Saranno due Ducati e due Yamaha ad occupare la prima fila del Gran Premio degli Stati Uniti che si correrà oggi (alle 20:00 e 23:00 ora italiana) sul circuito Miller Park di Salt Lake City. Carlos Checa partirà dalla pole position, la quarta stagionale e la sesta in carriera, conquistata con il tempo di 1:58.315 e su un asfalto che andava via via asciungandosi dopo l’abbondante pioggia caduta nella giornata di ieri; al fianco dello spagnolo e leader della classifica iridata ci sarà la Ducati privata di Jakub Smrz a soli 75 millesimi di differenza seguita dalle due Yamaha di Marco Melandri e l’eroe di Monza Eugene Laverty staccati rispettivamente di 3 e 5 decimi.
Ad aprire la seconda fila un’altra Ducati, quella di Sylvain Guintoli che sul bagnato ha sempre fatto ottime gare, poi Troy Corser sulla Bmw. Settima piazza per Max Biaggi che non ha potuto concludere il suo ultimo tentativo a disposizione per un lungo proprio nelle ultime curve; chiude la seconda fila Ayrton Badovini.
Nelle due sessioni precedenti erano rimasti fuori Noriyuki Haga (nono), Leon Haslam (12esimo), Jonathan Rea (13esimo) e Michel Fabrizio (15esimo).
Dopo la bella vittoria in gara 1, Eugene Laverty si ripete in gara 2 e porta a casa la doppietta nel Gran Premio d’Italia. Sul circuito di Monza, che sembra essere fatto su misura per il pilota irlandese della Yamaha che può festeggiare un weekend d’oro, Laverty conquista la sua seconda vittoria stagionale e in carriera al termine di una corsa che lascerà polemiche importanti per quel che riguarda il campione iridato Max Biaggi. Il pilota romano infatti, mentre conduceva tranquillamente in testa alla gara con un vantaggio sul più immediato inseguitore, Marco Melandri, di oltre 5 secondi a pochi giri dal termine taglia la prima chicane e viene penalizzato dalla direzione di gara con un drive through, un passaggio nei box a velocità limitata, che lo relega in 13esima posizione. Alla fine Max riesce a guadagnare qualcosa transitando sotto la bandiera a scacchi all’ottavo posto ma è furioso per la decisione presa dalla direzione. In effetti la scelta di penalizzare Biaggi sembra troppo dura e fiscale perchè anche se dalla manovra, involontaria, il pilota ha guadagnato qualche decimo (il regolamento penalizza chi riceve un vantaggio di posizione o di tempo) a discapito di Melandri, il distacco comunque era ormai incolmabile vedendo anche la differenza di tempi tra lui e gli inseguitori. Forse serviva maggiore buon senso in questo caso e lasciare a Biaggi la vittoria che sarebbe stata ampiamente meritata.
Negli ultimi giri, con il campione del mondo ormai fuori causa, i due piloti Yamaha Melandri e Laverty infiammano il pubblico di Monza con un duello serrato che vede l’irlandese avere la meglio per un errore proprio all’ultimo curva, alla Parabolica, del ravennate che deve accontentarsi del secondo posto dopo aver accarezzato a lungo il sogno della vittoria in Italia.
Splendido terzo posto per Michel Fabrizio, autore di una gara lodevole e di grande tenacia, esattamente come quella di Noriyuki Haga, che riscatta la brutta prestazione di gara 1, giunto quarto solo ad un decimo dal podio. Bene anche le Bmw di Troy Corser e Ayrton Badovini, quinto e sesto, mentre cade ad inizio gara Leon Haslam insieme a Jonathan Rea. Decimo il leader del Mondiale, il ducatista Checa.
A Monza, nel tempio delle velocità, trionfa il nuovo: Eugene Laverty, il pilota della Yamaha ed esordiente in Superbike, mette tutti in fila in gara 1 del Gran Premio d’Italia ingaggiando un bel duello per la vittoria con Max Biaggi che non è riuscito a trovare lo spunto per mettere le proprie ruote davanti a quello del vincitore finale. Per l’irlandese della Yamaha R1 è la prima vittoria in carriera in Superbike.
Completano il podio Max Biaggi e Leon Haslam con una buona Bmw: ma dal campione del mondo in carica dell’Aprilia ci si aspettava qualcosa in più considerando anche il record della pista segnato ieri durante la Superpole. Seguono il duo italiano con Marco Melandri, quarto, e Michel Fabrizio in sella alla Suzuki quinto. Weekend difficile per il leader della classifica iridata Carlos Checa, nono al traguardo, con una Ducati che ha sofferto la maggiore velocità in rettilineo delle rivali Aprilia, Yamaha, Bmw, Honda e Suzuki.
Sul circuito di Monza, valido per il Gran Premio d’Italia, quarto appuntamento stagionale della Superbike, Max Biaggi conquista una pole position da record firmando il tempo di 1:41.745 e battendo di quasi 4 decimi il record che già gli apparteneva e fatto registrare l’anno scorso. Il pilota romano era già saldamente in testa alla classifica ma ha voluto migliorarsi ancora nel suo ultimo tentativo, aggiudicandosi cosi la sua quarta pole position nelle derivate di serie.
Alle sue spalle il britannico Eugene Laverty con la Yamaha staccatissimo a sei decimi, mentre in terza posizione partirà la Honda di Johnatan Rea.
Chiude la prima fila Troy Corser su Bmw.
La seconda fila viene aperta dalla Yamaha di Marco Melandri, a quasi un secondo dal leader, davanti alla Bmw di Leon Haslam.
Ottima prestazione per Michel Fabrizio, settimo con la Suzuki davanti alla Aprilia non ufficiale di Nori Haga.
Chiudono la top-ten Badovini e Camier, mentre deludente è la prestazione del leader del mondiale Carlos Checa, soltanto 11esimo.
Ad Assen nell’accademia del motociclismo la superpole va al dominatore di questa prima parte di stagione, Carlos Checa che ha staccato il miglior giro in 1:35.292. Per il centauro della Ducati quella conquistata nel pomeriggio sul circuito olandese è la quinta superpole in carriera e la terza stagionale dopo Phillip Island e Donington. In pratica lo spagnolo ha fatto il pieno in queste prime tre uscite stagionali dimostrando, nonostante guidi una Ducati privata, che la Rossa di Borgo Panigale è sempre il top nel Mondiale delle derivate di serie.
Lo spagnolo precede, con distacchi ridotti dell’ordine dei due decimi, gli strepitosi Jakub Smrz in sella ad un’altra Ducati, quella del team Effenbert, ed Eugene Laverty con la Yamaha ufficiale. A completare la prima fila l’inossidabile Noriyuki Haga con l’Aprilia privata del team Pata staccato di oltre 6 decimi.
In ombra invece Jonathan Rea, Max Biaggi e Marco Melandri: il pilota della Honda è quinto, il campione del mondo in carica si becca un secondo da Checa e partirà dalla sesta posizione in griglia e il ravennate della Yamaha, rimasto vittima di una caduta nella sessione decisiva, deve accontentarsi dell’ottavo tempo.
Deludono le Bmw di Troy Corser e Leon Haslam, rispettivamente decimo e 12esimo.
Domani appuntamento per Gara 1 del Gran Premio d’Olanda alle 12:00 e per Gara 2 alle 15:30.