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  • Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    I gialloblu rompono la tradizione che li vedeva perdere o pareggiare contro i giallorossi al Tardini nelle ultime quattro stagioni. Partita caratterizzata dalla grande pioggia e dal terreno al limite della praticabilità. Parma-Roma, gara valevole per la decima giornata di serie A, finisce 3-2 con i ragazzi di Zeman che mostrano le solite lacune difensive, mentre quelli di Donadoni si mostrano cinici e organizzati. Terza vittoria consecutiva per i padroni di casa che volano al sesto posto in classifica superando proprio i capitolini che dopo la seconda sconfitta scivolano tra la settima e l’ottava posizione. E adesso il boemo entra d’obbligo tra gli allenatori a rischio esonero, visto l’andamento non preventivato ad inizio stagione. Al contrario, l’ex tecnico di Cagliari e Napoli dopo l’annuncio del rinnovo contrattuale ha dato la svolta alla propria squadra.

    LA PARTITA – Forse sarebbe stato più opportuno rinviare la gara. Pioggia fitta e campo troppo pesante con la palla che in alcuni tratti rallentava fino a fermarsi. Vantaggio giallorosso con Lamela (al terzo gol in due gare) che infila Mirante con il suo classico tiro a giro dalla destra. Poi le solite disattenzioni difensive della Roma permettono al Parma di rimontare con le reti di Belfodil e Parolo, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nella seconda frazione arriva il gol della sicurezza di Zaccardo che sfrutta, guarda caso, un disimpegno orrendo della difesa romanista. La Roma prova ad accorciare le distanze con il suo capitano Tottiche mette a segno un facile tap in dopo essersi fatto parare un calcio di rigore.

    Parma-Roma
    Scontro di gioco al Tardini © Claudio Villa/Getty Images

    SITUAZIONE IN CASA PARMA – Morale alle stelle per i gialloblu che stanno sfruttando al meglio il fattore casa, raccogliendo importantissimi punti per conquistare il prima possibile la salvezza. Le aspettative della società però potrebbero andare oltre la semplice permanenza nella massima serie se la squadra dovesse continuare con questo ritmo.

    SITUAZIONE IN CASA ROMA – Troppo altalenante il cammino dei giallorossi che hanno si il miglior attacco (insieme alla Juve) ma hanno anche la peggior difesa dell’intero campionato con 19 gol subiti in sole dieci gare. L’arrivo di Zeman nella capitale ha portato grande entusiasmo ma i risultati non sono ancora dalla sua parte.

    PAGELLE PARMA-ROMA 

    Belfodil 7: Entra a freddo per sostituire Amauri, infortunatosi dopo appena 20 minuti. Ridicolizza la difesa romanista alla mezzora realizzando il gol del momentaneo 1-1. Il francesino cresce bene, peccato per il doppio cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima gara.
    Parolo 7.5: Grande lottatore in mezzo al campo. Il terreno pesante lo esalta e la sua prestazione cresce di minuti in minuto. Con l’assenza per infortunio di Galloppa prende in mano il centrocampo gialloblu.
    Biabiany 7: Il campo non esalta le sue doti di corridore ma è decisivo nell’azione che porta al 3-1 di Zaccardo, quando scappa via in contropiede nonostante i continui rallentamenti del pallone.
    Lamela 7: Chi lo ferma più? L’argentino ha preso gusto a segnare. Cinque gol nelle ultime quattro gare e tutti le reti sono di pregevole fattura.
    Castan 4: Ma perché Zeman ha voluto a tutti i costi un difensore di questa lentezza? Giocatore non adatto allo stile di gioco del boemo.
    Dodò 4.5: Un esordio discreto domenica sera contro l’Udinese, una brutta prestazione quest’oggi a Parma. E’ giovane e avrà modo di crescere.

    TABELLINO PARMA-ROMA 3-2
    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6.5, Paletta 7, Lucarelli 6; Rosi 6, Marchionni 6 (60′ Acquah 5), Valdes 6.5, Parolo 7.5, Gobbi 6; Biabiany 7 (81′ Sansone s.v.), Amauri 6 (17′ Belfodil 7).
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6 (46′ Goicoechea 6); Piris 5, Marquinhos 4, Castan 4, Dodò 4.5 (67′ Marquinho 5); Bradley 5 (67′ Perrotta 6), De Rossi 5.5, Florenzi 5; Lamela 7, Osvaldo 6, Totti 6.5.
    Marcatori: 8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 20′ s.t. Zaccardo (P), 26′ Totti (R)

    Azioni salienti Parma-Roma
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  • Disastro Roma, l’Udinese vince in rimonta con un cucchiaio di Di Natale

    Disastro Roma, l’Udinese vince in rimonta con un cucchiaio di Di Natale

    Disastro Roma. E fa festa l’Udinese che sotto di due gol non si arrende e riesce a ribaltare una gara che sembrava ormai compromessa dopo la doppietta messa a segno da Lamela. Ma prima Domizzi dimezza le distanze e poi nella ripresa Di Natale mette la freccia permettendo ai friulani di conquistare tre punti d’oro considerando l’emergenza dovuta a squalifiche e infortuni. Zeman deve rinunciare a Balzaretti mentre lascia fuori Burdisso: ai loro posti ci sono Dodò e Marquinhos. Dall’altro lato organico non al top per Guidolin che si ritrova senza sei uomini e getta nella mischia sin da subito Angella e Coda.

    L’avvio dei giallorossi è spettacolare, con la squadra che come al solito interpreta alla grande la gara costruendo occasioni su occasioni, regalando spettacolo e così anche i gol non tardano ad arrivare. Protagonista assoluto Lamela che già nei primi 20’ sfiora la marcatura in ben tre occasioni, supportato alla perfezione da Totti e dal giovane Dodò che non ha sfigurato. Al 22’ ecco il vantaggio capitolino: Lamela si porta sulla linea di fondo, con la finta di crossare in mezzo mette a sedere Brkic e a porta vuota non deve fare altro che insaccare in rete. Ma non è finita visto che 2’ dopo una grande azione cominciata da Totti e passata per Osvaldo permette ancora a Lamela, con un colpo di testa, di raddoppiare.

    Il rigore di Di Natale
    Il rigore di Di Natale © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Qui, di fatto, finisce la partita della Roma. E comincia quella dell’Udinese. Alla mezz’ora infatti Osvaldo, involontariamente, regala palla a Domizzi che davanti a Stekelenburg non ha problemi ad insaccare. E sin da subito i friulani potrebbero pareggiare ma il tiro di Di Natale finisce di poco a lato. Ad inizio ripresa però ecco il 2 a 2: Armero svirgola un tiro e sulla sfera si avventa Di Natale che insacca. La Roma ricomincia ad attaccare ma stavolta è tutto più confusionario. Marquinho, Florenzi e Destro vengono gettati nella mischia da Zeman nel tentativo di riportarsi in vantaggio ma i giallorossi cadono a 2’ dalla fine quando l’arbitro concede un rigore, molto generoso, all’Udinese per un contatto tra Castan e Pereyra. Dal dischetto Di Natale, con il cucchiaio, non sbaglia, e termina cosi 3-2 per gli ospiti la sfida.

    Le pagelle di Roma-Udinese:
    Castan 5: Al di là del rigore, molto generoso, non infonde sicurezza ai suoi compagni di squadra.
    Totti 6,5: Grande primo tempo, poi cala nella ripresa. Ma di sicuro è tra i più positivi.
    Lamela 7: Due gol che sembrano portare al successo la Roma. Ed invece a conti fatti servono solo ad aumentare i rimpianti.
    Brkic 5: Sul primo gol fa la figura del pollo. Per sua fortuna però le due reti subite non incidono sulla vittoria della propria squadra.
    Pereyra 6,5: Al di là della furbizia nel conquistarsi un rigore molto dubbio, è uno dei più attivi della propria squadra.
    Di Natale 7: La sua doppietta manda in orbita i friulani che così trovano un successo insperato.

    Il tabellino di Roma-Udinese
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6; Piris 5,5, Marquinhos 5, Castan 5, Dodò 6 (18′ st Marquinho 5,5); De Rossi 5,5, Tachtsidis 5, Pjanic 5 (24′ st Florenzi 6); Lamela 7,Osvaldo 5,5, Totti 6,5 (38′ st Destro sv). In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Burdisso, Bradley, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman 5
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic 5; Angella 5 (24′ st Heurtaux 6), Coda 6, Domizzi 6; Faraoni 5 (1′ st Badu 6), Pereyra 6,5, Allan 6, Lazzari 6, Armero 6 (38′ st Gabriel Silva sv); Maicosuel 5,5; Di Natale 7. In panchina: Padelli, Pawlowski, Berra, Willians, Fabbrini, Barreto, Ranegie, Zielinski. Allenatore: Guidolin 7

    Le video immagini di Roma-Udinese
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  • La Roma di Zeman rimonta il Genoa con Totti e Osvaldo super

    La Roma di Zeman rimonta il Genoa con Totti e Osvaldo super

    Genoa-Roma, la partita della rimonta zemaniana. Anche se di Zeman la Roma continua ad avere il nulla cosmico, a parte forse il calcio d’inizio o quello del secondo tempo, quando otto uomini si mettono sulla linea e iniziano a correre verso la porta avversaria volendo raggiungere un’ipotetica qualificazione ai Giochi Olimpici per sfidare Bolt, lasciando in alta marea i due difensori, che nel frattempo si chiedono se hanno sbagliato sport proprio quella sera. Finisce 2-4 per i giallorossi, che rimontano il doppio svantaggio targato Kucka e Jankovic grazie all’ennesima serata divina di Capitan Totti. Il Re di Roma sigla il 2-1 alla mezzora del primo tempo, gol che riaccende le speranze dei giallorossi e dà una svolta mentale al match senza precedenti. I padroni di casa smettono di pressare, e di crederci. Il gol di Osvaldo a un minuto dal termine della prima frazione di gioco cambia le prospettive.

    Al rientro degli spogliatoi soltanto una squadra scende in campo, la Roma appunto. La squadra di Zeman (frase più forzata di questa non esiste) mette sotto il Genoa per 45′ minuti senza concedergli nulla. Il gol del vantaggio lo segna ancora Osvaldo, di testa. L’italo-argentino è al suo quinto centro in campionato nelle quattro partite fin qui disputate. Completa la festa un altro argentino, l’ultimo tassello del tridente (ma dove?) giallorosso, Erik Lamela. L’ex baby prodigio dei Millionarios segna col mancino piazzato il suo terzo gol in campionato. Rispetto alla prima stagione in Italia, Erik è a una sola rete dal pareggio di bilancio. La partita si conclude con un sostanziale ko tecnico, evidenziato per di più dall’infortunio di Borriello, che costringe il Grifone a giocare in dieci uomini per gli ultimi dieci minuti della partita. La Roma torna a casa con i tre punti e un quinto posto in classifica, dove la distanza dalla Champions League è di quattro punti. Il rammarico, se così si può definire, è che in questa stagione non vedremo mai la Roma di Zeman. E non è poco.

    Genoa CFC v AS Roma - Serie A
    La squadra festeggia Totti dopo il gol del 2-1 | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Le pagelle di Genoa-Roma 2-4 (21-10-2012)
    Borriello 6: contro la sua ex squadra ci mette il cuore e tanto impegno, ma alla fine è costretto ad assistere impotente alla disfatta dei suoi nuovi compagni di squadra disteso in panchina con una caviglia a pezzi. Sembrava essere la partita perfetta, ma un po’ tutti si sbagliavano.
    Immobile 6: resta in panchina fino a metà del secondo tempo. Decisione quantomeno criticabile quella di De Canio, anche visto l’assolo di cui si rende protagonista l’ex attaccante del Pescara quando si porta a spasso cinque (e dico cinque) giallorossi. Suo l’unico tiro in porta del Genoa nella ripresa.
    Lamela 6,5: non fa nulla di trascendentale rispetto agli altri due compagni di reparto, ma segna la rete che sancisce il definitivo 4-2, spegnendo di fatto le ultime “resistenze” rossoblu. Conferma di non essere l’esterno che vuole Zeman.
    Osvaldo 7,5: ha un fisico straripante per gli avversari e un’innata propensione per il gol. E’ lui la bocca di fuoco della Roma, è lui il calciatore che costringerà Destro ora a sinistra ora in panchina e ora a destra (scusate il gioco di parole ma con Destro siamo sempre in difficoltà).
    Totti 8: Ave Cesare, 36 anni e dimostrarne trenta (apprezzerete il complimento). Non può essere un esterno, ma rimane comunque Francesco Totti. Raggiunge quota 217 reti, superando Altafini e issandosi al terzo posto dei goleador più prolifici nella storia della Serie A. Nothing else?

    Tabellino di Genoa-Roma 2-4
    Genoa: Frey, Granqvist, Bovo, Canini, Moretti, Jankovic, Seymour (17′ st Bertolacci), Kucka, Antonelli, (24′ st Melazzi), Jorquera (8′ st Immobile), Borriello. Allenatore: De Canio
    Roma: Stekelenburg, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, De Rossi, Tachtsidis, Florenzi (32′ st Pjanic), Lamela, Osvaldo (43′ st Bradley), Totti.

    Il video di Genoa-Roma 2-4
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  • Roma-Atalanta 2-0, apre Lamela chiude Bradley

    Roma-Atalanta 2-0, apre Lamela chiude Bradley

    Una Roma ancora convalescente dal punto di vista del gioco, vince l’anticipo delle 12:30 superando una buona Atalanta per 2-0 grazie ai gol dell’argentino Erik Lamela e dell’americano Bradley.

    A dispetto delle indiscrezioni della vigilia Zeman presenta una Roma con Erik Lamela in campo e sorprendentemente Pablo Daniel Osvaldo in panchina mentre l’Atalanta si presenta all’Olimpico con la difesa completamente rimaneggiata.

    Ed infatti i padroni di casa iniziano benissimo mettendo subito alle corde i bergamaschi che rischiano con Peluso di rimanere in dieci dopo appena 11’ ma anche di andare in vantaggio con lo stesso difensore che si vede bloccare il tiro di testa sulla linea da Stekelenburg. Maxi Moralez colpisce una traversa clamorosa e come succede sempre nel calcio, a passare in vantaggio è la Roma con proprio Lamela che sfrutta un assist al bacio di Totti. La fine del primo parziale e tutto giallorosso che pareggia il conto dei legni con Mattia Destro che colpisce al volo la traversa su assist di Lamela.

    Francesco Totti in Roma-Atalanta
    Francesco Totti in Roma-Atalanta © Paolo Bruno/Getty Images

    La difesa si apre sulla falsa riga del finale del primo tempo con la Roma a cercare di chiudere la partita, i bergamaschi alzano il baricentro di gioco per cercare di raggiungere il pareggio ma vengono sorpresi dallo statunitense Bradley che sfrutta al massimo una respinta difettosa di Consigli su tiro di Destro. Alla mezz’ora arriva la reazione dell’Atalanta che segna con Denis ma che si vede annullare il gol per un fuorigioco inesistenza del “Tanque” tenuto nettamente in gioco da Piris. L’Atalanta ci prova a rimettersi in partita ma l’undici di Clantuono è stanco e non riesce più a sorprendere la sempre allegra difesa giallorossa che miracolosamente non subisce gol anche grazie ad un pizzico di fortuna che non guasta mai.

    Vittoria importantissima per la Roma che riscatta in parte la brutta figura fornita contro la Juventus e consente a Zeman di mantenere saldo il suo posto in panchina. Tutto sommato buona prova dell’Atalanta che ha pagato i tanti infortuni soprattutto in difesa e qualche occasione di troppo sprecata in attacco.

    Tabellino e Pagelle di Roma-Atalanta 2-0

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6; Piris 5,5, Marquinhos 5,5, Leandro Castan 6, Balzaretti 6, Bradley 6,5 (dal 27′ s.t . Perrotta 6), Tachtsidis 6, Florenzi 6 (dal 40′ s.t. Marquinho s.v.); Lamela 6,5, Destro 6,5, Totti 7. (Goicochea, Svedkauskas, Burdisso, Romagnoli, Taddei, Perrotta, De Rossi, Osvaldo, Lopez). All. Zeman.

    ATALANTA (4-4-2): Consigli 5,5; Raimondi 5, Matheu 5,5, Peluso 5,5, Brivio 5,5; Schelotto 6, Cigarini 5,5, Cazzola 5,5 (dal 27′ s.t. Scozzarella 6), Moralez 6 (dal 16′ s.t. Bonaventura 5), Denis 6, De Luca 5 (dal 20′ s.t. Marilungo 5,5). (Frezzolini, Polito, Milesi, Ferri, Palma, Parra,Troisi). All. Colantuono .

    Ammoniti: Peluso (A), Tachtsidis (R), Florenzi (R), Cigarini (A)

    VIDEO ROMA-ATALANTA 2-0

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  • Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Dopo che il Milan ha sfatato il tabù San Siro con la vittoria sul Cagliari restano solamente altre due big che nel proprio impianto non hanno ancora vinto una gara. Sono l’Inter a la Roma. I giallorossi di Zeman infatti sprecano una ghiottissima chance per rompere questa maledizione pareggiando in casa per 1-1 contro la Sampdoria dopo aver giocato un tempo intero in superiorità numerica. Non basta infatti il gol numero 216 in Serie A per Totti, che raggiunge così Altafini e Meazza in questa speciale graduatoria. E sì perché nella ripresa Stekelenburg combina la frittatona permettendo ai liguri di pareggiare con Munari.

    E per poco la formazione ospite non trova il colpaccio con Icardi. Nonostante lo stop di un turno dovuto ai noti fatti di Cagliari dunque la squadra giallorossa non sfrutta la freschezza rispetto all’avversario. Gli undici iniziali che presentano grosse defezioni in attacco: Osvaldo da una parte e Maxi Lopez dall’altra. Nella Roma fuori inizialmente anche De Rossi. Al suo posto Tachtsidis. Il primo tempo è un monologo capitolino. La formazione di Zeman si schiera stabilmente nella metà campo avversaria cercando in ogni modo di aggirare la difesa doriana. E anche quando ci riesce trova un super Romero che prima blocca due volte Destro, in uscita bassa e su tiro da distanza ravvicinata, e poi si ripete con Lamela.

    Poco dopo la mezz’ora però la Roma passa con un gol fortunoso nato a seguito di una mischia in area: doppia conclusione di Destro e subito dopo tiro sbagliato di Florenzi che si trasforma in assist per Totti il quale deposita in rete senza problemi. La Sampdoria è tutta in qualche contropiede di Eder e le cose per Ferrara si complicano quando perde anche l’infortunato Pozzi. Al suo posto Krsticic. Ad inizio ripresa la Sampdoria non ha nemmeno il tempo di riassettarsi che resta in dieci uomini: Maresca si becca il secondo giallo per un fallo su Lamela e obbliga i suoi, già sotto di un gol, a giocare la ripresa in dieci. Tutto facile sulla Roma. Ma solo sulla carta.

    L’esultanza della Sampdoria © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Poiché la Sampdoria anziché accusare il colpo va alla ricerca del pari. Che trova al 17’ quando su un tiro cross senza pretese Stekelenburg si fa sfuggire la palla dalle mani e per Munari è un gioco da ragazzi insaccare. E per poco non arriva la beffa per la formazione di Zeman quando Icardi si invola verso la porta avversaria ma Castan lo ferma poco prima della conclusione a rete. E’ di Lamela l’ultimo tentativo ma il risultato non cambia. Per la Sampdoria continua l’imbattibilità in questo campionato.

    LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA:
    Stekelenburg 4,5: Il suo errore è pesantissimo. Si perché permette alla Sampdoria di pareggiare, e per poco di vincere, sia perché fa crollare il morale della squadra.
    Castan 6,5: Non avesse fermato Icardi staremmo a parlare di disfatta giallorossa. Provvidenziale in quell’episodio.
    Totti 7 : Raggiunge lo storico traguardo di 216 reti anche se lui sperava di festeggiarlo con un successo. Un vero peccato.
    Romero 7: Provvidenziale in più circostanze dimostra di avere tutte le carte in regola per giocare in Serie A.
    Maresca 4,5: La sua ingenuità lascia la Samp in dieci. Che sia un bene o un male però, visto il risultato finale, non si sa.
    Eder 7: Con la sua rapidità la Sampdoria riesce ad allungarsi e rifiatare. Quando si tratta di partire in contropiede lui è lì, sempre pronto.

    IL TABELLINO DI ROMA-SAMPDORIA:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 4,5; Taddei 6, Burdisso 6, Castan 6,5, Balzaretti 6; Marquinho 5, Tachtsidis 5,5 (18′ st De Rossi 5,5), Florenzi 6,5; Lamela 6, Destro 5, Totti 7. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinhos, Romagnoli, Piris, Perrotta, Lopez, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 7; Berardi 6, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6,5, Maresca 4,5, Obiang 6; Estigarribia 6 (5′ st Icardi 6), Pozzi sv (32′ Krsticic 5) , Eder 7 (34′ st Soriano sv). In panchina: Berni, Castellini, De Silvestri, Poulsen, Mustafi, Renan. Allenatore: Ferrara 7

    Il video di Roma-Sampdoria:
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  • Roma-Bologna 2-3, harakiri giallorosso. Gilardino guida la rimonta

    Roma-Bologna 2-3, harakiri giallorosso. Gilardino guida la rimonta

    Disastro Roma. I giallorossi di Zdenek Zeman escono sconfitti per 3 a 2 all’Olimpico contro il Bologna, dopo essere stati avanti di due reti sino a 18’ dalla fine. Una sorta di harakiri per i capitolini che per la seconda volta in questa stagione non riescono a conquistare la vittoria casalinga. Le reti di Florenzi e Lamela nel primo quarto d’ora sembravano aver messo in discesa la gara dei padroni di casa ma un altro quarto d’ora, quello finale, gli è stato fatale a causa della doppietta di Gilardino e alla segnatura di Diamanti.

    E pensare che nel primo tempo si era vista una gran bella Roma, praticamente impeccabile, l’altra faccia della medaglia rispetto alla ripresa quando la difesa ha fatto acqua da tutte le parti lasciando al Bologna la possibilità di recuperare il doppio svantaggio e firmare la clamorosa beffa. Una sola sorpresa nei due undici iniziali: Zeman infatti decide di schierare sin dal primo minuto Lamela al posto di Nico Lopez.

    L’avvio dei romanisti è furente, e dopo appena 6’ Totti scaglia un gran tiro verso la porta avversaria centrando la traversa, sulla sfera si avventa Florenzi che insacca. La partita è a senso unico e al quarto d’ora ecco che Lamela di sinistro riesce ad insaccare con il gradito aiuto del palo. Totti e compagni girano che è una meraviglia ma in avanti non si riesce a concretizzare quanto creato, complice un Destro non al top.

    Nella ripresa Pioli vuole una svolta e per questo cambia inserendo Pazienza e Pulzetti al posto di Perez e Guarente. Ma inizialmente è la Roma a gare meglio e ci vuole un grande Agliardi dopo 10’ per fermare un colpo di testa di Totti con la palla che rimbalza sul palo. I minuti passano e la Roma sembra controllare. Zeman fa rifiatare Pjanic e Lamela inserendo Marquinho e Nico Lopez. Il Bologna a sorpresa cresce, tanto da far scomparire la squadra di casa. E’ il 27’ quando su un cross di Kone si avventa Gilardino che liberatosi da Burdisso mette alle spalle di Stekelenburg.

    Gilardino e Diamanti esultano © Paolo Bruno/Getty Images

    Il portiere giallorosso, appena un minuto dopo, deve chinarsi per raccogliere nuovamente la palla in fondo al sacco quando Diamanti beffa Piris e insacca in rete. Zeman non ci sta e toglie lo stesso Piris per inserire Marquinhos mentre dall’altra parte Pioli inserisce Garics per Motta. In pieno recupero su un cross a centro area Stekelenburg e Burdisso la combinano grossa scontrandosi e lasciando il via libera a Gilardino per fare il 3-2. Il tentativo di Totti poco dopo non ha gli effetti sperati: la festa a fine gara è tutte per gli increduli emiliani.

    LE PAGELLE DI ROMA-BOLOGNA
    Burdisso 4,5: Ha due gol sulla coscienza, il primo e l’ultimo. Quello che dà il via e quello che completa la rimonta bolognese. Domenica disastrosa.
    Totti 6,5: Tra i pochissimi a combinare qualcosa di buono. Parte da lui la palla dell’1-0, sfiora altre due volte il gol centrando due legni. Ne servirebbero dieci come lui.
    Destro 5: In avanti è l’unico a non combinare nulla di buona. Una gara non alla sua altezza.
    Agliardi 7: Decisivo con i suoi interventi, tenendo a galla il Bologna nei momenti di difficoltà.
    Diamanti 7: Ancora una volta tra i migliori. Un gol e tanta classe al servizio di Pioli.
    Gilardino 7,5: La sua doppietta risulta essere decisiva. Da bomber di razza combina poco inizialmente ma è letale nel momento decisivo.

    IL TABELLINO DI ROMA-BOLOGNA
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 5; Piris 5 (31′ Marquinhos sv), Burdisso 4,5, Castan 5,5, Balzaretti 6; Florenzi 6,5, Tachsidis 6,5, Pjanic 6 (25′ st Marquinho sv); Lamela 6,5 (24′ st Nico Lopez sv), Totti 6,5, Destro 5. In panchina Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Taddei, Lucca, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    BOLOGNA (4-3-2-1): Agliardi 7; Motta 6 (32′ st Garics sv), Antonsson 5,5, Cherubin 6, Morleo 6; Taider 6, Perez 5 (1′ st Pazienza 6), Guarente 5,5 (1′ st Pulzetti 6); Kone 6,5, Diamanti 7; Gilardino 7,5. In panchina: Curci, Lombardi, Carvalho, Abero, Sorensen, Pasquato, Gimenez, Acquafresca, Gabbiadini. Allenatore: Pioli 7

    LE AZIONI SALIENTI DI ROMA-BOLOGNA
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  • La Roma supera il Liverpool, in gol Bradley e Florenzi

    La Roma supera il Liverpool, in gol Bradley e Florenzi

    Prosegue la tournée americana dei giallorossi targati Zeman con la Roma che si trovava ad affrontare il Liverpool in un test amichevole. Dopo aver battuto per 4-0 gli onesti rivali del Zaglebie Lublino, superano i più quotati inglesi per 2-1 in una gara molto equilibrata, tra due squadre che devono ancora memorizzare pienamente le idee tattiche dei due nuovi allenatori. Entrambi i mister devono fare a meno di qualche nazionale, rientrato da poco dalle vacanze estive dopo la disputa degli Europei in Polonia e Ucraina.

    LA CRONACA – Moduli speculari per le due formazioni, entrambe schierate con il 4-3-3. La prima occasione della partita arriva all’ 8′ nei piedi del neo acquisto della Roma Tachtsidis. Il greco spreca tutto calciando dal limite dell’area addosso al portiere avversario Gulacsi. Sulla respinta l’italo-argentino Osvaldo prova la conclusione acrobatica, regalando il pallone ai tifosi situati nei pressi della curva. Al 17′ l’ex attaccante di Fiorentina ed Espanyol, parte dalla sinistra e supera facilmente due difensori inglese ma da posizione defilata è costretto a tirare in bocca al portiere.

    La reazione del Liverpool non si fa attendere e dal 20′ al 40′ crea tre occasioni nitide da rete. La prima è sui piedi del giovane centrocampista Shelvey (classe ’92) che dal limite dell’area impegna il portiere giallorosso Lobont. Al 32′ è il turno di Joe Cole. L’ex trequartista di Chelsea e Lille prova a superare il portiere romanista (posizionato allegramente molto oltre la linea di porta) con un pregevole pallonetto da fuori area, il pallone però colpisce la parte alta della traversa e finisce fuoriInfine, di nuovo Shelvey, si infila dentro l’area di rigore avversaria, superando i difensori come fossero birilli e da posizione centrale non riesce a dare la giusta angolazione per superare il portiere.

    Esultanza Roma © Jared Wickerham/Getty Images

    Nel secondo tempo cresce la Roma e dopo appena tre minuti Tachtsidis, proprio come nel primo tempo, sfiora il gol, stavolta con una conclusione dalla distanza che Jones (portiere del Liverpool entrato nel secondo tempo) devia fortunosamente con i piedi. La formazione inglese si rende pericolosa dalla parti di Lobont con il solito Shelvey che mette i brividi alla formazione capitolina con una punizione da fuori area. Da questo momento in poi, in campo ci saranno solo i giallorossi, che costruiscono azioni una dietro l’altra. Lamela è il più ispirato, ma anche il più sprecone. Al 57′ l’argentino viene lanciato in profondità da Bradley e a tu per tu con il portiere spara alto con il destro.

    Sei minuti più tardi, si invertono le parti e stavolta è l’ex River a lanciare in profondità l’americano che con un diagonale precisissimo supera il portiere inglese e porta in vantaggio la Roma. Passa qualche minuto e al 69′ arriva il raddoppio, frutto di un’azione stupenda (da registrare in cassetta e da rivedere ogni giorno). Lamela sull’out di sinistra si accentra e giunto al vertice dell’area serve in orizzontale Bojan che con un leggero tocco di tacco (scusate il giro di parole) serve Osvaldo, quest’ultimo, posizionato dietro allo spagnolo, di prima verticalizza verso l’ex River partito in profondità che prova a superare il portiere con l’esterno, l’estremo difensore del Liverpool respinge ma Florenzi è appostato per il tap-in vincente. La rete degli inglese arriva a dieci minuti dal termine della partita con Adam, abile a sfruttare un buco difensivo giallorosso e a piazzare il pallone dove Lobont non può arrivare.

    Il Video dell’amichevole Roma-Liverpool 2-1

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  • Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Chiusa la stagione con una posizione di classifica che sa di fallimento, e con i tanti cari saluti a Luis Enrique, la Roma si rituffa con anticipo sul mercato, cercando di far ripartire un ‘progetto’ che ancora non ha mostrato i suoi frutti come molti speravano. In attesa di avere la conferma dell’ingaggio, e del ritorno dell’aeroplanino Vincenzo Montella come nuovo allenatore sulla panchina della Roma, la società proprio attraverso Sabatini sta iniziando a piazzare i primi colpi del prossimo mercato estivo. Destino particolare quello di Montella che dopo aver ‘assaggiato’ la panchina giallorossa, ha ottenuto il record di punti (quota 51) con il Catania, riconquistandosi il diritto a tornare a Roma con i risultati a parlare al posto suo. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, apprezzatissimo nel suo lavoro è volato ieri mattina in Portogallo, a Lisbona per iniziare le grandi manovre in entrata.

    Rolando Fonseca © MIGUEL RIOPA AFP

    ROLANDO– L’obiettivo primario è il nazionale lusitano Rolando 27enne in forza al Porto, con un costo del cartellino che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Proprio la difesa è stata in questa stagione il punto debole della squadra giallorossa, che ha palesato con l’infortunio di Burdisso una fragilità imbarazzante, con Kjaer troppo spesso capro espiatorio di un reparto arretrato inguardabile. Con il recupero dell’argentino ex Inter, e magari l’innesto di un top player come Rolando, Sabatini piazzerebbe un bel colpo. Oltre al centrale del Porto, il direttore sportivo giallorosso potrebbe puntare gli occhi anche su Ezequiel Garay, difensore argentino classe 1986 che gioca nel Benfica, eterna promessa ancora inesplosa dopo una breve parentesi nel Real Madrid. Garay sembra essere più una seconda scelta o meglio un’alternativa su cui puntare nel caso ci fosse l’impossibilità di arrivare a prendere Rolando.

    BALDINI– Sabatini prima di mettere a segno i primi colpi, deve attendere l’ok di Franco Baldini, volato direttamente negli Stati Uniti a Boston da Pallotta, per fare il punto della situazione e stabilire le prossime strategie della società. Bisognerà capire quanto gli azionisti americani vorranno investire per il prossimo mercato estivo, cercando di dotare il dirigente giallorosso di un budget adeguato a rinforzare o ripuntellare la rosa con almeno un innesto importante per reparto. Sabatini infatti si dovrebbe orientare oltre che per un gran rinforzo in difesa, anche per l’inserimento di un centrocampista di qualità e che possa recuperare molti palloni (con Fernando e Asamoah in pole), e l’obiettivo concreto di strappare l’attaccante argentino Palacio al Genoa di Preziosi.

    CENTROCAMPO- In mediana oltre alla sfida per Asamoah aperta con la Juventus che oltre a Verratti dal Pescara vuole strappare all’Udinese il centrocampista ghanese, la Roma potrebbe essere interessata (su consiglio del manager di Gago Marcelo Lombilla) al giovane argentino Manuel Lanzini 19enne, in prestito alla Fluminense, in possesso di passaporto italiano, e con il cartellino in mano al River Plate, società con la quale la Roma sembra avere un ottimo rapporto, e una corsia preferenziale dopo l’affare Erik Lamela chiuso meno di un anno fa. Insomma in attesa di vedere tornare a volare l’aeroplanino Montella da Catania a Roma, la dirigenza sembra avere le idee molto chiare, e l’immobilismo sul mercato è una parola non contemplata da Sabatini e Baldini.

  • Genoa a porte chiuse. Stangata Lamela, 3 giornate

    Genoa a porte chiuse. Stangata Lamela, 3 giornate

    Erano attese per oggi pomeriggio le decisioni del giudice sportivo in merito alla 34esima giornata di Serie A, con particolare interesse il responso su Marassi e sulla prova tv da adottare nei confronti di Lamela.

    Per quanto riguarda il primo caso, in seguito all’interruzione in Genoa – Siena di domenica pomeriggio indotta dai tifosi genoani per oltre 40 minuti, Tosel non ha optato per la squalifica del campo decidendo di chiudere i cancelli dell’impianto genovese al pubblico per due turni, in pratica fino alla fine della stagione perchè il Genoa in queste ultime cinque giornate che mancano al termine del campionato sarà impegnato tre volte fuori casa. Porte chiuse quindi con Cagliari e Palermo. Marassi era stato teatro di una vergognosa contestazione del tifo rossoblu nei confronti della squadra con diverse centinaia di persone che dalla Gradinata Nord si erano trasferiti nei Distinti sfondando le porte di separazione tra i due settori, cominciando un fitto lancio di oggetti e di alcuni petardi in campo a scopo intimidatorio e pretendendo dai giocatori del Genoa l’umiliante e “punitiva” consegna di maglie e pantaloncini dopo la quarta rete siglata dal Siena al 53′.

    Genoa Siena, contestazione Marassi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Richiesta alla quale i giocatori hanno dovuto sottomettersi a malincuore, una scena che sui campi di calcio non si era mai vista prima d’ora. La situazione poi è stata sbloccata grazie alla mediazione di Sculli che ha convinto i pseudo-tifosi a far riprendere il gioco senza ulteriori tensioni. Opinioni contrastanti in merito al comportamento del giocatore, alcuni hanno sottolineato la provvidenzialità del suo intervento altri invece ne hanno condannato l’atteggiamento per essere andato a trattare con persone etichettate come delinquenti (Abete, ndr).

    Grazie all’ausilio della prova tv il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica a Erik Lamela, reo di aver sputato un avversario, Stephan Lichtsteiner, durante il posticipo di ieri sera Juve – Roma. Il gesto deplorevole del fantasista argentino non è stato sanzionato perchè non visto dal direttore di gara Bergonzi (condizione necessaria per applicare la prova televisiva). Nelle immagini viene appurato che il terzino elvetico della Juventus indica 4 con le dita (il risultato della partita) a mò di sfottò (emulando Totti in un Roma – Juve dell’8 febbraio 2004) in un battibecco con il giocatore giallorosso, Lamela gli si avvicina e sputa in direzione del giocatore bianconero cogliendolo sulla spalla. Il ventenne attaccante salterà quindi i prossimi impegni contro Fiorentina, Napoli e Chievo decisivi per la corsa al terzo posto che vale l’accesso ai preliminari di Champions o per garantire almeno l’ingresso in Europa League la prossima stagione. Non è escluso che anche la Roma punisca il giocatore con una multa salata, come affermato dal ds Walter Sabatini ai microfoni nel post partita di ieri sera.

    Infine completando il quadro degli squalificati, il giudice sportivo ha fermato per un turno Bonera del Milan, Bojan e Stekelenburg della Roma, Pasqual della Fiorentina, Mesto e Rossi del Genoa, Quagliarella della Juventus e Von Bergen del Cesena. La Fiorentina è stata costretta a pagare un’ammenda di 20 mila euro per i cori razzisti dei propri sostenitori indirizzati verso due giocatori dell’Inter e per aver sfiorato l’arbitro con una moneta lanciata in campo.

  • Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Juventus-Roma non verrà ricordata solamente come un’ entusiasmante partita di calcio, terminata con un secco 4-0 per i bianconeri. Juventus Roma entrerà negli annali anche per l’ ennesimo episodio “antisportivo”, che ha come protagonisti Lamela e Lichtsteiner.

    Durante le fasi finali di gara, con la Juve in netto vantaggio per 4-0 e in pieno controllo del match, il terzino svizzero Lichtsteiner, ex Lazio, quindi forse in clima derby,  segnala  il risultato della gara al calciatore argentino, mostrandoglielo con le dita della mano: ” 4-0 fai silenzio”.  Sfottò non apprezzato da Lamela, che avvicinandosi rapidamente al terzino bianconero, lo catechizza con uno sputo, sfuggito agli occhi dell’ arbitro. Se da una parte Lichtsteiner avrebbe fatto più bella figura a tenere le “mani in tasca”, è anche vero che lo sputo del calciatore argentino non ha alcuna attenuante. Lo sputo è considerato  dal regolamento come  “condotta violenta di gara”, quindi Lamela, una volta accertato il fatto con la prova tv, rischia una squalifica di 3 giornate.

    Erik Lamela © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ma perchè ci si ostina ad avere questi atteggiamenti? I calciatori dovrebbero ricordare che sono un esempio per molti bambini, adolescenti, che crescono alimentando la loro passione per il calcio dinanzi alla tv. Rendersi protagonisti di questi episodi non si aiuta di certo ad educare i ragazzi al senso civico dello sport. Se da una parte lo sfottò, seppur antipatico, può essere scusato, dall’ altra, il gesto dello sputo è un atteggiamento da condannare a prescindere, poichè è uno degli atteggiamenti più “vergognosi” che possano esistere sia a livello umano, sia a livello sportivo.

    Certo, sarebbe opportuno che anche le provocazioni venissero bandite sul terreno di gioco. Bisogna sempre ricordarsi che lo sport è un chiaro insegnamento di vita per molti bambini e adolescenti, ed è per questo che dai professionisti, ci si aspetta massima educazione e collaborazione.

    E’ anche vero però, che il calcio è uno sport “maschio”, il quale vive quotidianamente di sfottò tra le varie tifoserie, quindi alcuni episodi, come quello di ieri di Licthsteiner o come quello del 2004 di Totti, ci possono anche stare, ma sempre e comunque dentro i limiti e rispettando il senso etico dello sport.

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