Tag: eric abidal

  • Il capolavoro del Barcellona, Manchester United travolto 3-1

    Il capolavoro del Barcellona, Manchester United travolto 3-1

    Si rimane stregati, ammaliati di fronte a tanta bellezza, vieni catturato e proiettato in un’altra dimensione quando ammiri quegli 11 giocatori che corrono su un prato verde e indossano una maglia blaugrana. Stasera, domani, quando si vuole, possiamo affermare con convinzione e fermezza che questo Barcellona è il calcio. Non esistono più aggettivi per definire questo collettivo straordinariamente meraviglioso e, allo stesso tempo, ad oggi non esiste avversario capace di resistere ai Guardiola boys, neanche il Manchester United del leggendario maestro Sir Alex Ferguson che aveva un conto aperto con il Barça e una voglia matta di vendicare quella sconfitta patita nella finale del 2009 giocata a Roma quando furono ancora una volta i blaugrana a soffiargli la terza Champions della sua straordinaria carriera. Nella magnifica e suggestiva cornice di Wembley, il tempio del calcio, il Barcellona compie l’ennesimo capolavoro della sua storia, un altro ai danni dei Red Devils, alzando al cielo di Londra e mostrando al mondo intero la Champions League laureandosi per la quarta volta campione d’Europa.

    E’ il trionfo di Guardiola, alla sua seconda Champions vinta da allenatore, è il trionfo di Lionel Messi, capocannoniere di questa edizione con 11 reti messe a segno in 12 match disputati e che si appresta ad andare a vincere il suo terzo Pallone d’Oro in carriera, è il trionfo della Cantera catalana, ben 10 elementi provengono dal vivaio del club (Xavi, Puyol, Piquè, Busquets, Pedro, Victor Valdes, Bojan, Iniesta, Jeffren e lo stesso Messi), è il trionfo di una città intera, è il trionfo di una mentalità vincente che proietta questo glorioso club nella leggenda del calcio al pari del grande Real Madrid, l’eterno rivale.

    Festeggia il Barcellona quindi che batte il Manchester United per 3-1 al termine di 90 minuti intensi in cui si affrontavano le due squadre più forti d’Europa e del mondo. Va a segno tutto il reparto avanzato blaugrana: è Pedro infatti ad aprire le marcature quasi alla mezz’ora, dopo un dominio assoluto e di possesso palla, che batte sul primo palo Van der Sar imbeccato da una magia di Xavi prima che il Manchester pareggi qualche minuto più tardi con il solito ruggito di Wayne Rooney che con un perfetto destro al volo da dentro l’area buca Valdes sull’angolo più lontano prolungando l’illusione dell’impresa inglese solo fino al 10 minuto della ripresa quando Lionel Messi con una rasoiata da fuori area fa secco Van der Sar, non esente da colpe, per la seconda volta; il tris lo cala l’altra punta di diamante catalana, quel David Villa che aveva trascinato a suon di gol la scorsa estate la Spagna alla conquista del Mondiale e che al 70′ mette la sua personale firma alla finale con un tiro a giro dal limite dell’area piazzandola lì dove il 40enne portiere olandese, alla sua ultima partita in carriera, non può arrivare. Il resto è solo accademia e passerella azulgrana anche se Rooney e compagni sono duri a morire e cercano con insistenza, ma senza fortuna e senza pungere più di tanto, la rete che avrebbe riaperto la partita e che avrebbe rimesso in discussione la finale. Ma la superiorità del Barcellona è schiacciante e a poco servono le proteste di Giggs che reclama un calcio di rigore per un tocco di mano in area di Villa. Onore all’avversario che avrebbe portato a casa sicuramente il trofeo se di fronte non avesse trovato questa squadra di extraterrestri al loro decimo titolo (2 Champions League, 3 Liga, 1 Coppa del Re, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Supercoppa Europea e 1 Mondiale per Club) in poco meno di 3 anni. Roba mai vista prima.

    I festeggiamenti finali ci regalano una scena commovente: la squadra lascia ad Abidal, operato solo due mesi fa per un brutto tumore al fegato e che ha giocato splendidamente tutta la gara, l’onore di alzare per primo il trofeo con la fascia di capitano al braccio, sotto lo sguardo di milioni di persone e sulle note di “Campeones, Campeones” dei tifosi spagnoli giunti in Inghilterra a sostenere i propri beniamini, e ciò la dice lunga su quanto sia meraviglioso questo gruppo composto da uomini prima che da calciatori. Il Barcellona è campione d’Europa!

  • Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Abidal torna in campo dopo il tumore al fegato [video]

    Nella partita più discussa del calcio spagnolo c’è un momento che ha messo d’accordo tutti i presenti allo stadio: l’ingresso in campo di Eric Abidal. Nel Marzo il Barça aveva comunicato che al giocatore era stato diagnosticato un tumore al fegato e il giocatore era stato operato nei giorni seguenti. Adesso dopo qualche mese ecco che Abidal torna al Camp Nou e riceve la standing ovation dello stadio intero in un match che di sportività sino a quel momento ne aveva vista ben poca.

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  • Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Barcellona-Real Madrid
    Pagelle Barcellona Piquè 7: El Piqueton si dimostra ancora una volta uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, tiene a bada Cristiano Ronaldo & Co. senza correre eccessivi rischi, puntuale nelle chiusure e negli anticipi, non ha eccessive colpe sul gol del pareggio di Marcelo. Abidal 8: Gioca solo 3 minuti ma il voto è tutto per il suo carattere e la sua voglia di ritornare a calcare i campi, la sua partita più importante Eric l’ha già vinta e per questo un semplice 8 in pagella non basta. Iniesta 7,5: El nene è un fenomeno, uno dei tre tenori del Barça è la sintesi di tecnica, velocità e pura classe; l’assist per Pedrito è la sintesi di tutto questo a vederlo giocare insieme con i suoi compagni di reparto si ha come l’impressione di stare a guardare un iperrealistico videogame. Pedro 7: Sia chiaro il giovane attaccante azulgrana nella serata di ieri non ha fatto niente di eccezionale, ma ha il merito di realizzare il gol che chiude definitivamente il discorso qualificazione e che apre le porte della finale ai suoi. Messi 7: Se per una volta sua maestà torna fra i comuni mortali e si concede solo qualche piccolo vezzo e giocata non lo si può condannare, il 7 in pagella per lui è una rarità ma avrà modo di rifarsi nella finale di Wembley dove sarà sicuramente protagonista indiscusso. Villa 5: 22 gol stagionali certo non sono pochi, ma El Guaje può e deve fare di più, nei 180 minuti contro i rivali del Real, non brilla e non si rende quasi mai pericoloso, a tratti pare un pesce fuor d’acqua nel gioco rapido barçellonista. Barcellona(4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 6, Mascherano 6,5, Piquè 7, Puyol 6,5 (45′ st Abidal 8); Xavi 6,5, Busquets 6, Iniesta 7,5; Pedro 7 (48′ st Afellay sv), Messi 7, Villa 5,5 (29′ st Keita sv). A disp.: Oier, Fontas, Thiago, Jeffren. Pagelle Real Madrid Casillas 7: Il capitano madridista e della nazionale purtroppo nulla può contro lo strapotere del Barça, compie alcune parate spettacolari su Villa e su Messi, ma alla fine quando si ritrova a tu per tu con Pedro è costretto ad issare bandiera bianca, mostra molta signorilità complimentandosi con gli avversari e di questi tempi in casa merengues anche questo fa notizia. Marcelo 7: Oltre al gol, corre, raddoppia, recupera e si propone, offrendo ai suoi compagni sempre un’alternativa, è l’ultimo ad arrendersi, ma purtroppo come Casillas nulla può contro i fenomeni blaugrana. Kaka 4: E’ l’ombra del fenomeno che incantava San Siro e non solo quando indossava la casacca rossonera, non si vede quasi mai e la partita disputata ieri sera è la sintesi dei suoi anni madridisti condizionati da una non brillante condizione fisica e da un feeling mai nato con l’ambiente della casa blanca. Adebayor 4,5: Se il match di disputasse su un ring lui sarebbe un protagonista assoluto, entra in campo nervoso e con le idee poco chiare, sostituisce uno spentissimo Higuain e non da nessun aiuto alla sua squadra, anzi contribuisce ad innervosire ulteriormente l’ambiente con entrate al limite del regolamento e con continue lamentele. Di Maria 6,5: Sfortunato sul palo che colpisce dopo un delizioso dribbling e poi intelligente nel fornire l’assist giusto a Marcelo. La sua è una partita di corsa e sacrificio, il voto rispecchia anche il comportamento avuto nei complessivi 180 minuti di Clasico, è, infatti, l’unico a creare qualche reale pericolo agli avversari. C.Ronaldo 6,5: Il mago di Madeira prova a guidare i suoi nell’impresa e ad onor del vero meriterebbe qualcosa in più anche dall’arbitro che molto spesso soprassiede su alcune entrate ai suoi danni, come in occasione del gol annullato di Higuain. Meriterebbe qualche voto in meno per la solita caduta di stile di fine partita dove anche lui si unisce al coro mourinhiano di polemiche contro arbitro e Uefa. Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Albiol 5.5, Carvalho 5, Marcelo 7; X. Alonso 6, Diarra 6.5; C. Ronaldo 6.5, Kakà 4 (15′ st Özil 6), Di Maria 6,5; Higuain 5 (10′ st Adebayor 4,5). Adisp.: Adan, Garay, Granero, Canales, Benzema.

  • Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real
    Finale doveva essere e finale è stata, nonostante l’impegno maggiore rispetto alla gara d’andata mostrata dagli uomini di Mourinho, il Barcellona come da copione ha raggiunto l’obiettivo e il 28 maggio volerà a Wembley probabilmente a sfidare il Manchester, per conquistare la quarta Champions della sua gloriosa storia. Venendo alla partita, la prima mezz’ora trascorre senza grosse occasioni da ambo le parti, i padroni di casa si limitano a mantenere il controllo della palla con la solita fitta serie di passaggi (oltre 400 dopo 30 minuti), ma dal 32° al 36° è solo grazie a Casillas se i blaugrana non passano in vantaggio, gli uomini di Guardiola, infatti, collezionano 3 importanti palle gol, la prima non poteva che portare la firma del fenomeno Messi, che sfruttando una corta respinta della difesa merengues, mette a sedere con una finta due avversari e calcia di poco a lato col suo sinistro magico. Un minuto dopo è Villa a rendersi pericoloso, El Guaje sfruttando un assist del solito Messi, calcia a botta sicura sul secondo palo, ma sulla sua strada trova un ottimo Casillas pronto a respingere il pericolo e a tenere a galla i suoi. Il numero uno madrileno si ripeterà due minuti dopo ancora su Messi, stavolta l’attaccante argentino prova a batterlo di destro dopo una splendida azione targata Villa-Pedro, con il primo a suggerire e il secondo a far da sponda per l’accorrente numero 10. Al 39° prova ad affacciarsi dalle parti di Victor Valdez anche il Madrid, con Cristiano Ronaldo pronto a scattare sulla fascia e a suggerire in mezzo per Di Maria anticipato di poco in un’uscita dall’estremo difensore catalano. Si va al riposo sul pareggio, ma adesso la partita appare più viva, la prova è l’inizio scoppiettante di ripresa, il Real prova ad intimorire gli avversari con un’azione personale di Ronaldo, che viene ostacolato da Pique e frana addosso a Mascherano liberando al tiro Higuita, che insacca, ma il gol a giudizio dell’arbitro non è regolare e il direttore di gara concede, anzi, una punizione a favore dei padroni di casa. Al 54° passa il Barça, azione che si sviluppa sulla destra con Dani Alves che vede e serve solo in mezzo al campo Iniesta, il centrocampista della nazionale spagnola alza la testa e vede Pedro pronto a scattare sul filo del fuorigioco, assist al bacio e da lì il giovane attaccante non può sbagliare controllo di destro e sinistro sul primo palo a battere l’incolpevole Casillas. Passano 10 minuti e l’undici di Mourinho si riportano in parità, Di Maria sfrutta un errore in uscita del centrocampo azulgrana, supera elegantemente Mascherano e calcia a botta sicura in porta colpendo però il palo, dopo la ribattuta la palla torna fra i suoi piedi ma stavolta il fantasista argentino decide di servire a centro area il liberissimo Marcelo che insacca senza problemi. Di fatto la partita si chiude qui, anche perchè il Barcellona continua a fare melina e ad amministrare il proprio vantaggio con il solito possesso palla, mentre il Real appare spossato e senza forza per cercare di siglare altre due reti necessarie a compiere El Miracle. Da segnalare il rientro in campo, accolto da un boato del pubblico, di Eric Abidal, il difensore transalpino è ritornato a giocare qualche minuto in gare ufficiali dopo solo 6 settimane dalla diagnosi del tumore al fegato, che tanto sconvolse tutto il mondo del calcio.

  • Abidal torna a casa, tra un mese in campo

    Abidal torna a casa, tra un mese in campo

    Eric Abidal
    Eric Abidal è tornato a casa. Ad una settimana dall’intervento cui si era sottoposto per l’asportazione del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato tempo, il difensore francese del Barcellona ha lasciato questa notte l’ospedale, secondo quanto reso noto dal club catalano che, sul proprio sito Internet, parla di un “decorso post-operatorio soddisfacente da tutti i punti di vista e senza alcuna complicazione”. Per quanto riguarda i tempi di recupero, lo staff medico del Barcellona ha fatto sapere che Abidal in quattro settimane comincera’ a fare un lavoro fisico. “Il giocatore e’ stato dimesso ieri sera e si trova ora a riposo a casa sua. Il processo postoperatorio e’ stato soddisfacente sotto tutti gli aspetti e non ha presentato nessuna complicazione. Il giocatore proseguirà il recupero a casa sua e si prevede che possa cominciare a svolgere degli esercizi fisici in quattro settimane per poi tornare, in un secondo momento, a lavorare con il gruppo”. Nella nota, ancora una volta, il Barcellona ribadisce che il giocatore francese ha chiesto il massimo rispetto per la sua privacy.

  • Liga: al Real il derby di Madrid, il Barça supera il Getafe

    Liga: al Real il derby di Madrid, il Barça supera il Getafe

    La sfida infinita tra Real Madrid e Barcellona prosegue. Quando siamo giunti alla 29esima giornata il distacco in classifica rimane invariato, sono 5 i punti che dividono le due rivali storiche. Nel tardo pomeriggio i blaugrana di Guardiola avevano vinto, con brivido finale, contro un Getafe giunto al Camp Nou solo per non prenderle dedicando la vittoria al loro sfortunato compagno di squadra Abidal operato nei giorni scorsi per un tumore al fegato: Barça in vantaggio con Dani Alves con un bolide dal limite dell’area e raddoppio che porta la firma del giovane Bojan. Nel finale, all’88’ il gol della bandiera di Manu.

    Arriva in tarda serata la risposta del Real che fa suo il derby di Madrid contro l’Atletico: a segno il rivitalizzato Benzema che ha aperto le danze e il talento tedesco di origine turche Ozil, due reti nell’arco di 33 minuti di gioco. Ma proprio quando ci si aspetta una gara tutta in discesa ecco che nel secondo tempo l’Atletico comincia ad assediare la porta avversaria trovando il gol all’86’ con Aguero, l’attaccante argentino dei Colchoneros al centro di molte voci di mercato che riguardano proprio le merengues, ma non quello del pareggio nonostante il forcing finale. Il Real prolunga così la sua imbattibilità nella stracittadina madrilena dove non perde contro i cugini da ben 12 anni.
    Nell’altra partita giocata oggi, il Maiorca ha battuto 1-0 il Saragozza.

    Risultati e marcatori 29 Giornata Liga

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-2
    11′ Benzema (R), 33′ Ozil (R), 86′ Aguero (A)
    BARCELLONA – GETAFE 2-1
    17′ Alves (B), 50′ Bojan (B), 88′ Manu (G)
    MAIORCA – SARAGOZZA 1-0
    67′ De Guzman

    domani
    ATHLETIC BILBAO – VILLARREAL
    DEPORTIVO LA CORUNA – LEVANTE
    HERCULES – OSASUNA
    MALAGA – ESPANYOL
    RACING SANTANDER – REAL SOCIEDAD
    SPORTING GIJON – ALMERIA
    VALENCIA – SIVIGLIA

    Classifica

    1. BARCELLONA 78 29
    2. REAL MADRID 73 29
    3. VALENCIA 54 28
    4. VILLARREAL 51 28
    5. ESPANYOL 43 28
    6. ATHLETIC BILBAO 42 28
    7. ATLETICO MADRID 39 29
    8. SIVIGLIA 39 28
    9. MAIORCA 38 29
    10. REAL SOCIEDAD 35 28
    11. GETAFE 34 29
    12. OSASUNA 32 28
    13. LEVANTE 32 28
    14. DEPORTIVO LA CORUNA 31 28
    15. SARAGOZZA 30 29
    16. SANTANDER 30 28
    17. SPORTING GIJON 29 28
    18. ALMERIA 26 28
    19. HERCULES 26 28
    20. MALAGA 26 28
  • Dramma Abidal, ha un tumore al fegato

    Dramma Abidal, ha un tumore al fegato

    Un comunicato ufficiale da parte del Barcellona lascia tutti i tifosi sbigottiti, Eric Abidal ha un tumore al fegato e venerdì prossimo si sottoporrà ad un intervento chirurugico dal dottor Jopep Fuster Obregon. “Su richiesta del giocatore si richiede di rispettare il diritto alla privacy”.

    La notizia sconvolgente ha comunque partorito un tam tam mediatico che ha coinvolto giocatori, colleghi e tifosi che con messaggi e preghiere si sono immedesimati nel dramma di Eric ma il pensiero comune è quello che il francese supererà anche questa battaglia, quella più difficile. In bocca al lupo!

  • Mondiali 2010: Il Messico inguaia la Francia

    Mondiali 2010: Il Messico inguaia la Francia

    La Francia vice-campione del Mondo è ad un passo dall’eliminazione dopo che la squadra del C.T. Domenech ha perso contro il Messico per 2-0. La squadra transalpina ha giocato una partita scialba, non all’altezza delle aspettative, ma grande merito va ad un Messico molto vivace e creativo.

    L’inizio del match è di marca francese, con Ribery e Malouda che impegnano più volte la retroguardia messicana con le loro giocate veloci e imprevedibili. Il Messico, almeno nella prima frazione, gioca prendendo gli avversari in contropiede, e si dimostra più incisiva dei francesi, nonostante la prima frazione si concluda senza reti.

    Nel secondo tempo Domenech manda in campo Gignac al posto di Anelka.La Francia va meglio: incide di più e tira in porta. Ma anche il collega messicano Aguirre non sta a guardare e mette in campo Hernandez al posto di Juarez e dopo pochi minuti anche il veterano Blanco al posto di Guillermo Franco. Al 19′ arriva la doccia fredda per i transalpini: passaggio filtrante sul filo del fuorigioco di Marquez per Hernandez che supera Lloris e mette dentro l’1-0 per la squadra centroamericana. I “Blues” accusano il colpo e non impegnano mai seriamente il portiere messicano Perez, anzi, al 34′ il Messico guadagna un calcio di rigore per un fallo di Abidal e che Blanco trasforma dopo una lunga rincorsa. Il 2-0 è un macigno per la Francia, che è incapace di reagire, ormai rassegnata alla sconfitta, e al fischio finale è delirio per i tifosi messicani presenti sugli spalti. La Francia è inguaiata pesantemente, e dopo il fallimento di Euro 2008, anche il Mondiale potrebbe finire con un’eliminazione prematura, ancora ai gironi.

  • Ovrebo l’arbitro dall’errore facile prende i voti

    Ovrebo l’arbitro dall’errore facile prende i voti

    Ovrebo

    L’arbitro Tom Henning Ovrebo cambia vita ma non non il colore della sua divisa che continua ad essere nera, infatti l’ex (ormai) fischietto ha deciso di farsi frate. Lo scorso anno il suo operato durante la semifinale tra Chelsea e Barcellona fu duramente criticato, visto che non furono assegnati almeno due rigori ai blaugrana e per la mancata espulsione di Abidal. Questi episodi fecero (ovviamente) infuriare i blues, celebre la rabbia di Didier Drogba il quale poi scontò ben tre turni di squalifica per insulti verso Ovrebo. A dare la notizia della svolta è lo stesso Ovrebo che attraverso una TV norvergese dichiara:

    Solo il ritiro, la ricerca della piena spiritualità e la devozione verso il prossimo mi permetteranno di recuperare la pace personale che ho perso quella notte Londra” .

    La notizia ha dell’incredibile? Bene è così, visto che in Spagna oggi ricorre il corrispettivo del nostro “Pesce D’Aprile“, Ovrebo ha dimostrato se non altro di essere un simpatico burlone!

  • Gourcuff è il miglior giocatore francese del 2009

    Gourcuff è il miglior giocatore francese del 2009

    Yoann Gourcuff
    E’ senza ombra di dubbio il più grande rimpianto della dirigenza milanista degli ultimi dieci anni e il peggior errore di valutazione di Carlo Ancelotti nella sua gloriosa gestione milanista, stiamo parlando di Yoann Gourcuff che da quando ha fatto il ritorno in patria ha dimostrato in toto il suo valore trascinando il Bordeaux di Laurent Blanc a vincere il titolo francese nella scorsa stagione e agli ottavi di Champions League in quella attuale.

    Dopo le vittorie arrivano i riconoscimenti, l’ex fantasista rossonero è stato eletto giocatore francese dell’anno superando di gran lunga Anelka e Lloris sul podio. I riconoscimenti per il Bordeaux non sono finiti, Laurent Blanc ha invece ricevuto il premio di allenatore dell’anno superando il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger.

    Ecco la classifica:

    Gourcuff (Bordeaux 127 punti)
    Nicolas Anelka (Chelsea, 72)
    Hugo Lloris (Lione, 61)
    Thierry Henry (Barcellona, 55,5)
    Franck Ribéry (Bayern Monaco, 42)
    André-Pierre Gignac (Tolosa, 26)
    Lassana Diarra (Real Madrid, 25,5)
    Patrice Evra (Manchester United, 24)
    Karim Benzema (Lione e Real Madrid, 23)
    Jérémy Toulalan (Lione)
    Eric Abidal (Barcellona, 16)