Tag: Esteban Cambiasso

  • Cambiasso l’intoccabile. L’Inter rifiuta offerta del Manchester United

    Quando si viene considerato incedibile. E’ il caso di Cambiasso per il quale l’Inter ha rifiutato l’offerta di 22 milioni di euro circa del Manchester United.
    Il perno del centrocampo nerazzurro di Mourinho lo sarà anche di quello di Benitez che continua a non mollare la presa sul suo pupillo Mascherano.
    Nei giorni scorsi si era paventata un’ipotesi di avvicendamento tra i due con Cambiasso indirizzato verso la Premier League, prima accostato al Liverpool come parziale contropartita per Mascherano poi al Manchester United e con il capitano dell’Argentina di Maradona sbarcare a Milano per sostituire proprio il connazionale.

    E invece Moratti ha deciso che il Chuchu resterà saldamente al suo posto anche per gli anni a venire auspicando che un giorno possa raccogliere la fascia di capitano e la pesante eredità che, per motivi di carta d’identità, lascerà Javier Zanetti.

    E l’affare Mascherano, nonostante l’inserimento del Barcellona, continua a rimanere in piedi. Il Liverpool chiede troppo (35-40 milioni), l’Inter vorrebbe chiudere prima per la cessione di Maicon al Real Madrid e poi reinvestire la liquidità sul centrocampista argentino ma non alle condizioni dei Reds. Di certo c’è che Benitez vuole Mascherano e Mascherano vuole l’Inter.

  • Le interviste di Siena – Inter 0-1. La gioia dei nerazzurri

    Ecco la gioia dei giocatori dell’Inter dopo la conquista del 18esimo scudetto.

    Maicon: “Sono veramente contento, felicissimo oggi festeggiamo lo scudetto, domani riposiamo poi c’è una grande finale. Stasera certo, faremo una grande festa, chi dice il contrario sbaglia. Paura non c’è mai stata, perché ci fidiamo di noi, però il merito è di tutta la squadra e grazie a Dio lo scudetto è andato all’Inter. Lo dedico a mia madre, mio padre, a mio fratello, mia sorella e la mia famiglia. A tutte le persone che mi sono state vicine, è il nostro scudetto“.

    Julio Cesar: “Non esiste emozione più grande, siamo felicissimi, è stata dura. E’ più bello vincere così: complimenti alla Roma che ha fatto un gran lavoro, anche a Ranieri, però oggi ci godiamo questa vittoria. La cosa brutta del calcio però è che non possiamo godere tanto, sabato prossima abbiamo una finale che i tifosi e soprattutto il presidente vogliono vincere. Dedico lo scudetto alla mia famiglia e a tutti i miei splendidi compagni“.

    Milito: “L’ansia è normale all’intervallo, per fortuna ho trovato quel gol importantissimo, fantastico, il più importante della mia vita, sono contentissimo. Vogliamo goderci questo tricolore, però già da domani andremo già con la testa a Madrid. Una vittoria stupenda, sono troppo felice“.

    Stankovic: “Saluti a tutti. questo scudetto se lo meritano i tifosi, noi, il presidente, tutto lo staff, è stata dura oggi ma abbiamo vinto. Complimenti alla Roma, che ha fatto un super campionato, erano sempre lì, ma i campioni lo siamo noi. Adesso continuiamo così. Il nostro merito maggiore? Il merito è della società che ha portato un gruppo fantastico, ha preso il miglior allenatore dell’Inter, che ci ha messo dentro la convizione. Con tifosi, presidenti e mister siamo arrivati fin qui. Cosa faremo per trattenere Mou? Chiedetelo al presidente“.

    Cambiasso: “L’idea è corsa subito ai tifosi, quelli che non sono riusciti a venire fin qui. Non sappiamo cosa faremo ma vorremmo andare da loro in piazza a festeggiare. E’ stato uno scudetto molto sofferto perché cinque giornate fa eravamo sotto la Roma e negli ultimi anni non era mai successo. Siamo riusciti a vincere coppa Italia e scudetto e abbiamo sabato una partita che fa la differenza tra un’annata straordinara com’è finora e un’annata storica come vogliamo trasformarla“.

    Moratti: “Una festa meravigliosa, tutti felici! Non voglio essere nei panni di chi cerca di vincere perché soffri molto, ma non è detto che la fortuna ti sorrida sempre; per fortuna essa ci sorride da 4 anni dopo che per 10 anni non ci aveva sorriso.
    Mercato? Non puoi mai sapere come va, in non tanti avrebbero scommesso nello scambio Ibra-Eto’o, tutto dipende da come si ambientano i giocatori e ci è andata bene
    “.

  • Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Quale occasione migliore per utilizzare l’esclamazione di Sandro Ciotti quando, per descrivere una sconfitta determinante per la volata scudetto dell’Inter a Catania negli anni ’60, coniò la celebre frase “Clamoroso al Cibali”. Lo stadio di Catania ora non si chiama più Cibali ma Massimino, il risultato a fine gara è impietoso, come allora, per i nerazzurri: Catania – Inter 3-1.

    Gara quasi interamente dominata dagli etnei a parte una decina di minuti nella ripresa, quando dopo il vantaggio l’Inter sembrava potesse prendere il sopravvento della partita. Nel primo tempo da segnalare 2 grandissime occasioni (quasi simili peraltro) per il Catania con Adrian Ricchiuti, che, lasciato sempre solo soletto in mezzo all’area di rigore, ha sbagliato clamorosamente in entrambe le occasioni. Per i Campioni d’Italia un gran tiro di Sneijder su una ripartenza nerazzurra sventato in corner da Andujar con una grande parata.

    Il secondo tempo invece è ricco di emozioni e sussulti: al 54esimo l’Inter passa in vantaggio con una bellissima azione di contropiede di Eto’o (la posizione di partenza del camerunense è buona, anche se ci sono proteste dei siciliani) con l’attaccanta africano che arrivato davanti ad Andujar preferisce appoggiare al più libero compagno di squadra Milito che a porta vuota segna l’1-0.
    Per la reazione del Catania occorre circa un quarto d’ora (tempo in cui l’Inter sembra prendere le redini del gioco), poi all’improvviso, al 74esimo, un cross in mezzo all’area, ben teso, di Alvarez trova il piedino di Maxi Lopez per il momentaneo ed inaspettato 1-1. Cambia di nuovo la partita, perchè la esile superiorità dell’Inter svanisce, il Catania si rifà coraggio e si ributta all’attacco.
    Mourinho (in tribuna per scontare la seconda delle 3 giornate di squalifica) decide che comunque vuole vincere la partita e ad una formazione già super offensiva aggiunge il decisivo Muntari e Pandev al posto di Cambiasso e Stankovic (3 punte per l’allenatore portoghese più 2 trequartisti per cercare di far suo il risultato, senza mediani di ruolo). La mossa paga, per il Catania però, perchè Muntari (per questo dicevamo decisivo) dopo 30 secondi fa fallo da dietro al limite dell’area su uno scatenato Martinez e si prende un sacrosanto giallo. Ma la beffa deve ancora arrivare perchè sugli sviluppi della punizione tirata da Mascara, il giocatore ghanese allarga il braccio in modo scomposto per impedire al tiro di arrivare in porta. Risultato? secondo cartellino giallo (in 1 minuto!), espulsione, Inter in 10 e calcio di rigore per il Catania. Peggio di così difficilmente Muntari avrebbe potuto fare. Mascara lascia tutti a bocca aperta battendo Julio Cesar dal dischetto con il “cucchiaio” per un rigore memorabile.

    E’ l’81esimo e ci si aspetta il forcing finale dei milanesi come capita spesso nei momenti in cui devono recuperare le partite. Ma il Catania sorprende tutti, non si scompone, ingabbia i nerazzurri, riparte in contropiede e proprio al 90esimo segna il gol della sicurezza con lo scatenato Martinez che sprinta sulla fascia sinistra, si accentra bevendosi Lucio, mandando in tilt Materazzi e spedendo il pallone in rete facendolo passare sotto il braccio di Julio Cesar in disperata uscita. Pochi minuti dopo Valeri mette fine alle ostilità e lo stadio esplode in tutta la sua felicità: la capolista è caduta ed autori dell’impresa sono Mihajlovic e i suoi ragazzi (con la forte partecipazione del nerazzurro Sulley Muntari).
    Josè Mourinho è attonito e perplesso in tribuna e non crede ai suoi occhi. Spetta a Milan e Roma, ora, riaprire più che mai il Campionato.

    Il tabellino CATANIA – INTER 3-1
    54′ Milito (I); 74′ Maxi Lopez (C); rig 81′ Mascara (C); 90′ Martinez (C) CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano (87′ Potenza); Izco, Biagianti, Ricchiuti (76′ Delvecchio); Mascara, Maxi Lopez (83′ Carboni), Martinez.
    A disposizione: Campagnolo, Augustyn, Ledesma, Morimoto.
    Allenatore: Mihajlovic
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Materazzi, J.Zanetti; Stankovic (76′ Pandev), Cambiasso (79′ Muntari), Mariga (46′ Quaresma); Sneijder; Milito, Eto’o.
    A disposizione: Toldo, Orlandoni, Cordoba, Khrin.
    Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Baresi)
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Biagianti (C), Zanetti (I), Stankovic (I), Martinez (C)
    Espulsi: Muntari (I)

  • Inter: Santon out, tridente Balotelli, Eto’o, Milito

    Inter: Santon out, tridente Balotelli, Eto’o, Milito

    Incomincia il conto alla rovescia per l’Inter di Mourinho che sarà impegnata nel posticipo settimanale allo stadio Giuseppe Meazza alle ore 20.45. Buone notizie per il tecnico di Setubal che ritroverà Samuel e Muntari squalificati durante il match contro la Sampdoria.

    Non recupera Davide Santon, il terzino italiano infatti insieme al rumeno Christian Chivu ha partecipato all’allenamento mattutino senza avere le buone notizie che sperava, per il terzino rumeno invece procede con giusta cautela il recupero dopo l’operazione alla testa. Ricapitolando, il capitano Javier Zanetti sarà spostato in difesa, a centrocampo spazio a Muntari e Cambiasso, dietro le tre punte Balotelli Milito ed Eto’o giocherà Sneijder. Torna a disposizione Cordoba dopo le giornate di squalifica, ma siederà in panchina.

    PROBABILE FORMAZIONE
    INTER (4-2-1-3)
    : J.CESAR MAICON LUCIO SAMUEL ZANETTI CAMBIASSO MUNTARI SNEIJDER BALOTELLI MILITO ETO’O.

  • Inter: Mourinho si tiene le 3 giornate di squalifica

    Notizie agrodolci in casa Inter: la Corte di Giustizia Federale ha infatti respinto il ricorso presentato d’urgenza dall’Inter, confermando i 3 turni di squalifica per l’allenatore lusitano e i 2 per il centrocampista argentino. La squalifica del Ghanese Muntari scende invece da 2 ad un turno, unica nota di consolazione in tutta la vicenda. Le decisioni sono il seguito dei poco gradevoli fatti del post partita di una settimana fa con la Sampdoria.

    Salta intanto il tradizionale appuntamento dell’Inter ad Appiano Gentile alla vigilia della gara contro l’Udinese al Friuli. Con Mourinho squalificato, la società ha deciso di non organizzare la consueta e solita conferenza stampa che precede ogni partita di campionato di Serie A. All’Inter però fanno sapere che non è la prima volta che capita in coincidenza con la squalifica dell’allenatore. L’ultima volta che Mourinho non aveva partecipato alla conferenza stampa era stato sostituito dal suo vice Giuseppe Baresi.

  • Champions League: highlights Inter – Chelsea 2-1

    Vince il primo round l’Inter grazie alla caparbietà di Cambiasso. Nerazzurri subito avanti grazie all’ennesimo acuto del Principe Milito dopo appena 2′ minuti. Kalou trova il pari ad inizio ripresa ma è Cambiasso a regalare la vittoria.

  • Stangata a Mourinho: 3 giornate per le “manette”. Squalificati anche 4 giocatori dell’Inter

    E’ arrivata puntuale la decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare l’allenatore dell’Inter Josè Mourinho per il gesto delle manette rivolto alle telecamere e i comportamenti tenuti nel corso della gara Inter – Sampdoria.
    La punizione prevede 3 giornate di squalifica e un’ammenda di 40 mila euro “per avere ontestato ripetutamente l’operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando, al 35° del primo tempo ed al 10° del secondo tempo, “le manette”, con i polsi incrociati e le braccia rivolte verso il pubblico e verso le telecamere presenti ai bordi del campo; per avere inoltre, nell’intervallo, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all’Arbitro ed agli Assistenti espressioni ingiuriose; per avere, infine, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre; infrazioni rilevate dai collaboratori della Procura federale; con recidiva specifica reiterata“.

    Ma il giudice sportivo non ha colpito solo Mourinho ma anche l’Inter, squalificando per 2 giornate Cambiasso, per aver cercato di colpire con un pugno un avversario nel parapiglia degli spogliatoi durante l’intervallo della gara, e Muntari, per aver espresso frasi ingiuriose agli ufficiali di gara mentre per una giornata Samuel e Cordoba per essere stati espulsi durante il match.
    E non finisce qui perchè alla società nerazzurra è stata inflitta una multa di 30 mila euro per il comportamento dei tifosi sugli spalti a cui si aggiunge l’inibizione fino all’8 marzo del dirigente Oriali per avere contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale posizionatisi in prossimità delle due panchine.

  • Inter: Chivu e Stankovic in gruppo

    Inter: Chivu e Stankovic in gruppo

    Torna a lavorare l’Inter dopo i due giorni di riposo concessi da Jose Mourinho, alla Pinetina si respira aria positiva dopo aver strappato il pari a Napoli e si guarda con ottimismo al match contro la Sampdoria e quello del mercoledì successivo contro il Chelsea.

    Ad aumentare la fiducia e la speranza è il completo recupero di Stankovic e Chivu, i due nobili dello spogliatoio hanno finalmente lasciato l’infermeria e sono arruolabili per la seconda parte di stagione che si preannuncia infuocata e ricca di impegni. Hanno lavorato a parte Materazzi, anche lui comunque vicino al recupero, Santon e Balotelli.

    In vista della gara di San Siro contro la Sampdoria, Mourinho potrebbe optare per un mini turnover concedendo un pò di riposo a Pandev in attacco e Cambiasso e Muntari a centrocampo.

  • Serie A: Napoli – Inter 0-0, le pagelle

    Cannavaro 7 Il fratello meno nobile dimostra ancora una volta di esser cresciuto. Limitare Milito è un compito arduo per chiunque, lui ci riesce. Da Nazionale

    Zuniga: 7 Non c’è Maggio e il folletto si prende la fascia destra facendo ammattire Santon e Muntari.

    Hamsik: 7
    Mourinho è un suo estimatore e lo sloveno fa di tutto per farsi apprezzare. Gli manca solo il gol

    Julio Cesar: 7 Due volte lo salvano i legni ma compie una sola parata decisiva e spettacolare

    Cambiasso 5 La dinamicità dei piccoletti di centrocampo del Napoli lo mettono spesso in difficoltà.

    Milito 6,5
    La marcatura dei difensori del Napoli è asfissiante ma il Principe trova il modo per esser pericoloso.
    IL TABELLINO
    Napoli (3-4-1-2):
    De Sanctis 6,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 7, Grava 6,5; Zuniga 7 (36′ st Cigarini sv), Pazienza 5,5, Gargano 6,5, Aronica 5,5; Hamsik 7; Quagliarella 6,5, Denis 6. A disposizione: Iezzo, Rullo, Dossena, Hoffer, Bogliacino, Rinaudo. All.: Mazzarri.
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 7; Maicon 5,5, Lucio 6, Samuel 6, Santon 5,5; Zanetti 6, Cambiasso 5, Muntari 5,5 (1’st Mariga 6); Sneijder 5,5; Pandev 6 (26′ st Eto’o sv), Milito 6,5. A disposizione: Toldo, Cordoba, Quaresma, Thiago Motta, Krhin. All.: Mourinho.
    Arbitro: Rosetti di Torino
    Ammoniti: Pazienza, Zuniga, Gargano (N), Maicon, Muntari, Sneijder (I)

  • Inter – Juve: le interviste. Mou solidale con Ferrara, Ciro accusa il guardalinee

    Jose Mourinho: “Siamo molto contenti per il risultato, ma dobbiamo assolutamente dimenticare il primo tempo. Abbiamo giocato male ed è meglio scordarci tutto. L’ingresso di Milito è stato decisivo per la vittoria finale, ci ha dato una grandissima mano. Siamo riusciti a chiudere una Juventus in netta difficoltà nella propria metà campo. Quello che è successo all’ultimo minuto del priomo tempo – dice il Mou riferendosi al rigore non fischiato sul mani di Melo – meglio che lo dimentichiamo, perché se non dimentichiamo, non so cosa dobbiamo fare altro. Ferrara? Non mi piace l’atmosfera che si è creata attorno a lui. Sono state dette molte cose false sul suo conto. In molti non lo rispettano. Io si”.


    Ciro Ferrara:
    “Nel secondo tempo il guardalinee ha sbagliato partita. L’Inter è una grossa squadra ma se l’arbitro avesse fischiato il fuorigioco di Milito ad inizio dell’azione non ci sarebbe stato il gol di Balotelli. Domani dirigerà l’allenamento? “Ancora non ho ricevuto nessuna comunicazione della società e per questo domani sarò a Vinovo”

    Esteban Cambiasso: “Dopo la vittoria di domenica, ci voleva anche questa vittoria. Ci tenevamo alla Coppa Italia e l’abbiamo dimostrato. È andata bene, nonostante le difficoltà: però non dobbiamo andare sempre in rimonta, può diventare pericoloso. Non dobbiamo abituarci. Loro avevano molta voglia di fare bene, soprattutto perché sono in difficoltà in campionato, e ce l’hanno messa tutta, ma anche noi abbiamo fatto altrettanto. Ma con una mentalità tosta ce l’abbiamo fatta. Ce la siamo meritata la vittoria”.

    Massimo Moratti: “Sono molto contento, dopo l’eccezionale prestazione di domenica scorsa abbiamo visto un’altra bella prova dei ragazzi e ciò è stato fantastico, una grande dimostrazione di concentrazione, disciplina e serietà. I calciatori sono stati bravi a reagire alla difficoltà iniziale e a recuperare il risultato, bravi. Il risultato è giustissimo tra l’altro, abbiamo raggiunto l’obiettivo senza distrazioni nè stanchezza, così si fa. Bravo anche Mourinho a tenere alta la concentrazione. Andare avanti in coppa è importante e ci teniamo, essere in pista per tutti i trofei è bello per tutti, per noi e per i tifosi. Sneijder bravissimo, un motorino che corre per tutto il campo, utilissimo. Pandev? Serio e pratico”.