettivamente di Wolfsburg ed Everton, Mandzukic e Jelavic.

     

    Irlanda (4-4-2): Given; O’Shea, St Ledger, Dunne, Ward; McGeady, Whelan, Andrews, Duff; Keane, Doyle. All. Trapattoni

    A disp: Westwood, Forde, McShane, Kelly, O’Dea, Gibson, Hunt, Green, Walters, McClean, Long, Cox.

    Croazia (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic, Modric, Perisic; Mandzukic, Jelavic. All. Bilic

    A disp: Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Pranjic, Vida, Badelj, Vrsalijko, Dujmovic, Kranjcar, Kalinic, Eduardo

  • Spagna Italia, è l’ora della verità

    Spagna Italia, è l’ora della verità

    Terza giornata ad Euro 2012 dove prenderà il via il girone C che vede inserite oltre all’Italia, la Spagna, la Croazia e l’Irlanda di Trapattoni. Saranno proprio gli azzurri aprire le danze sfidando la Spagna alle ore 18 a Danzica in diretta su Rai Uno; gli spagnoli sono i detentori del titolo europeo conquistato 4 anni fa proprio dopo aver battuto l’Italia di Donadoni ai calci di rigore in semifinale. Arbitro della sfida di stasera sarà l’ungherese Viktor Kassai.

    L’Italia guidata da Cesare Prandelli sembra avere cambiato qualcosa dopo aver incassato 3 reti dalla Russia e non essere riuscita a segnare nemmento un goal: il ct ha quindi deciso di optare per lo spostamento di De Rossi centrale, in mezzo ai due juventini Bonucci e Chiellini. In attacco vengono proposti Cassano e Balotelli, sperando siano capaci di sorprendere la retroguardia spagnola dove al posto dell’infortunato Puyol scenderà in campo Sergio Ramos.

    Per quanto riguarda la formazione di Del Bosque vorrà sicuramente dimostrare che non a caso si trovano ad essere sul tetto d’Europa e del Mondo e che anche quest’anno possono conquistare il titolo; i giocatori che hanno infatti vinto negli anni passati sono ancora in ottima forma e Xavi, Iniesta, Fabregas e Fernando Torres sapranno regalare grandi e non far sentire la mancanza del capitano Puyol e del bomber David Villa.

    Italia © AFP PHOTO / FABRICE COFFRINI/ Getty Images

    La sempre nota insuperabile difesa italiana potrebbe rivelarsi questa volta il punto debole della compagine azzurra dove, dopo l’infotunio di Barzagli, Prandelli ha cambiato lo schema in un 3-5-2. Il centrocampo è quindi il punto di forza degli azzurri dove Pirlo, Marchisio, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti e Montolivo sono tutti elementi capaci di garantire qualità, quantità e soprattutto duttilità, doti utili ad evitare di dare punti di riferimento all’avversario.

    Una tattica studiata dunque per contrastare il forte reparto centrale spagnolo che vede Xavi Hernandez condurre il centrocampo della Spagna. Pochi i punti deboli delle furie rosse che si presentano a questo torneo come una delle squadre più quotate alla vittoria finale.

    “Rispettiamo l’Italia anche se ha cambiato generazione – spiega il ct della Spagna Vicente Del Bosque – da quando c’è Prandelli l’Italia ha anche modificato il gioco diventando una squadra sicuramente forte. Già in passato siamo partiti in un Europeo con una sconfitta e questa volta non voglio perdere”.

    “Ci siamo allenati bene – ribatte il ct dell’Italia Cesare Prandelli – abbiamo preparato la partita nella maniera migliore, il pessimismo ci accompagna, non ci dà fastidio e la squadra ha voglia di sovvertirlo. De Rossi è molto convinto, per quanto riguarda l’interpretazione del ruolo aspettiamo la partita, Daniele l’ha già fatto nella Roma”.

    Le formazioni di Italia Spagna
    La probabile formazione della Spagna sarà un 4-3-3 con Casillas, Arbeloa, S. Ramos, Piqué, Jordi Alba; Busquets, Xavi, Xabi Alonso; Iniesta, Torres, Silva.
    A disposizione: Valdés, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Fabregas, Cazorla, J. Navas, Pedro, Mata, Negredo, Llorente.
    Allenatore: Vicente Del Bosque.

    La probabile formazione dell’Italia sarà un 3-5-2 con Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, T. Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini.
    Allenatore: Cesare Prandelli.

  • Germania-Portogallo 1-0, Gomez incorna Ronaldo

    Germania-Portogallo 1-0, Gomez incorna Ronaldo

    Il match tra Germania-Portogallo termina come preventivato alla vigilia, ovvero con la vittoria dei tedeschi, ma la prestazione della squadra di Low lascia alquanto desiderare. Un 1-0 striminzito, che per quanto visto nei 90′ minuti dell’incontro grida vendetta per i portoghesi, autori di una discreta partita difensiva e sul piano dell’organizzazione di gioco. Due i legni colpiti dai lusitani nel corso della serata, con Pepe nel primo tempo e Nani nella ripresa. Per la Nazionale teutonica ci ha pensato Mario Gomez a incornare di testa il gol che al 72′ ha sancito il definitivo 1-0. La Germania raggiunge così in vetta al Gruppo B la Danimarca, che nel pomeriggio aveva sconfitto a sorpresa l’Olanda di Marwijk per 1-0 con la rete di Krohn Dehli.

    PRIMO TEMPO – La prima mezzora di gara ha visto la Germania prendere in mano il comando delle operazioni, lasciando le briciole ai portoghesi, arroccati in difesa, con l’unica carta del contropiede come unica freccia nel proprio arco (Paulo Bento ha studiato bene da Mourinho in questi anni). Il risultato però resta fermo sullo 0-0, dal momento che né PodolskiMuller faticano a trovare lo specchio della porta. Non così invece Pepe, che nel finale di tempo sorprende tutti e sugli sviluppi di un calcio d’angolo sfiora il clamoroso vantaggio per la propria Nazionale stampando il pallone sull’incrocio dei pali, pallone che poi ricade sulla linea di porta senza però oltrepassarla. Il legno colpito dal difensore Real chiude la prima frazione di gioco.

    manuel neuer | © Laurence Griffiths/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa l’equilibrio tra le due formazioni si palesa ancora maggiormente di quanto accaduto nei primi 45′ minuti. Nessuna delle due squadre sembra riuscire a trovare quel guizzo vincente capace di consegnare tre punti pesantissimi per la classifica del girone, isolando di fatto l’Olanda. E mentre Low si apprestava a sostituire SuperMario Gomez per il laziale Klose, ecco che l’attaccante del Bayern Monaco decide di vestire i panni di salvatore della patria, insaccando al 72′ un cross dalla destra di Khedira. E’ la rete che sblocca l’incontro e che si rivelerà decisivo al termine dei 90′. Prima del triplice fischio però, i tifosi presenti all’Arena Lviv hanno il piacere di ammirare le prodezze di Neuer. Il portiere del Bayern Monaco prima osserva il cross di Nani sbattere sulla traversa, poi salva il risultato sulla rasoiata del fuoriclasse Ronaldo e sulla conclusione ravvicinata di Varela. Due parate rese semplici dalla grandezza del numero 1 tedesco. Primi tre punti in questo Europeo per la Germania, strada in salita per i lusitani, i quali dovranno per forza di cose vincere fin dal prossimo match contro la Danimarca per sperare ancora nella qualificazione ai quarti.

    Pagelle Germania-Portogallo
    Neuer 7: l’estremo difensore della Germania blinda nel finale il risultato di 1-0, firmando due prodezze da Neuer, prima su Cristiano Ronaldo e poi sull’esterno sinistro del Porto Varela.
    Hummels 7: il giovane difensore del Borussia Dortmund gioca una partita da veterano, semplicemente impeccabile per tutti i 90′ minuti. Oltre a Neuer, è stato lui il protagonista della difesa tedesca.
    Muller 6,5: non esattamente la sua migliore partita con la maglia della Nazionale, ma rispetto ai compagni di reparto Ozil-Podolski, il 22 enne del Bayern Monaco è il più brillante e pericoloso.
    Gomez 6,5: stava per chiudere ingloriosamente la sua prima partita di Euro 2012, con Klose ormai pronto a sostituirlo. Per sua fortuna pochi secondi prima della sostituzione trova la rete che stravolge la valutazione negativa della sua gara.

    Pepe 6,5: in Ucraina il difensore del Real decide di mettere in mostra il suo reparto migliore, lasciando in Spagna stupidaggini e interventi fuori luogo che lo hanno reso famoso nel resto del continente. L’incrocio dei pali gli nega il gol nel corso della prima frazione di gioco.
    Nani 5: nella ripresa colpisce la traversa in maniera del tutto causale, quando i suoi compagni di squadra erano appena passati in svantaggio. Tra i peggiori di ieri sera nella Nazionale portoghese, non di certo uno dei migliori biglietti da visita per chi ha deciso di lasciare il Manchester United ed è in cerca di una nuova squadra.
    Cristiano Ronaldo 6: tanta grinta e determinazione per il fuoriclasse del Real. La caparbietà con cui gioca è il segno manifesto della voglia che pervade Ronaldo nel vincere un Europeo che gli consegnerebbe il Pallone d’Oro. C’è ancora Neuer però a dirgli di no.
    Postiga 4,5: dei 22 in campo l’ariete del Saragozza è decisamente il calciatore peggiore. Se il Portogallo fatica a trovare lo specchio della porta con regolarità è sopratutto perché lì davanti manca un bomber vero, da troppi anni ormai. Il 20 enne che lo sostituisce a venti minuti dal termine (Nelson Oliveira, Benfica ndr) lascia qualche speranza in tal merito.

    GERMANIA-PORTOGALLO 1-0, VIDEO
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  • Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    La seconda giornata di Euro 2012 si apre con Olanda-Danimarca, partita che produce la prima grande sorpresa del torneo visto l’inaspettata vittoria della Danimarca per 1-0 firmata Michael Krohn-Dehli. L’Olanda perde all’esordio nella rassegna europea e adesso vede complicarsi il discorso qualificazione visto che nella prossima partita gli orange affronteranno la Germania. La Danimarca designata come vittima sacrificale del gruppo B di Euro 2012 si dimostra tutt’altro che tappetino e inguaia i sogni di gloria olandesi apparsi poco concreti sotto porta nella prima frazione e poco lucidi nella ripresa. Comincia nel peggiore dei modi quindi l’avventura dei ragazzi di Bert van Marwijk ad Euro 2012.

    PRIMO TEMPO – Inizia la partita su ritmi blandi. Sono gli olandesi a fare il ritmo mentre la Danimarca si dispone con i blocchi di difesa e centrocampo molto compatti. Al 17esimo minuto grande occasione per Arjen Robben, che dopo aver ricevuto palla dal disimpegno errato di Andersen si invola verso la porta cercando l’assist ma una decisiva diagonale di Jacobsen salva la Danimarca. Cinque minuti dopo ci prova Robin van Persie a sbloccare il risultato ma il suo diagonale esce di poco a lato. I danesi controllano bene le offensive orange e provano a colpire in contropiede. Proprio i ragazzi di Morten Olsen trovano il vantaggio a sorpresa al 24′ quando Poulsen si invola sulla fascia e mette al centro trovando il rimpallo olandese che finisce sui piedi di Michael Krohn-Dehli, il quale entra in area, sorprende la difesa orange e buca con un tiro rasoterra un non impeccabile Stekelenburg. L’Olanda accusa il colpo e non riesce a reagire fino al 36′ quando Robben con un tiro mancino colpisce il palo danese. La Danimarca non sta a guardare e prova qualche offensiva senza recare troppi pericoli al reparto difensivo orange. Nel finale ci provano Afellay il cui tiro al 39′ vola alto sopra la traversa e Van Persie che al 43′ tutto solo in area non riesce a superare il portiere Andersen. Si chiude la prima frazione di gioco a Kharkiv con il sorprendente vantaggio della Danimarca firmato Krohn-Dehli, classe 1983 militante nel Brondby.

    Michael Krohn-Dehli in azione © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Parte bene l’Olanda, la prima grande occasione della ripresa capita al solito Van Persie, che al 50′ servito alla perfezione da Sneijder non trova il pallone al momento del tiro da posizione molto favorevole. Un minuto dopo ci riprova l’attaccante dell’Arsenal con un tiro in scivolata parato da Andersen. E’ un assedio vero e proprio quello prodotto dagli olandesi nella fase iniziale del secondo tempo. Ci prova due volte da fuori area Afellay senza andare a segno, prima della botta di Van Bommel mandata in angolo da Andersen. I danesi con un pò di fortuna riescono a mantenere la porta inviolata e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria senza però dare la convinzione di voler affondare il colpo. Al minuto 62 è Robben a cercare il gol del pareggio incornando di testa un cross dalle tre quarti di Sneijder, tuttavia il pallone termina a lato. Al 67′ prima ammonizione dell’incontro assegnata dall’arbitro a Mark van Bommel che poche settimane fa ha lasciato dopo un anno e mezzo il Milan per tornare a giocare in Olanda al Psv. Al 70′ il ct olandese van Marwijk corre ai ripari sostituendo De Jong e Afellay con Van der Vaart e Huntelaar. Il centravanti dello Schalke ha subito l’occasione per risultare decisivo ma tutto solo in area di rigore non riesce a superare il portiere danese Andersen. I due cambi sembrano incidere poco, allora il ct olandese tenta il tutto per tutto all’84’ quando sostituisce il terzino Van der Wiel con Dirk Kuyt. Ma anche quest’ultima mossa disperata risulta poco incisiva visto che nella fase finale di gara i vice campioni del mondo pungono poco e nulla. La partita termina 1-0 in favore dei danesi. Decisivo il gol al 24′ di Krohn-Dehli.

    PAGELLE

    Van Persie 6: Era l’osservato speciale nell’esordio olandese ad Euro 2012. L’attaccante dell’Arsenal però non impressiona più di tanto così come del resto i suoi compagni di squadra. I movimenti prodotti sono quelli visti nell’arco della stagione ma sotto porta l’attaccante olandese delude e non poco perchè da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la zampata vincente. Il 6 è di fiducia in vista delle prossime due partite dove il centravanti gunners vorrà rifarsi certamente.

    Sneijder 6,5: Saranno contenti i sostenitori nerazzurri visto che Sneijder ha confermato di essere in netta ripresa. Sarà meno contento lui visto la sconfitta in cui è incappata la sua nazionale. Il numero 10 olandese è stato il migliore per i suoi anche se è ancora lontano dal giocatore ammirato 2 anni fa ai mondiali. I passaggi filtranti però funzionano a meraviglia e i maggiori pericoli per la difesa danese sono nati proprio dai piedi del cecchino.

    Stekelenburg 5: Poco impegnato durante la partita odierna. Unica pecca essersi fatto beffare dal tiro rasoterra di Krohn-Dehli. Decisivo in negativo.

    Willems 5,5: Petro Willems, terzino sinistro classe 1994 in forza al Psv. Tanta corsa e buoni piedi. Fase difensiva da registrare ma considerata l’età giovane può solo che migliorare. Unica nota lieta della sua serata è un nuovo record che lo vede protagonista. Con l’esordio di oggi infatti è diventato il giocatore più giovane (18 anni e 70 giorni) ad esordire agli Europei. Il ragazzo si farà.

    Robben 5: Non è la sua miglior stagione e non lo scopriamo oggi. Ma da un giocatore del suo calibro ci aspettiamo sempre un gol che non arriva per colpa del palo danese che nega a lui la gioia del gol e agli olandesi un pareggio tanto inseguito invano. Da rivedere.

    Krohn-Dehli 7: Voto più alto per il giocatore decisivo della sfida tra Olanda e Danimarca. L’ala del Brondby si dimostra molto concreto nel momento giusto e il suo tiro vincente regala ai danesi più di una possibilità per una qualificazione ai quarti a cui nessuno credeva fino a poche ore fa.

    Eriksen 6: Era il più atteso nella fila danesi. Tuttavia nonostante il risultato positivo e insperato raccolto dai suoi, il trequartista dell’Ajax non si fa notare più di tanto. In effetti la tattica impostata dai danesi non prevedeva tante occasioni per mettersi in mostra ma il talento danese può fare sicuramente di meglio.

    CLASSIFICA GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO OLANDA-DANIMARCA 0-1 

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  • Italia verso il debutto Europeo, Prandelli ostenta tranquillità

    Italia verso il debutto Europeo, Prandelli ostenta tranquillità

    Gli esordi della Nazionale Italiana nelle fasi finali dei campionati mondiali ed europei molto spesso sono stati accompagnati da polemiche e problematiche di disturbo, lontane da questioni prettamente di campo. Nella migliore (o peggiore) delle tradizioni, la vigilia dell’Europeo in Polonia ed Ucraina è stata contraddistinta dalle ormai note vicende relative al calcioscommesse, fra blitz e veleni, che hanno spostato nettamente l’attenzione dalle questioni tattiche: ora, però, l’Europeo è iniziato, mostrando i suoi primi risultati del campo e, dunque, anche per gli Azzurri è tempo di calarsi in pieno nel clima pre-partita, nell’immediata vigilia del match d’esordio che, sulla carta, appare realmente proibitivo. L’impegno contro i padroni del calcio mondiale ed europeo, la Spagna di Vicente del Bosque, sarà un importante spartiacque delle velleità della nostra Nazionale anche se è quantomeno insolito che il “bivio” giunga già alla prima gara che, solitamente, viene considerato un match di assestamento.

    Un esordio così complesso, però, mostra sicuramente dei temi di gran fascino ed interesse, oltre che regalare certe motivazioni e stimoli che, soprattutto dopo una preparazione tanto tribolata, appaiono realmente come una risorsa preziosa su cui far leva, da capitalizzare il più possibile: è già accaduto in altre occasioni e, se dovesse accadere nuovamente, potrebbe essere considerato realmente come un fattore distintivo degli Azzurri, una speciale “skill” da sfoggiare nel momento delle difficoltà, per rialzare la testa e dimostrare con orgoglio che questo sport è ancora vivo.

    Cesare Prandelli | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Le parole adoperate sul suo profilo Facebook dal capitano Azzurro Gigi Buffon, finora solo sfiorato dalle vicende esterne, devono essere lette proprio in tal senso, come la necessità di un leader di caricare i suoi compagni, spronandoli a far bene per dimostrare il loro valore a tutti i detrattori ed ai cosiddetti “seminatori di zizzania”.

    La grinta e la determinazione di Buffon saranno l’esempio fondamentale per lo spogliatoio ma, di certo, la gara contro gli spagnoli necessiterà anche di una buona dose di accorgimenti mirati a resistere all’onda d’urto delle furie rosse. Nell’ultimo scontro ufficiale, disputato nei quarti di finale dell’Europeo 2008 con Donadoni in panchina, gli Azzurri si arresero agli iberici solo ai calci di rigore, dopo una gara lunga e tirata, bloccata sullo 0 a 0: in tal occasione, nonostante l’eliminazione, l’Italia non sfigurò, anche e soprattutto perchè ebbe la “consolazione” di essere eliminata dalla formazione che si aggiudicò, poi, la competizione, oltre che il Mondiale 2010.

    Contro gli iberici, inoltre, la Nazionale di Prandelli ha ottenuto un prestigioso successo per 2 a 1 in amichevole, con reti di Montolivo ed Aquilani, dimostrando che quando il gioco girava a dovere, la formazione azzurra poteva essere comunque competitiva anche contro i migliori in assoluto: quello smalto e quella brillantezza che hanno contraddistinto il cammino di qualificazione, però, alla luce delle ultime tre sconfitte consecutive nelle amichevoli di “avvicinamento” , sembrano realmente lontani. Gli Azzurri avranno l’arduo compito di provare a sorprenderci, smentendo lo scetticismo diffuso in queste ore di vigilia, dimostrando di essere “vivi” nonostante l’emergenza in difesa e l’attacco poco rodato.

    Come annunciato, al posto di Barzagli (in attesa del suo recupero) sarà Daniele De Rossi il centrale difensivo, con Chiellini e Bonucci a competare il terzetto: nella gara di domani saranno loro il trio più attenzionato, soprattutto alla luce delle difficoltà mostrate dalla retroguardia nell’ultima amichevole contro la Russia, conclusasi con tre gol al passivo. In particolare, gli occhi saranno puntati sul romanista che ha, comunque, mostrato grande disponibilità nell’accettare di “retrocedere” in difesa, così come già accaduto nella Roma di Luis Enrique e, chissà, questa mossa potrebbe rivelarsi una soluzione vincente, dettata proprio dalla necessità. Così come sarà molto forte l’attenzione sul ct Prandelli, al debutto nella fase finale di un campionato europeo: lui, per ora, ostenta serenità, concedendosi nel pomeriggio di oggi anche un “pisolino“, caratteristica di chi sa di aver lavorato al massimo delle sue possibilità e, probabilmente, di chi vuole dare un segnale di rottura rispetto alle molteplici tensioni circostanti.

    Nella gara di domani alle ore 18 il campo esprimerà il suo verdetto: tutti ci auguriamo che anche dopo il match con la Spagna il mister possa continuare a dormire sonni tranquilli.

  • Germania-Portogallo, Ronaldo sfida la corazzata tedesca

    Germania-Portogallo, Ronaldo sfida la corazzata tedesca

    Alle 20.45 presso l’Arena Lviv Germania-Portogallo saranno di scena per la seconda partita del Gruppo B (nel pomeriggio l’Olanda giocherà contro la Danimarca). Germania-Portogallo è una delle sfide più prestigiose a cui assisteremo in questa prima fase, insieme a Spagna Italia di domani. Stasera i tedeschi partono con i favori del pronostico, dopo la crescita esponenziale nelle ultime rassegne continentali e iridate. Low sembra orientato a lasciare in panchina il fuoriclasse del Bayern Schweinsteiger. Dall’altra parte i portoghesi schierano la miglior formazione possibile. La Nazionale lusitana del ct Bento sogna di recitare un ruolo di protagonista a questi Europei 2012, e portare a casa un successo inedito per i propri tifosi, dopo l’incredibile harakiri del 2004.

    SUPERMARIO – SupeMario Gomez partirà titolare nell’undici anti-Portogallo. Decisione assunta dopo il forfait dell’attaccante biancoceleste Klose, ancora non al meglio. Il panzer del Bayern avrà alle sue spalle un trio di giocatori dalle potenzialità enormi. Al centro Ozil, a destra il compagno di club Muller e sul versante opposto Podolski (ex Bayern). A centrocampo dovrebbero giocare Khedira insieme al regista Tony Kroos, con il giocatore del Real Madrid preferito quindi a Bastian Schweinsteiger. La coppia centrale difensiva sarà composta invece da Hummels e Badstuber, con Jerome Boateng e il capitano Lahm terzini. Completa l’undici titolare il portiere Neuer. Sette undicesimi della formazione  schierata da Low giocano nel Bayern Monaco, finalista quest’anno in Champions League.

    ALBERO DI NATALE – Paulo Bento sceglie di varare il 4-3-2-1, con Helder Postiga unica punta. Dietro il giocatore del Real Saragozza (8 gol per lui quest’anno), agiranno le due stelle Nani e Cristiano Ronaldo, dai quali il Portogallo si aspetta il definitivo salto di qualità con la maglia della Nazionale. A centrocampo spazio alla qualità e geometrie della coppia Moutinho-Veloso, insieme alla forza del Blues Meireles. In difesa Bento si affida al blocco Real, con Pepe al centro e Coentrao a sinistra. Ballottaggio tra Rolando e Bruno Alves per un posto al fianco di Pepe, mentre la corsia di destra sarà occupata da Joao Pereira, stella dello Sporting. In porta il giovane Rui Patricio, compagno di club di Joao.

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ULTIME PARTITE – Come sua consuetudine, la Germania si è nascosta nelle ultime amichevoli precedenti l’inizio della rassegna continentale. Dopo aver dominato il girone di qualificazione per Euro 2012, la squadra di Low ha disputato cinque amichevoli, vincendone due, destando impressione sopratutto a novembre, quando batté l’Olanda per 3-0. Ad inizio anno invece i ko contro Francia e Svizzera, che hanno fatto scattare l’allarme nel clan tedesco, salvo poi ristabilire i reali valori di forza nell’ultima amichevole contro Israele. Più problematico invece il cammino del Portogallo, che dopo essersi qualificato ad Euro 2012 attraverso la sfida play off contro la Bosnia, non ha più vinto. A febbraio del nuovo anno i lusitani hanno pareggiato 0-0 contro la Polonia, replicando lo stesso risultato a fine maggio con la modesta Macedonia, per poi perdere malamente l’ultima amichevole contro la Turchia 3-1.

    PRECEDENTI – Le strade di Germania e Portogallo si sono incrociate spesso negli ultimi anni, specialmente nei Campionati Europei del 2008 e ai Mondiali del 2006. Quattro anni fa la Nazionale di Low superò il Portogallo 3-2 ai quarti di finale, spianandosi così la strada verso la finale, poi persa, contro la Spagna. Due anni prima, stavolta al Mondiale, i padroni di casa della Germania conquistarono la medaglia di bronzo battendo proprio i lusitani nella finalina per il 3/4 posto (3-1 grazie alla doppietta di Schweinsteiger e l’autorete di Petit).

    QUOTAZIONE E ARBITRO – Anche i bookmakers danno i tedeschi favoriti, con la vittoria quotata a 2. Chi invece sceglie di puntare sul successo del Portogallo, potrà portarsi a casa in caso di vincite quasi 4 volte la posta puntata (3.75). Il pareggio è quotato a 3.30 (fonte Bwin). L’arbitro dell’incontro sarà il francese Stéphane Lannoy.

    Probabili formazioni Germania-Portogallo

    Germania (4-3-2-1): Neuer; Boateng, Badstuber, Hummels, Lahm; Kroos, Khedira, Muller; Ozil, Reus; Gomez.
    A disposizione: Wiese, Zieler, Howedes, Mertesacker, Schmelzer, Bender, Gotze, Gundogan, Reus, Schurrle, Schweinsteiger, Klose. Allenatore: Klose

    Portogallo (4-3-2-1): Rui Patricio; Pereira, Alves, Pepe, Coentrao; Meireles, Veloso, Moutinho; Nani, Cristiano Ronaldo; Postiga.
    A disposizione: Beto, Eduardo, Rolando, Costa Ricardo, Lopes Miguel, Custodio, Micael Ruben, Quaresma, Hugo Almeida, Oliveira Nelson, Varela, Hugo Viana. Allenatore: Paulo Bento

    SPECIALE EURO 2012