E’ sicuro di se, spigliato e più a suo agio con i riflettore Massimiliano Allegri si è preso il Milan plasmandolo a sua immagine e contribuendo in maniera attiva sul mercato. Dopo aver confessato di comune accordo con Galliani che il grande colpo sarà una mezzala sinistra capace di andare a segno con una discreta regolarità e con la capacità di adattarsi anche in altri ruoli, adesso è andato più nel dettaglio facendo un vero e proprio indentikit:
“Lamela è sulla bocca di tutti, è molto bravo. Tutti i giocatori bravi sono sulla bocca di tutti. però posso dirvi che arriverà un giocatore alto 1,83, con i capelli folti, fisico robusto. Piedi buoni, anzi ottimi e il passaporto comunitario”.
Forse un gioco, ma gli indizi portano tutti a Marek Hamsik anche se lo stesso Allegri, forse per non smentire Berlusconi, ha confessato che la stella del Napoli non è una prima scelta. Altri giocatori che rispondono ai requistiti sono Lamela, Bale, Lampard, Jovetic mentre Montolivo ci va vicinissimo.
Sarà un caso, ma l’indentikit calza a pennello anche lo stesso Allegri, che non sia lui il vero acquisto del Milan
“mazz’ e panella fann e figl’ bell” Dopo un’annata favolosa in casa Napoli ci voleva qualche piccolo schiaffetto fondamentale per crescere e diventare grandi il prima possibile. Se i mancati arrivi di Inler e Matavz potranno inserirsi nella categoria rimpianti solo il tempo potrà dirlo ma la doppia delusione servirà al bravo Bigon per crescere e diventare ancora più determinato nella costruzione del nuovo Napoli.
Gli azzurri, infatti, dopo un iniziale delusione pare si siano rituffati sul mercato alla ricerca dei quattro colpi promessi a Mazzarri per continuare a sognare anche in Champions League. L’ex dirigente della Reggina stando alle indiscrezioni del quotidiano Olè riportate da diverse testate anche in Italia sarebbe volato in Argentina per vedere da vicino ed intavolare la trattativa per il giovane e interessante Erik Lamela.
Il giovanissimo trequartista fa gola a tantissimi club e in Italia è seguitissimo anche da Roma e Milan, il Napoli però può contare sulla spinta emotiva che crea sugli argentini in ricordo dell’esperienza di Maradona. Ovviamente Lamela da buon traquartista è un suo grande idolo e come riporta lo stesso quotidiano pare, scherzando con gli amici, già sogna un remake del coro del San Paolo “o mamma mamma mamma/o mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazon?/Ho visto a Lamela, ho visto a Lamela, eh, mammà, innamorato son”.
La sua valutazione è importante (tra i 15/20 milioni di euro) ma come ha spesso confessato De Laurentiis rappresenterebbe il giusto compromesso per il presente e il futuro ammortizzando la spesa grazie alla sua giovane età. Per il posto lasciato vuoto da Pazienza e a questo punto non occupato da Inler i nomi caldi invece sono quello di Palacios talentuoso centrocampista del Tottenham e di Dzemaili del Parma.
Dopo aver archiviato l’ultima travagliata stagione, in casa Roma si inizia a programmare il futuro e dall’Argentina arrivano le prime indiscrezioni per quanto riguarda il mercato giallorosso. Il nuovo ds Sabatini sarebbe infatti volato oltreoceano per portare nella Capitale il talentuoso trequartista del River Plate Erik Lamela, al quale si erano interessati precedentemente il Milan e altri top club europeei.
L’ACCORDO – L’affare si dovrebbe concludere sulla base di 12 milioni per la squadra argentina ed un contratto da 1 milione di euro a stagione per “El Coco” (soprannome del 19enne sudamericano). A confermare che la trattativa è in procinto di essere conclusa arrivano le parole del padre del giocatore: “Il direttore Sabatini lo ha visto domenica scorsa nella partita giocata del River Plate contro il San Lorenzo al Monumental. Credo che Erik sia pronto per fare un’esperienza in Italia, anche se è ancora molto giovane. Giocare in una squadra come la Roma per lui sarebbe importante.”
Dunque la Roma piazza il primo colpo di quello che potrebbe essere un mercato pieno di sorprese per i giallorossi, grazie alla nuova disponibilità finanziaria di cui godrà il club con la nuova proprietà. Resta da vedere chi dovrà far posto al nuovo arrivato: Menez e Vucinic sono avvisati.
Da quando ha ricevuto l’incarico ufficiale ha iniziato a tastare il mercato come solo lui sa fare, Walter Sabatini ha il difficile compito di costruire la prima Roma americana. Come abbiamo avuto più modo di dire il curriculum dell’ex ds rosanero è di quelli importanti con la scoperta di tantissimi giovani diventati poi giocatori importanti.
La missione questa volta è ancora più difficile, la Roma infatti punta ad esser da subito competitiva e vincente ma sicuramente anche stimolante. Il primo nodo da sciogliere per i giallorossi è la scelta della guida tecnica, Falcao ieri ha praticamente insignito Ancelotti come nuovo allenatore ma Sabatini sta vagliando altre ipotesi per non restare impreparato ad una eventuale riconferma al Chelsea.
Il nome nuovo e per certi versi inaspettato è quello di Pioli, rampante tecnico al timone quest’anno del Chievo. Il colloquio tra i due pare sia stato fruttuoso e lo stesso tecnico appare carico e pronto a sedersi su una panchina importante.
Se per il ruolo di allenatore Pioli è in vantaggio per l’organico il primo colpo importante potrebbe esser l’argentino Erik Lamela paragonato da molti a Kaka, il giovane talento del River possiede passaporto comunitario e rappresenterebbe un giusto investimento per il futuro. Sabatini potrebbe sfruttare i suoi canali argentini per agirare la concorrenza e portare il primo talento della sua gestione a Roma.
Ovviamente euforico e con l’entusiasmo alle stelle, Adriano Galliani racconta a caldo la festa rossonera partita nel pomeriggio di ieri con il giro trionfale per la città e concluso ieri con i fuochi d’artifico e il moonwalk di Boateng. L’ad rossonero svela il suo rapporto “morboso” con i trofei della sua lunga carriera al Milan “Queste notti d’amore le ho sempre fatte con la Champions, adesso bisogna provare con questa Coppa”.
Galliani analizza poi la stagione indicando nel derby la chiave di svolta della stagione ma da una grossa importanza alla campagna acquisti con Ibra, Robinho, Boateng e Yepes in estate e Van Bommel e Cassano in inverno.
L’euforia lo ha però fatto sbottonare(anche se non troppo) ai microfoni di Sky anche sui possibili acquisti futuri rispondendo con un si, no, forse ai nomi proposti dai giornalisti di Sky. Non arriveranno sicuro (?) Robben, Cristiano Ronaldo, Eriksen, più possibilista invece su Sandro e Lamela mentre per Ganso dipende dal cosiglio federale e sulla norma sugli extracomunitari. Kaka invece non arriverà ma solo per motivi fiscali, Balotelli? “Credo di no”.
Il primo passo è però riservato ai rinnovi “Quando scade un contratto ci deve essere l’accordo di tutti, ora affrontiamo il problema e vediamo cosa succede. Pensiamo alla fase di rinnovi, poi ricominciamo col mercato. Se dovessero restare tutti ci sarebbe una rosa abbondante. Da martedì penseremo. Proporremo rinnovi di un anno. Il mercato in entrata? Due sono già arrivati, per il resto vedremo. Berlusconi sono 25 anni che ci fa regali…”
Prima Raiola, poi Petralito adesso Simonian la tecnica del Milan per fare mercato è consolidata e dopo il campionato disputato e vinto, la strategia vuole esser riproposta per puntare l’assalto alla Champions League.
Lo abbiamo ribadito più volte nei nostri post, se non hai uno sceicco alle spalle o un magnate disposto ad investire nel calcio i profitti delle proprie attività per gioco o per immagine devi per forza di cose scendere a compromessi con chi muove le fila del mercato e cioè i procuratori.
Lo scorso anno quando in via Durini il nome di Raiola era un incubo e al Barcellona si tremava alle sue richiesta Galliani intratteneva colloqui aprendo le porte di Milanello e via Turati con i risultati che adesso tutti conosciamo. Su questa scia potrebbe leggersi l’incontro tra Ariedo Braida e Marcelo Simonian, noto procuratore argentino, uno degli intermediari principali per il Sudamerica.
Tra i suoi assistiti ci sono due “pallini” di Braida, il primo è oramai esploso nel nostro calcio, si tratta del Flaco Javier Pastore che il Milan aveva trattato e quasi preso prima della cessione di Kaka, ma poi il Palermo fu più lesto ad approfittarne. Per molti Pastore è il giocatore giusto per sostituire Kaka nel cuore dei tifosi e dar la spinta di qualità necessaria ad Allegri per la Champions League.
L’altro è Eric Lamela, il nuovo Kaka di cui Braida restò piacevolmente sorpreso nel suo ormai noto viaggio in Sudamerica. Lamela è da sempre l’alternativa a Ganso e dopo l’infortunio del brasiliano (pupillo di Galliani) pare che i rossoneri siano tornati prepotentemente sull’argentino. Lamela ha una valutazione che si aggira intorno ai 20 milioni di euro ma come spesso accade con i giocatori sudamericani il cartellino è condiviso da più società rendendo difficile la trattativa, oltretutto il Milan dovrà riguadagnare il terreno perso trattando Ganso e guardarsi dalla concorrenza di Atletico Madrid, Barcellona e Lazio anch’esse interessate al giocatore.
La scuderia di Simonian comunque possiede altri cavalli di razza che potrebbero interessare ai rossoneri dai centrocampisti Banega e Lucho Gonzales, fino alla rivelazione della stagione e capocannoniere dell’Europa League con il Porto Falcao.
La Roma di DiBenedetto vuole iniziare in grande stile e che le intenzioni sono serie lo si intuisce dai numerosi rumors di mercato che vedono come protagonista Walter Sabatini.
L’ex da rosanero ha avuto mandato dalla nuova proprietà di condurre il mercato e provare a piazzare qualche colpo importante a sensazione per destare da subito una buona impressione sui tifosi. Come abbiam detto ieri (leggi il nostro articolo) il nome principe è quello di Javier Pastore, scovato da Sabatini per il Palermo ma viste le difficoltà nel trattare con Zamparini si è iniziato a valutare le alternative.
Il nome più gettonato è quello di Erik Lamela, la risposta argentina al brasilianoGanso. Sul talento del River Plate si scatenerà un asta con quasi tutte le big d’Europa interessate anche se nelle ultime settimane la pista più calda sembrava quella battuta dalla Lazio di Lotito, chi sa se potrà nascere un nuovo derby di mercato.