Tag: Esteban Cambiasso

  • Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    C’ e’ chi lo chiamo feeling, Mourinho la chiamava empatia, questa particolare situazione che ha consolidato il rapporto tra il tecnico brasiliano Leonardo e la squadra ha convinto il presidente Massimo Moratti a confermare il buon Leo per la prossima stagione concedendogli la possibilità di giocarsi le proprie carte dalla prima all’ ultima giornata.

    Sicuramente il presidente nerazzurro non ha condiviso le scelte del brasiliano con l’ esclusione inspiegabile di Cambiasso a centrocampo e con il ruolo affidato ad un Thiago Motta sì positivo ma alcune volte limitato dagli infortuni, ma la reazione avuta dalla squadra con la vittoria contro la Lazio ed il consolidamento del secondo posto, ha dato dimostrazione che il brasiliano può sicuramente migliorare da un punto di visto tattico ma non ha niente da imparare nella comunicazione e nello spirito che ha saputo dare alla squadra proprio nei momenti di difficoltà.

    È ovvio che l’ Inter per tornare ad essere grande debba necessariamente consolidare il reparto difensivo ed effettuare un acquisto importante in mezzo al campo poi, per il resto, ci penserà Leo.

  • Schalke – Inter, 4 motivi per crederci

    Schalke – Inter, 4 motivi per crederci

    Se fosse un film sarebbe senza ombra di dubbio Mission Impossile. Questo è il titolo della missione in terra teutonica per gli uomini guidati da Leonardo. Con una remuntada ancora possibile in campionato, nonostante 5 punti (6 considerando gli scontri diretti) non siano pochi, il tecnico brasiliano carica i suoi per provare l’impresa europea già riuscita ai danni del Bayern Monaco in casa loro.

    Considerando che obiettivamente è davvero difficile per l’Inter segnare 4 gol e non subirne nessuno, Leo non ha assolutamente nulla da perdere, e quindi potrà liberare da tutte le pressioni i suoi giocatori. Fattore questo che potrebbe avere un bel peso in una partita come quella che attende i nerazzurri martedì sera al Veltins Arena contro lo Schalke 04.

    La vittoria casalinga contro il Chievo ha sicuramente portato morale e ridato convinzione a un ambiente che dopo la sonora batosta del derby aveva come mollato e sentito in maniera troppo forte il peso della sconfitta. Ma l’Inter può davvero rimontare il 5 a 2 di San Siro e riuscire a compiere l’impresa di qualificarsi per le semifinali? Ecco  quattro motivi (come i gol necessari per qualificarsi) per crederci:

    1. CAMBIASSO – Il nuovo modulo proposto da Leonardo, con il ritorno di Cambiasso vertice basso a scudo della difesa da sicuramente più garanzie in fase di copertura e riesce a far rifiatare il reparto arretrato. Anche perché dopo la sconfitta nel derby e la debacle europea contro lo Schalke è stato palese come l’esperimento Thiago Motta in quel ruolo abbia creato più danni che situazioni favorevoli. Il giocatore italo brasiliano è sprecato davanti alla difesa, perché abile negli inserimenti e con piedi sopraffini per servire assist ai compagni. Inaffidabile invece per far ripartire il gioco non essendo un giocatore veloce. Serve più equilibrio, è questa la ricetta per tornare ad essere vincenti.

    2. FORZE FRESCHE – Vista l’ottima prestazione di Nagatomo sulla corsia sinistra, il posto da terzino dovrebbe essere suo, avanzando il capitano Zanetti, dando in questo modo il giusto peso al centrocampo. Moratti aveva parlato di giocatori stanchi dopo la partita di Champions. Bene, Zanetti e Nagatomo sono sembrati i più freschi contro il Chievo, stavolta non si può sbagliare la formazione!

    3. ETO’O: REMUNTADA POSSIBILE – Samuel Eto’o trascinatore dei nerazzurri nelle serate di coppa, racconta un aneddoto su una rimonta impossibile, e carica i suoi compagni in vista della trasferta di Gelsenkirchen:Ricordo una rimonta contro il mio Barça, vincemmo con il Getafe 5-1 e poi perdemmo 4-0 a Getafe. Non credo basti il fatto che abbiamo vinto la Champions per crederci, oggi è difficile crederci, ma nel calcio tutto è possibile e i sogni esistono. Siamo una squadra forte, che può fare una buona gara e rimontare in Germania. Una settimana fa eravamo vicini alla testa ora sembravamo lontani, ma il calcio è così e mancano due mesi. C’è la possibilità di poter far bene in uno stadio meraviglioso mercoledì, l’unica preoccupazione è come arriviamo alla partita, se saremo in forma non avrò paura”.

    4. ZERO PRESSIONI – Il fattore psicologico stavolta è tutto a favore dei nerazzurri. Proprio così, considerando il fatto che l’Inter non ha assolutamente niente da perdere scenderà in campo senza pressioni, in una partita da affrontare con la giusta rabbia agonistica e la testa libera. Le motivazioni per provare l’impresa non mancano di certo.

    La voglia dei grandi campioni di smentire questo vortice di critiche che li ha sommersi per due partite sbagliate, sarà il punto di forza di una squadra che ha il diritto e il dovere di crederci, non solo perché è comunque la squadra campione d’Europa in carica, ma perché come ci insegna il calcio (e un noto marchio sportivo) Nothing is impossible!

  • Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    La notizia del giorno è che l’Inter non subisce gol. Arriva di conseguenza anche la vittoria casalinga contro il Chievo, con 3 punti che cancellano almeno momentaneamente le nubi all’orizzonte. Poco spettacolo e molta concretezza in una partita dove i nerazzurri vincono giocando male. Classifica alla mano in attesa di Milan e Napoli l’Inter sale a 63 punti a -2 della capolista impegnata a Firenze. Una vittoria che da morale e serve a preparare al meglio la mission impossibile in terra tedesca contro lo Schalke 04.

    Sneijder non ce la fa e al suo posto scende in campo Stankovic stringendo i denti per la botta ricevuta contro lo Schalke. Kharja si inventa trequartista in un ruolo giù ricoperto nel Genoa. Invariate il resto delle formazioni per entrambe le squadre.

    PRIMO TEMPO – Un Chievo frizzante nei primi minuti sembra non risentire del fattore trasferta e a San Siro  fa la partita. I nerazzurri si vedono davanti con qualche bella  sgroppata del capitano Zanetti che sembra essere in giornata. Bellissima al 15’ la progressione del nipponico Nagatomo che brucia tutti gli avversari e serve un pallone che Eto’o manca di  un soffio. Non passa nemmeno un minuto e arriva una grandissima palla di Maicon per Pazzini che a colpo sicuro in area a tu per tu con Sorrentino incrocia sul secondo palo sbagliando un gol facile.
    Prima mezz’ora di gioco che passa senza grandi emozioni, con le squadre che si studiano come due pugili prima di sferrare il colpo vincente.
    Brivido per Ranocchia al 31’ quando involontariamente serve un pallone al limite della propria area a Moscardelli che prova la botta da fuori senza troppa fortuna. Forcing del Chievo che viene fuori con coraggio e approfitta dei numerosi errori e spazi lasciati dagli uomini di Leo.
    Prova il gol dell’anno Pellissier al 41’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Chievo, colpendo il pallone di tacco al volo ma non trovando la porta. Situazione opposta con i nerazzurri che su corner provano a far male alla difesa gialloblu quando Maicon, defilato in area prova a bucare la rete con un gran tiro che va ad impattare sui cartelloni pubblicitari dando l’illusione del gol. Giannoccaro fischia con due minuti di recupero la fine di un primo tempo che non ha regalato particolari emozioni. Nerazzurri con tanta voglia ma poca sostanza.

    SECONDO TEMPO – Staffetta prevista per Stankovic che lascia il campo dopo il primo tempo e lascia il posto a Sneijder. Partono bene i nerazzurri, ma con azioni sterili che non mettono mai in seria difficoltà la difesa del Chievo. Gli uomini di Leo come nell’analisi di Moratti nel post partita europeo sembrano essere a corto di ossigeno, stanchi per la lunga rincorsa, e quindi non in grado di riuscire a lanciare l’affondo decisivo. Leonardo al 15’ del secondo tempo si gioca la carta Milito, togliendo uno spento Pazzini.
    Brivido al 17’ quando su cross di Thereau c’è il liscio di Maicon, con Constant che non ne approfitta mancando l’impatto con il pallone all’altezza del dischetto di rigore. L’Inter spinge sull’acceleratore e al 21’ sugli sviluppi di un calcio di punzione Maicon serve Cambiasso nel cuore dell’area di rigore, che riesce a coordinarsi e calciare a rete con la complicità di una deviazione. Inter 1 Chievo 0.
    Leo inizia a pensare alla sfida impossibile contro lo Schalke e concede un po’ di riposo ad Eto’o lasciando spazio a Thiago Motta.
    Al 32’ occasionissima per gli uomini di Pioli quando Pellissier servito da Jokic in area sbaglia un rigore in movimento. Altra occasione da gol sprecata da Milito che prova a sorprendere Sorrentino con un pallonetto senza riuscire ad alzare il pallone a sufficienza per impensierire il numero uno del Chievo.
    Raddoppio dell’Inter al 39’ in un’azione rocambolesca con un paio di rimpalli, il pallone finisce sui piedi di Maicon che senza difficoltà mette il pallone in rete da due passi.
    Milito a un minuto dal 45’ manca un gol di testa che l’anno scorso avrebbe segnato ad occhi chiusi.
    Fischio finale con il risultato congelato sul 2 a 0.

  • Ultime in casa Inter: Lucio e Pazzini

    Ultime in casa Inter: Lucio e Pazzini

    LUCIO – Il difensore nerazzurro brasiliano Lucio Ferreira da Silva meglio noto come Lucio, dopo aver manifestato la volontà e il desiderio di chiudere la sua carriera con un ritorno al Bayern Monaco mette chiarezza sul suo futuro, tranquillizzando i tifosi nerazzurri, poiché come riporta la Gazzetta dello Sport in mattinata sarebbe pronto per lui un rinnovo contrattuale. La trattativa condotta da Marco Branca prevede un rinnovo con firma del giocatore fino al 2013 con l’opzione per un altro anno. Il giocatore come riporta la Gazzetta avrebbe già accettato, e mancherebbe solo l’ufficialità che arriverà in settimana. La società di Massimo Moratti nonostante l’età (33 anni per Lucio) conta ancora molto sul difensore brasiliano, in grado di offrire ottime prestazioni e soprattutto di fare da tutor a una giovane promessa come Ranocchia. Buone notizie arrivano anche dal ritiro verdeoro dove il giocatore interista ha ritrovato il posto da titolare e farà coppia in difesa con il rossonero Thiago Silva, formando una difesa stellare. Il grande rimpianto sarà saltare il derby per la squalifica rimediata in un modo davvero poco intelligente. Curioso invece che l’altro difensore nerazzurro Maicon sempre titolare con Dunga, stia lottando per un posto in squadra, da quando la nazionale Verdeoro è guidata da Menezes, attuale tecnico brasiliano. Il nuovo allenatore gli preferisce Dani Alves e il terzino nerazzurro dovrà dimostrare sul campo se meriterà una maglia da titolare. Infatti contro la Scozia è previsto un subentro a partita in corsa, magari nel secondo tempo, con una staffetta tra i due terzini.

    PAZZINI – Buone notizie arrivano anche dal ritiro di Coverciano, dove dopo la partita tra Italia e Slovenia in casa interista c’era molta paura per l’infortunio rimediato da Giampaolo Pazzini. la punta nerazzurra si era fatto male praticamente da solo, cadendo sopra il polso destro. Il dolore si era acutizzato nel post partita, consigliando al giocatore un controllo accurato per escludere eventuali fratture. L’apprensione in casa Inter era salita e non poco nella giornata di ieri. Solo le visite alla clinica Fanfani e le parole dello stesso giocatore hanno tranquillizzato l’ambiente della Pinetina: “ Tutto ok, era solo un controllo, nessuna frattura è una contusione. Tranquillizzate anche il mister.”

    Ulteriori garanzie sono arrivate dalle parole di Enrico Castellacci, responsabile medico della Nazionale Italiana: “Tac e risonanza magnetica hanno escluso lesioni ossee allo scafoide: è un normale versamento, nulla di preoccupante. Per noi è già a disposizione, in teoria può giocare già a Kiev, e dunque anche il derby: dopodiché, non spetta a me stabilire se resta o meno qui con noi”.

    In questo caso le strade sono due, o il giocatore potrebbe seguire lo stesso percorso di Ranocchia, facendo la felicità di Leonardo, oppure sempre con la dovuta diplomazia con il club nerazzurro, Pazzini si aggregherà al gruppo in direzione Ucraina, ma in vista di un ampio turn-over potrebbe accomodarsi in panchina.

     

    CAMBIASSO – Un’altra voce nerazzurra arriva direttamente dal ritiro della nazionale argentina, dove Esteban Cambiasso in un’intervista al quotidiano Olè ribadisce il concetto di un’Inter che crede nello scudetto, e soprattutto di una squadra che ha voglia di rivincere tutto e bissare l’impresa dell’anno appena passato: “In Italia e nell’Inter non abbiamo mai la pancia piena. Abbiamo vinto cinque scudetti e desideriamo il sesto, abbiamo vinto la Champions e ne vogliamo un’altra. Vincendo non passa mai la fame di successi”.

    L’intervista continua e Cambiasso parla del suo futuro in maglia nerazzurra: “All’Inter mi diverto, mi sento a mio agio e felice: ho ancora tre anni di contratto e le vittorie ti danno costante voglia di continuare a vincere!”.

    Chiusura nel finale con un commento sull’evergreen Zanetti: “Il capitano? Una bandiera!”

  • Lavezzi incanta con Messi, segna Cambiasso. Video

    Lavezzi incanta con Messi, segna Cambiasso. Video

    Dopo 5 vittorie consecutive la Seleccion di Batista è costretta al pari dagli USA, ma anche al New Meadowlands Stadium Messi e compagni hanno dato la sensazione di esser una grande squadra che si diverte a giocare e divertire.

    L’Argentina “italiana” con ben 5 giocatori che militano nel nostro campionato tra i titolari è sopratutto Lavezzi a dar spettacolo in coppia con Messi in attacco. La partita è un monologo dei bianchiazzurri che però sprecano non finalizzando la grande mole di gioco, il vantaggio arriva a 4′ dalla fine del primo tempo quando Cambiasso è il più lesto a ribadire in rete una corta respinta di Howard.

    Nella ripresa la partita non cambia ma l’Argentina non trova la seconda rete e Agudelo approfitta di un errore di Andujar per firmare il pari definitivo.

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  • Guai in casa Inter: Lucio è stiramento!

    Guai in casa Inter: Lucio è stiramento!

    Piove sul bagnato in casa Inter. Infatti dopo lo stop in campionato con il pareggio di Brescia, arrivano le solite brutte notizie dall’infermeria nerazzurra. Dal sito ufficiale dell’Inter si rende noto come “lo staff medico dell’Inter, guidato dal professor Franco Combi, ha sottoposto Lucio ad accertamenti strumentali, che si sono resi necessari dopo l’infortunio muscolare accusato a Brescia: gli esami hanno evidenziato uno stiramento al gluteo destro e il difensore è già stato sottoposto alle prime sedute fisioterapiche e di recupero agonistico”.

    Da escludere quindi la sua presenza in campo negli ottavi di finale Uefa Champions League contro il Bayern Monaco, in programma martedì all’Allianz Arena a meno di recuperi che abbiano del miracoloso.

    Le buone notizie invece arrivano dalla partecipazione all’allenamento di giocatori importanti come Esteban Cambiasso, Cristian Chivu e Thiago Motta.  Si è visto in campo anche il Principe, ma con una seduta di allenamento individuale e personalizzata, quindi è da escludere il rientro di Diego Milito in terra tedesca. L’attaccante argentino non vuole assolutamente affrettare i tempi di recupero, evitando in questo modo ulteriori ricadute.

  • Brescia – Inter, le probabili formazioni

    Brescia – Inter, le probabili formazioni

    Questa sera alle ore 20 e 45 al Rigamonti di Brescia torna con un turno di anticipo torna il campionato di Serie A. Si giocherà infatti di venerdì, la sfida tra Brescia e Inter, per dare ai giocatori nerazzurri più ore di riposo in vista della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League di mercoledì sera contro il Bayern Monaco.

    Il tecnico nerazzurro Leonardo, nella conferenza stampa ha spiegato come prima di tuffarsi nel clima Champions bisognerà pensare al campionato e alla partita con il Brescia che rappresenta senza ombre di dubbio un’insidia: “Il Brescia è una squadra che può giocare in tanti modi, che non dà tanti punti di riferimento. È  una squadra che ha tante risorse e non sono un caso i risultati che hanno fatto fuori casa, contro ad esempio Udinese, Roma e Napoli, ma anche nella partite casalinghe dimostrano costanza”.

    Nella lista dei convocati per il match di stasera tra Brescia e Inter non figurano Cambiasso, Thiago Motta e Chivu: “Sono tre casi diversi – ha voluto precisare Leonardo nella conferenza stampa pre match -. Chivu ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha portato avanti per alcuni giorni, ma niente di grave, Cambiasso ha avuto problemi 15 giorni fa nella gara di andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern, ma siamo tranquilli e Thiago Motta, un lieve affaticamento.” Turn over precauzionale insomma.

    L’Inter dovrebbe scendere in campo con il solito 4-3-1-2, dove in difesa dovrebbero giocare Maicon, Lucio e Ranocchia in ballottaggio con Cordoba, volendo fa riposare il centrale italiano che non ha saltato nemmeno una sfida. Nagatomo dovrebbe prendere il posto di Chivu sulla fascia sinistra. Centrocampo con Stankovic vertice basso, supportato da Zanetti, Kharja e Sneijder dietro la coppia del gol Pazzini Eto’o.

     

    Dalla parte opposta Beppe Iachini ha le idee chiare: “Leonardo è un allenatore che predilige il gioco. Io la penso esattamente come lui, quindi ce la giocheremo a viso aperto, senza paura”.  Ricordando come: “Nelle grandi occasioni, contro grandi avversari e davanti al grande pubblico, abbiamo sempre fatto bella figura”.

    Le rondinelle dovrebbero scendere in campo con  la stessa formazione che ha strappato lo 0 a 0 contro il Napoli di Mazzarri. Difesa a 3 con l’ex giocatore juventino Zebina e Zoboli  sugli esterni. Mareco centrale favorito su Bega. Robusto centrocampo a 5 uomini con Vass, Kone Hetemaj Berardi e Zambelli. L’utilizzo di quest’ultimo è dato ancora come incerto. In attacco ci sarà l’ex giocatore del West Ham Diamanti con l’airone Caracciolo già in gol nel match di andata, favorito sul brasiliano Eder.

     

    Una sfida, due motivazioni ben diverse. I 3 punti per i nerazzurri sono fondamentali per non perdere terreno nella corsa scudetto, soprattutto adesso che il Milan non avrà più l’impegno europeo e potrà concentrare tutte le sue energie sul campionato. Come diceva ieri Materazzi in un’intervista, il derby non è decisivo poiché se non vinci le due partite di avvicinamento, non conta niente. Discorso opposto per il Brescia che in piena zona retrocessione scenderà in campo con il coltello tra i denti, anche a costo di strappare un punticino utile per la salvezza.

    Probabili formazioni  BRESCIA-INTER

    Brescia (3-5-2): Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli, Kone, Vass, Hetemaj, Berardi; Diamanti, Caracciolo.
    A disposizione: Sereni, Bega, Daprelà, Baiocco, Eder, Lanzafame, Possanzini.

    Allenatore: Iachini

    Squalificati: Accardi (1)

    Diffidati: Caracciolo, Arcari, Lanzafame, Zebina, Zoboli, Hetemaj

    Indisponibili: Dallamano, Zanetti, Filippini

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Stankovic, Kharja; Sneijder; Eto’o, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Obi, Mariga, Coutinho, Pandev.

    Allenatore: Leonardo

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Lucio

    Indisponibili: Samuel , Milito , Cambiasso

  • Tegola Inter, stiramento per Cambiasso

    Tegola Inter, stiramento per Cambiasso

    La sconfitta contro il Bayern Monaco lascia pesanti stascichi in casa nerazzurra sia sul morale che dal punto di vista fisico. Leonardo infatti per la trasferta di Genova contro la Sampdoria di domenica sera dovrà fare a meno di oltre di Maicon squalificato anche di Ranocchia e Cambiasso usciti malconci.

    Il difensore dovrà stare fermo due settimane e dovrebbe esser sostituito dal rientrante Chivu in mezzo alla difesa con la conferma di Nagatomo sulla sinistra. Stiramento invece per l’argentino e i suoi tempi di recupero sono ancora incerti anche perchè Cambiasso è recidivo. In vista di Genova saranno da verificare anche le condizioni di Thiago Motta.

  • Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Otto gol in una sola partita. Il bello del calcio è andato in scena questa sera a San Siro tra Inter e Roma in una partita rocambolesca e non adatta ai cardiopatici!

    Il Milan nel pomeriggio ha frenato la sua corsa contro il Genoa pareggiando 1 a 1, quindi l’occasione di rosicchiare punti era fondamentale per entrambe le squadre. Questa partita è più di un’occasione.

    Le squadre non attendono molto prima di iniziare a fare sul serio. Parte un po’ frenata la Roma, mentre l’Inter inizia in maniera vivace come accade da quando c’è Leo in panchina.

    Bastano 3 minuti per sbloccare il risultato, quando Sneijder allarga il gioco per Maicon, e il brasiliano gli restituisce palla al limite dell’area. Il numero 10 nerazzurro quasi da fermo fa partire un siluro che va a finire nell’angolo alto opposto alle spalle del portiere della Roma. Nessuno poteva immaginare una partenza migliore.

    La risposta della Roma non si fa attendere. Al 13’ una bellissima percussione di Vucinic, il montenegrino serve in corsa sulla destra Cassetti che mette una palla tesa in area e Simplicio in scivolata insacca il pallone in rete riportando la partita sul pari.

    La squadra di Leo è stordita dal colpo e incassa molte azioni offensive romaniste, dove il risultato non si sblocca solo grazie ai proverbiali miracoli di Julio Cesar che toglie le castagne dal fuoco in più occasioni. I nerazzurri non si perdono d’animo e al 35’ con una bella ripartenza interista, ci pensa Eto’o dribblando prima Riise e poi scaricando in porta un tiro centrale, che Julio Sergio con qualche colpa non riesce a parare.

    Si va riposo sul punteggio di 2 a 1 per l’Inter. La differenza l’hanno fatta i portieri fin qui.

    Nella ripresa le due squadre partono molto più lente, solo al 63’ ci sarà un episodio chiave, con l’ingenuità di Burdisso che trattiene e butta giù in area Pazzini lanciato a rete. Espulsione e rigore per i nerazzurri.

    Eto’o dal dischetto è micidiale: 3 a 1.  L’Inter non si accontenta e al 71’ allunga con un colpo di testa sotto porta di Thiago Motta servito dal sempre presente Eto’o.

    La partita sembra finita, ma la Roma non si arrende e da una punizione di De Rossi, con una bellissima deviazione di Vucinic al 75’ nasce il gol che permette ai giallorossi di accorciare le distanze, portandosi sul 4 a 2.

    Finale al cardiopalma con il colpo di testa di Juan che sbatte contro il palo,  il pallone arriva a Simone Loria, con una generale dormita della difesa interista e il difensore della Roma mette in rete la palla del 4 a 3 al minuto 81.

    L’Inter non riesce a tenere testa alla Roma nonostante la superiorità numerica, anzi ne soffre le avanzate e solo nel finale con un forcing aggressivo riesce con Cambiasso a chiudere la partita sul 5 a 3 al minuto 90.

    Una partita bellissima che ci ha mostrato la forza di due grandi squadre che non si arrendono mai e che giocano un bel calcio.

    La partita ha dato i suoi verdetti: Roma che esce sconfitta ma assolutamente non ridimensionata, e l’Inter che ribadisce con prepotenza la sua candidatura a inseguitrice di lusso con il Napoli nei confronti del Milan.

  • Inter, paura prima della rimonta. Risolve Cambiasso contro il Catania

    Inter, paura prima della rimonta. Risolve Cambiasso contro il Catania

    Leonardo fa due su due e rilancia le ambizioni scudetto della sua Inter. I nerazzurri infatti fanno bottino pieno nell’arco di pochi giorni e raccolgono a Catania la seconda vittoria consecutiva dall’avvento del tecnico brasiliano in panchina che è riuscito nel poco tempo a sua disposizione a motivare una squadra già sazia del triplete della scorsa stagione con l’aggiunta poi della conquista del Mondiale per Club e che agli ordini del suo precedessore Benitez sembrava piatta.
    Ma prima dei sorrisi finali la paura di una nuova ricaduta dopo la brillantissima vittoria sul Napoli di 3 giorni fa. Al Massimino gli attaccanti del Catania fanno vedere nella ripresa i sorci verdi alla retroguardia nerazzurra che prima della doppietta – partita di Cambiasso vanno sotto di una rete siglata dal “piccolo” Gomez.

    C’è Eto’o al fianco del Principe Milito in attacco, che rientra dopo la squalifica delle tre giornate inflittagli dalla disciplinare per la testata rifilata a Cesar durante Chievo – Inter del 21 novembre scorso, ma l’attaccante camerunense si vede poco perchè costretto ad una partita di grande sacrificio sulla sinistra. Il primo tempo è a dir poco penoso per i ritmi blandi delle due squadre in campo nel quale non succede praticamente nulla se non una zuccata debole di Stankovic dritta nelle braccia di Andujar.

    Più vivace la ripresa grazie alla spinta offensiva degli uomini di Giampaolo che trovano in Gomez e Martinho, appena entrato, due frecce che sia Maicon, da una parte, che Chivu, dall’altra, faticano a contenere. Maxi Lopez si divora una colossale occasione facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Castellazzi poi al 71′ è Stankovic che gli nega la gioia del gol respingendo di testa sulla linea ma sulla ribattuta si avventa come un falco Gomez che buca le maglie interiste, oggi in tenuta bianca, per il vantaggio etneo.
    Tornano così in un baleno i fantasmi di un tempo non troppo lontano ma la paura dura solo pochi minuti perchè a decidere il match è la doppietta dell’onnipresente Esteban Cambiasso che prima, al 74′, tenuto in gioco da Capuano che non si alza insieme al resto della difesa, beffa Andujar sul secondo palo poi lo trafigge per la seconda volta di testa 5 minuti più tardi su un cross a giro vellutato di Maicon per il 2-1 finale, ma è davvero imbarazzante la marcatura degli etnei nell’occasione. Ci sarebbe anche il tempo di triplicare con Milito ma l’argentino non riesce ad inquadrare lo specchio della porta; un gol, fosse stato l’anno scorso, che non avrebbe sicuramente sbagliato. Nel finale esordio del nuovo arrivato Ranocchia. E ora il Milan non è più un miraggio.

    Il tabellino
    CATANIA – INTER 1-2
    71′ Gomez (C), 74′ Cambiasso (I), 79′ Cambiasso (I)
    CATANIA (4-1-4-1): Andujar; Alvarez (82′ Spolli), Bellusci, Silvestre, Capuano; Carboni; Gomez, Ledesma, Pesce (82′ Antenucci), Llama (51′ Martinho); Maxi Lopez.
    Panchina: Campagnolo, Delvecchio, Mascara, Sciacca.
    Allenatore: Giampaolo.
    INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu (66′ Pandev); Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (82′ Mariga); Stankovic; Milito (91′ Ranocchia), Eto’o.
    Panchina: Orlandoni, Muntari, Materazzi, Biabiany.
    Allenatore: Leonardo.
    Arbitro: Damato di Barletta
    Ammoniti: Martinho (C), Cordoba, Lucio (I)

    LE PAGELLE