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  • Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Ecco i giudizi della sfida del “Dall’Ara” tra Bologna Roma. Per i padroni di casa tante difficoltà nel contenere la rapidità e l’estro degli attaccanti giallorossi stasera molto ispirati, come spesso accaduto nell’ultimo periodo. Come al solito bolognesi che hanno mostrato qualche limite in fase d’attacco. Chissà che dal mercato di gennaio non arrivi qualche novità in tal senso.

    Pagelle Bologna Roma

    Taddei decisivo da terzino Bologna Roma | ©Mario Carlini /Getty Images
    Gillet: 6,5 Si oppone alla grande in diverse circostanze, specie nel secondo tempo quando già sul 2-0 evita l’imbarcata. In particolare bella la parata sulla punizione di Totti.
    Crespo: 5.5 Nel primo tempo qualcosina di buono la combina, ma nella ripresa cala vistosamente andando spesso in difficoltà.
    Raggi: 5 Soffre maledettamente la rapidità degli attaccanti avversari. Serata da dimenticare.
    Portanova: 5,5 La sua prestazione non sarebbe del tutto negativa ma il rosso subito ingenuamente spegne anticipatamente ogni speranza dei suoi.
    Morleo: 6 Dopo una prima frazione di gioco non al top, si riscatta nella ripresa quando si propone più volte in avanti.
    Casarini: 5,5 Gioca una gara di sacrificio e non riesce ad arrivare nella porta avversaria quanto vorrebbe.
    Mudingayi: 6 Inizialmente segue la scia del giocatore sostituito, giocando un gara di contenimento. Poi però si proietta in avanti ma non crea mai pericoli.
    Perez: 5,5 Ciò che gli manca è la continuità. Alterna cose buone a momenti da dimenticare. Non al top.
    Kone: 5,5 Non brillante nel dialogare con i compagni, anche perché è stretto dalla morsa delle maglie giallorosse.
    Ramirez: 5,5 Non appare tranquillissimo e in più frangenti gli manca la consueta lucidità.
    Gimenez: 6: Gioca solo un tempo ma lo fa con molta dinamicità, a volte forse troppa. Non sempre aiutato a dovere.
    Diamanti: 6,5 Predicatore nel deserto. L’unico ad andare vicino al gol, ma non può portare sulle spalle interamente il peso dell’attacco emiliano.
    Di Vaio: 4,5 L’esatto opposto di Diamanti. In campo non s’è proprio visto.

    Pagelle Roma
    Stekelenburg: 6,5 L’intervento su Diamanti nella ripresa nega al Bologna la possibilità di rientrare in partita.
    Rosi: 6 Ottimo primo tempo quando sulla sua corsia di competenza fa su e giù come un motorino. Nella ripresa cala un po’. Ma è assolutamente normale.
    Juan: 6 Chiamato in causa con il contagocce.
    Heinze: 6 Vive una serata tutto sommato tranquilla.
    Taddei: 7 Il gol corona una prestazione davvero eccezionale sulla sua fascia.
    Pjanic: 6,5 Giornata dopo giornata si conferma sempre più un acquisto azzeccato.
    De Rossi: 6,5 Prova di spessore per lui. Sempre presente in fase di interdizione e di costruzione.
    Simplicio: 6 Fa il suo senza demeritare. Prova sufficiente.
    Totti: 6,5 Solo un grande Gillet gli nega la gioia del gol. Altro che finito: gioca una grande gara.
    Lamela: 6,5 Un vero e proprio talento. Le sue giocate esaltano tifosi e compagni.
    Bojan:6 Entra a risultato acquisito e tutto gli riesce più facilmente.
    Osvaldo:7 Come al solito mette a segno un gran gol e poteva farne altri. Ma stavolta può bastare.

    Bologna Roma video highlights

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  • Roma, comincia a fare effetto la cura Luis Enrique

    Roma, comincia a fare effetto la cura Luis Enrique

    Il peggio, probabilmente, è passato. La Roma vista all’opera al “San Paolo” di Napoli domenica sera è apparsa una squadra ben diversa da quella che un paio di settimane prima cadeva fragorosamente a Udine e Firenze. Certo, c’è ancora qualcosa da correggere, in particolare dietro dove come già accaduto contro la Juventus si concede troppo, ma finalmente si riesce anche a creare tanto ed anche ad andare in rete dimostrando un certo cinismo, caratteristica questa assente per gran parte della stagione sin quì disputata. E’ apparso molto soddisfatto in tal senso il tecnico Luis Enrique, cui il capitano Francesco Totti ha inteso dedicare il successo ottenuto in terra partenopea, a dimostrazione della compattezza che regna nello spogliatoio capitolino.

    Luis Enrique inizia a prendersi Roma | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Più volte messo in discussione dall’opinione pubblica dopo un inizio di stagione deludente, l’allenatore spagnolo ha replicato nel migliore dei modi, ottenendo due risultati importanti contro rivali storici riaccendendo così l’entusiasmo dell’ambiente. A stupire più di tutti nell’incontro di Napoli è stato il sudamericano Erik Lamela, un giocatore che se trova la continuità che gli manca può risultare l’arma in più della formazione capitolina. Essendo giovanissimo e alla prima esperienza in Italia ha davvero ampi margini di miglioramento.

    Il tempo per festeggiare tuttavia non c’è: mercoledì infatti è di nuovo campionato con il recupero della prima giornata. Avversario di turno sarà il Bologna. Una squadra, quella rossoblù, decisamente alla portata di Totti e compagni che vorranno regalare l’ultima gioia dell’anno solare ai propri tifosi. E in vista di questo match Luis Enrique potrà contare su alcuni importanti rientri. Kjaer, Cassetti, Gago e Pizarro nella seduta di lunedì hanno lavorato con il resto del gruppo e saranno così nuovamente a disposizione dell’allenatore iberico che dunque avrà un ventaglio di scelte più ampio rispetto alle ultime due uscite laddove ha dovuto attingere alla Primavera per far fronte alla situazione di emergenza causata da squalifiche e infortuni.

  • Osvaldo conquista il Tapiro d’oro, pace fatta con Lamela

    Osvaldo conquista il Tapiro d’oro, pace fatta con Lamela

    Sembra esser riuscita a mettersi alle spalle l’onda delle polemiche la Roma travolta dalle critiche per i risultati altalenanti e l’ormai famosa querelle tra Osvaldo e Lamela sfociata negli spogliatoi dello stadio Friuli dopo il ko contro l’Udinese e apparentemente risolta con un cena conciliatoria ideata da Totti e Borriello e con la presenza di tutta la squadra.

    Osvaldo riceve il Tapiro d'Oro | ©Claudio Villa/Getty Images

    La società ha deciso di render pubblico il battibecco fermando Osvaldo per dieci giorni infliggendogli anche una multa di 50 mila euro continuando nella linea “moralizzatrice” iniziata con l’arrivo degli americani e sposata appieno dalla coppia Sabatini Baldini che di fatto è in prima linea nella gestione del club.

    Il pugno di Osvaldo a Lamela è comunque servito al neo azzurro per guadagnarsi il Tapiro d’Oro consegnato ieri dal tapiroforo ufficiale di Striscia la Notizia Valerio Staffelli. Osvaldo, adesso tranquillo e con il sorriso sulle labbra ha ancora una volta ripetuto il suo pentimento non lesinando però una battutina alla società e a Luis Enrique per aver reso di dominio pubblico una faccenda che, a suo dire, doveva rimanere all’interno dello spogliatoio.

    “Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, ma sono cose che devono rimanere nello spogliatoio. Dopo cinque minuti ero già pentito e ho chiesto scusa a tutti. Erik è un bravissimo ragazzo, è fortissimo”

    Caso rientrato? Apparentemente si anche se molto dipenderà dall’esito del match contro la Fiorentina al Franchi dove dovrebbe tornare a disposizione di Luis Enrique capitan Totti in una partita che si preannuncia fondamentale per entrambe le squadre. Il match contro i viola sarà ancora più sentito per la presenza sulla panchina di Delio Rossi condottiero di tante battaglie nelle scorse stagioni sulla panchina della Lazio. Se in attacco l’assenza di Osvaldo sarà compensata dal ritorno di Totti è la difesa a dover dare risposte ai tifosi dove le scelte di Luis Enrique sembrano sempre in contrasto preferendo spesso adattare giocatori fuori ruolo. Di seguito vi lasciamo il video della consegna del Tapiro d’Oro ad Osvaldo:

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  • Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    In casa Roma è scoppiato il Caso Osvaldo che continua a tenere banco nell’etere romano e sulla carta stampata non solo della capitale. Tutto è nato dopo la sconfitta di venerdì scorso contro l’Udinese quando all’interno degli spogliatoi l’italo-argentino aveva rifilato un pugno al compagno Erik Lamela, reo di non avergli passato un pallone importante. Osvaldo si era lamentato vivacemente col numero 8, infatti, che dal canto suo non aveva risposto in alcun modo. A questo punto Osvaldo aveva insistito: Sono più grande di te, e qui non siamo al River (il River Plate, l’ex squadra di Lamela ndr). Quando ti parlo mi devi rispondere“. E Lamela aveva di conseguenza risposto: “Cierra el orto y calla, vos no sos Maradona” che tradotto in italiano vuol dire “Stai zitto non sei Maradona”. Frase che aveva provocato in definitiva l’aggressione di Osvaldo a Lamela.

    Erik Lamela e Osvaldo | ©Getty Images

    Nonostante siano arrivate le scuse reciproche dei due giocatori e anche verso società, allenatore e squadra la Roma ha deciso di fare di Osvaldo un caso esemplare. E’ arrivata per lui una multa salta di 50mila euro e una sospensione di 10 giorni che gli farà saltare quantomeno la sfida in programma domenica contro la Fiorentina.

    Il pugno duro di Luis Enrique e Baldini sulla vicenda si scontra con una parte dei tifosi che proprio oggi hanno esposto a Trigoria uno striscione che recita: “Osvaldo non si tocca”. Anche le radio romane si sono opposte al provvedimento nei confronti di un giocatore al momento reputato basilare per la squadra. C’è anche  chi dice che l’atteggiamento della società possa dare un segnale forte e caricare al massimo i giocatori.

    Resta il fatto che a Firenze il neo Nazionale Osvaldo non ci sarà. Con Borriello acciaccato, e comunque fuori dalle grazie di Enrique, è probabile un impiego dall’inizio di Francesco Totti ancora alle prese col recupero fisico dall’infortunio. Il capitano (o anche Pjanic)  potrebbe giocare alle spalle di Bojan e l’altro protagonista del caso, Erik Lamela, evidentemente ritenuto parte lesa della disputa.

    In vista del campionato, dunque, resta sullo sfondo la questione della fragilità difensiva romanista che rimane uno dei principali problemi della squadra. Contro la Fiorentina ci sarà Juan a dare spessore al reparto più Heinze. L’argentino è in ballottaggio con Cassetti e forse più che per il valore assoluto individuale per le frizioni delle passate settimane con Luis Enrique. L’impressione è che, al di là della platealità del Caso Osvaldo, sia proprio l’asse Heinze-Enrique e la tenuta difensiva a rivelare il futuro a medio termine del team giallorosso.

  • Osvaldo pugno a Lamela, polveriera Roma

    Osvaldo pugno a Lamela, polveriera Roma

    La sconfitta della Roma ad Udine ha avuto un’appendice ancora più grave e che evidenza qualche crepa di troppo al progetto lanciato dagli americani e perorato dalla presenza di uomini di calcio come Sabatini e Baldini. Negli spogliatoi dopo la cocente debacle in campo un battibecco tra Osvaldo e Lamela è degenerato con il neo azzurro che ha colpito con un pugno al volto l’argentino. La rissa sedata prontamente dal resto della squadra si è conclusa oggi al rientro dopo la giornata di riposo con le scuse al giocatore, alla squadra e alla dirigenza di Osvaldo ma che comunque manifesta una situazione che rischia di diventare esplosiva con un nuovo episodio che si va a sommare alla lite dello stesso Luis Enrique e Heinze.

    Osvaldo |© Claudio Villa/Getty Images

    Osvaldo adesso verrà sospeso dalla società per dieci giorni e dovrà pagare oltretutto una multa perdendo la partita contro la Fiorentina e forse anche la Nazionale dove il regolamento comportamentale imposto da Prandelli non ammette errori in campo e fuori per gli azzurri.

    La posizione di Luis Enrique al momento è salda con la società che ne approva le scelte e lo protegge davanti alla stampa e ai tifosi. Proprio da parte di quest’ultimi però arrivano i primi mugugni per qualche errore di troppo nella gestione della partita ma anche per la mancanza di punti fermi nell’organico con la formazione che cambia in ogni partita. Il problema principale sembra però esser la volontà di Luis Enrique di affidarsi a uomini fuori dal proprio ruolo sopratutto in difesa dove oramai Taddei è la prima scelta come ruolo da terzino mentre centralmente Cassetti è spesso preferito a Kjaer, Heinze e Juan pur esser questi più esperti e di ruolo.

    Contro i viola sarà una partita delicata e fondamentale per non perder il treno dell’Europa senza del quale ogni progetto non potrà andare in porto.

  • Genoa-Roma 2-1, decide Kucka

    Genoa-Roma 2-1, decide Kucka

    Il Genoa prende tre punti d’oro contro una Roma molto ingenua. La squadra di Malesani gioca una partita perfettamente italiana, quella di Luis Enrique ne gioca un’altra perfettamente spagnola. E in effetti a Marassi va in scena la nona giornata del Campionato di Serie A. I giallorossi sono deboli e sfortunati, il rossoblu sono organizzati e fortunati.

    Bosko Jankovic | © Valerio Pennicino/Getty Images
    PRIMO TEMPO. Come di consueto la Roma comincia la partita alla grande. Possesso palla schiacciante e di qualità, buona circolazione del pallone e movimento continuo. Il giro palla romanista produce un paio di conclusioni insidiose. In questa fase la Roma schiaccia il Genoa nella sua metà campo e al 20′ Lamela conclude un’azione spedendo al lato da posizione molto vantaggiosa. Poi al 26′ colpo di testa di Gago, ma Frey ci mette i pugni. Al minuto 29 c’è la prima vera reazione ligure con Merkel che tira di destro da posizione favorevole e Perrotta devia in angolo evitando il gol. La Roma continua a premere, ma al 38′ Heinze sbaglia l’impostazione del gioco e regala il contropiede a Palacio: l’argentino guadagna il fondo in prossimità dell’area piccola, finta su Heinze e passaggio al centro per Jankovic che ha il tempo per stoppare nel cuore dell’area e scagliare un destro chirurgico che trafigge l’incolpevole Stekelenburg. Dopo il gol il finale di tempo è ancora di marca romanista. SECONDO TEMPO. La seconda frazione riparte come la prima con la Roma all’attacco, ma che non trova grandi spazi grazie agli accorgimenti tattici di Malesani. Al 13′ chance di testa per Lamela che vede la sua conclusione respinta da Frey. I giallorossi sono più lenti e insidiano l’avversario soltanto grazie alla spinta di Josè Angel e a inserimenti individuali dei centrocampisti. Quando la Roma sembra non venire a capo della magistrale tattica difensiva genoana invece arriva il gol: tocco del neoentrato Osvaldo per Borriello (altra new entry) che sembra perdere il pallone in favore di Bovo, ma con una zampata da rapace mette la palla in mezzo servendo Borini, il quale da zero metri fa la rete del pareggio. Siamo al minuto 38. Ora la Roma a quattro punte si getta nel forcing finale, ma subisce qualche ripartenza che il Genoa non sfrutta. Poi dagli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il gol vittoria di Kucka quando il cronometro segna 39 minuti nella ripresa: nell’immobilità della difesa romanista Merkel sponda in mezzo all’area verso Kucka che impatta il pallone quasi per caso e lo vede superare il portiere capitolino.

  • Genoa-Roma, probabili formazioni. Luis Enrique conferma Lamela

    Genoa-Roma, probabili formazioni. Luis Enrique conferma Lamela

    Genoa e Roma si sfidano questa sera nel match valido per la nona giornata di Serie A. Il Grifone arriva da un incoraggiante pareggio in casa della Juventus e la Roma dalla vittoria casalinga contro il Palermo.

    Erik Lamela | © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Nove sono i punti dei liguri e undici quelli dei giallorossi. E’ soprattutto la sfida tra i due argentini Palacio e Lamela. Ci sono, dunque, tutte le componenti per assistere a una bella partita. Da considerare il fattore climatico: le intense precipitazioni che oggi si sono riversate sulla Liguria infatti, anche questa sera al Marassi, potrebbero condizionare una partita ad alto tasso tecnico. PROBABILE FORMAZIONE GENOA – Malesani dovrebbe proporre il consueto 4-3-1-2. Per i genoani scenderà in campo una difesa d’esperienza con Dainelli e Moretti centrali, Mesto a destra e Antonelli a sinistra. Kaladze sconta l’ultimo turno di squalifica. I tre centrocampisti a fare da schermo alla difesa saranno il giovane Seymour in posizione centrale con capitan Rossi a destra e Veloso a sinistra. In lizza per un posto tra i tre anche Kucka che potrebbe soffiare il posto a Rossi. Nel ruolo di trequartista giocherà Merkel in una posizione, dunque, più avanzata del solito. Le due punte saranno Palacio, certo di una maglia nell’undici, e uno tra Caracciolo e Jankovic con l’italiano in svantaggio. PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Anche per Luis Enrique il modulo è il 4-3-1-2 che facilmente diventa 4-3-3 in fase offensiva. Tra i pali la sicurezza Stekelenburg. Terzino destro Cassetti a causa delle defezioni di Rosi e Cicinho. Sulla sinistra Josè Angel dovrebbe scontare un turno di riposo a favore di Taddei. Coppia centrale tutta argentina composta da Burdisso e Heinze. Se così non fosse Juan è il primo candiadato per una maglia. A centrocampo titolarissimo sarà De Rossi iniseme a Perrotta. Per il terzo posto vacante se la giocano Gago, Pizarro e Greco. L’ex calciatore del Real Madrid è l’indiziato numero uno per partire dal primo minuto. Per quanto riguarda la trequarti dovrebbe essere riproposto il talento Lamela con Borini in agguato. In attacco grande incertezza: se la giocano alla pari Borriello e Osvaldo per affiancare Bojan. Nel caso in cui Enrique decidesse di risparmiare Lamela a quel punto giocherebbe Bojan rifinitore con Borini e Borriello. GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi, Seymour, Veloso; Merkel; Jankovic, Palacio. All: Malesani ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Kjaer, Taddei; Perrotta, De Rossi, Gago; Lamela; Bojan, Osvaldo. All: Luis Enrique

  • Verso Genoa-Roma, è sfida Palacio-Lamela

    Verso Genoa-Roma, è sfida Palacio-Lamela

    Dopo il bel pareggio in casa della Juventus la squadra di Malesani si prepara al banco di prova di maturità contro la Roma (domani ore 20.45). Il Genoa ha totalizzato 9 punti in campionato e probabilmente l’organico è superiore al rendimento. I giallorossi sembrano aver superato lo schock della sconfitta nel derby e i 3 punti presi col Palermo hanno dato fiducia anche se rimangono delle perplessità di carattere tattico sulla disposizione in campo del team. Dunque grandi aspettative per questa sfida e soprattutto per il confronto tutto argentino e fantasia  tra Rodrigo Palacio e Erik Lamela.

    Erik Lamela | ©Getty Images
    QUI GENOVA. C’è grande entusiasmo nell’ambiente genoano per una squadra che sembra pian piano trovare la quadratura. Il grifone arriva al match con quasi tutto l’organico a disposizione. Fuori soltanto Kaladze che deve scontare l’ultimo turno di squalifica e Zè Eduardo operato di appendice. Il tecnico dei liguri si affiderà allo stesso modulo della partita di Torino. Un 4-3-1-2 fatto di tanta corsa, piedi buoni e organizzazione tattica. Dainelli e Moretti i centrali con mesto e Antonelli sulle fasce. A centrocampo insieme a capitan Rossi ci saranno Veloso e Seymour con lo spostamento di Merkel sulla trequarti dopo la grande prestazione contro la Vecchia Signora. Sempre in tribuna Kevin Constant dopo un inizio di stagione tutt’altro che brillante. Davanti il solito Palacio vicno a Caracciolo che potrebbe sostituire Jankovic in virtù del gol decisivo dello scorso turno. QUI ROMA. Mentre in Argentina si celebra l’impatto devastante di Lamela co lcampionato italiano a Trigoria è già tempo di calcio giocato. Il calciatore ex River Plate, comunque, dovrebbe essere riconfermato nell’undici titolare anche per le assenze nelle fila romaniste. Luis Enrique, infatti, deve rinunciare all’infortunato di lungo corso Francesco Totti: lo staff medico della Roma non vuole forzare il rientro e dunque il capitano potrebbe tornare addirittura dopo la sosta. Altra defezione è quella di Pjanic: il serbo è alle prese con problemi muscolari che non gli impediscono di giocare, ma potrebbe comunque essere risparmiato per precauzione. A centrocampo sicura la presenza della colonna De Rossi. Si giocano un posto Simplicio e Perrotta al fianco di Gago. Sul versante retroguardia Enrique potrebbe proporre la coppia di centrali argentini Burdisso-Heinze con Josè Angel e Cassetti. Attacco verosimilmente con Osvaldo e Bojan.

  • Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Vittoria casalinga della Roma che supera il Palermo di misura e con grandi difficoltà. Come al solito un buon approccio alla gara dei ragazzi di Luis Enrique: buoni ritmi, circolazione veloce della palla e tanta voglia di attaccare.

    Erik Lamela | © Paolo Bruno/Getty Images
    L’ottima mentalità giallorossa si concretizza all’ottavo minuto:  De Rossi intercetta una palla vagante a centrocampo e infila l’esordiente Erik Lamela in profondità che arriva sulla zona sinistra dell’area di rigore, converge quanto basta e scarica un sinistro a giro da sogno che si va ad insaccare sul palo lungo, Tzorvas può solo guardare. Per tutti i primi trenta minuti c’è una Roma che attacca poco di più, ma il Palermo che si difende bene e e cerca di rispondere alle offensive giallorosse. Dopo il gol di Lamela, però, la partita è lenta e noiosa. Rompe il sonno dei tifosi la formazione sicialiana che al 41′ costruisce un’occasione colosssale con Balzaretti che lancia a rete Zahavi: l’israeliano solo davanti al portiere calcia bene, ma Stekelenburg compie un vero e proprio miracolo con la mano di richiamo e manda le squadre negli spogliatoi col risultato fermo sull’1-0 per i capitolini. Dopo un opaco primo tempo, nel secondo comincia la girandola delle occasioni da gol e la partita si fa divertente. Al 6′ la difesa romanista va nel pallone e ne approfitta Acquah che mette una palla dentro l’area di rigore per Pinilla che sarebbe solo davanti a Stekelenburg, ma non ci arriva con la testa. Capovolgimento di fronte al minuto 11 quando Osvaldo se ne va in area superando Balzaretti, poi converge al centro e a pochissimi metri dalla porta prova un sinistro a giro che si spegne alto sull’incrocio dei pali. Due minuti più tardi Lamela vince un rimpallo e si trova a tu per tu con Tzorvas, ma calcia di poco al lato. Si susseguono i tiri pericolosi da una parte e dall’altra. Poi al 32′ lancio illuminante per Ilicic che supera di slancio Stekelenburg e a porta vuota tira male facendo un cross in mezzo intercettato da De Rossi che evita il tap-in di Pinilla. Al 40′ il neo entrato Bojan conclude una splendida serpentina con un tiro di sinistra di pochissimo alla destra del palo. Al 43′ ancora un’occasione per Pizarro e poi al 47′ incredibile chance per Miccoli che rischia di pareggiare con un tiro al volo di sinistro.

  • Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Sfida delicatissima tra Roma e Palermo valevole per l’ottava giornata del Campionato di Serie A. I capitolini vengono dalla scottante sconfitta nel derby arrivata all’ultimo secondo. I siciliani sono reduci da un umiliante 3-0 subito a San Siro da parte del Milan. Lo stato psicologico delle due squadre è dunque fragile e questa partita potrebbe orientare la condizione mentale dei prossimi turni. Un problema ipotetico di autostima che i due carismatici tecnici tenteranno di evitare schierando le formazioni nel modo che andiamo ad analizzare.

    Erik Lamela | © RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images
    PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Luis Enrique metterà in campo la Roma col consueto 4-3-1-2 tutto votato all’attacco. Tra i pali il titolare Stekelenburg. Il rebus difesa sarà risolto con molte probabilità con il rientro da titolare del brasiliano Juan. Dopo un periodo vissuto ai margini della squadra il numero 4 giallorosso sfrutta anche la squalifica di Kjaer. Affianco al verdeoro ci sarà il recupero di Burdisso dopo il turno di riposo causa stanchezza da Nazionale. Sulla destra il ritorno dell’altro veterano Marco Cassetti. Rosi e Cicinho infatti sono infortunati e l’esperimento di Perrotta terzino sembra essere uscito dai piani del tecnico asturiano. A sinistra l’inamovibile Josè Angel. La zona mediana sarà presidiata dal ritrovato Daniele De Rossi con Pjanic sul fianco destro e Perrotta (in vantaggio nel ballottagio) o Simplicio su quello sinistro. Nel ruolo di trequartista potrebbe essere la volta buona per l’esordio del talento argentino Erik Lamela, acquistato per quasi 20 milioni di euro, ma ancora mai visto alle prese col campo. Le due punte saranno Bojan e Osvaldo. Nel caso in cui Luis Enrique scelga di non rischiare Lamela dal primo minuto allora Bojan potrebbe giocare dietro le punte e Marco Borriello fare coppia con Osvaldo. PROBABILE FORMAZIONE PALERMO – Devis Mangia adotterà con ogni probabilità un 4-3-1-2 speculare a quello romanista. Tra i pali Tzorvas come di consueto. Difesa titolare con l’argentino Silvestre e Migliaccio riconfermato sulla linea dei difensori dopo le recenti prestazioni di ottimo livello. Sulle fasce Pisano a destra e Balzaretti a sinistra. Centrocampo formato standard con Acquah baluardo centrale (se la gioca con Bacinovic) e vicino Barreto e Della Rocca. Sulla linea trequarti agirà Josip ilicic, preferito a Zahavi, al servizio di Pinilla e Hernandez. Dunque dovrebbe essere escluso dall’undici titolare Fabrizio Miccoli. Probabili formazioni Roma – Palermo ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Juan, Josè Angel; Perrotta, De Rossi, Pjanic; Lamela; Osvaldo, Bojan. A disposizione: Curci, Heinze, Taddei, Simplicio, Pizarro, Borrielo, Borini. Allenatore: Luis Enrique. PALERMO (4-3-1-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Barreto, Acquah, Della Rocca; Ilicic; Pinilla, Hernandez. A disposizione: Benussi, Cetto, Aguirregaray, Bacinovic, Zahavi, Alvarez, Miccoli. Allenatore: Mangia.