Tag: ernesto paolillo

  • Moggi scalda Inter – Juve: “Abbiamo sempre vinto sul campo”

    Moggi scalda Inter – Juve: “Abbiamo sempre vinto sul campo”

    Siamo solo all’antivigilia, ma il clima pre-partita di Inter – Juventus è sempre più teso. Ad infiammare ancor di più il “Derby d’Italia”, oltre alla consueta rivalità fra le due tifoserie, ci sono anche le polemiche su Calciopoli che da giorni vedono coinvolti i dirigenti nerazzurri con l’ex direttore generale bianconero Luciano Moggi. Proprio il dirigente di Monticiano oggi ha detto la sua riguardo alle parole di Ernesto Paolillo che aveva accusato la Juve di essere stata graziata in quanto, secondo il pensiero dell’ad nerazzurro, la Vecchia Signora avrebbe dovuto restituire altri scudetti all’Inter.

    Ecco qual è stata la risposta di Moggi sulla questione dalle colonne di TuttoMercatoWeb

    Mi hanno riferito le dichiarazioni di Ernesto Paolillo e dell’eco del Presidente dell’Inter, Massimo Moratti – spiega l’ex dg della Juventus -. Non volevo intervenire ma penso sia un obbligo. La Juventus deve restituire gli scudetti all’Inter? Quali? Forse quelli conquistati dalla Juve sul campo mentre in sede all’Inter erano costretti a discutere del passaporto falso di Recoba, il pupillo del Presidente. Oppure quando per vedere la classifica dell’Inter bisogna scorrere tutto il televideo e i nerazzurri dovevano usare la calcolatrice e fare la somma con almeno un’altra squadra, per arrivare ai punti conquistati dalla Juve. Il vero scudetto di cartone è uno solo: quello assegnato a tavolino, non scherziamo. Preferisco fermarmi qui, perchè domenica c’è un’Inter – Juve che non merita di essere inasprito ulteriormente. Questa gente non merita di essere definita la banda degli onesti. Poi ci lamentiamo dei toni alti, dei disordini negli stadi e dell’odio tra le tifoserie. Ma se i primi ad eccedere sono i dirigenti come il Signor Paolillo, dove vogliamo andare?”

  • Moratti infiamma Juve – Inter: “sono loro a dover restituire altri scudetti”

    Moratti infiamma Juve – Inter: “sono loro a dover restituire altri scudetti”

    La Juve chiede la revoca dello scudetto 2006? Io posso dire che i fatti sono altri e che semmai la Juve dovrebbe restituirne altri

    La miccia la accende Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, dando questa risposta ai cronisti che gli domandano sulle richieste avanzate da Andrea Agnelli. Ma ad alimentare la fiamma contribuisce il presidente Massimo Moratti che da quando Mourinho ha lasciato i nerazzurri ha indossato l’armatura da corazziere lanciando strali sulle rivali e sopratutto sulla Juventus.

    “Le parole di Paolillo? E’ tutto vero, ma non insisterei in questi giorni su tutte queste cose, visto che domenica c’è la partita. Cerchiamo di non esagerare nella polemica in questi giorni perché può essere antipatico veramente. E poi vediamo di essere bravi noi domenica a fare bene la partita. Andrea Agnelli ha detto che sono un po’ nervoso? È passato un po’ di tempo da quando l’ha detto e quindi non ho nessun tipo di reazione nei suoi confronti, tutt’altro. Mi dispiace anzi, aver pensato male nel caso, ma mi sembra una battuta che poteva dire e quindi lasciamogliela dire. Domenica potrei anche essere con loro ma non ci sono e quindi lo farò per conto mio”

    Inutile dire come il match di domenica si preannuncia infuocato con uno stato di tensione che non si vedeva dai tempi della Triade. La speranza è che almeno in campo sia solo una partita di calcio.

  • Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    Da Moratti a Biagio Antonacci, tutti contro Balotelli

    E’ il giocatore più chiacchierato del momento, i suoi comportamenti non piacciono ai suoi tifosi ne ai compagni di squadra e ne tantomeno al presidente che lo considera come una sua creatura. Stiamo parlando di Mario Balotelli: beccato dal pubblico di San Siro fin dal suo ingresso in campo durante la semifinale di Champions League giocata contro il Barcellona, l’attaccante, al fischio finale del direttore di gara, anzichè andare a festeggiare l’impresa appena compiuta con il resto dei compagni, si è tolto la maglia gettandola sul terreno di gioco infilandosi subito negli spogliatoi rivolgendo ai tifosi frasi poco educate dettate dall’eccessivo nervosismo accumulato.

    Sul suo gesto poco disciplinato sono intervenuti il presidente nerazzurro Massimo Moratti Prenderemo sicuramente provvedimenti“, l’ad Ernesto PaolilloUn gesto da condannare, le scuse si fanno subito e non dopo un pò” passando per il tecnico Josè MourinhoStasera è successa una cosa che è brutta, dobbiamo essere un gruppo unito” ma non solo. Sulla questione sono intervenuti anche addetti ai lavori e personaggi del mondo dello spettacolo. L’ex dg della Juventus Luciano Moggi divide le colpe “Sono tutti colpevoli, giocatore, allenatore e società. Balotelli deve scendere dalla pianta e capire che bisogna camminare coi piedi per terra, l’Inter non lo ha saputo gestire, Mourinho in particolare“, l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli lo assolve per metà “E’ un ragazzo giovane, appena entrato si è sentito fischiare da tutto lo stadio ed ha reagito. Ritengo che sia un grande campione, ma questi gesti in pubblico è meglio non farli“, il giornalista di fede nerazzurra Enrico Mentana non ci va leggero “Il comportamento di Balotelli è indifendibile” a cui fa eco la campionessa olimpica di nuoto Federica PellegriniDeve crescere ma deve capire l’importanza e il rispetto di vestire i colori di una squadra“. Stessi umori dal mondo della musica dove il super tifoso interista Biagio Antonacci lo critica aspramente “Uno che getta via la maglia per cui gioca e viene pagato, non dovrebbe più indossarla per rispetto dei tifosi“.

  • Balotelli rovina l’apoteosi nerazzurra. E’ rottura definitiva

    Incredibile Mario Balotelli. Nonostante la straordinaria vittoria sulla corazzata Barcellona e San Siro in festa ,il giovane attaccante nerazzurro è riuscito a uscir fuori di senno rendendosi protagonista di un brutto gesto che probabilmente mette la parola fine alla sua carriera in nerazzurro.

    Balotelli entrato in campo nell’ultimo quarto d’ora al posto di un esausto Milito ha fatto in tempo a litigare con il pubblico per tantissimi errori in fase di disimpegno e a fine partita ha gettato la maglia prima di sparire negli spogliatoi offendo tutti.

    Dura e immediata la presa di posizione della società che con l’amministratore delegato Ernesto Paolillo commenta “E’ una cosa su cui bisognerà discutere. Prendere provvedimenti? Assolutamente sì”. Deluso anche Mourinho “Sono all’Inter da luglio 2008. Ricordo migliaia di pali che mi sono arrivati da tanti luminari in Italia perche’ volevo cercare di educare un bravo talento. Oggi in una vetrina importante come una semifinale di Champions che ha gli occhi del mondo e’ successa una cosa brutta”

  • Calciopoli bis: l’Inter non ci sta, insorge Paolillo

    “C’è troppa gente che parla e dice cose a sproposito”.. Con queste parole Ernesto Paolillo commenta il nuovo filone dell’inchiesta di Calciopoli che sembra possa intaccare la morale interista e sopratutto la sentenza che quattro anni addietro contribuì all’assegnazione dello scudetto.

    Dunque dopo il presidente Massimo Moratti, che ieri intimò agli addetti ai lavori e giornalisti di non infangare la memoria di Giacinto Facchetti con accuse false e pretestuose è toccato a Paolillo ergersi a difensore del culb in attesa di capire quale sarà la verità definitiva.

  • Inter: Mou e Paolillo patteggiano

    José Mourinho ed Ernesto Paolillo dopo aver espresso dubbi sulla regolarità del campionato dopo il derby, vinto, del 24 gennaio, hanno chiesto alla Procura Federale di patteggiare proprio per queste gravi dichiarazioni.
    Allenatore e A.D. della società nerazzurra avevano detto: “è stato fatto di tutto per non farci vincere” ed avevano sottolineato il pensiero dichiarando inoltre che “c’è una volontà non leale di riaprire il campionato”.
    Dichiarazioni pesanti che avevano portato al deferimento alla Commissione disciplinare nazionale.
    Mourinho era andato giù ancora in modo più pungente sbilanciandosi in un “per non farci vincere dovevano lasciarci in 6” chiaro riferimento al fatto che per regolamento se si resta in 6 la squadra perde automaticamente la partita a tavolino.
    Le parole dell’allenatore portoghese erano poi state sottolineate il giorno dopo il derby da Paolillo.
    Adesso arriva l’ammissione di colpa con la richiesta di patteggiamento presentata dai legali della società nerazzurra in un’udienza tenutasi a Roma.
    Certamente la prossima volta sarebbe più conveniente pensare bene a ciò che si dice mettendo da parte i cosiddetti “bollenti spiriti” onde evitare anche brutte figure alla società nerazzurra che in tutto ciò viene lesa dalle parole pesanti dei suoi tesserati. Ma Josè Mourinho ci ha abituato a questo ed anche ad altro…

  • Inter: Mourinho e Paolillo deferiti alla disciplinare

    E’ arrivato puntualmente il deferimento da parte del procuratore federale Stefano Palazzi alla disciplinare di Josè Mourinho e di Ernesto Paolillo per le dichiarazioni post derby in cui tecnico e amministratore delegato accusavano un complotto ai danni dell’Inter mettendo in dubbio la regolarità del campionato. Deferita per responsabilità oggettiva anche la società nerazzurra.
    Questo il comunicato:

    L’allenatore dell’Inter Mourinho e l’amministratore delegato e legale rappresentante del club nerazzurro Ernesto Paolillo sono stati deferiti dal procuratore federale alla Commissione Disciplinare Nazionale per avere espresso entrambi, mediante dichiarazioni pubblicate su organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi di persone e di organismi operanti nell’ambito federale idonei a ledere direttamente o indirettamente il prestigio e la credibilità delle Istituzioni Federali, adombrando altresì dubbi sulla regolarità del campionato“.

  • Inter: Mourinho e Paolillo verso il deferimento

    Potrebbero costare molto care le dichiarazioni nel dopo derby di Josè Mourinho e dell’ad Ernesto Paolillo. Entrambi hanno gridato al complotto: il tecnico portoghese ieri sera aveva sparato a zero sull’arbitraggio “dall’odore strano” di Rocchi, secondo lui insufficiente e invocato più correttezza nei riguardi dei nerazzurri; inoltre Mou ha ammesso di “avere paura di giocare in 7 contro 11” contro il Parma, convinto che si stia disegnando un vero e proprio complotto ai danni dell’Inter.

    Gli fa eco Paolillo: “C’è qualcosa che non va – aveva dichiarato ieri – si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuole fare in una maniera non troppo leale“.

    A questo punto la Procuara Federale nei prossimi giorni ascolterà sia Mourinho che Paolillo per accertare che i due abbiano le prove del presunto complotto per poi prendere i giusti provvedimenti, perchè i tesserati di un club non possono “parlare a vanvera”, Tecnico e amministratore delegato rischiano seriamente il deferimento da parte del Procuratore Federale Palazzi. Forse era meglio soffermarsi solo sul derby dominato e vinto meritatamente e giocato per oltre 60 minuti in inferiorità numerica e non spostare l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori nei soliti sospetti di complotto sputando veleno ogniqualvolta si presenta ai microfoni, ma Mourinho in questo è un maestro.

  • Coppa Italia: Inter – Juventus si gioca il 28. Dietrofront di Paolillo, si adeguano i nerazzurri

    Coppa Italia: Inter – Juventus si gioca il 28. Dietrofront di Paolillo, si adeguano i nerazzurri

    Coppa Italia
    Sembra aver trovato soluzione il tormentone scoppiato intorno alle date dei quarti di finale della Tim Cup. La protesta dell’Inter per lo spostamento al 28 di gennaio del big match contro la Juventus (giorno susseguente alla gara tra Milan e Udinese sempre a San Siro) poteva creare i primi disagi al nuovo presidente di Lega Maurizio Beretta, ma la voglia di smorzare le polemiche e di non creare disagi da parte dei nerazzurri per fortuna ha fatto sgonfiare la protesta.

    “Inter-Juventus si giocherà il 28 di gennaio, dice Ernesto Paolillo, a patto che San Siro sia in buone condizioni e che si pensi a un futuro regolamento sui recuperi”. “Ringrazio la dirigenza dell’Inter per la nota che e’ stata diffusa poco fa. -scrive il presidente di Lega Maurizio Beretta – In questo modo si consente di valorizzare al meglio, anche dal punto di vista televisivo, l’offerta calcistica di grandissima qualita’ che vede impegnate le squadre italiane in uno dei campionati piu’ importanti del mondo, in un’edizione di Tim Cup che sta suscitando sempre piu’ interesse, e nelle competizioni europee”. – Beretta continua – “Proprio l’impegno concomitante di molte squadre italiane in tre competizioni rende il calendario non suscettibile di ulteriori modifiche in questa fase perche’ senza piu’ finestre libere da qui alla fine della stagione – ha aggiunto Beretta -. E naturalmente esprimo l’auspicio che il cammino delle squadre italiane impegnate nelle Coppe Europee sia il piu’ lungo possibile e coronato da successi”. Per quanto riguarda la qualita’ del terreno di gioco di San Siro, dove la prossima settimana si giocheranno due partite in due giorni consecutivi, la Lega assicura il massimo impegno e attenzione. La valutazione dei nostri esperti e’ che a fronte di tutte le cure e le attenzioni possibili – che verranno naturalmente assicurate – sara’ possibile garantire la migliore qualita’ tecnica ed estetica del manto erboso in entrambe le partite”.

  • Verso il derby: è scontro. Inter nervosa, Milan scaramantico

    Il bel campionato del Milan di Leonardo fa rivivere ai due popoli di Milano un infuocato periodo di avvicinamento alla stracittadina che come sappiamo si giocherà solo nel prossimo week end. Ad alzare i toni dello scontro dialettico è stata la notizia dell’interessamento da parte dei rossoneri per il laterale brasiliano Mancini.

    Dopo gli sfottò nati dalle cessioni di Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, il presidente Moratti non vuol rischiare la possibilità di rinforzare i cugini nonostante in questi ultimi anni i nerazzurri sono stati semprer superiori. La decisione, da parte della Lega, di modificare il calendario di Coppa Italia facendo giocare a San Siro prima i rossoneri e poi la squadra di Mourinho nel delicato match contro la Juve ha innescato la protesta del club di via Durini.

    L’amministratore delegato Paolillo attraverso un comunicato manifesta il suo disappunto E’ inaccettabile che venga modificato e organizzato un calendario facendo giocare, a 24 ore di distanza, sullo stesso terreno due gare, e la seconda è una sfida di prestigio come Inter-Juventus. Tutto ciò è assurdo, ridicolizza la coppa nazionale e la serietà della Lega Nazionale Professionisti. L’Inter chiede ufficialmente di giocare Inter-Juventus mercoledì 27 gennaio, altrimenti che si cerchi un’altra data per Fiorentina-Milan, per altro una gara che non è stata recuperata nell’immediato e della quale era già stata programmata una data certa”.

    Di tutt’altro tono e orientata alla distensione la risposta del Milan:
    “L’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo ha richiesto di far disputare il 27 gennaio la gara Inter-Juventus onde evitare che la Coppa Italia sia ridicolizzata Pur non essendo chiarissima la ragione per cui questo evento dovrebbe verificarsi, l’A.C. Milan si dichiara ben disponibile a evitarlo e propone allo scopo di stabilire con sorteggio quale delle gare Milan-Udinese e Inter-Juventus debba disputarsi per prima”.

    Al di là di chi ha torto o ragione si ha l’impressione che la società nerazzurra nonostante il consistente vantaggio in classifica e le tantissime vittorie degli ultimi anni senta di più la pressione del derby.