Primo test probante per l’Inter di Gasperini impegnata questo pomeriggio a Bochum contro l’ambizioso Galatasaray di Fatih Terim. La partita maschia e piena di duri scontri non è stata bellissima con le due squadre imballate forse dai pesanti carichi di lavoro della preparazione estiva.
Gasperini conferma ancora il 3-4-3 con Sneijder in regia, Samuel in difesa a dirigere, questa volta bene, Ranocchia e Chivu in avanti Castaignos ed Alvarez ai lati di Eto’o. A destra quest’oggi gioca, e lo fa bene, l’eclettico Nagatomo mentre un inedito Obi garantisce dinamismo e quantità sulla sinistra.
La partita inizia subito con uno choc per i nerazzurri, Castellazzi in un contrasto fortuito Colin riporta la peggio costringendo Gasperini al cambio con Orlandoni e al portiere titolare per la Supercoppa, visto l’infortunio di Viviano, gli accertamenti in ospedale.
I nerazzurri soffrono un pò a centrocampo dove Stankovic e Sneijder garantiscono qualità ma faticano a far legna venendo spesso presi in inferiorità. In avanti un pò spento Alvarez i pericoli arrivano dal solito Eto’o la sua conclusione più pericolosa termina sul palo e Castaignos di testa su un bellissimo assist di Nagatomo. La difesa regge e Orlandoni con qualche buona parata si candida in caso di emergenza a cogliere la pesante eredità.
Da segnalare intorno al 65′ un fitto lancio di fumogeni da parte dei tifosi turchi che ha costretto larbitro a sospendere l’incontro per circa dieci minuti.
Rumors di Mercato. Il Galatasaray, pare abbia sfruttato l’amichevole per capire i margini di trattativa su Cambiasso e Milito che lo stesso Terim ha più volte confermato di sperare di aver in squadra.
Gli highlihgts
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Il fitto lancio di fumogeni
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Scendono in campo oggi pomeriggio alle 18.00 a San Siro Inter e Catania per la passerella finale del campionato. Già, perché l’Inter con il pareggio strappato a Napoli si è garantita aritmeticamente la seconda posizione in classifica, e il Catania battendo nel precedente turno la Roma di Montella ha strappato il pass per la permanenza in serie A anche per la prossima stagione. Partita dai toni amichevoli, con la possibilità per Simeone, ex nerazzurro di rivedere e ricevere applausi dal suo pubblico interista, e con la possibilità invece per Leonardo di lasciare spazio a chi ha giocato meno, e far tirare il fiato in vista della prossima finale di Tim Cup contro il Palermo in programma il 29 maggio. Curiosità del giorno, l’anno scorso proprio il 22 maggio l’Inter scendeva in campo per la finale Champions League a Madrid contro il Bayern Monaco: emozioni diverse, in un anno diverso.
INTER– Situazione non delle più rosee in casa Inter, a livello di condizione fisica, con il numero degli infortunati che tende ad aumentare di giorno in giorno. Out Sneijder, (che dovrebbe recuperare per la finale di Tim Cup), indisponibile anche Julio Cesar alle prese con i soliti dolori alla schiena, salta fuori all’ultimo momento anche l’infortunio i Cambiasso che complica i piani di Leonardo. Per il centrocampista argentino si parla di uno stiramento al bicipite femorale di terzo grado. Un infortunio più grave del previsto che mette ancora una volta in allarme il centrocampo nerazzurro. Ultimo forfait quello di Maicon, perché essendo squalificato in coppa Italia, Leo vuole capire in questa partita chi può sostituire il brasiliano al meglio. Quindi undici titolare con Castellazzi tra i pali, difesa a quattro con Materazzi e Samuel al centro, il primavera Faraoni e Nagatomo sulle corsie laterali; Centrocampo in totale emergenza con Mariga e Thiago Motta più arretrati e Zanetti e Pandev ai lati. Se si optasse per il rombo spazio a Coutinho sulla trequarti. Ovviamente in zona gol largo ad Eto’o, con la possibilità di infrangere il suo record personale di 36 gol segnati con la maglia del Barcellona, e minuti nelle gambe per Milito, che nelle ultime partite è sembrato in ottima condizione.
CATANIA- Simeone strappata la salvezza e la permanenza in A nella prossima stagione contro la Roma, oggi torna a San Siro per il saluto ai suoi ex tifosi nerazzurri. Personaggio molto amato dai colori interisti, nonostante quel gol segnato in maglia biancoazzurra il 5 maggio, quando l’Inter perse lo scudetto contro la Lazio. “Non so se mi hanno perdonato quel gol- ha spiegato Simeone- Credo però che quando i tifosi dell’Inter vedono me, vedono una persona pulita e nel calcio italiano è bello di tanto in tanto vedere una persona così”. Formazione inedita anche per il Catania, con diversi giocatori nemmeno partiti per la trasferta milanese. Rimane a casa il bomber Maxi Lopez per un infortunio al piede, come anche i difensori Spolli, Bellusci e Silvestre, indisponibili per acciacchi vari. Mancheranno all’appello anche Biagianti e Pesce, alle prese con dei risentimenti muscolari. Quindi Simeone dovrebbe schierare dal primo minuto una difesa con quattro uomini: Augustyn e Terlizzi al centro e Capuano e Alvarez sugli esterni. Centrocampo con Carboni, l’ex Frosinone Lodi, e l’argentino Ledesma. Tridente offensivo con Bergessio, Gomez e Schelotto.
Il tecnico nerazzurro Leonardo fa il punto della situazione in casa interista nella conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Inter e Catania. Leonardo domani scenderà in campo cercando di ottenere l’en-plein per quanto riguarda le vittorie casalinghe da quando siede sulla panchina nerazzurra, entrando nella storia dell’Inter. Motivo in più per chiudere il campionato in bellezza, cercando di evitare scivoloni, in un momento in cui la lista degli indisponibili continua ad allungarsi.
NON CONVOCATI – L’argomento clou del giorno sono le condizioni di molti giocatori nerazzurri, in vista della prossima finale di Tim Cup in programma il 29 maggio. Leonardo analizza con queste parole il momento non proprio roseo dei suoi uomini dal punto di vista fisico: “Cambiasso ha avuto un problema in allenamento oggi, dobbiamo valutare nei prossimi giorni. L’infortunio c’è, bisogna valutare la gravità. Julio Cesar ha avuto un problema alla schiena l’altro giorno e non ha la possibilità di giocare. Sneijder non ha ancora recuperato totalmente. Mentre Maicon non è stato convocato essendo squalificato per la Tim Cup e noi abbiamo bisogno di vedere i giocatori per la prossima settimana”.
Mentre a sorpresa rientra nella lista dei convocati, Marco Davide Faraoni, giovanissimo calciatore proveniente direttamente dalla primavera nerazzurra: “È un ragazzo che mi piace. Il suo è un ruolo difficile, quello del terzino, e se riesci a trovarlo in casa è una cosa molto bella”.
CATANIA – Parlando in maniera più dettagliata della gara contro il Catania, Leonardo non ammette scuse e carica i suoi per vincere e arrivare in questo modo con il morale alto alla sfida contro il Palermo nella finale di Tim cup: “La gara di domani è da affrontare nel modo migliore, noi dobbiamo mantenere la nostra concentrazione e il nostro modo di giocare. Siamo in crescendo e così continuiamo a voler fare, anche perché poi abbiamo la partita che chiude la stagione. Le buone prestazioni portano sempre cose positive, quindi domani vogliamo vincere, anche per valutare la formazione in vista della finale di Tim Cup”.
RENDIMENTI – Il tecnico brasiliano si ritiene soddisfatto da quando siede sulla panchina nerazzurra e in particolar modo analizza i rendimenti di Nagatomo, da schierare al posto di Maicon vista l’indisponibilità del brasiliano, e del bomber Eto’o che sembra non voler smettere mai di segnare. Nagatomo giocherà a destra?: “Mi è piaciuto contro la Sampdoria. Lui ha giocato a destra, a sinistra, nella linea di centrocampo a quattro, non ha quindi un problema di lateralità. Riesce ad esprimersi bene a prescindere dal lato del campo in cui gioca, e questa è una grande qualità”.
Su Eto’o a quota 35 gol, Leonardo non può che aggiungere lodi allo splendido campionato dell’attaccante camerunense: “Se guardiamo quello che ha fatto negli ultimi anni, quest’anno compreso, non si può dire altro se non che Samuel Eto’o è uno dei giocatori migliori al mondo, e questa stagione lo ha premiato. È una stagione straordinaria la sua”.
PREOCCUPAZIONI – Le preoccupazioni di Leonardo arrivano dalla lunghissima estate che aspetta la colonia brasiliana e argentina in casa Inter, in vista della Coppa America. Leonardo ammette come questo potrebbe rappresentare un problema per la prossima preparazione estiva:“Ci saranno le qualificazioni agli Europei, Coutinho avrà l’Under 20, mentre gli altri argentini e brasiliani giocheranno subito due amichevoli, il 4 e il 7 giugno, poi penso avranno una decina di giorni di vacanza e dopo cominceranno la preparazione in vista della Coppa America, che comincia i primi di luglio. E’ faticoso, riguardo alla nostra preparazione ci saranno molte situazioni da valutare”
MERCATO – Sul tema mercato Leonardo non si sbilancia dichiarando la perfetta sintonia con la società nerazzurra: “Io sono un allenatore, questo faccio, l’allenatore. Mi sento in sintonia con Branca e Ausilio per il mercato e con il presidente Moratti che poi fa le scelte, ma faccio l’allenatore. Se poi posso dare in qualche modo un contributo, comunque ci sono”. Alla domanda finale sul prossimo mercato dell’Inter, a Leonardo viene chiesto un suo giudizio, o una sua preferenza su Robben, Tevez e Sanchez: “Giocatori diversi fra loro, ma che giocano in attacco e lo possano fare ovunque. Robben è una realtà, Tevez anche, e Sanchez è lì pronto per fare il salto di qualità, le prospettive sono straordinarie”.
I cori di Gattuso contro Leo nel post partita di Roma-Milan con i rossoneri intenti nei festeggiamenti scudetto ha fatto insorgere un caso “quasi” diplomatico. Prima Leo e poi Moratti e Zanetti si sono trovati a commentare l’episodio crticando la non posizione ufficiale dei rossoneri e il tentantivo di minimizzare l’accaduto.
In risposta a quel video da qualche ora gira in rete quello di Cambiasso intento nei festeggiamenti lo scorso anno si fece trasportare nei cori contro capitan Ambrosini, da tempo preso di mira dai nerazzurri per la famosa bandiera nei festeggiamenti per la vittoria post Champions League. Gli episodi sono sullo stesso piano?
L’Inter di Leonardo ottiene l’undicesima vittoria su undici a San Siro, e consolida in maniera più forte il secondo posto in campionato approfittando dello scivolone del Napoli. Bella la prova dell’undici nerazzurro con un Pazzini sempre più ispirato, Eto’o uomo assist, Julio Cesar in forma strepitosa e il primo gol in Serie A di Coutinho.
Scarsa l’intesa invece tra gli attaccanti viola che hanno sprecato diverse occasioni e avranno fatto infuriare non poco Sinisa Mihajilovic. Rimane tra le file nerazzurre un pizzico di amarezza, dopo queste ultime vittorie, nella consapevolezza di aver visto sfuggire via la possibilità di aver una voce in capitolo in questo campionato proprio nel derby scudetto perso contro i cugini rossoneri.
Nel dettaglio l’andamento della sfida tra Inter e Fiorentina:
Sorpresa nella formazione iniziale per l’Inter dove Leonardo sceglie Materazzi per tornare titolare al centro della difesa con Ranocchia, e lancia il baby Coutinho a centrocampo con Kharja, Cambiasso e Zanetti. Nessuna novità per Mihajilovic con il tridente Cerci, Gilardino e Vargas confermato.
PRIMO TEMPO– Primi minuti con una Fiorentina molto ordinata che cerca di far girare palla e rendersi pericolosa in zona offensiva, mentre i nerazzurri aspettano il momento giusto per colpire la difesa viola.
Gol sfiorato al 10’ con Cerci che dalla fascia serve un assist perfetto per Gilardino. Il bomeber viola da rapace d’area colpisce la palla al volo e la stampa sulla traversa, facendo tirare un sospiro di sollievo a Julio Cesar.
Risposta nerazzurra al 12’ su spunto di Coutinho che serve la palla in area al Pazzo. Stop di Pazzini spalle alla porta, controllo e tiro violentissimo che impatta sulla traversa. Un legno per parte e partita bellissima.
Al 25’ è l’Inter a portarsi in vantaggio con Eto’o che manda in tilt mezza difesa viola per servire un pallone difficilissimo a Pazzini, che marcato stretto aggancia la palla e spalle alla porta fa partire una rasoiata micidiale per Boruc. Inter 1 Fiorentina 0. Non passano nemmeno tre minuti e i nerazzurri tornano a esultare quando,al 28’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Eto’o Cambiasso si fa trovare pronto e in area stacca anticipando tutti e mettendo la palla alle spalle di Boruc, raddoppiando il vantaggio sulla Fiorentina. Viola frastornati da questo uno due dell’Inter, e soprattutto non in grado di rendersi più pericolosa dopo la bell’azione di Cerci segnalata in precedenza.
Brividi per la Fiorentina nel finale di primo tempo quando su una lunga azione insistita nerazzurra Maicon ha la possibilità di calciare a botta sicura, e non trova il gol solo grazie a una fenomenale parata di Boruc, che tiene il risultato sul 2 a 0. Fischio di Banti e squadre a riposo.
SECONDO TEMPO- Nessuna modifica negli schieramenti per entrambe le squadre al ritorno in campo. Occasione clamorosa all’8’ per la Fiorentina con Gilardino servito da Beherami, che riesce ad aggirare Ranocchia e a tu per tu con Julio Cesar sbaglia un gol impossibile calciando a lato.
Mihahjilovic non si arrende e prova a dare atteggiamento più offensivo alla sua squadra, sostituendo al 11’ D’agostino con Mutu, tenendo Mutu Cerci e Vargas alle spalle di Gilardino.
Troppo molle la difesa nerazzurra al 27’ su spunto di Beherami che di testa serve l’assist per il compagno Mutu. Il romeno prova un gol di rara bellezza, cercando di scavalcare con una traiettoria a pallonetto Julio Cesar con la palla che va di poco sulla traversa. È solo il preludio al gol della Fiorentina che arriva al 29’ con Gilardino, che anticipa Ranocchia, stoppa il pallone in corsa con la coscia destra e calcia di sinistro al volo battendo Julio Cesar realizzando un gol bellissimo. Inter 2 Fiorentina 1. Partita riaperta.
Almeno così sembrerebbe. Perché sulla punizione guadagnata dall’Inter al 31’ dal limite dell’area, Coutinho si prende la responsabilità di calciare e riesce con uno splendida conclusione a segnare il suo primo gol in Serie A, portando l’Inter sul punteggio di 3 a 1. Ancora un’occasione per i viola al 35’ con Mutu in area defilato che impegna Julio Cesar in una parata non facile. Nel finale leggerezza di Lucio che si dimentica il pallone e lo regala a Mutu, che in corsa serve un pallone perfetto a Gilardino, chiuso da un’uscita perfetta di Julio Cesar. 5 minuti di recupero e fischio finale di Banti e Nerazzurri sempre più lanciati verso la conquista del secondo posto a discapito dei partenopei guidati da Mazzarri.