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  • Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Emiliano Alfaro è il nuovo attaccante della Lazio. L’acquisto dell’attaccante uruguaiano è una grossa sorpresa perché il calciatore 23enne era dato a un passo dall’Udinese. I Pozzo sono stati bruciati sulla linea del traguardo dall’accoppiata Lotito-Preziosi, con i due presidenti che si sono accordati su una comproprietà del calciatore che approderà per i prossimi 6 mesi all’Olimpico.

    emiliano alfaro | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    L’operazione si aggira intorno ai 3 milioni di euro. E’ stato lo stesso direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a portare a termine la trattativa lampo con il Liverpool di Montevideo, ormai ex squadra dell’attaccante classe ’88. Alfaro quindi si va ad aggiungere ad una celebre lista di uruguaiani che militano nel campionato italiano. Ciò a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla nazionale “Celeste” negli ultimi anni. I nomi di Cavani, Gargano, Ramirez, Hernandez raccontano dell’enorme potenziale su cui il ct Oscar Tabarez può contare. Ricordiamo che l’Uruguay è la squadra rivelazione dell’intero panorama calcistico. Il terzo posto nel Mondiale sudafricano del 2010 sembrava soltanto un caso, ma gli scettici si sarebbero ricreduti poco più tardi quando la “Celeste” guidata dall’ex tecnico di Milan e Cagliari riuscì nell’impresa di vincere la Coppa America (per la 15^ volta nella sua storia, record assoluto) battendo in finale il Paraguay 3-0.

    Alfaro è una classica seconda punta, molto veloce e agile, capace di realizzare 40 gol con la maglia del Liverpool di Montevideo su un totale di 100 presenze (dal 2006 fino ad oggi). L’unica esperienza estera del calciatore è quella che risale alla stagione del 2010, quando il San Lorenzo di Diego Simeone lo prese in prestito. In Argentina l’attaccante classe ’88 non riesce a ripetere le buone prestazioni fin lì disputate in patria, dove poi ritorna a splendere nel torneo di Apertura del 2011, quando realizza 7 gol e tre assist nelle dodici partite disputate.

    LA SCHEDA

    Nome: Emiliano Alfaro Toscano
    Data di nascita: 28 aprile 1988
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Uruguay
    Squadra d’appartenenza: Liverpool di Montevideo
    Altezza: 173 cm
    Peso: 69 kg
    Costo cartellino: 6 milioni di euro

    LE MIGLIORI GIOCATE DI EMILIANO ALFARO, VIDEO

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  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • Ruben Amorim al Genoa, colpo a sorpresa aspettando Amauri

    Ruben Amorim al Genoa, colpo a sorpresa aspettando Amauri

    E’ ormai arcinoto quando le finestre di calciomercato iniziano a spalancarsi il presidente Preziosi si esalta regalando spesso stravolgimenti e grandi colpi al suo Genoa. Dopo l’esonero di Malesani e l’arrivo in panchina di Marino Preziosi e il suo entourage vogliono tentarle tutte per riuscire a centrare il traguardo europeo annunciando colpi di mercato mirati al completamento della rosa e adatti al 4-3-3 annunciato dall’ex tecnico di Udinese e Parma.

    Ruben Amorim | © FRANCISCO LEONG/AFP/Getty Images
    Quando tutti si aspettavano l’ufficializzazione di Amauri il Genoa ha chiuso con il Benfica il passaggio in prestito di Ruben Amorim centrocampista classe ’95 che nel suo palmares vanta un titolo con i portoghesi e due coppe portoghesi oltre a svariate presenze nelle coppe Europee. Centrocampista dai piedi buoni, è il classico playmaker che può far fare il salto di qualità migliorando la circolazione di palla e facendone tesoro per la sua gestione in fase di possesso. Ad ufficializzarne il passaggio è Report precisando però che la trattativa non ha ancora i crismi dell’ufficialità nonostante Genoa e Benfica siano praticamente d’accordo per il trasferimento in prestito secco con opzione di riscatto al termine della stagione.

    Il Genoa dunque parlerà ancor più portoghese con la presenza di Amorim che andrà ad aggiungersi a quella di Miguel Veloso che dopo una stagione tra alti e bassi quest’anno ha di gran lunga aumentato la qualità delle sue prestazioni.

    Tornando al capitolo Amauri l’ufficialità dovrebbe arrivare nei prossimi giorni vista l’intesa totale tra il Genoa, la Juventus e l’agente del giocatore. L’attaccante bianconero dovrebbe firmare un contratto da tre anni e mezzo e aver oltre ad un lauto contratto alcuni bonus derivanti dalle prestazioni personali, numero di gol e risultati conseguiti con la squadra. Preziosi pur avendo bloccato Amauri continuerà a fare dei tentativi per Alberto Gilardino sogno del Grifone sin da questa estate ma allo stato attuale difficile da raggiungere. Dovrebbe invece lasciare Genova e la Liguria Caracciolo il cui inserimento si è rivelato difficile.

  • Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani non è più l’allenatore del Genoa. Il tecnico veronese paga a caro prezzo la sconfitta per 6-1 subita dai suoi uomini al San Paolo l’altra sera. Il presidente Preziosi ha affidato il nuovo incarico a Pasquale Marino.

    Il ruolino di marcia del Grifone nelle ultime nove partite recitava quattro successi e cinque sconfitte. Evidentemente non sono bastati a Malesani i 21 punti fin qui ottenuti, 14 dei quali tra le mura casalinghe. In questo avvio di campionato il Genoa non ha conosciuto mezze misure, pareggiando soltanto in tre occasioni (in questa speciale classifica ha fatto meglio soltanto l’Inter con due pareggi). Attualmente la squadra si trova al 10° posto in classifica, distante tre punti dal sesto posto occupato proprio dal Napoli.

    Malesani |©Marco Luzzani/Getty Images

    L’esonero era nell’aria già dalla sconfitta contro il Cesena del 27 novembre scorso. Nonostante fosse deluso dalla gestione della rosa, Preziosi aveva scelto di proseguire il rapporto con l’allenatore, decretando di fatto lo stato di crisi. Prove tecniche di licenziamento sono state rilevate dopo le due sconfitte casalinghe contro Milan e Inter. Al terzo, pesantissimo, ko è scattato l’esonero ufficiale.

    Un idillio mai nato quello fra Malesani e il presidente rossoblu. La prima partita di campionato aveva segnato subito una profonda frattura fra presidenza e tecnico, quando l’Atalanta riuscì a sorprendere tutti e portarsi sullo 0-2 dopo pochi minuti con la doppietta di Maxi Moralez. Preziosi scelse di abbandonare la tribuna alla fine del primo tempo, per sottolineare il proprio totale disappunto.

    Al suo posto è stato chiamato Pasquale Marino, fermo ai box dopo le recenti esperienze poco felici con Parma e Udinese, entrambe terminate con un prematuro esonero. L’ex Catania è un fedelissimo del 4-3-3, modulo con il quale è salito alla ribalta nazionale quando allenava ai piedi dell’Etna. La rosa del Genoa sembra potersi adattare alle idee tattiche di Marino, sebbene manchi una boa centrale di peso (se si esclude Caracciolo). Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di un possibile ritorno del Principe Milito al Luigi Ferraris. In forte ascesa anche le quotazioni di Alberto Gilardino, non più al centro del progetto viola come ai tempi della gestione Prandelli.

  • Genoa Preziosi conferma Malesani, pensando al mercato

    Genoa Preziosi conferma Malesani, pensando al mercato

    Alla vigilia della gara contro il Cesena pareva che i rapporti fra il Presidente del Genoa Preziosi ed Alberto Malesani fossero ormai ai ferri corti: la sconfitta contro i romagnoli, dunque, poteva essere il preludio ad un esonero del tecnico, ma così non è stato.

    Al contrario, il presidente Preziosi, nella giornata di ieri a margine dell’assemblea di Lega, si è schierato al fianco di Malesani, ribadendo come il tecnico faccia parte del progetto e, per questo, non si cambi, anche se è normale che ci possa essere un po’ di rabbia quando si perde. Chiosando il tutto con un’affermazione netta e decisa: “Stop, discorso chiuso”.

    Alberto Malesani | © Getty Images

    Anche se la porta aperta lasciata dal vulcanico Presidente potrebbe essere un modo per spronare il tecnico a mettere in campo una formazione più simile a quelle delle sue precedenti esperienze, solitamente molto votate all’azione offensiva, molto spregiudicate che, finora, a Genova non si è vista.

    Il Presidente del Genoa, inoltre, è ben consapevole delle oggettive difficoltà che il tecnico ha potuto riscontrare all’inizio di questa esperienza al Genoa, con ben dodici giocatori nuovi, da inserire negli schemi tattici e nel gruppo, con l’ulteriore ostacolo della lingua, e per il momento può essere soddisfatto della situazione di classifica più che dignitosa della squadra (con una partita da recuperare contro l’Inter), che ha anche conquistato la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia.

    In un clima di ritrovata fiducia, almeno apparentemente, Alberto Malesani può, quindi, affrontare la delicata sfida contro il Milan – in anticipo venerdì sera – con maggiore tranquillità, anche se le difficoltà non mancheranno, sia per la caratura e l’ottimo stato di forma dei rossoneri, sia per l’assenza dell’uomo più pericoloso fra i rossoblu, ossia Palacio.

    Il Genoa, dunque, dovrebbe essere schierato con sei centrocampisti, per affrontare la gara contro il Milan con maggiore aggressività, non arrendendosi ad un “destino segnato” contro una squadra, sulla carta, nettamente superiore.

    Il Presidente Preziosi, inoltre, accenna anche alle tematiche del mercato invernale, consapevole che alla sua squadra servirebbe un’inversione di tendenza in fase realizzativa. L’arrivo dell’Airone Caracciolo, per ora, non ha dato il contributo che i rossoblu si attendevano con un solo gol realizzato finora, però il Presidente non rimpiange acquisti sfumati in estate, come quello di Alberto Gilardino. Il Milan ha proposto al Presidente il ritorno al Genoa del giovane El Shaarawy in cambio del trequartista Merkel, ma su questo tema Preziosi è inamovibile, perchè non ha alcuna intenzione di cedere il giovane tedesco. In attacco, però, qualcuno potrebbe arrivare, come Preziosi ha lasciato intendere: “Se non segna Caracciolo non segna nessun altro, quindi dovremmo sicuramente acquistare un attaccante”.

    Sul tema cessioni, invece, il Presidente sembra sbottonarsi maggiormente, dichiarando che non avrebbe nulla in contrario se Kucka finisse all’Inter già a Gennaio, dato il suo rendimento deludente finora mostrato, non degno neppure “della serie B”, anche se il Presidente resta convinto che se il giocatore continuerà con rendimenti così bassi, sarà difficile che nella finestra di mercato invernale possa avere qualche possibilità di essere richiesto da altre squadre.

    Con la conferma Malesani e la speranza di qualche rinforzo a breve termine, il Genoa può, quindi, lavorare con maggiore serenità, ma nel calcio – si sa – gli umori sono mutevoli e le circostanze possono cambiare repentinamente.

  • Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Paolillo chiede la testa di Beretta. La Lega si spacca

    Altro che tavolo politico. La Lega Calcio continua ad esser una lobby dove ogni società e presidente prova a tirar l’acqua al suo mulino proprio come avveniva prima dello scandalo Calciopoli e la dimostrazione evidente la si è avuta per la seconda volta in pochi mesi. Ernesto Paolillo apre una nuova crepa tra i presidenti di serie A divisi prima sui diritti tv si trovarono poi uniti per combattere contro l’Aic per il rinnovo del contratto collettivo per disunirsi adesso intorno al “salva Lotito”, vale a dire la modifica della norma 22 noif per far si che il presidente della Lazio possa continuare a svolgere le sue funzioni. Ma procediamo con ordine.

    Il tavolo politico chiesto da Agnelli

    Dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Napoli e l’istanza di non competenza del Tnas all’esposto della Juventus sulla revoca dello scudetto del 2006. Il presidente del Coni Petrucci ha tuonato contro l’overdose di ricorsi e polemiche nel nostro calcio definendo l’intero arco temporale come una sorte di “doping legale”. La parole hanno smosso la coscienza di Andrea Agnelli che invece di paventare l’ennesimo procedimento, questa volta ai tribunali civili, ha cercato un tavolo di confronto politico per dirimere le controversie del passato e metter mano alle riforme necessario per restare ancorati ai maggiori campionati europei. L’invito accolto da Petrucciha ricevuto seppur con qualche remora l’adesione di Massimo Moratti e del presidente Abete.

    Maurizio Beretta | ©Getty Images

    Il Lega però si è distratti dal “salva Lotito”

    Da una parte i presidenti sembrano entusiasti di un tavolo di confronto e illuminato dall’altro però fanno di tutto per tenersi ben stretta la propria poltrona. Il dispositivo del giudice Casoria ha come conseguenza non solo la conferma della condanna di Moggi ma la squalifica dei fratelli Della Valle, di Mencucci e di Claudio Lotito. Proprio intorno alla poltrona di quest’ultimo è nato l’ultimo contenzioso, il presidente dimissionario Beretta ha indetto infatti d’urgenza un consiglio federale proprio per la modifica dell’art.22 delle Noif ricevendo sette voti a favore ed uno solo contrario, quello dell’Inter.

    Paolillo chiede le dimissioni di Beretta

    La conseguenza del consiglio federale d’urgenza si è avuta poi in serata quando Ernesto Paolillo, ad dell’Inter, ha tuonato contro il presidente Maurizio Beretta chiedendone la “testa”“È un gesto ad hoc per il presidente della Lazio Claudio Lotito, non può rappresentare la Lega di Serie A e sarebbe stato di buon gusto da parte sua autosospendersi in attesa dell’esame della riforma dell’art. 22 delle Noif. -Paolillo continua- “C’è una sempre più diffusa richiesta da parte delle società di cambiare il presidente per averne uno focalizzato solo sulla Lega, nella prossima assemblea vedremo cosa pensano anche gli altri club, ma è urgente che la Lega cominci a discutere dei problemi seri del calcio e non, come ha fatto per per un anno in maniera confusa e deprimente di diritti tv, e adesso delle Noif. Ieri – ha continuato – ho contestato a Beretta di aver convocato d’urgenza un consiglio per affrontare una materia di competenza dell’assemblea al solo fine di ottenere più facilmente la maggioranza, e di avere cambiato l’ordine del giorno per parlare solo del caso Lotito”.” (dichiarazioni tratte dalla Gazzetta.it)

    Le reazioni. Preziosi “Paolillo aspira alla presidenza”

    Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni. Il primo a “difendere” il presidente Beretta è Enrico Preziosi “Mi sembra ci sia una congiura verso Beretta, lui è già dimissionario, forse Paolillo ha lui ambizioni di fare il presidente della Lega. – Il patron del Genoa continua- “Ieri in Lega nessuno ha avuto nulla da dire al riguardo e poi fuori con i giornalisti si dicono delle cavolate. Forse quelli dell’Inter si sentono in debito di dire certe cose. Trovo questa uscita fuori luogo. A chi ha fatto male Beretta non si è ancora capito. Questo comportamento di Paolillo non solo non è lineare, ma mi sembra mellifluo, cioè senza ossa, non lo trovo giusto. Da lui non me lo sarei aspettato e ne prendo atto“. Dalla parte di Paolillo si schiera anche il presidente del Siena Mezzaroma “Sono convinto anche io che la Lega si debba dotare di organi rappresentativi forti. Bisogna ridare forza e voce agli elettori”.

  • Le confessioni di Preziosi “Kucka è dell’Inter, Milito tornerà”

    Le confessioni di Preziosi “Kucka è dell’Inter, Milito tornerà”

    Domenica a pranzo il suo Genoa affronterà l’Inter a Marrassi e il presidente Preziosi per dar il suo contributo agli alluvionati della Liguria ha deciso di devolvere l’intero incasso dando un forte segnale ai tifosi che hanno preso di mira i botteghini. TRa Genoa e Inter però non è mai un incontro normale in quanto è sempre il calciomercato a farla da padrone e lo stesso presidente Preziosi quest’oggi in una intervista concessa al Corriere dello Sport ne da conferma. Il patron dei Grifoni dà praticamente l’annuncio ufficiale del passaggio in nerazzurro di Kucka, per il centrocampista però il Genoa vuole una contropartita tecnica individuata dal presidente in Obi anche se torna a tener banco il suggestivo ritorno di Milito.

    Diego Milito | ©Oliver Morin/Getty Images
    Preziosi svela un accordo con il Principe per quando laserà l’Inter ma è surreale persare ad un addio cosi prematuro tanto da aver anticipato un altro colpo importante. Il Genao vuole le coppe e per farlo acquisterà una prma punta importante a gennaio, Preziosi fa i nomi di Amauri e Quagliarella per i quali però con il passare delle settimane aumentano le pretendenti. L’asse Inter Genoa è oramai una prassi consolodata cosi come quella con il Milan ma Preziosi tiene a precisare la differenza del rapporto con Moratti e Galliani, il primo è prettamente di stima lavorativa con il secondo invece c’è una stima ventennale.

  • Anche il Milan sul baby Diego Polenta

    Anche il Milan sul baby Diego Polenta

    Considerarlo un baby è forse troppo riduttivo, Diego Polenta vincitore quest’anno della Coppa America con la maglia dell’Uruguay è stato per anni fiore all’occhiello della Primavera del Genoa e quest’estate al centro di un vero vortice di mercato. Polenta considerato in patria come il nuovo Montero è oramai da anni capitano della selezione Under 21 e per Tabarez l’uomo che raccoglierà la maglia di Diego Lugano al fianco di Coates nella Celeste.

    Difensore arcigno ma dalla tecnica sopraffina e con una discreta concorrenza con il gol quest’estate era stato promesso da Preziosi alla Reggina di Lillo Foti che tre anni fa provò a strapparlo propprio al Genoa trattando il Danubio. A far saltare l’accordo è stato però l’intromissione del Barcellona pronto ad acquistarlo e lanciarlo nel Barcellona B per completare la maturazione e poi salire in prima squadra tra le stelle di Guardiola.

    La trattativa sembra non sia andata in porto per una valutazione ritenuta troppo bassa da parte del Grifone ma indiscrezioni vogliono un prepotente inserimento del Milan pronto a trattare il giocatore con Preziosi riconoscendogli il giusto valore proprio come è avvenuto quest’anno con il piccolo faraone El Shaarawy e Pelè.

    Il difensore uruguiano intanto alla fine è stato ceduto in prestito al Bari di Torrente, tecnico che lo ebbe a battesimo al suo arrivo in Italia nella Primavera genoana e in questo campionato cadetto potrà mettersi in luce guadagnosi altre platee proprio come avvenne nella scorsa stagione per El Shaarawy.

  • Kucka per Viviano, Inter e Genoa trovano l’accordo

    Kucka per Viviano, Inter e Genoa trovano l’accordo

    E’ finalmente arrivata a compimento la lunga trattativa tra Inter e Genoa per il passaggio di consegne tra Emiliano Viviano e Juray Kucka. Il portiere, nella scorsa stagione a Bologna, prima del brutto infortunio era stato seguito dal Genoa per sostituire l’incerto Eduardo il Grifone è stato costretto poi a virare su Frey facendo apparentemente saltare l’affare.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Dopo una estenuante trattativa quest’oggi è arrivata la firma con le due società che si scambiano la comproprietà dei due giocatore che però resteranno con le rispettive maglie almeno fino a gennaio. Viviano infatti continuerà le cure riabilitative sotto lo staff nerazzurro mentre il centrocampista darà manforte all’undici di Malesani dando tempo a Preziosi di trovare un degno sostituto. Sembra tramontata invece la cessione di Rodrigo Palacio tornato nelle ultime ore in cima alla lista dei desideri di Walter Sabatini e pronto ad una offerta allettante che potrebbe prevedere il ritorno alGenoa di Marco Borriello anche se l’attaccante dovrebbe ridursi l’ingaggio. In casa Inter è invece arrivato quest’oggi l’annuncio dell’arrivo in prestito con diritto di riscatto di Andrea Poli mentre è atteso per questa sera Diego Forlan.

  • Kucka all’Inter subito. Preziosi molla la presa

    Kucka all’Inter subito. Preziosi molla la presa

    Lo abbiamo detto più volte il patron del Genoa Enrico Preziosi soffre di una particolare sindrome da calciomercato che lo schiavo di esso costringendolo a rivoluzionare la sua squadra ad ogni occasione investendo tantissimo ma scontentando allo stesso tempo i tifosi. Il presidente questa volta aveva promesso niente rivoluzioni confermando almeno per questa stagione Juray Kucka, ma stando alle indiscrezioni degli ultimi minuti l’Inter in un fitto colloquio con Capozucca avrebbe strappato l’ok per il trasferimento.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Kucka si trasferirebbe subito a Milano in comproprietà pagata con la cessione di Viviano e 5 milioni di euro. Senza dubbio una offerta allettante e redditizia che porterebbe al Genoa la liquidità necessaria per arrivare a Gilardino in attacco salvaguardando comunque il patrimonio del giocatore. Inter e Genoa starebbero comunque per definire anche la cessione di Rodrigo Palacio. Piazzato Pandev al Napoli infatti l’Inter avrebbe proposto al Genoa la cessione in prestito dell’argentino con diritto di riscatto già fissato da esercitare nella prossima stagione.