Tag: ernesto paolillo

  • Inter Marco Fassone nuovo direttore generale

    Inter Marco Fassone nuovo direttore generale

    Il vento di rivoluzione e rifondazione che soffia in casa Inter, inizia a mostrare i cambiamenti anche al livello dirigenziale, dove i nuovi acquisti non parlano solo di Palacio e di nuovi giovani primavera, ma anche di Marco Fassone , ex direttore generale del Napoli. Il calciomercato dei vertici nerazzurri secondo i bookmakers avrebbe visto cadere la testa di Marco Branca, sostituito dopo aver toppato quest’anno la campagna acquisti, con un altro direttore sportivo di livello. Invece Massimo Moratti ha deresponsabilizzato Ernesto Paolillo che ricopriva due cariche contemporaneamente, ovvero quella di amministratore delegato e quella di direttore generale.

    INTER MARCO FASSONE CHI E’?- Marco Fassone entra a far parte della famiglia Inter con un curriculum di tutto rispetto. Ripercorrendo a ritroso le tappe del suo passato scopriamo come prima di diventare un dirigente sportivo sia stato un importante dirigente d’azienda. Laureato in Lettere Moderne all’Università di Torino entra a far parte del gruppo Ferrero, e in seguito alla Galbani in qualità di Direttore per lo Sviluppo di nuovi prodotti.

    Marco Fassone © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

    Dopo essersi fatto le ossa con importanti brand, intraprende la carriera nel mondo sportivo, e precisamente in ambito calcistico, quando nel 2003 lega il suo nome a quello della Juventus ricoprendo il ruolo di Direttore del Marketing, fino a entrare a pieno nell’organigramma bianconero in pochi anni come Direttore Esecutivo Area Stadio Marketing e Vendite. Infatti legherà il suo nome al primo progetto di costruzione dell’attuale Juventus Stadium, e all’internazionalizzazione del marchio Juventus all’estero. Dopo aver lasciato il club torinese verrà ‘ingaggiato’  nel 2010 dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che gli offrirà la carica di direttore generale lasciata vacante da Pierpaolo Marino con l’obiettivo d rilanciare il marchio Napoli sui mercati internazionali. L’addio al club partenopeo arriva dopo due anni, attraverso una lettera indirizzata ai tifosi, segno di un legame particolare.

    PAOLILLO- Contattato e intervistato in esclusiva dalla Redazione di Fc Inter News.it, l’attuale amministratore delegato nerazzurro Paolillo ha voluto placare le voci insistenti su un suo possibile addio dai vertici della dirigenza nerazzurra:

    “Il nuovo direttore generale sarà Marco Fassone, posso confermarlo – ha detto Paolillo a FcInterNews.it -. Ma questo non porterà come conseguenza un mio addio all’Inter. Da diverso tempo chiedo di poter separare il ruolo di amministratore delegato rispetto a quello di direttore generale. Anche per la sovrapposizione di impegni legati alla Primavera e non solo, Fassone entrerà nell’organigramma per dare un supporto importante, ma io non lascio, assolutamente”

    COMPITI INTER MARCO FASSONE- La domanda sorge spontanea a questo punto: quale saranno i compiti di Marco Fassone con questa nuova investitura in nerazzurro? Le ipotesi più probabili lo vedrebbero in un ruolo che garantisca all’Inter una maggiore rappresentanza in sede di assemblea di Lega in Serie A e soprattutto a livello internazionale nel rilancio di un marchio che come si è visto nell’ultima amichevole in Indonesia, ha molti terreni fertili da sfruttare in maniera migliore. Un esperto di marketing come Fassone saprà mettere a disposizione le sue competenze per far fiorire il brand nerazzurro in mercati da saper ‘attaccare’ in maniera decisa come la Cina e l’Indonesia.

  • No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    Slittamento o recupero? Alla fine, è prevalsa la seconda opzione e, dunque, è ufficiale che si scenderà in campo il 24 e 25 Aprile per disputare il recupero della 33esima giornata di Serie A, che era in programma lo scorso weekend, e che è stata rinviata a seguito della notizia della morte di Piermario Morosini nel pomeriggio di sabato scorso. La decisione, però, non sembrava affatto agevole da concordare perchè era necessario metter d’accordo due opposte fazioni in seno al consiglio straordinario di Lega Calcio, svoltosi questo pomeriggio a Milano.

    La prima “fazione”, che comprendeva l’Inter ed altre tre società, spingeva per far giocare la 34esima giornata regolarmente come previsto dalle date del calendario (ossia il prossimo weekend, ndr), e recuperare la 33esima proprio mercoledì 25 Aprile. L’altra fazione, invece, costituita dagli altri club (tra cui la Juventus, ndr) avrebbe preferito far disputare la 33esima nel prossimo weekend e la 34esima il 25 Aprile, per seguire, così, “l’ordine” del calendario. In sostanza “ha vinto l’Inter” anche se i toni dei partecipanti al consiglio di Lega pare non siano stati neppure troppo accesi, al contrario di quanto era possibile ipotizzare alla vigilia.

    Stando alle dichiarazioni post-riunione, infatti, sembra che la decisione sia stata presa in un clima sereno, “in un’ora e mezza ed a larghissima maggioranza, nell’interesse di tifosi e televisioni“, come ha sottolineato Adriano Galliani. Il dirigente rossonero, inoltre, ha aggiunto che “per il Milan era quasi indifferente l’una o l’altra soluzione considerando che dovrà affrontare due partite casalinghe con Bologna e Genoa, e nemmeno un indovino saprebbe quale delle due è meglio affrontare per prima”. Molto soddisfatto, invece, è parso Ernesto Paolillo – ad nerazzurro – che ha sottolineato come in tale decisione abbia prevalso “il buonsenso”, rimarcando la “condivisione della scelta”. Impressioni positive anche dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, secondo il quale “la Lega ha fatto quello che doveva fare, ieri è stata la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni”.

    maurizio beretta | © Vittorio Zunino/Getty Images

    Deciso, dunque, che non ci sarà nessuno slittamento, per il programma delle partite del giorno della Liberazione le fasce orarie a disposizione per il recupero della 33esima giornata di Serie A saranno quella delle 12.30, delle ore 15:00 e delle 18:00, mentre non vi sarà un turno serale alle 20:45 poichè le disposizioni Uefa impediscono la contemporaneità dei campionati nazionali con le gare di Champions e, nel caso specifico, con la semifinale di Champions League fra Bayern Monaco e Real Madrid.

    Per il recupero della 33esima giornata, dunque, il 24 Aprile anticiperanno alle 18.30 Atalanta-Chievo; Cagliari-Catania (che si disputerà a Trieste, ndr), mentre il 25 Aprile  alle 12.30 si disputerà Novara-Lazio; alle 15.00 Lecce-Napoli; Palermo-Parma; Roma-Fiorentina; Siena-Bologna; Udinese-Inter; ed alle 18.00, in contemporanea, Cesena-Juventus e Milan-Genoa.

    Inoltre, sempre nella riunione di Lega svoltasi quest’oggi, è stato deciso di apportare una leggera modifica al calendario previsto per la 34esima giornata, considerando che gli anticipi previsti per sabato 21 Aprile saranno quattro anzichè due, con l’aggiunta di Parma-Cagliari e Catania-Atalanta.

    Pertanto, alle 18.00 si disputeranno Chievo-Udinese e Parma-Cagliari, mentre alle ore 20.45 sono previste Napoli-Novara e Catania-Atalanta. Resterà immutato, invece, il programma delle restanti gare previste, con in posticipo il big match di domenica 22 Aprile alle 20.45 fra Juventus e Roma.

  • Inter Marsiglia, la Primavera in cerca di vendetta

    Inter Marsiglia, la Primavera in cerca di vendetta

    Questa sera a Londra (ore 19), la Primavera dell’Inter sarà di scena a Londra per la semifinale della Next Generation Series, paragonabile alla Champions League delle giovanili. I nerazzurri dovranno vedersela con il Marsiglia, quindi una sorta di rivincita per l’eliminazione subita dalla prima squadra ad opera dei transalpini guidati da Deschamps. Qualora i ragazzi di Stramaccioni dovessero battere i pari età francesi, si giocherebbero la finale del torneo contro l’Ajax. Una grandissima soddisfazione per la società di corso Vittorio Emanuele, che da anni sta dedicando grande attenzione al settore giovanile e il match di oggi rappresenta un traguardo di indubbio prestigio per chi ha creduto nel progetto, fra i quali merita una menzione particolare Ernesto Paolillo, amministratore delegato interista.

    SEMIFINALE – Dopo quasi 6 mesi, la Next Generation Series è giunta al suo momento clou. Fra quattro giorni si disputerà la finale presso il Brisbane Road, stadio di proprietà del Leyton Orient. La Primavera dell’Ajax attende il risultato del match di oggi per conoscere il suo avversario nell’atto conclusivo della manifestazione, in programma il 25 marzo. L’Inter arriva a questo appuntamento dopo aver sconfitto ai quarti la selezione dello Sporting Lisbona, grazie alla rete del difensore M’Baye che ha sancito l’1-0 finale. Il Marsiglia invece ha battuto ai quarti l’Aston Villa per 2-1.

    INIZIO IN SALITA – Per i nerazzurri non è stata di certo una passeggiata arrivare fin qui. In pochi avrebbero scommesso sulla squadra di Stramaccioni in seguito alla prima partita del girone, quando gli inglesi del Tottenham spazzarono via per 7-1 i pari età dell’Inter. Una sconfitta dalla quale seppero reagire alla grande, sconfiggendo Basilea e Psv, per poi costringere al pareggio gli inglesi nella partita di ritorno, chiudendo il girone al secondo posto, con 11 punti guadagnati (frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta).

    lorenzo crisetig | © Valerio Pennicino/Getty Images

    INTER’S ACADEMY – Niente succede per caso, e dietro l’ottimo cammino fin qui alla Next Generation Series si cela il centro sportivo Giacinto Facchetti, dove si allenano le migliore promesse del calcio nerazzurro. Tra i numerosi talenti che l’Accademia dell’Inter è riuscita a sfornare in questi anni, ricordiamo Davide Santon (ora al Newcastle), Francesco Bolzoni, Goran Pandev, Jonathan Biabiany, Obafemi Martins, e lo stesso Mario Balotelli, uno dei maggiori talenti della Nazionale di Cesare Prandelli. L’ultimo successo in campo internazionale della Primavera nerazzurra è stata la vittoria nel torneo di Viareggio dell’anno scorso, quando ad allenare i giovani dell’Inter c’era quel Fulvio Pea che attualmente è l’artefice del miracolo Sassuolo in Serie B.

    FENOMENO BESSA – L’Inter può sorridere perché ha nel vivaio un calciatore dal talento cristallino. Stiamo parlando dell’italo-brasiliano Daniel Bessa. Scoperto da Pierluigi Casiraghi nel 2008, l’ex Coritiba e Atletico Paranaense ha trovato la propria dimensione in Italia, agli ordini di Pea prima e Stramaccioni ora. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista, sebbene possa essere schierato anche in attacco. Nel reparto offensivo c’è anche Samuele Longo (classe ’92), autentico bomber della Primavera nerazzurra. A centrocampo Stramaccioni può contare su Lorenzo Cristetig (classe ’93), da anni promessa del calcio azzurro. Un altro giocatore molto interessante è il laterale senegalese M’baye, classe ’94, protagonista fin qui di una stagione fantastica.

    The Next Generation Series Inter Marsiglia semifinale, diretta live Sportitalia 1 

  • Inter fortunata con il Marsiglia? Ranieri sfida Deschamps

    Inter fortunata con il Marsiglia? Ranieri sfida Deschamps

    Marsiglia Inter, Napoli Chelsea e Milan Arsenal, questo è l’esito del sorteggio odierno dalle urne di Nyon. Sorteggio favorevole ai nerazzurri avranno pensato in molti (con in primis il tecnico rossonero Allegri che ha spiegato come “all’Inter sia andata meglio”), ma come la lezione dello scorso anno contro lo Schalke 04 insegna, è meglio non sottovalutare gli avversari in questa competizione. Non ci sono squadre facili, o passaggi di turno già scritti, perché ogni avversario in queste sfide secche tira fuori la cosiddetta prestazione della vita, rendendo la partita difficile anche per le big più blasonate.

    Inter Marsiglia, sarà rivincita per Ranieri su Deschamps? | ©Ben Radford/Getty Images

    O. MARSIGLIA- Occhio dunque ai francesi perchè l’Olympique di Marsiglia,  guidato da una vecchia conoscenza italica come Didier Deschamps, è dotata di buone individualità nella rosa. Tra tutti spicca il nome di André Ayew, uno dei figli di Pelè, capace di realizzare 12 gol in quest’inizio di stagione, e autore di una splendida doppietta in Champions contro il Borussia Dortmund. Fari puntati anche sull’argentino Lucho Gonzalez,  e su Valbuena in grado di segnare il gol qualificazione al 90’ della sfida proprio contro i tedeschi su citati. Altra stella assoluta è il francese Loic Remy anche lui in doppia cifra come Ayew a quota 12 reti realizzate. Da segnalare anche il portiere Mandanda nel giro della nazionale francese. In patria i francesi non stanno vivendo un momento di forma ottimale, occupando l’ottava posizione in classifica con un distacco di 11 punti dalla coppia di testa formata da Psg e Lorient.

    Nel dettaglio ecco riportate le principali reazioni dei vertici nerazzurri al sorteggio odierno:

    RANIERI– Il tecnico romano, placa gli animi, evitando di far sentire i suoi giocatori come, avvantaggiati da un sorteggio abbordabile sulla carta:“Sorteggio positivo? Vedremo dopo le partite, noi ce la possiamo giocare con tutti. Spero solo che a febbraio potrò avere una squadra in forma e al meglio della condizione”. Ricordando inoltre come con Deschamps ci sia una specie di conto in sospeso: “Sarà una bella sfida con Deschamps, mi ha già fatto fuori quando allenavo il Chelsea e lui il Monaco, speriamo vada meglio. Ai giocatori prima del sorteggio ho detto che non conta l’avversario ma pensare a noi e prepararci al meglio”. Ranieri ai microfoni di Inter Channel rincara la dose chiarendo alcuni concetti fondamentali per arrivare in qualche modo pronti alla sfida di Febbraio: “l’importante è arrivare in una buona condizione psico-fisica. Importa andare in campo, conta solo quello. Poi è chiaro che l’avversario di turno lo studieremo per bene, poiché tutte le squadre hanno pregi e difetti”. Ovviamente avrà un discreto peso il calendario, e il tecnico nerazzurro non lo nasconde affatto: “Chiaro che conta anche il calendario, ma la cosa fondamentale sarà la nostra condizione: se staremo bene, faremo ruotare i ragazzi e arriveremo all’impegno al top”.

    PAOLILLO-  L’amministratore delegato e direttore generale dell’Inter Ernesto Paolillo commenta così a caldo ai microfoni di Sky Sport l’esito delle urne  di Nyon: “La Champions è l’obiettivo di tutti; però è meglio pensare partita dopo partita e sognare alla fine. Il ricordo di Madrid c’è, ma anche la fame di andare a Monaco. Però dobbiamo essere realisti e procedere passo dopo passo”. Stesso copione sul presunto vantaggio di aver pescato una squadra sulla carta inferiore: “Noi quelli più felici? Siamo abbastanza sereni, perché c’è la volontà di fare bene. Le avversarie si equivalevano tutte, l’importante è arrivare con tutta la rosa in forma”. Prudenza è la parola d’ordine: “ricordando quello che successe dopo lo Schalke 04”. Sulla comunicazione della data del 22 febbraio per la gara di andata a Marsiglia Paolillo storce un po’ il naso: “Sarà dopo Napoli-Inter se non ricordo male; sarebbe stato meglio giocarla prima, ma fa nulla”.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it

  • Serie A, le nuove alleanze. Zamparini alleato di Paolillo

    Serie A, le nuove alleanze. Zamparini alleato di Paolillo

    Le esternazioni di Ernesto Paolillo di ieri sulla precarietà della posizione del presidente di Lega Calcio Maurizio Beretta dovevano per forza di dar vita ad un nuovo scontro tra i presidenti di serie A. Il consiglio federale d’urgenza convocato dal presidente Beretta ha mandato su tutte le furie l’ad nerazzurro provocando una nuova protesta tra i presidenti di serie A.

    Maurizio Zamparini | ©Getty Images

    Il primo a commentare la parole di Paolillo ieri è stato Preziosi schierandosi però dalle parte di Beretta e vedendo nelle parole del dirigente dell’Inter un tentativo per arrivare alla carica. Al momento però ad esprimersi a favore della “mozione Paolillo” sono il presidente del Siena Mezzaroma, il patron del Cagliari Cellino, Pozzo per l’Udinese, i fratelli Della Valle e quindi la Fiorentina e il presidente del Napoli De Laurentiis.

    A chieder la testa di Beretta è anche il patron del Palermo Zamparini che ha visto nella modifica della norma 22 del Noif un norma ad ok per salvare la carica del presidente Lotito.

    “Lotito si sa muovere molto bene. Io mi batto da anni su questa questione di principio, ma il fatto che venga fatto tutto in fretta per favorire Lotito, è fuori dal normale. Io ho sempre sostenuto che l’articolo 22 vada modificato, ma solo ora vengono fuori queste contrapposizioni e anche Paolillo si chiede proprio questo: perché occuparsene ora? Perché riguarda Lotito?”

    Ricordiamo che il presidente Beretta è dimissionario da presidente della Lega di Serie A da diversi mese ma ancora incomprensibilmente non si è riuscito a trovare un sostituto. Lo stesso presidente poi sta rimandando ancora l’incontro decisivo per il rinnovo del contratto collettivo con l’Aic facendo temere ad una nuova serrata che farebbe perder ancor più credibilità agli occhi dei tifosi in un momento di gravi difficoltà per il paese. Pare oltretutto che il presidente del Coni Petrucci sia rimasto deluso dell’atteggiamento del presidente della Lega di Serie A in un momento in cui si cerca di riportar il sereno nell’ambiente.

  • Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Altro che tavolo politico. La Lega Calcio continua ad esser una lobby dove ogni società e presidente prova a tirar l’acqua al suo mulino proprio come avveniva prima dello scandalo Calciopoli e la dimostrazione evidente la si è avuta per la seconda volta in pochi mesi. Ernesto Paolillo apre una nuova crepa tra i presidenti di serie A divisi prima sui diritti tv si trovarono poi uniti per combattere contro l’Aic per il rinnovo del contratto collettivo per disunirsi adesso intorno al “salva Lotito”, vale a dire la modifica della norma 22 noif per far si che il presidente della Lazio possa continuare a svolgere le sue funzioni. Ma procediamo con ordine.

    Il tavolo politico chiesto da Agnelli

    Dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Napoli e l’istanza di non competenza del Tnas all’esposto della Juventus sulla revoca dello scudetto del 2006. Il presidente del Coni Petrucci ha tuonato contro l’overdose di ricorsi e polemiche nel nostro calcio definendo l’intero arco temporale come una sorte di “doping legale”. La parole hanno smosso la coscienza di Andrea Agnelli che invece di paventare l’ennesimo procedimento, questa volta ai tribunali civili, ha cercato un tavolo di confronto politico per dirimere le controversie del passato e metter mano alle riforme necessario per restare ancorati ai maggiori campionati europei. L’invito accolto da Petrucciha ricevuto seppur con qualche remora l’adesione di Massimo Moratti e del presidente Abete.

    Maurizio Beretta | ©Getty Images

    Il Lega però si è distratti dal “salva Lotito”

    Da una parte i presidenti sembrano entusiasti di un tavolo di confronto e illuminato dall’altro però fanno di tutto per tenersi ben stretta la propria poltrona. Il dispositivo del giudice Casoria ha come conseguenza non solo la conferma della condanna di Moggi ma la squalifica dei fratelli Della Valle, di Mencucci e di Claudio Lotito. Proprio intorno alla poltrona di quest’ultimo è nato l’ultimo contenzioso, il presidente dimissionario Beretta ha indetto infatti d’urgenza un consiglio federale proprio per la modifica dell’art.22 delle Noif ricevendo sette voti a favore ed uno solo contrario, quello dell’Inter.

    Paolillo chiede le dimissioni di Beretta

    La conseguenza del consiglio federale d’urgenza si è avuta poi in serata quando Ernesto Paolillo, ad dell’Inter, ha tuonato contro il presidente Maurizio Beretta chiedendone la “testa”“È un gesto ad hoc per il presidente della Lazio Claudio Lotito, non può rappresentare la Lega di Serie A e sarebbe stato di buon gusto da parte sua autosospendersi in attesa dell’esame della riforma dell’art. 22 delle Noif. -Paolillo continua- “C’è una sempre più diffusa richiesta da parte delle società di cambiare il presidente per averne uno focalizzato solo sulla Lega, nella prossima assemblea vedremo cosa pensano anche gli altri club, ma è urgente che la Lega cominci a discutere dei problemi seri del calcio e non, come ha fatto per per un anno in maniera confusa e deprimente di diritti tv, e adesso delle Noif. Ieri – ha continuato – ho contestato a Beretta di aver convocato d’urgenza un consiglio per affrontare una materia di competenza dell’assemblea al solo fine di ottenere più facilmente la maggioranza, e di avere cambiato l’ordine del giorno per parlare solo del caso Lotito”.” (dichiarazioni tratte dalla Gazzetta.it)

    Le reazioni. Preziosi “Paolillo aspira alla presidenza”

    Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni. Il primo a “difendere” il presidente Beretta è Enrico Preziosi “Mi sembra ci sia una congiura verso Beretta, lui è già dimissionario, forse Paolillo ha lui ambizioni di fare il presidente della Lega. – Il patron del Genoa continua- “Ieri in Lega nessuno ha avuto nulla da dire al riguardo e poi fuori con i giornalisti si dicono delle cavolate. Forse quelli dell’Inter si sentono in debito di dire certe cose. Trovo questa uscita fuori luogo. A chi ha fatto male Beretta non si è ancora capito. Questo comportamento di Paolillo non solo non è lineare, ma mi sembra mellifluo, cioè senza ossa, non lo trovo giusto. Da lui non me lo sarei aspettato e ne prendo atto“. Dalla parte di Paolillo si schiera anche il presidente del Siena Mezzaroma “Sono convinto anche io che la Lega si debba dotare di organi rappresentativi forti. Bisogna ridare forza e voce agli elettori”.

  • Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Il day after il pareggio in trasferta contro l’Atalanta è meno amaro rispetto a quello che la classifica mostra con un’Inter ferma a 8 punti. Dopo le prime timide proteste da parte di Ranieri che l’ha messa sul ridere evitando una polemica forte sul quinto rigore in otto partite disputate, è arrivata una risposta più decisa da parte dell’amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, che ha voluto far sentire la sua voce ai microfoni di Inter Channel senza alzare troppo i toni:

    Massimo Moratti | ©Claudio Villa/Getty Images
    C’è però amarezza dal fatto che ormai quando c’è un rigore dubbio contro di noi viene sempre dato. Siamo al quinto in otto partite, di questi netti mi sembra non ce ne fosse neanche uno. Troppa superficialità su episodi che andrebbero valutati con più attenzione, oggi per esempio l’arbitro non lo aveva dato ma l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Io rispetto la classe arbitrale e non credo ci sia un disegno contro di noi, niente di così grosso o macchinoso, ma credo che la classe arbitrale psicologicamente pensa di dover dare i rigori dubbi sempre contro l’Inter, perché magari non darlo gli fa credere di aver omesso qualcosa, mentre a darlo non succede niente” MORATTI PENSIERO-Lo stesso presidente nerazzurro intervistato questa mattina dai cronisti presenti sotto i suoi uffici della Sara ha voluto commentare in maniera pacata l’arbitraggio di ieri sera, senza lesinare l’evidenza di un trend particolare sui rigori assegnati a sfavore: “Valeri è un bravissimo arbitro, è stato certamente casuale: ma insomma, cinque rigori in nove gare contro di noi cominciano a diventare fastidiosi”. Analizzando il match di ieri non solo dal punto di vista arbitrale, ma sotto l’aspetto del gioco espresso, il numero uno nerazzurro non si dice insoddisfatto, ma punzecchia il principe Milito con una dichiarazione che sicuramente il bomber argentino non apprezzerà in particolar modo: “La squadra mi è piaciuta,  non posso dire che i singoli calciatori abbiano giocato male, ci sono stati piccoli errori ma stiamo crescendo. Solo Milito non mi è sembrato in gran forma. La squadra ha pressato tanto, ha tenuto palla ma è mancata la finalizzazione”. L’imminente sfida di sabato contro i rivali storici della Juventus rappresenta un’occasione unica per rilanciarsi in classifica e per la voglia di rivalsa e riscatto. Moratti frena gli entusiasmi parlando di un match da giocare guardando solo ai 3 punti in palio: “Non è la partita del riscatto; sarà una bella partita, ma nessuno cercherà riscatti, né da una parte né dall’altra. Da parte nostra c’è solo voglia di giocare, malgrado ci siano in palio punti importanti per entrambe le squadre”. INTER JUVENTUS– Cosa rappresenta realmente questa sfida? Ci sono ben oltre i 3 punti in palio per il vincitore e questo lo sanno tutti. Ranieri vorrà “vendicarsi” con la sua ex dirigenza per averlo fatto fuori dopo un secondo posto e un campionato più che dignitoso. La Juventus invece vorrà dimostrare di non essere tornata la capolista per puro caso in classifica, battendo i nerazzurri e demolendo in questo modo ogni ambizione di scudetto interista, affossando ulteriormente la squadra di Ranieri in classifica. Ovviamente è l’Inter a partire da sfavorita dopo aver rosicchiato qualche punticino qua e là senza convincere mai nel gioco espresso, con una Juventus che all’opposto ha dimostrato grazie a Conte di riuscire a trovare i risultati esprimendo anche un bel calcio giocato. Le assenze di Julio Cesar e Buffon peseranno in maniera inevitabile su una sfida che dimostrerà quanto la voglia di rivalsa di entrambe le squadre possa essere determinante per superare le difficoltà e essere utile alla conquista della vittoria. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News. it

  • Inter su Bielsa. Moratti conferma addio a Leo

    Inter su Bielsa. Moratti conferma addio a Leo

    Avevano provato a gettare acqua sul fuoco, prima il diretto interessato Massimo Moratti, smentendo categoricamente la telefonata al c.t ‘Loco’ Bielsa e spiegando come Leonardo fosse in Brasile e fosse senza ombra di dubbio ancora il tecnico nerazzurro. Non bastasse in soccorso del numero uno interista, è arrivato l’aiuto dell’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo che all’arrivo in Lega a Milano ha così risposto alle domande dei cronisti sulla situazione rovente in casa nerazzurra: “Leonardo? Sono solo vostre illazioni… Bielsa? No comment”. Ma le notizie sull’approdo di Leonardo come dirigente tecnico al Psg sono divenute via via sempre più concrete, e come un castello di sabbia, tutte le vecchie dichiarazioni e i no comment sulle quali si era trincerata la dirigenza nerazzurra sarebbero crollate con un solo colpo di vento.

    Leonardo e Moratti | Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
    I primi indizi della veridicità del ‘tradimento’ francese di Leonardo sono arrivati direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, che avrebbe analizzato la situazione a 360 gradi, esponendo come il tecnico brasiliano fosse stato avvistato a Doha con la proprietà araba del Psg, e di ritorno intercettato dai microfoni della rosea in Brasile avrebbe commentato: “non posso parlare in questo momento”, parole che sicuramente non sembravano una smentita alla vicenda in questione. MORATTI CONFERMA – Dome le smentite del presidente nerazzurro, è lo stesso Moratti ad ammettere la possibilità di perdere il tecnico ex rossonero, consolidando anche l’ipotesi Bielsa come principale candidato a sostituirlo:”Sì, è vero… Bielsa è stato contattato, anche se non direttamente da me – ha spiegato Massimo Moratti, intercettato all’Unione petrolifera di Roma- Leonardo ha una grande opportunità, cercheremo una soluzione che accontenti lui e la società. Leonardo a fatto l’allenatore con tanta buona volontà e passione, ma non è certo la sua aspirazione per il futuro. Conviene che segua la sua aspirazione e che noi cerchiamo un nuovo allenatore. Può anche darsi che Leonardo cambi idea e che così facciamo anche noi”. LEONARDO FRANCESE– In Francia attraverso le pagine dell’Equipe l’affare sarebbe concluso con il presidente Robin Leproux che avrebbe ricevuto dai nuovi proprietari la conferma dell’imminente arrivo di Leonardo in veste di direttore generale. E un’altra volta l’Inter viene tradita com’era giù successo in casa Inter dopo il primo Triplete con Mourinho, il portoghese non si fermò nemmeno a festeggiare per abbandonare la squadra di cui ancora oggi dice di esser innamorato. Stessa dinamica, con la chiusura della stagione da vincente, che vede appunto Leonardo sollevare al cielo il suo primo trofeo, e scappare dalla finestra per volare a Parigi. I motivi? Sono attese ad ore le dichiarazioni di Leonardo, stavolta solo sui potrà darci maggiori chiarimenti. Dichiarazioni tratte da Eurosport

  • Milito al Napoli e Hamsik all’Inter? Paolillo possibilista

    Milito al Napoli e Hamsik all’Inter? Paolillo possibilista

    Milito al Napoli? L’ad dell’Inter Ernesto Paolillo non si sbilancia, non conferma nè smentisce, chiaro sintomo di apertura all’eventualità. Il discorso si fa più generale, con Paolillo che lo estende a “tutte le eventuali trattative con il Napoli, che non escludo se l’offerta economica sarà adeguata”.

    dal web
    Non solo cessioni da parte dell’Inter, con Mariga e Pandev nel mirino dei partenopei, oltre al Principe Milito.L’asse Milano – Napoli potrebbe portare anche ad un acquisto importante per i nerazzurri: Marek Hamsik. In tal caso l’ad Paolillo professa molta prudenza, con una metafora più che eloquente: salire gli scalini uno alla volta per evitare il rischio di inciampare. Anche in tal caso, dichiarazioni sibilline, che non confermano nè smentiscono, in linea con l’essenza stessa del calciomercato estivo, fatto di voci ed illazioni in continua diffusione.

  • Milly Moratti: “L’Inter è più forte del Milan”

    Milly Moratti: “L’Inter è più forte del Milan”

    In casa Inter è tempo di fare i conti, dopo anni di assoluto predominio in campionato, con la vittoria dello scudetto da parte dei cugini rossoneri. Inevitabile che, nell’ambito di una rivalità da sempre accesissima, non manchino alcune frecciatine provenienti da casa nerazzurra. In questo caso è la moglie del Presidente Massimo Moratti, oltre che direttore strategico della società nerazzurra, Milly Moratti, a scendere direttamente in campo per ribadire che “L’Inter è più forte dei rossoneri, anche se le cose possono andare come sono andate perchè nel gioco vi sono tante componenti, perchè chi ha vinto tanto deve faticare di più perchè partecipa a più tornei e deve affrontare maggiori pressioni”.

    Lady Moratti, inoltre, ricorda che ” l’ Inter è campione del mondo, oltre ad ever conquistato cinque titoli, che è una cosa che non ci può togliere nessuno, ma non ci sarebbe gusto se portassimo via il pallone per godere da soli dei nostri trionfi”.

    L’amministratore delegato nerazzurro, Ernesto Paolillo, pur riconoscendo che ” Il Milan ha fatto più dell’ Inter in questo campionato”, è già proiettato verso la Coppa Italia, obiettivo dichiarato dell’Inter, dove in finale potrebbe prospettarsi un derby Inter – Milan dal sapore di rivincita anche perchè “L’Inter tiene molto a quel trofeo, come ha già dimostrato anche quando vinceva lo scudetto”.